Toni Nadal: “Nadal e Federer sono stati per lo sport più trascendentali di Djokovic, e Roger più di tutti”
In un’interessante intervista rilasciata al collega Sebastian Fest per Clay, Toni Nadal ha parlato di molti argomenti legati all’attualità, al suo assistito Auger-Aliassime e anche alla dibattuta questione del migliore, dando un punto di vista personale che sicuramente farà discutere. Per lo “zio” più famoso del tennis, un eventuale rientro del nipote nel 2024 sarà totalmente legato alle condizioni fisiche, e ritiene che Felix Auger-Aliassime possa ancora migliorare diversi aspetti del suo gioco ma sia necessario affrontare la questione con un certo periodo di allenamento, dopo aver rimesso a posto il ginocchio che da tempo lo sta penalizzando. Ripotiamo i passaggi più interessanti dell’intervista a Toni.
“Penso che Federer e Nadal abbiano trasceso il loro sport più di Djokovic, e Federer più di chiunque altro”. afferma Toni Nadal. “Quando si tratta di classificare chi è il migliore… bisognerebbe stabilire degli standard chiari e sempre un po’ aperti al giudizio, perché chi è il migliore nello sport? Quello che detiene i record, o che ha fatto la storia alle Olimpiadi o negli eventi più importanti? Non lo so. Penso che quello che è riuscito a giocare a un livello migliore e a fare cose più difficili sia Federer, quello che ha vinto di più è Djokovic e se dovessimo contare tutti gli eventi che Rafael non ha giocato per infortunio, probabilmente avrebbe vinto più degli altri”.
Quindi Toni considera Rafa migliore di Novak? “Djokovic è migliore perché ha vinto più titoli di Rafael. Djokovic è a 23 Slam? Ma stabiliamo una serie di cose: viviamo in un tour che si gioca sempre su campi veloci. Mio nipote gioca sempre tre Slam sulle superfici sulle quali non è al massimo, e uno sulla superficie dove può darlo. Ha sempre giocato tutti i Master in superficie sulle quali non era al massimo. Nel mondo dello sport, gli organizzatori possono far pendere la bilancia in un modo o nell’altro. Chi vince il Tour de France? Se gli organizzatori mettono tanta montagna, vincerà un tipo di corridore, e se ci saranno tanti chilometri a cronometro, vincerà un altro tipo di corridore”.
Sul rientro di Rafa: “Ha già 37 anni, gli anni pesano. Quello che so, perché gli ho parlato, è che Rafael vuole tornare, vuole recuperare bene. E se si riprenderà bene penso che vorrà continuare… Poi vedremo, perché deve ottenere i risultati, il che non sarà facile, perché quando perdi la classifica è più difficile, perché devi competere più velocemente con i migliori. Poi devi stare più giorni bene e devi giocare partite dure più volte. Vediamo… Se si sta già allenando? Fisicamente, ma ancora non può allenarsi col tennis, il medico gli ha consigliato di non farlo, di aspettare una completa guarigione. Tra un mese potrà iniziare ad allenarsi sul campo da tennis“.
Interessanti le sue parole come organizzatore di un 250, quello di Maiorca: “I tornei minori hanno difficoltà, a volte non sono protetti dall’ATP e nemmeno dai giocatori. Siamo entrati in un mondo in cui le persone non danno più molto valore ai piccoli tornei. Penso che sia un errore. Rafael, che fosse una 250 o una 500, poneva la massima attenzione. Felix (Auger-Aliassime) mi ha detto: vinci qualsiasi torneo ed è quasi niente, devi vincere un Grande Slam per ottenere un riconoscimento. Nemmeno vincere un Masters 1000… I giocatori ormai prendono piccoli tornei come se fossero un torneo di esibizione, senza la passione necessaria. L’ATP dovrebbe essere chiara, quando organizzano i tornei, che questi tornei più piccoli aiutano a generare affari per un numero maggiore di giocatori. Se si giocassero solo i Masters 1000 e i Grand Slam, ci sarebbero 13 eventi. L’errore da parte dei giocatori è stato quello di essere felici del raddoppiare il numero di settimane nel Masters 1000. Va bene per il torneo, ma è peggio per il giocatore, perché ti permette di giocare meno in altri posti dove potrebbe riuscire a fare bene”.
Sul proprio rapporto con Auger-Aliassime: “Sono il suo consigliere, non vero coach. Parlando con lui qualche giorno fa in videoconferenza gli ho detto che non ha molto senso vederci nel corso di uno Slam. Non puoi cambiare nulla durante un torneo, anche uno Slam. Avrebbe più senso se venisse ad allenarsi qui, a Maiorca, se ci fosse la possibilità di cambiare alcune cose. Ho una visione che in molte cose coincide con Fred (Frederic Fontang, il suo allenatore), in altre la vediamo un po’ diversamente. Si tratta di avere un’idea chiara di cosa devo fare e poi allenarlo. In un Grande Slam è impossibile. Cosa vuoi che ti dica al Roland Garros, non ti dirò di colpire diversamente. Felix ha avuto tanti problemi, un fastidio al ginocchio che gli ha impedito di giocare normalmente da tempo. Quando ha perso a Wimbledon gli ho detto che ha bisogno di recuperare completamente il ginocchio, perché altrimenti non può giocare ad alto livello, competere al limite delle proprie possibilità”.
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@ Annie (#3655976)
Sono perfettamente d’accordo con te Annie. Del resto, da Tony ( zio di Rafa) , non potevamo attenderci un punto di vista , distaccato ed obiettivo, date le circostanze..
Per quanto mi riguarda, le sue parole, lasciano il tempo che trovano. Stando alla realtà dei fatti, Nole è il più forte tra i big three.. Stando ai numeri e cioè ai records complessivi, Djokovic è superiore sia a Fedeer che al suo amatissimo nipote Rafa Nadal.
Il ragionamento di Toni Nadal non fa una piega e, tra l’altro, nonostante Djokovic sia favorito dal fatto che due Slam su quattro si giochino sulla sua superficie preferita, è in largo svantaggio con Rafa negli scontri diretti nei tornei dello Slam (11-7), nelle finali in tornei dello Slam (5-4) e persino nelle finali in uno dei due Slam sul cemento (2-1), quello di maggiore tradizione (UsOpen) di cui ha anche vinto meno edizioni.
Praticamente quello che esce da queste esternazioni poco coerenti di zio Toni (che già come tale dovrebbe risparmiarsi valutazioni ovviamente “di parte”) è che Djokovic vince su tutte le superfici mentre Federer e Nadal no, o comunque lo hanno fatto con evidenti squilibri tra le superfici (e la distribuzione delle superfici non è certo colpa di Nole ma voluta dall’evoluzione nel tempo del tennis, compito dei tennisti evolversi di pari passo) ..soprattutto Nole negli h2h è in vantaggio, accumulato anche con vittorie sui terreni considerati “d’elezione” degli altri due, cosa che per esempio manca totalmente a Roger rispetto a Rafa, e rende la superiorità sul veloce (cemento + erba) di Nole schiacciante rispetto a Rafa che ha la carriera “macchiata” da 0 titoli Finals (e il Nole imbattuto sul centrale di W da 10 anni la dice lunga sulla frustrazione di Roger durante l’intervista post W 2019) ..insomma, zio Toni ha voluto condire il tutto con concetti filosofici che non sono dimostrati nella realtà, attingendo ad una trascendenza che evidentemente ha trovato in Nole quello che è riuscito ad imporsi persino trascendendo dai canoni stigmatizzati nelle due figure già elette a migliori su due territori comunque distinti fra loro, separazione di ambiti che ha trasformato la rivalità Roger/Rafa in una solidale amicizia che ha individuato in Nole il comune nemico/rivale: in parole povere, bravissimi Roger e Rafa, molto elegante il primo e strenuo il secondo, ma geniale Nole ad aver colto in entrambi i “mitizzati” i loro punti deboli, le fragilità oscure non palesi all’osservatore affascinato e distratto dalla bellezza stilistica di uno e dalla furia combattente dell’altro, semplicemente attrezzandosi per batterli e finalizzando il suo gioco che in questa “duttilità” non poteva avere connotazioni formali particolari, né ricercatezze né preclusione alcuna per generosità non solo propositive ma anche difensive..è questo che la platea dei federernadaliani non gli ha mai perdonato, l’essersi intrufolato tra i segreti dei plurivincitori e aver capito che, al di là delle apparenze, c’era spazio anche per lui, per una sua superiore forza fisica o mentale, anche senza il supporto di un pubblico già devoto ai due miti, ormai orfano degli stessi e che adesso almeno vede in Nole nella sua fase matura la continuità coraggiosa di una generazione storica incalzata da quella forzuta ed esuberante che ha fretta e scalpita per subentrare..ma Nole nel frattempo si è messo a vento da ogni evanescente elucubrazione filosofica o da comprensibili predilezioni affettive vincendo, proprio sulla terra, il 23esimo Slam che l’ha collocato al vertice dei campioni Slam e non solo, lasciando a ciascuno i propri amori e valutazioni ma intanto scrivendo il “suo” nome, con la determinazione che gli appartiene, negli annali del tennis
Condivido un tratto tipico di Federer, almeno fino alla “maturità” in quel che dici: la feroce ostinazione nel cercare di giocare il colpo difficile, cosa magnifica esteticamente ma che, secondo me, l’ha in realtà in parte penalizzato a lungo andare nei risultati.
Forse colpi più facili, veloci e brutali gli avrebbero dato più vittorie ma avrebbero spento l’aura e la magia.
Ma il più grande È soggettivo, il più vincente invece hai ragione tu, basta guardare wikipedia, ma anche lì non puoi saperlo con certezza.
Oggi si giocano 2 slam su cemento, anni addietro se ne giocavano 3 su erba, ti sembra la stessa cosa?
Puoi dire chi sia il più vincente di un certo periodo, può andar bene.
Ci spiegheresti, di grazia, la sottile differenza fra “più grande” e “più forte”? Mi sa che stiamo parlandobdel nulla cosmico. I fatti dicono che Nole è l’unico che ha vinto almeno 3 volte tutti gli Slam e almeno una volta tutti i 1000. A Roger mancano Montecarlo e Roma, a Rafa mancano Miami e Bercy (e, incredibilmente, il Master). Aggiungo che Nole è in vantaggio con entrambi negli scontri diretti. Ma di cosa stiamo parlando?
Penso che il buono, il brutto e il cattivo non richieda adattamenti. Il cattivo, Djokovic, è ovviamente in termini di agonismo!
La matematica non è a interpretazione.
Ad oggi, 11 luglio 2023, DJOKOVIC ha vinto 23 SLAM, mica 24. Probabilmente, fra 6 giorni, ne avrà vinti 24.
io direi che ci sarebbe molto da discutere se i fatti, i numeri non fossero così chiari. ND ha vinto 24 slam su ogni superficie e perdendone anche qualcuno per improvvisi miracoli dello svizzero ! che guarda caso quando arriva in finale diventa un’ira di dio ! 3 sono quelli che ha perso nole? RG, AO e UO? e tutti e 3 contro stanislao? ma guarda te che combinazione lol !per cui farebbero già 27. già, ma la storia non si fa con i se e con i ma, ma nemmeno coi miracoli avversi !
Tra l’altro particolarmente infelice il paragone con il Tour: ormai i più grandi ciclisti tipo Pogacar, Vingegaard, Evenepoel e Roglic vanno fortissimo sia in salita sia a cronometro..lascia perdere Toni, fai solo brutta figura e la fai fare anche a tuo nipote che è e rimane comunque una leggenda anche se è stato superato dal serbo.
Ti piace proprio sputare controvento…una cosa è il pensiero divergerte e una cosa è dire in modo ottuso il contrario a prescindere. 50 anni fa Nadal sarebbe stato un Pietrangeli o un Santana, visto che 3 slam su quattro si giocavano sull’erba e l’erba non era quella specie di terra verde che è oggi…
Fa tenerezza lo zio Toni, invecchiato male e con il fegato spappolato. Prima che le carriere di Nole, Rafa e Roger iniziassero, le superfici dei tornei erano già queste; sta ai tennisti migliori trovare soluzioni per vincere ovunque. In questo Djokovic è stato il più grande ed è un dato di fatto. Quella di Toni è solo un’opinione di parte, senza costrutto ed anche un po’ patetica per come tenta di mistificare la realtà a suo favore.
@ MAURO (#3654082)
E allora giochiamo solo tu clay così l’arrotino vince di più.ma che ragionamento e’? La maggior versatilità e”una qualità non un limite, e se si infortuna più facilmente anche quello e’un limite rispetto ad uno che stressa meno il corpo per primeggiare. Nadal e’ un grandissimo,e impareggiabile sul clay ma complessivamente e’menovcompleti di Nole. Per quanto riguarda King Roger be li dobbiamo dire che e”stato il Mozart del Tennis. Punto.
Il tennis si gioca, da sempre, su più superfici. Nadal ha trovato, sulle superfici diverse dalla terra, giocatori più forti di lui e quindi ha perso! Paragonare il tennis al ciclismo è una follia “assesquipedale”, è solo Tu potevi essere d’accordo con lo “Zio Toni”….
Per completare il mio ragionamento è anche giusto dire che DJOKOVIC è più completo di NADAL proprio perché forte in tutte le superfici e non solo sulla terra e quindi è giusto considerare DJOKOVIC complessivamente più forte. Secondo me però wimbledon dovrebbe giocarsi sulla terra in modo da avere due slam su terra e due su cemento
Impeccabile zio Tony sul paragone col Tour de France. Se 3 SLAM su 4, 6 1000 su 9 e pure il torneo di fine anno ,che si gioca sempre INDOOR e mai su terra, si giocano su superficie maggiormente adatta a DJOKOVIC, rispetto a NADAL, e’ chiaro che alla fine DJOKOVIC abbia vinto più di NADAL.
E piaccia o non piaccia questa e’ una dura verità.
Quindi Auger Aliassime ha un problema fisico, almeno si sa il motivo della sua tremenda involuzione. Quest’anno fa fatica a superare pure un turno, anche nelle superfici a lui più favorevoli
Probabilmente sull ultimo punto, però un fondo di verità c’è. Diciamo che se gli slam sulla terra fossero stati due, probabilmente ora Rafa sarebbe ad una trentina. È anche vero però che la storia non si fa con i se.
Posso anche essere d’accordo, ma quanto rosica Zio Tony…
Federer e Nadal i più grandi! Djokovic il più forte!(in quanto è solo un robot!)
Alla fine conferma che Djokovic è il più grande poiché si adatta a tutte le superfici. A parte tutto è impossibile stabilire il Goat, troppo diverso tutto . Ognuno è figlio del suo tempo. Lo si può fare con tennisti della stessa epoca. In questo caso, però,
bisogna usare dei parametri,cioè dei numeri. E i numeri dicono che Djokovic è stato il migliore. Federer potrà essere stato il più elegante ma non certo il più vincente. Per dire, Phelps è stato il più vincente nel nuoto
ma io gli preferisco Popov. Zio Tony se ne faccia una ragione e non dica fesserie.
te l’aggiorno:
sul più bello inutile aggiungere altro
il più brutto da vedere mentre si appresta a servire non si discute
il più grande antipatico in campo non si discute (Connors alla fine faeva ridere).
Diocovic il più vincente, Nadal il più forte, Federer il migliore.
Intendevo “brutto” come qualcosa di positivo/artistico appunto filmesco eh, non negativo o offensivo verso Nadak
Le classiche tra i grandi hanno un senso puramente soggettivo ed è ridicolo chee facciano persone direttamente interessate.
Siamo di fronte a tre dei più grandi della storia dello sport, per me quantomeno vanno aggiunti Borg e pistol pete… ognuno può avere preferenze per stile, superficie, carattere e tante altre cose, fare una classifica è inutile, farla da allenatore e zio di uno dei tre è mala fede
Grandissimo Tony
Classifica dei più forti:
1) Nole
2) Rafa
3) Roger
Classifica dei più grandi:
1) Roger
2) Rafa
3) non Nole, ma altri tennisti del passato…Laver, Borg, Sampras, Mc,…
Veramente comico..tanto valeva che proponesse l’abolizione dei tornei indoor perchè non adatti al nipote..
@ Mauro N (#3653686)
Aggiudicato a pieni voti!
Ogni avvocato espone la propria versione dei fatti e la propria tesi difensiva. Poi sta al giudice (ciascun sportivo/spettatore) trarre le conclusioni.
Anche l’impatto sociale andrebbe valutato (es. Pietrangeli ha vinto di più di Panatta, ma l’impatto sociale di Panatta è stato enorme, almeno ai miei tempi).
Un pò tipo: “Il buono, il brutto e il cattivo”….
Io a Toni suggerirei comunque una vacanza, osservando i risultati di FAA a seguito della profumata “collaborazione” con il giovane canadese.
Tutta invidia. Mi saluti il professor Fuentes!
Io non lo so se sono d’accordo o no con Zio Toni (che anche solo per essere conosciuto come “Zio Toni” merita di appartenere alla leggenda). Zio Toni è chiaro che ne sa molto.
Io la penso come lui sul fatto che Federer abbia fatto meglio le cose più difficili e aggiungerei che ha fatto sempre le cose più difficili con un’ostinazione e una spontaneità indimenticabili come sono indimenticabili quegli eccessi geniali che poi creano o rinnovano una cultura. In questo Toni, attribuendo a Federer e Nadal (per altri motivi) un crisma “trascendentale” ci ha preso.
Di recente ho rivisto per intero due set di Federer contro Haas. Semplicemente non si può giocare così per un’ora. Sempre e solo il colpo giocato al massimo della sua complessità: controbalzo, volo, rovescio a tutto braccio, servizio illeggibile, il dritto non ne parliamo. Sempre e solo così. C’è qualcosa di assurdo e metafisico. Devo dire che ho rivisto anche un set Nadal Djokovic in finale a New York e ho ritrovato un’intensità quasi insostenibile ma non quella complessità che poi a volte è risultata anche autolesionista.
Ho smesso di leggere al delirio di Nadal che senza infortuni avrebbe vinto più degli altri.Zio Toni, tuo nipote l’anno scorso ha giocato due Slam senza Djokovic di cui uno vinto, che parli a fare? I deliri narcisistici di quest’uomo sono incommensurabili, poi la tesi che Rafa ha vinto meno perché è sfavorito sulle altre superfici quando ha vinto per almeno 2 volte tutti gli Slam fa ridere i polli.
così fatte sono valutazioni sempre soggettive, allora cosa dovremmo fare, considerare validi solo gli slam sul rosso? ci sono i dati dei
tornei vinti che invece non sono valutazioni, o le settimane da numero uno e così via, sono numeri e troncano qualsiasi discussione, poi certo uno può preferire un gioco o l’altro ma si va nel soggettivo
Sarebbe bello porre fine a questa stufante questione con un titolo filmesco.
il piú bello Federer
Il piú brutto(lottatore) Nadal
Il piú grande Djokovic