Il Dato Straordinario dell’efficienza di Djokovic nei Tiebreak
Novak Djokovic continua a consolidare la sua leggenda, stabilendo statistiche che sembrano assolutamente ineguagliabili. Una di queste fa riferimento alla sua efficacia nei tiebreak: è diventato il primo giocatore in tutta l’Era Open ad essere in grado di vincere 13 tiebreaks consecutivi nei Grand Slam.
Questo traguardo è un risultato straordinario, che mostra chiaramente la forza mentale e competitiva di una vera leggenda del tennis. La sequenza di vittorie nei tiebreak dimostra la sua incredibile capacità di concentrarsi e mantenere la calma anche nelle situazioni più difficili e pressanti. Queste sono qualità fondamentali in un tiebreak, dove ogni punto ha un peso enorme.
Oltre a questo record fenomenale, ricordiamo che il serbo è in striscia positiva e aperta di tiebreak vinti nel 2023: da quello vinto a Roma contro Etcheverry, ne ha infilati altri 11 consecutivamente (6 a Roland Garros e 5 finora a Wimbledon), per un totale di 12. Altro dato notevole che conferma quello storico negli Slam.
È importante comprendere il significato di questo dato. Essere in grado di vincere 13 tiebreak consecutivi in tornei del Grand Slam – gli eventi più prestigiosi nel tennis – è un’impresa che pone Djokovic su un piano completamente diverso rispetto agli altri giocatori. La sua capacità di dominare in queste situazioni di pressione riflette la sua eccezionale abilità tennistica, la sua resistenza mentale e il suo spirito combattivo. Tutti ricordiamo ancora la storica finale 2019 vinta contro Federer ai Championships, un match nel quale lo svizzero giocò meglio – anche a detta di Novak -, ma nel quale il serbo vinse i tre tiebreak, incluso quello decisivo nel quinto set che allora si disputò sul 12 pari.
Djokovic cercherà di aumentare questo record e di continuare la sua ricerca del titolo a Wimbledon 2023. Il campione serbo, noto per la sua insaziabile voglia di vincere, non si fermerà di certo qui.
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Qualunque sia il motivo, l’ha fatta…
In realtà è stato un po’ pollo il Polacco che, avendo 3 set point nel primo set, con 2 servizi a disposizione, è mancato proprio nel momento in cui avrebbe potuto dare la zampata definitiva. È stranissimo poiché fino a quel momento aveva servito benissimo, poi….. la tremarella ha fatto il resto. Bravo il Djoker a stare lì freddo e impassibile. Idem nel secondo set, anche lì 1 set point a disposizione, e stessa storia. Vediamo oggi come andrà a finire, anche se Ubi ha recuperato 1 set.
Si ok bravo…e con la seconda ha fatto pena e in risposta peggio….morale della.favola quando non servi bene perdi il punto quasi sempre e per brekkare Djokovic non ha fatto palle break…troppo facile per Djokovic
Sì, i meriti di Nole sono grandissimi ma, soprattutto negli slam, contano moltissimo i demeriti degli avversari, che non sono più gli altri big 2 e quindi non giocano al meglio, per usare un eufemismo, quando i punti scottano e loro hanno l’opportunità di chiudere il tie-break.
E dunque fu veramente impresa pazzesca il 7-6 7-6 che seppe rifilargli Musetti nei primi 2 set al Roland Garros
Sono convinto che sia grazie alla meditazione…certo che sicuramente le sue capacitá di base fanno la differenza, ma la calma e il focus cjhe da la meditazione sono un grande aiuto.
E’ esattamente il contrario. Djokovic gioca allo stesso modo tutti i punti, gli altri giocano peggio i punti importanti. Onestamente nel primo tie break, Djokovic ha anche regalato qualcosa(Vedi doppio fallo sul 3 pari). Ma HurKacz, ha sbagliato tutto quell che poteva sbagliare dal 6-3 in poi. Almeno il primo tie break è tutto demerito di Hurkacz, Djokovic ha avuto sol il merito di stare lì.
In pratica nei punti importanti lui non sbaglia praticamente mai. Gli altri per vincere quei punti devono tirare forte sulla riga o fare ace altrimenti lui te la ributta di là e anche bene… Hurcacz nel primo set ha sbagliato il punto quando era avanti 6-5 con un dritto che sembrava comodo o almeno da non sbagliare… ma se non lo tira forte e si limita ad approcciare a rete senza forzare sa già che sarà passato. Stessa cosa che successe a Roger nella finale del 2019…
Non hai visto i tie break di ieri, altrimenti il tuo commento non ha senso. nole nel primo tie ha fatto doppio fallo sul 3-3 e sul set point Hurkcacz ha battuto meno preciso del solito, comunque costringendo Nole ad una risposta innocua e poi ha sbagliato un dritto da due metri dalla rete con palla all’altezza del fianco, facilissimo. Nel secondo tie break Nole comunque ha messo poche prime e ancora Hurkacz ha sbagliato due dritti clamorosi senza che Nole facesse nulla per metterlo in difficoltà. E’ la differenza tra questi campioni. Hurkacz non ha saputo gestire la tensione pur dominando tecnicamente i due tie break col proprio servizio. Non è Nole che ha alzato il livello e non gli ha fatto toccar palla.
Federer si è SEMPRE cagato sotto, al di là di chi ci fosse dall’altra parte della rete. Se gli puoi trovare un limite importante, è quello. Sono elementi del carattere che puoi limare ma che difficilmente riesci a battere. Lo stesso djoker preferisce costruirsi mentalmente delle situazioni per estraniarsi dalla realtà piuttosto che affrontarla direttamente. Evidentemente è un buon metodo.
a Wimbledon in 6 anni ha perso solo un tiebreak con berretto e un altro con hubi (2019), thanovic.
La capacità di giocare nel modo migliore possibile i punti che contano nel corso di un match. In questo aspetto Nole non ha e non ha mai avuto rivali.
e pensare che il serbo perse uno slam con un doppio fallo
Ieri il polacco ha servito il 93% di prime, più di venti ace, sono dati mostruosi, chiunque ci avrebbe rimesso le penne. Chiunque. Ma non lui. Non so come abbia fatto, ma c’è riuscito.
Mostruoso
Appunto.
Hai appena confermato quanto scritto nell’articolo!!!!!
La finale di Wimbledon del 2019 e’ l’esemplificazione della grande capacita’ di Djokovic di reggere la pressione mentale. In quella finale pur superiore nella qualità del giuoco Federer e’ franato nei 3 tie break, nel fallire i due matchpoint al servizio e sull’ 11-11 non ha trasformato due pallebreak sanguinose. Il braccino e’ arrivato anche a lui. Gli era gia’ capito con Djokovic altre due volte entrambi in semifinale agli US Open 2010 e 2011…….
semplicemente è molto più avvezzo rispetto a tutti gli altri a giocare in situazioni delicate in tornei importanti.
inoltre parte della sua forza deriva anche dalla consapevolezza che chi sta dall’altra parte ha di gran lunga più pressione addosso rispetto a lui.
Anzi *ti prende l’ignoranza ” cioè ti si spegne e va tutto in automatico
Forse Rune. In Romagna si dice “quando hai l’ignoranza”
Non condivido, in parte, queste considerazioni: mi pare che i meriti di Djokovic siano amplificati, rispetto ai demeriti degli avversari. Sia Hurcacz, ieri, che Wawrinka, nel turno precedente, hanno avuto due servizi a disposizione per portare a casa il tye-break. E li hanno sciupati. Malamente, soprattutto il polacco, che ha mostrato la classica “paura di vincere”.
Eppure io penso che se anche il polacco avesse mantenuto nei tiebreak lo stesso livello dei set li avrebbe persi comunque. E’ imbarazzante il cambio di livello di Nole sui punti pesanti, ed è deprimente per chi lo affronta sapere che puoi inventarti la qualunque tanto la pallina quasi certamente ti torna addosso…
Dai, non è possibile scrivere un articolo in questo modo… E diamine… Io non parlo di fisica teorica, voi non parlate di tennis… Redazione gli articoli vanno firmati, al limite con uno pseudonimo, ma FIRMATI
Quando sali sul ring contro Mike, sai che perdi! E perdi di conseguenza. Solo chi ha fatto sport ad altissimi livelli sa spiegare a parole l’uragano di emozioni e sensazioni che ti investono! Parlare di braccino è superficiale perché gambe, spalle, addome, schiena, e testa, soprattutto testa subiscono una scarica di adrenalina che non tutti sanno gestire! Djokovic da questo punto di vista è superiore
Gli altri se la faranno anche addosso ma lui non trema mai..acciaio inox..anzi Novax
Purtroppo il polacco è il classico tennista che soffre di “braccino” nei momenti clou, altrimenti con le caratteristiche di gioco che lo contraddistinguono – servizio molto efficace in primis – ieri non avrebbe regalato a Nole due tie break; soprattutto il primo !
Ha riempito il pannolone proprio perché dall’altra parte c’era il serbo. Ci fosse stato un musetti qualunque il polacco avrebbe di sicuro portato a casa il set.
Cmq la forza mentale di Djokovic è una cosa che ha dell’incredibile. Ieri Hurkacz era letteralmente imbrekabile e quindi quando servi contro uno così bisogna avere dei nervi d’acciaio sul proprio servizio perché se lo perdi automaticamente perdi il set.
Giocare contro i supercampioni porta quella tensione addosso che fa si che spesso i giocatori normali non sfruttino le occasioni e sportivamente si suicidino contro i grandi. Hurkacz l’ultimo esempio. Mi viene in mente anche Medvedev che è riuscito a perdere la finale agli AO nonostante fosse fisicamente molto più fresco e in vantaggio di due set contro Nadal. Ma ha subito la pressione psicologica di giocare contro la leggenda.
Specialmente se l’avversario, quando va in vantaggio, riempie il pannolone e non mette più una palla in campo, come Hurkacz ieri sera. 😀