Jannik Sinner via libera per il torneo di Wimbledon
Jannik Sinner, ha ricevuto il via libera per competere alla prossima edizione di Wimbledon. Gli esami medici hanno confermato che non ci sono problemi fisici gravi, mettendo la parola fine alle speculazioni sul suo stato di salute. Negli ultimi mesi, Sinner ha affrontato una serie di sfide relativamente al suo fisico che hanno sollevato dubbi sulla sua capacità di competere ai massimi livelli.
Il tennista azzurro classe 2001 sarà l’ottava testa di serie del torneo di Wimbledon e partirà domani per Londra per iniziare la preparazione al più prestigioso torneo stagionale.
Wimbledon scatterà il prossimo lunedì 3 luglio e rappresenterà un’importante prova per Sinner. Nell’edizione dello scorso anno Jannik sfatò il “tabù” erba, vincendo il suo primo match in carriera sulla superficie, sconfiggendo il futuro n.1 al mondo Carlos Alcaraz e issandosi sino ai quarti di finale, dove affrontò Novak Djokovic conducendo l’incontro per due set a zero, sino a subire la rimonta dal campione serbo (poi vincitore del torneo).
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@ supermagnus (#3626997)
Sono d”accordissimo, ma io mi riferisco al ” nuovo corso” caratterizzato da un’eccessiva pressione esercitata sulle risorse atletiche e psichiche dei ragazzi giovani, in termine di frequenza degli impegni, esigenze di potenza nel gioco ( dominante nello stile attuale), resistenza psicologica. Tutto ciò è probabile porti, rispetto al passato, ad una riduzione consistente della vita utile dello sportivo cioè a un logorio prematuro. Era questa la sostanza della mia battuta. Esagerazione? Non sono sicuro purtroppo che Lidia.
I sedicenti esperti, di solito…
Con Musetti non si è ritirato durante la partita ma prima, l’ultima volta che si è ritirato durante una partita è stato con Rune a Sofia nel 2022, in precedenza contro Rublev al RG e Cerundolo a Miami sempre nel 2022.
Il fatto stesso che tu dica che non si ritira quando sta vincendo dimostra solo una cosa: tu di tennis non ne capisci niente.
Bautista Agut ha risultati migliori a 35 anni rispetto a quando ne aveva 25. E’ vero che è uno Spagnolo….
Bertolucci non sapeva bene neanche lui cosa volesse fare quando era un tennista attivo, non si è mai allenato seriamente una volta che è una, a 28 anni aveva più panza di me che no ho quasi 58…
@ sasuzzo (#3626302)
L’esperienza di Bertolucci è incontestabile, la sua logica è discutibile. Dopo la “sparata” sul fatto che Berrettini e Musetti si sarebbero dovuti rivolgere a un supercoach ad inizio anno (sul modello di Sinner, tu pensa, di Berrettini sappiamo i problemi, Musetti mi sembra che se la sia cavata con la sua squadra, non erano certo due situazioni identiche a cui proporre la stessa ricetta ammesso e non concesso che potesse funzionare), adesso si cambia tutto per Sinner,nel giro di meno di 3 mesi, paragonandolo ad Aliassime che a fine stagione dell’anno scorso sembrava spaccare il mondo, e il suo tennis bastava eccome. Purtroppo bisogna parlare in continuazione e avere sempre qualcosa da dire per fare minutaggio nei commenti, e spesso quello che si dice è frutto della fretta e della necessità di fare sensazione, non si ricorda neanche Bertolucci quello che aveva detto qualche mese prima, l’opinione definitiva si base sui fatti dell’ultima settimana. Mentre ai giocatori non credo che interessi nulla di quello che scriviamo nei commenti noi appassionati nei social, questi opinionisti quando le cose vanno meglio te li ritrovi a osannarti e a chiederti interviste, quando magari avresti voglia di mandarli solo a quel paese. Auguri sinceramente a Berrettini di poterlo fare.
Come darle torto. Gli inglesi hanno storicamente competenze tennistiche assai limitate. Lei pensi che a Wimbledon hanno commissionato un murales in cui le glorie del tennis dal passato al presente sono raffigurate mentre scendono una scalinata. Si tengono quasi per mano i rivali di sempre: sfilano Borg e McEnroe, Evert e Navratilova, Djokovic Federer e Nadal abbracciati. E in primo piano, ai piedi della scalinata, sul pianerottolo, Sinner e Alcaraz, il primo ancora più in evidenza del secondo. Ma, si sa, gli inglesi di tennis non sanno proprio nulla.
Enzo, sei stanco, ti consiglio riposo.. non ho scritto che è proibito dubitare, estremizzi il mio concetto, ho scritto che lo ritengo esagerato a ragione dei risultati finora ottenuti, pur con tutti i limiti psicofisici e tecnici mostrati da Jannik ultimamente