A settembre l'elezione del nuovo Presidente ITF Copertina, Davis/FedCup
“Il disastro con Kosmos ha enormi conseguenze finanziarie sull’ITF”
13/06/2023 14:36 
12 commenti
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Coppa Davis
Il tedesco Dietloff von Arnim, candidato alla presidenza dell’International Tennis Federation (ITF) ha parlato delle gravi conseguenze per l’organo massimo del tennis internazionale a seguito della disastrosa scelta di affidarsi alla società di Kosmos di Piqué per rilanciare la Coppa Davis e della clamorosa rottura dell’accordo pluriennale firmato solo nel 2018. In una breve intervista all’agenzia DPA, così ha parlato von Arnim: “Il disastro che abbiamo vissuto con Kosmos ha enormi conseguenze finanziarie per l’ITF. L’ITF versa in uno stato di crisi, ha dovuto sopportare un danno enorme, è un disastro multimilionario”.
Il capo del tennis tedesco, da sempre fermo oppositore della decisione del governo dell’ITF di accettare la corte dell’ex stella del Barcellona, e oggi principale candidato contro la rielezione di David Haggerty (il prossimo settembre ci saranno le elezioni), chiede di “considerare molto attentamente cosa fare con il formato della Coppa Davis, fare tutto il possibile per creare un evento di successo sportivo perché solo con quello si potrà arrivare ad un rilancio e quindi successo finanziario”. “È un grande evento con un’immagine eccezionale, la riforma lo ha messo in grave difficoltà e non è piaciuta a nessuno”.
L’ITF aveva venduto i diritti della Coppa Davis a Kosmos nel 2018 per 25 anni. La società di Piqué aveva scelto di cambiare il formato dell’evento con una nuova formula che ha scontentato quasi tutti e creato un buco finanziario gigantesco, visto che le cifre in ballo fin dal momento dell’accordo parevano inverosimili per una sostenibilità. All’inizio del 2023 la ITF, spinta da molte federazioni nazionali (tra cui la FFT) e dal mancato pagamento di quanto sottoscritto da parte di Kosmos, ha deciso di rompere il contratto iniziando una lunga causa.
TAG: Coppa Davis, David Haggerty, Dietloff von Arnim, Kosmos
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@ GIALAPPA SBANDY REMIX (#3612835)
Caro Gialappa,
ho sempre scritto che la nuova Davis sarebbe stata una tragedia .
la davis non se la fila più nessuno da 20 anni. con la sola eccezione degli appassionati dei paesi che passano i vari turni. il punto più basso dell’attenzione fu croazia francia, una finale dove le partite erano coric vs chardy ….
Dici ? Io sono stato seppellito da una marea di repliche offensive quando dissi che la Coppa Davis così come l’avevano messa sarebbe stata un disastro.
” eh, ma il tempo passa, dobbiamo aggiornarci … ”
Infatti la ” moderna ” sCoppia Davis ” con una formula rivoluazionaria non era altro che la vecchia Nation Team Cup che si svolgeva a Dusseldorf, allargata da 8 a 16 squadre, da 2 a 5 giocatori, da una a due settimane. Manifestazione durata dagli anni ’70 agli anni ’90.
Ma qui tutti ad insultarmi … adesso invece tutti a scrivere ” eh, si sapeva già … ”
Bello scrivere con il senno di poi …
Nessuno li ha obbligati a scegliere il piqueton, che piangano pure ma se la devono vedere da soli
bastava chiederlo a chiunque qui nel forum, tutti avrebbero fatto meglio di pique’, ma questo e’ il mondo
Piqué grande centrale del Barcellona, ma di Tennis: ZERO BALETTA!!
Ormai lo sport è diventato un mezzo per fatturare quanto più possibile, in barba a ogni tradizione o valore che non sia quello monetario.
La Coppa Davis andava rilanciata non stravolta, ma l’ingordigia li ha spinti a distruggere la più antica competizione a squadre dello sport mondiale.
Hanno fatto la stessa cosa con il calcio, trasformando la gloriosa Coppa dei Campioni, ma anche la Coppa delle coppe e la Coppa Uefa, in pagliacciate. Il tifoso medio è un gonzo, quindi hanno vita facile, ma tutto quello che oggi toccano questi pseudo-imprenditori dello sport viene di fatto distrutto.
Non penso abbiano voluto scientemente distruggere la Davis, credo che, da buoni gargarozzoni, abbiano solo voluto venderla a peso d’oro: la svalutazione della competizione, una eventualità probabile ma non necessaria né necessitata dal cedente.
Direi che “chi è causa del suo mal pianga se stesso” o “mal voluto non è mai troppo” calzino di più come detti.
Vabbè, è il candidato alle elezioni contro il presidente uscente, si fa intervistare sull’insuccesso principale del presidente uscente. Non poteva essere diversamente
Chi troppo vuole nulla stringe.
Chi è causa del suo mal…