Roland Garros: Djokovic è il primo finalista. Alcaraz è colpito dai crampi ad inizio terzo set, è restato in campo solo per onor di firma (Video)
Grande delusione sul Chatrier, una partita così importante, che stava regalando spettacolo e grandissimo tennis, non doveva finire così. Purtroppo nella prima semifinale di Roland Garros all’avvio del terzo set, quando lo score tra Djokovic e Alcaraz era sul 6-3 5-7 1-0 per il serbo, il giovane spagnolo ha avvertito un forte crampo alla gamba destra che l’ha bloccato completamente. È parsa subito una cosa grave, non riusciva nemmeno ad appoggiare il piede a terra. È corso il fisioterapista, con un doppio trattamento sui muscoli del n.1, uno immediato e poi al cambio di campo successivo, ma la partita purtroppo è finita in quel momento. Carlos resta in campo per onor di firma, sperando in un’improbabile ripresa, ma vince a fatica un game, per il 6-3 5-7 6-1 6-1 finale a favore di Djokovic, che torna in finale a Parigi, a caccia del suo terzo titolo al Bois de Boulogne e soprattutto Slam n.23 in carriera.
È davvero un peccato che una partita così importante, per tantissimi motivi, con in campo il più forte dell’epoca moderna e il giovane fenomeno che sta segnando record storici di precocità, e soprattutto un match che nelle prime due ore aveva regalato spettacolo e tanti temi tecnici, sia stato rovinato da un problema fisico… esattamente come l’anno scorso, con la caviglia di Zverev KO nel tiebreak del secondo set. Sarà importante per Alcaraz ora capire il perché di quest’attacco violento di crampi, dopo due ore e mezza di partita, intensa e sotto un bel caldo, ma niente di trascendentale rispetto ad altre maratone già vissute da Carlos (per esempio le 5h contro Sinner nell’umidità della serata di NY lo scorso anno contro Sinner).
L’incontro nei primi due set è stato a tratti esaltante, con una differenza tra i due totale, a creare vero spettacolo. Fantastica la precisione, freddezza, acume tattico di Djokovic, armi tecniche e mentali con le quali ha posto enormi problemi tattici ad Alcaraz, meritandosi nettamente il primo set. Novak ha tenuto in mano i tempi di gioco, ha costretto Carlos a scambiare ai suoi ritmi, variando continuamente angoli e profondità dei colpi, con poca e poi molta rotazione, bloccando spesso il giovane rivale nell’angolo destro con dei contropiede splendidi. Enciclopedico il suo incedere in campo, l’efficacia del servizio nei momenti importanti, la scelta dei colpi. Un Maestro. Alcaraz era a tratti furibondo, non voleva accettare quella morsa, quegli schemi, finendo per accelerare troppo presto, su palle sbagliate tatticamente, e ha pagato dazio.
Nel secondo set Alcaraz si è calmato, ha iniziato a macinare maggiormente il suo tennis, aspettando il momento per sparare a tutta e spurando davvero fortissimo. Col diritto si è centrato, ha iniziato a prendersi grandi punti, e poi anche la smorzata e suoi attacchi hanno iniziato a funzionare. In un finale di set spettacolare ed agonisticamente feroce, Alcaraz ha iniziato davvero a stroncare la resistenza di Djokovic, che pareva più stanco, aggrappato al servizio ma crollato nel dodicesimo game. Quando tutti stavamo già pregustando un terzo set coi fiocchi, aspettando la reazione tattica di Novak o una fuga di uno straripante Carlos, ecco il crack che non ci voleva e che di fatto termina il match. Davvero un grande peccato, ma il tennis è uno sport anche di resistenza, fisica e mentale. E come quasi sempre accade, Djokovic è il più duro.
“Gli ho detto alla rete sei giovanissimo, vincerai questo torneo molte volte. Sei un grande giocatore, forte, educato, meriti tutto il meglio. È stata dura per lui, non sapeva se continuare o ritirarsi, ho grande rispetto per come è stato in campo. Eravamo al limite fisicamente alla fine del secondo set, anche io ero tutt’altro che fresco. C’era equilibrio, ce la siamo giocata palla su palla. Purtroppo è successo quello che è successo, io dovevo solo restare concentrato, lui era in difficoltà, ma ho cercato di pensare solo al mio gioco. Grande rispetto per Carlos, spero torni presto”. Queste le parole del serbo a fine match in campo.
Novak giocherà la sua settima finale a Parigi. Aspetta il vincente di Ruud – Zverev, sarà in ogni caso il favorito. Davvero un peccato vincere così, ma si è meritato sul campo quest’ennesima chance di alzare la Coppa dei Moschettieri.
Marco Mazzoni
IL MOMENTO IN CUI ALCARAZ SI FERMA PER INFORTUNIO
La cronaca
Djokovic inizia il match alla battuta. La sua prima palla funziona benissimo, varia gli angoli e con tre ottime prime vince il game, non così sciolto il braccio di Alcaraz in risposta. Va meglio al servizio, il murciano carica il diritto, velocissimo e con tanto spin, irresistibile anche la difesa di Novak. 1 pari. Solo due game, ma il livello è molto alto. Interessante il S&V di Djokovic sul 30 pari: con Alcaraz così dietro in risposta, ha avuto il tempo di arrivare bene sulla rete e toccare (ottimamente) di volo. Inoltre il serbo insiste col contropiede sul diritto del giovane rivale, visto che ama stazionare sul centro sinistra e comandare da lì. Anche “Carlito” copia la tattica dell’esperto avversario, rapido poi a correre avanti per capitalizzare il vantaggio ottenuto con la spinta. Cerca anche la palla corta lo spagnolo, ma i risultati sono modesti. Sul 30-30 Djokovic trova una splendida risposta aggressiva sul diritto di Alcaraz, si procura la prima palla break del match. Chiudendo di volo uno scambio splendido, rotto da una palla corta difesa benissimo con una corsa in avanti, Novak strappa il primo BREAK, volando avanti 3-1. Treccani-Djokovic, enciclopedico per tattica di gioco. Già 7 discese a rete per “Nole”, è lui che comanda i tempi di gioco e governa lo scambio. Con un rovescio lungo linea strepitoso su di una bordata a tutta del rivale, Djokovic si prende un punto fantastico, mentalmente durissimo per Carlos. Un’esecuzione coi sottotitoli, sembra gridare al rivale “io sono già qua, dove stai pensando di tirare”. 4-1 Djokovic, Alcaraz non trova la chiave per scardinare il pressing e variazioni del serbo, perché il tempo di gioco lo controlla il “Djoker”. Finalmente Carlos trova un game rapido, con un po’ di servizio e e colpi che hanno subito inciso. 4-2. Il settimo game è più caotico, Novak smarrisce la prima di servizio e ai vantaggi con un doppio fallo – molto vento sul lancio palla – concede la prima palla break. Seconda di servizio, cortissima (123 km/h), si scambia a basso ritmo e tanta rotazione e alla fine Carlos si spazientisce e cerca una smorzata che muore a metà rete. Fretta, troppa fretta di incidere in Alcaraz, lo sta pagando caro, come sulla risposta tirata a tutta sulla seconda PB da una posizione troppo esterna. La lotta continua, con un insistito forcing sul diritto Novak salva anche la terza palla break del game. Con un prima esterna, è 5-2 Djokovic al termine di un game di quasi 14 minuti. Fa fatica Carlos a sfondare Nole, ci riesce con un rovescio lungo linea splendido, che chiude un gioco dove ha annullato col servizio un set point. 5-3, il serbo serve per il primo parziale, e non serve bene. Commette anche un doppio fallo sul 30-15, ha problemi col lancio di palla. Bravissimo Alcaraz sul 30 pari: aggredisce la seconda di servizio, mette nell’angolo il rivale e lo punisce con palla corta e poi lob. 30-40, palla del contro break (la sua quarta chance del match, finora 0/3). Splendida prima esterna del serbo, 207 km/h, sulla riga. Perfetta, arrivata nel momento cruciale. Con un altro bel servizio, stavolta da destra, ecco secondo Set Point (primo al servizio). Altra prima esterna, la risposta atterra in corridoio. 6-3 Djokovic, 56 minuti. Merita “Nole”, tatticamente perfetto, mentre Alcaraz è parso nervoso e confuso su come prendere in mano il gioco. C’è una statistica terrificante a favore del serbo: in semifinale Slam, non ha mai perso dopo aver vinto il primo set (26-0).
Alcaraz scatta al servizio nel secondo set. Finalmente un game a zero, è la prima volta al comando nel punteggio. Sull’1 pari, Alcaraz trova un punto in difesa allucinante, un colpo di polso all’indentro da squash, che ricorda uno simile di Federer giocato proprio a Parigi qualche anno fa. Punto che fa scattare in piedi Chatrier, anche Novak applaude la prodezza. Un vincente straordinario che diventa una miccia per lo spagnolo, lo scuote, tanto che le sue traiettorie sono più profonde. Djokovic non molla niente, c’è un gran tennis adesso in campo, entrambi giocano molto bene. E il livello fisico della partita è decollato. Alcaraz ha capito che deve accettare lo scambio prolungato, soffrire, rincorrere, e sparare a tutta dopo aver spostato e fatto soffrire il rivale, visto che sui 3 colpi non riesce a spaccarne la resistenza. Mentalmente è durissimo, non solo fisicamente, ma non c’è altra via se il serbo non cala o commette errori. Si avanza sull’equilibrio, 3 pari. Carlos non riesce ad incidere come suo solito col rovescio, ma è molto merito di “Nole” che gli gioca da quel lato carico e profondo. Sul 4-3 Alcaraz, arriva il trainer a massaggiare l’avambraccio del 22 volte campione Slam. Sembra un po’ sofferente durante il trattamento. Lo spagnolo intuisce il momento, libera il braccio a tutta e avanza deciso nel campo. Con un triplo smash, giocato con cautela, il murciano si porta 15-30 in risposta. Spreca un’occasione Carlos dopo aver aperto il campo col diritto, era il momento per volare a doppia break. Con una bella smorzata col diritto, Alcaraz trova ugualmente la PB sul 30-40 (la prima del set). Si scambia, ma ancora ha fretta il giovane spagnolo, cerca di uscire dal palleggio carico di spin con una bordata senza alcun senso tattico. La bagarre continua, stavolta sotto rete è Novak ha sbagliare (ma il back difensivo di Alcaraz è splendido), seconda chance di break da difendere. Eccolo! Stavolta il diritto inside out dal centro è potente e preciso, la rimessa del serbo è lunga. BREAK Alcaraz, finalmente in controllo del tempo di gioco, con Djokovic un po’ calato nell’intensità. 5-3, serve per il secondo set Carlos, ma Djokovic alza la velocità dei colpi, accetta di fare “a pallate” e si procura una palla break sul 30-40! Rischia un serve and volley Alcaraz che destabilizza il rivale, la risposta è out. Arriva una seconda PB, Alcaraz costruisce uno schema perfetto, ma sbaglia malamente il passante finale a campo aperto volendo tirare a tutta… Qua il “Djoker” non perdona, si apre il campo e infila un rovescio lungo linea perfetto. Contro Break, 5-4. Che errori, Carlos… ma che grinta! Non si abbatte per l’errore, anzi, rilancia. Trova un paio di sbracciate micidiali, quindi riprende benissimo una smorzata e vola 0-40, a Tre Set Point! Che freddezza “Nole”! Annulla la prima dominando lo scambio, poi col servizio. 5 punti di fila -> 5 pari. Classe infinita del Campione. Grande tennis, c’è tanta classe in campo, nella spinta a tutta come nel rigiocare smorzate e tocchi sotto rete, da parte di entrambi. Sul 40 pari, Alcaraz arriva con poca coordinazione su di una risposta corta di Novak, spara a tutta ma affonda a mezza rete. Errore che gli costa una pericolosissima palla break. Rischia col rovescio in salta il serbo, gli esce. 6-5 Alcaraz. Rischia un S&V Novak, gli esce di poco, poi la smorzata dello spagnolo è perfetta. 0-30! Travolgente nella spinta Alcaraz con i piedi sulla riga di fondo, mentre la difesa del serbo è meno reattiva. 0-40, altri Tre Set Point! Vola via il diritto di Djokovic. SET Alcaraz, 7-5. Un set meritato, è stato bravissimo lo spagnolo ad alzare l’intensità del suo tennis e accettare anche i lunghi scambi senza forzare per primo. Sembra più vivo fisicamente anche. Un set pari.
Terzo set, Alcaraz to serve. Vince un buon game, ma in risposta sull’ultimo punto si blocca la gamba destra per crampi. Si avvicina anche Djokovic, i due parlano mentre a fatica Carlos torna alla sua panchina. Arriva il medico, con i 3 minuti per il trattamento, ma il gioco non si poteva fermare per questo tipo di problema, quindi lo spagnolo da regolamento perde il game. È un break. Djokovic va a servire sul 2-1. La partita è condizionata, Carlos è evidentemente menomato, Novak deve gestire il momento e non è facile nemmeno per lui. Alcaraz cerca ovviamente di accorciare il punto al massimo, sperando che il campo passi. Trova una risposta vincente che forza il game ai vantaggi, ma poi esagera lasciando correre il solo braccio. 3-1 Djokovic. Alcaraz è in preda ai crampi, non solo al polpaccio, guarda e parla sconsolato al suo angolo, ma siamo all’inizio nel terzo set di un match al meglio dei cinque… non una bella prospettiva. Gioca da fermo e sbaglia l’allievo di JC Ferrero, 0-40 e break. Non si gioca in questo momento. Torna il fisioterapista al cambio di campo, ma l’iberico non riesce a muoversi. Il set termina mestamente 6-1 dopo mezz’ora. Il fisioterapista non può più trattare Alcaraz, essendo già intervenuto due volte per lo stesso problema. Esce dal campo lo spagnolo, rientra dopo 6 minuti e mezzo.
Quarto set, Djokovic serve per primo. Sembra distratto il serbo, sbaglia palle banali (forse lo stop gli ha fatto perdere ritmo) e concede una palla break sul 30-40, ma l’annulla con una prima perfetta al centro. Sembra aver ritrovato una certa mobilità Alcaraz, mentre il tentativo di smorzata di Novak è pessimo. Seconda palla break! Si aggrappa alla prima esterna Djokovic. Con più fatica del previsto, quando scoccano le tre ore di gioco, 1-0 Djokovic. Alcaraz non riesce a trovare la corretta distanza dalla palla sulle risposta ficcanti di Novak, e cede il turno di servizio non riuscendo a gestire una normale palla di scambio sul 15-40. Break, 2-0 Djokovic. Forte del vantaggio, “Nole” gioca sciolto, lascia correre il rovescio cross e l’altro nemmeno ci prova più, non rischia uno scatto. Il serbo spinge, gioca al suo meglio, e fa pure il pugno dopo qualche vincente, prendendosi pure i fischi – ingenerosi, non è colpa sua se l’altro è andato in crisi fisica – del pubblico parigino. Chiude 6-1 Novak, una partita che gli si era complicata non poco con il secondo set perso, proprio in un momento nel quale Alcaraz sembrava averne di più e Djokovic in calo. Nessuno poteva prevedere il crollo muscolare del 20enne. Novak aspetta ora il vincente di Zverev vs. Ruud. In ogni caso, sarà il favorito domenica.
GLI HIGHLIGHTS DI DJOKOVIC-ALCARAZ
ALCARAZ: IL PUNTO DEL TORNEO IN TWEENER
Carlos Alcaraz vs Novak Djokovic
Djokovic | Alcaraz | |
---|---|---|
Aces | 3 | 8 |
Double faults | 2 | 3 |
First serve | 74/103 (72%) | 88/125 (70%) |
Win on 1st serve | 40/74 (54%) | 63/88 (72%) |
Win on 2nd serve | 14/29 (48%) | 16/37 (43%) |
Max Speed | 219 km/h (136 mph) | 210 km/h (130 mph) |
1st Serve Average Speed | 184 km/h (114 mph) | 182 km/h (113 mph) |
2nd Serve Average Speed | 163 km/h (101 mph) | 146 km/h (90 mph) |
Break points won | 2/12 (17%) | 7/12 (58%) |
Receiving points won | 46/125 (37%) | 49/103 (48%) |
Winners | 35 | 39 |
Unforced errors | 50 | 36 |
Forced errors | 39 | 29 |
Net points won | 19/30 (63%) | 25/45 (56%) |
TAG: Carlos Alcaraz, Novak Djokovic, Roland Garros 2023
L’ho scritto apposta, per dimostrare che non sono un tifoso di Alcaraz che trova un modo per esaltarlo sempre e comunque anche nella sconfitta.
Nadal?Mi sa che ti sbagli!Nadal pur di non ritirarsi si è distrutto, se c’è proprio un tennista che si ritirerebbe solo da morto quello è proprio Rafa.
Oggi c’è stata una palla, alla fine del secondo set in cui Carlos si è trovato a metà campo e Nole, dopo aver subito una palla corta, ha colpito con un lungolinea di rovescio. Lì Carlos, nonostante si trovasse già superato dalla palla, ha corso per provare a prenderla, candendo, con il rischio di farsi male. Io ho l’impressione che Alcaraz si esalti per i suoi recuperi impossibili e che spero ci provi al di là della riuscita, stressando di certo il fisico. È un ragazzo generoso sul campo ma effettivamente deve imparare a gestirsi meglio un 15 vinto dopo 20 scambi vale tanto quanto un ace…
@ Aramis (#3607349)
Australia Open 2022
In Spagna ha operato un certo dottor Fuentes. Ha fatto del ciclista Contador un camoscio, agilissimo nelle lunghe salite. Poi lo scoprirono. Quando si sottrasse alle sue cure, Alberto Contador non fu più in grado di reggere il ritmo dei migliori nelle salitelle da due soldi. Chissà se il dottor Fuentes è ancora in servizio. Per anni sono rimasto stupito della vitalità di Rafa Nadal, mai stanco, mai con il fiatone, neanche a 33-34 anni, dopo aver disputato il quinto set. Boh! enzo
a forza di rosicare ti sei rosicato anche il poco cervello che hai…comunque faccio notare che lo slam n° 21 agli AO mancava il numero 1 Djokovic.
non lo so se sia corretto paragonare cilcismo e tennis, sono due lavori muscolari completamente diversi. nel ciclismo sono rari i crampi ma succedono, ma si risolve tutto con l’idratazione e sali minerali (anche se poi la gara è andata…). ma anche nel tennis non sono così frequenti, rispetto alla quantità degli sforzi che si fanno. ma anche qui si risolvono idratandosi bene, tanto che quando succedono spesso i tennisti che li subiscono dopo qualche game di assestamento riprendono a correre, a volte anche a vincere, cosa che col 6-1 6-1 successivo ad alcaraz non è successo.
@ Aramis (#3607349)
Ma che risate…quindi sarebbero 21? E non 23? Con la motivazione che Nadal non ha mai vinto uno slam senza il favorito? Memoria corta…l’ultimo Australian Open vinto senza Djokovic dove lo metti? Poi hai scritto almeno 10 volte che Djokovic ha vinto AO e le finals, solo ed esclusivamente perché non c’era Alcaraz, che e’ il vero nr. 1 (non so quante volte l’ho letto…ho perso il conto), qui al RG e’ presente e abbiamo visto bene come e’ finita.
Più che X lo spagnolo, direi un bagno di umiltà X alcuni suoi fanatici tifosi.
Spiace davvero per Alcaraz e per la partita ma dopo sole due ore e rotti di gioco è inspiegabile…fosse capitato a Sinner apriti cielo, Vagnozzi sarebbe stato fustigato sulla pubblica piazza, si sarebbe invocato il ritorno per decreto reale di Piatti…invece capita ad Alcaraz e va beh, occasione incredibile sfumata. Alcaraz su terra è il giocatore oggi di gran lunga più forte – sulle altre superfici il servizio un po’ lo penalizza – ovvio che essendo un fuoriclasse può vincere comunque, come è successo agli US Open, ma non è dominante nè può dominare (dove infatti ha praticamente vinto sempre al quinto)
20 anni e problemi di crampi dopo 2 ore ? Hai davanti un bell’ avvenire…..
Adesso non diciamo fesserie. AO 2022 vinse NADAL ed il TITANICO non partecipo’. Anzi fece un bel soggiorno in un lussuoso hotel di Melbourne.
Mah, non so … comunque sono d’accordo sul fatto che il complesso quadricipite femorale è ipertrofico e il diametro di tale muscolo per un longilineo di 1.85 è degno dei migliori 100 metristi della storia. Che esista un’intrinseca fragilità rispetto a muscoli snelli penso sia plausibile, da qui a dire che Alcaraz è dopato la strada è molto lunga, sovente nelle partite di calcio il crampo si manifesta dopo 70 minuti di sforzi, mentre i ciclisti che con il doping non scherzano, raramente si fermano per crampi mi risulta.
@ brunodalla (#3607406)
Vero, è sembrata più la reazione ad una “stilettata” da lesione muscolare. Ma potrebbe essere stato solo un atteggiamento da errata percezione iniziale… in ogni caso, come giustamente dici, se si tratta di una lesione ben difficilmente potrà giocare al Queen’s.
Ehilà, tu eri quello che aveva scritto:” mi meraviglierei se Alcaraz non vincesse i prossimi 3 slam”.
Inoltre dicevi che era ovvio che Alcaraz, se avesse partecipato, avrebbe vinto Aus. Open e le Finals.
Sei divertente, bisogna ammetterlo.
Io lo dico dallo scorso anno che Alcaraz è un fenomeno, ma i big sono sono in realtà un bug del tennis irripetibile.
Un bagno di umiltà per lo spagnolo
mica detto che sia sempre così. esistono vari gradi di problemi muscolari, e lo si può verificare solo con una ecografia, nell’immediato. e con una contrattura o uno stiramento non grave si può restare in campo, ovviamente non più al 100% delle possibilità fisiche, cosa che il 6-1 6-1 successivo può testimoniare.
se si vedono le immagini appena successo alcaraz non ha messo la gamba subito nella classica posizione da crampi (che conosco benissimo perchè io ne sono soggetto frequentemente) ma l’ha tenuta all’esatto opposto. fosse stato un crampo al polpaccio, con la gamba in quella posizione sarebbe peggiorato il dolore se non l’avesse subito estesa. invece è stato parecchi secondi in una posizione innaturale nel caso di un crampo, cercando di estenderla successivamente, cosa che si fa cercando di migliorare una contrattura o uno stiramento. ma comunque sono congetture da divano, vedremo le notizie nei prossimi giorni, e soprattutto se il 19 di questo mese sarà al queens dove è iscritto. se era un crampo sarà regolarmente al via a londra, se è qualcos’altro a londra non gioca sicuramente.
Alcatraz è andato fuori giri ,ricordatevi di Musetti e broski con Djokovic hanno subito la stesso trattamento,la consapevolezza delle sue armi e ciò che completa com
Avevo pronosticato una netta vittoria di Alcaraz e ho toppato pienamente.
Al di là dell’ infortunio dello Spagnolo, Nole inossidabile. Nel primo set è riuscito a far giocar male Alcaraz mettendogli tantissima pressione e anticipando sempre le sue mosse.
Ogni volta che si da il serbo per morto lui risorge dalle sue ceneri. Sinceramente con l’ arrivo di Alcaraz e Rune pensavo che il suo dominio fosse finito. Invece anche stavolta devo ricredermi.
La cosa incredibile è la sua tenuta fisica, Federer prima e Nadal poi hanno avuto dei cedimenti, lui sembra immortale.
Ha praticamente vinto due slams tra cui quello per lui più problematico. A Wimbledon sarà nettamente favorito….vuoi vedere che ci scappa il grande slam?
Alcaraz ha dimostrato invece che il suo punto debole potrebbe essere proprio il suo punto di forza: il fisico. Non è la prima volta che fa crack. Per ora lo spagnolo rimandato.
Diceva mia nonna “il troppo stroppia”…questa cosa Carlos non l’ha ancora capita, esagera sempre, ti va bene, finché non trovi l’osso duro, che ti fa scoppiare e Djokovic lo e’. Infatti avevo dato DJ vincente sin da subito.
Per non parlare del rischio infortuni sempre dietro l’angolo, sapersi gestire, e’ una grande dote. Lui non ce l’ha.
Ti rispondo X educazione. Tu non conosci l’ A B C della LEGNATA.
Se si è strappato salta l erba
Ma ha perso perché non ha retto di fisico, sono sportivi di livello mondiale, prima del tocco, delle racchette in nanomateriali, delle palline sgonfie, delle scarpe viene il FISICO.
@ Giampi (#3607329)
La classe di un campione e anche la consapevolezza delle sue possibilità,giocando al suo livello senza strafare, perché 5 set sono Lunghi,qui Alcatraz a peccato .
Con uno strappo al polpaccio non cammini per 2/3 giorni minimo, e per almeno un mese non sei in grado di appoggiarti su una pallina, tantomeno correre di qua e di là come faceva Alcaraz – seppur meno efficacemente del suo solito – nel 4 set.
Nole è un uomo in missione.
Se vince Roland, poi passeggia a Wimbledon e ….
Basta sparare su Sinner e tutto va bene…ma, e mi dispiace, sinceramente, per Alcaraz, ma per un po’ adesso staranno zitti…
Ciao bimbo. Sarà per un’altra volta.
@ SlamdogMillionaire (#3607309)
Esatto.
Bravo.
Nole è un fenomeno .
Anche nei momenti di maggior pressione dello spagnolo in qualche modo rimaneva li
Resta il fatto che nei primi due set sembravano colpi da chirurgia estetica tanto erano decisi e precisi, onore a questi due grandissimi.
Con uno strappo alla gamba si esce, fosse solo per non aumentare la gravità dello stesso… Erano crampi, punto! Come prendono anche a molti altri.
Quindi adesso iniziamo a ritenere che il MURCIANO extraterrestre, senza difetti, l’Unione dei BIG3 in un MEGA1, non sia tale? Ma sia umano? Abbia problemi come gli altri? Sinner, Rune e compagnia varia? E pensa che a me piace Alcaraz (dopo Sinner naturalmente), ma non sono un fanatico.
Nole ha rispettato Carlitos, restando lucido palla su palla…
Carlitos forse ha chiesto troppo al suo fisico…che avendo 20 anni è come una corda forse ancora tenera per tenere questi sforzo prolungati…,certo oggi con i colpi violenti ci si infortuna tanto…
Infine forse Nole è in corsa anche per il grande slam nell’anno solare…
La leggenda continua…
fortissimi dubbi che siano stati crampi, molto più probabile uno strappo o qualcosa di simile.
Sei uno nuovo? No perchè sono due anni che qui, come altrove, Jannik viene perculato per gli infortuni, finanche il covid e l’influenza..poi sull’allergia ai pollini addirittura si è scatenato un dibattito che neanche nei congressi di allergologia..e soprattutto gli esperti tipo La Barbera a scassare i gabbasisi sullo strapotere fisico di Alcaraz, Rune, Aliassime e tanti altri che invece si rompono come tutti…dirò di più, ci sono giocatori come Draper, Brooksby, Korda, Nakashima che stanno avendo importanti e ripetuti problemi pur essendo giovanissimi e apparentemente fisicati…
Djokovic raggiunge il record di finali slam.
Djokovic 34 finali
Evert 34 finali
Serena w. 33 finali
Navratilova 32 finali
Graf 31 finali
Federer 31 finali
Nadal 30 finali
Legnate Teim made by Mauro .Che legnata che ha preso Carletto
Il pubblico parigino oggi è stato peggiore del solito, non conosce minimamente le regole, né del tennis né del buon senso, e non ha nemmeno capito la chiara spiegazione che gli è stata data.
Meno se ne parla meglio è.
Carletto e questo alla tua eta´e poi ci lamentiamo di Sinner
Onore al più grande, unica vera …
Alcaraz gioca un tennis esagerato con grandi corse, recuperi impossibili ma non regola il suo dispendio di energie.Gia’ con Sinner a Miami si era incrampato , quella volta in maniera piu’ leggera e anche quella volta improvvisamente dopo un primo set bellissimo ma feroce dal punto di vista fisico.Dopo il secondo set Nole sembrava il piu stanco dei due.Dispiace tanto che sia finita cosi, ma Alcaraz e’ giovanissimo e imparera’ a dosare meglio tutta la sua esuberanza.I telecronisti di Eurosport glie l’hanno gufata dicendo poco prima che si incrampasse che conveniva allo spagnolo mettersi a correre per 2 ore per calmare i suoi bollenti spiriti.
Ma che caxxata…
Cominciano ad essere troppi quelli che esordiscono con e sono un tifoso di Sinner e poi…poi mi piacciono quelli che improvvisamente scoprono le qualità di sportività di un giocatore che fin dal suo esordio le aveva ampiamente dimostrate..tutte le volte che Sinner ed Alcaraz si sono affrontati si sono abbracciati e hanno speso parole al miele nei confronti dell’altro..cominciò Jannik a Bercy in una sconfitta che in quel momento era grave perchè gli toglieva la possibilità di andare alle finals e ha finito Carlos a Miami dicendogli vai a vincere il torneo…ma qui le porte sono aperte e può entrare chiunque…
ho giocato a tennis, ho un figlio che è stato un 23 e so come sia difficile giocare avendo un giocatore davanti menomato; devi essere doppiamente concentrato , in caso contrario rischi di andare incontro a brutte figure quindi penso che gli urli di Djok avevano quello scopo, cioè di non distrarsi.
Non è la prima volta e non sarà l’unica in cui un giocatore infortunato vince( Nadal-Fritz, una volta ricordo Fognini ecc).In ogni caso i crampi dopo appena due ore sono strani e inusuali
Resta comunque un fatto, Alcaraz a volte corre più forte della pallina e non dico di un pallonetto che sarebbe normale
Dimentichi Sinner
Nell’articolo non si parla delle proteste violente del pubblico contro la bionda giudice di sedia per il penality game
Beh ormai non c’è più nessun contendente vero, penso potrebbe accadere, salvo infortuni. Veri, ovviamente, non quelli buoni per il cinema. In ogni caso è una cosa che non ha mai avuto senso per conto mio: non è che vincere 4 slam in un anno o in anni diversi cambi qualcosa. È solo una sega mentale.
cinque o sei slam… aaaaahhhh butteli viaaaa 😆
Io ero fra i pochi a vedere Nole leggermente favorito nonostante tutto…salvo che Alka non vincesse in tre, massimo quattro set, cosa difficile ma possibile, perché il ragazzo ha classe purissima, altroché.
Però, come altri hanno già detto, i giocatori in ogni singolo match vanno valutati sul complesso tecnico-fisico. Perché se tieni il motore troppo spesso fuori giri, dài dài e ridài poi paghi dazio…ricordo anni fa uno Zverev ragazzino, annichilire Nadal in uno scambio da 34 colpi o giù di lì…chiese troppo ai suoi muscoli: vinse il punto ma da lì in poi si trascinò per il campo in preda ai crampi.
Ad oggi, il più forte è ancora Nole. Forse l’anno prossimo Alka avrà imparato a gestire la benzina e, complice anche l’età che rema ovviamente contro Nole, diventerà probabilmente n.1 di classifica e di fatto.
Djokovic batte alcaraz. Brucia lo so ma è la dura realtà..
L’ha fatto per tenersi concentrato e motivato e forse anche per rispondere a parte del pubblico che lo stava beccando. Se hai notato dopo l’infortunio di Alcaraz non ha più spinto con i colpi
Lo fece Sinner con Khachanov a NW dopo aver vinto i primi due set rimase in campo, e fu una sofferenza per tutti perchè non si capiva il senso, e addirittura arrivò al tie break del quinto set, senza il minimo miglioramento visto che si muoveva come un robot, che fu pure lottato..ma Sinner come è noto non è nessuno…
Bertolucci, non certo io, sostiene da tempo che CARLONE debba contenersi in campo, centellinando energie e non rincorrendo palle quasi impossibili su situazioni di punteggio che non lo richiedono. Quando CARLONE imparerà a gestirsi meglio, vincerà molto di più.
A Parigi c’erano circa 30 gradi, tasso umidità 30%…non condizioni estreme.
Trovo giusto ciò che ha detto Kenobi: i grandissimi giocatori tra le loro qualità c’è,ed è spesso sottovalutata, la gestione del fisico.
Correre per prendere tutto, per mostrare superiorità ci può stare, correre per prendere qualunque palla indipendentemente dal risultato/punteggio (o dai rischi) non ci dovrebbe stare.
E non è solo la perdita di un match ma i tempi di recupero, i rischi di recidiva.
Aggiungiamo che quella muscolatura è più a rischio di altre per certe patologie.
Alcaraz vincerà molto (se non lui chi?) ma rischia di non giocarsi fino in fondo le sue chance, quest’anno già 2 Slam su 2 sono segnati dai problemi fisici… Di un ventenne, non dimentichiamolo.
Tifosi di alcaraz dove siete???????non vi sento oggi
Grande sportivo Carlos, chiunque avrebbe mollato, Nadal ad esempio.
@ pantera96 (#3607248)
Arriverà nella stessa situazione di 2 anni fa
Crampi a19 anni?….se sinner è sopravvalutato pure alcaraz lo è…..fine messaggio
Onore a Djokovic, campione infinito ed onore a Carlos, che ci ha provato fino in fondo.
Mi ripeto. Questo è uno sport completo e durissimo, non si vince solo sapendo giocare. Si vince con la testa col fisico e Nolec col suo fisico integro, ha strameritato di vincere. Non ha rubato nulla. Ha vinto di forza, merito della sua perfetta preparazione
Che bel commento! Complimenti sinceri.
Bravo lo stesso Carlos hai tempo per far vedere chi sei,basta guardarti giocare!
Come ho scritto giorni fa….
@ Giambi (#3607243)
Molti vedono sportività nello stare in campo quando un infortunio od i crampi impediscono di giocare a buon livello, io invece non lo ritengo un gesto nobile…In buona sostanza la leggo in questo modo :”Io sto in campo a tutti i costi, e se a te succede qualcosa di più grave (vedi per esempio un infortunio tipo quello di Zverev), vinco io!”… 😳
Io non vi capisco.
“Non doveva finire così”?
Cristo, giochi tutte le palle al massimo stressando al massimo tutti i muscoli del tuo corpo ogni volta che quella palla la MENI e al meglio dei 5 set sulla terra rossa contro Djokovic uno si sorprende dei crampi?
Alla sesta partita?
Zverev, se giocherà come si deve, sarà lui il nuovo vincitore del ‘Rolando’. Di certo, è uno che se la può giocare… se davvero è tornato in forma, luì questa volta non si farà sfuggire questa occasione. Il suo gioco si adatta molto bene su questa superficie, e quindi, ripeto, lui sarà il nuovo vincitore: perché se lo merita.
DISCRETO ? Te ne accorgerai con gli anni. Asp ma tu intendi discreto , riservato ?
stonato l’urlo del serbo a fine partita anche se a parole poi ha recuperato!
Calma, anche Nole prima della diagnosi di celiachia mollava spesso e volentieri. Se trovi armonia con il corpo e tutto va a posto i 5-6 slam li vince ogni due anni.
Anche il più vecchio !!!!
Partita che doveva essere epica, ma che purtroppo si è conclusa nel peggiore dei modi. Due grandi professionisti in campo dove Alcaraz e Djokovic si confermano due signori per fair play. Per una finale degna di essere tale mi auguro che vinca Zverev. Il sorpasso di Djokovic negli slam è già scritto.
Allora forse gli altri turni Carlitos non li ha vinti così facilmente, ha speso troppo.
Spensi depresso dopo il 2* set..Povero Nole,invece?I crampi a Carlitos han deciso le sorti del match. Da Rogeriano ammiro Djokovic per l’acume tattico e penso possa ancora vincere il Grande Slam!
Discreto giocatore…
Già questa definizione fa alquanto sorridere, poi accoppiata a sei titoli dello Slam fa veramente sganasciare.
La sensazione era che il match stesse scivolando dalla parte dello spagnolo. Mi dispiace per lui. Deve essere dura perdere uno slam così
Non siamo macchine. E se spingiamo il corpo umano oltre i limiti può succedere che si inceppi. Alcaraz ha una forza fisica notevole e uno scatto impressionante, ma dai e dai…
Comunque sia, il torneo lo vincerà Zverev, perché se ha ritrovato la forma… allora la coppa andrà a lui. Ha le caratteristiche per battere il serbo, e ci riuscirà, perché è forte. La partita di oggi, invece, è stata noiosa, a parte quello che è successo.
Che poi signori stiamo qui tutti a parlare di Alcaraz….ma se Nole facesse quest’anno il grande slam??
Oggi si è dimostrato che Alcaraz vincerà qualcosina ma nulla di più nel tennis.
Vedo gente che ancora scrive su di lui ma sono già troppi gli infortuni che patisce durante l’anno.
Discreto giocatore buon agonista ma finisce lì cazzo.
Cinque sei slam non di più.
Per chi tifo ormai in questo social lo sanno anche i muri, ma oggi applaudo Alcaraz per la grande sportività dimostrata nel voler giocare tutti i set e stringere la mano al vincitore. Pochi , credo, lo avrebbero fatto.
@ Gian Paolo Pasquali (#3607203)
Diciamo che qualche sospetto questo precoce talento lo ha destato, lo desta e lo destera’. Non mi spiego altrimenti queste scorribande a destra e a sinistra a prendere qualsiasi palla.
@ MAURO (#3607191)
fossi tu falsone come lui ..
ah ahh aahhhhhh
Crampi dopo due set? Con Sinner ebbe pure i crampi dopo due ore al massimo sforzo….ha avuto turni agevoli e al primo osso duro a pagato,certo dopo due ore e veramente presto….
Alcaraz ha tutto per diventare il più grande di sempre, ma se a 19/20 anni da novembre ti infortuni 3 volte e altre due volte, oggi e con Sinner a Miami, perdi la partita per crampi/contratture, evidentemente c’è qualcosa che non va.
Il suo gioco evidentemente è sostenibile solo per brevi periodi.
E’ ridicolo che sia il ventenne e non il 36enne a fermarsi per infortunio dopo 2 set e dopo aver giocato durante il torneo 4 ore in meno.
Non oso pensare cosa diremmo se a infortunarsi così spesso fossero Sinner o Musetti
@ gig (#3607213)
penso che sia anche il problema di Rune…questi ragazzi spingono a tutta e poi nei momenti che contano, non ne hanno piu…
ha dimostrato al ragazzino l’epoca dei big roger e nadal! troppo facile primeggiare senza il nulla dietro! ;( NOVAK ha dimostrato come si gioca contro di lui… primo set lo aggrediva sul dritto e prendeva lui l’iniziativa del gioco. Si è stancato perchè non è abituato a quel ritmo x 5 set. ecco xkè ha avuto i crampi e via dicendo. Onori al campione!
Chiedo per me, ma tutti i fenomeni da tastiera esperti di tennis che consideravano Alcaraz un extraterrestre o l’unione dei Big3 che avrebbe dominato/distrutto il vecchio Djokovic che fine hanno fatto?
Alcaraz è il giocatore piú giovane ad aver battuto Cobolli in uno slam
Alcaraz come Tomba. Il problema non era la velocità, quanto restare nel percorso. Ogni tanto gli eccessi di velocità si pagano. Carlito deve imparare a gestire meglio il suo fisico a costo di lasciar andare qualche punto. Gli anni passeranno anche per lui.
Non si sfidano gli Dei… 🙂 😉
@ Kenobi (#3607217)
Se fosse così (come penso anche io) vuol dire che deve cambiare il suo gioco. Da capire in che modo e se avrà gli stessi risultati.
Piccola precisazione sul testo dell’articolo. Quando è sopravvenuto il problema fisico nel terzo set, era in vantaggio Alcaraz per 1-0, il fatto è avvenuto proprio sul colpo che ha dato a Djokovic al servizio il pareggio 1-1.
Alcaraz ha affrontato Djokovic con la stessa stupidità di come sta affrontando la sua carriera.
Dando il tutto, scoppiando per vincere un torneo.
Djokovic non è un giocatore come un altro, è capace di resistere 10 ore ad alti livelli, ma Alcaraz è scoppiato prima .
In breve può essere ciò che succederà alla sua carriera se non cambierà il modo di affrontare i match .
Quei recuperi assurdi sono belli da vedere , ma poi li paghi.
Wilander ha parlato di crampi da stress. Il principale avversario di Alcaraz potrebbe forse essere il suo stesso apparato muscolare.
Nel tennis ci vuole soprattutto la testa per gestire il braccio, l’avversario ma anche il prorpio fisico.
Purtroppo Alcaraz ha dimostrato di non avere ancora la testa per gestire il prorpio fisico: certo vederlo giocare a tutta è uno spettacolo unico ma se questo ti ocnsuma tutte le energie prima del tempo finisce per essere controproducente.
Tutti a magnificare il seconndo seti di Alcaraz, ma se quello sforzo ti prosicuga tutte le energie vuol dire che la differenza con il vero numero 1 (vorrei ricordare che con i punti di wimbledon lo spganolo non sarebbe ancora mai arrivato in cima) è ancora evidente anche perchè tutti sappiamo che il tennis 3 su 5 è uno sport diverso.
Alcaraz si deve domandare cos sta sbagliando nella gestione del suo fisico perchè essere costretto a saltare Finals, AO e ritirarsi al RG nel giro di pochi mesi è un campanello d’allarme piuttosto grave.
Peccato per lui sarà per la prossima volta.
Anche in questa semifinale, come in quella di Muchova-Sabalenka, il caldo è stato determinante, con i crampi di Alcaraz.
Il primo set si era aperto con Djokovic in controllo e molto più vincente a rete (55% dei punti vinti da Alcaraz a rete, contro il 77% della sua media nel torneo), inoltre si è imposto con scambi brevi e molti punti vinti sulla prima (oltre il 70%) contro un 55% vs. 50% a favore di Alcaraz sui punti vinti sulla seconda.
In breve Djokovic ha dettato il gioco, costringendo Alcaraz a giocare in disagio dalla tre-quarti della linea di fondocampo (non centrale, e lontano dall’angolo da cui aveva lasciato partire diverse bordate di diritto).
Nel secondo set Djokovic ha provato a prendere il largo rischiando di più sulle prime (che sono scese sotto le percentuali di Alcaraz), a rete, e anche da fondocampo, dopo aver cercato di improntare il gioco sulla falsariga del primo set, ha commesso l’errore tattico di accettare il gioco dell’avversario e rispondere colpo su colpo ad Alcaraz (è inutile sottolineare che Djokovic era svantaggiato dalle condizioni di gioco, gran caldo e palle lente). Inoltre non aveva più i facili punti delle prime nel primo set. Ha speso molte energie col risultato di perdere il secondo set.
E tenuto conto che il parallelismo andava sicuramente a quella arci-famosa semi-finale del RG contro Nadal, vinta al quinto set con alternanza di set vinti, non era possibile sfruttare quella strategia per evidenti condizioni diverse (vedi sopra) e avversario totalmente differenti, con 16 anni anzianità ed esperienza in più. Doveva giocare in modo impeccabile, sfruttando strategie elaborate, come quelle del primo set, in particolare l’accelerazione repentina e breve dello scambio col lungolinea di diritto, traiettoria più breve e quindi palla difficilmente prendibile anche da Carlos “le-piglio-tutte” Alcaraz.
Notabile e apprezzabile ad inizio del secondo set, prima di accettare lo scambio alla pari, la tattica copiata da Alcaraz + Medvedev da parte di Nole, giocando in modo imperterrito sul rovescio dello spagnolo ogni volta che poteva, per poi chiudere con la solita accelerazione lungolinea.
Il resto dell’incontro è storia, biscotto “virtuale” nel terzo set, causa crampi di Alcaraz, e biscotto reale nel 4° e ultimo set, quando Alcaraz ha provato pure con la pausa toilet a recuperare un po’ di energie atletiche, col risultato di prendere anche qui un solo game, rimanendo in campo camminando ma facendo n.4 di corse, e n.3 di scatti sulla palla.
Djokovic ora gioca una finale dell’Open di Francia per la “trifecta”:
1) All-time male GS champion
2) Three-time career GS
3) N.1 ATP ranking
Per me oggi Alcaraz ha dimostrato di essere un campione, e lo dico da tifoso di Jannik così mi porto avanti.
E sapete perchè? Perchè oltre a rimanere in campo fino all’ultimo, a fine partita ha fatto un sorriso ed è uscito serenamente dal campo (ovviamente dentro di se sarà deluso)….mi ha dato la sensazione di quanto questo ragazzo si diverta indipendentemente dal risultato, e ad oggi non mi era mai stato simpatico eh, tennisticamente nulla da dire completissimo, ma ho immaginato altri giocatori al suo posto oggi, sarebbero usciti con una faccia funerea, invece lui un bel sorriso e via…questo deve essere lo sport.
Per onor di firma e per inchiappettare tutti quelli che avevano l’over 😆
Comunque Alcaraz è troppo forte troppo precoce troppo veloce troppo preciso troppo tutto e difatti si rompe spesso. Ma poi non mangia banane non si fa beveroni…urge che si riprogrammi un pò la preparazione.
Adoro Alcaraz, è un fenomeno fisicamente, tecnicamente e caratterialmente. Ma questi crampi mi fanno venire brutti pensieri, esistendo sostanze dopanti che aumentano il rischio (ossia la probabilità) di crampi muscolari. Difficile pensare che non si sia idratato durante la partita. E comunque crampi muscolari generalizzati, incluse le mani (avevo già notato, in passato, una certa rigidità del palmo e del pollice della mano destra nell’applaudire gli avversari sconfitti che uscivano dal campo, tanto da ipotizzare, senza averne ovviamente alcuna prova, forme di artrosi precoci), sono molto insoliti nel tennis, anche quando si possiedono masse muscolari importanti come quelle di Alcaraz. Spero di sbagliarmi, perché sarebbe un grosso peccato per il tennis se Alcaraz fosse dopato. Spero con tutto il cuore che non lo sia e che gli esami strumentali a cui sicuramente si sottoporrà non rivelino problemi di alcun genere. È di gran lunga il migliore giocatore attuale e oggi, senza i crampi di Alcaraz, Djokovic (il mio giocatore preferito) avrebbe dovuto compiere un’impresa per vincere. Anzi, con ogni probabilità, avrebbe perso.
Alcaraz non ha giocato 2 set, che delusione per lo spettacolo
IL TITANICO FALSONE VINCERÀ IL 67ESIMO TITULONE, OPS 61ESIMO