Novak Djokovic dedica la sua vittoria a Roma alle vittime della tragedia di Belgrado
Il numero uno mondiale Novak Djokovic ha iniziato il Masters 1000 di Roma con una vittoria, e al termine della partita ha voluto lasciare un messaggio molto speciale.
Dopo il trionfo, come è consuetudine, Djokovic ha firmato la telecamera. In questa occasione, però, ha voluto ricordare la tragedia avvenuta la scorsa settimana a Belgrado, sua città natale. Un giovane di 14 anni ha sparato e ucciso otto studenti e un guardiano nella scuola primaria Vladislav Ribnikar.
“Santo Vasilije Ostroski, prega Dio per noi. Scuola primaria Vladislav Ribnikar”, si leggeva nel messaggio scritto da Djokovic. Un riferimento al santo ortodosso venerato in Serbia, e una preghiera per le vittime dell’orribile evento.
Successivamente, in una breve intervista, il tennista serbo ha voluto nuovamente rivolgere un pensiero a Belgrado e alle vittime del tragico evento. “Le mie più sincere condoglianze ai genitori. Come padre, posso solo immaginare come si possano sentire queste persone. Spero che riusciremo a superare tutto questo. E auguro a tutti un felice giorno di San Vasilije Ostroski”, ha concluso Djokovic.
Nel giorno della festa dedicata al santo serbo, Djokovic ha voluto ricordare la tragedia, esprimendo il suo dolore e la sua vicinanza a tutte le persone colpite. La vittoria sul campo di tennis ha assunto un significato ancora più profondo, diventando un tributo alla sua città natale e alle vittime di un evento tanto tragico.
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6 commenti
Credi sia facile in Italia oggi trovare un’arma d’assalto? Quando fini la 2a guerra mondiale c’era di tutto ed infatti qualcosa fini in mano alle Brigate Rosse.
È storia, dopo un conflitto spesso restano dei “residui “.
Tanto più che in Italia certe armi sono vietate, non per nulla se nè discute in USA.
Evitiamo paragoni sbagliati.
Cosa c’entra arsenale di guerra? In Serbia e facile trovare l’arma come capita esattamente in Italia! Vi ricordo che il papà del ragazzo aveva l’arma registrata con tanto di porto d’armi custodita nella cassaforte come prevede la legge. Quello che successo a Belgrado può succedere ovunqu! unico colpevole sono le menti malate e non l’arsenale di 30 anni fa
Si, su alcuni notiziari è apparsa e sembrava più appartenere al territorio Usa. Ma purtroppo aree dove l’accesso a certe armi è più facile (l’ex Jugoslavia temo abbia ancora arsenali per quanto accaduto 30 anni fa) può generare certe tragedie se vi sono persone disturbate.
Ma ne hanno parlato nei vari notiziari nostrani (domanda non tendenziosa, proprio mera curiosità)? Perché io non ne ero minimamente a conoscenza…
Purtroppo c’è qualcosa che sta “marcendo” quando tali fatti iniziano a ripetersi. E lo dico sapendo che giusto una settimana fa mia figlia, solo per una batteria scarica, non di trovava in quell’outlet vicino Dallas, e proprio a quell’ora, quando vi è stata l’ennesima sparatoria di in folle con armi d’assalto. Questi fatti in USA si ripetono e vedere che anche vicino a noi può accadere lascia esterrefatti.
Certe notizie spezzano il cuore