Leo Borg, figlio del mitico Björn, inizia a farsi strada nel mondo del tennis
È senza dubbio un grande peso da portare il cognome Borg per un giovane che desidera intraprendere una carriera nel tennis, e questo si è notato nella formazione professionale di Leo Borg, il figlio del mitico Björn. Ogni sconfitta negli eventi a cui era invitato sembrava un’occasione per deriderlo e banalizzare il suo percorso, ma il giovane svedese continua a perseverare e inizia a mostrare un livello di gioco notevole.
All’età di 19 anni, Leo Borg è riuscito a entrare nella top 500 del ranking ATP, posizionandosi questa settimana al 450° posto a livello mondiale. Sarà interessante seguire la sua progressione per capire se sarà in grado di raggiungere livelli di successo più alti nel breve termine.
Nonostante l’enorme pressione derivante dal cognome e dalle aspettative, Leo Borg dimostra di avere la determinazione e la passione per il tennis che lo porteranno a migliorare e a crescere nel corso degli anni. Il suo talento, unito all’eredità di uno dei più grandi campioni della storia di questo sport, potrebbe portarlo a realizzare grandi risultati nel futuro.
Il percorso di Leo Borg nel mondo del tennis è appena iniziato e, nonostante le difficoltà e le critiche, il giovane atleta svedese sta dimostrando di avere le qualità necessarie per emergere e lasciare il segno in questo sport. Gli appassionati tutti non vedono l’ora di seguirne la carriera e scoprire se riuscirà a raggiungere, o addirittura superare, i successi del padre, il leggendario Björn Borg.
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Dustrutto, sfinito psicologicamente, in preda a grossi problemi esistenziali ed alcolismo il leggendario Bjorn Borg, nato 6 giugno 1956 spariva dalla circolazione con una mesta uscita (eppure era arrivato in finale !) senza parole e senza salutare dagli US Open nel settembre 1981.
E’ vero che disputo’ ancora qualche torneo, ma nel 1982 risulta iscritto solo a Montecarlo dove perde ai quarti.
25 anni e qualche mese ed era semplicemente scoppiato.
Analogo anche se non cosi’ drammatico / catastrofico il crollo, giovanissimo, di Mats Wilander, molto prima dei 30 anni !
@ il mio personalissimo cartellino (#3550701)
Se non fosse che di dignitoso Christian ha ben poco.
Ma sui libri di Erich Fromm non ci sta scritto che Marko Topo è tedesco e non italiano ahahahahah sei una sagoma !!!!
guarda caso questa settimana in Svezia al primo turno di in ITf giocano proprio Leo Borg contro il 17enne Sebastian Eriksson
Secondo me un record del padre lo batterà!!!
Leo vincerà qualche partita anche dopo i 30 anni!!!
Il padre si fermò prima…..
Dunque vai Leo che c’è la puoi fare!!!
Poi potrai dire ho superato mio padre…..Lui dopo i 30 non vinse mai una partita….;);)
😳
Meno romanticamente era in bolletta e venne convinto dal guru che lo seguiva che poteva farcela. Becker si allenò con lui e disse “tira piano” e si vide in partita quando fece una fatica immane per chiudere uno smash.
Beh…se a 19 anni vince dei 25k e non ha la velocità di crociera di una 500 qualche speranza di avvicinare i 100 ce l’ha, poi magari tira a 10 all’ora e rimarrà sempre lì, ma onestamente non l’ho visto di recente.
Il giovane Leo non sarà mai in grado di avvicinare il padre sul piano dei risultati, comunque questo significa poco e niente. Lui deve arrivare a esprimere il meglio del suo, poi se questo potenziale non è straordinario, pazienza. L’importante è che raggiunga la miglior versione di sé stesso. I paragoni con gli altri, specie se familiari lasciano il tempo che trovano.
Io quella partita di un Borg 35enne che si presenta con la racchetta di legno la ricordo con affetto. Un esempio commovente di titanismo, ossia (cito) di quell’atteggiamento caratteristico della spiritualità romantica, nel quale il motivo fondamentale del conflitto fra l’individuo e la natura (in questo caso, dell’individuo contro il tempo che passa e contro il progresso tecnologico) si traduce nelle rappresentazioni di un agonismo irrisolto, tanto più esaltante tuttavia quanto più l’individuo che lancia la sfida è consapevole dell’ineluttabilità della sua sconfitta.
Diciamo che somiglia al Borg con racchetta di legno contro Jordi Arrese! 😆
Mezza partita a livello tour (sicuro) e mi sa pure challenger, quello è il tennis vero.. comunque siamo d’accordo una volta che dici che è delirante paragonarlo al padre..
“mai vinto una partita” chi lo ha scritto ? che poi sia delirante paragonarlo al padre, tutti concordi.
Mi sembra giusto quello che dici, se arriva nei 100 , è tanta roba !!!!!
Chi ha scritto che potrà superare i successi del padre è in manicomio mi auguro…
Ma infatti mi sembra di non aver detto nulla a proposito del provarci, di costruire una classifica e tutto il resto che hai scritto.
L’imbarazzo nasce dal fatto che venga paragonato al padre e ci si domanda se potrebbe avere una carriera PARI o SUPERIORE a lui, quando raccoglie figure barbine nei challenger..
Il finale dell’articolo ,quando dice se potrà superare i successi del padre, è na barzelletta..
Cmq difficilmente vincerà 6 Roland Garros e 5 Wimbledon di fila, qualcosa in meno sicuramente
No guarda, qui non c’entra proprio il campanilismo. La questione é un’altra, e cioé l’incongruenza di un paragone che non sta ne in cielo ne in terra
Non voglio infierire, non è una colpa essere figli di Bjorn Borg, ma all’età di Leo Borg il padre aveva vinto già due volte il Roland Garros.
In realtà, chi lo danneggia non è tanto chi si esercitava a “deriderlo e a banalizzare il suo percorso”, ma proprio chi si ostina a paragonarlo al padre, come fa questo articolo. Si può essere dei dignitosi Christian De Sica, ma a condizione di non subire continuamente il confronto con Vittorio.
Lo ha scritto Marisol. Te prego Leo…
Ma infatti bisogna distinguere le cose.
Un conto è scrivere che Leo Borg possa ottenere risultati superiori al padre come ha fatto l’articolista, cosa impossibile e un conto ritenere che possa ambire ad una carriera professionistica, evento invece non impossibile.
So bene che questo sito ospita interventi esclusivamente di giocatori che sono, o sono stati nei primi 100 al mondo.
Io che sono stato solo uno scarso 3a categoria avrei dato un piedi per giocare come Leo Borg
@ Lo Scriba (#3550468)
Ok allora il nipote! 😆
Considerando l’età di Tommy Rhino, il figlio sarà quasi prossimo alla pensione, altro che formazione!
Nemmeno lui avrebbe il coraggio di scrivere simili enormità.
Lo avrà scritto il figlio di Tommasi che deve ancora formarsi in redazione ma è naturalmente solidale con Leo!
Leo che ha 19 anni,potrà diventare un onesto giocatore professionista(50-140), emulare le gesta del padre….che vinse a 17 anni il RG…forse, ma non in questa vita…
Poi tutto è possibile…
Ma si possono scrivere tutte ste fregnacce su .,,,, simile poi
Redazione non vi preoccupate, non serve rispondere a chi fa dell’ironia sul post di Leo Borg. Non serve spiegare a chi fa dell’ironia che Leo Borg ha un cognome importante e fa notizia il suo percorso, da un certo punto di vista ha un certo fascino e quindi per voi più interesse degli utenti meglio è. E’ tutto normale, Borg è ovviamente più interessante rispetto al percorso di Topo, Miki Mouse, Pluto o Paperino ma vallo a far capire a chi vede solo tricolore….bisognerebbe che leggessero qualche libro di Erich Fromm sulla questione della visione del patriottismo e della nazionalità
Per me lo ha scritto Leo Borg di persona personalmente…
Redazione, siete simpatici. Era dai tempi di Hugo Maradona all’Ascoli che non leggevo simili trollate.
Comunque per quanto poco possa contare, l’ho visto giocare di sfuggita un paio di volte e secondo la mia impressione ha buoni margini di miglioramento. I suoi 6-7 anni nel giro che conta (80-120 del mondo) se li potrebbe fare, e oggigiorno sarebbero soldini. Ma per capirsi, io per esempio penso le stesse cose di Piraino.
Ma soprattutto, qui sono tutti delusi da Nardi che ancora non entra nei primi 100…
Purtroppo l’articolo, fino al penultimo rigo positivo e condivisibile, diventa paradossale nell’ultima frase e spinge a commentare in modo negativo.
La domanda è se Alcaraz riuscirà a superare la carriera di Bjorn Borg, già chiedersi se potrà superarlo Rune sarebbe fuori luogo…
A quando un articolo su Piraino che al confronto è un prossimo top ten…
Segua il curling, è meglio. Leo Borg non sarà mai un campione, e credo sia palese, comunque ha vinto un 15.000, un 25.000 e fatto finale ad un altro 25.000. Siccome non si avvicinerà mai lontanamente alla carriera del padre, non ha diritto di seguire la sua passione ? Leo Borg non ha mai fatto proclami, potrebbe stare a casa a “grattarsi”, invece cerca di costruirsi una classifica dignitosa. Ma a lei e quelli come lei, evidentemente, da fastidio.
gli auguro soprattutto di essere migliore come persona….
Sono stato un tifosissimo di Bjorn Borg. Quando giocava contro John Mc Enroe mi si contorcevano le budella dalla tensione.
Ho visto giocare di recente Leo.
Posso dire che è veramente scarso.
Non credo che possa fare niente di importante nel Tennis di alto livello.
Mi spiace essere così caustico, ma è quello che penso.
Forse chi scrive non ha idea della carriera del padre. Superare i successi del padre?. E’ già in ritardo di un paio di anni ma poi a vent’anni aveva già vinto r R.G. e 1 W e poi… lasciamo perdere. Che scriva d’altro e poi s’informi.
@ lewis (#3550095)
Vero ma in F1 è più facile.. non dico che tutti possono arrivare in F1 ma anche un brocco come Stroll grazie al paparino è in F1 prendendole regolarmente da chiunque sia il suo compagno di squadra (ancor di più quest’anno con Alonso), mick arrivato in F1 grazie al cognome e poi respinto da Steiner che non ne poteva più e ora “parcheggiato” in Mercedes.
Comunque si Lei Borg è sicuramente anche peggio ma nel tennis alla lunga non ti inventi niente, se tu e tu solo in campo..
Massimo nei primi 300
Non si è firmato (per fortuna)
Errata corrige: Gli appassionati tutti, pur seguendone distrattamente la carriera, sanno già che non riuscirà a raggiungere, o addirittura superare, i successi del padre, il leggendario Björn Borg.”
In effetti sa tanto di articolo provocazione…
cmq in svezia sembra che si sta muovendo qualcosa a livello junior, con Edengren, dahlin e Sebastian Eriksson, che recentemente ha vinto un j500 (in finale su Bondioli).
E a proposito di figli d’arte svedesi, per me è più promettente il figlio di Vinciguerra, WIlliam
@ Jack (#3549941)
Mick Schumacher non puo’ essere paragonato a Leo Borg ha guidato in F1 ed è terzo pilota mercedes adesso..il suo livello di pilota che ha vinto la gp2 è assolutamente più alto
E’ uno di quegli quegli articoli di transizione, tra un 1000 e l’altro. Portiamo pazienza!
Se arriva nei 200 sarà un miracolo.
Simpatica trollata del redattore.
Attendo con trepidazione i prossimi articoli sugli altri 20 atleti che precedono Borg nella live under 20 (a parte che fra 3 mesi scatta per lui la under 21 …. il tempo passa …… e dove ne ha al momento 37 che lo precedono).
Sono particolarmente interessato a Mc Cabe, Lajal, Damm e Bueno che sono certo tutti conoscono, che stanno piazzati meglio di Borg e sui quali si prevedono grandi cose.
Il mio preferito comunque è Marko Topo. Ho tre gatti, mi capirete!
Ahahah! Ma chi le scrive ste….?
fara 😀 😀 ‘ la carriera di Giacalone
Imbarazzanti.. mai vinto mezza partita.. WC date in tornei tour dove si è dimostrato totalmente inadeguato.. una specie di mick Schumacher, ma lui è anche peggio in proporzione
“gli appassionati tutti non vedono l’ora di seguirne la carriera e scoprire se riuscirà a raggiungere, o addirittura superare, i successi del padre, il leggendario Björn Borg.”
Siete seri?