Masters 1000 Madrid: Arnaldi splendido nel primo set, poi cala fisicamente e subisce la rimonta di Munar
Ha dominato il campo e il gioco per un’ora, disegnando tennis con anticipo, velocità e variazioni da grande giocatore, tecnicamente ottimo e tatticamente sublime. Non sfruttata la chance di break all’avvio del secondo set, Matteo Arnaldi ha subito la reazione veemente di Jaume Munar, bravo a portare l’incontro sulla fisicità e a crescere col servizio, mentre la prima palla dell’azzurro è crollata sotto al 40%, insieme alla sua velocità in campo. La partita purtroppo è girata a favore del maiorchino, sempre più intenso a comandare lo scambio con diritti potenti e soprattutto rovesci lungo linea di ottima qualità, colpi che hanno allontanato Arnaldi dalla riga di fondo e non gli hanno più permesso di spezzare il ritmo e spostare il rivale dalla sua ideale posizione di spinta. Munar vince col punteggio di 3-6 6-3 6-1 in poco più di due ore di gioco, mettendo fine allo splendido torneo del sanremese, che però esce dal campo tra gli applausi e consapevole di aver il livello, i colpi e la testa per poter disputare questi grandi eventi da protagonista.
Purtroppo commentiamo una sconfitta, quindi qualcosa non è andato “bene” sino alla fine, ma è corretto analizzare questa partita di Matteo sottolineandone soprattutto i tanti aspetti positivi, vista la scarsa esperienza a questo livello e in questo tipo di eventi. Munar è stato più forte fisicamente, e lasciatecelo dire, anche più scaltro, giocando al limite della correttezza in più fasi dell’incontro. Lo si era già visto nel torneo contro Kokkinakis, Jaume è uno che si prende la libertà – visto che i giudici di sedia glielo permettono… – di innescare polemiche inutili e perdere tempo ad arte esattamente quando l’avversario lo sta superando, ovviamente per spezzarne il momento positivo. Non c’è riuscito nel primo set, perché Matteo è stato quasi perfetto, travolgente con il suo tennis vario e velocissimo; c’è purtroppo riuscito all’avvio del secondo, approfittando del primo calo fisico e nell’attenzione di Arnaldi.
Tuttavia non sarebbe corretto, nemmeno nei confronti del sanremese, attribuire l’esito del match a questi “mezzucci”, quelli sono stati utilissimi a Jaume a sfruttare dei momenti che poi è stato bravo a capitalizzare. Serve un po’ più di esperienza e tenuta, per scavalcare queste cose, “Arna” ci arriverà ben presto. Proprio la tenuta fisica è l’aspetto che davvero è costato la sconfitta a Matteo. Il primo set l’ha giocato in modo stellare, ha fatto tutto benissimo. Munar è tennista solido, monocorde, intenso. Diventa pericoloso quando spinge alla sua velocità, da un metro dietro la riga di fondo con una progressione discreta che porta l’avversario all’errore. Zero fantasia ma discreta concretezza. Nel primo set Matteo è stato bravissimo a non consentirglielo, servendo bene e soprattutto tenendo in mano i ritmi gioco. C’è riuscito grazie alla sua straordinaria velocità di piedi, grazie alla quale ha coperto benissimo il campo, è arrivato in anticipo sulla palla variando in continuazione. Diritto carico contro il diritto di Jaume, per allontanarlo all’indietro e lateralmente, quindi cross perfetto o lungo linea, o discesa a rete con o senza smorzata. Un continuo orchestrare palle una diversa dalla precedente, spostando a destra e a manca, avanti e indietro Munar, incapace di reagire e ritrovare una posizione da cui offendere. Arnaldi enciclopedico, preciso, freddo, attento ad ogni sfumatura, pronto a leggere lo scambio e fare tutto bene e prima del rivale. Servizio, risposta, tutto ha funzionato, incluso quel diritto in spinta che diventa letale appena si è aperto il campo. Chapeau.
Per tenere questo tipo di gioco Matteo deve essere molto efficace con i colpi di inizio gioco e terribilmente reattivo e veloce, perché se parte dalla difesa quelle variazioni estreme sono a coefficiente di rischio troppo elevato. Purtroppo all’avvio del secondo set non è riuscito a sfruttare una palla break che l’avrebbe mandato avanti, se l’è giocata bene tatticamente ma gli è uscita di poco. Lì ha forse accusato un primo calo fisico, l’altro ne ha subito approfittato e ha iniziato a martellare con altra fisicità e continuità. Munar è riuscito a spostare all’indietro Arnaldi quel poco che è bastato ad aprirgli il campo. La partita è girata totalmente, con un parziale a suo favore Jaume si è preso il tempo del match, spazio in campo e non l’ha mollato più, perché Matteo è calato non solo nell’anticipo sulla palla ma anche al servizio e nella profondità in risposta. La partita è girata, e non è più riuscito a riprenderla perché sembrava proprio non averne più.
A questo alto livello la tenuta fisica è fondamentale, Matteo è un tennista leggero e molto elastico, dovrà lavorare per mettere più benzina e reggere avversari così tosti fisicamente e nella spinta. C’è spazio per crescere, come al servizio. Questo Arnaldi diverte, piace, intriga. Ha testa, velocità di pensiero e di colpi per disputate questi tornei tutt’altro che da comparsa.
Marco Mazzoni
La cronaca
Arnaldi scatta al servizio, è un avvio in salita. Cerca di muovere l’avversario ma commette qualche errore in costruzione e crolla 0-40, tre palle break da difendere. Un altro diritto gli scappa di poco largo, giocato con poco equilibrio. BREAK Munar, 1-0. Matteo si scioglie in risposta, trova una posizione più vicina alla riga di fondo e costringe Munar a rincorrere. Con un’accelerazione splendida di rovescio si porta ai vantaggi, poi martella sul diritto Jaume, che con quell’apertura ampia ha bisogno di tempo. Palla del contro break per l’azzurro: se la gioca in modo splendido, rincorrendo avanti e passando un Munar fuori posizione. 1 pari, ottima reazione del ligure. Con un perfetto S&V vince il settimo punto di fila, per il 2-1 Arnaldi. Ha accusato il break lo spagnolo, gioca colpi tatticamente orrendi, si consegna anche al passante di Matteo per lo 0-40 (e decimo punto di fila). Si butta ancora avanti Jaume, sparacchia in rete uno smash non impossibile, per il BREAK del sorpasso dell’azzurro, 3-1! La striscia di punti consecutivi di Arnaldi si interrompe a 13, in rete un rovescio di Matteo, ma continua a comandare lo scambio con una posizione molto avanzata e un eccellente tempo di impatto in anticipo. Si lamenta del gioco di luce di ombre sul campo Munar, mette in scena un teatrino piuttosto patetico cercando di destabilizzare Arnaldi (lo aveva già fatto contro Kokkinakis nel primo match del torneo), ma l’azzurro non si distrae e con un Ace vola 4-1, in totale controllo del match. Sul 4-2 c’è piccolo momento di difficoltà per Matteo, 0-30, ma si riscatta subito: ritrova la prima di servizio, sempre con i piedi vicino alla riga di fondo spara un gran diritto inside out. 5-2 Arnaldi, eccellente condotta di gara, controlla il gioco, punge un Munar che non trova la contromossa colpendo da troppo dietro, mentre Matteo è un fulmine nel fare due passi avanti e castigare la prima palla più corta del rivale. Sul 5-3, il sanremese serve per il primo set. Durissimo il primo punto, rischia la smorzata Arnaldi ma non è ben giocata e subisce l’aggressività di Munar. Che testa: vede Jaume molto dietro in risposta sulla seconda palla e rischia il S&V, eseguito alla perfezione. Poi è bravissimo ad alzare la parabola col diritto sul rovescio di Munar, lo “sbatte” sui teloni e chiude con un diritto cross preciso. Bene con la prima palla, 40-15 e Due Set Point!!! Vola via il primo, gran risposta di Jaume, “nei piedi”; perfetta la costruzione del punto sul secondo, allontana Munar nell’angolo e lo infila con la smorzata. SET Arnaldi, 6-3. In tutto in set, ma in particolare nell’ultimo game, ha messo in mostra una vera Enciclopedia tattica del gioco, come gestire i punti deboli dell’avversario con i suoi punti di forza: anticipo, velocità di piedi, varietà di colpi. Bravissimo Arna!
Ritarda l’avvio del secondo set, Munar si lamenta del campo dal suo lato, arrivano con tanto di carriola a rimettere terra fresca. Si riparte e Arnaldi comanda, portandosi 0-30, ma Jaume reagisce, cerca il rovescio lungo linea con successo. Con quattro punti di fila vince il primo game. Matteo continua a variare moltissimo, botta a tutta col diritto, poi diritto “chop” e palla corta perfetta, non dà alcun ritmo e punto di riferimento a Munar, che invece vive di quello. 1 pari. Nel terzo game Jaume cerca di spingere sopra ai suoi ritmi per non consentire ad Arnaldi di comandare, ma va fuori giri e commette sul 40 pari un doppio fallo , è PB per “Arna”. Matteo comanda ma un diritto bello carico gli esce di poco. Come gli esce di poco lo schema smorzata-lob dopo. Munar martella a tutta, Arnaldi accusa un momento di calo, arriva con meno anticipo sulla palla e sbaglia, poco sostenuto dal servizio. Crolla 0-40, quindi è anche sfortunato in uno scambio rocambolesco, vinto da Munar dopo una rincorsa vincente trovando un pizzico di riga. Dalla palla break salvata che poteva essere un macigno, Munar strappa un BREAK con 7 punti vinti di fila, 3-1 e servizio. Il maiorchino ora è “on fire”, tira forte e tutto gli entra, incluso la prima di servizio. Vince ben 11 punti di fila, Munar è avanti 4-1. Purtroppo l’inerzia del match si è totalmente ribaltata a favore di Munar, che ora comanda, spinge tanto e ha avanzato la propria posizione. Al contrario il servizio di Arnaldi è crollato al 40% e ora si fa dura. Con una risposta molto aggressiva Jaume si procura la palla del doppio break, momento molto difficile per “Arna”. Bravo Matteo, avanza e chiude con uno smash perentorio, resta in scia 4-2 aggrappato al servizio. Settimo game, sul 30 pari Matteo vince uno scambio di tocco sotto rete (“meno male che l’ha presa, andava fuori”, dice al suo angolo), è palla del contro break! No! c’era la chance, la risposta di Arnaldi era lunghissima ma poi sbaglia col rovescio in scambio. Altra chance sprecata per Matteo, tira fuori l’affondo decisivo dopo uno scambio terribilmente duro. 5-2 Munar, peccato c’era lo spazio per tornare in parità. Lo spagnolo si aggiudica il secondo parziale 6-3 grazie ad un errore col diritto di Arnaldi. È stato bravo a reagire alle difficoltà, alzando il livello fisico della partita e spingendo al massimo delle sue capacità, male purtroppo al servizio Matteo.
Terzo set, Arnaldi inizia alla battuta. Sul 30 pari Munar di nuovo polemizza con l’arbitro, rompe il ritmo a Matteo al servizio, che sbaglia un diritto. Palla break immediata per l’iberico. Esagera in spinta Matteo, ancora col diritto, BREAK Munar. In questo game si è vista poca brillantezza fisica dell’azzurro, meno reattivo rispetto al primo set, ma anche la poca esperienza a questo livello accusando le pause “furbe” imposte dall’avversario. Jaume ora colpire con forza, con i piedi in campo, sostenuto da una prima palla continua (oltre il 70%). Scappa via Munar, 2-0, troppo più intenso adesso in campo, mentre Matteo sembra un po’ in riserva come energia, subisce troppo e accorcia gli scambi cercando soluzioni a bassa percentuale, mentre nel primo set costruiva il punto con grande velocità e anticipo, e pazienza. Ritrova finalmente un buon turno di battuta l’azzurro, 1-2, ma il problema è trovare un gran game in risposta per riaprire l’incontro. Forse Matteo accetta fin troppo il ritmo del rivale, invece di rimettersi ad alzare la parabola, tagliare la palla e smorzare, per stoppare la spinta di Munar. Proprio con drive profondi e potenti, Jaume sale 3-1, sembra purtroppo gestire bene il match adesso. La prima palla di Matteo non va, la risposta di Jaume è profonda, 0-30 e poi 15-40 con un tentativo di smorzata che muore in rete. Poche gambe per Arnaldi, sembra davvero in difficoltà adesso, con due palla del doppio break da difendere. Le cancella, splendido un cross di diritto, ma ne arriva una terza. Stavolta sparacchia un rovescio a mezza rete, troppa fretta. Altro BREAK per Munar, 4-1 e servizio, non riesce più a comandare e nemmeno difendersi con la stessa copertura del campo. Lotta sino alla fine, cercando la via della rete, ma s’inchina 6-1 al sesto match point allo spagnolo, che ha dimostrato complessivamente una tenuta superiore e ha fatto valere la propria maggior esperienza. Resta un torneo splendido per Arnaldi, la conferma che possiede il tennis e il livello per giocare questi tornei e crescere moltissimo in classifica. Lo rivedremo a Roma, con più esperienza e convinzione.
[Q] Matteo Arnaldi vs Jaume Munar
4 ACES 1
0 DOUBLE FAULTS 2
47/82 (57%) FIRST SERVE 53/76 (70%)
30/47 (64%) 1ST SERVE POINTS WON 36/53 (68%)
16/35 (46%) 2ND SERVE POINTS WON 11/23 (48%)
9/14 (64%) BREAK POINTS SAVED 2/4 (50%)
13 SERVICE GAMES PLAYED 12
17/53 (32%) 1ST SERVE RETURN POINTS WON 17/47 (36%)
12/23 (52%) 2ND SERVE RETURN POINTS WON 19/35 (54%)
2/4 (50%) BREAK POINTS CONVERTED 5/14 (36%)
12 RETURN GAMES PLAYED 13
15/24 (63%) NET POINTS WON 10/20 (50%)
36 WINNERS 24
28 UNFORCED ERRORS 18
46/82 (56%) SERVICE POINTS WON 47/76 (62%)
29/76 (38%) RETURN POINTS WON 36/82 (44%)
75/158 (47%) TOTAL POINTS WON 83/158 (53%)
209 km/h MAX SPEED 216 km/h
186 km/h 1ST SERVE AVERAGE SPEED 173 km/h
151 km/h 2ND SERVE AVERAGE SPEED 145 km/h
TAG: Jaume Munar, Masters 1000 Madrid 2023, Matteo Arnaldi
@ enzolabarbera1938@libero.it (#3533805)
mi auguro che quel 1938 riguardi il tuo anno di nascita, perché allora sarebbe tutto chiaro e se non altro giustificherebbe gli effetti devastanti della demenza senile che chiaramente annebbiano la ta mente. così non fosse mah, sarei un po’ prreoccupato…
Analisi abbastanza veritiera
Leggete bene questa riflessione. Giocatori 2000-2002 sono considerati giovanissimi, si prospettano per loro grandi cose, anagraficamente di sicuro, tennisticamente invece sono già anzianotti. I vari Cobolli, Zeppieri, Arnaldi, Musetti, Sinner hanno davanti a se solo 3, al massimo 4 anni per compiere l’impresa di vincere un torneo importante, dopo di che, passati i prossimi 5 anni, faranno tabellone come Mager, Travaglia, Vavassori, Giustino, Cecchinato, Sonego, Brancaccio, Arnaboldi ed altri. Ogni tanto un acuto, diciamo un acutino di poco conto però. Non ci credete? Non fa niente, il tempo passa lo stesso. Vale anche per le donne. enzo
Vedere giocare Arnaldi per un set e mezzo è stato un vero piacere,il ragazzo dimostra di avere carattere e soprattutto testa ,l’esatto contrario di Musetti.
Io credo che ci darà belle soddisfazioni,bisognerà magari attenderlo un po’ ma quando
c’ è la testa tutto diventa più facile…dai Matteo!
@ giorgione (#3532919)
E vabbè, che importanza ha? Ha voluto farci sapere di saper scrivere bene po’. E’ un suo diritto, in fondo. Personalmente lo ringrazio… e passo ad Arnaldi… ti consiglio di fare lo stesso!!!
Persino il MAESTRO in un altro thread lo ha criticato, poi ha trovato comunque il modo di criticare anche me, te e Giampi, ma non sono riuscito a capire per cosa…
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@ tacchino freddo (#3532824)
Ognuno scrive quel che può e come può… a prescindere da questo, l’importante è che i nostri giochino bene. O no?
Redazione fate qualcosa non se ne può più con questa pubblicità della zueg che copre tutto
Io salgo sul carro di Arnaldi, vorrei il posto vicino al finestrino.
assomigli un po’ al gatto attaccato ai … cmq, se posso scrivere cmq
Sono usciti i tabelloni di Cagliari, ovviamente non ci sono Arnaldi, Coric e Munar…
Cobolli-Galan
Bellucci-Schwartzman
Cecchinato-Passaro
Vavassori-Zeppieri
Maestrelli-Q
Nardi-Maroszan
Usi verbi “burocratesi” come attenzionare, utilizzi il poco conosciuto ovverossia, e poi rovini tutto scrivendo pò invece di po’
Approvo la simpatia del tuo post, ma voglio sperare che quell’accento su qua sia un lapsus. 😉
Bravissima. Applausi
E magari un pò si Schoum farebbe bene perché a furia di trolleggiare il fegato salta
Hai scritto cose di puro buon senso. Ma qui alcuni non hanno alcuno dei cinque sensi. Vedono (forse) ma non guardano.
Hai centrato il problema
L’assunzione di Enzo. Di cosa? Non ve lo dico.
Veramente lei è disgustoso oltre che incompetente
@ enzolabarbera1938@libero.it (#3532674)
paura e delirio a Madrid
qui rasentiamo la follia!!
A me questo Arnaldi mi fa proprio godere.
Ha coraggio, testa e 21 anni.
Lasciamo che si faccia un po’ d’esperienza a questi livelli e metta su un po’ di fisico, e ci troveremo a perdere il sonno per un altro italiano
Impossibile leggere e visitare il sito, Zuegg partecipa al concorso copre tutto. Anche nella versione desktop. Un vero peccato re tutto. Un vero peccato.
Io francamente non capisco di cosa stiamo parlando. Arnaldi ha fatto un gran torneo, e sta continuando a crescere con risultati sempre migliori di mese in mese. Punto. Dove è in grado di arrivare? Lo vedremo! Certo, nessuno per quanto occhio abbia può dirlo in base né alle vittorie con Paire e Ruud né alla sconfitta di oggi con Munar. È il tennis, bellezza!
Promette bene. Buone geometrie e buone gambe. Vedremo in futuro se migliora la battuta e la resistenza a ritmi alti. Ad oggi fa ben sperare, non sarà mai un campione ma potrebbe anche arrivare nei 50-60
Porto le birre e posizioniamo il carro sulla riva del fiume :-)))
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Bella questa, me la segno. Per giudicare un giovane tennsita nno basta vederlo giocare ma bisogno conoscerne la storia da quando il padre a 3 anni gli ha messo la racchetta in mano. Bisogna conoscerne lo sviluppo fisico, l’inizio della pubertà, quando gli sono spuntati primi peli, a che età ha cominciato a spararsi le prime seg*e. Saputo tutto questo, allora si è autorizzati a dire la propria, Per esempio, nel caso Arnaldi, secobndo la teoria qui sopra descritta, avrei dovuto sapere che ha avuto uno sviluppo ritardato. enzo
Gli ricapita prestissimo.
Quanto a voi vi consiglio di smettere di bere il san crispino acido prima di scrivere.
Complimenti Matteo per un torneo importante e la Top 100!
È un traguardo decisivo per ogni giovane professionista e averlo raggiunto a 22 anni appena compiuti vuol dire molto.
Forza Matteo, ora si inizia col tennis che conta!!
@ enzolabarbera1938@libero.it (#3532234)
No comment!!!!
Forse è meglio che spendersi il tempo a scrivere altro. Visto che parli senza dati oggettivi ma per dare fiato alla bocca
Nessuno si incavola, solo quel provocatore che ha cambiato refrain…
@ ItalyFirst (#3532451)
Arnaldi nel mese di Aprile ha giocato 14 partite. Tantine, direi. E che avesse bisogno di un pò di riposo mi era sembrato già evidente contro Paire (l’incontro con Ruud, con l’adrenalina a 10000 fa storia a sè). Occasione sprecata, certo. Ma in queste condizioni ci può stare. E’ forse da attenzionare il problema che sta avendo con la cosiddetta “prova del nove”, ovverosia la partita di conferma dopo averne vinto una importante; è la seconda volta consecutiva che gli capita, dopo la sconfitta con Evans a Barcelona. Per ora può andar bene, nei prossimi mesi capiremo se può essere o meno un “tallone d’Achille”. Per il momento… avanti così.
Certo, oggi la sconfitta è stata bruciante, specie dopo quel primo set stellare, nel quale, per ampi tratti, sembrava che in campo ci fosse Nole contro Munar. Ma il tennis è questo. Appassionarvisi comporta grandi sofferenze. A maggior ragione quando sì è abituati bene; e noi, tifosi degli azzurri, per fortuna lo siamo. Con buona pace dei disfattisti e dei provocatori.
Con quella di oggi Arnaldi ha giocato la settima partita nel main draw di un torneo ATP (escludo le NextGen Finals dello scorso anno poiché è quasi un altro sport). Ne ha vinte 3: un esordio sul circuito più o meno in linea con quelli di Sinner e Alcaraz (solo Musetti ne aveva vinte di più: 5 su 7). Lanciarsi in giudizi definitivi e trancianti su un giovane che si affaccia ora nel tennis che conta (e poi con questa autorevolezza!), denota pochezza, insipienza e incompetenza.
Vero Enzo?
Munar da schiaffi
@ Roberto (#3532205)
Giustissimo!!! Matteo ero oggettivamente più provato fisicamente di Munar e mentalmente più teso causa minore esperienza e abitudine ai tornei maggiori..c’è di bello che gli utenti di questo sito decidono loro a tavolino chi deve vincere, e se questo non succede, giù critiche a tutto spiano!! Ma se perdono anche gli scafati top ten, può non perdere un pur bravissimo 22enne alle prime esperienze nella fossa dei leoni? Se poi è italiano e non è Sinner, Berretto o Musetti, apriti cielo, dovrebbe già rinunciare e cambiare mestiere!! Ma fatelo giocare, costruirsi il suo percorso al meglio, quale sarà lo vedremo e comunque non lo decidiamo noi..che si goda intanto le sue prime belle vittorie, come si fa a dimenticare subito quel sorriso di felicità incontenibile e quasi incredula dopo il successo con Ruud? Sono gli spettacoli più belli del tennis, speriamo piuttosto di rivederne altri presto e non affossiamoli subito con commenti distruttivi..
Non solo ci rimango anch’io, ma al prossimo torneo in cui farà altrettanto bene o meglio (e ci sarà, e ci sarà presto) nel caso qualcuno di quelli che denigrano senza uno straccio di argomento tecnico provasse a salire, starò lì coi forconi!
Tranquillo che più che incomprensibili sono inconcludenti
Spolier non lavoro per la FIT nemmeno io
Bendato
Vero.
Una delle tante occasioni per un incompetente di tacere ed evitare che l’incompetenza esca fuori a ogni frase
@ Il mio personalissimo cartellino (#3532392)
Evidentemente non hai mai fatto sport, e se ascoltavi la cronaca ti diceva quanti match ha giocato ultimamente Matteo. A questi livelli anche solo un leggere calo lo paghi. Logicamente tutto nuovo quindi oltre al fisico anche la testa era stanca. E se non hai notato il calo dell’intensità dei colpi non sei obiettivo.
Vedremo. Poi il tuo umorismo te lo ficcherai nel tubo delle palline. Dopo Sinner, chi vedi come tennis completo (e parlo di tecnica e di testa?) Musetti avrà sempre a che fare coi suoi fantasmi, Sonego, per quanto lo ammiri, il suo livello è quello, Berrettini purtroppo lo vedo male, ma spero assolutamente di sbagliarmi. Arnaldi ha tutto, deve solo mettere qualche chilo di muscoli, ma ha tempo per farlo
Ma perché mi devo incavolare? Torneo da incorniciare, top 100, livello da tennista vero. Se ha la stoffa, avrà altre occasioni, altrimenti sarebbe una finale alla Mager, una rondine che non fa primavera. Sono dispiaciuto, ma sono altre partite che non mi hanno lasciato sereno sul risultato. Arnaldi ha pagato le tante energie nervose e fisiche per arrivare fino a qui. Gli dobbiamo dire che è un “pistola” perché ha perso con Munar dopo tutto quello che ha fatto? Io non ne ho il cuore.
Arnaldi ancora con la testa ai festeggiamenti dopo la sorprendente vittoria con Ruud
Io rimango sul carro di Arnaldi perché le energie fisiche e psichiche che ha speso in questo torneo sono state moltissime ed era “fisiologico” un suo crollo (veniva dalle qualificazioni ed aveva sconfitto Ruud con una prestazione mentale fantastica). Poi mi ha fatto emozionare tantissimo in questo torneo e sono convinto crescerà ancora molto.
@ enzolabarbera1938@libero.it (#3532319)
Non hai risposto, ma sei sempre più megalomane
Il crollo fisico, secondo me, non può essere la spiegazione. Ha fatto due set l’altro ieri, non è possibile per un atleta 22enne crollare dopo un set. Munar, che non è niente di che, è un onesto professionista che ha fatto del tennis un mestiere in assenza di un particolare talento (come molti spagnoli), lo ha battuto con l’esperienza. Dopo tre set di seguito persi, ha variato un po’ il gioco, lui non si è raccapezzato più ed è crollato psicologicamente, non fisicamente, a mio giudizio. Munar lo aveva già battuto l’anno scorso a Perugia. Ma ha dei limiti mostruosi, quando si è affacciato a rete ha fatto ridere. Fra un anno, Matteo questi giocatori li batterà regolarmente. Come tennis non c’è paragone.
Guarda che Arnaldi ha fatto anche le qualifiche e rispetto Munar ha sicuramente meno abitudine a giocare certi eventi e la stanchezza può essere anche mentale non solo fisica, inoltre Ruud nei challenger ancora non c’è tornato e quindi non lo trovi. Ti dirò di più, per restare nel tuo campo ossessivo: il ragazzo si farà anche se ha le spalle strette…non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore!
Lo vedevo già in semifinale…
Proprio questa affermazione si smentisce con il lavoro: speriamo che sia finito il tempo dei soliti miracoli irripetibili che non portano a nulla di serio e cominci il tempo di obiettivi perseguibili senza pensarli irripetibili. Se uno li ritiene irripetibili sta tifando per il nulla perchè per un singolo episodio può accadere di tutto. La continuità ad alti livelli ti regala un tennista realmente promettente e tifabile!
Tutte le partite vanno contestualizzate, e questa sconfitta di Arnaldi è ampiamente giustificabile.
Cominciamo intanto a festeggiare la top 100 di Matteo e aspettiamo con fiducia i prossimi appuntamenti di Roma e Parigi.
o polifemo…….ti vuoi togliere quel palo da quell’occhio!!!!!!!
Ripeto perché la fretta mi ha fatto scrive frasi incomprensibili. Dunque : Comincio a pensare che tu sia uno della Fit, è impossibile che non ti faccia incazzare neanche una sconfitta come questa, ti vanno bene tutte le sconfitte azzurre! Proprio come un dirigente della Fit che deve difendere tutti e tutto sia azzurro!
Polienzo…
Una storia che di ripete continuamente
Direi che alla quinta partita, Arnaldi abbia pagato dazio alla fatica. Perché mai considerare il bicchiere mezzo vuoto? Torneo da incorniciare per l’azzurro che entra di prepotenza nei 100. Sconfitta che nulla toglie alla splendida cavalcata del nostro NG: torna a casa con la consapevolezza di avere il “livello” per giocare i tornei ATP. Da domani dovrebbe cominciare la “nuova” carriera del nostro ragazzo, sperando che altri NG nostrani ne seguano presto le orme. Ogni riferimento a Zeppo e Nardi è assolutamente voluto.
@ sergiot (#3532295)
Come dice il proverbio? Fra tanti orbi, chi ha un occhio è un Re. Mi vanto di essere uno dei pochi, direi pochissimi, in questo forum, ad avere un occhio. enzo
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Solito italiana che non sfrutta l’occasione della vita … quando gli ricapita?
@ Stefan Navratil (#3532198)
Che c’entra il 1000? Munar è un giocatore che può incontrare perfino in un challenger. Avrebbe un senso scrivere 1000 se dovesse arrivare alla quinta partita, cioè in finale. Ma un secondo turno è uguale in tutti i tornei. Con la differenza degli Slam dove si gioca la meglio di 5 set. Non voglio fare le pulci a nessuno, però bisogna dire il vero. enzo
Io direi il n. 2 del mondo (dopo Landaluce, ovvio)
Forse anche il n. 2 della galassia (Thor lo vedo imbattibile)
Munar è di un’antipatia unica. Poi faccia quel che vuole, ma è un giocatore odioso.
Io non ho capito cosa dici. Mio padre che era del 1899 diceva: chi si loda s’imbroda. Ma mi spieghi chi è enzolabarbera: un tuo clone, un tuo troll, tu stesso o un tuo ammiratore?
Un vero esperto DE CHE???
un vero sommellier forse
Caro Enzo, non sono quasi mai d’accordo con le tue analisi, ma la tua simpatia e la tua scrittura (i monologhi alla Marzullo domanda e risposta incorporata sono una chicca letteraria 😯 ) ti fanno perdonare qualche castroneria quà e là, e un po’ troppa “tuttologia” spesso a vanvera…l’unico bastian contrario che davvero apprezzo e mi diverte a prescindere…se non ci fossi bisognerebbe inventarti… 🙂
Bravissimo Arnalds il meglio deve ancora venire
L’appetito vien mangiando e se si comincia a vincere scoccia sempre essere stoppati da uno meno quotato di quelli già battuti. La missione top 100 è completata e se Arnaldi migliora ancora di occasioni ne avrà molte altre. Diverso è il caso di un Vavassori più maturo che se perde l’occasione oggi ha meno margine per installarsi in alto e cambiare carriera. Per lui è importante capitalizzare subito le occasioni.
Dall’altra parte credo di essermi espresso male.
Non in senso assoluto Arnaldi ha limite della velocità della palla, ma a mantenere di continuità, soprattutto se cade in un pizzico di deconcentrazione , mantenersi .
Qualcuno mi ha fatto notare che era stanco dopo Ruud e l’altro riposato.
Può darsi.
Spero di vedere a Roma una rivincita .
Chi insulta Munar deve comunque capire che questi sono tutti ottimi giocatori, soprattutto su terra, non ci sono bye e Munar non è tra i più scarsi .
Quindi comunque ci sta.
Servirà per crescere.
Dopo Musetti e Sinner è il mio preferito, da oggi !
Calo fisico? Matteo aveva due partite in più nelle gambe, caro Marco Mazzoni dei miei stivali.Ricordarlo no?
Dall’altra parte credo di essermi espresso male.
Non in senso assoluto Arnaldi ha limite della velocità della palla, ma a mantenere di continuità, soprattutto se cade in un pizzico di deconcentrazione , mantenersi .
Qualcuno mi ha fatto notare che era stanco dopo Ruud e l’altro riposato.
Può darsi.
Spero di vedere a Roma una rivincita .
Chi insulta Munar deve comunque capire che questi sono tutti ottimi giocatori, soprattutto su terra, non ci sono bye e Munar non è tra i più scarsi .
Quindi comunque ci sta.
Neanche avesse 35 anni… È giovane,avrà altre occasioni.
Devo chiedere scusa con gli appassionati. I risultati del nostro tennis danno ragione a voi (quelli di domani però) e torto a me! Siate sinceri, vi urta maledettamente chi dice la verità, specie se quel qualcuno è enzo, un vero esperto di tennis. Vedi caso, sono sempre d’accordo con quello che dice Bertolucci, chissà perchè? Anche lui un troll? enzo
A parte il fatto che è stato grande in questo torneo,direi che problemi di tenuta fisica sono comuni a tutti gli italiani.
Migliorerà….
@ Giambi (#3532191)
concordo, e ci terrei a sottolineare che il calo è stato più mentale che fisico
@ simposio (#3532
Tieni e tenete presente che Arnaldi ha giocato 2 partite di qualificazione + 3 nel main draw…mentre Munar ha giocato solo con Kokkinakis..con Griekspoor ha fatto solo un set vinto e poi l’olandese si è ritirato !!
Se si guarda solo il tabellone senza considerare il contesto si arriva a conclusioni non dico errate ma quanto meno molto parziali. Considerando che era la prima volta in un mille, Arnaldi ha fatto un gran torneo, non ha perso un’occasione, se le è costruite e le ha sfruttate splendidamente finche ha potuto.
Volevo capire qual’è l’unità di misura che fa parlare di solo calo fisico quando ha sbagliato una miriade di colpi da fermo. Se proprio vogliamo metterci anche il fisico non è più corretto un calo psicofisico?
Lo dico perché ai miei occhi è evidente che ha mollato di testa.
Quindi tanta roba
Rimango sul carro di Arnaldi. Lui è quello del primo set
E’ un po il problema che aveva Sinner lo scorso anno. Deve solo un pochino rinforzarsi. Un pochino per non snaturare il suo gioco molto dinamico
@ simposio (#3532141)
Io credo però,che sarebbe stato peggio perdere per Munar. Ciò non toglie che credevo fortemente in una sua vittoria. Queste sono partite che con un po’ di esperienza in più inizierà a vincere regolarmente
D’accordo che viene dalle (Q), ma quando gli ricapita un 16mo di un 1000 con un Munar, e prospettiva… Altmaier/Hanfmann ?
Ma ieri non ha riposato ? 🙂
Boh.
Ne avrà altre, il ragazzo ha un gioco completo e potente ed è solo all’inizio. Io scommetto che diventerà il n. 2 d’Italia
Peccato certamente, sono convinto che per il tennis espresso poteva anche grazie al tabellone arrivare pure ai quarti. Tuttavia non si possono che fare i complimenti ad Arnaldi, un altro giovane tennista che ha un bel futuro davanti e benvenuto nei 100
peccato, rimane un grande torneo, ma anche un’enorme occasione persa.
lo aveva battuto una settimana fa, quindi era un avversario alla sua portata.
ha perso una gigantesca occasione, in virtu di chi avrebbe affrontato al prossimo turno.
aveva i QF nelle sue mani. peccato davvero.
Se le qualità ci sono ci saranno molte altre occasioni. Se non ci sono, non sarebbe stato un isolato ottavo di finale a sopperire alla loro mancanza.
@ Dalbo23 (#3532104)
Una delle tante enzo
A volte gli errori sono più determinanti dei vincenti
Era la prima volta che si spingeva cosí avanti in un torneo atp, era un’occasione ma la sconfitta ci sta. Adesso inizierá a giocare questi tornei con continuitá e saprá gestire meglio queste partite. Se migliora un po’ il servizio e la continuitá nella partita puó togliersi diverse soddisfazioni. Bravo Matteo per il grande torneo, sotto con i prossimi
Indubbiamente un’occasione persa. Soprattutto dopo il fantastico primo set. Ma bisogna ammettere che nel terzo set non ne aveva più. Lo sforzo contro RUUD è stato pesante, non ha neanche saputo gestire la furbizia di Munar ad inizio secondo set. Sappiamo però che ci regalerà altre belle soddisfazioni. Perchè abituandosi a giocare a questi livelli e migliorando ancora il servizio e la palla corta arriverà ancora più in alto e ci regalerà altre grandi soddisfazioni.
Per ora si porta a casa la TOP 100 che non è male. Roma poi lo aiuterà molto come oggi Madrid ha aiutato Munar
Potete dire quello che volete ma questa rimane sempre una grande occasione persa.