Secondo uno specialista statunitense, la difficoltà di recupero di Nadal indica un problema sottostante da trattare con un’operazione
Il persistere dell’infortunio alla muscolatura dell’anca di Rafael Nadal potrebbe essere il segno di un problema sottostante ancor più profondo, una lesione da risolvere solo attraverso un intervento chirurgico (forse doppio), non così difficile ma che costringerebbe il campione spagnolo ad uno stop ancor più lungo. A questa conclusione è giunto il dottor Benjamin Domb dell’American Hip Institute, uno dei massimi esperti dell’articolazione, interpellato dal collega britannico James Grey.
Ovviamente Domb non ha visitato Nadal, pertanto la sua diagnosi deriva solo dalla sua forte esperienza nel settore, soprattutto con atleti delle leghe statunitensi NBA e NFL, ma vista la competenza dello specialista è un parere di un certo rilievo che riportiamo.
Quel che è certa è la difficoltà di Rafa di riprendere la piena attività, come da lui stesso dichiarato nel video rilasciato sui suoi canali social al momento dell’annuncio del forfait al 1000 di Madrid, al via questa settimana. Quando Nadal annunciò di aver subito un infortunio allo psoas, durante la sconfitta contro Mackenzie McDonald lo scorso gennaio agli Australian Open, si parlò di un recupero stimato in otto settimane. Lo scorso mercoledì, dopo 14 settimane di riabilitazione, il maiorchino ha affermato di non essere ancora in grado di allenarsi pienamente, tanto da aver scelto di fermare le cure cercando un “trattamento alternativo”.
“La realtà è che una lesione isolata dello psoas dovrebbe essere una cosa tutto sommato minore, un problema che dovrebbe risolversi abbastanza rapidamente a meno che non ci sia un problema di fondo che alteri il quadro complessivo”, afferma il dottor Benjamin Domb. “Nadal invece non l’ha risolto, il che fa sicuramente sorgere la questione di un problema di fondo di cui non si è parlato o che non è stato correttamente rilevato in prima istanza”.
Il dottor Domb è fiducioso sul fatto che si possa identificare il problema sottostante, trattarlo in modo corretto e quindi consentire allo spagnolo una ripresa della sua attività. A detta dello specialista statunitense, questo problema all’anca non deve significare necessariamente la fine della carriera di Nadal.
“I problemi di fondo più comuni che vediamo in questi stiramenti muscolari ricorrenti sono le lacerazioni del labbro dell’anca, che è il bordo attorno alla parte esterna dell’incavo, e/o un conflitto nell’anca. È qui che c’è una discrepanza di forma tra la sfera e l’incavo che causa la limitazione del raggio di movimento. L’impingement e/o le lacerazioni del labbro sono le diagnosi più comuni che trattiamo presso l’American Hip Institute tra gli atleti professionisti” continua Domb, “Abbiamo curato con successo oltre 150 giocatori della NFL e dozzine di giocatori della NBA, nonché tennisti professionisti e atleti professionisti di tutti gli altri sport che soffrivano questo tipo di problema. Siamo in grado di realizzare l’intervento che tratta le due lesioni in artroscopia. In primo luogo, possiamo riparare il danno, come un labbro lacerato, e quindi come secondo intervento possiamo correggere il conflitto per evitare che accada di nuovo. Possiamo correggere quest’urto che provoca il danno in quanto togliamo il carico dal labbro, in modo che non si ripeta in futuro.”
Dalle parole di Domb, questa soluzione sembra possibile anche per l’articolazione di Nadal. Tuttavia il campionissimo spagnolo ha subito in passato già molti infortuni, quindi è possibile che il suo quadro clinico generale sia diverso e più complesso rispetto a quanto ipotizzato dallo specialista americano. Nadal è sicuramente seguito da un team medico di prim’ordine, che molte volte l’ha letteralmente “rimesso in piedi” in modo quasi miracoloso, consentendogli di riprendere la propria carriera e continuare a vincere.
Il dubbio resta proprio sul “quadro complessivo”: il fisico di Rafa, già terribilmente usurato, sarà in grado di recuperare la piena salute e quindi reggere gli ulteriori stress imposti dai carichi di lavoro mostruosi necessari a rendere il suo tennis performante? Quasi 20 anni di carriera Pro al massimo, sprigionando in campo una forza, potenza e capacità di resistenza ineguagliabili, sono un fardello non da poco. La vita sportiva di Rafa, in rapporto a quanto richiesto a proprio fisico, è già andata oltre le più rosee previsioni. È la più straordinaria Araba Fenice del tennis, ma rinascere ancora una volta potrebbe essere un’impresa forse impossibile anche per lui.
Marco Mazzoni
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@ Annie (#3523400)
IL TUO PERSONAGGIO PUOI TENERTELO CARA ANNIE MA RICORDATI CHE CI FOSSE STATO SOLO LUI IN QUESTI 2000 BEH NON SO’ CHE NOSTALGIA PER I CAMPIONI E I DUELLI DEL PASSATO, INVECE I FEDAL FORTUNATAMENTE HANNO NOBILITATO PIU’ DI OGNI ALTRO NEL PASSATO QUESTO MERAVIGLIOSO SPORT.TU’ POTRAI DIRE QUELLO CHE VUOI PER GIUSTIFICARE QUESTO INDIVIDUO MOLTO DISCUTIBILE MA CREDIMI CIO’ CHE HA FATTO DI NEGATIVO MOLTO NEGATIVO NEL CAMPO E FUORI DEL CAMPO LO RENDERA’ AGLI OCCHI DI COLORO CHE SANNO DISCERNERE PERFETTAMENTE CIO’ CHE BENE E CIO’ CHE MALE NETTAMENTE INFERIORE AL CAMPEON E ALLO SVIZZERO, MA DIREI ANCHE AGLI ALTRI GRANDI DEL PASSATO COME LAVER ROSEWALL CONNORS BORG MCENROE SAMPRAS. ANCHE TU UMILMENTE DOVRESTI RICONOSCERE QUESTI LIMITI OGGETTIVI DEL TUO BENIAMINO, DIVERSAMENTE DIMOSTRERESTI COME OGNI FANATICO CHE ESISTE SOLO UN PUNTO DI VISTA PARANOICO PRIVO DELLA REALTA’ DELLE COSE,
Semplicemente the end: tocca a tutti, toccato a roger, tocca ora a nadal e toccherà a nadal, è la “semplice” vita che va avanti. Non ci vedo nulla di strano, pure in altri ambiti i mercks, gli stenmark, gli agostini ecc alla fine si sono fermati. a 37 anni tocca a nadal, ma appunto è la vita, fisiologicamente. Adesso che rafa e nadal non ci sono più, dioko cercherà di fare ancora incetta di slam e di altri tornei, fin che gli riesce e fino a che toccherà a lui e fino a che i giovani e l’età soprattutto glielo consentiranno: i tre grandi sono stati immesni e nel contempo ahhno potuto contare su carriere lunghe anche grazie alla mediocrità degli altri avversari: se invece di loro 3 ci fosse stato solo uno di loro, avrebbe vinto grandi slam , e comunque almeno una quarantina di slam, fino a stancarsi. Mammolette gli altri, immensi loro. Ma per tutti arriva semplicemente l’avversaria finale, cioè la vita.
@ Luchador (#3521105)
Pensionare i cannibali insaziabili…per sostituirli con altri due che, quanto a fame di vittorie, non mi sembrano da meno, anzi, pur giovanissimi, hanno già le idee chiare su come capitalizzare il futuro: e allora, cannibali per cannibali, io per ora preferisco tenermi ancora per un po’ Nole
@ Armonica (#3522897)
Aridaje con questi milioni..magari sono un miraggio per noi che non li abbiamo ma per loro non hanno lo stesso significato, e non possiamo paragonare il pensionamento di un impiegato delle Poste con la cessata attività di un campione di tennis. Andreotti diceva che “il potere logora chi non ce l’ha” e il successo, la fama sono una forma di potere che da dipendenza e da cui non ci si riesce a staccare facilmente: abbiamo visto tutti la disperazione di Roger, non riusciva a smettere di singhiozzare, pur confortato da una affettuosa famiglia, disperazione che Rafa ha fatto immediatamente sua, lacrimando a sua volta sconfortato e distrutto vedendosi ormai nei panni del collega pensionato.. poi sicuramente il benessere economico è per tutti una gran bella cosa, ma credo che per loro sia tutt’altro che facile la gestione emotiva della fase transitoria dall’agonismo di vertice alla normalità, per questo cercano di prolungare la prima il più a lungo possibile: poi sarà l’interessato a capire quando “non è più cosa”, ma non avverrà certo in maniera indolore
@ Laurarossini (#3522679)
BEH QUESTA SAREBBE L’UNICA CIRCOSTANZA IN CUI UN “FALSONE” ATTRIBUITO AL CAMPEON MI TROVEREBBE FELICE E NON OFFESO.SPERIAMO CHE SIA COME DICI TU VAMOS
@ Annie (#3521384)
ANNIE PENSO PROPRIO CHE ARMONICA NON AVESSE TORTO NEL DIRE QUELLO CHE HA SCRITTO.EL CAMPEON HA FATTO CAPIRE CHIARAMENTE CHE SE’ NON SI RISOLVERANNO CON UNA PREPARAZIONE DIVERSA RISPETTO A QUELLA FIN QUI’ SVOLTA I PROBLEMI FISICI LUI NON TORNERA’ IN CAMPO,SEMPLICEMENTE PERCHE’ I SEI MESI SUCCESSIVI ALL’INFORTUNIO ADDOMINALE A WIMBLEDON 2022 LUI NON HA PRATICAMENTE GIOCATO CON AVVERSARI NORMALI,BASTI VEDERE I 2 ULTIMI SLAM SUCCESSIVI.L’ULTIMO EL CAMPEON VERAMENTE LUI E’ STATO PROPRIO QUELLO CON LO STRAPPO ADDOMINALE NEL TIEBREAK CON FRITZ DOVE NONOSTANTE IL DOLORE HA ESPRESSO LA SUA STOICITA’. CREDO CHE DEBBA RITIRARSI SE’ NON TORNERA’ PIU’ INVINCIBILE PERCHE’ LA SUA LEGGENDA NON PUO’PERMETTERSI DI PERDERE E A MAGGIOR RAGIONE DA CHIUNQUE.IL GOAT DI QUESTO SPORT PROPRIO PERCHE’ MALATO.GRAZIE COMUNQUE DI TUTTO IMMENSO SIGNORE DELLO SPORT.
Io non sono in pensione! Per fortuna non ho l’età! Ma sarei felice di andarci a 35 anni pieno di milioni!
Tutti sti esperti che pensano che Nadal stia facendo fatica a recuperare non sanno che Nadal è bravissimo a mentire, non è la prima volta. La realtà è che si sta allenando duramente alla sua accademia come mostrato dai fans che erano lì sui vari social e come postato da lui stesso su Instagram poco fa. Sono mesi che si allena. Semplicemente non gli serve giocare se non Roma prima del RG ma forse anche Roma non gli serve. A maggior ragione che sa che Djokovic è infortunato. Alla fine si parlava tanto di Nadal a rischio per il RG quando alla fine quello infortunato è Djokovic. Il solito Nadal e il suo circo come ogni anno. Con lo zio Toni che continua a rilasciare interviste che confeemano solo quello che sto dicendo. Tutta fuffa, tutto per attirare l’attenzione, tutto marketing, tutto per passare ancora una volta da eroe quando vince il Roland Garros. L’anno scorso stava male solo a parole, in campo correva per più di 4 ore. All’Australian Open ha giocato la seconda finale più lunga della storia, più di 5 ore contro Medvedev che ti fa correre tantissimo.
Indica che è arrivato il momento di ritirarsi, questo indica
Bell’articolo. Si parla di pesce sardo, vero?
Per simbiosi, manca il bagel da beccare al RG da un ragazzotto polacco… 🙂
Prima o poi..,
e un pò come andare in pensione…
Quando sei giovane non ci pensi gli orizzonti davanti a te sono infiniti…tanti match tante finali tante sfide,ma il tempo ineseorabilmente passa e quasi non te nè accorgi….
Poi un giorno per caso ti volti un attimo indietro e vedi quanta strada hai percorso…e rimani li incredulo…
In questo momento di consapevolezza ti assale un dubbio…tutto questo finirà…ed ancora non ci credi…
Prima o poi…
Se salta il RG è game over, mi spiace dirlo ma non credo che avrà neppure lui la forza di rientrare dopo un’operazione a 37 anni e un Alcaraz in piena.
È anche un’occasione per cedere il passo con onore
Spero si ritiri presto,largo ai giovani
Quando i commenti superano le 10 righe…addio
@ Armonica (#3521036)
Ma è la storia che appartiene alla vita e non solo al tennis: gli uomini hanno nel loro lavoro, di qualunque natura sia (figuriamoci quando ci si abitua al potere e al successo) un attaccamento e una motivazione che diventa quasi scopo
di vita, mentre la donna, nonostante l’emancipazione, ha altri obiettivi che possono sostituirsi a quelli professionali, e per esempio Flavia aveva già dichiarato più volte di sentire il bisogno di famiglia, di maternità vissute totalmente, senza interferenze con trasferte, allenamenti, con quel tennis insomma da cui ormai aveva tratto il massimo possibile e che non sentiva più come traguardo ancora da raggiungere ma come ostacolo per altre realizzazioni che le stavano a cuore..e con questo spirito ha fatto bene a ritirarsi
@ Armonica (#3521160)
Ma in pensione ci sarai tu, l’unico big veramente in pensione è Roger, che è stato “avviato” al pensionamento da Nole nello storico Wimbledon 2019, poi Covid, ginocchio, tentativo di rientro afflitto dal bagel con Hurkacz, i 40 anni oggettivamente “pesanti” hanno siglato la giusta decisione..e credo che Roger Alcaraz non l’abbia neanche incrociato, magari mi sbaglio; Rafa sta aspettando le reazioni del suo fisico già da tempo provato da problematiche congenite, ma se stesse bene sarebbe ancora a sbattersi in campo, non credo ritenga i suoi 36 anni come limite d’età pensionabile..infine, in ordine d’età, Nole che in fondo ha vinto uno Slam 3 mesi fa e complessivamente mostra ancora, diversamente dall’appesantito Rafa, un fisichino invidiabile..certo, l’arrivo dei 19enni muscolosi, più dei Tsitsi e Fritz che Nole ad oggi ha battuto puntualmente o spesso come gli Zverev e i Medvedev con cui ad oggi è stato comunque competitivo, non può non costituire un ostacolo al protrarsi delle due carriere arrivate sicuramente nella fase finale, ma sinceramente non vedo il motivo di tutta quest’ansia che i “grandi” appendano la racchetta al chiodo, che male vi fanno? i ragazzotti giocano benissimo, ma quelle faccette che chiedono continuo conforto a mamma e coach, l’incubo di imbastire un discorsetto finale che fa tenerezza, la mancanza di quel carisma che viene dalla storia, dalle grandi rivalità, dal fascino dell’uomo che sfida i propri limiti, perdonatemi, ma mi aprono un periodo di tennis meno esaltante, dove conteranno solo i colpi di racchetta, impoveriti da quella componente mitica e gloriosa cui mi ero in questi anni abituata e che spero i due riescano o tentino in qualche modo, col coraggio che li ha contraddistinti, a prolungare il più a lungo possibile (in attesa di capire chi in futuro accenderà le stesse anche se diverse emozioni)
Dino o Andrea?
É in effetti al limite, se non l’ha piuttosto superata, della soglia del fanatismo.
Per la verità i big 3 sono stati pensionati dal tempo, non dagli avversari.
Con quasi un miliardo di euro in banca potrebbe dedicarsi alla sua seconda passione, il golf , piuttosto che continuare a massacrarsi con le infiltrazioni e rischiare di dovere usare le stampelle a vita…
Ma ormai quella degli slam è un’ossessione per lui ( e per Nole )..
Per questo ben vengano gli Alcaraz …servono per pensionare i cannibali insaziabili.
Roger mandò a casa Sampras che sua volta pensionò i Connors/Lendl…
Alcaraz sta pensionando i big 3 laddove fallirono Zverev e Tsitsipas ( di fatto colpevoli del prolungamento della carriera di quei 3 fino a 36 anni ).
in un altro post avevo scritto che non era la fine del mondo se Nadal non fosse riuscito a rientrare, ma evidentemente per lui non è così. Lo alimenta ancora un furore agonistico che è anche quello che gli ha permesso di diventare Nadal: non è una questione di soldi, famiglia o altro, è la sua vita. Il fatto che lotti ancora è semplicemente AMMIREVOLE: un esempio per i giovani di questa generazione social del tutto e subito (parlo delle persone “comuni”, non certo di campioni come Alcaraz o Sinner ovviamente).
Spero che recuperi una condizione minimamente dignitosa per partecipare almeno al suo ultimo Roland Garros
Anche io preferisco i ritiri alla Federer. No di certo i ritiri a pancia piena della Pennetta.
Ritiri: 2022 Federer, 2023 Nadal, 2024 Djokovic e ti saluto Meneghin.
@ sergiot (#3520964)
io penso di preferire i ritiri alla Federer rispetto ai ritiri alla Sampras sinceramente
Proprio oggi leggevo su twitter il ritaglio di una intervista su Repubblica di Enrico Sisti a Flavia Pennetta. Esempio di ritiro quando sei al top lasciando un ricordo indelebile. Mi sembra che se Nadal si ritirasse ora sarebbe da apprezzare e rispettare
Sarebbe bella una passerella a Parigi con un saluto nel suo campo,nel suo stadio
Ho visto una tristezza di fondo nel suo sguardo durante l’ultimo messaggio
Forse, purtroppo, anche lui si sta rendendo conto che un’era è finita…
Sinceramente non ce la farei a vederlo preso a pallate da pellegrini qualsiasi
Credo che manchi solo l’annuncio alla fine della Gloriosa e immortale carriera del Nadal.
Un altro dei 3 Alieni che sta per abbandonare.
Onore e gloria a Lui
Nadal ha dato tutto se stesso al tennis, ogni parte del suo corpo, ogni granello di energia, 20 anni di interminabili partite, secondo me sarebbe giusto e sacrosanto chiudere con un dignitoso roland garros (se non questo il prossimo) ma è finita ormai
Il chirurgo in oggetto ha sicuramente un’esperienza enorme. Io quando ho qualcosa e chiamo il mio medico mi prescrive raggi, ecografia, elettromiografia poi lo specialista. Ora che mi vede per un problema, tipo al gomito, se n’è aggiunto pure uno al ginocchio ed uno al piede…
Sarò breve, e forse drastico. Ormai è accanimento terapeutico. Si goda la famiglia, lo yacht, magari con la sua accademia potrebbe seguire i migliori giovani al mondo. E largo ai giovani negli Slam.
Mi ricorda il dilemma di Federer con il ginocchio, dopo 20 anni di usura e alla soglia dei 40 è sempre più difficile trovare la soluzione del problema
Secondo me, che non sono un “illustre specialista statunitense”, dovrebbe dedicarsi alla famiglia e alle molteplici altre attività extra agonismo.
Che cerca ancora ?
Fanatismo.
Boh !
Il problema è meramente temporale: può operarsi e aumentare la salute di tot ma poi perde tempo prezioso per la riabilitazione e tornerebbe con dieci giovani cresciuti nei top venti che lo martellano da subito anche su terra! L’avere alcuni vantaggi fisici per l’operazione è meno utile con giovani più scafati e con TDS migliori che lo fanno fuori nei primi turni!
in pratica il chirurgo in questione si propone per effettuare l’intervento. oltre ad essersi fatto una bella pubblicità gratis…..
Troppi problemi per il maiorchino!!!
Lo ripari da una parte e si rompe dall’altra…
L’usura di 20anni di carriera al top è arrivata a chiedere il conto…pl