Jannik Sinner coinvolge il padre nel suo team come cuoco personale durante la stagione
Jannik Sinner ha deciso che suo padre faccia parte del suo team di lavoro e lo accompagni in tutti i viaggi che farà durante la stagione tennistica. Fin dall’inizio, suo padre è stato molto coinvolto nella sua carriera, accompagnandolo nella maggior parte degli eventi e Jannik ha voluto assegnargli una funzione specifica. D’ora in poi, sarà il suo cuoco personale, sfruttando i suoi 40 anni di esperienza in questa professione. “Ama cucinare, è la sua vita, la sua passione. Abbiamo passato troppo poco tempo insieme perché a 14 anni sono andato via di casa e questo ci permetterà di essere molto più connessi e di farlo sentire totalmente coinvolto nella mia carriera”, ha detto Sinner sul Corriere della Sera, consapevole dell’importanza di una dieta equilibrata nel tennis professionistico.
TAG: Curiosità, Jannik Sinner
Mi inchino io di fronte alla tua sapienza…o saccenza….assieme a questo tuo linguaggio così forbito.
Fai una cosa proponiti come consulente logistico del team che ne sai più di lui
Soprattutto non è lui l’allenatore!!!
@ zedarioz (#3490880)
Pensavo di propormi come donna delle pulizie.. Per mangiare tutto quel ben di Dio
@ Lele (#3492695)
Hans Peter ottimo chef e buon tennista!!
@ Scaino (#3491692)
Anch’io ho avuto questa fortuna e mi candido@ Scaino (#3491692)
Non per nulla in Südtirol ci sono parecchi stellati, a partire dall’eccelso St. Hubertus
io sapevo più tipo B&B….
Cucine da incubo o master chef?
Accompagnati con una buona birra Forst V.I.P. Pils.
ottima idea che dimostra grande senso della famiglia
@ davide (#3491556)
Credo d’aver scritto, e non per caso, “…in ogni sede di torneo…”: m’inchino dinanzi a cotanta sapienza, ma se tutte le competizioni cui partecipa Jannik Sinner si realizzassero, dal punto di vista della logistica, rimanendo stabilmente “…in trasferta un mese…” (cito testualmente), considerata l’ubiquità impossibile per antonomasia, il nostro numero uno non sarebbe – a mero titolo di esempio – riuscito a concorrere nel recentissimo ‘Sunshine double’.
Tranquillo, la mia era solo una battuta.
Ovvio che il buon hans peter preparerà menù da atleta e qualche sfizio che piace al figlio.
Mica l’ho definito un porchettaro 🙂
Beh, se hai visto Pistolesi di recente e l’hai visto quando era un atleta, ti rendi conto che la buona cucina probabilmente ha un fascino irresistibile su di lui (e anche su di me che al massimo strisciavo a fondo classifica nelle mezze maratone)
Certi piatti gli sono rimasti indigesti.
https://www.sinner-johann.com/de
Lo invidio:
canederli, wienerschnitzel e bratkartoffeln originali e succulenti.
Mmmhhh (lingua dx-sx) 🙂
Guardi che il Sud Tirolo è una delle provincie italiane in cui la cucina (e l’enologia) ha toccato i vertici più alti e Hans Peter Sinner è uno dei migliori cuochi sud tirolesi: non stia a credere che la cucina della Talschlusshütte sia da rifugio (polenta, cervo, salsicce e via), Hans Peter fa una cucina estremamente raffinata e di altissimo livello, quasi come quella che faceva in un altro rifugio (Enzianhütte a Santa Gertrude) lo scomparso Carlo Godio.
Glielo dice uno che alla tavola di Hans Peter da parecchi anni si accomoda sempre con grande entusiasmo!
Se nel team avessero bisogno di qualcuno per i bagagli (con libero accesso alla mensa) sono qua io…
Questo ragazzo non finisce mai di sorprendermi piacevolmente per intelligenza, umanita’,educazione.Dopo la morte del nonno,cercare una connessione ,una vicinanza intima, profonda con il padre ,testimonia quanto, prima che sul rettangolo di gioco,sia un fuoriclasse nell’animo.Senza sminuire le doti culinarie del padre non e’ per ragioni di dieta che Jannik desidera la sua vicinanza ma per alimentare un legame puro ed emotivamente arricchente.
Anche quest’anno tornerò a Sesto Pusteria, spiace non potermi gustare i piatti veramente ottimi cucinati dal papà al rifugio Fondovalle però questa soluzione trovata da Jannik é veramente geniale, come già ben spiegato da Sander e in precedenza rilevato da un altro utente (Annie) la presenza del padre ha un influsso positivo sul figlio e Hanspeter ha un ruolo definito
E tutti mangeranno bene
Ma che cavolo scrivi!!
Quando vanno in trasferta un mese ti credi che Sinner e il suo staff mangi fuori 3 pasti al giorno? Si affittano una casa dove dormono e consumano alcuni pasti…poi è evidente che quando è al campo per giocare o allenarsi useranno le strutture esistenti.
Considerata l’impraticabilità di portare al seguito, in ogni sede di torneo, una cucina completamente allestita e fornita, sarei curioso di sapere quali mirabolanti accordi stringe l’oramai famigerato HansPeter per poter prendere esclusivo possesso delle VICINISSIME ed IDONEE ancorché GIÀ PRESENTI strutture per la preparazione dei cibi, dotate, pergiunta, delle freschissime materie prime più opportune!
Grazie a Don Dino per avere postato il mio messaggio di tempo fa e grazie a Carlos Primero, sei sempre gentile.
Anch’io ti leggo sempre con piacere.
Il figlio che tutti vorrebbero.bravo educato in gamba e rispettoso dei genitori
A parte Panatta ma avevo pochi anni, i miei giocatori preferiti negli anni sono stati Borg, Edberg e Nadal. La unica cosa in comune tra loro è la grande educazione in campo. Jannik oltre ad essere il più educato del circuito è una persona dai principi sanissimi, è un onore per me essere rappresentato nel mondo da questo ragazzo. Avendo la moglie tedesca mi intendo un poco sul carattere germanico; in genere i genitori hanno quasi paura di disturbare il figlio/figlia e non si intromettono troppo nella loro vita. Così Jannik ha “costretto” suo padre a stargli vicino. Bellissimo
la mammma gestisce un albergo
Pensa se il Sr Sergio si fosse occupato solo di preparare empanadillas 😆
Cartello fuori dello spogliatoio: “Occi caneterli puoni” 😆
Bellissima cosa Jannik
sander é un maestro.
Canederli a manetta! Era quello che gli mancava…
Il prossimo 1000 l’abbiamo già in tasca 😎
Forza Sinners ❗
@ zedarioz (#3490880)
Grande zedarioz, io e mia moglie stiamo ridendo a crepapelle per il tuo commento !!!
Credo che ormai lavorino solo saltuariamente, comunque la baita non era loro: l’avevano in gestione…
Diciamo che già quando avevo letto che aveva investito i suoi primi guadagni per acquistare l’attrezzo che gli permetteva di incordare la racchetta mi si era accesa una lampadina, quando poi avevo visto in un servizio l’umiltà con la quale aveva fatto visitare la modesta casetta arredata stile anni 70 a Bordighera che gli era stata affidata dal team Piatti (ragazzino andava a piedi con la borsa a tracolla per raggiungere il circolo, lungo una strada ben traffficata), di lampadine se ne erano accese due, adesso questa scelta fa capire di che pasta è fatto il ragazzo e che valori ha. Gli auguro di vincere in carriera tutto quello che si merita e qualche centinaio di milioni in premi e contratti, che sicuramente impiegherà bene. Se li merita tutti e domani a Monaco spero di sedermi in tribuna e di applaudirlo.
Qui sander spiega bene la problematica di Jannik; il commento fa riferimento alle dichiarazioni fatte durante il torneo di Rotterdam, in cui fu presente anche il padre.
Pace e bene.
Vada col cervo con la polenta,ma quest’ ultima,pero’,c’è la dovresti spiegare e con dovizia di particolari…
Ottima idea! Proporrei a Camila di seguire l’esempio e relegare il padre ai fornelli…
Che gesto fantastico! Davvero un ragazzo splendido
Sinner è veramente un bravo ragazzo. Maturo e completo !!
Buona idea penso!
bellissima cosa, un sostegno non invadente come altri “esempi”
La mano che ha sempre cucinato per te è un qualcosa che si sente e non scordi. Se poi è pure brava questa mano…chi lascia la strada vecchia per la nuova sa’ quel che lascia ma non sa’ quel che trova. Appunto. Sinner non si affida al primo zulù che capita per farsi prepara il pranzo ,va dal suo vecchio.
Non è nelle mie grazie tennisticamente parlando, ma già in queste cose Sinner dimostra di avere sale in zucca.
Compone*
In realtà per Hanspeter avrei visto meglio un ruolo da protagonista nella quattrocentesima stagione della fiction A un passo dal cielo… sicuramente sarebbe stato più credibile della moltitudine di diversamente settentrionali che compongono il cast.
Bella notizia,che illumina l’uomo oltre l’atleta.
Cuoco vuoi dei paesi tuoi !!!
In umido?
Bravo Jannik, anche da questi particolari si vede lo spessore della persona.
Sono convinto che Pistolesi farà di tutto per aggregarsi al team di Sinner.
E via di Canederli, Brezel e cervo con polenta come se non ci fosse un domani, anche d’estate a Cincinnati a 40 gradi all’ombra.
Evidentemente sono in ottimi rapporti se lo vuole accanto a sé praticamente 365 giorni all’anno.
È una bella cosa, nient’affatto scontata.
ottima idea quando si dice 2 piccioni con 1 fava