Da Monte Carlo: Parlano Matteo Berrettini e Jannik Sinner. Sinner dichiara “Tennis moderno? Forse è troppo veloce”
Queste le dichiarazioni di Matteo Berrettini dopo l’accesso al secondo turno nel torneo di Monte Carlo: “Io sono il primo a essere contento per questa vittoria. L’inizio dell’anno è stato duro per tanti motivi. Sono di nuovo qui a fare quello che amo, cioè giocare a tennis. Sono soddisfatto di questa vittoria, ho tenuto un livello alto. Non è facile affrontare Maxime, sono contento. Sono molto soddisfatto del lavoro che ho fatto con il mio team, e che sto facendo
Ho bisogno di mettere vittore e partite nelle gambe. Così si acquisiscono fiducia e resistenza. Sono cresciuto sulla terra, adoro giocarci. Guardando i risultati non posso lamentarmi, ho avuto un infortunio, l’operazione alla mano destra. Non è facile recuperare quando ci si infortuna tante volte, ci vuole tanta energia per recuperare. Non ce n’era più tanta“,
“Ora però mi sento bene, il serbatoio è pieno. Sono veramente contento, questo è un torneo cui tengo particolarmente, vivo qui. Poi ci sono tantissimi italiani che vengono a vedermi e non avevo mai vinto qui. Match sicuramente difficile, sono stato bene in campo. Sono contento. Buonissima energia, il livello è stato anche buono. Benissimo così. Mi piace molto giocare sulla terra, ci sono cresciuto e spero di farci una stagione positiva“.
“Sarà il primo confronto, Cerundolo non l’ho mai affrontato prima in match ufficiali, come del resto non avevo mai giocato contro Cressy. Ma con l’americano mi ero almeno allenato, lo avevo trovato come avversario in doppio quando giocavo insieme a mio fratello e ho cercato di far tesoro di quelle esperienze per capire come era meglio impostare l’incontro. Sapevo, per esempio, che prima e seconda di servizio sono quasi uguali… Per quanto riguarda la prossima, ci penserà Vincenzo (Santopadre, ndr), che ogni volta studia al meglio i miei avversari. Io parto sempre da me, dal gioco che voglio fare io, poi ci sono piccoli aggiustamenti da fare a seconda di chi c’è dall’altra parte della rete. A Cerundolo piace giocare sulla terra e non ha evidenti punti deboli, sarà una partita tosta ma ho voglia di mettermi in gioco”.
Jannik Sinner dichiara: “I social? So cosa succede se li usi male. Sui social metto il mio lavoro: allenamenti, commenti alle parite, cose del genere. Ma lascio fuori la vita privata: proteggo le persone che mi stanno intorno. Non ho bisogno di farle vedere a tutto il mondo.
Tennis moderno? Forse è troppo veloce, se la partita fosse più lenta sarebbe più piacevole e al pubblico piacerebbe di più, ma questa è la difficoltà oggi: essere veloci, più degli altri. Se gli infortuni dipendono da questo non lo so. Penso dipenda più dalla preparazione, bisogna adattarsi.”
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Per le partite indimenticabili, poche rispetto alle altre, bisognava sorbirsi arrotini terraioli di noia mortale.
Baggianata
Baggianate, è cambiata la velocità dei giocatori, la loro capacità di rispondere a servizi di 220 kmh, sono cambiate le capacità atletiche dei giocatori ed in parte di conseguenza la tecnica
Questo è quello che pensa Jannik che non conosce le condizioni in cui giocavano negli anni 90′ e 2000.
Oggi abbiamo campi hard court che sono quasi più lenti della terra battuta . L’erba di wimbledon prima era il doppio più veloce.
Negli anni 90 gente come Pella e Garin non avrebbero mai fatto QF a wimbledon.
Sarebbero stati specialisti della terra battuta e avrebbero avuto enormi problemi pure sul cemento.
In realtà la velocità in questo momento è minima paragonata a 20 anni fa e tutti possono giocare allo stesso modo o quasi in tutte le superfici
Sono le racchette fionda da cambiare.
E qualche visionario dice che va velocizzato…
@ Etnatracker (#3488468)
Ahahahah
Ok: a parte le mazzate da fondo, ok.
Per me il problema e’ se prima non sei un disumano sparafucile da fondo nemmeno puoi pensare di avventurarti a rete con gli attrezzi (e i campi pressoche’ tutti eguali) di oggi.
Alcaraz e Rune possono essere due parziali salvatori dello spettacolo, eccome ma tutto il resto ?
O c’ e’ gente alta due metri che arriva matematicamente sempre al tie-break o quasi tutti sono degli “sparafucile” da fondo campo… qualsiasi sia la superficie ormai anche su terra rossa andare a rete e’ piu’ o meno un sinonimo di suicidio.
Certo a vedere Alcaraz nessuno si annoiera’ mai.
Guardi che prima di Boris Becker c’era stato il tennis piu’ ricco e spettacolare che si possa imnaginare !
Adriano Panatta giocava un tennis inarrivabile (e batteva Borg, ma anche Connor e’ uscito sconfitto talvolta…).
Ilie Nastase era un fenomeno soprannaturale, Jimmy Connors arrivo’ al tie-breack con Sampras nel 1992 ed era un giocatore con racchette di legno negli anni 60…
Quando usci Mc Enroe l’ unica definizione possibile fu “Genius” e per alcuni anni non ce ne fu per nessuno.
Henry Leconte aveva un braccio alla Federer ma era un po’ meno motivato…
Becker ha fatto rinascere NIENTE, era bravissimo molto originale e super-spettacolare, questo si.
L’ho pensato anch’io, certe dormite a quei tempi che quando comparve un fenomeno di nome Becker, il tennis sembrò rinascere.
Oggi le superficie sono quasi tutte eguali e per questo ogni giocatore si esprime al massimo ovunque. La stessa erba di Wimbledon è meno veloce rispetto agli anni 80 e 90. Non è una opinione personale ma di Adriano Panatta. Personalmente il tennis un certo tipo di tennis è morto con Federer. Alcatraz Sinner e compagnia bella li guardo per un set poi mi annoio tutto uguale. Ti invito a vedere la finale di Wimbledon McEnroe contro Borg vinta dallo svedese al quinto set e lei lui quinto winbledon consecutivo ore di tennis milioni di telespettatori incollati alla Tv
In realtà, a parte le mazzate da fondo, nelle nuove generazioni ci sono giocatori con alto tasso di spettacolarità. Alcaraz, Tsitsipas, Rune, Musetti, lo stesso Tiafoe, sono tutt’altro che banali o monotoni. Anche Sinner quando incontra questi talenti tira fuori il meglio. Chi si è annoiato a vedere Sinner-Alcaraz?
Sinner è il giocatore che tira più forte del circuito.
Non avrebbe interesse a fare queste dichiarazioni.
Se le fa, significa che la situazione è al limite del fisico, della velocità.
Bisogna cambiare qualcosa, rete più alta, palle più lente…
Come diceva un altro utente, è praticamente impossibile giocare a rete, giocare di rimessa, usare una tattica…
@ Luce nella notte (#3488636)
con il costo che hanno raggiunto i biglietti come fai ad attrarre giovani ?
Sinner non ha avuto il piacere di assistere a match tipo Barazzutti Higueras… altrimenti si guarderebbe dal
solo pensare una roba simile, viva la velocità!
Poi si vedono le partite tra Sinner e Alcaraz, che giocano a ritmi incredibili, ed è sempre uno spettacolo.
@ Antonio (#3488404)
BUUUUH!
Il problema è proprio quello, non si dovrebbero favorire né i mazzulatori né gli attendisti. Ma non è solo questione di superficie, del resto esistono hard molto lenti come IW e tornei sul rosso veloci come Madrid o Gstaad.
Il tour è organizzato su base mondiale, con criteri geopolitici, vedo quindi difficile anche una soluzione basata sull’uniformizzazione.
Mi limito però a osservare che i migliori giocatori hanno sempre espresso il massimo livello su ogni superficie ed hanno sempre prevalso sui grandi battitori e sui grandi pallettari, a prescindere da ogni situazione ambientale. Per questo i big 3 sono ineguagliati e (per ora) ineguagliabili
Perche’ oltre a giocare a tennis ha imparato anche l’ italiano (non male per un madrelingua tedesco)
Oggi e’ diventato “inutile” scendere a rete.
Complimentissi a Cressy che ancora ci crede (?) e ancora lo fa, e davvero bene.
Quando McEnroe perdeva con Agassi per me e’ stato il punto di svolta.
Bisognerebbe rendere piu’ vantaggioso scendere a rete !
Rete piu’ alta di 5 cm ?
Palle piu’ grandi di un millimetro ?
Entrambe le cose ?
Campo piu’ stretto di 30 cm ?
Adesso si va, meglio si e’ arrivati ad una evoluzione del tennis che gli toglie spettacolarita’ e potrebbe ridurre l’ interesse, data anche l’ eta’ media alta dei tifosi spettatori (pochi giovani nei nuovi spettatori)
D’altra parte se si rallentano i colpi si fanno meno vincenti, si favorisce chi gioca di rimessa e non d’attacco, gli scambi diventano interminabili e noiosi … etc etc. È una faccenda ardua migliorare il gioco del tennis.
Bravo Jannik, commento sui social ineccepibile
TOP!
TOP!
@Antonio
E soprattutto perché scrivi?
E tu perché parli?
Si riferiva alla velocità della palla e al livello fisico che devono raggiungere per poter star dietro a questi ritmi. Ampliando il discorso diciamo che c’è sempre meno tempo per ragionare e fare tattiche, meno tempo e spazio per giocare di tocco, ma si cerca sempre di anticipare di più. infatti il re dell’anticipo e del forcing da fondo ha vinto 22 slam e i suoi eredi (alcaraz, Sinner, Rune) sono i più papabili per spartirsi i futuri slam.
@ simposio (#3488439)
A cosa vuoi che si riferisca… si riferisce al fatto che tiri i colpi a 150km orari e il servizio a 220, chiaro che non si riferisce al fatto di servire ogni 3 secondi
Commento ineccepibile, dovremmo un po’ tutti prendere il buono che i nostri ragazzi offrono e sostenerli senza condizioni
Sinner ragiona come un Nadal o un Federer. Stare lontano dai riflettori quando si è fuori dal campo è fondamentale. E quando sei molto forte e hai un comportamento sempre corretto, gli sponsor ti inseguono anche se mediaticamente mantieni un basso profilo. Ne giovano la sua vita privata e la carriera.
la maturità di Jannik impressiona. le sue affermazioni sono coerenti con il suo comportamento, in campo e fuori, pertanto sono senz’altro “farina del suo sacco”. e dimostra peraltro come la polemica degli ultimi tempi su Matteo sia invece sterile. un tennista, come ogni altro sportivo, ha diritto e può fare la vita che vuole. la differenza sta nella maturità con cui la si gestisce e la capacità di scindere e separare lavoro e vita privata, come del resto capita ad ogni professionista, anche se ad uno sportivo è richiesta maggior attenzione.
Non so a cosa si riferisca esattamente Jannik. Il servizio non e’ immediato. Ci sono fino a 20 secondi prima di battere. Si puo’ perdere tempo per andare ad asciugarsi il sudore, ci sono i toilet moment, quando vai a discutere con il giudice di linea, quando chiami Hawk Eye…le pause non mancano. Non e’ tutto veloce e fluido come sembra. Il gioco di solito e’sempre piuttosto spezzettato.
Ma se ha giocato solo Matteo perché deve parlare anche Sinner?
Altrove ho letto che a lui la velocità del tennis moderno va bene così.
Saggi i nostri campion! Accendo un..Cerundolo per la ostica prossima partita..
Sui social faccio quello che fa Sinner, dietro il mio anonimato è più facile, lui è anche famoso, quindi sarà esponenzialmente più difficile tenere tutto fuori.
Comunque è il modo migliore per lavorare in serenità, c’è un branco di lupi pronti a sbranarti su internet, poi nella vita privata fanno le peggio sciocchezze, ma sui social sono tutti filosofi, scienziati da nobel, o Marie santissime!