Masters 1000 Miami: Sinner show, demolisce Rublev e vola nei quarti
Devastante. Inarrestabile. Sontuoso. Tre aggettivi che ben descrivono la prestazione clamorosa di Jannik Sinner nel primo ottavo di finale del Masters 1000 di Miami. L’azzurro ha demolito Andrey Rublev con una potenza e sicurezza nella spinta imbarazzante, travolgendolo 6-2 6-4 in poco più di un’ora di tennis a senso unico. Il moscovita è stato letteralmente investito da uno Tsunami di servizi, risposte, accelerazioni di diritto e rovescio, Jannik ha giocato con una sicurezza, continuità e facilità disarmante. E pensare che Rublev, pur con i suoi limiti e un tennis monocorde, è un top10 discretamente solido, stabilmente nelle fasi decisive dei grandi appuntamenti. Sul Grand Stand di Miami niente ha potuto per contenere la furia tecnica ed agonistica dell’altoatesino, in grandissima forma atletica e fiducia, praticamente perfetto.
Sinner ha dominato il campo forte di una prestazione fantastica nei colpi di inizio gioco: il servizio e soprattutto la risposta l’hanno sostenuto per tutto l’incontro, dandogli una posizione di vantaggio tecnica – e psicologica – che ha disarmato totalmente Rublev, rimasto in balia dell’azzurro per tutta la durata dell’incontro. Jannik davvero sontuoso, mai in affanno, tatticamente perfetto e freddissimo nelle esecuzioni. Ha capitalizzato ogni chance, e forte del vantaggio ha anche provato con buon successo alcune variazioni, come la palla corta o l’attacco alla rete in contro tempo. Una sua volée di rovescio nel primo set, giocata nemmeno così vicino alla rete, è stata di una bellezza ed eleganza “Edberghiana”, non tanto per il tocco vincente ma per la frenata, controllo del corpo ed equilibrio, tanto da essere immediata prodotta e rimandata in tutto il mondo dal twitter ufficiale di TennisTv. Una bellezza.
SINNER ON FIRE 🔥@janniksin #MiamiOpen pic.twitter.com/F7hmyBCo6T
— Tennis TV (@TennisTV) March 28, 2023
Se Jannik riuscirà ad inserire con sicurezza e giocare queste perle nella morsa infernale della sua spinta, beh, avrà delle variazioni straordinarie per uscire dal puro forcing e così sorprendere gli avversari. Del resto il lavoro di Vagnozzi-Cahill è sempre più evidente: Jannik produce accelerazioni spettacolari, ma sta crescendo in modo esponenziale anche al servizio, in risposta, in schemi offensivi solidi e più verticali, veloci e vincenti. “Jan” sta affinando un bagaglio tecnico molto, molto interessante, necessario per non essere prevedibile e dotarlo di alternative.
Oggi di alternative non ne ha proprio avute Rublev. Forse il russo ha un tennis troppo statico, ancorato ad un forcing col diritto monotematico e quindi assai prevedibile che finisce per dare ancor più ritmo a Jannik ed esaltarne le qualità… ma quando l’avversario ti gioca così bene contro, puoi solo inchinarti e applaudire.
La prestazione dell’altoatesino è stata talmente accecante e continua che nessun numero può ben rappresentarla, ma questi dati restano comunque importanti: ha chiuso con 28 vincenti e soli 8 errori (dei quali solo un paio veri “unforced”), con il 61% di prime di servizio in campo e vincendo l’86% dei punti (ottimo il 67% con la seconda). Ancor più decisiva e clamorosa la prestazione in risposta: ha vinto 11 punti su 15 seconde palle del rivale. Numeri spaziali che confermano l’evoluzione tattica del match: Rublev ha vinto i suoi game solo quando la sua prima palla gli ha portato il punto diretto o quasi. Nello scambio sono state pochissime le occasioni in cui ha portato a casa il punto. Il motivo è molto semplice: Andrey tira forte ma sempre alla stessa velocità, altezza e angolo, l’inside out col diritto da sinistra. Un colpo formidabile, con quale sbaraglia la maggior parte degli avversari, soprattutto quando li costringe a giocare correndo verso sinistra. Purtroppo per lui, oggi Jannik non gli ha consentito quasi mai di giocare questo colpo con i piedi sulla riga, poiché grazie alla forza e continuità dei colpi di inizio gioco, ha praticamente sempre condotto le danze. Avendo in mano l’iniziativa, Jannik non ha mai lasciato al russo quella “piazzola di sparo”, l’ha spostato subito, portandolo a giocare in posizioni che non ama. E anche nelle rare occasioni in cui ha spinto col suo colpo migliore, è andato a “sbattere” contro il rovescio monumentale di Jannik, oggi davvero “on fire” per precisione e anticipo. Sinner quindi ha stretto ancor più l’angolo, forzando il rivale a giocare di rovescio, oppure l’ha infilato con diritti lungo linea in anticipo favolosi, precisi e continui. Sinner ha dominato i tempi gioco, ha tenuto una posizione offensiva, ha condotto tutto il match. Servendo così bene e rispondendo in modo aggressivo e continuo, ha preso subito il controllo delle operazioni e non ha sbandato mai.
Continuo, solido, concentrato, forte di una forma fisica eccezionale – mai è stato così bene atleticamente – tutto il suo gioco scorre con la fluidità di un crono svizzero. Perfetto. Bravo, bravissimo Jannik, di nuovo nei quarti di finale del Miami Open. Aspetta ora Ruusuvuori. Sarà favorito ampiamente, ma, soprattutto, questo Sinner non deve aver paura di Nessuno.
Marco Mazzoni
La cronaca
Il primo ottavo di finale del Miami Open 2023 scatta con Rublev alla battuta. La sua prima palla è già “calda”, praticamente non si gioca, 1-0 Rublev. Più scambi nel primo game di Sinner, con la palla che corre retta e veloce, entrambi amano spingere e costruire in progressione. Con due Ace consecutivi dal 30-15, Jannik impatta 1 pari. Nel terzo game la risposta dall’azzurro sale in cattedra: pallata forte, centrale, che costringe Andrey ad arretrare, aprendo il fianco alla bordata successiva di Sinner. 15-30. Dopo la spinta, “Jan” entra di fioretto con un’improvvisa palla corta splendida! 15-40, arrivano le prime due palle break del match, a favore dell’italiano. OK la seconda: l’attacco del russo è modesto, un passante “robusto” di Sinner non è giocato con precisione di volo da Andrey. BREAK Sinner, avanti 2-1 e servizio. Il controllo in grande spinta col rovescio di Jannik è fantastico, passa con nonchalance da cross a lungo linea, punendo lo spazio lasciato aperto dal moscovita, bloccato a sinistra (dove ama anche martellare col diritto inside out). Altri due Ace per Sinner, inizio coi fuochi d’artificio e 3-1 avanti. Rublev spinge col diritto, ma non trova la posizione corretta, né andando a rete né chiudendo l’angolo, e la difesa di Sinner lo punisce. Sul 30-40 Jannik ha una palla per il doppio allungo, ma se la gioca bene il russo, deciso e potente. Ma Sinner non molla la presa, si procura un’altra palla break con una risposta potente, e sotto pressione Rublev commette un doppio fallo sanguinoso. Impreca verso il suo angolo, sembra incapace di trovare una chiave per incidere, ma senza l’aiuto del servizio con questa forza in risposta, Sinner lo sta dominando. 4-1 Sinner, con doppio break. Tira anche il quinto Ace Jannik, gioca sciolto, pulito, potente, la palla del rivale non lo infastidisce, anzi, gli fornisce un ritmo ideale sul quale entrare con ancor più forza e angolo. Sul 30-15 l’azzurro trova anche una volée bassa in contro tempo clamorosa, con un controllo delle gambe in frenata degno di uno Stefan Edberg d’annata. Clamorosa. In 21 minuti siamo 5-1, 22 punti vinti da Sinner, 13 dal rivale (e parziale di 5 game di fila). Rublev si aggrappa alla prima di servizio, unica chiave finora che gli ha portato punti. Con tantissima fatica, Andrey torna a vincere un game, Sinner sul 5-2 serve per il primo set. Meno prime palle in campo, ma Rublev non riesce ad incidere in risposta, mentre il diritto di Jannik è sicuro, anche in contro piede. Chiude al secondo set point, con una prima palla velocissima che il rivale non contiene. 6-2 in 32 minuti, +10 punti per l’azzurro, superiorità, TOTALE di Jannik, come spiegano i numeri: 16 vincenti e 3 errori, 92% di punti con la prima in campo, mentre Rublev ha chiuso con un terribile 11% di punti vinti con la seconda di servizio (1 su 9). Rublev Travolto.
Secondo set, Rublev riparte alla battuta. Un Ace, trova un diritto dei suoi, 1-0 avanti. Continua a servire benissimo Jannik (2 su 3 finora nel match), anche con la seconda palla, bella carica e profonda. È un fulmine nell’avanzare con i piedi in campo, anticipo e via un diritto lungo linea preciso. Col sesto Ace, “Jan” impatta 1 pari. Finalmente il servizio del russo prende forza, almeno “tiene fermo” Sinner in risposta, dando il tempo ad Andrey di spingere a tutta col diritto. Ma in risposta al momento non riesce ad incidere, è molto sicuro Jannik, che ogni tanto prova qualche variazione come la palla corta (ben eseguita) o la discesa rete. Giocando così libero, tutto scorre nel tennis dell’azzurro, a zero si porta 2 pari. Nel quinto game Jannik ha una piccola chance sul 15-30, ma con un Ace un bel forcing, Andrey si porta 3-2. Nel sesto game Sinner sbaglia un diritto, primo vero non forzato di tutto il match, ma Rublev non ne approfitta, sbagliando a sua volta un diritto che l’avrebbe issato per la prima volta del match ai vantaggi in risposta. 3 pari. Eccoci al settimo, “fatidico”, game. Rublev incassa una risposta a tutta di Jannik, è di nuovo 15-30. Sul 30 pari, ancora risposta lungo linea, passo avanti e poi diritto vincente dall’altra parte. 30-40, prima palla break del set! Malissimo Rublev: si fa trovare impreparato su di una risposta “felina” di Jannik, spinge con poco equilibrio malamente a rete, calcolando male la profondità della risposta dell’azzurro. BREAK Sinner, 4-3 e servizio. La vittoria è a due passi. Forte del vantaggio, Sinner chiude l’incontro 6-4, producendo altri colpi d’autore, potenti e precisi. Rublev ha provato il tutto per tutto sul 5-4, pressando al massimo in risposta. Ma sul 30 pari si è vista la classe e sicurezza di Sinner: nonostante una seconda palla, ha condotto lo scambio e portato il rivale all’errore. Rublev non è mai arrivato nemmeno ai vantaggi in risposta. Sinner Sontuoso, mai in affanno, tatticamente perfetto e freddissimo nelle esecuzioni. Chapeau!
[10] Jannik Sinner vs [6] Andrey Rublev
8 ACES 6
0 DOUBLE FAULTS 2
28/46 (61%) FIRST SERVE 41/56 (73%)
24/28 (86%) 1ST SERVE POINTS WON 30/41 (73%)
12/18 (67%) 2ND SERVE POINTS WON 4/15 (27%)
0/0 (0%) BREAK POINTS SAVED 2/5 (40%)
9 SERVICE GAMES PLAYED 9
11/41 (27%) 1ST SERVE RETURN POINTS WON 4/28 (14%)
11/15 (73%) 2ND SERVE RETURN POINTS WON 6/18 (33%)
3/5 (60%) BREAK POINTS CONVERTED 0/0 (0%)
9 RETURN GAMES PLAYED 9
6/7 (86%) NET POINTS WON 3/8 (38%)
28 WINNERS 19
8 UNFORCED ERRORS 18
36/46 (78%) SERVICE POINTS WON 34/56 (61%)
22/56 (39%) RETURN POINTS WON 10/46 (22%)
58/102 (57%) TOTAL POINTS WON 44/102 (43%)
218 km/h MAX SPEED 217 km/h
200 km/h 1ST SERVE AVERAGE SPEED 200 km/h
160 km/h 2ND SERVE AVERAGE SPEED 158 km/h
TAG: Andrey Rublev, Jannik Sinner, Masters 1000 Miami 2023
Si vede chiaramente la maggiore sicurezza di Sinner in campo, ma ancora manca sia nella % di prime in campo sia il gestire avversari meno facili della macchinetta monotona di Rublev per fare il definitivo salto nei top3. Considerate le crisi dei Tsitsipas, Zverev, Ruud e forse anche Rune, ci sono serie possibilità di Finals quest anno e forse anche di top5.
Di certo,dal mio punto di vista, sono più grandi le gioie e le emozioni che Fabio ci ha regalato per più di 10 anni rispetto alle figuracce..ho come l’impressione sgradevole che da quando sono esplosi Sinner Musetti Matteo etc etc qualcuno non perda mai occasione per denigrare Fabio e risaltarne i punti deboli di una carriera che sta volgendo al termine. Mi ripeto a costo di diventare logorroico, ma riconoscere il talento e la classe di Fogna (e pure di Andreas Seppi che insieme a Fabio ha tirato la carretta per oltre un decennio) non toglie e non aggiunge niente alla bravura dei nostri nuovi campioni.
Me li ricordo i tempi in cui sognavo che da noi nascesse un talento come Tomba nello sci o Lamberti nel nuoto… Ora c’è, senza nulla togliere a Fognini e Berrettini (che non è finito, a mio avviso) che hanno portato qualche gioia, ma mai la speranza di avere uno che per anni se la giocasse per i primi 5 posti.
Potenzialmente ce ne sono addirittura due, perché Musetti ha da sistemare alcune cose, ma direi che non è messo malissimo a livello tecnico 🙂
In una nazione dove ovunque vai ci sono circoli e vedi bambini giocare sembra impossibile non aver trovato talenti, ma è così, purtroppo.
E’ come se l’Irlanda, dove nel solo tragitto aeroporto-centro di Dublino, ho contato 37 campi da rugby prendesse sberle da tutti nelle competizioni con la palla ovale.
Eppure, nonostante la grande partecipazione amatoriale, abbiamo preso sberle da tutti per decenni…
Ora, finalmente, abbiamo un campione che potrebbe in parte colmare il vuoto lasciato da Panatta&co, anzi migliorare decisamente quel palmares.
Non sappiamo quanto e cosa vincerà Sinner, ma sappiamo che ad ogni torneo se la giocherà fino in fondo e a me non sembra per nulla poco.
Poi una piccola considerazione personale, Sinner mi da l’idea di essere l’unico per cui non avremo rimpianti su cosa poteva essere e non è stato.
Ha cambiato guida tecnica nel momento giusto, quando ha capito che con papà-Piatti non avrebbe progredito ulteriormente. Ha cambiato il modo di giocare e sta ancora in evoluzione. Sta facendo di tutto per arrivare lassù non lasciando nulla al caso.
Se ci arriverà o meno dipenderà più dalla forza degli avversari che da sue mancanze e per questo dico che non avremo (e non avrà) rimpianti.
E’ già a 21 anni (quasi 22) un tennista che garantisce 2-3 vittorie l’anno nei tornei ATP, ora si tratta solo di alzare il livello di quei tornei e poi da tifoso sarò felice come un bimbo 🙂
Poi se ci fosse una finale con Musetti tiferei Lorenzo, ma solo per un mio perverso senso di appartenenza al mondo dei perdenti, da bimbo ho scelto la Samp per i colori magici e ben sapendo che mai avrei visto uno scudetto, ma quando l’ho visto-vinto-vissuto ho provato una gioia che nessun juventino-milanista-interista potrà mai capire…
Secondo me queste analisi sono molto divertenti, ma non centrano il punto. Non è importante chi sia il più forte al top della forma, ma quante prestazioni top riesci a fare durante l’ anno. In una sola parola, continuità.
E’ quella che fa la differenza.
Ed è un discorso che vale per un po’ tutte le superfici, ormai i giocatori top sono quasi tutti universali, oltretutto le differenze tra le superfici sono molto labili rispeto a vent’ anni fa.
Io credo che Sinner possa far bene anche sulla terra.
E te pare poco?
Calcola che Sinner, diversamente da quelli che stanno davanti a lui è partito con una classifica di 15/16. Questo significa affrontare prima avversari più tosti, non a caso agli AO si è trovato di fronte Tsitsipas agli ottavi.
Quindi è più difficile arrivare in alto nella race.
Faccio presente che quest’ anno ha perso solo con Tsitsipas, Medvedev e Alcaraz.
Brava, bellissima analisi.
Aggiungo un paio di considerazioni.
L’occhio è assolutamente fondamentale, non solo nell’individuazione dell’esatto punto di impatto nel tirare il proprio colpo ma anche nella lettura delle traiettorie avversarie.
Questa caratteristica si vede soprattutto nella risposta al servizio, dove Jannik è eccezionale nel leggere in anticipo l’angolo della battuta avversaria.
Per quanto riguarda la tecnica del colpo la caratteristica che colpisce è l’essenzialità del gesto.
Sinner non muove un muscolo che non sia necessario e funzionale al colpo, al contrario di molti tennisti, anche fortissimi, che si sbracciano e si dimenano nell’impattare la pallina.
Questo gli consente da un lato un risparmio di energie e dall’altro un maggiore controllo del colpo, riducendo le variabili dinamiche che, seppur in misura minima, incidono nella traiettoria impressa alla pallina.
Come già detto più volte in precedenza: questo è il suo anno. Sta crescendo di partita in partita, di torneo in torneo. Non abbiamo mai avuto un tennista così forte e costante. Ne vedremo ancora delle belle. Grazie Jannik.
@ gisva (#3466590)
Quindi, il quarto era Tsitsi. Ok
Secondo me Sinner i timori reverenziali li ha solo per:
Djokovic
Nadal
Medvedev
probabilmente Alcaraz è già più forte di almeno 2 dei tre sopra ma Sinner avendolo già battuto penso che ci giochi senza “scogli” emotivi.
Gli altri 3 sopra sono tutti ancora da battere
Quando Sinner batte oltre il 60% di prime quasi mai perde un set, ma la statistica più impressionante è che ha dominato un match in cui Rublev ha tirato il 73% di prime, che sono delle bombe. Non basta più neanche servire alla grande con Jannik, non basta più.
Dal miglior Tsitsipas per ora ci perde.
Con Alcaraz ci può vincere ma le ultime due volte ci ha perso.
siamo seri..adesso abbiamo Sinner potenziale top 3 per tanti anni, un talento ancora inespresso come Musetti, berrettini e sonego..io mi sono esaltato per pozzi sanguinetti e furlan con tutto il rispetto..o i quarti agli AO di Caratti.
Altra musica oggi e futuro assicurato
tanto fumo e tante parole .. sinner è mejo de maradona, è mejo de pelè .. bah .. sinner è nr.5 della race. punto.
Oh meno male, è tornato On Topic…
Prima di cena volevo rispondere su questo argomento… lo faccio ora.
Djokovic, Medvedev, forse Alcaraz, e il quarto?
Secondo me, in attesa della prova contraria, sono “certi” solo i primi due.
Per il terzo aspetterei ancora un po’ perché QF USO e recente SF IW lasciano qualche “ma” e qualche “mah”.
Poi,
lo Zverev pre infortunio è pari;
lo Tsitsipas in forma parte alla pari;
l’Aliassime di cinque mesi fa parte alla pari;
il Fritz di IW21 parte alla pari;
il Rune di Bercy parte alla pari;
Hurkacz, determinato Ruud e il miglior Berrettini non partono battuti, come neanche i migliori Khachanov, Carreño, Musetti, Tiafoe, Paul e Coric.
In pratica, i top 20 possono essere tutti pericolosi, ma -che sia hard, terra o erba- c’è un Sinner che si gioca le sue carte ben servite; in attesa anche di aggiungere quel “poco de todo” sul quale è stato stuzzicato (non so se sia stato notato, ma nei sedicesimi ha tentato anche un paio di servizi impostati per il serve and volley – fantasie di Darren…)
Non mi piace dire cose pessimistiche ma secondo me tanta fiducia su jannik possibile vincitore del torneo non la ho, il ragazzo sicuramente ha la stoffa dei top 5 ma non penso abbia ancora la mentalità da vincente che hanno i vari Alcaraz,Djokovic,Nadal,Medvedev semplicemente perché è da quest’anno che si sta trovando in questa situazione,non ha quasi mai affrontato le finali di grandi tornei e una volta che è successo proprio a Miami è stato pervaso dall’ansia,si che si che era uno Jannik giovane ma purtroppo lo visto anche con Alcaraz agli USA Open e più o meno è andata così anche a Indian Wells dove si giocava la finale e il primo set l’ha buttato perché non è stato abbastanza deciso,fino adesso è stato abituato a vincere piccoli tornei e non andare oltre i quarti in quelli importanti,gli serve ancora un pó di tempo per reggere la pressione quando si arriva in fondo nei tornei che contano con avversari molto forti che sono abituati a questo tipo di palcoscenico
STRUNZ ! STRUNZ ! citazione del Trap, appunto 🙂
@ GrandeSlam (#3466340)
Devo essere duro di comprendonio perché non riesco a decifrare il tuo post, devo ricavarne il contenuto dai commenti che ad esso fanno gli altri ,e anche così rimango nel dubbio. L’unico concetto che mi sembra di afferrare è quello di tifoso, e allora ti chiedo : dopo quanto ha fatto vedere Jannik nelle ultime partite, e in particolare con quella con Rublev le uniche cose che ti vengono in mente sono i troll e i tifosi? Allora lungi da me io non mi mischio, non scendo a questo livello. Ciao
Su cemento fino a prova contraria nelle ultime finali slam sono arrivati, oltre a quelli che hai citato, Tsitsipas e Ruud. Ed i 1000 li hanno vinti Zverev, Rune, Coric, Carreno, Hurkacz…per dire che Jannik sta pian piano salendo di livello, ma deve ancora fare qualche passo avanti per dimostrare di essere messo tra i 3-4 top assoluti
Una delle migliori partite delL partite di Sinner. Prestazione semplicemente CLAMOROSA!
E’ da un anno che profetizzo un futuro da numero 1 per il nostro Sinner …. piano piano cresce ….nessuna meraviglia per me ….e grazie al cielo il pur bravo Piatti è stato molto intelligentemente messo in pensione da JS
Vero, ma se parliamo di vittorie (non finali, non classifiche) in Italia dopo Panatta, c’è Fabio col suo 1000 a Montecarlo. Per dire quanto siamo messi male. Sinner a Miami e Berrettini a Madrid ed a Wimbledon si sono avvicinati, ma non hanno vinto (ancora)
Sono d’accordissimo con te .anche per me il suo punto speciale e vincente è proprio quello.
E ciò accade a causa di un sincronismo tra svariate componenti:
1) tempo di anticipo sulla palla,
2) lunghe leve fortissime naturalmente,
3) elasticità della muscolatura e dei tendini,
4) occhio clinico nel visualizzare il punto d’impatto tra pallina e racchetta,
5) tecnica perfetta nell’ esecuzione del colpo e dei movimenti del corpo.
E infine, ma non ultimo, il desidero di vittoria che permette che tutto ciò avvenga simultaneamente…
@ GrandeSlam (#3466340)
Detto dall’ennesimo guest sbucato dal nulla per l’occasione.
@ Fighter1990 (#3466294)
Esatto le variabili sono molte come le superfici. Diciamo però che sul cemento a parte Medvedev ed Alcaraz e Djokovic , Sinner non è secondo a nessuno. Anzi, se uno dei tre prima citati non è al suo 100% il Sinner visto oggi può benissimo batterli.
Fognini è un capitolo a parte, il più doloroso. Vedere tanto talento macchiato da comportamenti spesso maleducati o puerili mi ha spesso fatto vergognare che rappresentasse l’Italia in uno dei pochi sport dove eleganza e correttezza hanno ancora un peso.
Dalla sintesi degli highlights,( l’unica che ho potuto vedere)ne ho tratto un’impressione più che edificante:Jannik oggi Superlativo,super solido,dominante negli scambi ,soprattutto nella diagonale di rovescio,giocato in modo devastante anche in soluzione vincente lungolinea inside- out,cosa che fa quando si sente veramente in fiducia e a cui ha rimesso mano in questo avvio di stagione in modo significativo,quando nel corso della scorsa stagione il ricorso a questo colpo si era un po’ rarefatto .
Contro Andrej Rublev si e’sempre trovato a suo agio,era in vantaggio negli H2H ed oggi ne ha dato una riprova.
Avevo da fare , vista tutta ora
A momenti mi ribalto quando vedo una ragazzetta inalberare il cartello ” Hopp puschtra bui”
Scommetto che nemmeno il 5% dei forumisti l’ha capito…
P.S. Sinner e Sonego subito all’antidoping
Voglio sapere che cosa han preso
Vagnozzi fu colui che costrui il “miracolo Cecchinato”. Infatti separandosi da lui Cecch non ha più combinato un accidente.
Ma il merito più grande va a Sinner: poche persone a 20 anni avrebbero avuti gli attributi di rimettersi in discussione da zero, mollando chi gli impostò i fondamentali del professionismo, per di più affidandosi ad un allenatore “di secondo piano” ma che il vigile occhio sud tirolese seppe (non Seppi…) osservare e valutare appieno.
Continuerò a tifare piuttosto Musetti, ma Sinner si merita la miglior fortuna per tutto il coraggio che ha dimostrato.
Oggi l unica nota stonata sono stati i bookmakers dando a 1.5 Sinner,dove avevo già scritto che max doveva pagare 1.3 cmq meglio così almeno un centino l ho portato a casina…il resto gia lo sapete lo sappiamo Jannik oramai e virtuale n 4 del mondo manca solo un paio di mesi ma poi sarà lì dove e il suo reale valore di adesso
Credo che la tua ironia non sia stata capita da tutti…
O forse ho capito male io, l’italiano non essendo la mia madrelingua.
Per quanto riguarda il commento su Gaudenzi è sicuramente centrato e veritiero. Tanto centrato che ti deve fare capire la tristezza di esaltarci per un numero 18. Ragazzi l’ITALIA è stata un paese che è riuscita a primeggiare nel Dressage nella Scherma nella lotta greco romana. Nel tennis non abbiamo mai contato una sega!!! La Cecoslovacchia ha partorito Lendl la Svizzera Roger e Wawrinka l’Austria Muster e Thiem. Noi una beata fava!!! Certo va fatto un distinguo per il nostro meraviglioso Matteo Berrettini che ci ha portato a vette mai toccate prima. Purtroppo Matteo però è sempre stato “solo” servizio-dritto punto. Seppur grandissimo giocatore non ha mai avuto le stimmate del campionissimo e soprattutto ha sempre sofferto di un “braccino” terrificante. Quindi ringraziamo per quanto fatto e farà Matteo ma guardando Jannik per la prima volta lasciatemi sognare di avere un campionissimo italiano di tennis.
Oh, queste son belle notizie.
Sinner non sarà il massimo dello spettacolo ma comunque, paragonato a Rublev, son fuochi d’artificio!
@ Viri (#3466388)
Certo, con quello spicchio di tabellone a Melbourne chiunque si troverebbe in lotta per il master….
Rispetto al discorso coach io penso che sinner cercasse qualcuno che lo assecondasse a diventare quello che aveva in mente di diventare.
Prossimo turno 4U contro 2+2 N!!!!!
@ Viri (#3466407)
Non mi risulta che Berrettini abbia vinto tornei prestigiosi forse un 500. In finale ha vinto contro karatsev
Ahimè non ho visto il match ma in fondo non mi stupisce. La differenza tra i due si conferma, il tennis potente giocato con forza muscolare non può che soccombere di fronte ad una spinta in decontrazione, costante ed elastica. Il lavoro di rinforzo lento ma costante su Jannick è notevole, al momento non viene meno la fluidità ma la spinta degli arti inferiori è aumentata, si pianta bene.
Vagnozzi e tutto lo staff hanno il coraggio di dare delle variazioni al nostro, consci che non solo sia utile ema che il ragazzo può apprendere;Con Rublev un processo simile sarebbe inutile credo, è un giocatore lodevole nell’impegno ma davvero essenziale nei colpi.
Sono come due auto:una aggiunge optional, l’altra è un solido modello base.Ed io scelgo la prima.
Ho letto tutti i commenti per farmi un bagno di folla – pro-jannik -..
È stupendo leggere tanto entusiasmo … Stupendo quasi quanto è stato stupendo veder giocare lui oggi
Avete detto già tutto voi..
Io ripeto solo una cosa che ho scritto ieri; Jannik sta sentendo tra i denti il sapore della propria forza e della vittoria…
E, come ben sottolinea la saggezza popolare: l’appetito Vien mangiando…
Bellissimo articolo, Mazzoni!!! Bravo!!! Grazie!!!
Bertolucci starà rosicando di brutto…il suo Musetti stenta a decollare
@ Markenada 63 (#3466375)
Proprio così per quanto io abbia sempre creduto e sperato in questo, ora che si sta concretizzando sotto gli occhi di tutti stento a crederci. Pensavo che un giorno nel futuro, fra un paio d’ anni avrebbe rasentato questa completezza e facilità, ora me le vedo sotto gli occhi e vedo un giocatore ancora migliore di quanto sperassi. Non oso pensare a cosa succederà se si spingerà ancora più avanti. Jannik taccio perché sono abbagliato….!
Non si tratta di esser tifosi medi ed evidentemente non sai come funzionano le cose sul forum, basti pensare che quell’utente, sarà sicuramente un caso eh, quando parla di Jannik lo fa sempre e solo per sminuirlo, ha trovato modo di criticarlo anche in una giornata come oggi, boh, ma sarà sicuramente un caso, guai a pensar male..
Sí
Ricordiamoci poi che Vagnozzi è pupillo di Sartori
Fognini prima e Berrettini poi nel tennis maschile hanno indubbiamente rialzato l’asticella: vinto tornei importanti, finali prestigiose, entrati in top10. Ma sono cose recenti. I tempi bui in cui un Gaudenzi, terraiolo con poco carisma e pochi colpi, era considerato un grande giocatore qui da noi, o in cui ci emozionavamo per una volée di Cane’ in coppa Davis pensando di avere di fronte un piccolo Edberg italiano sono ben chiari ai miei occhi. Tifavo per loro ma Becker, Sampras, Agassi, Lendl facevano un altro sport negli anni 80/90
In risposta sta diventando letale sulle seconde in cui ormai incute timori e doppi falli. Un miglioramento da attuare invece può ancora intravedersi nelle risposte a prime potenti e centrali (in considerazione del fatto che un Alcaraz serve poche seconde e a volte il 75% di prime questa virtù sulle seconde servirebbe a poco): se le vedesse spesso ripetute da un rivale che varia poco la battuta un anticiparle anche da molto dietro alla Medvedev potrebbe essere statisticamente fruttuoso: su una risposta ad un bolide di prima di istinto e di rovescio in back ha fatto il punto di chiusura del match in una circostanza in cui il punto spesso è perso.
Jannik sublime!
Io faccio parte dei tanti italiani che istintivamente l’abbiamo sin dall’inizio adottato e “visto” in lui un campione.
E infatti la partita con Rublev possiamo pacificamente considerarla la sua migliore in assoluto il che conferma la tesi che in ogni partita egli aggiunge qualcosa crescendo quindi all’infinito. Quando non avrà più nessuno da superare si limiterà… a superare se stesso.
Sinner, l’infinito (all’interno del finito, che è iĺ mondo).
La mamma dei ……. (scegliete voi la parola) è sempre incinta !!!
Quindi anche chi ha scritto questo articolo fa parte della categoria cettoliana: devastante, inarrestabile, sontuoso … questo è solo l’inizio dell’articolo.
Comunque se ti diverti tanto ad elevarti a non so cosa, che cosa vuoi che ti dica: buon divertimento!
Penso anche io, ma intanto il buon Tommy nella race è appaiato a Jannik ed al suo amico Fritz. Sta avendo un’ottimo momento TP
Penso anche io, ma intanto il buon Tommy nella race è appaiato a Jannik ed al suo amico Fritz. Sta avendo un’ottimo momento TP
@ Man Fredi (#3466200)
Grande.
Manco avesse citato Carreno o Bautista, come se non lo avesse già battuto poi Carballes
Sono tutte vaccate. ….puoi metterci Lillo e Greg, ric e gian, Gianni e pinotto…ma chi lo ha creato è piatti….e doveva essere fatto fuori…
Jannik è ormai un altro giocatore, più completo e con più soluzioni, con le dovute differenze Rublev ricorda un po il primo Sinner, grande colpito re un po limitato nelle soluzioni tecniche e tattiche. Non avrà ovviamente mai l intelligenza tennistica di Jannik, e penso che il divario tra i due è inevitabilmente destinato ad aumentare a favore del nostro ragazzo. In ogni caso ha battuto un altro top ten e con enorme facilità, sono pochi ormai quelli che appaiono francamente superiori al nostro campione. Il tempo chiarirà il resto!
Ho sempre rimproverato Sinner per l’ errata tensione del piatto corde. Beh …. oggi bravissimo, complimenti per aver fatto la scelta giusta.
Sinner sara’ ancora piu forte sulla terra rossa e diventera’ imbattibile sull erba.
Sinner si sta evolvendo tecnicamente,fisicamente e tatticamente e questo gli consente di giocare come ha fatto con Rublev.Se continua così, in futuro ne vedremo delle belle…Forza Sinner The Winner !!!
Quoto in pieno, lo scorso anno sinner per me ha fatto anche meglio del 2021,nel quale aveva fatto buona parte di punti tra 250 e qualche 500, nel senso che nei grandi tornei arrivava sempre nei migliori 8/16, poi mancava sempre quel qualcosa in più, spesso dovuto dagli infortuni o a mancanze anche nel chiudere i match, come le sfide conteo FAA o contro alcaraz a new york. Quest’anno la crescita é notevolmente più evidente e giocherà l’ennesimo quarto di finale, da favorito, in attesa di uno tra fritz,Alcaraz o paul…non darei per scontato un replay del quarto di indian wells, visto che in tanti danno per scontato alcaraz in semifinale, ma il fritz di oggi é stato veramente forte contro il bimbo montato che nel 2022 sta prendendo cazzotti in tutti i grandi tornei. Tornando al discorso di sinner sotto la gestione vagnozzi-cahill vedo molti miglioramenti sul servizio e sull’inserire variazioni sul tema,quindi nel gioco di fino con le palle corte e a rete. La risposta e i due fondamentali da fondo sinner non é secondo a nessuno per quello che mi pare, nemmeno di alcaraz, la differenza rispetto allo spagnolo é che lo spagnolo ha sicuramente più naturalezza sia nel gioco di fino, sia sugli spostamenti, più che sui colpi singoli e la differenza tra i due secondo me é principalmente questa. In ogni caso va vinto il quarto contro chi arriverà in attesa di una bella semifinale. L’obiettivo in ogni caso per sinner quest’anno é quello di avvicinarsi il più possibile alle vittorie slam, provar a vincere un 1000 e sicuramente esser negli 8 di Torino, dove tolti 3/4 giocatori,in questo momento più forti di sinner non ne vedo
Quoto e aggiungerei Darren Cahill, e tutto il suo Team.
Vero, determinante anche Cahill, ma Vagnozzi ha molti meriti, tutti sottovalutati, tra l’altro.. al di lá delle variazioni apportate al suo gioco che ne hanno completato il bagaglio di soluzioni a disposizione, dal lato umano noto che hanno un grande rapporto, si vede che Jannik è molto più sereno e felice di un tempo, bravo Vagnozzi, poco appariscente, ma concreto
17 suona male, 18…
Grandissima prestazione di Jannik.
Oggi tutto ha girato per il verso giusto: un avversario con cui sicuramente si trova bene, servizio molto più performante del solito, condizione atletica eccellente e anche qualche tocco di ottima fattura tra cui la stop volley alla Edberg richiamata nell’articolo.
Ciò che mi fa essere veramente contento però non è questo, ma piuttosto la sensazione netta che, anche se qualcosa non fosse girato per il verso giusto Jannik l’avrebbe portata a casa.
Da appassionato e commentatore da divano ho l’idea (non da oggi) che Jannik abbia qualcosa di speciale (parlo dal punto di vista tecnico) che lo differenzia da tutti gli altri tennisti, anche i migliori.
Questa cosa è la capacità di generare velocità alla pallina a parità di sforzo fisico.
Mi sembra che anche giocatori che hanno una velocità di palla simile a Jannik debbano produrre uno sforzo fisico molto maggiore per imprimerla.
Non so assolutamente il motivo tecnico per cui ciò accada, credo che sia semplicemente un talento,un talento che forse ruba meno l’occhio di quello più legato alla manualità ma che può fare veramente la differenza nella carriera del nostro campione.
@ robert.lee (#3466152)
Mi perdonerai se mi do una ravanatina laggiù, vero?
E chissà che fatica, a tornare a casa… 😥
Ottimo Nick, Swinner!
E si ora ci siamo abbiamo anche noi uno che di partite ne perde una su 10 di fila bravo veramente in soli 2 set pazzesco….rublev non è l’ultimo arrivato anzi
Bellissimo il tifoso medio , se qualcuno non tifa il suo favorito o è un troll o non capisce nulla di tennis ho ha una visione distorta . CettoLaQualunque vi fa un baffo a voi 😛 . Io voglio che Sinner vinca Slam a iosa perchè quello che riusciranno ad inventarsi i suoi fans fara’ sembrare un genio dal qi incalcolabile un qualsivoglia tifoso di calcio . Vedremo cose che voi umani…
Gaudenzi è stato un grande atleta, professionista esemplare, ha raggiunto il 18° posto nel ranking Atp, probabilmente ha ottenuto il massimo per i mezzi tecnici che aveva, quindi forse lo metterei un gradino avanti agli altri che hai citato (talentuosi ma discontinui e limitati da problemi fisici o psicologici).
GRANITICO
Jannik un uragano. Purtroppo ho fatto confusione con gli orari e non l’ho visto. Comunque una grande notizia. Ora dei quarti alla sua portata e se dovesse farcela anche Sonny…
Spero che tu sia ironico
Bisogna dire che Jannik è migliorato tantissimo sotto tutti i punti di vista.
Ma dobbiamo apprezzare anche,cosa che a volte dimenchiamo quasi tutti di evidenziare, la volontà e l’idea che ha avuto Jannik si scegliere Vagnozzi e in seguito Cahill.
Un ringraziamento anche a loro è dovuto.
Avete dimenticato tutti cosa ha fatto Berrettini negli ultimi anni?
Si potrebbe iniziare a pensare che il vero termometro del gioco di Sinner sia la risposta e che la sicurezza del suo gioco ruoti sul rovescio.
La prestazione al servizio oggi è stata ottimale e forse per questo vi è stata una grande facilità di gioco e nell’esecuzione di vincenti. Proprio perché ottimale potrebbe non essere questo lo standard su cui assestarsi. Funzionasse sempre così, sarebbe un lusso di non poco conto.
Il miglioramento al servizio sta avvenendo, non tanto in termini di velocità di punta, quanto di sicurezza. Prossimo step sarà incrementare la lavorazione della rotazione a uscire e la precisione. Potrebbe avvenire in questo modo anche l’incremento delle percentuali su prime e seconde.
Nel punto che è stato proposto si sono visti i tentativi di innestare miglioramenti tattici e tecnici, quelli che possono portare Jannik al pari dei top five:
1) rovescio solidissimo. Per evitare il dritto molti avversari preferiscono muovere Sinner dalla diagonale del rovescio. Molto difficile che accada perché sfidarlo su quel colpo è un azzardo. Se il rovescio funziona Sinner può difendersi e sa come usarlo per attaccare, deve osare;
2) ricerca dell’accorciamento dello scambio. Appena si presenta l’occasione dopo i 4 colpi di inizio scambio, Sinner deve aggredire, dritto o rovescio non deve fare differenza. Deve essere lui a imprimere il ritmo e la verticalità per mangiare il campo all’avversario;
3) variazioni tattiche nella parte intermedia dello scambio per eliminare i tempi di attesa. In questo il rovescio lungolinea profondo è funzionale ad una ricerca della rete o ad un colpo più comodo di chiusura.
4) la volèe: lasciamo da parte un secondo la perfezione del colpo. Diciamo che è stato forse anche un pelino fortunato a giocarla così bene da dietro la linea del servizio. È stata miracolosa, seppure straordinaria, ma dimentichiamoci che quello sia un livello acquisito. Si può parlare invece di livello acquisito per.l’attitudine mentale. Sinner è entrato nell’idea che si deve concedere qualche variazione in più a partita, cambiando la velocità di palla e la lunghezza dei colpi. Mentalmente sa già che palla corta e ricerca della rete gli servono. Alcaraz in fondo ha dettato un modo nuovo di concepire il tennis e Sinner lo sa e dovrà seguirlo nell’evoluzione del gioco di questo nuovo ventennio
Come disse Jorge Valdano di Roby Baggio:
“Excelente jugador!!!”
🙂
GRANDE JANNIK!!!
Più che PAUL, il vero pericolo X Alcaraz e’ Fritz