Opelka: “La serie Break Point? Fin dal primo episodio ho pensato che fosse orribile”
Reilly Opelka continua a sparare “Ace”, non con la racchetta ma con la sua proverbiale sagacia nei commenti, sempre pungenti e assai diretti. Il gigante USA è fermo da mesi, alle prese con la riabilitazione dall’operazione all’anca, ma resta attivissimo sui social e in varie interviste, nelle quali non si trattiene esprimendo pareri forti, senza peli sulla lingua. Stavolta l’oggetto delle sue critiche è la serie Netflix “Break Point”, che mostra il dietro le quinte del tour Pro. Nel corso del Craig Shapiro Tennis Podcast, condotto dal bravo collega statunitense, Opelka ha affermato che la serie sul tennis è deludente, non riesce minimamente a toccare il livello di interesse di “Drive to Survive”, focalizzata sui piloti di F1, o nemmeno quella sui professionisti del golf poiché manca di trasparenza.
“Ci sarà una seconda serie di Break Point? Mah, non è una grande notizia. Voglio dire, guardi i pochi sport che hanno fatto le serie Netflix, Formula 1, golf, tennis. Il tennis arriva terzo, ma a grande distanza dalle prime due” commenta Reilly. “Non è un pensiero folle o controcorrente che Break Point fosse uno spettacolo noioso. Ho pensato fin dal primo episodio che fosse orribile. Era troppo semplice. Hanno davvero sminuito troppo tutto quello che c’è nel mondo del tennis. Non hanno mostrato le controversie, i problemi. Sono rimasto sorpreso dalla misura in cui hanno mostrato la F1. In quella serie hai davvero uno sguardo all’interno, è il più trasparente possibile, mentre nel tennis è prevalsa la censura”.
“E davvero incredibile che siano state le stesse persone a produrre ‘Drive to Survive’, non potresti immaginarlo vedendo la serie sul tennis. È un formato completamente diverso”, ha aggiunto, facendo quindi capire che a suo dire questa serie è stata un’occasione persa confrontandola a quella sui piloti.
TAG: Break Point Netflix, Reilly Opelka
La versione di Reilly come critico televisivo, è meglio di quella del tennista grezzo e bombarolo.
Vista 🙂
Nel suo “piccolo” un capolavoro, sincero e pieno di aneddoti. Ne esci arricchito
Molto apprexzato , ma non mi risulta essere una produzione Netflix
Circo.
Non potevi affibbiargli un sostantivo migliore.
Grande!
Ha ragione da vendere
Non l’ho visto e non credo lo vedrò, ma mi ha appena confermato le impresisoni che avevo senza nemmeno averlo visto
@ Sarra_cino85 (#3464433)
Jannik Sinner apprezza la sua privacy e non si iscriverebbe mai al circo Netflix.
Basta non guardarla
Il resto e’ gossip
Mi fido poco di “Ivo Karlovic 2.0” …
Premessa.
Non ho visto i biopic di cui parli
Però STRACONSIGLIO la serie sull’Italia di Davis
Non è fatta bene, è fatta meglio, tanto, ma tanto tanto tanto
Per chi ha vissuto gli anni di quell’epopea (ad es. il sottoscritto che la palla corta di Adriano a Lendl la vide in tv ed era la prima volta che vedeva una cosa del genere) ma anche per chi non era ancora nato.
E siccome non son cattivissimo come dice il mio nick dò anche il link di Raiplay
https://www.raiplay.it/programmi/unasquadra
Pero’ non capisco cosa intenda quando parla di controversie che avrebbero aiutato la serie ad essere piu godibile?
Avrebbe voluto qualche accenno sulla faida tra Gaudenzi e l’ATP vs il gruppo della PTPA guidato da Nole/Pospisil e lo stesso Opelka sui guadagni dei giocatori?
Avrevbbe voluto mostrare quello che succede dietro le quinte tra tennisti russi e ucraini e cosa pensavano tutti della loro esclusione da wimbledon?
qualche nota di gossip su relazioni tra giocatori atp e giocatrici wta?
la differenza tra il mondo dorato dei top players e i mestieranti dei polverosi campi dei challenger?
Questi elementi avrebbero reso piu interessante la serie?
E’ più interessante il video dello youtuber con Berrettini, ma di gran lunga….
Ma lui che fa il tennista, come fa a dire che quella della formula 1 è completa e mostra la realtà da dentro?
Probabilmente se fanno la stessa domanda a Ocon (uno del livello di Opelka nell’altro sport) dirà che quella sulla formula 1 è semplicistica e banale, e magari quella sul tennis è fica.
Il tema probabilmente è che dopo un po’ questo modello stufa, qualsiasi sia l’argomento.
In ogni caso, capisco che al momento Opelka sia fermo e quindi abusa di piattaforme di streaming, ma ci sono tante belle cose da guardare su Netflix prima di arrivare a Break Point
La serie può essere affascinante per tutti coloro che non seguono il mondo del tennis. La stessa critica è stata fatta alla serie gemella che si occupa della F1.
Quindi può essere utile per chi si avvicina al mondo del tennis per la prima volta, per gli altri noiosa e abbastanza inutile. Tutte cose viste e marginali
Aggiungo un altro spunto. Avete per caso visto Resurfacing, il docu su Andy Murray? Ok Resurfacing sta a questa serie come Open (bio di Agassi) sta ad Excalibur (bio di Errani)
Il punto è che secondo me da “addetti ai lavori” / esperti / appassionati, quali in teoria dovrebbero essere gli utenti di un sito specialistico come livetennis, che sappiamo chi più chi meno come funziona questo mondo, l’interesse è pari allo 0. Se ci mettiamo poi lo scarso appeal dei tennisti attuali.. ipotizziamo stessa serie / identiche scene con protagonisti Federer / Djokovic / Nadal oppure Hurkacz / Auger / Ruud .. potete naturalmente immaginare il risultato, e sto dicendo un ovvietà non che stia scoprendo l’acqua calda
Reilly è un uomo di grande levatura culturale ed intelligenza e non solo statura…
Non sono un fan di Netflix, che propone spesso prodotti controversi e con un certo bias politico. Sposo per questo appieno il suo pensiero
L’uniche cose che mi hanno colpito sono l’incredibile disordine della camera di Berrettini al limite del barbonaggio e la pressione che mette Nadal all’avversario nella stanza di chiamata. Sembra un toro quando entra nell’arena…una cosa incredibile..
Non ho visto la serie non posso giudicare. Però mi diverto molto quando trasmettono Atp Magazine; i quiz che fanno ai tennisti su vari argomenti, spesso legati ai vincitori di tornei, o al ricordare eventi recenti o meno, sempre in tono leggero, sono molto sfiziosi. A volte gli fanno fare anche delle prove di intelligenza o abilità non necessariamente legate al tennis. Vabbè non c’entra niente era solo per segnalare magari a chi non guarda mai il magazine. Saluti a tutti
Premesso che non ho visto né vedrò le 3 serie.
E che non capisco se la tua sia ironia o meno.
Però il punto è non confondere l’evento sportivo col dietro le quinte
Una partita di tennis la guardo, una di golf mi devon legare..
Però magari i personaggi sono di altra levatura e il dietro le quinte dei golfisti può essere più divertente/interessante
E’ vero, la serie non è entusiasmante ma se riguardasse i suoi match in tv la rivaluterebbe.
Concordo. Anche io l’ho mollata ben prima della metà.
@ velenopuro (#3464384)
Potresti aver ragione sui tennisti noiosi ma forse hai più ragione quando scrivi “Netflix le sa produrre, sa cosa interessa al pubblico” ed è qui che Opelka probabilmente pone la critica. Forse è troppo distante dalla realtà e troppo impostata sul dare al pubblico quello che in Netflix credono che gli spettatori chiedano
Si, onestamente non sono arrivato neanche alle terza puntata. Davvero una noia mortale…
@ velenopuro (#3464384)
Sai che non hai tutti i torti ?
Perfino i golfisti sono piu divertenti.
Tra l’altro ha portato malissimo a tutti i tennisti che vi hanno partecipato…Netflix stai lontano da Jannik please!
Concordo con Opelka, io ho iniziato a vederla e non la ho finita. Alcune scene sono patetiche.
Con la clava, ops, racchetta in mano è un neandertaliano troglodita, fuori dal campo è forse il tennista più colto del circuito
E se fossero proprio i tennisti che son noiosi?
No, perchè Netflix le serie le sa produrre, sa cosa interessa al pubblico, è il suo lavoro.
E se trova magari una manica di personaggi noiosi non è che possa far vedere le preoccupazioni di Opelka sull’incordatura o Tsitsipas che si lamenta che le palle nuove provocano infortuni ecc ecc
Bravo e intelligente