Masters 1000 Indian Wells: Alcaraz sconfigge Sinner e vola in finale. Jannik ha avuto un set point sul 6-5 (SIntesi della partita)
Un buon Jannik Sinner non basta ad arginare l’esuberanza, efficacia e qualità di Carlos Alcaraz sul sintetico di Indian Wells. È il 19enne di Murcia il secondo finalista dell’edizione 2023 del primo Masters 1000 stagionale, ha sconfitto l’azzurro col punteggio di 7-6(4) 6-3 e sfiderà domani Daniil Medvedev. In caso di vittoria sul russo (alla quarta finale consecutiva sul tour!), Carlos tornerà anche n.1 nel ranking superando Novak Djokovic. Alcaraz ha meritato il successo stanotte, ha condotto il match con il suo tennis fatto di grandi rischi, tempi di gioco rapidissimi, attacchi perentori, molte variazioni e difese straordinarie.
“Charlie” è stato complessivamente più aggressivo e più efficace di Sinner in ogni fase di gioco, a partire dal servizio: ha chiuso l’incontro con il 72% di prime in campo, ricavando il 73% di punti, mentre Sinner ha pagato un modesto 50% di prime in campo, un dato troppo basso per far partita pari a questo livello, davvero altissimo. Ma non è stato solo il rendimento della battuta a scavare la differenza tra i due. È corretto sottolineare che Alcaraz è stato superiore nella condotta del match poiché è riuscito a portare la partita sui binari a lui più favorevoli, bravissimo a non dare ritmo all’azzurro, nel prendersi grandi rischi con tempi di gioco quasi azzerati, non consentendo a Jannik di entrare nello scambio di ritmo in progressione. Infatti appena Sinner è riuscito a “tenere fermo” Carlos portandolo a scambiare dritto per dritto a velocità massima, ha vinto la maggior parte dei punti, praticamente tutti quelli oltre 10 tiri. Bravo è stato Alcaraz nello scappare da questa morsa, rischiando subito un gran punto, o con un attacco, sempre mettendo immediata pressione all’azzurro con ottime aperture di campo fin dall’uscita dal servizio. Continue variazioni, incluso qualche improvvisa pallata carica di spin, pur di non giocare scambi prolungati. Una tattica rischiosa, che gli ha fatto perdere la bussola a metà del primo set, ma che alla fine l’ha portato alla vittoria con 26 punti vincenti e 32 errori, contro il 14-23 di Jannik.
Alcaraz sul sintetico si conferma superiore a Sinner, 3 vittorie su 3 match disputati a livello ATP. Ha fatto lui maggiormente la partita, come dimostra anche il vantaggio di un break nel primo set, poi recuperato da un ottimo Sinner con uno strappo di qualità, approfittando di una piccola pausa del rivale. Jannik può recriminare per il set point avuto in risposta sul 6-5, ma lì ha giocato un bell’attacco Carlos, e quindi nel tiebreak lo spagnolo è stato davvero incisivo. Al contrario, Sinner nel tiebreak non ha brillato. Ha pagato ogni volta in cui non messo la prima, e quindi una scelta errata sul cercare a tutti i costi di colpire col diritto da sinistra, nonostante la risposta di Carlos fosse troppo angolata
Sottolineati i meriti indubbi di Alcaraz, questa semifinale conferma che a questo livello Sinner non può permettersi un rendimento mediocre col servizio. È necessario mettere più del 60% di prime, ideale due su tre, e trasformare in punti almeno un 70%. Sono i numeri con i quali ha sconfitto Fritz. E come contro l’americano, quando è riuscito a forzare il gioco sul ritmo, sulla progressione, diventa quasi irresistibile, vista la sua grande condizione fisica, l’abilità nello spingere ad alta velocità trovando controllo e profondità. Per imporre questo tipo di pressione, i colpi di inizio gioco restano decisivi. Stanotte anche in risposta è stato meno efficace, ha pagato ogni volta in cui Alcaraz ha trovato una prima palla esterna molto precisa, o una seconda carica di effetto “kick”, che Jannik non è riuscito a schiacciare con forza trovando profondità. Sinner deve portare a casa l’eccellente torneo disputato, l’ottima semifinale raggiunta, la conferma che con questa forma atletica e tipo di gioco può essere vincente e a tratti dominante. Il primo set assai equilibrato, nel quale è riuscito a rimontare ed arrivare anche a set point, nonostante una giornata al servizio non eccellente, conferma quando sia diventato forte e pericoloso Sinner. Contro un grande Alcaraz, si può perdere.
Marco Mazzoni
La cronaca
Sinner inizia la seconda semifinale al servizio. Un buon game, spinge col diritto (colpo che sta funzionando benissimo nel torneo) e anche un Ace, 1-0. Risponde con la stessa moneta Alcaraz, prime in campo, piedi sulla riga e via a spingere forte col diritto. 1 pari. Nonostante un doppio fallo, cercando grande velocità con la seconda palla, Jannik vince un buon terzo game, assai rapido nel coordinarsi dopo il servizio e difendersi sulle risposte aggressive dello spagnolo. La palla corre davvero veloce, entrambi spingono con massima intensità fin dai primi giochi. Clamoroso il secondo punto del quarto game, vinto dall’azzurro, una progressione micidiale che sbaraglia Carlos. La sensazione è che quando il punto si allunga, Sinner sia superiore, mentre Alcaraz tende ad aprire immediatamente l’angolo e sparare a tutta subito. 2 pari. Jannik affronta la primissima situazione complicata sul 15-30, ma trova un Ace provvidenziale. Sul 30 pari però commette il secondo doppio fallo del match, ecco la prima palla break dell’incontro. Ace! Che freddezza e classe Jan. La posizione molto aggressiva in risposta alza la tensione in Sinner che commette un altro doppio fallo. Stavolta la prima palla non entra, e la seconda è preda di una risposta cross violenta di Carlos, che forza l’errore di Sinner. BREAK Alcaraz, 3-2 e servizio. Il primo calo alla battuta costa carissimo all’altoatesino. Al contrario l’allievo di JC Ferrero usa benissimo la prima palla esterna, veloce ma soprattutto carica di effetto, che rende complicato per Jannik entrare con forza nella palla e trovare profondità. Con una volée da metà campo fenomenale per controllo, Carlos trova il punto del 4-2. Ritrova sicurezza l’azzurro, a zero resta in scia 3-4, ma il “problema” è trovare un gran game in risposta per riaprire il parziale. La chance arriva: due errori di Alcaraz, classici unforced, e 0-30. Con una risposta aggressiva, Sinner strappa il punto dello 0-40, tre palle del contro break! Altro grave errore col diritto in spinta per Carlos e… CONTRO BREAK! 4 pari, il set torna in equilibrio. Ancora out il diritto di Alcaraz, diventano 10 i punti di fila vinti da Jannik. E poi 11 con un paio di “manate” col diritto ingestibili di Sinner. Si butta avanti e interrompe l’emorragia “Charlie”, ma con un bell’attacco col diritto Jannik chiude il nono game e completa il sorpasso, 5-4. In questa fase lo spagnolo non riesce a contenere la combinazione di velocità e profondità, è sotto 15-30, ma la risposta di Jannik è lunga di un niente. Il servizio aiuta Carlos, 5 pari. La palla è “infuocata”, entrambi trovano accelerazioni clamorose, grande spettacolo in campo. Sul 6-5, Sinner pressa e forza gli errori del rivale che ai vantaggi concede un Set Point! Se lo gioca attaccando con la palla corta Carlos, Jannik non trova la direzione giusta. Il parziale si decide al tiebreak. È Charlie a strappare il primo punto in risposta, sfruttando una seconda palla di Jannik non così incisiva, 3-1. Sbaglia col rovescio Alcaraz, troppa fretta nello spingere una palla molto lenta (in recupero) dell’azzurro. Si gira 3 pari. Un nastro fortunato per l’iberico, ma l’azzurro non si scompone. 4 pari quando scocca l’ora di gioco. Un errore col rovescio cross, in difesa sulla risposta molto aggressiva di Alcaraz, costa a Sinner il punto del 4-5. Poi l’azzurro sbaglia posizione in campo, facendosi trovare impreparato dopo aver tirato a tutta ma senza chiudere il punto. 6-4 e doppio Set Point Alcaraz. Chiude Carlos con un rovescio incrociato straordinario, 7 punti a 4. Peccato per il Set Point non trasformato, ma soprattutto per quei due errori dal 4 pari nel “decider”. Grande equilibrio e spettacolo in campo, un set molto equilibrato. Ha vinto un punto più del rivale Sinner, ma solo il 51% di prime palle in campo, troppo poco.
Secondo set, Alcaraz scatta al servizio. Forte del primo set appena vinto, spinge con sicurezza e muove lo score. Il quarto doppio fallo del match costa a Sinner un pericoloso 15-30 in avvio. Arriva il quarto Ace in soccorso. Carlos è “on fire”: prima trova un passante in corsa di diritto assurdo, trovando equilibrio e controllo da metri fuori dal campo; quindi spinge forte al centro e provoca l’errore di Jannik. C’è la palla break per lo spagnolo. Se la gioca male Sinner, si sposta a sinistra per colpire col diritto ma la traiettoria in arrivo è troppo angolata e non trova la palla. BREAK Alcaraz, 2-0 e servizio. Tutto prova, e tutto gli riesce, pure quella palla corta col diritto che finora non aveva portato a niente di buono. La chiave per Sinner è “tener fermo” l’avversario bloccandolo nello scambio di ritmo, costruendo la progressione e non lasciando che il rivale possa aprire il campo e affondare subito. Infatti così l’azzurro vince due punti in risposta, ma Alcaraz chiude il game con un lob fantastico dopo uno scambio mozzafiato. È il colpo del match, un piccolo “uppercut” al morale di un Sinner in questa fase soverchiato dall’aggressività e tempi di gioco minimi del rivale. 3-0 Alcaraz. L’altoatesino interrompe finalmente la striscia di Carlos, 1-3. Dal suo angolo lo incitano a provarci, a non aver paura di sbagliare. Ma Alcaraz in questa fase è imprendibile, serve molto bene (73% di prime) e prende il rischio immediatamente, Sinner non riesce a tenerlo fermo e costruire. Una risposta errata, su di una seconda palla molto profonda e carica di spin, provoca l’errore in risposta di Jannik. 4-1 Alcaraz, a due passi dalla vittoria e dalla finale di Indian Wells. Inizia male il sesto game l’azzurro, cerca in tutti i modi di colpire col diritto anche su una palla molto angolata – come l’errore che ha pagato caro nel tiebreak – quindi un altro errore in scambio, 15-30. Si aggrappa alla progressione allungando gli scambi, l’aspetto tecnico nel quale finora è stato superiore nel match. Con una difesa e contrattacco micidiale, Alcaraz strappa il punto del 30-40, palla del doppio break… E la prima di Jannik latita… Rischia a tutta in risposta Carlos, ma la palla gli esce di poco. Le PB diventano due, super-aggressivo l’iberico. Lo aiuta il servizio, una bella botta esterna. Ma non molla la presa Alcaraz, divora l’ennesima seconda di servizio e strappa la terza chance di break. Con coraggio si butta avanti, rischia a tutta trovando la riga e si salva ancora Jannik. Con tantissima fatica, Sinner resta in contatto portandosi 2-4. Improvvisamente – come nel primo set sullo stesso punteggio – arrivano alcuni errori di Alcaraz, 0-30. A differenza del primo parziale, stavolta la battuta aiuta il murciano, con 4 punti di fila, praticamente senza giocare, si porta 5-2. Jannik non crolla, resta in scia ma ora Alcaraz serve per il match. Ace a 219 kmh, quindi una palla corta all’uscita dal servizio, ottima, e quindi passante cross terrificante. 30-0. Troppo bravo. Sinner non molla, entra coi piedi in campo e trova un gran diritto vincente. Con l’ennesima mazzata a tutto rischio e tempi di gioco azzerati, è 40-15 e doppio Match Point. Passante vincente, annulla il primo Jan. Chiude al secondo, con un diritto dal centro. Bravo Carlos, grande prestazione e finale meritata. È la sua terza finale a livello M1000, trova il tennista più “caldo” e se vince tornerà n.1. Sarà una grande finale. Jannik ha ceduto a un tennista oggi complessivamente superiore. Ha pagato un modesto 50% di prime, ma come condotta di gara l’iberico è stato superiore. Bravo Carlos.
[1] Carlos Alcaraz vs [11] Jannik Sinner
5 ACES 4
1 DOUBLE FAULTS 4
52/72 (72%) FIRST SERVE 36/72 (50%)
38/52 (73%) 1ST SERVE POINTS WON 28/36 (78%)
9/20 (45%) 2ND SERVE POINTS WON 17/36 (47%)
1/2 (50%) BREAK POINTS SAVED 4/6 (67%)
11 SERVICE GAMES PLAYED 10
8/36 (22%) 1ST SERVE RETURN POINTS WON 14/52 (27%)
19/36 (53%) 2ND SERVE RETURN POINTS WON 11/20 (55%)
2/6 (33%) BREAK POINTS CONVERTED 1/2 (50%)
10 RETURN GAMES PLAYED 11
13/18 (72%) NET POINTS WON 9/21 (43%)
26 WINNERS 14
32 UNFORCED ERRORS 23
47/72 (65%) SERVICE POINTS WON 45/72 (63%)
27/72 (38%) RETURN POINTS WON 25/72 (35%)
74/144 (51%) TOTAL POINTS WON 70/144 (49%)
221 km/h MAX SPEED 212 km/h
193 km/h 1ST SERVE AVERAGE SPEED 195 km/h
155 km/h 2ND SERVE AVERAGE SPEED 151 km/h
TAG: Carlos Alcaraz, Jannik Sinner, Marco Mazzoni, Masters 1000 Indian Wells 2023
Wimbledon non importante?
Sorry, Korda è un 2000. Quindi JS è più giovane del giovane e promettente Korda
@ enzolabarbera1938@libero.it (#3457628)
Mi pare che lo segui ma non troppo attentamente. Di anni ne ha 21 e mezzo, come il giovane Korda, ad esempio.
E poi cosa c’entra l’altezza che è un dato oggettivo, con la mobilità laterale, che è un tuo personalissimo e secondo me inventatissimo, limite di JS?
Anzi per la sua altezza, ormai oltre i 190cm, é uno dei più veloci negli spostamenti laterali.
Saluti
Col challenger che francamente negli h2h conta poco. Col challenger Giustino potrebbe dire di essere in vantaggio su Alcatraz h2h
İn Atp siamo 3-2 … E sono solo due anni che si incontrano. A fine carriera magari sarà 30-30.. .
A me piacerebbe sapere chi sarebbero i nove che son meglio SEMPRE.
Perchè francamente non è che veda fenomeni da tutte le parti.
Nemmeno Fritz o Tsitsipas o Zverev , tanto per dire
@ Hair49 (#3457727)
Cioè praticamente la tua analisi è: che Sinner stazionerà intorno alla decima posizione o peggio non credo migliorerà?
Io spero che non sia così come dici tu, perché se fosse vero hai deciso il suo futuro e quello del tennis Italiano per un pò di anni, almeno che non salta fuori un prossimo giovane TopTen Italiano.
Tutto è possibile.
Tra te e Mazzoni uno sproloquio su una partita decisa da episodi di cui un paio potevano portare Jannik a vincere il primo set…ma anche il secondo ha visto tutti i game combattuti duramente..i due giocatori si equivalgono tranne che sulle percentuali di servizio, ma perdere di quattro punti col il 50% vs il 72% mi sembra un piccolo miracolo. Con i numeri di Sinner sulla prima, se avesse avuto il 65% la partita la vinceva. Invece, inverti le percentuali e vedi come finiva la partita….
Veramente da ieri siamo 4 a 2
@ antoniov (#3457822)
I scambi veloci, con Sinner, i migliori i qualli comprendono il giocho, non si permetono .
@ marcello (#3457809)
Poteva impattare anche sul 4 a 4, se è per questo. È stato un (1) break e i due game in più li ha fatti lui, mica son stati assegnati dal giudice.
Non per te, giusto la puntualizzazione, ma avendo ora rivisto il match, oltre ai fiumi di parole già stesi (come sempre intrisi di …liquame) mi sembra evidente che ieri non fosse giornata.
@ Mario (#3457874)
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Solo, faretra e non feretro,
Ottima ed equilibrata disamina
La penso come te.
Questi commenti giubilari nei confronti di Sinner mi sembrano figli del momento e dello sconforto dopo la sconfitta subita. Alcaraz ieri è stato più forte è vero, sia mentalmente che tecnicamente, forse. Però obiettivamente vorrei rivedere i vostri commenti dopo la lezione data da Jannik a Carlos a Wimbledon 22. O tutto è andato a finire nel dimenticatoio?
Se la completezza delle soluzioni, la varietà dei colpi fosse sufficiente a stabilire sempre chi vince, allora RF avrebbe vinto 60 Slam.
Cerco di fare un ragionamento che va al di là della partita di ieri che Mazzoni ha, secondo me, analizzato commentato con dovizia di particolari.
Alcaraz è superiore in varie cose rispetto a Sinner. E’ palese, ma sentendolo parlare nelle varie interviste si intuisce che Alcaraz stesso sia consapevole che ci sono diverse cose in cui è il suo amico Sinner ad essere superiore a lui. Ad esempio, se Sinner ieri ha vinto la stragrande parte dei punti “over 9 shots” un motivo ci sarà… Chi pensa che sia un caso fortunoso si sbaglia di grosso. E questo dimostra che ci sono anche tante cose che Sinner sa fare meglio di Alcaraz. Oltre ad essere un tifoso di Sinner, amo vedere le partite di Carlitos. Beh, non vedo nessuno in giro che riesca con costanza, durante i loro match, a metterlo in seria difficoltà. Personalmente credo che una della ragioni per le quali a volte vediamo Carlitos nervoso e falloso è dovuto al fatto che deve alzare oltremodo il tasso di rischio nelle giocate perché altrimenti Sinner lo aggredisce come, forse, nessun altro sa fare (Zverev a RG 2022, forse). Non è un caso che il suggerimento che ho sentito con maggior enfasi uscire dalla bocca di Ferrero ieri sera era: “stai calmo, stai tranquillo”.
Umago 2022 è la dimostrazione lampante, ancora di più che a Wimbledon, di questo fatto. Chi pensa che in quell’occasione Alcaraz fosse in vacanza si sbaglia di grosso. Questi due hanno ampiamente dimostrato che quando si trovano di fronte entrano in modalità “coltello tra i denti” anche se giocano a briscola. Semplicemente (si fa per dire) in quell’occasione Sinner lo ha rintuzzato e contrattaccato con violenza. Carlos non è abituato ad essere rintuzzato. Lui accelera e fa il punto e fine della discussione.
Tutto questo per dire che siamo tutti d’accordo sul fatto che Carlitos ha più frecce nel suo feretro ma anche Sinner ha le sue. Si tratta di giocarle al meglio nei momenti che contano e di cercare di essere bravi e intelligenti da neutralizzare le frecce dell’avversario. Visto che sono coetanei credo che si incontreranno 50/60 volte nella loro carriera. Qualcuno scommetterebbe che il risultato finale sarà 58 a 2 per Carlitos? Io no. Dati i margini di miglioramento di Sinner non scommetterei neanche sul fatto che Alcaraz ne vincerà di più.
Detto tutto questo, facendo un discorso più a lungo termine credo che la cosa più importante di questi primi mesi dell’anno è che Sinner sta salendo inesorabilmente di livello. Una salita che nessuno, ad oggi, può dire dove lo porterà. Sta finalmente arrivando ad esprimere un tennis che, molto probabilmente, tra pochi mesi lo porterà nella cerchia dei giocatori di vertice assoluto.
Sono rimasto favorevolmente sorpreso dal fatto che prima di scendere in campo con Fritz, top 5 e giocatore di casa, leggendo i pareri di vari autorevoli commentatori stranieri, diversi dei quali americani, ho scoperto con felicità che Sinner era dato per favorito. E anche questo fatto, inedito mi pare, è un segno della traiettoria intrapresa.
In questo 2023, personalmente, quello che vorrei vedere da Sinner è la possibilità di giocarsela stabilmente con i più forti senza partire sempre da outsider. Poi, si può vincere e si può perdere (Nadal e Federer si davano perfino delle clamorose stese condite da 6-0 clamorosi) ma il raggiungimento di questo status è il suo vero obbiettivo dell’anno. Sento che il giorno in cui vedrò i bookmakers pagare la stessa quota dell’avversario quando gioca con Zverev, Medvedev, Tsitsipas e Djokovic si sta avvicinando.
Buon tennis a tutti
Forse si tiene dentro le sue emozioni ma questo non è bene. Soprattutto da giovani è normale e lecito buttare fuori tutto o quasi, poi con la maturità si impara a gestire il tutto e trovare un equilibrio tra la ragione e il sentimento. Forse non riuscendo a esprimersi in questo senso non riesce a essere centrato come dovrebbe
Sono d’accordo
Il primo set (non dico il match perché poi bisogna vedere come saerbbe andata con il primo set a Jannik e questo è impossibile da sapere) è girato su due episodi
1) Il SP non convertito su servizio Alcaraz. Non si può recriminare perché Alcaraz ha servito bene lì e soèprattutto nei due successivi servizi. Però Jannik è stato un pelino titubante ed ha subito il gioco proprio sul SP.
2) Sul 3-3 del TB (e Jannik aveva recuperato da 1-3) ha avuto la possiblità di passare sul 4-3 con due servizi a disposizione. Ha giocato benissimo. E’ andato a rete e la avrebbe chiusa facile, ma il nastro lo ha scavlcato e ha fatto una volee storta. Alcaraz lo ha passato e ha preso la riga in modo molto fortunoso. Lì è girato il TB non tanto per il colpo fortunoso che può capitare a chiunque di fare o subire, ma perché psicologicamente ha frenato molto Jannik. Ha fatto 2 o 3 non forzati o attacchi fuori misura e ha perso il TB.
In quel momento Alcaraz ha ripreso fiducia e Jannik ha subito il contraccolpo perdendo il primo turno di servizio del secondo set e non ha recuperato più.
Insomma NONOSTANTE la percentuale di prime palle non ottimale Jannik poteva giocarsela al terzo. Alcaraz ha vinto meritatamente comunque. Niente da dire.
Beh,vorrei ben vedere. Ha fatto meno vincenti di quello che storicamente è il suo standard. Più errori,e 50% di prime. Nonostante questo ha avuto un set point
Ripeto, il servizio al di sotto del solito standard è stata la fondamentale ragione della sconfitta di Sinner che ha pure manifestato i propri limiti sotto rete! Nello scambio il ragazzo ha invece raggiunto un livello eccezionale per competere alla pari, se non superare i top 5.
Infatti, se ieri avesse servito ad esempio come nell’ultimo confronto con Medvedev, secondo me ad Alcaraz se lo sarebbe mangiato anche perchè quest’ultimo non ha ancora raggiunto il suo migliore standard e questo, sempre secondo me, emergerà nel confronto conclusivo di Indian Wells contro lo stesso russo che non dovrà patire molto per avere la meglio sul giovane spagnolo.
Ci sono stati 5 incontri tra i due, 3 li ha vinti Alcaraz 2 il nostro Jannik. Non vedo tutta questa differenza.
Un buon sinner, che conferma i progressi, anche fisici, di quest’anno
Ma meno attento e preciso nei momenti caldi della partita, in particolare nel tiè break dove ha sbagliato dei punti in modo abbastanza gratuito.
E forse la stessa palla del set point poteva giovare lo strettino incrociato invece che il lungolinea.
Poi chiaro che Alcaraz in fiducia nel secondo set serve uno jannik al 110% per arginarlo non certo quello con la bassa percentuale di prime visto ieri sera. Forse il punteggio è stato anche troppo generoso. Poteva finire 6-1 il secondo set.
Leggo troppi commenti critici a prescindere, la migliore analisi l’ha fatta Sinner stesso: non è riuscito ad avere una percentuale sufficiente di prime, ciononostante la partita si è decisa su pochi punti (tra cui uno molto fortunoso ne TB) e se Sinner avesse vinto il primo sarebbe stata un’altra partita. Poi Sinner ha spiegato chiaramente come debba accettare il fatto che il suo fisico non sia ancora completo, a differenza di quello di Carlos, e non gli permette di fare ancora quello che vorrebbe… E malgrado tutto ciò lui è lì, 2-3 nei match col prossimo numero 1. Non è inferiore per nulla, e se avesse vinto il primo set non ci sarebbe stato nulla da dire. Carlo ha grandi colpi, ma ne sbaglia anche, e messo sotto pressione fa fatica anche lui. Quindi meno sentenze su chi è alieno e su chi è solo forte. $ punti vinti in più non sono dominio. Svegliatevi. (Purtroppo Sinner non è anche riuscito ad innestare quella cattiveria agonistica che pure dal suo angolo gli chiedevano, pure questa ci mettiamo, eppure era lì…)
Guardo la parte piena del bicchiere. Da inizio stagione ottavi Slam, vittoria Montpellier,finale Rotterdam e semi a IW..significa continuità, voglia di arrivare e di migliorarsi e consapevolezza che in giro pochi ,al momento, gli sono superiori. Intanto siamo nuovamente a ridossissimo dei top 10 e testa e gambe girano che è un piacere
La questione principale che Sinner non avrà mai la mobiità e la flessibilità di Alcaraz, Djokovic o Nadal.
Per battere gicatori di questo ti, li deve “sfondare”. Prendere il controllo del gioco ed andare in pressing.
Per questo necessita di un servizio più stabile ed incisivo.
Per lo meno 2 su 3 non è lontano dal poter vincere certi match (sul duro).
Sulla terra vedremo quest’anno, ma lì temo che non abbia le doti fisiche di fondo per arrivare in fondo ad un 1000 su terra. Diciamo che l’impatto su suo fisico di match durissimi su terra un giorno dopo l’altro potrebbe non essere ben sopportato.
Per gli Slam, deve fare pratica, arrivando pronto agli appuntamenti. Ora che torna ad avere la classifica buona, incontrerà i più forti solo dai quarti in poi, quindi dovrà arrivare pronto fino ai quarti e vedere cosa trova.
di tutti i “tipi” di servizio che Jannik ha provato, questa stance è quella che lo tiene più “compatto”. Nella modalità precedente, oltre a sembrare che cadeva per terra tutte le volte (e in uscita dal servizio era totalmente instabile), era talmente storto nel movimento che di cm in altezza ne perdeva 15. Il movimento migliore sarebbe quello alla Zverev (o alla Rublev), con il busto e il lancio belli dritti e verticali, per sfruttare al massimo le leve. Però detto che ormai stravolgere da zero il movimento è impossibile, cerchiamo di consolidare le percentuali
Conti alla mano il primo obbiettivo di stagione di ritornare in top ten è praticamente raggiunto anche solo per un paio di settimane perché dalla settimana prossima avrà meno punti da difendere rispetto a Hurkacz, gli basterà vincere una partita in più rispetto al polacco e mantenere le giuste distanze in confronto degli altri 5/6 dietro di lui
@ grandepaci (#3457637)
E appena dopo lo ha battuto in due set alle atp finals..quindi no…il tuo ragionamento non sta in piedi
Jannik deve migliorare il servizio a livello di percentuale di prime palle…per il resto non possiamo lamentarsi..probabilmente tra un paio d’anni vedremo un Sinner migliore…
Tutto quello che vuoi, certo, ma nel punteggio ha quasi sempre condotto lui, però vero quello che sostieni
Se noi analizziamo i precedenti ATP tra i due, ci rendiamo conto che gli arrivi in volata hanno sempre premiato lo spagnolo, questo non è un caso. Quando Sinner ha vinto, ha dominato, come a Wimbledon, dove non c’è stata partita, se non nel terzo, con quel tie break che Alcaraz è riuscito a portare a casa grazie al suo grande temperamento, oppure a Umago, quando dopo il primo set perso in volata da Sinner, e un incerto avvio di secondo, ha finito per dominare aancora una volta la scena. invece a Bercy è stata una partita simile a questa, solo il secondo più tirato, che ha visto prevalere la garra-forza mentale ispanica, così come a New York, dove purtroppo il braccino del nostro nei momenti decisivi ha fatto la differenza in negativo, in un incontro tiratissimo.
Questo vuol dire che, al di là degli aspetti tecnici, la differenza principale tra i due è la capacità di essere freddi nei momenti in cui si decide il match. In questo lo spagnolo è decisamente superiore. D’altronde in uno sport straordinariamente complesso come il tennis, questa qualità fa la differenza e bisogna dire che in quest’aspetto Nadal prima e probabilmente Alcaraz oggi, nonostante la giovanissima età, e domani non hanno forse eguali.
Rimane l’ottimo torneo di Sinner, che si sposta adesso a est sempre più consapevole delle proprie forze, per quanto per spuntarla contro Alcaraz negli arrivi in volata dovrà dimostrare una maggiore freddezza, quella che non ha mostrato nelle ultime due sfide dirette.
Pure da Rune? Se Rune avesse battuto wawrinka non pensi che avrebbe perso malamente con sinner? O se avesse battuto cressy a montpellier? Se ogni volta che deve incontrare sinner perde al turno precedente, poi grazie che rimane avanti nell’unico scontro diretto che c’è stato
Ottima analisi che condivido.
Jannik non ha colto l’occasione quando Alcaraz ha sbandato in modo anche preoccupante, commettendo errori inusuali..
Jannik deve crescere tanto in tanti aspetti, tecnici, fisici e tattici, se vorrà contrastare un tennista del genere..
@ jhon (#3457580)
Come meritiamo di stare e per come ho scritto Sinner ha più o meno la posizione di Sakkari, Pegula un pò meglio, quindi esempio calzante e appropriato, ribadisco prospettive limitate a navigare intorno alla decima posizione o peggio non credo migliorerà
Carlos..la tua osservazione e’pertinente:in realta’e’ il ” fulcro” di tutto e tutto gravita e gravitera’ intorno a questo assunto: la presenza di CarlosAlcaraz ai turni finali dei massimi eventi nel prossimo futuro:fattore imprescindibile:
Inoltre vorrei dire:capisco l attaccamento affettivo a Jannik,ma bisogna anche imparare a vedere le cose in modo più lucido e obiettivo…la sconfitta va accettata,il primo ad averlo fatto e’ lo stesso Jannik,questo passo lo devono fare anche i tifosi:e’ sbagliato,poi,a mio avviso,far passare il concetto che Jannik sarebbe stato “sicuramente in Finale se avesse incontrato Tiafoe”,espresso in modo così dogmatico,come Verita’assoluta.
innanzitutto perché Tiafoe in questa fase sta giocando su altissimi livelli perdendo solo per dettagli al cospetto di un grandissimo Medvedev,secondo poi non esiste la “prova del nove” e il Tennis non si fa coi ” se” e coi “ma”,esistono solo partite uniche nella loro “unicita”,spesso risolte per piccole differenze ,quasi mai gia’ ” scritte “,soprattutto ora col grande livellamento che c’ e’ nel Circuito.
Detto ciò, rimane il bilancio confortante per l’ ottimo Torneo di Jannik,tornato in condizione,che muove la classifica,e’ a pochi punto dalla Top 10 e avra’ nel corso della Stagione numerose occasioni per far bene.
@ AriforJannìk (#3457482)
Concordo pienamente Ari….
Due occasioni che giravano in favore di Jannik e non di Carlito e oggi forse parleremmo di un altro risultato.
Ma il tennis lo sappiamo è anche nastri righe e colpi irripetibili.
Onore a Jannik il nostro fenomeno.
E complimenti a Carlito.
@ jhon (#3457577)
Sono semplicemente realista e sto con i piedi ben saldi a terra, non sogno ad occhi aperti, sono italianissimo, dovresti fare la stessa domanda a Sinner se si sente italiano