Medvedev e l’infortunio alla caviglia: riuscirà a recuperare in tempo per i quarti di Indian Wells?
Daniil Medvedev si è qualificato per quarti di finale del Masters 1000 di Indian Wells, conquistando la sua 17ª vittoria consecutiva. Tuttavia, per raggiungere questo traguardo, ha dovuto superare due ostacoli: il primo è stato Alexander Zverev, in un incontro durato più di tre ore; il secondo, un infortunio alla caviglia che, nonostante tutto, non gli ha impedito di vincere.
Ma come sta realmente il tennista russo? Riuscirà a recuperare in tempo per competere nei quarti di finale del torneo? Medvedev ha spiegato la situazione, descrivendo inizialmente il momento in cui si è reso conto che qualcosa non andava bene.
“Quando mi sono fatto male alla caviglia, pensavo di potermi rialzare senza problemi. Poi, il dolore è aumentato rapidamente. Ho capito che non era un buon segnale. Ho avuto la sensazione che non fosse rotta, ma piuttosto che uno dei legamenti fosse lievemente lesionato, così ho pensato di non poter continuare a giocare”, ha confessato all’ATP. Medvedev ha poi rivelato una reazione inaspettata quando è stato soccorso. “Oggi è stata una delle prime volte nella mia vita che il fisioterapista mi ha fasciato completamente la caviglia. Ho deciso che dovevo almeno provare, ma la cosa sorprendente è che mi risultava molto più facile correre piuttosto che camminare. Quando camminavo, zoppicavo un po’, ma riuscivo a correre senza problemi”, ha affermato, lasciando aperta la possibilità di un ritiro dal torneo.
“Quando l’adrenalina diminuirà, sarà molto doloroso, quindi probabilmente farò degli esami per capire esattamente di cosa si tratta e se potrò continuare a giocare”, ha concluso.
TAG: Daniil Medvedev
Ti stai dimenticando tachipirina e vigile attesa
Proprio in questi istanti sta correndo in campo un levriero. Poi sarà anche infortunato alla caviglia, boh. Proprio non si vede
Attenzione a curarsi da soli…
Geni che sminuite il fatto che alcaraz abbia vinto perchè djoko e nadal non c’erano o erano infortunati.. allora adesso??? djoko non c’è, nadal nemmeno e quello che sarebbe la terza forza dopo di loro non c’è nemmeno.. alloram secondo i vostri ragionamenti che dicono che alcaraz ha vinto perchè non c’erano i più forti, e se uno c’era era infortunato, allora anche sinner ora vince per forza… rispondete ridicoli tifosetti.. redazione haha cancellate che tanto la realtà è solo questa..
@ fedder e just is back
Scusate ma non comprendo il motivo del vostro numerino rosso.
In sintesi, cosa non approvate?
Il primo assunto è la realtà dei fatti.
Il secondo anche. È un dato di fatto.
Il terzo assunto l’ho spiegato sopra. Cercai sul web e trovai uno studio scientifico svedese che spiegava come risolvere il problema. Ho eseguito il tutto ed è sparito il problema (evitando tra l’altro l’operazione che il neurochirurgo voleva fare!)
Quindi, fate come volete, ma non capisco a cosa è dovuto il vostro silenzioso dissenso.
Boh, veramente qui c’è tanta gente strana!
Mia moglie è da mesi che soffre di un’ernia, è stata visitata da medici di tutte le specializzazioni, non ci hanno ancora capito un’accidente, l’unico che le ha dato un po’ di conforto è un (bravo, non uno di quelli che pensano, avendo fatto un corso, di aver capito tutto) osteopata. I medici, tranne alcuni, sono focalizzati solo sul loro ambito di specializzazione. Ci vuole qualcuno che abbia una visione d’insieme, cioè ciò che ormai i medici non hanno più.
Tieni conto che stai parlando di uno dei posti più intricati del corpo…ossa, cartilagini, vasi e nervi in pochi millimetri…la bacchetta magica non esiste e ci vuole pazienza per individuare la miglior diagnosi e la miglior strategia. Definito ciò, un esperto osteopata e/o fisioterapista può certamente essere di grande aiuto.
Ovviamente, prendendo le opportune cautele, un bravo osteopata o fisioterapista può dare apprezzabile sollievo anche quando la diagnosi non sia ancora perfettamente a fuoco. Ma, in linea generale, è corretto affermare che queste figure devono svolgere la parte più importante del loro lavoro DOPO che i medici hanno bene messo a fuoco il problema…con una visione d’insieme, ovviamente, altrimenti non sono buoni medici.
Mia moglie è da mesi che soffre di un’ernia, è stata visitata da medici di tutte le specializzazioni, non ci hanno ancora capito un’accidente, l’unico che le ha dato un po’ di conforto è un (bravo, non uno di quelli che pensano, avendo fatto un corso, di aver capito tutto) osteopata. I medici, tranne alcuni, sono focalizzati solo sul loro ambito di specializzazione. Ci vuole qualcuno che abbia una visione d’insieme, cioè ciò che ormai i medici non hanno più.
Assolutamente d’accordo con te. Aggiungo che se ti affidi a questo team dopo esserti dotato di utili e dettagliate conoscenze, otterrai sicuramente risultati migliori, sia in termini di domande che potrai porre, sia in termini di miglior comprensione di risposte e chiarimenti ricevuti.
Calma calma… un “giusto mezzo” mai? Nessuno si sogna di negare la necessità di acquisire pareri competenti riguardo a situazioni di salute complesse (pur raccomandando caldamente di non fermarsi al primo parere, dato che spesso il secondo differisce non poco dal primo). Tuttavia, se io mi fossi limitato a seguire solo i pareri e i consigli dei medici a cui normalmente si può accedere, a quest’ora sarei morto. Non solo, avrei passato assai male gli ultimi tre decenni. Vent’anni fa ho dovuto far carte false per convincere il mio medico ad indagare sulla mia eventuale osteoporosi (faccenda familiare…). Lui mi diceva che “è roba per vecchiette”. Superato il “muro” sono fortunatamente entrato nel posto giusto e ho poi pian piano risolto il problema con una terapia pluriennale. A quest’ora un crollo vertebrale e/o un femore rotto non me lo cavava nessuno.
Poi nel 2018 mi sono “autoprescritto” una banale lastrina al torace…macchiolina…tiritera di esami, mah, è meglio toglierlo…
Microadenocarcinoma, G3 ma non invasivo…guarito 100% senza perdere un cc di capacità polmonare… se mi affidavo solo al servizio sanitario nazionale a quest’ora sarei moribondo o morto…
Non si capisce per quale motivo sia apprezzabile chi si interessi e documenti riguardo ad aspetti ingegneristici, tecnici, artistici, mentre chi voglia documentarsi dettagliatamente riguardo a taluni aspetti medici sia per forza un saccente che vuol far da sé…
Sbagliatissimo da parte di Danil; Zverev ha subito un grave infortunio alla caviglia, per cui sapeva benissimo cosa fare pper aiutarlo…o forse sapeva benissimo anche cosa fare per dargli il colpo di grazia 😉
Mi ha fatto ridere mentre era a terra, in attesa del fisio, ed è arrivato prima Zverev che cercava di toccargli il piede, e lui si divincolava perché non voleva assolutamente essere toccato da Zverev. 😆
Sono professionisti, hanno a disposizione il meglio e subito!……le nostre esperienze mortali contano poco……
Aggiungiamo anche il rifarsi pedissequamente a dei percorsi diagnostici prestabiliti, che il recente passato ci ha insegnato, in alcuni casi specifici, inefficaci se non dannosi
Chissà quante volte sarà capitato a Daniil un infortunio simile e, saggiamente, oltre alle proprie esperienze fa affidamento ad esami radiografici (in ambito “casalingo” diffido dei cosiddetti “tiraossi” che manipolano senza conoscere il danno).
Poi ognuno ha il proprio vissuto nonché una personale soglia del dolore. Però qualche anno fa mi reca da un osteopata (pare bravo) che dopo aver analizzato il mio ginocchio sentenziò ” Lei ha dei problemi con sua madre”.
Silenzio… Lo guardo e risposi “quanto a problemi neppure lei scherza eh! “.
Mi sono trovato meglio con dell’acido ialuronico…
Non credo sia corretto parlare di stupidaggini nei confronti di una persona che ha semplicemente riportato la sua esperienza.
In realtà il problema dei giovani medici ad affidarsi solo agli esami clinici è un problema reale.
@ Costelvis (#3454342)
E la mitica Wanna… 😆
E’ partita la fiera delle stupidaggini.
Chi si cura su Internet, chi si cura da sé, manca solo l’omeopatia e l’acqua di Lourdes.
Se hai un amico con un’ernia lombo/ sacrale l’osteopata non può e non deve intervenire se non dopo una seria anamnesi da parte di un medico. L’osteopata è semplicemente una figura ausiliaria della professione sanitaria. I santoni/ guru che operano non dietro visita medica sono puro retaggio del passato. Se si vuole guarire la soluzione è affidarsi ad un team che sappia fare il proprio lavoro.
Quarto torneo dopo i 3 vinti e 17 partite in 29 giorni….attenzione! 🙁
Scommetto che se ti faccio 3 domande inerenti fisiologia / anatomia non ne azzecchi neanche una a meno che tu non ti metta a cercare in internet, ma anche se trovassi le risposte non capiresti nulla di ciò che leggi.
Purtroppo in Italia abbiamo dei pseudo saccenti che poi fanno danni, verso se stessi e verdo gli altri direttamente ed indirettamente. Ho già letto tue baggianate qui ma questa è da ignoranti.
Se me lo chiedete domani sera, ve lo dico io se gioca o meno
Diciamo che fondamentalmente gran parte dei medici al primo malanno muscolo scheletrico ci farebbero stare tutti sul divano, con grande gioia delle patologie cardio-vascolari
Esatto, Enzo!
Carissimo, ciò avvenne una ventina d’anni fa.
Trovai in rete uno studio scientifico svedese sulla lombalgia.
Però devo anche dire che ognuno è diverso da un altro!
Per cui sono restio a dare per certo qualcosa che con me ha funzionato.
Magari un altro ha una patologia associata al dolore e invece di continuare l’indagine diagnostica, si ferma a trattare solo la schiena.
Quindi attenzione.
@ Luca Martin (#3454264)
Come? Ho un amico con lo stesso problema.. puoi per favore qualche dettaglio o un… link
Grazie
Pas
@ Luca Martin (#3454264)
Bravo,
Ognuno di noi DEVE essere medico di se stesso. L’anamnesi, la storia clinica del paziente, una volta ritenura molto imporanre, è quasi sparita, i medici giovani fanno affidamento solo agli esami clinici e spesso sentenziano a sproposito enzo .
Io l’avevo detto che i conti con quella caviglia si facevano il giorno dopo quando era a freddo,il russo in questa fase può perdere il torneo solo per infortunio e se dovesse accadere sarebbe un jolly clamoroso per i 3 nella sua parte di tabellone
Sono ‘stranezze’ che ho provato anch’io.
Ernia Lombo – sacrale: riuscivo a giocare a Tennis ma facevo fatica a raccogliere da terra 10 centesimi.
Ho visto due osteopati, ma non è andata bene. Uno spillava soldi, l’altro mi disse che non avrei più giocato a Tennis.
Il terzo? Ottimo! (Ero me medesimo… cercando in rete scoprii come mettermi a posto… mille volte meglio!).