Piquè torna sulla Davis: “Mi è costata qualche anno di vita, ma non era redditizia”
Non è un gran periodo personale per Gerard Piqué. L’ex stella del Barcellona e della nazionale spagnola continua ad essere in prima pagina sui tabloid di tutto il globo per la rottura con la storica compagna, la famosissima cantante colombiana Shakira, mentre gli appassionati di tennis hanno legato il suo nome alla rivoluzione e poi fallimento della “nuova” Coppa Davis. Dopo la clamorosa rottura del contratto sottoscritto alcuni anni fa tra la società di Piqué Kosmos e l’ITF, che portò allo stravolgimento del format nel 2019, e con i legali di entrambe le parti al lavoro per fare valere i propri punti di vista, Piqué è tornato sull’argomento nel corso di un’intervista rilasciata al media iberico Rac1. Afferma che la situazione gli è costata molto sul piano personale, ma viste le perdite ingenti non era possibile proseguire. L’ex capitano del Barcellona ha assicurato di aver cercato di fare tutto il possibile da parte sua, ma che alla fine si andrà in tribunale visto che la ITF non ha voluto saperne di trovare un accordo.
“Ho lasciato qualche anno di vita sulla faccenda, anche con una pandemia nel mezzo, ma abbiamo visto che il tutto non era redditizio e abbiamo liquidato il contratto perché non erano d’accordo a rinegoziarlo. Adesso andremo al processo e speriamo di trovare un accordo. Negoziare con le Federazioni non è facile, sono dirette da persone che non amano i cambiamenti, non vogliono toccare nulla e non amano lo sport. Invece o ti muovi o muori”.
Una dichiarazione che butta ulteriore benzina sul fuoco di una vicenda complessa. Dal lato ITF tutto tace, è solo trapelato che i legali della federazione stanno preparando una causa milionaria vista la inadempienza di Kosmos sotto molti punti di vista (incluso il non aver pagato quanto dovuto alle federazioni e giocatori per l’edizione 2022, oltre al non aver onorato le rate dei debiti pregressi). Haggerty (presidente della federazione internazionale, all’ultimo anno di mandato) non si è sbilanciato sull’argomento, tanto che la sua ultima dichiarazione ufficiale risale allo scorso 8 marzo, quando in occasione della giornata mondiale della donna ha affermato “Il ruolo degli uomini non può essere sottovalutato. È nostro dovere e responsabilità elaborare il modo migliore per correggere lo squilibrio di genere” lanciando il progetto “ITF Advantage All”.
TAG: Coppa Davis, Davis/FedCup, Gerard Pique, Kosmos
Ma che c….o me ne frega…. quando fanno il sorteggio che devo comprare i biglietti per Bologna?
Non sei convinto nemmeno tu di quello che dici per perorare la” causa” di questo qui..
” Uomo vero”..poi..e’ tutto da vedere..
Tutta la mia disistima totale nei confronti di uno,che avra’ anche vinto tutto col Barça(e come difensore Centrale e’uno dei più titolati della Storia del calcio( superando ad esempio Paolo Maldini),e gliene do’atto,ma che per cio’che concerne il Tennis,è sopraggiunto come un Falco con totale incompetenza e solo per lucrare con l effetto di rovinare la storica formula della Coppa Davis,uno dei massimi eventi del nostro Amato Sport della Racchetta,che tanto ha coinvolto emotivamente,nei decenni, generazioni di appassionati ” diversamente giovani”(over 50ty,)come il sottoscritto,e per questo motivo a Noi tanto cara.
Voglio tralasciare la ” querelle” della separazione con la splendida Shakira ..il gossip lo lascio volentieri ad altri.
Caro Gerrard fossi in te mi comprerei un Circo. Hai stoffa per quel tipo di spettacolo.
La Davis è nata come una manifestazione anarchica : per decenni e decenni la vincevano solo USA, Gran Bretagna, Francia ed Australia. Poi – vado a memoria – La Svezia ha interrotto questo predominio e l’hanno vinta poi altre nazioni come l’Italia.
Sono andato a ricontrollare : dal 1900 fino al 1973 solo 4 nazioni vincitrici che sono quelle che hanno avuto il privilegio di organizzare i tornei del Grande Slam ( con gli Australian Open spesso gamba zoppa del tavolo a 4 gambe ).
Si è dovuto aspettare ben 74 anni per vedere una nazione diversa vincitrice ed è spettato al Sud’Africa rompere l’egemonia delle 4 nazioni tennistiche storiche. Poi è arrivata la Svezia di Borg, quindi l’Italia di Adriano Panatta e soci.
Ai tempi ci giocavano proprio i migliori, ma nel ranking ATP, dei primi 100 una sessantina erano americani, nei primi 10 6 americani, per fare un esempio. Ovvio che per le altre nazioni, i giocatori di ranking basso mica si lasciavano sfuggire la possibilità della vetrina della Davis.
Da metà anni ’70 quindi è cambiata la tradizione dei vincitori della Coppa Davis e da li abbiamo visto iniziare una competizione ricca di suspence e sorprese.
Ma la Spagna che perde in casa contro l’Olanda sopra 2-0 nel quinto incontro con Bruguera che si fa rimontare da Koevermans fuori dai primi 100, l’Italietta che superava i mostri sacri spagnoli, la stessa Spagna che va a vincere sull’erba negli USA.
Il problema della Davis è stato anche quello di vedere nazioni forti con giocatori anche top 10 fuori squadra perchè non trovavano posto, o nazioni con un solo giocatore valido come Borg o Becker vincere la Davis.
Andava cambiata sicuramente, ma non disintegrata in questa maniera.
Spacciando per novità pure una formula andata in fallimento già a Dusseldorf con la World Team Cup.
Stessa formula, passando da 8 nazioni a 16 o 24, da due a 5 giocatori.
Bolelli e Starace quasi la vincono la World Team Cup a Dusseldorf !
Il giocare in casa è un po’ la cosa che ostacola di più la Coppa Davis, e che fa rinunciare molti tennisti a giocarla. Un giorno sono agli Australian Open, la settimana dopo devono giocare il primo turno o gli spareggi in Canada o in Brasile o in Russia o in Sud Africa. E la settimana dopo magari negli USA o in Europa o in Sud America. Senza sosta. Viaggiando per decine di migliaia di km.
…
No, si sarebbe dovuta giocare almeno dai quarti o final four con semifinali in una sede unica a rotazione.
Volendo in 10 giorni i quarti in 5 set ce la fai : VEN SAB DOM Quarti, LUN MAR MER Semifinali ( chi gioca i due singolari alla domenica non gioca i due singolari al lunedì ) VEN SAB DOM la finale.
Gli ottavi di finale sparpagliati in giro per il mondo.
OK, i quarti un anno in Italia, uno in Spagna, uno in Germania, uno in Brasile, uno in Argentina, uno in USA, uno in Francia, uno in Svizzera, Austria, Belgio, Croazia, Rep.Ceca, Russia ( sperando che finisca la guerra ), Australia, Giappone, Sud Africa, Marocco, Arabia, Cina etc. etc.
Non era difficile da studiare come formula.
Non so altri, ma da qualche settimana il sito in versione mobile è quasi inutilizzabile a causa dei numerosi popup pubblicitari che si aprono di continuo ricoprendo parzialmente o totalmente la pagina.
O i Man e Schifin
‘spetta che prima o poi il terzo set lo faranno giocare ai tennisti alla playstation. Ed il tie break del terzo set a briscola. Il Tie Br…iscola !
A, secondo te cosa dovevano fare invece ? Fargli una statua ?
Per forza : un disastro unico di organizzazione. La sola cosa buona per loro ( soprattutto per gli spagnoli, non per i catalani come lui che comunque da giocatore del Barça ha il cognome come lo stadio del Madrid … ) è che hanno messo giù strada spiaGNata per far vincere la Spagna in casa, facendola giocare sempre sul centrale, a favore di pubblico e tifo, e riducendo gli avversari ad orari impossibili ( esempio palese il doppio dell’Italia andato oltre le 4 di notte … o del mattino !!! ).
…
C’era tutto, ma niente di competizione tennistica, in una manifestazione che ricalcava la vecchia Nation Team Cup di Dusseldorf, di quarantennale invenzione, fallita qualche decennio fa.
Gli hanno venduto la Giocanda e lui l’ha ‘migliorata’ aggiungendo barba e baffi.
Ora vediamo che fine faranno gli Slam.
Il denaro e il potere….come riducono gli uomini!
@ Armonica (#3453649)
Hai ragione a parte Mcdonal che fa ribrezzo non schifo
Tutti a criticare Piqué, che ha fatto solo il suo interesse, e nessuno che critica i geni delle federazioni, a partire dall’ITF, che gliel’hanno svenduta e ora gli fanno pure causa. Viva Piqué, uomo vero.
Nel tennis alcune cose sono “sacre” o erano.
5 set, il net, la Davis, i vantaggi, il tie break, doppio servizio, etc.. piano piano toglieranno tutto per soldi e rendere il tennis “moderno”.
Quando una cosa fa schifo non può essere redditizia… A parte il McDonald’s.
Ormai Shakira è andata !!!
Il cellulare e non solo…
L’ITF scambiò una Ferrari con una Twingo, un Rolex con un Casio (cit.)
Limitati a usare il piqueton Gerardo. A mai più!
Per me due cose almeno non dovevano essere toccate: il poter giocare in casa e i cinque set. La Davis era bella perché epica, e questi due erano gli elementi fondamentali. Per il resto facciano pure, riformulino tabelloni e date, ma ripristino ciò che è da ripristinare.
Eccezionalmente stupidi anche i topi che corrono dietro al pifferaio magico.
È giusto migliorare una manifestazione che ha delle pecche o che non raccoglie l’interesse d’un tempo anche con le defezioni dei migliori. Ma la Davis è storia, è leggenda,è un tennis a sé con il tifo sugli spalti o la superficie migliore per sé o peggiore per gli altri. Il fascino sta da sempre nel risultato non scritto, nella “trappola” in cui i grandi possono cadere (indimenticabile il campo in legno del Paraguay dove molti campioni sono inciampati…anzi scivolati).
Piqué credeva forse d’aver acquisito un format stantio da aggiornare ma la “storia” non si compra, in primis si studia.
Buffone! Pensasse a Shakira….
Genio! Però intanto ce l’hai distrutta!
Piqué= uno scappato di casa come pochi!!!
Per favore, posa il cellulare
Se ti facevi gli affari tuoi campavi meglio
Mai pagera i danni impliti al tennis. Le perditte personali, vengono pagate per stupidita, innesspperienza e megalomania.
Anche lui pensava di essere predestinano.
Ha raccolto quello che ha semminato.
Amen e cosi sia !
hanno venduto a caro prezzo un pacco. che funziona se prendi tutti i soldi e poi la faccende non ti riguarda più. se invece la faccenda ti riguarda ancora perché tu sei quello che deve ricevere il servizio, quando viene fuori che quello che hai venduto era un pacco ti torna indietro come un boomerang.
kosmos è inadempiente? e ci credo! dalla davis non si ricava un centesimo, non frega nulla a nessuno, devi regalare i diritti tv o quasi, non hai sponsor, da dove ricavi i soldi per coprire le spese?
la itf può avere legalmente tutte le ragioni, ma se la kosmos non ha i soldi c’è poco da fare.
Ancora con sta storia del redditizio ??? Pupazzo maledetto, la Coppa Davis era una competizione storica che non doveva avere a che fare con il profitto in quanto tale, che sia ri-maledetto tu e tutti coloro che te l’hanno svenduta.
Se ti portano in tribunale è perchè sanno che c’è la possibilità di liquidarti la società.