Numeri di Vitas: Noi, appassionati all’ultimo stadio
Noi, tifosi e appassionati italiani di tennis siamo dei malati terminali. All’ ultimo stadio di una patologia che ne prevede 5. Il primo è quello dei prodromi. Solitamente si manifesta allorché il nostro tennista preferito dichiara alle agenzie di stampa di sentirsi troppo in forma. O altresì, il suo allenatore lo pronostica tra i primi tot entro l’anno.
Furbescamente senza specificare quale, di anno. Il secondo è quello del leggero fastidio per le puntuali sconfitte. In questa fase la malattia può regredire e si può arrivare a guarigione semplicemente guardando per un giorno intero FEDERER-RODDICK finale di WIMBLEDON 2009.
La terza fase è quella dell’ arrabbiatura cronica e prevede fasi remissive (la domenica) seguite immediatamente da fasi di acuzie (lunedì,martedì e mercoledì al massimo). Da questo stadio si può ancore guarire facendo attenzione a seguire solo i livescore. Vietato assolutamente guardare i match dei nostri, fossero anche finali. Finali?? La quarta è quella della rassegnazione e risulta palese nel momento in cui il nostro beniamino viene sorteggiato con uno sconosciuto e noi facciamo finta di conoscerlo perché sappiamo già come finirà.
In questa fase si può vivere bene (anche se la patologia ormai non regredisce più), vedere il tennis ma sintonizzarsi esclusivamente su SUPERTENNIS. In modo tale da poter vedere soltanto GAUDENZI,CANE’ ,CAMPORESE ,PANATTA ecc. Attenzione però a SANTOPADRE in giro per i circoli che potrebbe richiamare alla mente fantasmi del presente, avendo smesso non da molto (almeno a livello ATP) ed essendo in combutta con qualcuno ancora in giro. La quinta fase, quella in cui sono io, e credo molti di voi è quella della mitologia. In questa fase, quella terminale che porta verso l’ exitus (come tifosi, s’intende) , l’ appassionato di tennis cerca di dare alle sconfitte dei suoi eroi un significato mitologico, tendente al divino.
Del resto ECATOMBE, il sostantivo che più viene accostato ai nostri atleti specie in queste occasioni, deriva dal greco hekaton (cento) e bous (bue). Indica il sacrificio di cento buoi (inizialmente, poi anche umani) sull’altare degli dei dell’ olimpo ed in loro onore. Un sacrificio, quindi, che noi da umani e terreni però, accettiamo in attesa di una ricompensa. Offriamo in sacrificio i nostri tennisti, puntualmente nei primi giorni degli SLAM (i greci lo fecevano nei primi giorni del mese) al DIO greco del tennis (ECONOMIDIS) chiedendo a Lui che prima o poi in ITALIA nasca un campione che ci faccia dimenticare tutto ciò che abbiamo sofferto in questi anni. In questa fase la malattia è irreversibile. E per far si che gli dei non barino sul numeri ricordiamogli che in questi giorni ne abbiamo sacrificati 5. LORENZI, STARACE,SEPPI,BOLELLI e FOGNINI. Sacrifici diversi tra loro, chiaramente. Il primo sacrificato è stato SEPPI capace di portare al quinto ISNER e capace di perdere, inueluttabilmente.
Il meno peggio, nel marasma generale. Il secondo BOLELLI, evidentemente non in forma, dal momento che il suo ex coach ci aveva detto nei giorni scorsi “se SIMONE è in forma gli da 3 set a 0”. Nel dopo partita BOLELLI ha dichiarato di essere “rammaricato” per il fatto di uscire dai primi 100. Fossi in lui trasformerei il rammarico in preoccupazione dal momento che si fa una fatica immane a portare a casa un match che sia uno, da un po’ di tempo a questa parte. Successivamente abbiamo donato in sacrificio al Dio del tennis FOGNINI, sacrificio rapido. Il ligure quasi non se n’è accorto.
Inutile soffermarci sui numeri per affermare quanto sia distante per ora FOGNINI dai più forti sul cemento. E’ un peccato perché io credo che gran parte del suo futuro ad alti livelli (quelli sperati) se lo giochi su superfici rapide e ad oggi proprio non ce n’è. LORENZI merita un discorso a parte, lui credo abbia vissuto questa esperienza come un traguardo e contro uno dei giocatori più in forma del momento non gli si poteva chiedere di più. Dulcis in fundo STARACE, era l’unico che a mio avviso partiva favorito nel suo match contro l’ undicesimo francese del ranking o giù di lì. ROBERT ha vinto la sua seconda partita in carriera sul rapido proprio contro il campano. Eppure, se c’è un tennista ed una cosa che salvo in questa spedizione malinconica è proprio l’ammissione di STARACE dopo il match contro il transalpino.
POTITO ha detto : “tutti hanno imparato a giocare a tennis tranne noi………”. Grazie per l’ onestà!!! Voto 10. Come già detto, comunque, io sono nella fase della mitologia ed è per questo che chiedo al Dio ECONOMIDIS di essere più magnanimo con noi fino al prossimo sacrificio che avverrà in FRANCIA (R.GARROS). Oh, gli antichi greci mica “sacrifcavano” tutto l’anno no???.
“VITAS GERULAITIS”
(luca s. 28,11,72)
TAG: Australian Open, Fognini, I Numeri di Vitas, Lorenzi, Seppi, Simone Bolelli, Starace
AHAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH
grazie ancora a tutti.
la cosa più brutta di questi slam è che devono passare due settimane per rivedere i nostri…
meglio???
Bravo Vitas!!!
E’ difficile ogni domenica ricominciare con la speranza che nei vari tornei della settimana succeda qualcosa di piacevolmente insolito per i nostri colori e invece….niente!!!!
Però noto con piacere che c’è chi riesce a prenderla con filosofia e a trarre spunti per una riflessione spiritosa che risollevi un po’ il morale.
Grazie per questi momenti piacevoli.
Ah chiaramente si parla solo di tennis al maschile, perchè per fortuna che le nostre pupe ci danno più di una soddisfazione!!!
Complimenti ancora.
clap clap clap!!!!
Vitas ti leggo sempre e ti dico che sei davvero bravo. Un abbraccio!
Ma grazie a te Vitas per questi gioiellini.
Altri hanno già scritto che i tuoi articoli se meriterebbero ben altri tennisti.
Complimenti ancora
Ottimo Vitas 😆
Una volta di più ho letto con piacere il tuo articolo Vitas.
Non so se esista una sesta fase del distacco e dell’ironia (o magari è una variante della quinta o della quarta, chissà…)
ma è tutto quello che provo di fronte ad un entry list e poi ad un Main Draw e poi ancora all’ineluttabile (rassegnazione o convinzione che contro il Fato nemmeno gli Dei possono niente?!) sconfitta del top player italiano
grazie troppo gentili
io adoro il tennis e adoro scrivere tutto qua
il resto vien da se.
GRAZIE ancora.
Sei pesante eh…ancora con questa storia!!!
“La quarta è quella della rassegnazione e risulta palese nel momento in cui il nostro beniamino viene sorteggiato con uno sconosciuto e noi facciamo finta di conoscerlo perché sappiamo già come finirà.”
ahahahahahah….. menomale che ridiamo!
Bello Vitas.
Tu ci dimostri che anche da ineluttabili accadimenti negativi si può trarre un qualche piacere e molti insegnamenti.
Il movimento tennistico ha bisogno di “menti” con le quali confrontarsi e credo che anche tu, Vitas, con le tue pillole e la tua ironica, ma anche fredda e spietata analisi stia partecipando alla sua possibile rinascita.
Per il resto… anche io ho apprezzato Potito, molto corretto.
Si, però io non mi ricordo più chi ha vinto il primo torneo di Barcellona … 🙄 😆
ottimo articolo. Speriamo che dopo questa lunga catarsi, arrivi presto la dea Nemesi (dea della vendetta) e che si materializzi nei panni del giovane QUINZI…
ottimo articolo vitas, dopo due settimane soltanto di ATP sembra, che per l’ennesimo anno dobbiamo ancora aggrapparci (speranzosi) alla terra battuta. Starace, che mi ha deluso tantissimo in questo torneo, ha avuto un uscita degna di un professionista umile e razionale, soprattutto con se stesso.
Abbiamo gente nei 50 e nei 100, che in confronto alle potenzialità dei nostri italiani, fanno ridere.
E proprio il fatto che ormai si parla di POTENZIALITA’, di TALENTO CHE VIENE FUORI, di MANCATA ESPERIENZA, di PROGRAMMAZIONE e non più dei match giocati sottolinea come, tutti, siamo nella fase terminale!!!
Ogni volta che apro livetennis, spero di trovare un articolo che comincia con “Numeri di Vitas” 😉
Donne a parte, è una delle poche note positive che si riesce a leggere 🙂
Complimenti Luca
Caro Emidio,
tu che come me sei un grande estimatore di Seppi, sarei d´accordo con me nel affermare che Seppi non e´affatto migliorato dai 21 anni in poi.
Come mai? Ha gia´raggiunto il massimo, e´un problema fisico o psicologico o di allenamento. Conoscendo la mentalita´altoatesina saprai che i südtiroleri sono persone umili con pochi grilli per la testa. Quindi sono sicuro che Seppi fa una vita da atleta, che cura la preparazione atletica, che cura l´alimentazione, etc.
Ma allora perche´Sartori non riesce a farlo progredire. Perche´non riesce a farli cambiare il movimento della battuta con un movimento piu´fluido. Perche´non riesce a dargli un po´di potenza atletica. Sono convinto che Seppi, che gioca un tennis naturale ed ergonomico possa, se seguito decentemente stare tranqullamente nei primi 20.
Mi rifiuto di creder che sia un problema mentale, visto che il cosidetto killer istinct viene con la fiducia. La fiducia nei propri mezzi, la si ottiene con le vittorie.
Lo ripeto dal punto di vista mentale ritengo Seppi il migliore dei nostri.
ottimo, consolatorio, ma noi vorremmo elevare epinici ai nostri tennis, non dissacranti disanime.
ciò detto per il giochino di livetennis seppi risulterà il migliore
La tua ironia VITAS è qualcosa di delizioso 😉
Penso che sia uno dei migliori,se non il miglior articolo che tu abbia scritto su Livetennis.Le varie fasi della malattia con un lento,ma inesorabile sviluppo sono da Premio Oscar.La tua data di nascita come versetto del Vangelo…
Un caro saluto ad un amico telematico nonchè ottimo scrittore 😉
Accanto al Dio ECONOMIDIS possiamo metterci anche il Colosso BAGHDATIS.Lui sì che è un giocatore di tennis e,come etnia,non è mica molto distante 😀
Lunga vita…a VITAS
Un mix di dati oggettivi, conditi da una splendida ironia, di piacevolissima lettura.
Vitas riguardo a questo spassosissimo passaggio:
“Solitamente si manifesta allorché il nostro tennista preferito dichiara alle agenzie di stampa di sentirsi troppo in forma. O altresì, il suo allenatore lo pronostica tra i primi tot entro l’anno.
Furbescamente senza specificare quale, di anno.”
potevi aggiungerci anche “e di quale di sport”
mi sono fatto delle belle risate, bravo.