Terzo torneo vinto consecutivamente da Daniil Medvedev. Il russo vince l’ATP 500 di Dubai. 18 esimo titolo diverso vinto in carriera (Video)
Daniil Medvedev continua a vincere in modo inarrestabile e ha conquistato il suo terzo titolo in tre settimane, battendo il connazionale Andrey Rublev in modo convincente nella finale dell’ATP 500 di Dubai. Il numero sette del ranking mondiale ha reso la partita facile come contare fino a tre, impiegando poco più di un’ora per risolvere la questione in modo inequivocabile.
Medvedev ha vinto con i parziali di 6-2 6-2, ottenendo subito un break e mostrando fin da subito ciò che sarebbe stato. Con la sua 14ª vittoria consecutiva, Medvedev ha ottenuto due break di servizio in ogni set e non ha affrontato nemmeno una palla break, smontando così la strategia di Rublev. In questo modo, Medvedev aumenta il suo totale a 18 titoli, di cui tre vinti questa stagione, e si assicura la salita di un ulteriore posto nel ranking mondiale, comparendo al sesto posto nell’aggiornamento di lunedì. Adesso proverà a mantenere il grande momento di forma nei Masters 1000 di Indian Wells e Miami.
Il russo, quindi, non rallenta e ha conquistato il suo terzo titolo in altrettante settimane a Dubai, portando a 18 i trofei che ha già vinto nella sua carriera da professionista nel circuito maggiore.
Ma la cosa più impressionante è il fatto che Medvedev non abbia mai ripetuto un singolo titolo nel corso del suo percorso. Ha vinto 18 tornei, sempre in città diverse, iniziando a Sydney e terminando ora a Dubai. Nel mezzo, ha conquistato Winston-Salem, Tokyo, Sofia, Cincinnati, San Pietroburgo, Shanghai, Parigi, le ATP Finals, Marsiglia, Maiorca, Canada, US Open, Los Cabos, Vienna, Rotterdam e Doha.
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Non posso non ripensare a tutti quei criticoni che avevano commentato la sconfitta di Sinner.
Però è alto due metri, ha spalle larghe e lunghe leve. Palestrato no però dotato di caratteristiche di agilità e resistenza notevoli.
@ Volevo la Wip (#3445778)
Quanti ne conosci di mingherlini che vincono 3 tornei di fila senza mostrare stanchezza, correndo su ogni palla? Io, per vecchia esperienza,sono portato a diffidare di chi fa le cose fuori dal comune. Anche Nadal, pur non giovanissimo, non ha mai mostrato il minimo fiatatone dopo 5 set combattutissimi. Certe volte suda come una fontana,altre no! Boh!Questo m’insospettisce. Poi, puó darsi che siano fenomeni. Ognuno la pensi come vuole. È il campo che dà i verdetti enzo
@ Givaldo Barbosa (#3445673)
Ahahah ce lo vedo benissimo Luchino a bigiare la finale per andare a pescare
Però dovresti imparare a moderare il tuo linguaggio (ci possono essere anche dei bambini nel pubblico dei lettori).
Ammetterai che iniziare con una volgare parolaccia come “dopo” non sia molto rispettoso (mi stupisco che non l’abbiano censurata).
Oltretutto è un metodo esagerato per scremare: nel caso di recidiva, rischi che di lì a poco non rimanga un solo lettore.
che parli con Berrettini, Medvedev….
magari gli fa capire che giocare in qualche torneo in pià gli fa solo bene….
@ giuseppe91 (#3445735)
Anche korda e djokovic
Ma chi era l’utente che diceva che per vincere nel tennis di oggi bisogna essere degli energumeni?
Medvedev è l’antitesi del palestrato, ma di un’efficacia micidiale
@ Givaldo Barbosa (#3445673)
Genio assoluto!
Grande Givaldo
Lascia perdere questo tizio. Su LT fa solo due cose
1) mette pollicetti rossi su qualsiasi cosa scriva io (anche se scrivo “ciao Givaldo” oppure “buon tennis*, boom, niente, mi mette il -1 .. senza scrivere mai perché… Così gli gira …. E facciamolo divertire, dai ….
2) fare battute tipo “ho smesso di leggere a dopo” oppure “Paganini non si ripete”, robe così, Ad alto valore aggiunto.
Ma figuriamoci, anche uno così ha diritto a parlare, sia mai detto che il suo amico “osso selvaggio” mi ridia dello squadrista e l’altro suo amico parente dell’ex presidente cileno mi ridia del “prepotente”.
C’è posto per tutti, per carità!
Quindi sinner è un fenomeno.non importa che vinca master 1000 Slam. È già un fenomeno. Ant se non rientra nei ,10 .lo è già.
No, ha vinto 7/5 al terzo anche a Doha contro un australiano, non mi ricordo il nome però
@ bxldav (#3445718)
ne ha perso uno anche contro lo spagnolo Fokina e contro O’Connell
Sbaglio o l’unico set che ha perso è contro Sinner?
@ Er Cicala (#3445679)
Dici “Ho smesso di leggere a Dopo…”
Fai bene. È per la scrematura che mi sforzo…
@ Er Cicala (#3445676)
Dimmi una cosa: quando concludi un tuo commento con un ahhahhhaaa, cosa fai, ridi della tua battuta?
Tre indizi fanno una prova: Medvedev è davvero tornato. Sta settimana è stato anche più dominante battendo facilmente sia nole che rublev. Ora se il serbo come sembra non entrerà in America daniil sarà favorito anche a iw e miami. Certo sono gli unici due tornei su cemento dove non ha mai brillato/giocato tanto e bisogna vedere se accuserà stanchezza ma l uomo da battere è di nuovo lui. Ma credo che in ogni caso darà tutto perché poi sa che su terra raccoglierà meno. Curioso invece di vederlo a Wimbledon. se lo fanno giocare può essere una mina vagante: l anno scorso comunque fece due finali in tre tornei giocati su erba
Ho smesso di leggere a Dopo…
Beh record pazzesco 18 tornei diversi.
Paganini non si ripete ahahahah
Troppo Medvedev per Rublev. In realtà troppo Medvedev per tutti. In questo momento è il tennista più forte in circolazione. Instancabile, infallibile, difensore magnifico, battitore impeccabile, attaccante terribile. Esteticamente non è Federer, ma gioca da dio. Tre tornei vinti consecutivamente, striscia aperta di 14 vittorie consecutive. Se non cala fisicamente, se non ci fosse Djoker come pare che sia, per i mille americani è lui il superuomo da battere.
Dopo il doveroso omaggio a Medvedev, per passare il tempo in attesa di un’altra finale. Quella di Nardi.
Un fidato collaboratore attivo nel circuito Atp asiatico mi ha appena mandato una mail da Pune. Mail che giro volentieri agli amici di Livetennis:
“Sono arrivato nell’albergo che ospita i due finalisti del Challenger. Qui sono le dieci di sera. Poggiato sul bancone della hall, col muso affondato dentro una copia dell’Equipe, ho captato questo dialogo tra Nardi e il suo coach, dopo che il ragazzo ha chiesto al receptionist di essere svegliato domani pomeriggio alle tre.
-Ma come alle tre!!!- gli ha detto l’allenatore, – la finale è alle due e mezza!
-Sì, lo so. Ma non so se verrò.
-Come non vieni?
-La vedo sul portatile. (Al receptionist): si prende qui Challenger Tv? È che domani ho il pullman per Mumbai.
-Per Mumbai?
-Sì. Vado a pesca lì. Una giudice di linea che abita da quelle parti mi ha detto che c’è una spiaggetta solitaria dove si pesca bene. Ma io i pesci li ributto a mare eh… è solo per passare il tempo.
Nel frattempo, è rientrato Purcell.
-Ciao Max. Che fai domani dopo pranzo?
-Ma… scusa… ma non abbiamo il match?
-Vero. Sai, tutta questa competizione… non la sopporto più. Sono tre settimane di seguito… entry list, break, contro break… basta, dai. Che te ne frega dei punti Atp! Facciamo metà per uno. Anzi, ne devolviamo 20 a testa per il movimento giovanile spagnolo dei Challenger. È una vita che non piazzano neanche un giocatore in finale.
-E il montepremi?
-Mandiamo in campo i coach. Se lo giocano loro. Si tengono in forma e il pubblico non rimane a bocca asciutta. Il mio, poi, è tutta teoria: ho provato a spiegargli come si anticipa un colpo fingendo di guardare altrove, ma non gli entra in zucca… Per non parlare della passeggiata di salute nel corridoio, quella col vincente di dritto incrociato ad occhi chiusi mentre saltello per evitare di far del male a una farfallina che si è persa: non ci arriva proprio, poverino. Ecco, guarda lì: è appena entrato il mental coach degli spagnoli.. Fai finta di niente. É uno tutto precisetto e maniacale. La sua ragazza mi ha confidato che fa l’amore col contapassi e che riesce a spogliarla solo con l’aiuto della galleria del vento. Allora vieni domani a pesca? La giudice di linea dice che sarà lì con un’amica. E, se proprio non ti va, ci vediamo al torneo di Zadar. Vero che la terra non ti piace, ma c’è una pensioncina con un terrazzino proprio sugli scogli, ideale per ascoltare musica, a staccare un po’”.