Alcaraz di nuovo k.o.: nella finale di Rio una ricaduta dell’infortunio muscolare di gennaio. Troppi infortuni sul tour?
Preoccupano le condizioni di Carlos Alcaraz. Il 19enne spagnolo, più giovane n.1 della storia del tennis maschile, durante la finale dell’ATP 500 di Rio persa contro Norrie si è di nuovo infortunato. Carlos infatti stava conducendo una partita lottata, nervosa, più ricca di errori che di vincenti. A un certo punto il suo calo fisico è stato evidente, ha lottato sino alla fine, ma ha perso 7-5 al terzo set. Non è particolarmente grave la sconfitta in sé, quanto il fatto che Alcaraz fosse appena rientrato sul tour dopo uno stop di quasi quattro mesi per due infortuni muscolari consecutivi: quello patito lo scorso autunno a Parigi Bercy in campo contro Rune, che gli ha impedito di giocare alle Finals di Torino da n.1; quindi il secondo a gennaio, appena prima della partenza per l’Australia e che l’ha costretto a rinunciare al primo Slam del 2023. Nelle ultime due settimane, tornato in competizione, ha vinto a Buenos Aires ed è arrivato alla finale di Rio, persa stanotte. Un match sfortunato, segnato dal nuovo “crack” che probabilmente lo costringerà a un nuovo stop, con l’ATP di Acapulco che scatta oggi e soprattutto la doppietta Indian Wells-Miami alle porte, con una montagna di punti da difendere (lo scorso anno vinse a Miami e si arrese a Nadal in semifinale in California).
Dalle sue parole, raccolte dal collega Alexandre Cossenza dopo la partita su puntodebreak, il nuovo infortunio sembra una ricaduta del problema muscolare sofferto a gennaio in allenamento presso l’accademia del coach JC Ferrero, quando si fece male nel banale tentativo di recuperare una smorzata in un set di allenamento contro un giovane che si allena presso la struttura.
“Il calendario è molto impegnativo, gioco al massimo livello da 15 giorni, senza mai fermarmi” afferma Alcaraz. “Giocando partite come quella di oggi, vengono i problemi e ti accorgi delle cose. Per prevenire, chiami il fisioterapista e ti fasciano la gamba, ma ho sentito dolore allo stesso muscolo dove ho avuto l’infortunio il mese scorso. È difficile… ho cercato di giocare nel miglior modo possibile nonostante questo problema”.
“Quando hai subito un infortunio, questo penalizza il tuo gioco perché se non ti senti a posto finisci per fare qualcosa di diverso rispetto a quel che si dovrebbe fare, rischi più del necessario. Ho cercato di essere più aggressivo e finire i punti più velocemente, ma contro un avversario come Norrie, che è un rivale molto tosto, è difficile vincere se non giochi il tuo miglior tennis. Prendendo così tanti rischi, finisci per fare molti errori e questo mi ha influenzato molto” confessa Carlos.
“Fisicamente non sono riuscito a finire come avrei voluto, ma questo è quello che serve per competere in un calendario così impegnativo. Ora penso solo a recuperare. Acapulco? In questo momento non lo so, ho terminato la finale mezz’ora fa ed è qualcosa che dobbiamo valutare con il mio medico e il mio fisioterapista. Dobbiamo vedere la gravità dell’infortunio al bicipite femorale e vedere se posso giocare ad Acapulco senza correre troppi rischi. Voglio davvero giocare lì. Farò tutto il possibile per recuperare e poter giocare”.
Alcaraz quindi di nuovo in difficoltà fisica, a soli 19 anni e venendo da 4 mesi di stop. Lui afferma, poco velatamente, che il calendario è molto “esigente” e ti costringe a giocare tanti match ravvicinati al massimo livello. Tutto vero, ma farsi di nuovo male nella stessa parte del corpo appena rientrato dopo un stop piuttosto lungo pone seri interrogativi. Il rientro forse è stato anticipato? Era meglio curare il fisico più a lungo e aspettare qualche settimana prima di tornare in torneo? Era corretto giocare due eventi uno dopo l’altro se le sue condizioni non erano ancora così perfette?
Domande legittime. Tuttavia è corretto anche affermare che il dover competere più settimane consecutive è la normalità, è nell’ordine delle cose del tennis Pro da sempre. Può essere anche semplice sfortuna, e auguriamo a Carlos una prontissima ripresa. A ma a 19 anni, è “normale” farsi male così? Tre infortuni muscolari nel giro di 4 mesi? Forse la lente va puntata altrove. Magari sul suo modo di giocare così strappato e al limite da sottoporlo a stress muscolari tanto intensi da mandarlo k.o., nonostante un fisico apparentemente formidabile. E allargando il tiro, sono tantissimi i giocatori di vertice che si infortunano con frequenza preoccupante, è una tendenza che vediamo in continua crescita. Questo tennis attuale così fisico, tanto estremizzato sul piano dello sforzo, si sta forse avvicinando a un punto di rottura? Quanto è positivo per la disciplina stessa convivere con continui stop delle proprie stelle, bloccati da infortuni frequenti? Forse chi governa lo sport, dovrebbe interrogarsi su questi temi, e magari pensare a come abbassare l’asticella della competizione fisica, premiando maggiormente la tecnica di gioco, con condizioni che agevolano una conclusione più rapida dei punti.
Vedremo quale sarà il responso degli accertamenti a cui si sottoporrà oggi Alcaraz, e se lo spagnolo sarà in grado di giocare in Messico o almeno a Indian Wells. Il tennis di vertice ha bisogno della qualità, intensità e gioco spettacolare di Carlos Alcaraz.
Marco Mazzoni
TAG: ATP, Carlos Alcaraz, infortuni, Marco Mazzoni
Spero che lo staff di Musetti abbia preso appunti…nelle ultime uscite Lorenzo m’è parso un po’ troppo gonfio…spero che si tratti di un forte carico di preparazionebe che nelle prossime settimane procedano allo “scarico”…anche per non compromettere la sua agilità
@ Pier (#3440755)
Hai centrato il punto. Non è questione di essere retrogradi, voler tornare al passato, ma quando la tech porta il gioco e di conseguenza il fisico a un potenziale troppo vicino al limite, il giocattolo si rompe. Chi governa il tennis dovrebbe seriamente pensare a lavorare come minimo sulla palle, più leggere e facile da spingere -> si chiude il punto prima; lavorare sui materiali (corde in primis) per premiare un tipo di gioco più verticale e diretto che esalta le qualità di chi offende, spingendo tutti verso un tennis meno logorante (se difendere non premia più, ci si sposta all’attacco con durata del gioco minore).
Visto che lo sport è sempre più un business, è un buon prodotto quello in cui i migliori mancano spesso o sono sempre rotti? Torneremo su questi temi…
M
@ sander (#3440877)
Dominic Thiem
@ paola (#3440780)
Sinner non strappa i colpi
Se c’è un esempio di gioco fluido è proprio quello da lui rappresentato
Commento molto competente. Forse bisognerebbe ascoltare di più le opinioni di chi ne sa.
Ruud rinunciò agli AO del 2022 e rientrò giocando solo un torneo in sudamerica. Korda non gravi ma persistenti. Fritz ad IW dello scorso anno. Opelka è da mesi che non gioca. Draper è dagli AO che non gioca.
Ci sono esempi controcorrente, di cui uno in casa, Ruud e Berrettini. Entrambi non giovanissimi, ma entrati un po’ “in ritardo” quindi senza anni ed anni di circuito maggiore alle spalle, come Zverev o Tsitsipas. Entrambi hanno scelto un lungo periodo di pausa dopo gli AO, che per entrambi non sono andati bene, cercando anche di rilassarsi (Berrettini è preso in gio da settimane per la “storia” vera o presunta con la Satta, Ruud è stato bersaglio per il servizio fotografico su Vogue) rispetto alla vita agonistica. Le prossime settimane ci diranno se hanno fatto bene, ma l’impressione che ci voglia un po’ di “capacità negativa” e che si sappia quando è il momento di fermarsi.
Senza offesa, caro Alcaraz, ma “il calendario è troppo esigente” nel tennis non si può sentire. Ti iscrivi ai tornei che vuoi tu. Non è un caso che i vari Djokovic & Co. raramente si vedono ai 250. Sta a te calibrare le energie e riuscire a capire quando non spingere al limite il tuo corpo. Se rientri dopo 3 mesi di infortunio e ti iscrivi a tre tornei consecutivi, senza un giorno di pausa, c’è qualcosa che non va. Ma non nel calendario del tennis.
Per non parlare delle dormite che favorisce il serbo.
Cercando di evitare le impressioni e cercando di contestualizzare la realtà chiedo agli utenti che ne hanno voglia di darmi conferma degli atleti attualmente nei top 50 che hanno avuto infortuni di un certo rilievo negli ultimi due anni.
Alcaraz, Tsitsipas (qualche noia ogni tanto),Nadal, Zverev,Musetti, Sinner, Berrettini,Coric. Ce ne sono altri?
Ma come? Due settimane fa leggevo che aveva perso massa muscolare quindi il problema infortuni era risolto…
Suggerisco anche dei tornei rodeo no adv.
Sono d’accordo. Non dico che si dovrebbe giocare di solo tocco, ma nemmeno solo di servizio e sventole da fondocampo. Ne beneficerebbe lo spettacolo, oltre che il fisico degli atleti.
speriamo…
Punto di vista condivisibile. Chi non gradisce i 5 set segua il tennis per scoppiati (ossia il padel).
I fab3 sono un eccezione, gli altri umani imparino a dosare le forze, a integrare il gioco e a scegliere quali e quanti tornei fare.
Solo quei tre sono riusciti ogni anno e per 15 anni a giocare al messimo per gran parte dell’anno, tutti gli altri umani i risultati li hanno fatti giocando al massimo non più di 4/5 mesi all’anno e sono usciti lo stesso di scena ben prima dei 35.
Guardate Nole, adesso fa scelta da umano: 1 torneo sì e 4 no.
Lo devono imparare anche i giovni virgulti, prima di sparare a tutta devono conoscere il proprio fisico e riconoscere i propri limiti altrimenti rischiano di fare la fine di sir. Andy Murray: grandi risultati ma con l’obbligo di passare il resto della vita con le gambe bioniche, e se a 35 anni non è un problema chissa a 60.
Ora non deve passare il messaggio che se un atleta ha qualche muscolo è a pericolo infortuni. Qualche muscolo in più è im portante per Sinner per essere più forte in generale e per essere più performante nel match.
Per Alcaraz, è diverso, forse ha abusato del suo starpotere fisico per andare oltre e li ti fai male. Con il tempo risucirà a gestirsi meglio.
Sinner??? Gioco strappato, troppo fisico…sicura che lo hai visto giocare???
Attenzione, i punti “straordinari” li giocano spesso e volentieri i giocatori che hanno dei problemi e sono costretti ad accorciare lo scambio. Anche io, nel mio piccolo, quando ho finito la benzina faccio serve & volley, tiro a tutta in risposta e in genere nello scambio. In allenamento, ad esempio, vedi partitelle più belle di quelle di torneo perché i tennisti giocano a braccio libero…
In caso di forfait entra uno tra ymer o darderi
@ Roberto (#3440791)
Seee, non fai a tempo a leggere cose interessanti tipo alzare la rete, cambiare le palline, ecc. e poi questa. Aboliamo il tennis, ci sono abbastanza surrogati ormai…
Con solo l’erba, la terra rossa, verde o l’intrigante “maroon” i problemi fisici verrebbero dimezzati.
Il 3 su 5 è storia.
Io abolirei il cemento!
Ah ah!
Grazie capitano.
Mi strappi sempre un sorriso:-)
Sinner in realtà è molto fluido non modo di portare i colpi. Non c’ entra come porti i colpi, il problema è generale. Per raggiungere certi livelli devi lavorare a ritmi forsennati ed è normale farsi male.
Nadal e Djokovic hanno cambiato il tennis portando la prestazione fisica all’ esasperazione. Nole ha un elasticità spaventosa, e questo gli permette di assorbire meglio lo stress fisico(anche perchè gioca solo metà stagione). Gli altri sono condannati.
Se alzi la rete aumenti colpi in top e quindi i pallettari e uccidi una volta per tutte il serve and volley.
Per quanto riguarda la racchetta ricordo che negli anni 70 Borg dominava, Vilas era estremamente competitivo e nei top 10 c’erano Barazzutti, Dibbs, Solomon e Higueras.
@ zawix (#3440759)
Questo tuo post vorrei dedicarlo a quelli che: Berrettini quando gioca? È ancora un tennista? Ma gli spot? Ma la Satta?
Si dice “chi troppo vuole nulla stringe”.
Si dice ancora” il troppo stroppia”.
Forse Nole è quello che ha potuto ottenere di più ma rimanendo in salute.
Già Nadal forse meno ,visto che molti confermavano che faceva fatica a camminare l’anno scorso dopo alcune vittorie.
E Federer per colpa del ginocchio ha dovuto fermarsi.
Mai esagerare altrimenti poi si pagano le conseguenze.
Spiaze.
Dopotutto, al suo esimio connazionale, all’altro monstre, al russo russo, e al russo-tedesco preferisco lui.
Mi ricorda Sinner del 2021/2022. Però lui uno slam ha già fatto in tempo a vincerlo.
Il calendario è lì.
Bisogna capire quello che il fisico regge e quali pause prendersi.
Poi ci sono momenti nella stagione in cui bisogna giocare non al 100% per arrivare al massimo più avanti.
Sinner lo scorso anno ha sperimentato il suo fisico cercando di fargli seguire il calendario, raggiungendo la condizione di picco negli Slam. Quest’anno probabilmente farà meglio.
Lo spagnolo farà le sue esperienze e troverà la sua strada
Per cominciare si aboliscano i 5 set nei tornei slam che causano unn stress enorme anche in chi è preparato bene.5 set sono ormai un format desueto che avvantaggia i super muscolari ma pure loro, alla fine, pagano il conto. Poi ovvio ogni atleta deve dosare le proprie forze calendarizzando bene gli impegni
Ho visto solo gli ultimi punti e avevo capito subito che c’era qualcosa che non andava. Bravo a non ritirarsi anche se dovrebbe voler dire che non era proprio grave altrimenti l’avrebbe fatto.
Spero torni presto
Nonostante l’infortunio, ieri gli ho visto giocare colpi straordinari. In un circuito composto dal 95% di tennisti robotici, uno così serve come il pane. Il mio naturale tifo per gli italiani non mi impedirà mai di apprezzare chi sa fare cose belle in questo sport.
fisici imponenti??
medvedev, rublev, zverev e Sinner non mi sembra pesino cosi’ tanto..
Le soluzioni ci sarebbero anche.. alzi la rete in primis, cambi l’attrezzo e le palle.
Con l’abbandono di federer i fautori del tennis classico sono una rarità… Musetti ad esempio ha un bellissimo tennis ma in questo momento storico per sua sfortuna non può battere i picchiator
Cosi’ la smettiamo di vedere mazzate da fondocampo e partite noiose dove vince chi tira più forte o chi logora l’avversario.
Sia Sinner che Alcaraz ( ma anche Berrettini) hanno un gioco troppo strappato, troppo fisico e per forza si fanno male.
Medvedev viceversa gioca d’appoggio, spinge raramente e lo fa sempre in modo piatto ed è magrissimo..
Un avviso per il team Sinner. Occhio a caricarlo muscolarmente
ha ragione Mazzoni, il modo di giocare è diventato troppo fisico e meno tecnico, continuando così gli infortuni saranno sempre più frequenti
Ragazzi con tutto l’affeto e il tifo
Il De Profundis per Alcaraz mi pare prematuro. Certamente il ragazzo (la sua squadra) ha calcato un po’ la mano nella “costruzione” del fisico e ora Carlos sta marcando visita.
Ma di qui a dire che si è spezzato ce ne corre
appunto, dopo i 30 anni… non a 19
Federer ha giocato fino a 37 anni perchè è stato un genio della programmazione dell’attività agonistica. Bisogna essere selettivi e scagliere bene i tornei.. Gli sponsor e gli organizzatori hanno i loro buoni motivi (di ritorno dei soldi investiti): vanno accontentati in parte.
Ma vi ricordate quante volte Roger è uscito al secondo turno con avversari modesti ? Si risparmiava ovvio!
Oddio, ha giocato e vinto fino a 38 anni..dove si firma…
Sono i risultati dell’evoluzione di questo sport. Le racchette che usano i professionisti sono rispetto ad un tempo meno rigide, hanno una diversa distribuzione delle masse e spingono,sempre di più. L’uso di monofili, cambiati dopo poche decine di minuti, danno spinta e rotazioni assurde per cui, se tutto resta dentro, si aggredisce sempre di più. E come? Con le gambe. Non sono le braccia, sono sempre le gambe e se il tennis del passato prevedeva una base stabile ora si colpisce in salto per scaricare energia e Alcaraz lo fa moltissimo. Ma salta e salta… Il meccanismo salta pure quello.
Per capire la differenza col passato: voi ricordate dei diritti in recupero slice? Lendl, Mac, Sampras che li abbiano mai fatti? No. Con quelle racchette, coi telai rigidi e ovali 80/85 era impossibile. Ora tutto riesce, si tratta solo di capire a chi riesce per più tempo. Certo, è più divertente di un Higueras/Barazzutti ma, complici superfici più lente, si scambia molto perché la difesa sostiene l’attacco. Molti colpi, molta violenza, molti match..molti infortuni. . Questo ora ma tra 20 anni sarà peggio.
Chi troppo vuole nulla stringe..il caro Carlos, rientrato da un infortunio così lungo, non si poteva permettere questa lunga serie di match..e dire che era iscritto anche ad Acapulco..
Diceva bene Piatti che i giocatori vogliono vincere invece di lavorare per una crescita progressiva sia da un punto di vista tecnico che fisico. Il punto però è chi li guida, perché così come Piatti dovrebbero avere l’esperienza e il buonsenso di lavorare in questa direzione, specie Ferrero che è stato giocatore anche di altissimo livello… tra l’altro il tennis è uno sport che a giocato in decontrazione, l’altleticita’ è importante ma lo è ancor di più l’elasticità, la resilienza neuromuscolare, vedi Diokovic ma anche Medvedev che è tutto tranne muscolare. Lo stesso Zverev, che di suo ha un fisico imponente, non ha fatto nulla per diventare mister muscolo. Da questo punto di vista Jannik è sulla buona strada. Poi è chiaro che un Ruud, tanto per fare un esempio, non ha molte alternative se non giocare di forza e anche Tsisipas ha eccessivamente sviluppato la parte alto del corpo e gioca con troppa forza vedi infortunio al gomito e alla spalla…
Io lo dissi subito…Alcaraz è fortissimo, l’unica cosa che lo può fermare sono gli infortuni, perchè dal sul 1,82/83 produrre tutta quella potenza può eccedere le sue capacità fisiche.
E’ giovane, si assesterà, però qualche campanello d’allarme c’è.
Capita ai big gim costruiti troppo in fretta
La pausa (forzata) che ha fatto Sinner penso sia stato un grande beneficio. Occorre dosare bene i tornei e soprattutto dare il tempo di recuperare al proprio fisico: meglio perdere 250 punti che rischiare di stare fermi per mesi e perderne molti di più.
Lo dicevo io che non poteva continuare a fare lo sparatutto a lungo. A volte conviene rinunciare a qualche punto, evitando recuperi estremi. Così si preserva il telaio.
Condivido. E’ un giocatore che sa giocare di potenza, ma anche di fino…e che palle corte! Però è un tennista che con la sua struttura fisica rischia di passare più tempo in infermeria che in campo (è il rischio di chi basa il proprio gioco principalmente sull’atletismo), ieri ho visto dei recuperi a dir poco incredibili, che sarebbero stati punti fatti al 99% con altri giocatori: chiaro che alla fine paghi questi sforzi soprattutto se concentrati in 2 settimane consecutive di partite.
A parte i big 3 tra cui un 36 enne che sembra fatto di titanio e che ancora circola “bullizzando” il circuito maggiore, con le sue vittorie agli Slam a ripetizione, concordo con Mazzoni. Il main stream è diventato insostenibile. Un po’ perché il Gold Standard, dettato dai big 3 è distorto, perché troppo elevato . Poi perché con l’avvento degli sponsor in maniera massiccia, il moltiplicarsi di tornei in cui si guadagna in maniera spropositata è ormai è diventato normale anche nei tornei “minori”. Così il tutto si è trasformato in un quasi arena circensis, dove sembra che quello che vince, non è alla fine il più bravo, ma quello che rimane in piedi, in senso letterale. Giocatori anche eccellenti finiscono inevitabilmente per non reggere. Zverev, Thiem, Tsitsipas, Berrettini ed anche Sinner e lo stesso Alcaraz, tra le nuove leve, sono gli esempi recenti. La soluzione? Difficile darla, fin quando nel circuito maggiore circoleranno tanti soldi, non penso che gli impegni si diraderanno. Forse sta nella gestione propria, di ogni professionista cercare di trovarla. Magari centellinando gli impegni e soprattutto non cercando di emulare modelli di perfezione che non ci si può permettere. Detto questo, spero che Alcaraz si possa rimettere presto, a livello di braccio è di una qualità assoluta ed è divertente e piacevole da vedere quando gioca. È giovanissimo, ed ha già dimostrato di essere un top, come per Sinner, deve pensare a salvaguardarsi di più, e molto dipende dallo staff che lo supporta. Una cosa è certa, il tutto e subito con questi ragazzi, non paga, si rischia di “bruciarli” anzi tempo. Forse è meglio rinunciare a qualche assegno nell’immediato, per un investimento più solido e duraturo nel tempo.
@ Betafasan (#3440707)
Anno scorso classifica ha poco valore.nole non ha giocato in usa e australia Wimbledon non dava punti.credo che dopo 3 anni la vera classifica ci sarà questanno
Ma in realtà anche Roger si è consumato a livello fisico tanto che dopo i 30 anni le ginocchia hanno iniziato a cedergli
Comunque non manca di coraggio il ragazzo…ma ci vuole altro
Io l’avevo detto che la sua classifica era falsa e vedremo tra 9 mesi quanti punti avrà…non è solo il fisico ma la testa …
Lo avevo scritto un anno fa o ancora prima prevedendo che avrebbe avuto problemi muscolari . Purtroppo ci ho preso. Mi dispiace perchè è veramente molto forte ed il circuito ha bisogno di tennisti così.
Come ho sempre sostenuto, mi auguro sempre che Jannik, ed i tennisti italiani in generale, perdano solo perché incontrano uno più bravo e non per infortuni vari.
Ovviamente lo stesso discorso vale per tutti i tennisti, di qualsiasi nazionalità.
Quindi mi dispiace per Alcaraz, e spero si riprenda al più presto.
Non vedo l’ora di rivederlo sul campo, magari in una bella finale, con un Sinner al top della forma.
E poi, che vinca il migliore!
Chiedo scusa ai tifosi di Berrettini, Musetti, Sonego, Fognini……
Io tifo per tutti gli azzurri, ma il ragazzo rosso mi fa emozionare come nessun altro atleta al mondo!
FORZA JANNIK !
Il raffreddore è stata una benedizione……..se raffreddore c’è stato!!
Ieri ho visto un paio di game, e specialmente un game nel terzo set dove Alcaraz, in disappunto per il malanno e sotto di un break, ha prodotto in risposta un tris di giocate da un altro pianeta. Ieri ha vinto il tennista del piano di sotto, con tutto il rispetto per Norrie che peraltro ha dimostrato la tenuta mentale dei grandi tennisti. Alcaraz terrà alto il nome e la bellezza di questo sport, sperando che i nostri gli stiano in scia e ripetano i 4 indimenticabili match del 2022 giocati contro di lui,,,
Un po’ anche di Tartarini 😀
L’aver spostato il baricentro del tennis dalla tecnica al fisico, sta facendo i suoi danni. I nuovi attrezzi che consentono di spingere in modo forsennato da qualsiasi posizione e con rotazioni estreme, e i fisici ultra preparati hanno spinto la competizione ad un livello estremo. Purtroppo c’è poco da fare. Io sono appassionato di basket ma nell’NBA è successa la stessa cosa. I fisici sono diventanti imponenti (prima erano solo agili, ora sono iper muscolosi) e gli infortuni a tendini e legamenti sono ormai numerossisimi, perchè correre e saltare su 120 kg di muscoli è diverso da farlo su 100….
Se si strappa o si stira un muscolo, le fibre muscolari, tessuto nobile, vengono sostituite da tessuto cicatriziale, fibroso, che è meno elastico, non produce forza, e peggio sarà strutturalmente più debole.
Per questo gli atleti ricadono nello stesso infortunio più volte.
Teniamo conto che mettere su troppa massa muscolare è come dotare il telaio di una 500 di un motore da 300 cavalli: andrà più veloce ma gomme, ammortizzatori, freni e trasmissione si romperanno presto. E’ quello che sta accadendo a Carlos…
Il suo modo di interpretare il Tennis è estremo, talebano.
Su ogni palla corre come se fosse questione di vita o di morte.
Il fisico che sembrava il suo punto di forza, adesso appare già provato irrimediabilmente.
Se è così a 19 anni, chissà a 35…
Auguri al murciano!
È tutta colpa di Vagnozzi..
Caro Carlos…
Avevi vinto settimana scorsa, dovevi preservare il tuo fisico e non giocare a Rio, per poi magari provare a giocare ad Acapulco, altrimenti avresti potuto giocare direttamente i due Masters 1000 americani.
Strafare, spesso, porta con sé conseguenze negative.
Il tour sicuramente è troppo duro e deve essere modificato. E questo è un problema che va avanti da anni e non è un caso che ci siano tutti questi infortuni. E dopo aver detto questo, pompare sin da bambino con carichi estremi ha effetti benefici nel breve-medio termine, ma alla lunga può portare ad una fragilità in termini di infortuni continui dovuti alla fatica, sia muscolare che scheletrica. La crescita fisica ci deve essere, inutile negarlo, soprattutto nel tennis moderno, ma deve essere graduale e ad un passo che il corpo riesce a sopportare, altrimenti la frittata è fatta. Me ne ricordo tanti così, anche a livelli molto minori e di altri sport. Spero vivamente che Carlos non faccia la stessa fine prima di tutto perché è un bravo ragazzo e sicuramente non se lo meriterebbe e poi anche perché potrebbe dare alla luce rivalità epiche anche con nostri giocatori che mi dispiacerebbe molto perdere.
Effettivamente un po’ troppo.
Il genio di giornata, senza se e senza ma.
Questo era il motto del Team Alcaraz eglio un uovo oggi che una gallina domani. E dodomani????????????
È un vero peccato per Carlos e per tutto il circuito. Sono sinceramente dispiaciuto.
Urge però un riflessione. Il sistema di gioco di Alcaraz si basa sull’estremizzazione di tutti i gesti tecnici, che portano ad forcing atletico costante, molto dispendioso sul piano psicofisico. Per quanto il ragazzo abbia una complessione favorevole, questo approccio sul lungo periodo diventerà insostenibile. E le prime avvisaglie sembrano già esserci.
Io credo che la maturazione di Alcaraz dovrà passare attraverso una revisione del suo modo di giocare, che lo porterà necessariamente a placare gli ardori (giovanili) a favore di una impostazione più strategica dello stare in campo. Qualcosa di simle a quello che ha fatto il nostro Jannik con grande coraggio, anche se per motivi un po’ diversi.
Ci riuscirà?
La differenza di preparazione rispetto agli italiani consiste in una preparazione più stressante per raggiungere risultati veloci. Si rischia così la salute e il successo di talenti che possono durare poco, non per qualità tecniche ma per eccesso di “pompaggio” fisico, a volte anche illegale (non è il caso di Alcaratz ma di alcuni francesi che in 4-5 mesi hanno cambiato radicalmente la massa muscolare).
Una esasperazione del tennis legata più all’economia e al business che allo sport.
In campo femminile la situazione è ancora più grave con classifiche che in due anni vengono letteralmente stravolte nelle TOP 200, passando dalle stelle alle stalle.
hanno reso uno di 18 anni come uno di 27 per vincere subito.ci sono riusciti quindi hanno avuto ragione ma ora la macchina si rompe.credo sia tutto normale
Alcuni avevano fatto notare che la programmazione di Sinner fosse troppo densa: se avesse giocato Marsiglia avrebbe potuto accumulare 12 partite in appena 17 giorni. Io ero possibilista, considerando anche i 10-12 giorni di pausa prima dell’esordio in California, poi il raffreddore ha spazzato via ogni perplessità. La programmazione di Alcaraz, con 3 tornei consecutivi su due superfici diverse senza soluzione di continuità con il sunshine double, sembra davvero esasperata per un atleta al rientro da 4 mesi di stop per infortunio. Mi pare assurdo che si facciano tanti sforzi per curare i minimi dettagli della preparazione fisica e poi si vada a programmare una quantità di tornei assolutamente non necessaria per un tennista di quel livello. E’ vero che l’iscrizione nell’entry list si fa anche per precauzione, nel caso dovessero esserci sconfitte inattese nei tornei precedenti, nel caso di Alcaraz però abbiamo già notato una tendenza a voler strafare che potrebbe costargli molto cara.
Per quanto riguarda i dubbi di Mazzoni, credo che l’ATP abbia fatto la giusta mossa portando la durata dei 1000 a due settimane, diradando gli impegni dei giocatori, soprattutto quelli di alta classifica.
In un anno è passato dal vincere le nextgen al chiudere la stagione al n°1 della classifica mondiale, non poteva durare a questi ritmi
Nole è il modello di cosa fare col proprio fisico, encomiabile.
Nadal è la sua nemesi e temo che anche Alcaraz sia su quella strada.
Concordo. Nadal è stata un’eccezione incredibile, per il resto se a un ragazzino costruisci un fisico da culturista e lo fai giocare a tennis, il risultato non può che essere questo…
Simpatico il tuo post, in effetti è uno spagnolo atipico, non certo ai livelli di Deliciano, ma almeno non mi fa addormentare sul divano come i prodotti standard della scuola iberica.
@ Kenobi (#3440560)
Quoto ogni parola
È la bellezza del tennis moderno e contemporaneo, bellezza!
O no?
Diciamo che è anche il gioco di alcaraz a esporlo maggiormente al rischio infortuni muscolari. Detto questo fa anche parte del processo di maturazione fisica, bisogna vederlo nel lungo periodo. Visto che si è citato Ruud, il norvegese per esempio aveva deciso di fermarsi dopo gli ao proprio per avere un adeguata preparazione fisica. Il calendario forse non è la ragione principale per cui Alcaraz si sia infortunato oggi ma sicuramente indirettamente ne è complice
Ho visto l’ultimo set ieri sera dove si vedeva chiaramente che Alcaraz voleva a tutti i costi accorciare gli scambi.
Reputavo che fosse crollato fisicamente e non che avesse una ricaduta dell’infortunio patito alle Finals: pensavo che sarebbe stato troppo imprudente non ritirarsi.
E’ invece è stato proprio imprudente.
Francamente trovo incomprensibile la decisione presa dal tennista spagnolo e dal suo staff, non si trattava certo di una finale Slam che avrebbe giustificato il rischio.
Hai ragione. Io 35 anni fa facevo palestra a Milano dove lavoravo allora. Caricai troppo i pesi per l’esercizio sulle ginocchia. Sento un crak sospetto. Niente di rotto. Nessun problema. Però ancora oggi ai cambi di clima mi duole quel ginocchio.
Questi spagnoli, mah…………………………………………..
La differenza è che Ruud il suo fisico se lo è creato nel tempo, per raggiungere il top intorno ai 23 anni. D’altra parte lo stesso norvegese quest’anno ha tirato il freno a mano per preservarsi
Chi diceva che Sinner aveva/ha dei problemi sulla fragilità del fisico aveva ragione. Ha avuto una miriade di stop per vari motivi. Il suo staff ha recentemente dichiarato che stanno facendolo rafforzare fisicamente gradualmente nel modo corretto.
Ora prendiamo atto che anche Alcaraz ha grossi problemi per via del fatto che porta il suo fisico a fare dei recuperi, degli scatti che il 90% dei suoi colleghi non si sogna di farli. Quindi Alcaraz mostra di avere un problema così come Berettini ad esempio.
Quindi quelli che dicono “Ah dicevate di Sinner” eh certo, si diceva di Sinner, ora si dice di Alcaraz come si diceva di Berrettini.
Alcaraz ha programmato molto bene il suo rientro, preferendo la terra al veloce europeo, dove tra l’altro avrebbe trovato avversari di ben altro spessore, e certo non avrebbe racimolato così tanti punti, visto che sta giocando male. Ci si augura che possa recuperare la miglior forma, ma io penso più a un anno di transizione per lui.
Non stava giocando uno slam, ma in due mediocri tornei sudamericani dopo un lungo stop quindi il calendario non c’entra, abbiamo visto Ruud fare tornei 250 a ripetizione per salire in classifica senza infortunarsi. E la fisicità estrema rischia di pesare troppo su di lui come Mazzoni ha brillantemente sottolineato…
Questo infortunio mostra ancora una volta, come aveva detto Piatti in una vecchia intervista qualche anno fa (forse ancora ai tempi di Raonic) come la programmazione sia il vero plus del tennis moderno: un calendario esigente impone una forma fisica e una resistenza più solidi che in passato. A essere precipitosi non solo si rischia di non essere competitivi per mesi sul circuito, ma a farsi male sul serio.
Questo vuol dire anche che, continuando il tennis ad andare in questa direzione, i record di Nadal e Djokovic saranno imbattuti per anni, forse decenni, perchè i nuovi non avranno letteralmente i mezzi e i tempi per essere al tempo stesso costanti e vincenti.
Magari è una semplice contrattura ma già il fatto che dica che vuol giocare ad Acapulco dopo aver detto dello stress di quindici giorni di dure partite ti dice dell’intelligenza di questi ragazzi. Ma appunti sono ragazzi. Ma vorrei sapere chi li guida che ha nel cervello….
@ enzolabarbera1938@libero.it (#3440563)
“Muscoli e tendini sembrano avere memoria, un movimento sbagliato e si ricade. Tanti anni fa, durante il servizio militare, disputai una partita amichevole di calcio contro una squadra locale di dilettanti. Giocavo in porta. Mi arrivò una pallonata improvvisa destinata alla faccia. Mi parai istintivamente con la mano e il dito medio quasi si ribaltò all’indietro. Un dolore fortissimo. Non ci crederete, oggi, a distanza di tanti anni, se faccio un cattivo movimento mi ritorna il dolore. Sembra memorizzato. enzo”
Eppure, non ti impedisce di scrivere, il dito medio. Givaldo
La gattina frettolosa fa i gattini ciechi.
Non so come si dica in spagnolo ma in qeusto caso vale eccome.
ALcaraz è un giocatore fuori categoria, ma anche lui è fanno di carne, ossa e fibre muscolari.
Abbiamo visto come lo scorso anno Sinner, che comunque non ha subito infortuni così gravi, sia andato avanti a intermittenza.
Lo spagnolo, arrivato troppo in fretta in cima alla classifica sta pagando un dazio pesantissimo a questa corsa senza freni.
Costretto a 4 mesi di stop per due infortuni muscolari si è fatto prendere dalla paura di perdere troppi puntie ha deciso di rientrare a tutta con una programmazione folle: 3 tornei consecutivi + i due mille americani senza una sosta intermedia, il tutto per cercare di riconquistare il numero 1!
Chi gli ha fatto la programmazione è un folle: ma cosa te ne frega di tornare subito numero 1 con altri 20 anni di tennis davanti!
Adesso abbia il coraggio di riconnettersi con il suo fisico di 20enne e di prepararsi al meglio per il resto della stagione, qualche torneo del caxxo in meno e una stagione più continua, perchè non tutti gli anni possono essere una corsa sfrenata come la scorsa. Se il fisico non è mantenuto al meglio, e visto la giovane età nessuno sa ancora come reagisce il fisico dello spagnolo a stress fisici e mentali così prolungati, rischi di traasformare una carriera da goat in una grande carriera.
Si, però dopo tre mesi di stop non credo sia stata una scelta oculata farlo giocare due tornei consecutivamente….ed erano pronti per il terzo consecutivo…
Aveva avuto bisogno di tre set, praticamente in tutti i match, era già un segnale…
In ogni caso, con il suo modo di giocare sempre all’eccesso, si romperà spesso. Quindi sarà il suo tallone di achille.
Non si scopre oggi che il tennis di Alcaraz e’ basato sulla prestanza fisica, che contribuisce in maniera fondamentale ad esaltarne la tecnica. Cosi’ come non scopriamo oggi che la sua crescita fisica e’ stata molto rapida, testimoniata dal fisico da culturista sfoggiato agli AO 2022. Normalmente una crescita muscolare cosi’ rapida e importante, prima o poi chiede il conto. Spiace per Carlos, perche’ il suo tennis diverte e tutto sommato sembra un ragazzo modesto. Pero’ i suo mentori dovrebbero consigliarlo in maniera piu’ oculata.
Vai Nole!!! 😎
Spiace dirlo, ma queste sono le controindicazioni dei prodotti da laboratorio.
Coi progressi della scienza, il prossimo robottino durerà un annetto di più.
Non è certamente una bella cosa infortunarsi e lo è ancora meno una recidiva. Sarà un dilemma per lui e il Team decidere che fare, se tamponare e possibilmente giocare o fermarsi nuovamente per non creare ulteriori danni. Dopo tre mesi di stop, avere ancora problemi, non è proprio il massimo.
Si rompe Sinner -> deve cambiare allenatore, fidanzata, racchetta, scarpe, mutande, sci e anche il menù dei rifugio dei suoi genitori
Si rompe Alcaraz -> troppi incontri, il tour è cattivo, il meteo non aiuta, etc
La verità è che qui tre ci hanno abituato male, come loro non si sa se ce ne saranno ancora. Il vero fuoriclasse lo è in tutto, dal fisico alla testa alla tecnica, o ha una tecnica tale che gli consente di stressare meno il fisico. Alcaraz ci gioca un pò troppo sulla potenza e il risultato si sta vedendo, pensa te che si è infortunato originariamente in allenamento, nemmeno in partita, chissà come stava caricando
Alcaraz è molto agile, si butta su tutte le palle. Strisciate sulla terra, spaccate, movimenti rapidissimi, mettono a repentaglio muscoli e tendini. Se non sta attento a non strafare, rischia di rovinarsi la carriera. Muscoli e tendini sembrano avere memoria, un movimento sbagliato e si ricade. Tanti anni fa, durante il servizio militare, disputai una partita amichevole di calcio contro una squadra locale di dilettanti. Giocavo in porta. Mi arrivò una pallonata improvvisa destinata alla faccia. Mi parai istintivamente con la mano e il dito medio quasi si ribaltò all’indietro. Un dolore fortissimo. Non ci crederete, oggi, a distanza di tanti anni, se faccio un cattivo movimento mi ritorna il dolore. Sembra memorizzato. enzo
Giuste riflessioni quelle di Mazzoni, tennis forse troppo muscolare quello di Alcaraz per reggere impegni troppo ravvicinati ed intensi senza pagar dazio poi? aspetto i pareri di chi, soprattutto, “perculava” la fragilità di Jannik e di altri giocatori italici a confronto con l’”indistruttibilità” altrui
Purtroppo che questo Alcaraz fosse il nuovo Ferrero era comprensibile 2 anni fa.
In questo periodo hanno solo aggravato i prolemi con maggiori carichi di lavoro e nuova massa muscolare, non andando invece a modificare tutti quegli elementi che potessero “alleggerire” il gioco.
Il fatto poi totalmente delirante da programmazione, che appena tornato da un grave infortunio,che avessero in mente, dopo un 250 e 500 su terra (il fango di Rio) di passare al duro e poi altra botta di vita con 2 mille in america.
Abbiamo visto con Djokovic che prendersi cura del fisico come faccia la differenza, in questa ottica Sinner sia per gioco che per programmazione è sulla buona strada per fare bene per molti anni senza rischiare di incontrare i medici di Thiem o Murray.
Ai “pompati” succede questo
Il suo fisico non e’ normale per un ragazzo della sua eta’
Un augurio di buona guarigione a Carlos, almeno il suo gioco mi fa divertire, a differenza dei tristi vogatori che si sono buttati nel tennis. Preferivo i fratelli Abbagnale.