Lacoste difende Djokovic dalle critiche dell’ex direttore di Nike: “Siamo orgogliosi di lui”
Le parole dell’ex CEO di Nike L, diffuse in un libro di recente pubblicazione e riproposte in un’intervista alla CNN, non hanno toccato solo il cuore degli appassionati ma anche provocato una risposta secca da parte di una grande azienda concorrente, Lacoste.
Nell’intervista l’ex manager del colosso dello sportwear americano aveva parlato del grande rapporto avuto con Roger Federer e di quello che a suo dire fu un delitto, lasciarlo andare via dal suo marchio storico nel 2018 (quando il direttore era passato ad un business personale, lasciando l’impresa con lo swoosh). Nel corso dell’intervista, Nakajima aveva criticato Novak Djokovic, affermando: “Potrebbe benissimo essere il tennista di maggior successo di sempre. Ma c’è sempre una nuvola oscura intorno a lui. È come se la portasse su di sé. Colpisce la guardalinee agli US Open (nel 2020) e viene squalificato? Succede, immagino. Ma perché succede sempre a Novak? O tutta la polemica sulla vaccinazione contro il Covid-19? Ora, come marchio: voglio essere dietro a qualcuno che ha sempre polemiche attorno a sé? O voglio andare con un atleta con un’immagine perfettamente pulita?”
Al momento non è arrivata alcuna risposta da parte di Novak o del suo entourage, ma quest’affermazione non è piaciuta affatto a Lacoste, brand che da alcuni anni ha sotto contratto il n.1 del mondo. Infatti Thierry Guibert, CEO dello storico brand del coccodrillo, è sceso in campo personalmente per difendere il proprio testimonial di punta, scrivendo su Twitter: “Lacoste è orgogliosa di avere Nole e non sceglierebbe mai Nadal (con tutto il rispetto per lui). Grazie @NDjokofan per la traduzione in inglese”.
Lacoste is so proud to have Nole and would never choose Nadal (with all due respect to him)
Thanks @NDjokofan for the English translation 😂😘— guibert thierry (@tguibert) February 16, 2023
Poche settimane fa, l’azienda aveva inoltre scritto: “L’eccezionale atleta e numero 1 del mondo del tennis maschile condivide valori comuni con il coccodrillo francese: audacia, impegno ed eleganza”. Il marchio francese dopo la splendida vittoria a Melbourne di Novak ha lanciato una serie limitatissima di giacche con il n.22 impresso, come il record di Slam vinti dal suo testimonial.
Nella querelle si è era inserito anche il noto coach francese Patrick Mouratoglou, che dopo aver letto le parole di Nakajima aveva scritto sui social: “Per rispondere a Nakashima su Nike e Novak: Che siamo d’accordo o meno, che ci piaccia o meno Novak, personalmente preferisco un vero essere umano con le sue qualità, le sue convinzioni e le sue fissazioni piuttosto che un’immagine perfetta e falsa della perfezione. Santificare la perfezione è negare la nostra condizione di esseri umani”. Anche queste parole avevano scatenato decine di reazioni, tra chi difende a spada tratta le opinioni del serbo e che continua a stigmatizzarne certi comportamenti.
Vedremo se questa polemica continuerà o meno, una cosa è certa: Novak Djokovic resterà sempre un personaggio divisivo.
TAG: Lacoste, Mike Nakajima, Novak Djokovic, Patrick Mouratoglou
@ Barabba (#3432185)
Pura realtà!
@ Barabba (#3432185<
Nessun accenno nel libro al famoso Nike Oregon Project?
@ Kenobi (#3432228)
Aspetto con ansia le risonanze di NADAL e soprattutto curiosa di sapere se ha avuto altre esenzioni per usare sostanze dopanti a scopo medico come trapelato nel 2016 dai documenti riguardanti il 2012 (la famosa questione degli hacker russi, in seguito alla quale uscirono anche le esenzioni delle sorelle Williams).
@ Queever (#3432173)
Nadal c’entra perché la frase in questione è stata scritta a un fan di NADAL su Twitter che stava insultando il CEO di Lacoste dicendo che Nadal non andrebbe mai con Lacoste ecc, ha solo risposto dicendo che non cambierebbe mai Novak per Nadal o nessun altro. Non ci vedo nulla di irrispettoso verso Nadal (il CEO ha anche scritto un altro tweet ribadendo che non ha nulla contro Nadal, la sua era una risposta su Novak a un fan di NADAL appunto) nel dire ciò che ha detto. Irrispettoso è stato ciò che Nakajima ha detto su Djokovic (che ha rifiutato la Nike nel 2012 e 2017), il quale sul suo Twitter account ha insultato Djokovic anche sul vaccino. Irrispettosi sono gli insulti dei fan di NADAL a Djokovic e Lacoste. Il CEO di Lacoste ha risposto appunto a tali insulti con un tweet assolutamente non irrispettoso. Punto.
@ Steffy (#3432602)
@ Steffy (#3432602)
Scusate, ho sbagliato a scrivere : Renault ha sostituito Peugeot
Come tutti quelli che producono in quei Paesi. Mica è solo la Nike.
Che discussioni inutili… C’è una sola cosa sensata detta in tutta questa vicenda: la Nike ha cannato a farsi soffiare Federer dai produttori di pigiami. Gettare cattiva luce su Djokovic da parte dell’ex CEO di Nike invece è un’inutile manovra da volpe che non arriva all’uva, esattamente come il CEO di Lacoste che dice di non voler mai Nadal! Anche Fabio Capello ai tempi della Roma diceva che non avrebbe mai allenato la Juve…
@ Valerr (#3432280)
@ Valerr (#3432280)
Parlare e’ semplice , conoscere e’ più difficile :
Peugeot non ne ha da spendere e ha rinunciato a Djokovic, tanto che ha lasciato il mondo del tennis e rinunciato anche a sponsorizzare il Roland Garros già dallo scorso anno sostituita da Peugeot
In sostanza non se lo potevano più permettere …
Entrambi vincono slam da infortunati come mangiare caramelle…
Tanto anche te la facesse vedere, obbietteresti comunque, visto la tua disonestà intellettuale.
Macché te lo dico a fare…
Non direi che sia andata proprio così…
https://www.express.co.uk/sport/tennis/972695/Roger-Federer-Nike-contract-Uniqlo-Stuttgart-Open-Rafael-Nadal-French-Open
“But Federer admitted he could still sign an extension with Nike – if the deal is right for both parties.”
La Nike lo voleva a 10 milioni, Fed ha preferito i 30 per 3 anni della Uniqlo (ora credo siano 15 perché s’è ritirato). Vedi tu chi ha fatto l’affare, tenuto conto delle perdite del marchio RF per 4-5 anni. Poi scrivete che Federer è un abile businessman. Chiedete a Zverev che ha tagliato i ponti con Team8 di Federer dopo non essere stato difeso nella vicenda con Sharipova, conclusasi a suo favore.
Condivido la posizione del manager della Nike. Inutile andare dietro ad uno che continua a fare quello che vuole e infrangere normative sanitarie.
Non l’ha fatta la Nike ma un ex manager. Poi concordo, dichiarazione sciocca e poco opportuna, si può spiegare quale testimonial sia preferibile per un brand ma non così. Nole è il numero 1 e se la Lacoste non vende abbastanza è, in primo luogo, a causa dei costi eccessivi dei suoi capi di vestiario.
Me lo darebbe LEI che non si sa neanche allacciare le scarpe?
Hanno un senso le dichiarazioni di due ditte di cui una, di certo, si sarà macchiata di capitalismo parassitario? I prodotti Nike sono forse tutti made in USA, o, come è presumibile, molti di essi sono fatti in paesi dove la manodopera è molto a buon mercato e per giunta priva di associazioni sindacali di tutela? Profitto e etica sono difficilmente conciliabili, infatti ricordo che la Nike è stata a suo tempo accusata di sfruttamento di manodopera minorile, tanto che alla fine ha dovuto modificare i contratti che venivano stipulati con le fabbriche di varii paesi del terzo mondo. Per altro dubito che la storia si sia svolta nel modo da loro indicato. Nole sarà stato in scadenza di contratto, magari ha chiesto cifre che Nike non intendeva pagare, Lacoste ha presentato condizioni più appetibili, e Nole avrà accettato. Mi sembra strano che squali del marketing mondiale abbiano rinunciato ad un testimonial dall’enorme visibilità e presa solo perchè presi da scrupoli d’immagine pubblica. Che se poi Nole avesse deciso di monetizzare ulteriormente il suo status di vertice del tennis mondiale, non è certo una società che basa tutto sul profitto a poterlo stigmatizzare. Anzi, dovrebbe plaudire al fatto di avere un allievo così pronto ad assimilarne gli insegnamenti. Mi pare veramente una guerra commerciale senza capo nè coda, anzi, da pettegolezzo di parrocchietta. Riguardo la moralità adamantina della Nike, si legga come esempio questo vecchio articolo di Repubblica, fra la tanta letteratura esistente sugli usi e abusi di questa multinazionale: https://www.repubblica.it/online/esteri/nike/nike/nike.html
Ma non sarà invidia?…perché il cavallo vincente ce l’ha un loro concorrente francese? E’ la prima volta che sento un grande marchio esporsi cosi stranamente verso altre sponsorizzazioni…aria di crisi nelle vendite?…mah…
L’ex Nike sbaglia nel passare dall’incensare perfettino Roger al denigrare il testimonial di un altro marchio altrettanto fenomenale come tennista e per molti versi più vero e umanamente “imperfetto” dell’elvetico. Il problema vero è che spesso la perfezione santificante nasconde una immensa ipocrisia potenziale! Ad esempio Federer nell’extratennistico è più definibile come businessman scaltro che come assumibile in cielo al fianco di un San Francesco!
Da che pulpito viene la predica….
Nole sarà pure divisivo ma, ci chiediamo la Nike dove prende tutti sto milioni da distribuire a tutti gli sportivi che ha ingaggiato? Forse dando stipendi da fame a operai del terzo mondo? ….
Disse il piccolo uomo che non può riconoscerne uno più evoluto.
Vergognosa la Nike con quella dichiarazione…
@ Oh, Reilly? (#3432305)
in realta’ e’ roger che se n’e’ andato e proprio per quello c e’ stata la guerra su RF. Nike non ha stracciato alcun contratto.
@ SlamdogMillionaire (#3432187)
Ha parlato di nadal,perché nella foto di chi ha postato c’era lo spagnolo
Beh, ma la Nike pulita pulita non è.
Ha stracciato il contratto con Federer che gli riempiva le casse di sonanti dollaroni e gli ha fatto pure la guerra sul marchio RF tenendoselo per altri 4-5 anni.
Dai, su.. sono atteggiamenti inconciliabili con quello che dice. Tipico dagli statunitensi, mettersi su un “moral high ground” che frana alla prima controprova.
@ Kenobi (#3432228)
Il prossimo Nobel della stupidità va senz’altro a Te
Viva Djokovic Viva Djokovic Viva Djokovic E comunque son 22!!!
@ Valerr (#3432280)
*anni, non abbi
Forse ci si dimentica che un marchio enorme come Peugeot ha interrotto dopo 8 anni la sponsorizzazione di Djokovic, in seguito ai ben noti fatti degli Australian Open 2022. Ciò che dice Nike è incontestabile: un atleta, per essere sponsorizzato da loro, non deve essere in alcun modo divisivo. E non lo sono i vari Alcaraz, Sinner, Fritz, Musetti, Tiafoe (il suo comportamento sopra le righe può essere anzi visto come un plus, mentre Tiafoe non si è mai reso protagonista di dichiarazioni discutibili), giusto per citare i giocatori “new & next gen” e tacendo di Nadal, assoluto esempio di diplomazia fuori dal campo.
Le aziende non ragionano come i tifosi: se a qualcuno Djokovic può piacere perché le sue dichiarazioni incontrano le proprie credenze (che ognuno è libero di avere finché non ledono terzi), in generale alle aziende piace un testimonial con cui non si possa rimestare nel torbido.
Libera Lacoste di sostenere Djokovic (e Medvedev, che alla fine risulta anche meno divisivo di Nole), ma a livello di strategia commerciale Nike sono 50 abbi che dà lezioni al mondo, punto.
Ovviamente questo è solo il tuo pensiero, non hai in mano nessuna verità, anzi di solito la verità sta dalla parte opposta di quelli che si esprimono in questo modo.
Nel tuo caso specifico, questa è una certezza.
Manca anche la risonanza che Djokovic ci deve fare avere.
Ovviamente ha ragione Nike,come atleta nulla da dire, come uomo più che ombre è un sentiero lastricato di menzogne.
Abbigliamento di Filini: gonnellino pantalone bianco di una sua zia ricca, maglietta Lacoste pure bianca, scarpa da passeggio di cuoio grasso, calza scozzese e giarrettiere; doppia racchettina Liberty da volano.
Fantozzi: maglietta della GIL, mutanda ascellare aperta sul davanti e chiusa pietosamente con uno spillo da balia, grosso racchettone 1912, elegante visiera verde con la scritta “Casinò Municipale di Saint Vincent”.
Dal punto di vista commerciale è chiaro che un atleta che non sia coinvolto in polemiche è preferito.
Fa vendere di più.
Obiezione di Mouratoglu legittima e condivisibile, ma non ha come obiettivo vendere di più.
Tutto qui
Perchè nadal è l’uomo di punta della Nike nel tennis.
L’ex direttore Nike ha criticato Djokovic come testimonial dicendo che è un personaggio negativo. La Lacoste ha risposto a noi sta bene lui e per esempio non ci interessa uno come il “tuo” nadal.
Tutto qua, era semplicemente così.
Io sempre usato LOTTO ,che sono pure italiani. Tiè Nike
Nole? Il GOAT del tennis.
Uso New Balance sia nello sport che nel tempo libero, buon materiale e prezzi più accessibili.
“Lacoste non sceglierebbe mai Nadal”. E perché? Cosa c’entra il maiorchino? E io comunque non comprerei mai una loro maglietta