Circuito ATP ATP, Copertina

ATP 500 Rotterdam e ATP 250 Buenos Aires e Delray Beach: I risultati con il dettaglio delle Semifinali

18/02/2023 21:13 214 commenti
Carlos Alcaraz nella foto - Foto Getty Images
Carlos Alcaraz nella foto - Foto Getty Images

NED ATP 500 Rotterdam (Olanda) – Semifinali, cemento (al coperto)



Centre Court – Ora italiana: 13:00 (ora locale: 13:00 pm)
1. Kevin Krawietz GER / Tim Puetz GER vs Rohan Bopanna IND / Matthew Ebden AUS (non prima ore: 13:00)
ATP Rotterdam
Kevin Krawietz / Tim Puetz
4
4
Rohan Bopanna / Matthew Ebden
6
6
Vincitore: Bopanna / Ebden

2. [6] Daniil Medvedev vs Grigor Dimitrov BUL (non prima ore: 15:00)

ATP Rotterdam
Daniil Medvedev [6]
6
6
Grigor Dimitrov
1
2
Vincitore: Medvedev

3. Jannik Sinner ITA vs [WC] Tallon Griekspoor NED (non prima ore: 19:30)

ATP Rotterdam
Jannik Sinner
7
7
Tallon Griekspoor
5
6
Vincitore: Sinner

4. [3] Ivan Dodig CRO / Austin Krajicek USA vs [Q] Sander Gille BEL / Joran Vliegen BEL

ATP Rotterdam
Ivan Dodig / Austin Krajicek [3]
6
7
Sander Gille / Joran Vliegen
4
6
Vincitore: Dodig / Krajicek














ARG ATP 250 Buenos Aires (Argentina) – Semifinali, terra battuta



Court Guillermo Vilas – Ora italiana: 17:30 (ora locale: 1:30 pm)
1. [3] Simone Bolelli ITA / Fabio Fognini ITA vs [PR] Marcelo Demoliner BRA / Andrea Vavassori ITA
ATP Buenos Aires
Simone Bolelli / Fabio Fognini [3]
6
7
Marcelo Demoliner / Andrea Vavassori
3
5
Vincitore: Bolelli / Fognini

2. [Q] Juan Pablo Varillas PER vs [2] Cameron Norrie GBR (non prima ore: 20:00)

ATP Buenos Aires
Juan Pablo Varillas
6
4
Cameron Norrie [2]
7
6
Vincitore: Norrie

3. [1] Carlos Alcaraz ESP vs Bernabe Zapata Miralles ESP (non prima ore: 22:00)

ATP Buenos Aires
Carlos Alcaraz [1]
6
6
Bernabe Zapata Miralles
2
2
Vincitore: Alcaraz














USA ATP 250 Delray Beach (USA) – Semifinali, cemento



Stadium – Ora italiana: 18:30 (ora locale: 12:30 pm)
1. [1] Marcelo Arevalo ESA / Jean-Julien Rojer NED vs Robert Galloway USA / John-Patrick Smith AUS
ATP Delray Beach
Marcelo Arevalo / Jean-Julien Rojer [1]
6
5
10
Robert Galloway / John-Patrick Smith
3
7
6
Vincitore: Arevalo / Rojer

2. [4] Miomir Kecmanovic SRB vs Radu Albot MDA (non prima ore: 21:00)

ATP Delray Beach
Miomir Kecmanovic [4]
7
3
6
Radu Albot
6
6
2
Vincitore: Kecmanovic

3. Hans Hach Verdugo MEX / Miguel Angel Reyes-Varela MEX vs Rinky Hijikata AUS / Reese Stalder USA (non prima ore: 00:00)

ATP Delray Beach
Hans Hach Verdugo / Miguel Angel Reyes-Varela
3
2
Rinky Hijikata / Reese Stalder
6
6
Vincitore: Hijikata / Stalder

4. [1] Taylor Fritz USA vs Mackenzie McDonald USA (non prima ore: 02:00)

ATP Delray Beach
Taylor Fritz [1]
6
7
Mackenzie McDonald
3
6
Vincitore: Fritz


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214 commenti. Lasciane uno!

Lupin (Guest) 18-02-2023 20:27

Quanti errori Jannik!

100
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+1: MarcoP
carlo (Guest) 18-02-2023 20:27

molto bene griekspoor, jannik un po’ opaco finora

99
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+1: MarcoP
Luca Martin 18-02-2023 20:21

Gli olandesi sono le persone più alte del globo, dopo vengono i croati.
Il marchio di fabbrica è la loro fronte spaziosa di venti centimetri, ahah 🙂
Il direttore del Museo egizio di Torino, oggi diceva che per un italiano vivere nei Paesi Bassi è dura (razzismo? Nooooo non si può dire!)
Vediamo adesso questo Griekspoor cosa farà, spinto dal pubblico amico.
Forza Toldo (ricordate le sue parate nella semifinale del 2000?) Ehm Sinner!

98
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+1: il capitano
MarcoP 18-02-2023 20:20

Oggi sotto tono.

Il servizio non lo sta aiutando per ora.

97
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+1: il capitano
roby.mortilla@gmail.com 18-02-2023 20:18

Un Sinner un po’ teso, impacciato e poco reattivo stasera, non trovate?

96
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Zampa 18-02-2023 20:15

Sinner oggi in giornata abbastanza no, soprattutto al servizio, ma se la porta a casa dimostra di essere un campione. Solo i campioni vincono giocando male

95
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+1: AriforJannik
Urcaz! (Guest) 18-02-2023 20:15

Tosto l’olandese

94
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+1: MarcoP, il capitano
becu rules (Not Bec_Style) è come confondere Nadal con Nagal (Guest) 18-02-2023 20:09

Per ora un Sinner piuttosto falloso e impacciato, l’olandese non fa molto meglio, e proprio per questo si deve scrollare di dosso questa specie di apatia

93
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il mio personalissimo cartellino (Guest) 18-02-2023 19:54

L’olandese serve anche abbastanza bene. Continuo a vederlo ostico, anche se penso e spero che Sinner vincerà

92
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+1: MarcoP
Zoff 18-02-2023 19:50

Scritto da Mauro N
Medvedev ovvero il tennista più noioso della storia, doveva tornare in formissima proprio adesso. Ta…tua

In finale di solito ci arrivano quelli bravi e più in forma. Le vittorie pià belle sono quelle contro i migliori!

91
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+1: espertodipallacorda, Napol ti amo, AriforJannik
Sinner@Raducanu 18-02-2023 19:45

Si parte con un notevole servizio! Bene

90
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+1: il capitano, Napol ti amo, AriforJannik
Allende (Guest) 18-02-2023 19:44

Vavassori è sicuramente un bravo ragazzo e un buon doppista. Lontano però dal valore dei nostri più forti doppisti. Spero che dopo questa partita,la polemica sul doppio si plachi almeno per qualche mese.

89
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Giambi (Guest) 18-02-2023 19:41

L’ orange su questo campo ha al suo attivo degli scalpi importanti. Quindi partita tosta. Detto ciò il Sinner pieno di acciacchi vari l’avrebbe persa, il new Sinner versione benzinaio o lanciatore di lavandini rispetterà il pronostico che lo vede favorito.

88
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il mio personalissimo cartellino (Guest) 18-02-2023 19:40

L’altro è un giocatore in lenta ma costante crescita da qualche anno. E’ rimasto nel circuito challenger oltre il normale, stabilendo una sorta di record di tornei vinti in un anno. A casa sua, non va preso sottogamba

87
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miromecir (Guest) 18-02-2023 19:35

@ Tafanus (#3432211)

Fares, pleonastico
Boschetto, scontatissimo

86
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sander (Guest) 18-02-2023 19:33

Scritto da Harlan

Scritto da Barabba
Sinner? Futuro top1 ATP.

Voglio rimediare a un torto: a Barabba non lo ca*a mai nessuno: oggi dico “Barabba, hai ragione. Sono d’accordo con te”

Sono daccordo con te, a me Barabba piace tantissimo

85
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+1: AriforJannik
sander (Guest) 18-02-2023 19:32

Scritto da Seppio

Scritto da Seppio
@ sander (#3432263)
Permettimi un enorme mah. Bel ragionamento nella prima parte, quella su Berrettini mi è oscura a dir poco. Deve chiedere scusa perché l’allenatore gli ha detto di giocare? Perdonami ma non capisco. Volandri ha sicuramente sbagliato (anche se col senno di poi sono capaci tutti: Sonego veniva da un match di 3 ore, Musetti aveva appena imbarcato con Auger, Berrettini ha un servizio di qualità incomparabile e in doppio è importante, Berrettini aveva già giocato con Fognini a differenza di Musetti e Sonego), ma Matteo cosa c’entra?

Ah, aggiungo: i riferimenti a Satta sono ormai piuttosto stucchevoli. Idem la rappresentazione folkloristica e assolutamente opinabile dello scambio di battute con Djokovic alla laver cup

Ho scritto che Berrettini invece di andare a fare gruppo poteva vedersi con la Satta che se non sbaglio è la sua compagna. Non ho parlato male di nessuno, potrei dirti che di stucchevole c’è la tua voglia di gettare fango gratuitamente e con basi molto scarne e non rispettare le mie prospettive ma non mi interessa fare polemica con te, non mi interessa darti corda.
Certo tutto è opinanile, il diritto di opinione però è importante, qualcuno di voi vedo che ha un pò di fastidio se vedono che qualche persona ha le sue consapevolezze o convinzioni che sono diverse dalle vostre. Però si chiama libertà di parola, dove non si lede la libertà dell’altro è ben accetta, anzi fondamentale. Vedo che parli di folklore, è una tua percezione. In questi casi per crescere basterebbe porsi in maniera diversa per una dinamica alla ricerca della verità ma questo si può fare solo se ci si depura dalle proprie certezze. Gettando fango si fa prima e si evita di rischiare di percepire che le proprie convinzioni non sono poi così corrette

84
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sander (Guest) 18-02-2023 19:22

Scritto da Seppio
@ sander (#3432263)
Permettimi un enorme mah. Bel ragionamento nella prima parte, quella su Berrettini mi è oscura a dir poco. Deve chiedere scusa perché l’allenatore gli ha detto di giocare? Perdonami ma non capisco. Volandri ha sicuramente sbagliato (anche se col senno di poi sono capaci tutti: Sonego veniva da un match di 3 ore, Musetti aveva appena imbarcato con Auger, Berrettini ha un servizio di qualità incomparabile e in doppio è importante, Berrettini aveva già giocato con Fognini a differenza di Musetti e Sonego), ma Matteo cosa c’entra?

E’ una questione di sensibilità e di valori, la PNL ad esempio insegna che ognuno ha la sua sensibilità e i suoi valori, se la tua interiorità non vede una cosa non vuol dire che l’altro che ti dice che la vede ha torto, è una questione di prospettive differenti. La scusa di Musetti giù di morale non regge. Lo so che Berrettini ha un servizio di qualità ma se non ti alleni da un mese perdi. Se poi vieni a fare gruppo e dici che vieni solo per giocare, la parola data è importante. Sono dinamiche dell’ego, in questo caso quello di Berrettini che è stato stimolato da Volandri.
E’ una questione di prospettive e dinamiche all’interno del gruppo.
E’ una questione anche di percezioni che purtroppo neanche Berrettini ne ha avuto consapevolezza, ma è un ragazzo e su questo punto deve ancora crescere. Quello che doveva percepirlo era soprattuto Volandri che si è impaurito e ha fatto la grossa frittata. Sia chiaro che queste sono mie opinione e che non posso dire di avere la verità in tasca. Sono però cose dettate dall’attenta analisi dei comportamenti delle persone fatta nei vari percorsi lavorativi della mia vita. Ho queste consapevolezze dettate da cognizioni di causa ma comunque non posso riocondurle a verità assolute.
Per andare verso la verità dovrei indagare ancora di più le sfumature di quello che è successo, parlare con i ragazzi che ovviamente non parleranno mai di queset cose.

83
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Harlan (Guest) 18-02-2023 19:20

Scritto da Barabba
Sinner? Futuro top1 ATP.

Voglio rimediare a un torto: a Barabba non lo ca*a mai nessuno: oggi dico “Barabba, hai ragione. Sono d’accordo con te”

82
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Seppio (Guest) 18-02-2023 19:07

Scritto da Seppio
@ sander (#3432263)
Permettimi un enorme mah. Bel ragionamento nella prima parte, quella su Berrettini mi è oscura a dir poco. Deve chiedere scusa perché l’allenatore gli ha detto di giocare? Perdonami ma non capisco. Volandri ha sicuramente sbagliato (anche se col senno di poi sono capaci tutti: Sonego veniva da un match di 3 ore, Musetti aveva appena imbarcato con Auger, Berrettini ha un servizio di qualità incomparabile e in doppio è importante, Berrettini aveva già giocato con Fognini a differenza di Musetti e Sonego), ma Matteo cosa c’entra?

Ah, aggiungo: i riferimenti a Satta sono ormai piuttosto stucchevoli. Idem la rappresentazione folkloristica e assolutamente opinabile dello scambio di battute con Djokovic alla laver cup

81
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+1: Detuqueridapresencia
You can’t be serious, YOU CANNOT BE SERIOUS!!!!! (Guest) 18-02-2023 19:07

Scritto da Tafanus
AIUTO! – Disponendo di una piattaforma molto evoluta per l’effettuazione di sondaggi, ho deciso di lanciarne uno su questo tema:
.
CHI SONO I TRE PEGGIORI CRONISTI DI TENNIS?
.
Ovviamente anch’io ho le mie idee in proposito, che non esternerò per correttezza. Vorrei che le nominations da inserire in questo sondaggio fossero decise da tutti noi a maggioranza.
.
Chiedo a tutti la cortesia di indicare da uno a tre nominativi da inserire nel sondaggio. Quando ci sarà un numero sufficiente di indicazioni, posterò la piattaforma per le votazioni. Grazie a chiunque voglia aiutarmi a portare avanti questo progetto
tafanus 18/b

Ma accetti consigli anche da chi non è registrato, oppure ci consideri come i lebbrosi?

80
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Seppio (Guest) 18-02-2023 19:06

@ sander (#3432263)

Permettimi un enorme mah. Bel ragionamento nella prima parte, quella su Berrettini mi è oscura a dir poco. Deve chiedere scusa perché l’allenatore gli ha detto di giocare? Perdonami ma non capisco. Volandri ha sicuramente sbagliato (anche se col senno di poi sono capaci tutti: Sonego veniva da un match di 3 ore, Musetti aveva appena imbarcato con Auger, Berrettini ha un servizio di qualità incomparabile e in doppio è importante, Berrettini aveva già giocato con Fognini a differenza di Musetti e Sonego), ma Matteo cosa c’entra?

79
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+1: Detuqueridapresencia
Giallo Naso (Guest) 18-02-2023 19:03

Brancaccio ha preso Nava e se vince Brouwer…. Che sfiga

78
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Emma_Woodhouse 18-02-2023 18:54

Scritto da il capitano
Il vogatore russo è risorto prima di Pasqua.

Che palle! Però confido nel tuo vudù brasileiro. Lo stai preparando, vero?

77
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+1: il capitano, Detuqueridapresencia
Freddy (Guest) 18-02-2023 18:50

@ IlCera (#3431890)

Esatto. Secondo me non parte favorito. Spero di sbagliarmi.

76
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sander (Guest) 18-02-2023 18:45

Scritto da fugitive

Scritto da sander
Capitolo Musetti
Dicevamo con Sinner prima il tema è anima ed entusiasmo.
Come scritto prima “entusiasmo” ha origine dal greco e significa avere Dio dentro.
Di conseguenza, senza un’anima aperta e senza entusiasmo è difficile esprimersi al meglio nelle proprie attività, nel privato e sul lavoro.
Ho visto l’incontro di ieri di Musetti, l’ho visto bloccato senza “entusiasmo” senza quel piacere di giocare che tanto ci ha trasmesso e fatto divertire da Amburgo dell’anno scorso in avanti.
L’ho visto cupo in volto, quasi si tenesse dentro una sorta di tensione che ogni tanto faceva fuoriuscire con atteggiamenti di profondo fastidio. Ho visto anche che esultava poco e che difficilmente si girava verso il suo angolo, cosa che invece usualmente faceva spesso
Premetto che Varillas su terra è un signor giocatore e vedrete che ne sentiremo parlare e che Norrie farà molta fatica oggi, però detto questo il Musetti con il suo tennis artistico che tanto bene si sposa sulla terra battuta ieri si è visto a sprazzi senza appunto quel cuore, quell’anima necessari per fare dei grandi incontri.
Cosa è successo?
Se andiamo su google e scriviamo “tennis attacchi di panico” troviamo vari articoli su Musetti. ha dichiarato recentemente che ne ha sofferto in passato in vari match, ultimo quello con Aliassime a Firenze. Sui primi 100 giocatori di tennis non ho avuto riscontro ci siano altri giocatori che abbiano questo problema.
Ora andiamo a vedere l’ambito degli allenatori dei primi cento.
Conoscete un allenatore che ha avuto attacchi di panico prima del match? Si, Tartarini a Melbourne un mese fa.
Questo cosa significa? E’ strano che sia il giocatore che l’allenatore soffrono dello stesso problema e sembrano gli unici a soffrirne nei top 100? Non è strano. Non è strano perchè un ragazzino che fin da piccolo ha un allenatore va in “risonanza” con il proprio coach, condivide tutti i giorni insieme, mangiano insieme, vivono insieme, sono due persone che si sono trovate perchè sono due “cuori aperti”, sono “emotivi” come hanno detto tutti e due. Questa corrispondenza di anima e questa emotività hanno portao secondo me a “creare” un tennis Romantico, artistico, poetico di una bellezza rara.
Quindi in base al concetto della risonanza i due hanno creato una grande armonia tennistica su cui Musetti adesso da professionista ne ha molto giovamento, ha una qualità sopraffina dovuto ovviamente al suo enorme talento ma anche al valore aggiunto che il rapporto professionale con il suo coach ha creato.
Tessute le lodi per quanto riguarda la parte tecnica non posso dire altrettanto per la preparazione e l’approccio mentale.
Prima su Piatti e Sinner ho scritto questo: “Se proprio il tuo punto di riferimento, che dovrebbe metterti nelle migliori condizioni oltre che fisiche e tecnico tattiche anche e soprattutto mentali, diventa fonte di tensione e stress, è evidente che per un giovane giocatore diventa tutto impraticabile”
In realtà Tartarini non scassa le palle a Musetti come faceva Piatti con Sinner. Jannik era stressato perchè si sentiva opresso dalle ossessioni di Piatti, dalle tensioni che non lo portavano più a vivere serenamente. Lorenzo invece sembra che con Tartarini viva e si alleni con piacere. Allora qual è il problema? L’emotività e la preparazione alla gestione emotiva della partita. Se io vivo con una persona tesa ed emotiva e io stesso lo sono non posso pensare che quella stessa persona possa essere fonte di rilassamento e di rigeneratrice di mia serenità interiore durante il match.
La caratteristica più importante per un coach è trasmettere serenità e creare le condizioni per fare si che il proprio atleta possa esprimere al meglio il proprio equilibrio psico-spirituale durante il match.
Ci sono due forme di stress: Eustress e ditress. L’eustress è lo stress positivo, quello permette al tennista di avere la giusta adrenalina e di dare il meglio sul campo. il Distress invece è lo stress negativo, quello che debilita che porta a giocare tesi, bloccati in sostanza una crescita continua di cortisolo presente nel sangue che fa male e debilita anche fisicamente il tutto fino ad arrivare ai famosi attacchi di panico di cui Tartarini e Musetti ne sono soggetti.
Un coach dovrebbe contraddistinguersi per una gran capacità di profondere energie che canalizzano il proprio atleta verso l’ eustress ma converrete comn me che se io sono un allenatore emotivo che ho difficoltà a gestire la mia di ansia che addirittura in un momento importante, nello slam è evoluta in attacco di panico, capite bene che
“forse” non sono la persona più adatta a portare il mio atleta in una condizione di eustress positivo. il tutto si traduce in prestazioni altalenanti del proprio atleta.
Creco che il Musetti cupo di ieri, senza entusiasmo, nervoso ne sia consapevole di questo. Il fatto che sia successo un attacco di panico a Tartarini e che poi non ha avuto approfondimento e non se n’è parlato molto ha fatto passare in cavalleria la cosa ma dal punto di vista del rapporto coach atleta una situazione del gener non può essere che devastante e debilitante per il tuo allievo che non può più aspirare e credere di averti come riferimento nell’ambito “serenità emozionale”.
Detto questo, cosa fare? A mio modo di vedere Musetti è importante che mantenga il sodalizio con Tartarini ma il sistema e la struttura del suo staff deve cambiate forma. Ovvero per la parte tecnica, sul campo va benissimo Tartarini ma Musetti necessita di un coach che lo prepari per la parte relativa alla gestione emozionale del prepartita e delle dinamiche emozionali presenti nello stesso match.Non dico un Pepe Imaz ma uno che abbia esperienza su questi palcoscenici e “ristrutturi” il Muso in un giusto mindset emozionale. Per questo ruolo vedrei benissimo Rianna che a mio avviso è sempre molto positivo, non a caso tutti i giocatori lo vogliono nell’angolo del loro staff nel momento delle loro partite. E’ una persona molto positiva e rassicurante. In più serve anche un mental coach con le contropalle che gestisca non solo il Muso ma anche Tartarini che evidentemente ne ha molto bisogno. Nella quotidianità basta un tono di voce, un a frase piuttosto che un’altra per creare fonti energetiche positive o negative, è evidente che un emotivo tendente al distress “rischia” di generare discorsi o anche solo messaggi o toni di che possono creare un cortocircuito negativo nell’allievo.
Detto questo, spostando leggermente il discorso voglio sottolineare le parole dette da Tartarini in un’intervista fatta dopo la Davis 22.
metto il virgolettato
TARTARINI: ” Matteo aveva detto che sarebbe venuto unicamente per fare il tifo e non si era mai parlato del fatto che potesse giocare. Infatti non si era mai allenato con noi, i due Lorenzo giocavano tra loro e Fognini con Bolelli. Ma purtroppo Simone già a Parigi aveva accusato un dolore al polpaccio per cui non era arrivato nelle migliori condizioni. Un problema al polpaccio che sembrava risolto ma che invece si è riacutizzato dopo il match con gli USA. Una risonanza ha così evidenziato che sotto la cicatrice precedente si era formato un altro piccolo edema. Lui avrebbe voluto giocare comunque ma il dottore l’ha vivamente sconsigliato, innanzitutto perché l’infortunio avrebbe potuto aggravarsi ma soprattutto perché era forte il rischio di doversi ritirare durante l’incontro. A quel punto la decisione era del capitano e non poteva essere una decisione facile. Devo dire che tra noi non c’era sentore che Matteo potesse scendere in campo e l’abbiamo imparato solo una volta scesi negli spogliatoi dopo il match di Lorenzo contro Auger-Aliassime.”
Come vedete, Tartarini ci ha confezionato una grande informazione che fa capire varie cose che possono rimanere sotto traccia ma che in realtà determinano solchi importanti.
Nelle dinamiche dello spogliatoio se io sono un atleta di Davis, mettiamo caso sia o Sonego o Musetti, vedo che Berrettini viene con noi in Davis dicendo che viene esclusivamente per fare tifo e per fare il gruppo. Io che sono Sonego e che sono Musetti nutro ancora di più una grande stima verso Berrettini perchè penso che magari poteva andare con la Satta e invece viene a fare gruppo come secondo capitano. Quindi immagino la grande stima per quel gesto, Sonego fa i miracoli arriviamo in semi sull’1-1 e cosa viene fuori? Quel giocatore che si è allenato due volte in un mese che non si è mai allenato con la squadra che ha detto che era venuto solo a fare il tifo ce lo vediamo bello come il sole in compagnia di Fognini all’ingresso del campo di gioco. E la voglia di venire solo per fare gruppo? E Musetti e Sonego? Volandri da paraculo qual è si è “nascosto” dietro al fatto che Musetti era giù di morale e non era pronto per giocare. Per chi ha fatto sport un allenatore che dice una cosa del genere di un proprio allievo professionista è svilente e svalutante al massimo. Su Sonego diceva che invece era troppo stanco. Invece Shapo se non si fosse infortunato averebbe giocato il doppio e lui non era stanco, si vede che in canada il freddo li mantiene più energici. Detto questo, ai miei occhi Volandri ha creato un totale disastro perchè con quella scelta ha creato vari concatenamenti negativi. Come prima cosa ha “toccato” la parte debole di Berrettini che è quella del suo ego di salvatore della patria, in stile imperatore Romano, lo stesso Berrettini che alla Lever cup suggeriva da coach navigato a Djokovic di avere più “cazimma” con il risultato di far fare una grassa risata a Djokovic. Quelle corde non andavano toccate, lo è stato fatto perchè Volandri a sua volta non ha saputo gestire la situazione, si è impaurito e ha cercato protezione sulle spalle larghe di Matteo che però, bastava un minimo di lucidità, non era pronto per giocare nessun match. Quando io Musetti o io Sonego
vedo un fatto del genere ci rimando male perchè mi sento tradito e mi sento svilito come non fossi considerato dal capitano all’altezza dell’evento, basta ricordare prima del match i volti cupi dei ragazzi sugli spalti. Faccio notare che Berrettini anche da allenato non ha mai fatto grandi cose in doppio quindi si è creato un bruttissimo cortocircuito che ha portato a mio avviso a una crepa nella squadra azzurra. Da allenatore e da giocatore di calcio che ha vissuto vari contesti in vari gruppi in vari spogliatoi posso assicurare che un accaduto di questo tipo debilita un ambiente, un gruppo. Detto questo credo che con Volandri non potremo mai vincere la Davis perchè non è la figura adatta.( A meno di un cambio di mindset improbabile). Ci vogliono altre caratteristiche altri valori aggiunti che il Toscano non ha. Al momento credo che la persona che potrebbe portarci a sollevare l’insalatiera sia il grande Paolino Lorenzi. Con lui credo si possa costruire un vero gruppo solido con la consapevolezza di avere alla guida un capitano con le palle che si prenede le sue responsabilità.
Su Matteo credo e spero che per il bene del gruppo debba scavarsi dentro, capire la cazzata che ha fatto a darsi come disponibile dell’ultimo minuto e chiedere scusa ai suoi compagni. Con questo gesto di umiltà e con la rimozione di Volandri e l’entrata di Paolino Lorenzi potremo rimarginare le ferite e essere finalmente una squadra vera.
Come chiosa finale faccio presente che dopo quella sciagurata scelta e quella sconfitta in tre giocatori Berrettini, Musetti e Sonego nella race, dopo quasi due mesi hanno meno punti di Brancaccio, collezionando sconfitte brutte e inaspettate.
Giocatori come Musetti e Sonego sono cresciuti anche per merito del traino di Berrettini, se va a scemare la stima anche l’entusiasmo diminuisce e si arriva in un circolo vizioso fallimentare.

Gli sfottò sono divertenti, ma anche sentire qualcuno che ha qualcosa da dire è molto bello!
Ho apprezzato anche il commento precedente, sono cose vere, che magari non sappiamo tutti esplicitare.
Poi magari si può non essere d’accordo su alcune ipotesi, però uscire dal bar dello sport è davvero salutare, si vede che sei (stato?) allenatore

Ti ringrazio, si, credo che andare dietro quei tre o quattro troll sia
solo nocivo. Ci sono tante persone che possono scrivere e confrontarsi
su contenuti interessanti definendo qualcosa di costruttivo. Ricordiamo che ci leggono ragazzi di tutte le età, dobbiamo dare loro il buon esempio. Si ho smesso di allenare tre anni fa

75
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+1: Luca Martin
Markenada 63 (Guest) 18-02-2023 18:42

@ renzopii (#3432337)

Sono d accordo. È stato citato il mitico Paolo Villaggio, a proposito ricordo il mitico sketch degli zoccoli olandesi , pericolosissimi 😉 😆

74
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+1: Detuqueridapresencia, renzopii
PPF (Guest) 18-02-2023 18:41

Scritto da Franco66

Scritto da Tempia fugit

Scritto da sfarnes68
Medvedev fuori dai top ten attualmente è un’anomalia: metterlo difficoltà è un’impresa titanica, fa pochissimi errori ed è ovunque. Credo che tranquillamente rientrerà nei top five entro Pasqua.

Medvedev è devastante in risposta. Sia lui che Sinner sono in ottima forma se ci sarà finale darà indicazioni importanti sullo stato dell’arte di due protagonisti del campionato di quest’anno.

“Del campionato”?!? Il campionato ormai l’ha vinto il Napoli!!! Comunque ribadisco il limite di Dimitrov è fisico Magari in altri ambiti sarà un fenomeno Non dico di no Però che legnata che ha preso oggi povero Gregorio!!! Mi dispiace

Che legnata si, era imprecisissimo, una marea di gratuiti, e con la battuta non c’erano ne’ potenza ne’ precisione.

73
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sander (Guest) 18-02-2023 18:39

Scritto da El Mariachi

Scritto da sander
Capitolo Musetti
Dicevamo con Sinner prima il tema è anima ed entusiasmo.
Come scritto prima “entusiasmo” ha origine dal greco e significa avere Dio dentro.
Di conseguenza, senza un’anima aperta e senza entusiasmo è difficile esprimersi al meglio nelle proprie attività, nel privato e sul lavoro.
Ho visto l’incontro di ieri di Musetti, l’ho visto bloccato senza “entusiasmo” senza quel piacere di giocare che tanto ci ha trasmesso e fatto divertire da Amburgo dell’anno scorso in avanti.
L’ho visto cupo in volto, quasi si tenesse dentro una sorta di tensione che ogni tanto faceva fuoriuscire con atteggiamenti di profondo fastidio. Ho visto anche che esultava poco e che difficilmente si girava verso il suo angolo, cosa che invece usualmente faceva spesso
Premetto che Varillas su terra è un signor giocatore e vedrete che ne sentiremo parlare e che Norrie farà molta fatica oggi, però detto questo il Musetti con il suo tennis artistico che tanto bene si sposa sulla terra battuta ieri si è visto a sprazzi senza appunto quel cuore, quell’anima necessari per fare dei grandi incontri.
Cosa è successo?
Se andiamo su google e scriviamo “tennis attacchi di panico” troviamo vari articoli su Musetti. ha dichiarato recentemente che ne ha sofferto in passato in vari match, ultimo quello con Aliassime a Firenze. Sui primi 100 giocatori di tennis non ho avuto riscontro ci siano altri giocatori che abbiano questo problema.
Ora andiamo a vedere l’ambito degli allenatori dei primi cento.
Conoscete un allenatore che ha avuto attacchi di panico prima del match? Si, Tartarini a Melbourne un mese fa.
Questo cosa significa? E’ strano che sia il giocatore che l’allenatore soffrono dello stesso problema e sembrano gli unici a soffrirne nei top 100? Non è strano. Non è strano perchè un ragazzino che fin da piccolo ha un allenatore va in “risonanza” con il proprio coach, condivide tutti i giorni insieme, mangiano insieme, vivono insieme, sono due persone che si sono trovate perchè sono due “cuori aperti”, sono “emotivi” come hanno detto tutti e due. Questa corrispondenza di anima e questa emotività hanno portao secondo me a “creare” un tennis Romantico, artistico, poetico di una bellezza rara.
Quindi in base al concetto della risonanza i due hanno creato una grande armonia tennistica su cui Musetti adesso da professionista ne ha molto giovamento, ha una qualità sopraffina dovuto ovviamente al suo enorme talento ma anche al valore aggiunto che il rapporto professionale con il suo coach ha creato.
Tessute le lodi per quanto riguarda la parte tecnica non posso dire altrettanto per la preparazione e l’approccio mentale.
Prima su Piatti e Sinner ho scritto questo: “Se proprio il tuo punto di riferimento, che dovrebbe metterti nelle migliori condizioni oltre che fisiche e tecnico tattiche anche e soprattutto mentali, diventa fonte di tensione e stress, è evidente che per un giovane giocatore diventa tutto impraticabile”
In realtà Tartarini non scassa le palle a Musetti come faceva Piatti con Sinner. Jannik era stressato perchè si sentiva opresso dalle ossessioni di Piatti, dalle tensioni che non lo portavano più a vivere serenamente. Lorenzo invece sembra che con Tartarini viva e si alleni con piacere. Allora qual è il problema? L’emotività e la preparazione alla gestione emotiva della partita. Se io vivo con una persona tesa ed emotiva e io stesso lo sono non posso pensare che quella stessa persona possa essere fonte di rilassamento e di rigeneratrice di mia serenità interiore durante il match.
La caratteristica più importante per un coach è trasmettere serenità e creare le condizioni per fare si che il proprio atleta possa esprimere al meglio il proprio equilibrio psico-spirituale durante il match.
Ci sono due forme di stress: Eustress e ditress. L’eustress è lo stress positivo, quello permette al tennista di avere la giusta adrenalina e di dare il meglio sul campo. il Distress invece è lo stress negativo, quello che debilita che porta a giocare tesi, bloccati in sostanza una crescita continua di cortisolo presente nel sangue che fa male e debilita anche fisicamente il tutto fino ad arrivare ai famosi attacchi di panico di cui Tartarini e Musetti ne sono soggetti.
Un coach dovrebbe contraddistinguersi per una gran capacità di profondere energie che canalizzano il proprio atleta verso l’ eustress ma converrete comn me che se io sono un allenatore emotivo che ho difficoltà a gestire la mia di ansia che addirittura in un momento importante, nello slam è evoluta in attacco di panico, capite bene che
“forse” non sono la persona più adatta a portare il mio atleta in una condizione di eustress positivo. il tutto si traduce in prestazioni altalenanti del proprio atleta.
Creco che il Musetti cupo di ieri, senza entusiasmo, nervoso ne sia consapevole di questo. Il fatto che sia successo un attacco di panico a Tartarini e che poi non ha avuto approfondimento e non se n’è parlato molto ha fatto passare in cavalleria la cosa ma dal punto di vista del rapporto coach atleta una situazione del gener non può essere che devastante e debilitante per il tuo allievo che non può più aspirare e credere di averti come riferimento nell’ambito “serenità emozionale”.
Detto questo, cosa fare? A mio modo di vedere Musetti è importante che mantenga il sodalizio con Tartarini ma il sistema e la struttura del suo staff deve cambiate forma. Ovvero per la parte tecnica, sul campo va benissimo Tartarini ma Musetti necessita di un coach che lo prepari per la parte relativa alla gestione emozionale del prepartita e delle dinamiche emozionali presenti nello stesso match.Non dico un Pepe Imaz ma uno che abbia esperienza su questi palcoscenici e “ristrutturi” il Muso in un giusto mindset emozionale. Per questo ruolo vedrei benissimo Rianna che a mio avviso è sempre molto positivo, non a caso tutti i giocatori lo vogliono nell’angolo del loro staff nel momento delle loro partite. E’ una persona molto positiva e rassicurante. In più serve anche un mental coach con le contropalle che gestisca non solo il Muso ma anche Tartarini che evidentemente ne ha molto bisogno. Nella quotidianità basta un tono di voce, un a frase piuttosto che un’altra per creare fonti energetiche positive o negative, è evidente che un emotivo tendente al distress “rischia” di generare discorsi o anche solo messaggi o toni di che possono creare un cortocircuito negativo nell’allievo.
Detto questo, spostando leggermente il discorso voglio sottolineare le parole dette da Tartarini in un’intervista fatta dopo la Davis 22.
metto il virgolettato
TARTARINI: ” Matteo aveva detto che sarebbe venuto unicamente per fare il tifo e non si era mai parlato del fatto che potesse giocare. Infatti non si era mai allenato con noi, i due Lorenzo giocavano tra loro e Fognini con Bolelli. Ma purtroppo Simone già a Parigi aveva accusato un dolore al polpaccio per cui non era arrivato nelle migliori condizioni. Un problema al polpaccio che sembrava risolto ma che invece si è riacutizzato dopo il match con gli USA. Una risonanza ha così evidenziato che sotto la cicatrice precedente si era formato un altro piccolo edema. Lui avrebbe voluto giocare comunque ma il dottore l’ha vivamente sconsigliato, innanzitutto perché l’infortunio avrebbe potuto aggravarsi ma soprattutto perché era forte il rischio di doversi ritirare durante l’incontro. A quel punto la decisione era del capitano e non poteva essere una decisione facile. Devo dire che tra noi non c’era sentore che Matteo potesse scendere in campo e l’abbiamo imparato solo una volta scesi negli spogliatoi dopo il match di Lorenzo contro Auger-Aliassime.”
Come vedete, Tartarini ci ha confezionato una grande informazione che fa capire varie cose che possono rimanere sotto traccia ma che in realtà determinano solchi importanti.
Nelle dinamiche dello spogliatoio se io sono un atleta di Davis, mettiamo caso sia o Sonego o Musetti, vedo che Berrettini viene con noi in Davis dicendo che viene esclusivamente per fare tifo e per fare il gruppo. Io che sono Sonego e che sono Musetti nutro ancora di più una grande stima verso Berrettini perchè penso che magari poteva andare con la Satta e invece viene a fare gruppo come secondo capitano. Quindi immagino la grande stima per quel gesto, Sonego fa i miracoli arriviamo in semi sull’1-1 e cosa viene fuori? Quel giocatore che si è allenato due volte in un mese che non si è mai allenato con la squadra che ha detto che era venuto solo a fare il tifo ce lo vediamo bello come il sole in compagnia di Fognini all’ingresso del campo di gioco. E la voglia di venire solo per fare gruppo? E Musetti e Sonego? Volandri da paraculo qual è si è “nascosto” dietro al fatto che Musetti era giù di morale e non era pronto per giocare. Per chi ha fatto sport un allenatore che dice una cosa del genere di un proprio allievo professionista è svilente e svalutante al massimo. Su Sonego diceva che invece era troppo stanco. Invece Shapo se non si fosse infortunato averebbe giocato il doppio e lui non era stanco, si vede che in canada il freddo li mantiene più energici. Detto questo, ai miei occhi Volandri ha creato un totale disastro perchè con quella scelta ha creato vari concatenamenti negativi. Come prima cosa ha “toccato” la parte debole di Berrettini che è quella del suo ego di salvatore della patria, in stile imperatore Romano, lo stesso Berrettini che alla Lever cup suggeriva da coach navigato a Djokovic di avere più “cazimma” con il risultato di far fare una grassa risata a Djokovic. Quelle corde non andavano toccate, lo è stato fatto perchè Volandri a sua volta non ha saputo gestire la situazione, si è impaurito e ha cercato protezione sulle spalle larghe di Matteo che però, bastava un minimo di lucidità, non era pronto per giocare nessun match. Quando io Musetti o io Sonego
vedo un fatto del genere ci rimando male perchè mi sento tradito e mi sento svilito come non fossi considerato dal capitano all’altezza dell’evento, basta ricordare prima del match i volti cupi dei ragazzi sugli spalti. Faccio notare che Berrettini anche da allenato non ha mai fatto grandi cose in doppio quindi si è creato un bruttissimo cortocircuito che ha portato a mio avviso a una crepa nella squadra azzurra. Da allenatore e da giocatore di calcio che ha vissuto vari contesti in vari gruppi in vari spogliatoi posso assicurare che un accaduto di questo tipo debilita un ambiente, un gruppo. Detto questo credo che con Volandri non potremo mai vincere la Davis perchè non è la figura adatta.( A meno di un cambio di mindset improbabile). Ci vogliono altre caratteristiche altri valori aggiunti che il Toscano non ha. Al momento credo che la persona che potrebbe portarci a sollevare l’insalatiera sia il grande Paolino Lorenzi. Con lui credo si possa costruire un vero gruppo solido con la consapevolezza di avere alla guida un capitano con le palle che si prenede le sue responsabilità.
Su Matteo credo e spero che per il bene del gruppo debba scavarsi dentro, capire la cazzata che ha fatto a darsi come disponibile dell’ultimo minuto e chiedere scusa ai suoi compagni. Con questo gesto di umiltà e con la rimozione di Volandri e l’entrata di Paolino Lorenzi potremo rimarginare le ferite e essere finalmente una squadra vera.
Come chiosa finale faccio presente che dopo quella sciagurata scelta e quella sconfitta in tre giocatori Berrettini, Musetti e Sonego nella race, dopo quasi due mesi hanno meno punti di Brancaccio, collezionando sconfitte brutte e inaspettate.
Giocatori come Musetti e Sonego sono cresciuti anche per merito del traino di Berrettini, se va a scemare la stima anche l’entusiasmo diminuisce e si arriva in un circolo vizioso fallimentare.

Osservazioni molto interessanti
Finalmente qualcosa di stimolante

Ti ringrazio, sei gentile

72
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Detuqueridapresencia 18-02-2023 18:38

Scritto da ItalyFirst
Risultato in bilico fino all’ultimo: Daniil la spunta per un pelo…

Detta anche…. legnata …. 🙂

71
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+1: il capitano
fugitive 18-02-2023 18:37

Scritto da sander
Capitolo Musetti
Dicevamo con Sinner prima il tema è anima ed entusiasmo.
Come scritto prima “entusiasmo” ha origine dal greco e significa avere Dio dentro.
Di conseguenza, senza un’anima aperta e senza entusiasmo è difficile esprimersi al meglio nelle proprie attività, nel privato e sul lavoro.
Ho visto l’incontro di ieri di Musetti, l’ho visto bloccato senza “entusiasmo” senza quel piacere di giocare che tanto ci ha trasmesso e fatto divertire da Amburgo dell’anno scorso in avanti.
L’ho visto cupo in volto, quasi si tenesse dentro una sorta di tensione che ogni tanto faceva fuoriuscire con atteggiamenti di profondo fastidio. Ho visto anche che esultava poco e che difficilmente si girava verso il suo angolo, cosa che invece usualmente faceva spesso
Premetto che Varillas su terra è un signor giocatore e vedrete che ne sentiremo parlare e che Norrie farà molta fatica oggi, però detto questo il Musetti con il suo tennis artistico che tanto bene si sposa sulla terra battuta ieri si è visto a sprazzi senza appunto quel cuore, quell’anima necessari per fare dei grandi incontri.
Cosa è successo?
Se andiamo su google e scriviamo “tennis attacchi di panico” troviamo vari articoli su Musetti. ha dichiarato recentemente che ne ha sofferto in passato in vari match, ultimo quello con Aliassime a Firenze. Sui primi 100 giocatori di tennis non ho avuto riscontro ci siano altri giocatori che abbiano questo problema.
Ora andiamo a vedere l’ambito degli allenatori dei primi cento.
Conoscete un allenatore che ha avuto attacchi di panico prima del match? Si, Tartarini a Melbourne un mese fa.
Questo cosa significa? E’ strano che sia il giocatore che l’allenatore soffrono dello stesso problema e sembrano gli unici a soffrirne nei top 100? Non è strano. Non è strano perchè un ragazzino che fin da piccolo ha un allenatore va in “risonanza” con il proprio coach, condivide tutti i giorni insieme, mangiano insieme, vivono insieme, sono due persone che si sono trovate perchè sono due “cuori aperti”, sono “emotivi” come hanno detto tutti e due. Questa corrispondenza di anima e questa emotività hanno portao secondo me a “creare” un tennis Romantico, artistico, poetico di una bellezza rara.
Quindi in base al concetto della risonanza i due hanno creato una grande armonia tennistica su cui Musetti adesso da professionista ne ha molto giovamento, ha una qualità sopraffina dovuto ovviamente al suo enorme talento ma anche al valore aggiunto che il rapporto professionale con il suo coach ha creato.
Tessute le lodi per quanto riguarda la parte tecnica non posso dire altrettanto per la preparazione e l’approccio mentale.
Prima su Piatti e Sinner ho scritto questo: “Se proprio il tuo punto di riferimento, che dovrebbe metterti nelle migliori condizioni oltre che fisiche e tecnico tattiche anche e soprattutto mentali, diventa fonte di tensione e stress, è evidente che per un giovane giocatore diventa tutto impraticabile”
In realtà Tartarini non scassa le palle a Musetti come faceva Piatti con Sinner. Jannik era stressato perchè si sentiva opresso dalle ossessioni di Piatti, dalle tensioni che non lo portavano più a vivere serenamente. Lorenzo invece sembra che con Tartarini viva e si alleni con piacere. Allora qual è il problema? L’emotività e la preparazione alla gestione emotiva della partita. Se io vivo con una persona tesa ed emotiva e io stesso lo sono non posso pensare che quella stessa persona possa essere fonte di rilassamento e di rigeneratrice di mia serenità interiore durante il match.
La caratteristica più importante per un coach è trasmettere serenità e creare le condizioni per fare si che il proprio atleta possa esprimere al meglio il proprio equilibrio psico-spirituale durante il match.
Ci sono due forme di stress: Eustress e ditress. L’eustress è lo stress positivo, quello permette al tennista di avere la giusta adrenalina e di dare il meglio sul campo. il Distress invece è lo stress negativo, quello che debilita che porta a giocare tesi, bloccati in sostanza una crescita continua di cortisolo presente nel sangue che fa male e debilita anche fisicamente il tutto fino ad arrivare ai famosi attacchi di panico di cui Tartarini e Musetti ne sono soggetti.
Un coach dovrebbe contraddistinguersi per una gran capacità di profondere energie che canalizzano il proprio atleta verso l’ eustress ma converrete comn me che se io sono un allenatore emotivo che ho difficoltà a gestire la mia di ansia che addirittura in un momento importante, nello slam è evoluta in attacco di panico, capite bene che
“forse” non sono la persona più adatta a portare il mio atleta in una condizione di eustress positivo. il tutto si traduce in prestazioni altalenanti del proprio atleta.
Creco che il Musetti cupo di ieri, senza entusiasmo, nervoso ne sia consapevole di questo. Il fatto che sia successo un attacco di panico a Tartarini e che poi non ha avuto approfondimento e non se n’è parlato molto ha fatto passare in cavalleria la cosa ma dal punto di vista del rapporto coach atleta una situazione del gener non può essere che devastante e debilitante per il tuo allievo che non può più aspirare e credere di averti come riferimento nell’ambito “serenità emozionale”.
Detto questo, cosa fare? A mio modo di vedere Musetti è importante che mantenga il sodalizio con Tartarini ma il sistema e la struttura del suo staff deve cambiate forma. Ovvero per la parte tecnica, sul campo va benissimo Tartarini ma Musetti necessita di un coach che lo prepari per la parte relativa alla gestione emozionale del prepartita e delle dinamiche emozionali presenti nello stesso match.Non dico un Pepe Imaz ma uno che abbia esperienza su questi palcoscenici e “ristrutturi” il Muso in un giusto mindset emozionale. Per questo ruolo vedrei benissimo Rianna che a mio avviso è sempre molto positivo, non a caso tutti i giocatori lo vogliono nell’angolo del loro staff nel momento delle loro partite. E’ una persona molto positiva e rassicurante. In più serve anche un mental coach con le contropalle che gestisca non solo il Muso ma anche Tartarini che evidentemente ne ha molto bisogno. Nella quotidianità basta un tono di voce, un a frase piuttosto che un’altra per creare fonti energetiche positive o negative, è evidente che un emotivo tendente al distress “rischia” di generare discorsi o anche solo messaggi o toni di che possono creare un cortocircuito negativo nell’allievo.
Detto questo, spostando leggermente il discorso voglio sottolineare le parole dette da Tartarini in un’intervista fatta dopo la Davis 22.
metto il virgolettato
TARTARINI: ” Matteo aveva detto che sarebbe venuto unicamente per fare il tifo e non si era mai parlato del fatto che potesse giocare. Infatti non si era mai allenato con noi, i due Lorenzo giocavano tra loro e Fognini con Bolelli. Ma purtroppo Simone già a Parigi aveva accusato un dolore al polpaccio per cui non era arrivato nelle migliori condizioni. Un problema al polpaccio che sembrava risolto ma che invece si è riacutizzato dopo il match con gli USA. Una risonanza ha così evidenziato che sotto la cicatrice precedente si era formato un altro piccolo edema. Lui avrebbe voluto giocare comunque ma il dottore l’ha vivamente sconsigliato, innanzitutto perché l’infortunio avrebbe potuto aggravarsi ma soprattutto perché era forte il rischio di doversi ritirare durante l’incontro. A quel punto la decisione era del capitano e non poteva essere una decisione facile. Devo dire che tra noi non c’era sentore che Matteo potesse scendere in campo e l’abbiamo imparato solo una volta scesi negli spogliatoi dopo il match di Lorenzo contro Auger-Aliassime.”
Come vedete, Tartarini ci ha confezionato una grande informazione che fa capire varie cose che possono rimanere sotto traccia ma che in realtà determinano solchi importanti.
Nelle dinamiche dello spogliatoio se io sono un atleta di Davis, mettiamo caso sia o Sonego o Musetti, vedo che Berrettini viene con noi in Davis dicendo che viene esclusivamente per fare tifo e per fare il gruppo. Io che sono Sonego e che sono Musetti nutro ancora di più una grande stima verso Berrettini perchè penso che magari poteva andare con la Satta e invece viene a fare gruppo come secondo capitano. Quindi immagino la grande stima per quel gesto, Sonego fa i miracoli arriviamo in semi sull’1-1 e cosa viene fuori? Quel giocatore che si è allenato due volte in un mese che non si è mai allenato con la squadra che ha detto che era venuto solo a fare il tifo ce lo vediamo bello come il sole in compagnia di Fognini all’ingresso del campo di gioco. E la voglia di venire solo per fare gruppo? E Musetti e Sonego? Volandri da paraculo qual è si è “nascosto” dietro al fatto che Musetti era giù di morale e non era pronto per giocare. Per chi ha fatto sport un allenatore che dice una cosa del genere di un proprio allievo professionista è svilente e svalutante al massimo. Su Sonego diceva che invece era troppo stanco. Invece Shapo se non si fosse infortunato averebbe giocato il doppio e lui non era stanco, si vede che in canada il freddo li mantiene più energici. Detto questo, ai miei occhi Volandri ha creato un totale disastro perchè con quella scelta ha creato vari concatenamenti negativi. Come prima cosa ha “toccato” la parte debole di Berrettini che è quella del suo ego di salvatore della patria, in stile imperatore Romano, lo stesso Berrettini che alla Lever cup suggeriva da coach navigato a Djokovic di avere più “cazimma” con il risultato di far fare una grassa risata a Djokovic. Quelle corde non andavano toccate, lo è stato fatto perchè Volandri a sua volta non ha saputo gestire la situazione, si è impaurito e ha cercato protezione sulle spalle larghe di Matteo che però, bastava un minimo di lucidità, non era pronto per giocare nessun match. Quando io Musetti o io Sonego
vedo un fatto del genere ci rimando male perchè mi sento tradito e mi sento svilito come non fossi considerato dal capitano all’altezza dell’evento, basta ricordare prima del match i volti cupi dei ragazzi sugli spalti. Faccio notare che Berrettini anche da allenato non ha mai fatto grandi cose in doppio quindi si è creato un bruttissimo cortocircuito che ha portato a mio avviso a una crepa nella squadra azzurra. Da allenatore e da giocatore di calcio che ha vissuto vari contesti in vari gruppi in vari spogliatoi posso assicurare che un accaduto di questo tipo debilita un ambiente, un gruppo. Detto questo credo che con Volandri non potremo mai vincere la Davis perchè non è la figura adatta.( A meno di un cambio di mindset improbabile). Ci vogliono altre caratteristiche altri valori aggiunti che il Toscano non ha. Al momento credo che la persona che potrebbe portarci a sollevare l’insalatiera sia il grande Paolino Lorenzi. Con lui credo si possa costruire un vero gruppo solido con la consapevolezza di avere alla guida un capitano con le palle che si prenede le sue responsabilità.
Su Matteo credo e spero che per il bene del gruppo debba scavarsi dentro, capire la cazzata che ha fatto a darsi come disponibile dell’ultimo minuto e chiedere scusa ai suoi compagni. Con questo gesto di umiltà e con la rimozione di Volandri e l’entrata di Paolino Lorenzi potremo rimarginare le ferite e essere finalmente una squadra vera.
Come chiosa finale faccio presente che dopo quella sciagurata scelta e quella sconfitta in tre giocatori Berrettini, Musetti e Sonego nella race, dopo quasi due mesi hanno meno punti di Brancaccio, collezionando sconfitte brutte e inaspettate.
Giocatori come Musetti e Sonego sono cresciuti anche per merito del traino di Berrettini, se va a scemare la stima anche l’entusiasmo diminuisce e si arriva in un circolo vizioso fallimentare.

Gli sfottò sono divertenti, ma anche sentire qualcuno che ha qualcosa da dire è molto bello!
Ho apprezzato anche il commento precedente, sono cose vere, che magari non sappiamo tutti esplicitare.
Poi magari si può non essere d’accordo su alcune ipotesi, però uscire dal bar dello sport è davvero salutare, si vede che sei (stato?) allenatore

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Detuqueridapresencia 18-02-2023 18:37

Scritto da Detuqueridapresencia

Scritto da Emma_Woodhouse

Scritto da Detuqueridapresencia

Scritto da Daniele
Ragazzi, in olandese Griekspoor pare voglia dire “pista greca”, se tanto mi da tanto…

Che Zeus sia con noi allora
Per un …. Orgasmo da Rotterdam

Questa era terribile.

l’ho rubata a Roberto d’Agostino che così chiamava Carlo Ripa di Means ….. capita a fagiolo con ATP 500 ed eventualmente le mani al cielo di Jannik domani

Meana t9 maledetto

69
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Detuqueridapresencia 18-02-2023 18:36

Scritto da Emma_Woodhouse

Scritto da Detuqueridapresencia

Scritto da Daniele
Ragazzi, in olandese Griekspoor pare voglia dire “pista greca”, se tanto mi da tanto…

Che Zeus sia con noi allora
Per un …. Orgasmo da Rotterdam

Questa era terribile.

😉 l’ho rubata a Roberto d’Agostino che così chiamava Carlo Ripa di Means ….. capita a fagiolo con ATP 500 ed eventualmente le mani al cielo di Jannik domani 🙂

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+1: il capitano, renzopii
Ozzastru (Guest) 18-02-2023 18:34

Scritto da sander
Capitolo Musetti
Dicevamo con Sinner prima il tema è anima ed entusiasmo.
Come scritto prima “entusiasmo” ha origine dal greco e significa avere Dio dentro.
Di conseguenza, senza un’anima aperta e senza entusiasmo è difficile esprimersi al meglio nelle proprie attività, nel privato e sul lavoro.
Ho visto l’incontro di ieri di Musetti, l’ho visto bloccato senza “entusiasmo” senza quel piacere di giocare che tanto ci ha trasmesso e fatto divertire da Amburgo dell’anno scorso in avanti.
L’ho visto cupo in volto, quasi si tenesse dentro una sorta di tensione che ogni tanto faceva fuoriuscire con atteggiamenti di profondo fastidio. Ho visto anche che esultava poco e che difficilmente si girava verso il suo angolo, cosa che invece usualmente faceva spesso
Premetto che Varillas su terra è un signor giocatore e vedrete che ne sentiremo parlare e che Norrie farà molta fatica oggi, però detto questo il Musetti con il suo tennis artistico che tanto bene si sposa sulla terra battuta ieri si è visto a sprazzi senza appunto quel cuore, quell’anima necessari per fare dei grandi incontri.
Cosa è successo?
Se andiamo su google e scriviamo “tennis attacchi di panico” troviamo vari articoli su Musetti. ha dichiarato recentemente che ne ha sofferto in passato in vari match, ultimo quello con Aliassime a Firenze. Sui primi 100 giocatori di tennis non ho avuto riscontro ci siano altri giocatori che abbiano questo problema.
Ora andiamo a vedere l’ambito degli allenatori dei primi cento.
Conoscete un allenatore che ha avuto attacchi di panico prima del match? Si, Tartarini a Melbourne un mese fa.
Questo cosa significa? E’ strano che sia il giocatore che l’allenatore soffrono dello stesso problema e sembrano gli unici a soffrirne nei top 100? Non è strano. Non è strano perchè un ragazzino che fin da piccolo ha un allenatore va in “risonanza” con il proprio coach, condivide tutti i giorni insieme, mangiano insieme, vivono insieme, sono due persone che si sono trovate perchè sono due “cuori aperti”, sono “emotivi” come hanno detto tutti e due. Questa corrispondenza di anima e questa emotività hanno portao secondo me a “creare” un tennis Romantico, artistico, poetico di una bellezza rara.
Quindi in base al concetto della risonanza i due hanno creato una grande armonia tennistica su cui Musetti adesso da professionista ne ha molto giovamento, ha una qualità sopraffina dovuto ovviamente al suo enorme talento ma anche al valore aggiunto che il rapporto professionale con il suo coach ha creato.
Tessute le lodi per quanto riguarda la parte tecnica non posso dire altrettanto per la preparazione e l’approccio mentale.
Prima su Piatti e Sinner ho scritto questo: “Se proprio il tuo punto di riferimento, che dovrebbe metterti nelle migliori condizioni oltre che fisiche e tecnico tattiche anche e soprattutto mentali, diventa fonte di tensione e stress, è evidente che per un giovane giocatore diventa tutto impraticabile”
In realtà Tartarini non scassa le palle a Musetti come faceva Piatti con Sinner. Jannik era stressato perchè si sentiva opresso dalle ossessioni di Piatti, dalle tensioni che non lo portavano più a vivere serenamente. Lorenzo invece sembra che con Tartarini viva e si alleni con piacere. Allora qual è il problema? L’emotività e la preparazione alla gestione emotiva della partita. Se io vivo con una persona tesa ed emotiva e io stesso lo sono non posso pensare che quella stessa persona possa essere fonte di rilassamento e di rigeneratrice di mia serenità interiore durante il match.
La caratteristica più importante per un coach è trasmettere serenità e creare le condizioni per fare si che il proprio atleta possa esprimere al meglio il proprio equilibrio psico-spirituale durante il match.
Ci sono due forme di stress: Eustress e ditress. L’eustress è lo stress positivo, quello permette al tennista di avere la giusta adrenalina e di dare il meglio sul campo. il Distress invece è lo stress negativo, quello che debilita che porta a giocare tesi, bloccati in sostanza una crescita continua di cortisolo presente nel sangue che fa male e debilita anche fisicamente il tutto fino ad arrivare ai famosi attacchi di panico di cui Tartarini e Musetti ne sono soggetti.
Un coach dovrebbe contraddistinguersi per una gran capacità di profondere energie che canalizzano il proprio atleta verso l’ eustress ma converrete comn me che se io sono un allenatore emotivo che ho difficoltà a gestire la mia di ansia che addirittura in un momento importante, nello slam è evoluta in attacco di panico, capite bene che
“forse” non sono la persona più adatta a portare il mio atleta in una condizione di eustress positivo. il tutto si traduce in prestazioni altalenanti del proprio atleta.
Creco che il Musetti cupo di ieri, senza entusiasmo, nervoso ne sia consapevole di questo. Il fatto che sia successo un attacco di panico a Tartarini e che poi non ha avuto approfondimento e non se n’è parlato molto ha fatto passare in cavalleria la cosa ma dal punto di vista del rapporto coach atleta una situazione del gener non può essere che devastante e debilitante per il tuo allievo che non può più aspirare e credere di averti come riferimento nell’ambito “serenità emozionale”.
Detto questo, cosa fare? A mio modo di vedere Musetti è importante che mantenga il sodalizio con Tartarini ma il sistema e la struttura del suo staff deve cambiate forma. Ovvero per la parte tecnica, sul campo va benissimo Tartarini ma Musetti necessita di un coach che lo prepari per la parte relativa alla gestione emozionale del prepartita e delle dinamiche emozionali presenti nello stesso match.Non dico un Pepe Imaz ma uno che abbia esperienza su questi palcoscenici e “ristrutturi” il Muso in un giusto mindset emozionale. Per questo ruolo vedrei benissimo Rianna che a mio avviso è sempre molto positivo, non a caso tutti i giocatori lo vogliono nell’angolo del loro staff nel momento delle loro partite. E’ una persona molto positiva e rassicurante. In più serve anche un mental coach con le contropalle che gestisca non solo il Muso ma anche Tartarini che evidentemente ne ha molto bisogno. Nella quotidianità basta un tono di voce, un a frase piuttosto che un’altra per creare fonti energetiche positive o negative, è evidente che un emotivo tendente al distress “rischia” di generare discorsi o anche solo messaggi o toni di che possono creare un cortocircuito negativo nell’allievo.
Detto questo, spostando leggermente il discorso voglio sottolineare le parole dette da Tartarini in un’intervista fatta dopo la Davis 22.
metto il virgolettato
TARTARINI: ” Matteo aveva detto che sarebbe venuto unicamente per fare il tifo e non si era mai parlato del fatto che potesse giocare. Infatti non si era mai allenato con noi, i due Lorenzo giocavano tra loro e Fognini con Bolelli. Ma purtroppo Simone già a Parigi aveva accusato un dolore al polpaccio per cui non era arrivato nelle migliori condizioni. Un problema al polpaccio che sembrava risolto ma che invece si è riacutizzato dopo il match con gli USA. Una risonanza ha così evidenziato che sotto la cicatrice precedente si era formato un altro piccolo edema. Lui avrebbe voluto giocare comunque ma il dottore l’ha vivamente sconsigliato, innanzitutto perché l’infortunio avrebbe potuto aggravarsi ma soprattutto perché era forte il rischio di doversi ritirare durante l’incontro. A quel punto la decisione era del capitano e non poteva essere una decisione facile. Devo dire che tra noi non c’era sentore che Matteo potesse scendere in campo e l’abbiamo imparato solo una volta scesi negli spogliatoi dopo il match di Lorenzo contro Auger-Aliassime.”
Come vedete, Tartarini ci ha confezionato una grande informazione che fa capire varie cose che possono rimanere sotto traccia ma che in realtà determinano solchi importanti.
Nelle dinamiche dello spogliatoio se io sono un atleta di Davis, mettiamo caso sia o Sonego o Musetti, vedo che Berrettini viene con noi in Davis dicendo che viene esclusivamente per fare tifo e per fare il gruppo. Io che sono Sonego e che sono Musetti nutro ancora di più una grande stima verso Berrettini perchè penso che magari poteva andare con la Satta e invece viene a fare gruppo come secondo capitano. Quindi immagino la grande stima per quel gesto, Sonego fa i miracoli arriviamo in semi sull’1-1 e cosa viene fuori? Quel giocatore che si è allenato due volte in un mese che non si è mai allenato con la squadra che ha detto che era venuto solo a fare il tifo ce lo vediamo bello come il sole in compagnia di Fognini all’ingresso del campo di gioco. E la voglia di venire solo per fare gruppo? E Musetti e Sonego? Volandri da paraculo qual è si è “nascosto” dietro al fatto che Musetti era giù di morale e non era pronto per giocare. Per chi ha fatto sport un allenatore che dice una cosa del genere di un proprio allievo professionista è svilente e svalutante al massimo. Su Sonego diceva che invece era troppo stanco. Invece Shapo se non si fosse infortunato averebbe giocato il doppio e lui non era stanco, si vede che in canada il freddo li mantiene più energici. Detto questo, ai miei occhi Volandri ha creato un totale disastro perchè con quella scelta ha creato vari concatenamenti negativi. Come prima cosa ha “toccato” la parte debole di Berrettini che è quella del suo ego di salvatore della patria, in stile imperatore Romano, lo stesso Berrettini che alla Lever cup suggeriva da coach navigato a Djokovic di avere più “cazimma” con il risultato di far fare una grassa risata a Djokovic. Quelle corde non andavano toccate, lo è stato fatto perchè Volandri a sua volta non ha saputo gestire la situazione, si è impaurito e ha cercato protezione sulle spalle larghe di Matteo che però, bastava un minimo di lucidità, non era pronto per giocare nessun match. Quando io Musetti o io Sonego
vedo un fatto del genere ci rimando male perchè mi sento tradito e mi sento svilito come non fossi considerato dal capitano all’altezza dell’evento, basta ricordare prima del match i volti cupi dei ragazzi sugli spalti. Faccio notare che Berrettini anche da allenato non ha mai fatto grandi cose in doppio quindi si è creato un bruttissimo cortocircuito che ha portato a mio avviso a una crepa nella squadra azzurra. Da allenatore e da giocatore di calcio che ha vissuto vari contesti in vari gruppi in vari spogliatoi posso assicurare che un accaduto di questo tipo debilita un ambiente, un gruppo. Detto questo credo che con Volandri non potremo mai vincere la Davis perchè non è la figura adatta.( A meno di un cambio di mindset improbabile). Ci vogliono altre caratteristiche altri valori aggiunti che il Toscano non ha. Al momento credo che la persona che potrebbe portarci a sollevare l’insalatiera sia il grande Paolino Lorenzi. Con lui credo si possa costruire un vero gruppo solido con la consapevolezza di avere alla guida un capitano con le palle che si prenede le sue responsabilità.
Su Matteo credo e spero che per il bene del gruppo debba scavarsi dentro, capire la cazzata che ha fatto a darsi come disponibile dell’ultimo minuto e chiedere scusa ai suoi compagni. Con questo gesto di umiltà e con la rimozione di Volandri e l’entrata di Paolino Lorenzi potremo rimarginare le ferite e essere finalmente una squadra vera.
Come chiosa finale faccio presente che dopo quella sciagurata scelta e quella sconfitta in tre giocatori Berrettini, Musetti e Sonego nella race, dopo quasi due mesi hanno meno punti di Brancaccio, collezionando sconfitte brutte e inaspettate.
Giocatori come Musetti e Sonego sono cresciuti anche per merito del traino di Berrettini, se va a scemare la stima anche l’entusiasmo diminuisce e si arriva in un circolo vizioso fallimentare.
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Condividiamo entrambe le disamine, bravo, sei uno psicologo?

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Dr Ivo (Guest) 18-02-2023 18:19

Scritto da ItalyFirst
Risultato in bilico fino all’ultimo: Daniil la spunta per un pelo…

L’unico pelo rimasto sulla testa di Grigor dopo la legnata

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+1: il capitano
Antoniov (Guest) 18-02-2023 18:07

Scritto da robdes12
@ Sinner@Raducanu (#3432261)
Sul gioco di rete che sia così da migliorare non sono d’accordo. Già i passi avanti sono stati tanti; non è arrivato ad essere un volleyeur di razza perchè non è tale per natura, ma con la diligenza ha raggiunto un livello apprezzabile, sicuramente superiore ai vari Ruud, Medvedev, Rublev e anche Aliassime che lo precedono. Sulla risposta anche per me è almeno equivalente a Nole, mentre, penso anche per te, la velocità di palla nei due fondamentali di base è superiore. Quello che più mi stupisce di lui è che, pur essendo longilineo e dinoccolato, riesce ad avere una grande mobilità e anche ottima accelerazione da fermo. Okay, quando scivola o cambia direzione stilisticamente mi ricorda Olivia di Braccio di Ferro, però che riesca a fare certe torsioni di caviglia e ginocchia correndo senza tutto sommato rompersi i legamenti è per me un mistero. Deve avere dei tendini molto elastici per genetica, o non si spiega.
Ps. Secondo me una volta completata la sua costruzione fisica sarà davvero difficile batterlo, se non quasi impossibile a meno che non si debba ritirare dalla gara.

@ Antoniov (#3432381)
Beh, vorrei tanto che fosse come dici tu, ma probabilmente le partite di tennis che vedi tu non coincidono con quelle che vedo io 😀

65
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Antoniov (Guest) 18-02-2023 18:02

Scritto da Antoniov

Scritto da robdes12
@ Sinner@Raducanu (#3432261)
Sul gioco di rete che sia così da migliorare non sono d’accordo. Già i passi avanti sono stati tanti; non è arrivato ad essere un volleyeur di razza perchè non è tale per natura, ma con la diligenza ha raggiunto un livello apprezzabile, sicuramente superiore ai vari Ruud, Medvedev, Rublev e anche Aliassime che lo precedono. Sulla risposta anche per me è almeno equivalente a Nole, mentre, penso anche per te, la velocità di palla nei due fondamentali di base è superiore. Quello che più mi stupisce di lui è che, pur essendo longilineo e dinoccolato, riesce ad avere una grande mobilità e anche ottima accelerazione da fermo. Okay, quando scivola o cambia direzione stilisticamente mi ricorda Olivia di Braccio di Ferro, però che riesca a fare certe torsioni di caviglia e ginocchia correndo senza tutto sommato rompersi i legamenti è per me un mistero. Deve avere dei tendini molto elastici per genetica, o non si spiega.
Ps. Secondo me una volta completata la sua costruzione fisica sarà davvero difficile batterlo, se non quasi impossibile a meno che non si debba ritirare dalla gara.

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Antoniov (Guest) 18-02-2023 18:01

Scritto da robdes12
@ Sinner@Raducanu (#3432261)
Sul gioco di rete che sia così da migliorare non sono d’accordo. Già i passi avanti sono stati tanti; non è arrivato ad essere un volleyeur di razza perchè non è tale per natura, ma con la diligenza ha raggiunto un livello apprezzabile, sicuramente superiore ai vari Ruud, Medvedev, Rublev e anche Aliassime che lo precedono. Sulla risposta anche per me è almeno equivalente a Nole, mentre, penso anche per te, la velocità di palla nei due fondamentali di base è superiore. Quello che più mi stupisce di lui è che, pur essendo longilineo e dinoccolato, riesce ad avere una grande mobilità e anche ottima accelerazione da fermo. Okay, quando scivola o cambia direzione stilisticamente mi ricorda Olivia di Braccio di Ferro, però che riesca a fare certe torsioni di caviglia e ginocchia correndo senza tutto sommato rompersi i legamenti è per me un mistero. Deve avere dei tendini molto elastici per genetica, o non si spiega.
Ps. Secondo me una volta completata la sua costruzione fisica sarà davvero difficile batterlo, se non quasi impossibile a meno che non si debba ritirare dalla gara.

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El Mariachi (Guest) 18-02-2023 17:58

Scritto da sander
Capitolo Musetti
Dicevamo con Sinner prima il tema è anima ed entusiasmo.
Come scritto prima “entusiasmo” ha origine dal greco e significa avere Dio dentro.
Di conseguenza, senza un’anima aperta e senza entusiasmo è difficile esprimersi al meglio nelle proprie attività, nel privato e sul lavoro.
Ho visto l’incontro di ieri di Musetti, l’ho visto bloccato senza “entusiasmo” senza quel piacere di giocare che tanto ci ha trasmesso e fatto divertire da Amburgo dell’anno scorso in avanti.
L’ho visto cupo in volto, quasi si tenesse dentro una sorta di tensione che ogni tanto faceva fuoriuscire con atteggiamenti di profondo fastidio. Ho visto anche che esultava poco e che difficilmente si girava verso il suo angolo, cosa che invece usualmente faceva spesso
Premetto che Varillas su terra è un signor giocatore e vedrete che ne sentiremo parlare e che Norrie farà molta fatica oggi, però detto questo il Musetti con il suo tennis artistico che tanto bene si sposa sulla terra battuta ieri si è visto a sprazzi senza appunto quel cuore, quell’anima necessari per fare dei grandi incontri.
Cosa è successo?
Se andiamo su google e scriviamo “tennis attacchi di panico” troviamo vari articoli su Musetti. ha dichiarato recentemente che ne ha sofferto in passato in vari match, ultimo quello con Aliassime a Firenze. Sui primi 100 giocatori di tennis non ho avuto riscontro ci siano altri giocatori che abbiano questo problema.
Ora andiamo a vedere l’ambito degli allenatori dei primi cento.
Conoscete un allenatore che ha avuto attacchi di panico prima del match? Si, Tartarini a Melbourne un mese fa.
Questo cosa significa? E’ strano che sia il giocatore che l’allenatore soffrono dello stesso problema e sembrano gli unici a soffrirne nei top 100? Non è strano. Non è strano perchè un ragazzino che fin da piccolo ha un allenatore va in “risonanza” con il proprio coach, condivide tutti i giorni insieme, mangiano insieme, vivono insieme, sono due persone che si sono trovate perchè sono due “cuori aperti”, sono “emotivi” come hanno detto tutti e due. Questa corrispondenza di anima e questa emotività hanno portao secondo me a “creare” un tennis Romantico, artistico, poetico di una bellezza rara.
Quindi in base al concetto della risonanza i due hanno creato una grande armonia tennistica su cui Musetti adesso da professionista ne ha molto giovamento, ha una qualità sopraffina dovuto ovviamente al suo enorme talento ma anche al valore aggiunto che il rapporto professionale con il suo coach ha creato.
Tessute le lodi per quanto riguarda la parte tecnica non posso dire altrettanto per la preparazione e l’approccio mentale.
Prima su Piatti e Sinner ho scritto questo: “Se proprio il tuo punto di riferimento, che dovrebbe metterti nelle migliori condizioni oltre che fisiche e tecnico tattiche anche e soprattutto mentali, diventa fonte di tensione e stress, è evidente che per un giovane giocatore diventa tutto impraticabile”
In realtà Tartarini non scassa le palle a Musetti come faceva Piatti con Sinner. Jannik era stressato perchè si sentiva opresso dalle ossessioni di Piatti, dalle tensioni che non lo portavano più a vivere serenamente. Lorenzo invece sembra che con Tartarini viva e si alleni con piacere. Allora qual è il problema? L’emotività e la preparazione alla gestione emotiva della partita. Se io vivo con una persona tesa ed emotiva e io stesso lo sono non posso pensare che quella stessa persona possa essere fonte di rilassamento e di rigeneratrice di mia serenità interiore durante il match.
La caratteristica più importante per un coach è trasmettere serenità e creare le condizioni per fare si che il proprio atleta possa esprimere al meglio il proprio equilibrio psico-spirituale durante il match.
Ci sono due forme di stress: Eustress e ditress. L’eustress è lo stress positivo, quello permette al tennista di avere la giusta adrenalina e di dare il meglio sul campo. il Distress invece è lo stress negativo, quello che debilita che porta a giocare tesi, bloccati in sostanza una crescita continua di cortisolo presente nel sangue che fa male e debilita anche fisicamente il tutto fino ad arrivare ai famosi attacchi di panico di cui Tartarini e Musetti ne sono soggetti.
Un coach dovrebbe contraddistinguersi per una gran capacità di profondere energie che canalizzano il proprio atleta verso l’ eustress ma converrete comn me che se io sono un allenatore emotivo che ho difficoltà a gestire la mia di ansia che addirittura in un momento importante, nello slam è evoluta in attacco di panico, capite bene che
“forse” non sono la persona più adatta a portare il mio atleta in una condizione di eustress positivo. il tutto si traduce in prestazioni altalenanti del proprio atleta.
Creco che il Musetti cupo di ieri, senza entusiasmo, nervoso ne sia consapevole di questo. Il fatto che sia successo un attacco di panico a Tartarini e che poi non ha avuto approfondimento e non se n’è parlato molto ha fatto passare in cavalleria la cosa ma dal punto di vista del rapporto coach atleta una situazione del gener non può essere che devastante e debilitante per il tuo allievo che non può più aspirare e credere di averti come riferimento nell’ambito “serenità emozionale”.
Detto questo, cosa fare? A mio modo di vedere Musetti è importante che mantenga il sodalizio con Tartarini ma il sistema e la struttura del suo staff deve cambiate forma. Ovvero per la parte tecnica, sul campo va benissimo Tartarini ma Musetti necessita di un coach che lo prepari per la parte relativa alla gestione emozionale del prepartita e delle dinamiche emozionali presenti nello stesso match.Non dico un Pepe Imaz ma uno che abbia esperienza su questi palcoscenici e “ristrutturi” il Muso in un giusto mindset emozionale. Per questo ruolo vedrei benissimo Rianna che a mio avviso è sempre molto positivo, non a caso tutti i giocatori lo vogliono nell’angolo del loro staff nel momento delle loro partite. E’ una persona molto positiva e rassicurante. In più serve anche un mental coach con le contropalle che gestisca non solo il Muso ma anche Tartarini che evidentemente ne ha molto bisogno. Nella quotidianità basta un tono di voce, un a frase piuttosto che un’altra per creare fonti energetiche positive o negative, è evidente che un emotivo tendente al distress “rischia” di generare discorsi o anche solo messaggi o toni di che possono creare un cortocircuito negativo nell’allievo.
Detto questo, spostando leggermente il discorso voglio sottolineare le parole dette da Tartarini in un’intervista fatta dopo la Davis 22.
metto il virgolettato
TARTARINI: ” Matteo aveva detto che sarebbe venuto unicamente per fare il tifo e non si era mai parlato del fatto che potesse giocare. Infatti non si era mai allenato con noi, i due Lorenzo giocavano tra loro e Fognini con Bolelli. Ma purtroppo Simone già a Parigi aveva accusato un dolore al polpaccio per cui non era arrivato nelle migliori condizioni. Un problema al polpaccio che sembrava risolto ma che invece si è riacutizzato dopo il match con gli USA. Una risonanza ha così evidenziato che sotto la cicatrice precedente si era formato un altro piccolo edema. Lui avrebbe voluto giocare comunque ma il dottore l’ha vivamente sconsigliato, innanzitutto perché l’infortunio avrebbe potuto aggravarsi ma soprattutto perché era forte il rischio di doversi ritirare durante l’incontro. A quel punto la decisione era del capitano e non poteva essere una decisione facile. Devo dire che tra noi non c’era sentore che Matteo potesse scendere in campo e l’abbiamo imparato solo una volta scesi negli spogliatoi dopo il match di Lorenzo contro Auger-Aliassime.”
Come vedete, Tartarini ci ha confezionato una grande informazione che fa capire varie cose che possono rimanere sotto traccia ma che in realtà determinano solchi importanti.
Nelle dinamiche dello spogliatoio se io sono un atleta di Davis, mettiamo caso sia o Sonego o Musetti, vedo che Berrettini viene con noi in Davis dicendo che viene esclusivamente per fare tifo e per fare il gruppo. Io che sono Sonego e che sono Musetti nutro ancora di più una grande stima verso Berrettini perchè penso che magari poteva andare con la Satta e invece viene a fare gruppo come secondo capitano. Quindi immagino la grande stima per quel gesto, Sonego fa i miracoli arriviamo in semi sull’1-1 e cosa viene fuori? Quel giocatore che si è allenato due volte in un mese che non si è mai allenato con la squadra che ha detto che era venuto solo a fare il tifo ce lo vediamo bello come il sole in compagnia di Fognini all’ingresso del campo di gioco. E la voglia di venire solo per fare gruppo? E Musetti e Sonego? Volandri da paraculo qual è si è “nascosto” dietro al fatto che Musetti era giù di morale e non era pronto per giocare. Per chi ha fatto sport un allenatore che dice una cosa del genere di un proprio allievo professionista è svilente e svalutante al massimo. Su Sonego diceva che invece era troppo stanco. Invece Shapo se non si fosse infortunato averebbe giocato il doppio e lui non era stanco, si vede che in canada il freddo li mantiene più energici. Detto questo, ai miei occhi Volandri ha creato un totale disastro perchè con quella scelta ha creato vari concatenamenti negativi. Come prima cosa ha “toccato” la parte debole di Berrettini che è quella del suo ego di salvatore della patria, in stile imperatore Romano, lo stesso Berrettini che alla Lever cup suggeriva da coach navigato a Djokovic di avere più “cazimma” con il risultato di far fare una grassa risata a Djokovic. Quelle corde non andavano toccate, lo è stato fatto perchè Volandri a sua volta non ha saputo gestire la situazione, si è impaurito e ha cercato protezione sulle spalle larghe di Matteo che però, bastava un minimo di lucidità, non era pronto per giocare nessun match. Quando io Musetti o io Sonego
vedo un fatto del genere ci rimando male perchè mi sento tradito e mi sento svilito come non fossi considerato dal capitano all’altezza dell’evento, basta ricordare prima del match i volti cupi dei ragazzi sugli spalti. Faccio notare che Berrettini anche da allenato non ha mai fatto grandi cose in doppio quindi si è creato un bruttissimo cortocircuito che ha portato a mio avviso a una crepa nella squadra azzurra. Da allenatore e da giocatore di calcio che ha vissuto vari contesti in vari gruppi in vari spogliatoi posso assicurare che un accaduto di questo tipo debilita un ambiente, un gruppo. Detto questo credo che con Volandri non potremo mai vincere la Davis perchè non è la figura adatta.( A meno di un cambio di mindset improbabile). Ci vogliono altre caratteristiche altri valori aggiunti che il Toscano non ha. Al momento credo che la persona che potrebbe portarci a sollevare l’insalatiera sia il grande Paolino Lorenzi. Con lui credo si possa costruire un vero gruppo solido con la consapevolezza di avere alla guida un capitano con le palle che si prenede le sue responsabilità.
Su Matteo credo e spero che per il bene del gruppo debba scavarsi dentro, capire la cazzata che ha fatto a darsi come disponibile dell’ultimo minuto e chiedere scusa ai suoi compagni. Con questo gesto di umiltà e con la rimozione di Volandri e l’entrata di Paolino Lorenzi potremo rimarginare le ferite e essere finalmente una squadra vera.
Come chiosa finale faccio presente che dopo quella sciagurata scelta e quella sconfitta in tre giocatori Berrettini, Musetti e Sonego nella race, dopo quasi due mesi hanno meno punti di Brancaccio, collezionando sconfitte brutte e inaspettate.
Giocatori come Musetti e Sonego sono cresciuti anche per merito del traino di Berrettini, se va a scemare la stima anche l’entusiasmo diminuisce e si arriva in un circolo vizioso fallimentare.

Osservazioni molto interessanti
Finalmente qualcosa di stimolante

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+1: fugitive
Mark (Guest) 18-02-2023 17:57

Se JS arriva in finale, come da pronostico, domani sarà durissima.
Daniil é tornato quello del 2021.
Una vittoria del nostro sarebbe la sua definitiva consacrazione.
Una sconfitta sarebbe comunque onorevolissima.
Forza Jannik !

61
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+1: il capitano
sander (Guest) 18-02-2023 17:48

Scritto da Berga

Scritto da sander
Capitolo Musetti
Dicevamo con Sinner prima il tema è anima ed entusiasmo.
Come scritto prima “entusiasmo” ha origine dal greco e significa avere Dio dentro.
Di conseguenza, senza un’anima aperta e senza entusiasmo è difficile esprimersi al meglio nelle proprie attività, nel privato e sul lavoro.
Ho visto l’incontro di ieri di Musetti, l’ho visto bloccato senza “entusiasmo” senza quel piacere di giocare che tanto ci ha trasmesso e fatto divertire da Amburgo dell’anno scorso in avanti.
L’ho visto cupo in volto, quasi si tenesse dentro una sorta di tensione che ogni tanto faceva fuoriuscire con atteggiamenti di profondo fastidio. Ho visto anche che esultava poco e che difficilmente si girava verso il suo angolo, cosa che invece usualmente faceva spesso
Premetto che Varillas su terra è un signor giocatore e vedrete che ne sentiremo parlare e che Norrie farà molta fatica oggi, però detto questo il Musetti con il suo tennis artistico che tanto bene si sposa sulla terra battuta ieri si è visto a sprazzi senza appunto quel cuore, quell’anima necessari per fare dei grandi incontri.
Cosa è successo?
Se andiamo su google e scriviamo “tennis attacchi di panico” troviamo vari articoli su Musetti. ha dichiarato recentemente che ne ha sofferto in passato in vari match, ultimo quello con Aliassime a Firenze. Sui primi 100 giocatori di tennis non ho avuto riscontro ci siano altri giocatori che abbiano questo problema.
Ora andiamo a vedere l’ambito degli allenatori dei primi cento.
Conoscete un allenatore che ha avuto attacchi di panico prima del match? Si, Tartarini a Melbourne un mese fa.
Questo cosa significa? E’ strano che sia il giocatore che l’allenatore soffrono dello stesso problema e sembrano gli unici a soffrirne nei top 100? Non è strano. Non è strano perchè un ragazzino che fin da piccolo ha un allenatore va in “risonanza” con il proprio coach, condivide tutti i giorni insieme, mangiano insieme, vivono insieme, sono due persone che si sono trovate perchè sono due “cuori aperti”, sono “emotivi” come hanno detto tutti e due. Questa corrispondenza di anima e questa emotività hanno portao secondo me a “creare” un tennis Romantico, artistico, poetico di una bellezza rara.
Quindi in base al concetto della risonanza i due hanno creato una grande armonia tennistica su cui Musetti adesso da professionista ne ha molto giovamento, ha una qualità sopraffina dovuto ovviamente al suo enorme talento ma anche al valore aggiunto che il rapporto professionale con il suo coach ha creato.
Tessute le lodi per quanto riguarda la parte tecnica non posso dire altrettanto per la preparazione e l’approccio mentale.
Prima su Piatti e Sinner ho scritto questo: “Se proprio il tuo punto di riferimento, che dovrebbe metterti nelle migliori condizioni oltre che fisiche e tecnico tattiche anche e soprattutto mentali, diventa fonte di tensione e stress, è evidente che per un giovane giocatore diventa tutto impraticabile”
In realtà Tartarini non scassa le palle a Musetti come faceva Piatti con Sinner. Jannik era stressato perchè si sentiva opresso dalle ossessioni di Piatti, dalle tensioni che non lo portavano più a vivere serenamente. Lorenzo invece sembra che con Tartarini viva e si alleni con piacere. Allora qual è il problema? L’emotività e la preparazione alla gestione emotiva della partita. Se io vivo con una persona tesa ed emotiva e io stesso lo sono non posso pensare che quella stessa persona possa essere fonte di rilassamento e di rigeneratrice di mia serenità interiore durante il match.
La caratteristica più importante per un coach è trasmettere serenità e creare le condizioni per fare si che il proprio atleta possa esprimere al meglio il proprio equilibrio psico-spirituale durante il match.
Ci sono due forme di stress: Eustress e ditress. L’eustress è lo stress positivo, quello permette al tennista di avere la giusta adrenalina e di dare il meglio sul campo. il Distress invece è lo stress negativo, quello che debilita che porta a giocare tesi, bloccati in sostanza una crescita continua di cortisolo presente nel sangue che fa male e debilita anche fisicamente il tutto fino ad arrivare ai famosi attacchi di panico di cui Tartarini e Musetti ne sono soggetti.
Un coach dovrebbe contraddistinguersi per una gran capacità di profondere energie che canalizzano il proprio atleta verso l’ eustress ma converrete comn me che se io sono un allenatore emotivo che ho difficoltà a gestire la mia di ansia che addirittura in un momento importante, nello slam è evoluta in attacco di panico, capite bene che
“forse” non sono la persona più adatta a portare il mio atleta in una condizione di eustress positivo. il tutto si traduce in prestazioni altalenanti del proprio atleta.
Creco che il Musetti cupo di ieri, senza entusiasmo, nervoso ne sia consapevole di questo. Il fatto che sia successo un attacco di panico a Tartarini e che poi non ha avuto approfondimento e non se n’è parlato molto ha fatto passare in cavalleria la cosa ma dal punto di vista del rapporto coach atleta una situazione del gener non può essere che devastante e debilitante per il tuo allievo che non può più aspirare e credere di averti come riferimento nell’ambito “serenità emozionale”.
Detto questo, cosa fare? A mio modo di vedere Musetti è importante che mantenga il sodalizio con Tartarini ma il sistema e la struttura del suo staff deve cambiate forma. Ovvero per la parte tecnica, sul campo va benissimo Tartarini ma Musetti necessita di un coach che lo prepari per la parte relativa alla gestione emozionale del prepartita e delle dinamiche emozionali presenti nello stesso match.Non dico un Pepe Imaz ma uno che abbia esperienza su questi palcoscenici e “ristrutturi” il Muso in un giusto mindset emozionale. Per questo ruolo vedrei benissimo Rianna che a mio avviso è sempre molto positivo, non a caso tutti i giocatori lo vogliono nell’angolo del loro staff nel momento delle loro partite. E’ una persona molto positiva e rassicurante. In più serve anche un mental coach con le contropalle che gestisca non solo il Muso ma anche Tartarini che evidentemente ne ha molto bisogno. Nella quotidianità basta un tono di voce, un a frase piuttosto che un’altra per creare fonti energetiche positive o negative, è evidente che un emotivo tendente al distress “rischia” di generare discorsi o anche solo messaggi o toni di che possono creare un cortocircuito negativo nell’allievo.
Detto questo, spostando leggermente il discorso voglio sottolineare le parole dette da Tartarini in un’intervista fatta dopo la Davis 22.
metto il virgolettato
TARTARINI: ” Matteo aveva detto che sarebbe venuto unicamente per fare il tifo e non si era mai parlato del fatto che potesse giocare. Infatti non si era mai allenato con noi, i due Lorenzo giocavano tra loro e Fognini con Bolelli. Ma purtroppo Simone già a Parigi aveva accusato un dolore al polpaccio per cui non era arrivato nelle migliori condizioni. Un problema al polpaccio che sembrava risolto ma che invece si è riacutizzato dopo il match con gli USA. Una risonanza ha così evidenziato che sotto la cicatrice precedente si era formato un altro piccolo edema. Lui avrebbe voluto giocare comunque ma il dottore l’ha vivamente sconsigliato, innanzitutto perché l’infortunio avrebbe potuto aggravarsi ma soprattutto perché era forte il rischio di doversi ritirare durante l’incontro. A quel punto la decisione era del capitano e non poteva essere una decisione facile. Devo dire che tra noi non c’era sentore che Matteo potesse scendere in campo e l’abbiamo imparato solo una volta scesi negli spogliatoi dopo il match di Lorenzo contro Auger-Aliassime.”
Come vedete, Tartarini ci ha confezionato una grande informazione che fa capire varie cose che possono rimanere sotto traccia ma che in realtà determinano solchi importanti.
Nelle dinamiche dello spogliatoio se io sono un atleta di Davis, mettiamo caso sia o Sonego o Musetti, vedo che Berrettini viene con noi in Davis dicendo che viene esclusivamente per fare tifo e per fare il gruppo. Io che sono Sonego e che sono Musetti nutro ancora di più una grande stima verso Berrettini perchè penso che magari poteva andare con la Satta e invece viene a fare gruppo come secondo capitano. Quindi immagino la grande stima per quel gesto, Sonego fa i miracoli arriviamo in semi sull’1-1 e cosa viene fuori? Quel giocatore che si è allenato due volte in un mese che non si è mai allenato con la squadra che ha detto che era venuto solo a fare il tifo ce lo vediamo bello come il sole in compagnia di Fognini all’ingresso del campo di gioco. E la voglia di venire solo per fare gruppo? E Musetti e Sonego? Volandri da paraculo qual è si è “nascosto” dietro al fatto che Musetti era giù di morale e non era pronto per giocare. Per chi ha fatto sport un allenatore che dice una cosa del genere di un proprio allievo professionista è svilente e svalutante al massimo. Su Sonego diceva che invece era troppo stanco. Invece Shapo se non si fosse infortunato averebbe giocato il doppio e lui non era stanco, si vede che in canada il freddo li mantiene più energici. Detto questo, ai miei occhi Volandri ha creato un totale disastro perchè con quella scelta ha creato vari concatenamenti negativi. Come prima cosa ha “toccato” la parte debole di Berrettini che è quella del suo ego di salvatore della patria, in stile imperatore Romano, lo stesso Berrettini che alla Lever cup suggeriva da coach navigato a Djokovic di avere più “cazimma” con il risultato di far fare una grassa risata a Djokovic. Quelle corde non andavano toccate, lo è stato fatto perchè Volandri a sua volta non ha saputo gestire la situazione, si è impaurito e ha cercato protezione sulle spalle larghe di Matteo che però, bastava un minimo di lucidità, non era pronto per giocare nessun match. Quando io Musetti o io Sonego
vedo un fatto del genere ci rimando male perchè mi sento tradito e mi sento svilito come non fossi considerato dal capitano all’altezza dell’evento, basta ricordare prima del match i volti cupi dei ragazzi sugli spalti. Faccio notare che Berrettini anche da allenato non ha mai fatto grandi cose in doppio quindi si è creato un bruttissimo cortocircuito che ha portato a mio avviso a una crepa nella squadra azzurra. Da allenatore e da giocatore di calcio che ha vissuto vari contesti in vari gruppi in vari spogliatoi posso assicurare che un accaduto di questo tipo debilita un ambiente, un gruppo. Detto questo credo che con Volandri non potremo mai vincere la Davis perchè non è la figura adatta.( A meno di un cambio di mindset improbabile). Ci vogliono altre caratteristiche altri valori aggiunti che il Toscano non ha. Al momento credo che la persona che potrebbe portarci a sollevare l’insalatiera sia il grande Paolino Lorenzi. Con lui credo si possa costruire un vero gruppo solido con la consapevolezza di avere alla guida un capitano con le palle che si prenede le sue responsabilità.
Su Matteo credo e spero che per il bene del gruppo debba scavarsi dentro, capire la cazzata che ha fatto a darsi come disponibile dell’ultimo minuto e chiedere scusa ai suoi compagni. Con questo gesto di umiltà e con la rimozione di Volandri e l’entrata di Paolino Lorenzi potremo rimarginare le ferite e essere finalmente una squadra vera.
Come chiosa finale faccio presente che dopo quella sciagurata scelta e quella sconfitta in tre giocatori Berrettini, Musetti e Sonego nella race, dopo quasi due mesi hanno meno punti di Brancaccio, collezionando sconfitte brutte e inaspettate.
Giocatori come Musetti e Sonego sono cresciuti anche per merito del traino di Berrettini, se va a scemare la stima anche l’entusiasmo diminuisce e si arriva in un circolo vizioso fallimentare.

Sarebbe gradito un abstract e un indice analitico. Grazie

Berga si legge in due minuti, su

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Berga (Guest) 18-02-2023 17:42

Scritto da sander
Capitolo Musetti
Dicevamo con Sinner prima il tema è anima ed entusiasmo.
Come scritto prima “entusiasmo” ha origine dal greco e significa avere Dio dentro.
Di conseguenza, senza un’anima aperta e senza entusiasmo è difficile esprimersi al meglio nelle proprie attività, nel privato e sul lavoro.
Ho visto l’incontro di ieri di Musetti, l’ho visto bloccato senza “entusiasmo” senza quel piacere di giocare che tanto ci ha trasmesso e fatto divertire da Amburgo dell’anno scorso in avanti.
L’ho visto cupo in volto, quasi si tenesse dentro una sorta di tensione che ogni tanto faceva fuoriuscire con atteggiamenti di profondo fastidio. Ho visto anche che esultava poco e che difficilmente si girava verso il suo angolo, cosa che invece usualmente faceva spesso
Premetto che Varillas su terra è un signor giocatore e vedrete che ne sentiremo parlare e che Norrie farà molta fatica oggi, però detto questo il Musetti con il suo tennis artistico che tanto bene si sposa sulla terra battuta ieri si è visto a sprazzi senza appunto quel cuore, quell’anima necessari per fare dei grandi incontri.
Cosa è successo?
Se andiamo su google e scriviamo “tennis attacchi di panico” troviamo vari articoli su Musetti. ha dichiarato recentemente che ne ha sofferto in passato in vari match, ultimo quello con Aliassime a Firenze. Sui primi 100 giocatori di tennis non ho avuto riscontro ci siano altri giocatori che abbiano questo problema.
Ora andiamo a vedere l’ambito degli allenatori dei primi cento.
Conoscete un allenatore che ha avuto attacchi di panico prima del match? Si, Tartarini a Melbourne un mese fa.
Questo cosa significa? E’ strano che sia il giocatore che l’allenatore soffrono dello stesso problema e sembrano gli unici a soffrirne nei top 100? Non è strano. Non è strano perchè un ragazzino che fin da piccolo ha un allenatore va in “risonanza” con il proprio coach, condivide tutti i giorni insieme, mangiano insieme, vivono insieme, sono due persone che si sono trovate perchè sono due “cuori aperti”, sono “emotivi” come hanno detto tutti e due. Questa corrispondenza di anima e questa emotività hanno portao secondo me a “creare” un tennis Romantico, artistico, poetico di una bellezza rara.
Quindi in base al concetto della risonanza i due hanno creato una grande armonia tennistica su cui Musetti adesso da professionista ne ha molto giovamento, ha una qualità sopraffina dovuto ovviamente al suo enorme talento ma anche al valore aggiunto che il rapporto professionale con il suo coach ha creato.
Tessute le lodi per quanto riguarda la parte tecnica non posso dire altrettanto per la preparazione e l’approccio mentale.
Prima su Piatti e Sinner ho scritto questo: “Se proprio il tuo punto di riferimento, che dovrebbe metterti nelle migliori condizioni oltre che fisiche e tecnico tattiche anche e soprattutto mentali, diventa fonte di tensione e stress, è evidente che per un giovane giocatore diventa tutto impraticabile”
In realtà Tartarini non scassa le palle a Musetti come faceva Piatti con Sinner. Jannik era stressato perchè si sentiva opresso dalle ossessioni di Piatti, dalle tensioni che non lo portavano più a vivere serenamente. Lorenzo invece sembra che con Tartarini viva e si alleni con piacere. Allora qual è il problema? L’emotività e la preparazione alla gestione emotiva della partita. Se io vivo con una persona tesa ed emotiva e io stesso lo sono non posso pensare che quella stessa persona possa essere fonte di rilassamento e di rigeneratrice di mia serenità interiore durante il match.
La caratteristica più importante per un coach è trasmettere serenità e creare le condizioni per fare si che il proprio atleta possa esprimere al meglio il proprio equilibrio psico-spirituale durante il match.
Ci sono due forme di stress: Eustress e ditress. L’eustress è lo stress positivo, quello permette al tennista di avere la giusta adrenalina e di dare il meglio sul campo. il Distress invece è lo stress negativo, quello che debilita che porta a giocare tesi, bloccati in sostanza una crescita continua di cortisolo presente nel sangue che fa male e debilita anche fisicamente il tutto fino ad arrivare ai famosi attacchi di panico di cui Tartarini e Musetti ne sono soggetti.
Un coach dovrebbe contraddistinguersi per una gran capacità di profondere energie che canalizzano il proprio atleta verso l’ eustress ma converrete comn me che se io sono un allenatore emotivo che ho difficoltà a gestire la mia di ansia che addirittura in un momento importante, nello slam è evoluta in attacco di panico, capite bene che
“forse” non sono la persona più adatta a portare il mio atleta in una condizione di eustress positivo. il tutto si traduce in prestazioni altalenanti del proprio atleta.
Creco che il Musetti cupo di ieri, senza entusiasmo, nervoso ne sia consapevole di questo. Il fatto che sia successo un attacco di panico a Tartarini e che poi non ha avuto approfondimento e non se n’è parlato molto ha fatto passare in cavalleria la cosa ma dal punto di vista del rapporto coach atleta una situazione del gener non può essere che devastante e debilitante per il tuo allievo che non può più aspirare e credere di averti come riferimento nell’ambito “serenità emozionale”.
Detto questo, cosa fare? A mio modo di vedere Musetti è importante che mantenga il sodalizio con Tartarini ma il sistema e la struttura del suo staff deve cambiate forma. Ovvero per la parte tecnica, sul campo va benissimo Tartarini ma Musetti necessita di un coach che lo prepari per la parte relativa alla gestione emozionale del prepartita e delle dinamiche emozionali presenti nello stesso match.Non dico un Pepe Imaz ma uno che abbia esperienza su questi palcoscenici e “ristrutturi” il Muso in un giusto mindset emozionale. Per questo ruolo vedrei benissimo Rianna che a mio avviso è sempre molto positivo, non a caso tutti i giocatori lo vogliono nell’angolo del loro staff nel momento delle loro partite. E’ una persona molto positiva e rassicurante. In più serve anche un mental coach con le contropalle che gestisca non solo il Muso ma anche Tartarini che evidentemente ne ha molto bisogno. Nella quotidianità basta un tono di voce, un a frase piuttosto che un’altra per creare fonti energetiche positive o negative, è evidente che un emotivo tendente al distress “rischia” di generare discorsi o anche solo messaggi o toni di che possono creare un cortocircuito negativo nell’allievo.
Detto questo, spostando leggermente il discorso voglio sottolineare le parole dette da Tartarini in un’intervista fatta dopo la Davis 22.
metto il virgolettato
TARTARINI: ” Matteo aveva detto che sarebbe venuto unicamente per fare il tifo e non si era mai parlato del fatto che potesse giocare. Infatti non si era mai allenato con noi, i due Lorenzo giocavano tra loro e Fognini con Bolelli. Ma purtroppo Simone già a Parigi aveva accusato un dolore al polpaccio per cui non era arrivato nelle migliori condizioni. Un problema al polpaccio che sembrava risolto ma che invece si è riacutizzato dopo il match con gli USA. Una risonanza ha così evidenziato che sotto la cicatrice precedente si era formato un altro piccolo edema. Lui avrebbe voluto giocare comunque ma il dottore l’ha vivamente sconsigliato, innanzitutto perché l’infortunio avrebbe potuto aggravarsi ma soprattutto perché era forte il rischio di doversi ritirare durante l’incontro. A quel punto la decisione era del capitano e non poteva essere una decisione facile. Devo dire che tra noi non c’era sentore che Matteo potesse scendere in campo e l’abbiamo imparato solo una volta scesi negli spogliatoi dopo il match di Lorenzo contro Auger-Aliassime.”
Come vedete, Tartarini ci ha confezionato una grande informazione che fa capire varie cose che possono rimanere sotto traccia ma che in realtà determinano solchi importanti.
Nelle dinamiche dello spogliatoio se io sono un atleta di Davis, mettiamo caso sia o Sonego o Musetti, vedo che Berrettini viene con noi in Davis dicendo che viene esclusivamente per fare tifo e per fare il gruppo. Io che sono Sonego e che sono Musetti nutro ancora di più una grande stima verso Berrettini perchè penso che magari poteva andare con la Satta e invece viene a fare gruppo come secondo capitano. Quindi immagino la grande stima per quel gesto, Sonego fa i miracoli arriviamo in semi sull’1-1 e cosa viene fuori? Quel giocatore che si è allenato due volte in un mese che non si è mai allenato con la squadra che ha detto che era venuto solo a fare il tifo ce lo vediamo bello come il sole in compagnia di Fognini all’ingresso del campo di gioco. E la voglia di venire solo per fare gruppo? E Musetti e Sonego? Volandri da paraculo qual è si è “nascosto” dietro al fatto che Musetti era giù di morale e non era pronto per giocare. Per chi ha fatto sport un allenatore che dice una cosa del genere di un proprio allievo professionista è svilente e svalutante al massimo. Su Sonego diceva che invece era troppo stanco. Invece Shapo se non si fosse infortunato averebbe giocato il doppio e lui non era stanco, si vede che in canada il freddo li mantiene più energici. Detto questo, ai miei occhi Volandri ha creato un totale disastro perchè con quella scelta ha creato vari concatenamenti negativi. Come prima cosa ha “toccato” la parte debole di Berrettini che è quella del suo ego di salvatore della patria, in stile imperatore Romano, lo stesso Berrettini che alla Lever cup suggeriva da coach navigato a Djokovic di avere più “cazimma” con il risultato di far fare una grassa risata a Djokovic. Quelle corde non andavano toccate, lo è stato fatto perchè Volandri a sua volta non ha saputo gestire la situazione, si è impaurito e ha cercato protezione sulle spalle larghe di Matteo che però, bastava un minimo di lucidità, non era pronto per giocare nessun match. Quando io Musetti o io Sonego
vedo un fatto del genere ci rimando male perchè mi sento tradito e mi sento svilito come non fossi considerato dal capitano all’altezza dell’evento, basta ricordare prima del match i volti cupi dei ragazzi sugli spalti. Faccio notare che Berrettini anche da allenato non ha mai fatto grandi cose in doppio quindi si è creato un bruttissimo cortocircuito che ha portato a mio avviso a una crepa nella squadra azzurra. Da allenatore e da giocatore di calcio che ha vissuto vari contesti in vari gruppi in vari spogliatoi posso assicurare che un accaduto di questo tipo debilita un ambiente, un gruppo. Detto questo credo che con Volandri non potremo mai vincere la Davis perchè non è la figura adatta.( A meno di un cambio di mindset improbabile). Ci vogliono altre caratteristiche altri valori aggiunti che il Toscano non ha. Al momento credo che la persona che potrebbe portarci a sollevare l’insalatiera sia il grande Paolino Lorenzi. Con lui credo si possa costruire un vero gruppo solido con la consapevolezza di avere alla guida un capitano con le palle che si prenede le sue responsabilità.
Su Matteo credo e spero che per il bene del gruppo debba scavarsi dentro, capire la cazzata che ha fatto a darsi come disponibile dell’ultimo minuto e chiedere scusa ai suoi compagni. Con questo gesto di umiltà e con la rimozione di Volandri e l’entrata di Paolino Lorenzi potremo rimarginare le ferite e essere finalmente una squadra vera.
Come chiosa finale faccio presente che dopo quella sciagurata scelta e quella sconfitta in tre giocatori Berrettini, Musetti e Sonego nella race, dopo quasi due mesi hanno meno punti di Brancaccio, collezionando sconfitte brutte e inaspettate.
Giocatori come Musetti e Sonego sono cresciuti anche per merito del traino di Berrettini, se va a scemare la stima anche l’entusiasmo diminuisce e si arriva in un circolo vizioso fallimentare.

Sarebbe gradito un abstract e un indice analitico. Grazie

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+1: La Veronica, Zoff
Mauro N (Guest) 18-02-2023 17:42

Medvedev ovvero il tennista più noioso della storia, doveva tornare in formissima proprio adesso. Ta…tua

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renzopii 18-02-2023 17:33

Scritto da Tafanus

Scritto da Giuliano da Viareggio
Oggi sabato abbiamo ben 3 azzurri in semifinale nei tre tornei che abbiamo seguito questa settimana, inoltre ce ne sono altri 3 nelle quali dei tornei ATP che iniziano a partire da lunedi, ma non basta, da lunedi iniziano anche diversi challenger e qui gli azzurri saranno molti, non solo nelle quali ma anche e sopratutto nei Main Draw……che dire di piu’ su questo movimento stra-mega-ultra FANTASTICOOOOOO!!!!!!??????

Sto completando una ricerca sui NUMERI e sui FATTI, che sono diversi dai sogni da Bar dello Sport. Una ricerca con lo sguardo rivolto al futuro, e cioè a tutti e solo i tennisti under 25 ponderando classifica, età (e quindi presumibili anni di carriera attiva davanti), e rapportati alla popolazione del proprio paese, perchè è chiaro che UN giocatore in Svizzera pesa più di 5 giocatori nei 300 milioni di americani.
Per ora risultati sorprendenti, che fanno a pezzettini certe teorie.

ma chi sei? il fratello brutto di MMents?

57
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+1: Detuqueridapresencia
renzopii 18-02-2023 17:31

Scritto da Tafanus
AIUTO! – Disponendo di una piattaforma molto evoluta per l’effettuazione di sondaggi, ho deciso di lanciarne uno su questo tema:
.
CHI SONO I TRE PEGGIORI CRONISTI DI TENNIS?
.
Ovviamente anch’io ho le mie idee in proposito, che non esternerò per correttezza. Vorrei che le nominations da inserire in questo sondaggio fossero decise da tutti noi a maggioranza.
.
Chiedo a tutti la cortesia di indicare da uno a tre nominativi da inserire nel sondaggio. Quando ci sarà un numero sufficiente di indicazioni, posterò la piattaforma per le votazioni. Grazie a chiunque voglia aiutarmi a portare avanti questo progetto
tafanus 18/b

1. Tafanus
2. tafanus
3. tafanuS

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+1: Detuqueridapresencia
renzopii 18-02-2023 17:26

Scritto da Ale Firenze
Non sarà una passeggiata per Jannik, si gioca in casa loro e gli italiani in Olanda non sono ben visti, anzi gli stiamo proprio antipatici. Ci vuole grande concentrazione. Forza Sinner!

beh Paolo Villaggio, in “Quelle strane occasioni” era molto ben visto in Olanda…come non ricordare quel ” ITALIAN CASTAGNACC”

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+1: il capitano, Detuqueridapresencia
Pandistelle81 (Guest) 18-02-2023 17:24

@ Sinner@Raducanu (#3432261)

Adoro Jannik,ho visto quasi tutti i suoi match da Ortisei, quando 16enne fece impazzire Lestienne. Ma non si può sentire “gli smash sono punti sicuri”. Non è vero. Fosse Berrettini capirei, ma Sinner no. Poi a parti le solite lodi che circondano Jannik quando vince, non ho sentito dire a nessuno che il suo back di rovescio ora è discreto, ed ha più sicurezza nel giocarlo, la sua prima di servizio è migliorata di quasi 10 km h, e non commette più caterve di errori inútil con il lungolinea di rovescio, che dovrebbe usare/osare di più. Per il resto sempre forza Jannik!

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Huiliper (Guest) 18-02-2023 17:19

Scritto da Tempia fugit

Scritto da sfarnes68
Medvedev fuori dai top ten attualmente è un’anomalia: metterlo difficoltà è un’impresa titanica, fa pochissimi errori ed è ovunque. Credo che tranquillamente rientrerà nei top five entro Pasqua.

Medvedev è devastante in risposta. Sia lui che Sinner sono in ottima forma se ci sarà finale darà indicazioni importanti sullo stato dell’arte di due protagonisti del campionato di quest’anno.

Il grande CAMPIONATO di quest’anno, certo

53
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robdes12 18-02-2023 17:11

@ Sinner@Raducanu (#3432261)

Sul gioco di rete che sia così da migliorare non sono d’accordo. Già i passi avanti sono stati tanti; non è arrivato ad essere un volleyeur di razza perchè non è tale per natura, ma con la diligenza ha raggiunto un livello apprezzabile, sicuramente superiore ai vari Ruud, Medvedev, Rublev e anche Aliassime che lo precedono. Sulla risposta anche per me è almeno equivalente a Nole, mentre, penso anche per te, la velocità di palla nei due fondamentali di base è superiore. Quello che più mi stupisce di lui è che, pur essendo longilineo e dinoccolato, riesce ad avere una grande mobilità e anche ottima accelerazione da fermo. Okay, quando scivola o cambia direzione stilisticamente mi ricorda Olivia di Braccio di Ferro, però che riesca a fare certe torsioni di caviglia e ginocchia correndo senza tutto sommato rompersi i legamenti è per me un mistero. Deve avere dei tendini molto elastici per genetica, o non si spiega.
Ps. Secondo me una volta completata la sua costruzione fisica sarà davvero difficile batterlo, se non quasi impossibile a meno che non si debba ritirare dalla gara.

52
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+1: Sinner@Raducanu
-1: Bibbona
Giampi 18-02-2023 17:06

Scritto da Sinner@Raducanu
Non è solamente il fatto di tifare per un italiano, Sinner piace ai tifosi di tutto il mondo per il suo gioco piacevole e completo ed anche per la sua signorilità, anche se a volte tifano per il connazionale o il comico di turno. Il suo servizio sta iniziando ad essere un’arma vincente, specialmente la seconda che non dà quasi mai l’opportunità di attaccare. Della sua risposta è inutile parlarne perché se fino a ieri poteva essere la migliore dopo quella del serbo, ad oggi io la ritengo addirittura superiore. Il rovescio è sublime specialmente quando stringe sempre di più l’angolo fino a buttarti fuori campo. Il dritto è potente ma ha bisogno di qualche miglioramento perché a volte eccede in lunghezza. I lungolinea sono abbastanza precisi e per questo dovrebbe farne molti di più, soprattutto per abituarsi a sbagliare meno. Gli smash sono punti sicuri. Gambe e resistenza sono dei punti di forza. Unico lato ancora da migliorare notevolmente è l’attacco a rete, ma le premesse e i progressi ci sono e si stanno vedendo.
In base a quanto detto, a parer mio lo slam, anzi gli slam, arriveranno presto, anche se dovesse esserci qualche battuta d’arresto imprevista.

Infatti, quando voglio tirarmi su di morale leggo i commenti su tennis TV su you tube…mentre sui siti italiani è pieno di haters, lì è pieno di commenti bellissimi da tutto il mondo…

51
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+1: Zampa, MarcoP, Emma_Woodhouse
Emma_Woodhouse 18-02-2023 17:03

Scritto da Detuqueridapresencia

Scritto da Daniele
Ragazzi, in olandese Griekspoor pare voglia dire “pista greca”, se tanto mi da tanto…

Che Zeus sia con noi allora
Per un …. Orgasmo da Rotterdam

Questa era terribile. 😆

50
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+1: il capitano, Detuqueridapresencia
Franco66 (Guest) 18-02-2023 16:48

Scritto da Tempia fugit

Scritto da sfarnes68
Medvedev fuori dai top ten attualmente è un’anomalia: metterlo difficoltà è un’impresa titanica, fa pochissimi errori ed è ovunque. Credo che tranquillamente rientrerà nei top five entro Pasqua.

Medvedev è devastante in risposta. Sia lui che Sinner sono in ottima forma se ci sarà finale darà indicazioni importanti sullo stato dell’arte di due protagonisti del campionato di quest’anno.

“Del campionato”?!? Il campionato ormai l’ha vinto il Napoli!!! Comunque ribadisco il limite di Dimitrov è fisico Magari in altri ambiti sarà un fenomeno Non dico di no Però che legnata che ha preso oggi povero Gregorio!!! Mi dispiace

49
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+1: MarcoP, il capitano
Il peccatore 18-02-2023 16:43

Scritto da Sinner@Raducanu
Non è solamente il fatto di tifare per un italiano, Sinner piace ai tifosi di tutto il mondo per il suo gioco piacevole e completo ed anche per la sua signorilità, anche se a volte tifano per il connazionale o il comico di turno. Il suo servizio sta iniziando ad essere un’arma vincente, specialmente la seconda che non dà quasi mai l’opportunità di attaccare. Della sua risposta è inutile parlarne perché se fino a ieri poteva essere la migliore dopo quella del serbo, ad oggi io la ritengo addirittura superiore. Il rovescio è sublime specialmente quando stringe sempre di più l’angolo fino a buttarti fuori campo. Il dritto è potente ma ha bisogno di qualche miglioramento perché a volte eccede in lunghezza. I lungolinea sono abbastanza precisi e per questo dovrebbe farne molti di più, soprattutto per abituarsi a sbagliare meno. Gli smash sono punti sicuri. Gambe e resistenza sono dei punti di forza. Unico lato ancora da migliorare notevolmente è l’attacco a rete, ma le premesse e i progressi ci sono e si stanno vedendo.
In base a quanto detto, a parer mio lo slam, anzi gli slam, arriveranno presto, anche se dovesse esserci qualche battuta d’arresto imprevista.

A rete i miglioramenti appaiono evidenti, ricordo che già prima che finisse il “regno di Piatti” Sinner aveva aumentato notevolmente il numero di discese a rete, soprattutto nel corso dell’AO 2022. Adesso sembra molto più preciso e incisivo nel gioco di volo, si posiziona meglio e vince spesso anche i duelli di tocco a rete.
Un colpo che utilizza molto raramente ma a mio avviso sta migliorando e farà sempre più parte del suo gioco è il rovescio slice. Dopo la sconfitta del 2020 al foro italico contro Dimitrov, che ribaltò il match a suon di slice, aveva migliorato rapidamente nella gestione dello slice dell’avversario, di recente glien’ho visti giocare alcuni molto pregevoli e secondo me sarà un’arma in più soprattutto per la prossima stagione su erba. Per chi come me segue tutti i match di Sinner dai tempi in cui vestiva da benzinaio, è entusiasmante notare i progressi che mostra nei vari settori del gioco.

48
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+1: Sinner@Raducanu
MarcoP 18-02-2023 16:40

Medvedev molto solido.

Se gioca così, favorito per il titolo.

47
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+1: il capitano
il capitano 18-02-2023 16:39

Il vogatore russo è risorto prima di Pasqua.

46
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+1: MarcoP, Detuqueridapresencia, Emma_Woodhouse, La Veronica
ItalyFirst (Guest) 18-02-2023 16:35

Risultato in bilico fino all’ultimo: Daniil la spunta per un pelo…

45
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+1: MarcoP, Detuqueridapresencia
Nkola (Guest) 18-02-2023 16:13

Dmitrov ha cambiato strategia….. slice a tutto spiano

44
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sander (Guest) 18-02-2023 16:05

Capitolo Musetti

Dicevamo con Sinner prima il tema è anima ed entusiasmo.

Come scritto prima “entusiasmo” ha origine dal greco e significa avere Dio dentro.

Di conseguenza, senza un’anima aperta e senza entusiasmo è difficile esprimersi al meglio nelle proprie attività, nel privato e sul lavoro.
Ho visto l’incontro di ieri di Musetti, l’ho visto bloccato senza “entusiasmo” senza quel piacere di giocare che tanto ci ha trasmesso e fatto divertire da Amburgo dell’anno scorso in avanti.
L’ho visto cupo in volto, quasi si tenesse dentro una sorta di tensione che ogni tanto faceva fuoriuscire con atteggiamenti di profondo fastidio. Ho visto anche che esultava poco e che difficilmente si girava verso il suo angolo, cosa che invece usualmente faceva spesso
Premetto che Varillas su terra è un signor giocatore e vedrete che ne sentiremo parlare e che Norrie farà molta fatica oggi, però detto questo il Musetti con il suo tennis artistico che tanto bene si sposa sulla terra battuta ieri si è visto a sprazzi senza appunto quel cuore, quell’anima necessari per fare dei grandi incontri.
Cosa è successo?
Se andiamo su google e scriviamo “tennis attacchi di panico” troviamo vari articoli su Musetti. ha dichiarato recentemente che ne ha sofferto in passato in vari match, ultimo quello con Aliassime a Firenze. Sui primi 100 giocatori di tennis non ho avuto riscontro ci siano altri giocatori che abbiano questo problema.
Ora andiamo a vedere l’ambito degli allenatori dei primi cento.
Conoscete un allenatore che ha avuto attacchi di panico prima del match? Si, Tartarini a Melbourne un mese fa.
Questo cosa significa? E’ strano che sia il giocatore che l’allenatore soffrono dello stesso problema e sembrano gli unici a soffrirne nei top 100? Non è strano. Non è strano perchè un ragazzino che fin da piccolo ha un allenatore va in “risonanza” con il proprio coach, condivide tutti i giorni insieme, mangiano insieme, vivono insieme, sono due persone che si sono trovate perchè sono due “cuori aperti”, sono “emotivi” come hanno detto tutti e due. Questa corrispondenza di anima e questa emotività hanno portao secondo me a “creare” un tennis Romantico, artistico, poetico di una bellezza rara.
Quindi in base al concetto della risonanza i due hanno creato una grande armonia tennistica su cui Musetti adesso da professionista ne ha molto giovamento, ha una qualità sopraffina dovuto ovviamente al suo enorme talento ma anche al valore aggiunto che il rapporto professionale con il suo coach ha creato.
Tessute le lodi per quanto riguarda la parte tecnica non posso dire altrettanto per la preparazione e l’approccio mentale.
Prima su Piatti e Sinner ho scritto questo: “Se proprio il tuo punto di riferimento, che dovrebbe metterti nelle migliori condizioni oltre che fisiche e tecnico tattiche anche e soprattutto mentali, diventa fonte di tensione e stress, è evidente che per un giovane giocatore diventa tutto impraticabile”
In realtà Tartarini non scassa le palle a Musetti come faceva Piatti con Sinner. Jannik era stressato perchè si sentiva opresso dalle ossessioni di Piatti, dalle tensioni che non lo portavano più a vivere serenamente. Lorenzo invece sembra che con Tartarini viva e si alleni con piacere. Allora qual è il problema? L’emotività e la preparazione alla gestione emotiva della partita. Se io vivo con una persona tesa ed emotiva e io stesso lo sono non posso pensare che quella stessa persona possa essere fonte di rilassamento e di rigeneratrice di mia serenità interiore durante il match.
La caratteristica più importante per un coach è trasmettere serenità e creare le condizioni per fare si che il proprio atleta possa esprimere al meglio il proprio equilibrio psico-spirituale durante il match.
Ci sono due forme di stress: Eustress e ditress. L’eustress è lo stress positivo, quello permette al tennista di avere la giusta adrenalina e di dare il meglio sul campo. il Distress invece è lo stress negativo, quello che debilita che porta a giocare tesi, bloccati in sostanza una crescita continua di cortisolo presente nel sangue che fa male e debilita anche fisicamente il tutto fino ad arrivare ai famosi attacchi di panico di cui Tartarini e Musetti ne sono soggetti.
Un coach dovrebbe contraddistinguersi per una gran capacità di profondere energie che canalizzano il proprio atleta verso l’ eustress ma converrete comn me che se io sono un allenatore emotivo che ho difficoltà a gestire la mia di ansia che addirittura in un momento importante, nello slam è evoluta in attacco di panico, capite bene che
“forse” non sono la persona più adatta a portare il mio atleta in una condizione di eustress positivo. il tutto si traduce in prestazioni altalenanti del proprio atleta.
Creco che il Musetti cupo di ieri, senza entusiasmo, nervoso ne sia consapevole di questo. Il fatto che sia successo un attacco di panico a Tartarini e che poi non ha avuto approfondimento e non se n’è parlato molto ha fatto passare in cavalleria la cosa ma dal punto di vista del rapporto coach atleta una situazione del gener non può essere che devastante e debilitante per il tuo allievo che non può più aspirare e credere di averti come riferimento nell’ambito “serenità emozionale”.
Detto questo, cosa fare? A mio modo di vedere Musetti è importante che mantenga il sodalizio con Tartarini ma il sistema e la struttura del suo staff deve cambiate forma. Ovvero per la parte tecnica, sul campo va benissimo Tartarini ma Musetti necessita di un coach che lo prepari per la parte relativa alla gestione emozionale del prepartita e delle dinamiche emozionali presenti nello stesso match.Non dico un Pepe Imaz ma uno che abbia esperienza su questi palcoscenici e “ristrutturi” il Muso in un giusto mindset emozionale. Per questo ruolo vedrei benissimo Rianna che a mio avviso è sempre molto positivo, non a caso tutti i giocatori lo vogliono nell’angolo del loro staff nel momento delle loro partite. E’ una persona molto positiva e rassicurante. In più serve anche un mental coach con le contropalle che gestisca non solo il Muso ma anche Tartarini che evidentemente ne ha molto bisogno. Nella quotidianità basta un tono di voce, un a frase piuttosto che un’altra per creare fonti energetiche positive o negative, è evidente che un emotivo tendente al distress “rischia” di generare discorsi o anche solo messaggi o toni di che possono creare un cortocircuito negativo nell’allievo.
Detto questo, spostando leggermente il discorso voglio sottolineare le parole dette da Tartarini in un’intervista fatta dopo la Davis 22.
metto il virgolettato
TARTARINI: ” Matteo aveva detto che sarebbe venuto unicamente per fare il tifo e non si era mai parlato del fatto che potesse giocare. Infatti non si era mai allenato con noi, i due Lorenzo giocavano tra loro e Fognini con Bolelli. Ma purtroppo Simone già a Parigi aveva accusato un dolore al polpaccio per cui non era arrivato nelle migliori condizioni. Un problema al polpaccio che sembrava risolto ma che invece si è riacutizzato dopo il match con gli USA. Una risonanza ha così evidenziato che sotto la cicatrice precedente si era formato un altro piccolo edema. Lui avrebbe voluto giocare comunque ma il dottore l’ha vivamente sconsigliato, innanzitutto perché l’infortunio avrebbe potuto aggravarsi ma soprattutto perché era forte il rischio di doversi ritirare durante l’incontro. A quel punto la decisione era del capitano e non poteva essere una decisione facile. Devo dire che tra noi non c’era sentore che Matteo potesse scendere in campo e l’abbiamo imparato solo una volta scesi negli spogliatoi dopo il match di Lorenzo contro Auger-Aliassime.”

Come vedete, Tartarini ci ha confezionato una grande informazione che fa capire varie cose che possono rimanere sotto traccia ma che in realtà determinano solchi importanti.
Nelle dinamiche dello spogliatoio se io sono un atleta di Davis, mettiamo caso sia o Sonego o Musetti, vedo che Berrettini viene con noi in Davis dicendo che viene esclusivamente per fare tifo e per fare il gruppo. Io che sono Sonego e che sono Musetti nutro ancora di più una grande stima verso Berrettini perchè penso che magari poteva andare con la Satta e invece viene a fare gruppo come secondo capitano. Quindi immagino la grande stima per quel gesto, Sonego fa i miracoli arriviamo in semi sull’1-1 e cosa viene fuori? Quel giocatore che si è allenato due volte in un mese che non si è mai allenato con la squadra che ha detto che era venuto solo a fare il tifo ce lo vediamo bello come il sole in compagnia di Fognini all’ingresso del campo di gioco. E la voglia di venire solo per fare gruppo? E Musetti e Sonego? Volandri da paraculo qual è si è “nascosto” dietro al fatto che Musetti era giù di morale e non era pronto per giocare. Per chi ha fatto sport un allenatore che dice una cosa del genere di un proprio allievo professionista è svilente e svalutante al massimo. Su Sonego diceva che invece era troppo stanco. Invece Shapo se non si fosse infortunato averebbe giocato il doppio e lui non era stanco, si vede che in canada il freddo li mantiene più energici. Detto questo, ai miei occhi Volandri ha creato un totale disastro perchè con quella scelta ha creato vari concatenamenti negativi. Come prima cosa ha “toccato” la parte debole di Berrettini che è quella del suo ego di salvatore della patria, in stile imperatore Romano, lo stesso Berrettini che alla Lever cup suggeriva da coach navigato a Djokovic di avere più “cazimma” con il risultato di far fare una grassa risata a Djokovic. Quelle corde non andavano toccate, lo è stato fatto perchè Volandri a sua volta non ha saputo gestire la situazione, si è impaurito e ha cercato protezione sulle spalle larghe di Matteo che però, bastava un minimo di lucidità, non era pronto per giocare nessun match. Quando io Musetti o io Sonego
vedo un fatto del genere ci rimando male perchè mi sento tradito e mi sento svilito come non fossi considerato dal capitano all’altezza dell’evento, basta ricordare prima del match i volti cupi dei ragazzi sugli spalti. Faccio notare che Berrettini anche da allenato non ha mai fatto grandi cose in doppio quindi si è creato un bruttissimo cortocircuito che ha portato a mio avviso a una crepa nella squadra azzurra. Da allenatore e da giocatore di calcio che ha vissuto vari contesti in vari gruppi in vari spogliatoi posso assicurare che un accaduto di questo tipo debilita un ambiente, un gruppo. Detto questo credo che con Volandri non potremo mai vincere la Davis perchè non è la figura adatta.( A meno di un cambio di mindset improbabile). Ci vogliono altre caratteristiche altri valori aggiunti che il Toscano non ha. Al momento credo che la persona che potrebbe portarci a sollevare l’insalatiera sia il grande Paolino Lorenzi. Con lui credo si possa costruire un vero gruppo solido con la consapevolezza di avere alla guida un capitano con le palle che si prenede le sue responsabilità.
Su Matteo credo e spero che per il bene del gruppo debba scavarsi dentro, capire la cazzata che ha fatto a darsi come disponibile dell’ultimo minuto e chiedere scusa ai suoi compagni. Con questo gesto di umiltà e con la rimozione di Volandri e l’entrata di Paolino Lorenzi potremo rimarginare le ferite e essere finalmente una squadra vera.
Come chiosa finale faccio presente che dopo quella sciagurata scelta e quella sconfitta in tre giocatori Berrettini, Musetti e Sonego nella race, dopo quasi due mesi hanno meno punti di Brancaccio, collezionando sconfitte brutte e inaspettate.
Giocatori come Musetti e Sonego sono cresciuti anche per merito del traino di Berrettini, se va a scemare la stima anche l’entusiasmo diminuisce e si arriva in un circolo vizioso fallimentare.

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Sinner@Raducanu 18-02-2023 16:04

Non è solamente il fatto di tifare per un italiano, Sinner piace ai tifosi di tutto il mondo per il suo gioco piacevole e completo ed anche per la sua signorilità, anche se a volte tifano per il connazionale o il comico di turno. Il suo servizio sta iniziando ad essere un’arma vincente, specialmente la seconda che non dà quasi mai l’opportunità di attaccare. Della sua risposta è inutile parlarne perché se fino a ieri poteva essere la migliore dopo quella del serbo, ad oggi io la ritengo addirittura superiore. Il rovescio è sublime specialmente quando stringe sempre di più l’angolo fino a buttarti fuori campo. Il dritto è potente ma ha bisogno di qualche miglioramento perché a volte eccede in lunghezza. I lungolinea sono abbastanza precisi e per questo dovrebbe farne molti di più, soprattutto per abituarsi a sbagliare meno. Gli smash sono punti sicuri. Gambe e resistenza sono dei punti di forza. Unico lato ancora da migliorare notevolmente è l’attacco a rete, ma le premesse e i progressi ci sono e si stanno vedendo.
In base a quanto detto, a parer mio lo slam, anzi gli slam, arriveranno presto, anche se dovesse esserci qualche battuta d’arresto imprevista.

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+1: il capitano, docgigiu, Detuqueridapresencia, Emma_Woodhouse
Tempia fugit (Guest) 18-02-2023 16:03

Scritto da sfarnes68
Medvedev fuori dai top ten attualmente è un’anomalia: metterlo difficoltà è un’impresa titanica, fa pochissimi errori ed è ovunque. Credo che tranquillamente rientrerà nei top five entro Pasqua.

Medvedev è devastante in risposta. Sia lui che Sinner sono in ottima forma se ci sarà finale darà indicazioni importanti sullo stato dell’arte di due protagonisti del campionato di quest’anno.

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mr. Giampaolo (Guest) 18-02-2023 15:53

aliassime è praticamente l’evoluzione di Dimitrov:
colpi belli stilisticamente ma infinitamente poco costanti e incisivi.
ovviamente entrambi vengono bastonati regolarmente con fabbri come Medvedev o nole

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sfarnes68 18-02-2023 15:48

Medvedev fuori dai top ten attualmente è un’anomalia: metterlo difficoltà è un’impresa titanica, fa pochissimi errori ed è ovunque. Credo che tranquillamente rientrerà nei top five entro Pasqua.

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+1: MarcoP
Supporter dei poeti estinti (Guest) 18-02-2023 15:41

Dimitrov non può minimamente sostenere i lunghi scambi con Med,penso che con Sinner,sempre che il nostro riesca ad arrivare in finale,troverà una musica diversa.Io ci spero.

38
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dmitar (Guest) 18-02-2023 15:18

@ Giulio (#3432195)

no, guarda, lascia perdere….

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Tafanus 18-02-2023 15:17

Scritto da Giuliano da Viareggio
Oggi sabato abbiamo ben 3 azzurri in semifinale nei tre tornei che abbiamo seguito questa settimana, inoltre ce ne sono altri 3 nelle quali dei tornei ATP che iniziano a partire da lunedi, ma non basta, da lunedi iniziano anche diversi challenger e qui gli azzurri saranno molti, non solo nelle quali ma anche e sopratutto nei Main Draw……che dire di piu’ su questo movimento stra-mega-ultra FANTASTICOOOOOO!!!!!!??????

Sto completando una ricerca sui NUMERI e sui FATTI, che sono diversi dai sogni da Bar dello Sport. Una ricerca con lo sguardo rivolto al futuro, e cioè a tutti e solo i tennisti under 25 ponderando classifica, età (e quindi presumibili anni di carriera attiva davanti), e rapportati alla popolazione del proprio paese, perchè è chiaro che UN giocatore in Svizzera pesa più di 5 giocatori nei 300 milioni di americani.

Per ora risultati sorprendenti, che fanno a pezzettini certe teorie.

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-1: Detuqueridapresencia
Tafanus 18-02-2023 15:08

AIUTO! – Disponendo di una piattaforma molto evoluta per l’effettuazione di sondaggi, ho deciso di lanciarne uno su questo tema:
.
CHI SONO I TRE PEGGIORI CRONISTI DI TENNIS?
.
Ovviamente anch’io ho le mie idee in proposito, che non esternerò per correttezza. Vorrei che le nominations da inserire in questo sondaggio fossero decise da tutti noi a maggioranza.
.
Chiedo a tutti la cortesia di indicare da uno a tre nominativi da inserire nel sondaggio. Quando ci sarà un numero sufficiente di indicazioni, posterò la piattaforma per le votazioni. Grazie a chiunque voglia aiutarmi a portare avanti questo progetto

tafanus 18/b

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Giulio (Guest) 18-02-2023 14:55

Sto rivedendo gli ultimi game di ieri perché ero fuori casa. Cerro che Wawrinka mi inquieta. Se si può giocare così bene con quelle maniglie dell’amore lì allora io non ho più scusanti… Cambio sport e mangio liberamente!

34
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+1: MarcoP
enzola barbera (Guest) 18-02-2023 14:34

@ ItalyFirst (#3431856)

Perché mi hai offeso? enzo

33
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-1: MarcoP, Detuqueridapresencia
Andy.Fi (Guest) 18-02-2023 14:27

@ Koko (#3432112)

Credo che il match con il greco sia stato lo spartiacque; aveva praticamente sempre perso anche se già in Australia lo aveva messo nel mirino. Chiedo consiglio a chi a giocato a livello professionistico ma credo che l’aspetto psicologico sia fondamentale in questo sport. Jannik a parte il servizio ballerino ha avuto momenti di “braccino” in diversi momenti contro i top 5. Come allena il servizio sta allenando i momenti critici dei match e ci sta riuscendo. Ripeto, credo che dopo la vittoria su Tsi si apra una nuova fase

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+1: il capitano, Detuqueridapresencia
sander (Guest) 18-02-2023 14:24

Scritto da Andy.Fi
@ sander (#3431960)
Sai che quando ero ragazzo e avevo delle gare (atletica) preferivo che i miei non venissero ma tutto dipende, dopo averti letto penso tu abbia ragione nel caso di Jannik. Bravo

Andy, se tu vivevi con i tuoi genitori e magari eri nell’età di 15-16 anni nella ricerca dei tuoi spazi personali era diverso ed era normale la tua reazione.

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Andy.Fi (Guest) 18-02-2023 14:17

@ sander (#3431960)

Sai che quando ero ragazzo e avevo delle gare (atletica) preferivo che i miei non venissero ma tutto dipende, dopo averti letto penso tu abbia ragione nel caso di Jannik. Bravo

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sander (Guest) 18-02-2023 13:43

Scritto da un lombardo del Garda che vive a Grenoble
@ sander (#3431960)
grazie per il tuo post.Per me é stato un piacere leggerlo perché interessante anche oltre l’aspetto tennis, in generale voglio dire.

Grazie a te per l’apprezzamento, un caro saluto

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sander (Guest) 18-02-2023 13:38

Scritto da Koko
@ sander (#3431960)
Tutto estremamente vero e personale ma non sono questi tornei a dirci tutto: lo sarebbe la tranquillità in slam e 1000 ed è ancora da verificare! Anche il Sinner Piattesco maramaldeggiava in tornei 250 e 500 e in essi spesso il big pur presente molla per illudere i rivali appena dietro!

Si,hai ragione, infatti ho parlato di zona confort fino a ottavi/quarti slam ma con questo “nuovo spirito” ha le carte per superare lo scoglio che alcuni sui blocchi mentali gli hanno presentato

28
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Koko (Guest) 18-02-2023 13:10

@ sander (#3431960)

Tutto estremamente vero e personale ma non sono questi tornei a dirci tutto: lo sarebbe la tranquillità in slam e 1000 ed è ancora da verificare! Anche il Sinner Piattesco maramaldeggiava in tornei 250 e 500 e in essi spesso il big pur presente molla per illudere i rivali appena dietro!

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Detuqueridapresencia 18-02-2023 12:56

Scritto da Daniele
Ragazzi, in olandese Griekspoor pare voglia dire “pista greca”, se tanto mi da tanto…

Che Zeus sia con noi allora

Per un …. Orgasmo da Rotterdam 🙂

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+1: il capitano, Emma_Woodhouse, MarcoP, pablito
Detuqueridapresencia 18-02-2023 12:54

Scritto da ItalyFirst

Scritto da Massi

Scritto da ItalyFirst
Gli dei del tennis oggi devono essere clementi con noi appassionati azzurri. Ieri il peruviano Varillas ha bastonato il nostro genio carrarino, oggi non possono privarci pure di Jannik. La partita non è già scritta, con un avversario “on fire” e sicuramente sospinto dal pubblico di casa, però il Sinner visto qui sembra pronto per disputare una grande partita. Qui a Rotterdam abbiamo forse visto il miglior Jannik di sempre e mi pare brutto che il suo cammino si fermi proprio ora. E poi, care divinità, una finale Medvedev Sinner farebbe felici gli appassionati di tutto il mondo, mentre se andasse in finale il tulipano, sarebbero felici in quattro gatti…

Quattro gatti o quattro panda?

Ahah! Quattro tulipanda!

Ahahahaha Ahahahaha I tulipanda Ahahahaha è mitico

25
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+1: il capitano, sfarnes68, Massi
un lombardo del Garda che vive a Grenoble (Guest) 18-02-2023 12:52

@ sander (#3431960)

grazie per il tuo post.Per me é stato un piacere leggerlo perché interessante anche oltre l’aspetto tennis, in generale voglio dire.

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+1: sfarnes68
ItalyFirst (Guest) 18-02-2023 12:19

@ il capitano (#3431875)

Effettivamente…ma credo che Daniil ci vada lui in finale…

23
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+1: Detuqueridapresencia, il capitano
ItalyFirst (Guest) 18-02-2023 12:17

Scritto da Massi

Scritto da ItalyFirst
Gli dei del tennis oggi devono essere clementi con noi appassionati azzurri. Ieri il peruviano Varillas ha bastonato il nostro genio carrarino, oggi non possono privarci pure di Jannik. La partita non è già scritta, con un avversario “on fire” e sicuramente sospinto dal pubblico di casa, però il Sinner visto qui sembra pronto per disputare una grande partita. Qui a Rotterdam abbiamo forse visto il miglior Jannik di sempre e mi pare brutto che il suo cammino si fermi proprio ora. E poi, care divinità, una finale Medvedev Sinner farebbe felici gli appassionati di tutto il mondo, mentre se andasse in finale il tulipano, sarebbero felici in quattro gatti…

Quattro gatti o quattro panda?

Ahah! Quattro tulipanda!

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+1: Massi, Detuqueridapresencia
correttograppa 18-02-2023 12:01

Daje Jannik!! Ci stai viziando ed è un piacere poterti ammirare in questa versione granitica.
Nota che poco ha a che vedere con il tennis giocato, ma a pensare al bimbo che ha accompagnato Jannik in campo ieri sera, mi interisco, mi viene da sorridere e penso a quanto abbia aiutato il Rosso a scendere in campo sorridente e rilassato. Jannik ormai talmente alto, che per tenere la mano del bimbo, doveva camminare semi ricurvo. Il tenero bambino, è stato avvistato questa mattina nei pressi del campo, che ancora si guarda attorno e saluta tutti (che tenero, mi ha fatta spaccare dalle risate e credo abbia avuto lo stesso effetto anche su Jannik).

Forza azzurri!

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+1: Detuqueridapresencia, sfarnes68
PPF (Guest) 18-02-2023 11:58

Scritto da Gualtiero

Scritto da sangalletto
Se Sinner sarà al 100% credo non ci sarà partita. Un’eventuale calo per motivi misteriosi (tipo un litigio con la morosa) a questi livelli li paghi anche con giocatori molto più indietro nel ranking. Secondo me in questo momento i valori dei giocatori quando sono nella loro versione Deluxe:
– Fuori categoria: Djokovic
– 1 fascia Tsitsipas e Medvedev
– fascia specializzati Nadal sul rosso (gli anni si fanno sentire) e Berrettini sul verde (se sta bene e la Melissa lascia qualcosa anche per gli altri)
– 2 fascia Fritz, Rune, AAliassime, hurkatz (o come si scrive)
Sinner sembra più da prima che da seconda ma per il valore vero bisognerà attendere fine novembre.

Anche Sinner è un giocatore “specializzato”, indoor è molto più competitivo rispetto ad altri giocatori che sfruttano l’attrito dell’aria per i propri colpi come l’appena sconfitto Tsitsipas.

E quindi indoor non c’è aria?

20
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+1: Il peccatore, renzopii
Ale Firenze (Guest) 18-02-2023 11:35

Non sarà una passeggiata per Jannik, si gioca in casa loro e gli italiani in Olanda non sono ben visti, anzi gli stiamo proprio antipatici. Ci vuole grande concentrazione. Forza Sinner!

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+1: Detuqueridapresencia, sfarnes68
pablito 18-02-2023 11:29

Scritto da me-cir te no
Buongiorno, ma oggi non c’é la pagina italiani? Che soli fra i maschietti ne abbiamo 6 solo piú un mezzo derby di doppio. Sarebbe molto gradita, poi se non c’é lì seguiamo lo stesso

Utente di poca fede… 🙂

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+1: Detuqueridapresencia
sander (Guest) 18-02-2023 11:08

Tema: anima ed entusiasmo.
Entusiasmo ha origine dal greco e significa avere Dio dentro.
Senza un’anima aperta e senza entusiasmo è difficile esprimersi al meglio nelle proprie attività, nel privato e sul lavoro.
Iniziamo con Sinner poi nel post su Musetti parlerò anche di lui. Se ci ricordiamo il match giocato con Tsitsipas nel 22 in Australia Jannik ha mostrato una grande tensione e una grande insofferenza verso il suo coach Piatti. ” Stai calmo, non ce la faccio più”.Dopo quella partita avevo fatto presente qui su livetennis che quelle erano parole molto importanti che facevano capire che Sinner aveva dei problemi evidenti non riconducibile a un mero piccolo sfogo di poco conto. Tutto ciò videnziava invece un malessere dettato dal fatto che il suo precedente staff e soprattutto il suo coach non gli davano la giusta serenità. Se proprio il tuo punto di riferimento che dovrebbe metterti nelle migliori condizioni oltre che fisiche e tecnico tattiche anche e soprattutto mentali diventa fonte di tensione e stress è evidente che per un giovane giocatore diventa tutto impraticabile.Il cambio con Vagnozzi è stato salutato da me come una grande scelta. Vagnozzi ha fatto benissimo con Cecchinato. Solo l’ego del siciliano ha fatto si che si interrompesse il rapporto, da quel momento Cecchinato si è inesorabilmente perso.L’anno scorso tra infortuni e varie vicissitudini il suo staff ha comunque permesso a Jannik di mettere dei mattoncini importanti, di disegnare quello che potrà essere il futuro Jannik.Nel match con Tsitsipas di quest’anno Jannik ha fatto vedere di essere come minimo a pari livello per quanto riguarda l’aspetto tecnico tattico e anche fisicamente stava bene, è mancato ancora una volta mentalmente, sul più bello, quasi in una sorta di sudditanza contro i più forti soprattutto nei grandi tornei dove dai quarti in poi non possiamo definirla più una zona comfort per il suo stato mentale.Detto questo però in Jannik riscontro in queste ultime settimane una condizione psico-spirituale diversa. Non so voi se avete visto e percepito la stessa cosa ma ieri contro Waw ho visto un Jannik pieno di entusiasmo, con la voglia di divertirsi e fare bene che usciva da tutti i pori.Cosa è cambiato? Condizione fisica molto buona, miglioramento del servizio, consapevolezza di quello che deve fare in campo ma dulcis in fundo la ciliegina sulla torta è che non ho visto quel Jannik rigido e teso che ho visto in tanti match precedenti. Se notate, dimostra anche più elasticità. L’elasticità muscolare si può allenare con due diverse strade, la prima è quella della mobilità e dello stretching, ricordo mio personale che facevo allenamenti per un’ora di solo stretching e mobilità, era meglio dello Yoga, credo quindi Jannik lavori su questo aspetto ma soprattutto sia più elastico per via di quello che ci insegna la bioenergetica. Quando ognuno di noi ha dei blocchi mentali, convinzioni, paure crea delle rigidità che si palesano a livello motorio e fisico. Quando si riesce a rimuovere questo blocchi si ritrova più scioltezza muscolare e più elasticità che nel tennis sono basilari.Se leggete le dichiarazioni di Jannik lui dice “Devo dire che questo è stato un torneo molto importante e intenso per me” 
Perchè molto importante e intenso?Lui probabilmente non lo dirà mai perchè è una persona riservata che non vuole far uscire la sua vita privata ma sono convinto che  il fatto che il padre lo stia seguendo per lui sia motivo di profonda gioia.Perchè è così importante? Jannik è un ragazzo che già da bambino è andato a vivere fuori di casa. Queste dinamiche sono molto importanti perchè è fisiologico che al ragazzo vengano a mancare determinate e importanti attenzioni dei genitori. Queste cose influiscono sul campo e certe mancanza te le porti dietro e ti creano dei blocchi. Ricordo un episodio che Jannik ha raccontato quando anni fa, quando era ancora piccolo, aveva perso un match e aveva sentito la madre, lui era molto deluso ma diceva che la madre non poteva stare più di tanto al telefono perchè doveva lavorare. Sono tutte cose che sono frutto della normalità del percorso di vita di ognuno di noi ma che  incidono e che segnano il nostro carattere.E’ per questo che non considero un caso che questo entusiasmo, questa vitalità che esce da tutti i pori, questa mancanza di tensione ma voglia di andare avanti come un treno viene proprio quando vicino a lui c’è anche il padre.Mesi fa avevo detto di quanto sia importante che la famiglia gli stia vicino, lo vada a vedere, lo supporti, per lui è energia fresca e pura vitalità benefica.Con questo pensiero spero che i genitori di Jannik prendano alle proprie dipendenze un cuoco e una cameriera in  più nella loro baita e si concedano la possibilità di andare a vedere sempre più spesso il loro figlio che ha bisogno più che mai della loro presenza.

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+1: omerjno, il capitano, Il peccatore, fugitive, Marco M., Falco99, sfarnes68
Giogio (Guest) 18-02-2023 11:02

Finali paiono scontate…

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Daniele (Guest) 18-02-2023 10:55

Ragazzi, in olandese Griekspoor pare voglia dire “pista greca”, se tanto mi da tanto…

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+1: Detuqueridapresencia
Gualtiero 18-02-2023 10:52

Scritto da sangalletto
Se Sinner sarà al 100% credo non ci sarà partita. Un’eventuale calo per motivi misteriosi (tipo un litigio con la morosa) a questi livelli li paghi anche con giocatori molto più indietro nel ranking. Secondo me in questo momento i valori dei giocatori quando sono nella loro versione Deluxe:
– Fuori categoria: Djokovic
– 1 fascia Tsitsipas e Medvedev
– fascia specializzati Nadal sul rosso (gli anni si fanno sentire) e Berrettini sul verde (se sta bene e la Melissa lascia qualcosa anche per gli altri)
– 2 fascia Fritz, Rune, AAliassime, hurkatz (o come si scrive)
Sinner sembra più da prima che da seconda ma per il valore vero bisognerà attendere fine novembre.

Anche Sinner è un giocatore “specializzato”, indoor è molto più competitivo rispetto ad altri giocatori che sfruttano l’attrito dell’aria per i propri colpi come l’appena sconfitto Tsitsipas.

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+1: Detuqueridapresencia, bizzo
di Pablito ce n’è uno…… (Guest) 18-02-2023 10:46

Scritto da Givaldo Barbosa
Aspettando il match di Sinner, torno su Musetti (del resto, ne abbiamo così tanti, e buoni, che ogni giorno ce n’è uno).
Mai visto Lorenzo intestardirsi in quel modo. Solo bordate da fondo, senza variazioni. Ieri sera abbiamo sperimentato un Musetti monocorde, quasi mandingo, aggiungerei. Risultato? Disastroso. Un solo rovescio lungolinea in tutto il match. Due soli drop shot. Avversario buttato fuori dal campo e lui, solito a chiudere in tocco o smorzata, insisteva a voler sfondare.
Voglio sperare sia stata, da parte sua, una serata sperimentale.
Poi, non so, si sta inquartando fisicamente.
Viene da sé che, per quanto mi riguarda, dovesse fare un’altra partita di sole mazzate come questa (a prescindere dal risultato, vittoria o sconfitta non mi interessa), dovesse diventate un ottuso muscolare pure lui, dovesse piegarsi pure lui alla filosofia della clava, è un attimo che non lo seguo più. Ma non credo, sarebbe un’involuzione incredibile per essere vera.

esatto si, ho avuto la stessa impressione, si è incaponito sulle
bordate inconcludenti, poi è tornato nuovamente a giocare due metri fuori dal campo anche sulle seconde, senza variazioni, veramente brutto da vedere
Spero sia solo una giornata storta, o partita presa senza strategia, o forse è l’ora di affiancare qualcuno a tartarini

13
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Massi 18-02-2023 10:34

Scritto da ItalyFirst
Gli dei del tennis oggi devono essere clementi con noi appassionati azzurri. Ieri il peruviano Varillas ha bastonato il nostro genio carrarino, oggi non possono privarci pure di Jannik. La partita non è già scritta, con un avversario “on fire” e sicuramente sospinto dal pubblico di casa, però il Sinner visto qui sembra pronto per disputare una grande partita. Qui a Rotterdam abbiamo forse visto il miglior Jannik di sempre e mi pare brutto che il suo cammino si fermi proprio ora. E poi, care divinità, una finale Medvedev Sinner farebbe felici gli appassionati di tutto il mondo, mentre se andasse in finale il tulipano, sarebbero felici in quattro gatti…

Quattro gatti o quattro panda?

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+1: Detuqueridapresencia
Brontolo (Guest) 18-02-2023 10:27

@ sangalletto (#3431854)

Alcaraz terza categoria?

11
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Calvin (Guest) 18-02-2023 10:26

Sinner sulla carta è proprio di un altro pianeta, però il fattore ambientale e la stanchezza mentale (perché è da venerdì scorso che gioca sempre o quasi) possono pesare

Comunque io non credo che Jannik avrà problemi, le partite che deve vincere raramente le perde e in questa partita ha margini per giocare anche all’80%

10
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IlCera (Guest) 18-02-2023 09:50

Sinner-Tallone match per niente scontato. Entrambi 10W nel 2023, entrambi con un ATP 250 vinto, entrambi eliminati da El Greco a Melbourne.
Tallone giocatore molto potente, forse giusto un attimo pesante. Se Jannik riuscisse con i suoi recuperi a spostarlo, anche con qualche contropiede, a piazzare qualche smorzata per togliere i riferimenti, dovrebbe secondo me riuscire a metterlo in difficoltà.
Comunque match incerto secondo me, al contrario di altri.
Massima attenzione.

9
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Intenditore (Guest) 18-02-2023 09:47

In teoria oggi giornata interlocutoria in vista della Finale tra Jannik e il simpaticissimo russo, ma nel tennis niente è scontato, si gioca in Olanda, siamo in trasferta, per cui massima concentrazione. Ma se continua a giocare così, possiamo già mettere in fresco una birretta e prenotare il divano anche per domani.

8
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il capitano 18-02-2023 09:37

Scritto da ItalyFirst
Gli dei del tennis oggi devono essere clementi con noi appassionati azzurri. Ieri il peruviano Varillas ha bastonato il nostro genio carrarino, oggi non possono privarci pure di Jannik. La partita non è già scritta, con un avversario “on fire” e sicuramente sospinto dal pubblico di casa, però il Sinner visto qui sembra pronto per disputare una grande partita. Qui a Rotterdam abbiamo forse visto il miglior Jannik di sempre e mi pare brutto che il suo cammino si fermi proprio ora. E poi, care divinità, una finale Medvedev Sinner farebbe felici gli appassionati di tutto il mondo, mentre se andasse in finale il tulipano, sarebbero felici in quattro gatti…

Sarebbe meglio un panda bulgaro che un orso russo. “Eravamo 4 amici al bar, che volevano cambiare il mondo, tra un bicchier di vino ed un caffè…

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+1: Detuqueridapresencia, Sinner@Raducanu, Emma_Woodhouse
me-cir te no 18-02-2023 09:33

Buongiorno, ma oggi non c’é la pagina italiani? Che soli fra i maschietti ne abbiamo 6 solo piú un mezzo derby di doppio. Sarebbe molto gradita, poi se non c’é lì seguiamo lo stesso 🙂

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Giuliano da Viareggio (Guest) 18-02-2023 09:16

Oggi sabato abbiamo ben 3 azzurri in semifinale nei tre tornei che abbiamo seguito questa settimana, inoltre ce ne sono altri 3 nelle quali dei tornei ATP che iniziano a partire da lunedi, ma non basta, da lunedi iniziano anche diversi challenger e qui gli azzurri saranno molti, non solo nelle quali ma anche e sopratutto nei Main Draw……che dire di piu’ su questo movimento stra-mega-ultra FANTASTICOOOOOO!!!!!!??????

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+1: AriforJannik, Detuqueridapresencia, bizzo, Marco M., Sinner@Raducanu
ItalyFirst (Guest) 18-02-2023 09:16

Gli dei del tennis oggi devono essere clementi con noi appassionati azzurri. Ieri il peruviano Varillas ha bastonato il nostro genio carrarino, oggi non possono privarci pure di Jannik. La partita non è già scritta, con un avversario “on fire” e sicuramente sospinto dal pubblico di casa, però il Sinner visto qui sembra pronto per disputare una grande partita. Qui a Rotterdam abbiamo forse visto il miglior Jannik di sempre e mi pare brutto che il suo cammino si fermi proprio ora. E poi, care divinità, una finale Medvedev Sinner farebbe felici gli appassionati di tutto il mondo, mentre se andasse in finale il tulipano, sarebbero felici in quattro gatti…

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+1: AriforJannik, Massi, Faustozazz, Il peccatore, Panama, pablito, omerjno, Detuqueridapresencia, bizzo, Marco M., sfarnes68, Sinner@Raducanu, MarcoP
sangalletto (Guest) 18-02-2023 09:12

Se Sinner sarà al 100% credo non ci sarà partita. Un’eventuale calo per motivi misteriosi (tipo un litigio con la morosa) a questi livelli li paghi anche con giocatori molto più indietro nel ranking. Secondo me in questo momento i valori dei giocatori quando sono nella loro versione Deluxe:
– Fuori categoria: Djokovic
– 1 fascia Tsitsipas e Medvedev
– fascia specializzati Nadal sul rosso (gli anni si fanno sentire) e Berrettini sul verde (se sta bene e la Melissa lascia qualcosa anche per gli altri)
– 2 fascia Fritz, Rune, AAliassime, hurkatz (o come si scrive)
Sinner sembra più da prima che da seconda ma per il valore vero bisognerà attendere fine novembre.

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Givaldo Barbosa (Guest) 18-02-2023 09:11

Aspettando il match di Sinner, torno su Musetti (del resto, ne abbiamo così tanti, e buoni, che ogni giorno ce n’è uno).
Mai visto Lorenzo intestardirsi in quel modo. Solo bordate da fondo, senza variazioni. Ieri sera abbiamo sperimentato un Musetti monocorde, quasi mandingo, aggiungerei. Risultato? Disastroso. Un solo rovescio lungolinea in tutto il match. Due soli drop shot. Avversario buttato fuori dal campo e lui, solito a chiudere in tocco o smorzata, insisteva a voler sfondare.
Voglio sperare sia stata, da parte sua, una serata sperimentale.
Poi, non so, si sta inquartando fisicamente.
Viene da sé che, per quanto mi riguarda, dovesse fare un’altra partita di sole mazzate come questa (a prescindere dal risultato, vittoria o sconfitta non mi interessa), dovesse diventate un ottuso muscolare pure lui, dovesse piegarsi pure lui alla filosofia della clava, è un attimo che non lo seguo più. Ma non credo, sarebbe un’involuzione incredibile per essere vera.

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+1: Detuqueridapresencia, Marco M., Bibbona
Barabba (Guest) 18-02-2023 09:02

Sinner? Futuro top1 ATP.

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+1: Detuqueridapresencia
-1: MarcoP