Nakajima (ex Nike) “Nessun tennista ha l’immagine di Roger. Lasciare che abbandonasse Nike per Uniqlo è stata un’atrocità”
Sono passati diversi anni, ma nello mondo dello sport business non si è ancora spenta l’eco del clamoroso passaggio di Roger Federer da Nike a Uniqlo. Ne ha parlato Mike Nakajima, l’ex direttore del settore tennis alla Nike, all’interno di un libro da poco uscito, chiamato “The Roger Federer Effect”, temo ripreso anche in un’intervista alla CNN.
Così come i tennisti, anche i principali manager operanti nel mondo tennis affittano una casa vicino all’All England Club durante Wimbledon per tenere riunioni e accogliere i loro atleti. “Lì, gli atleti hanno un rifugio sicuro”, afferma Mike Nakajima, direttore del tennis alla Nike per 29 anni. “Possono venire e stare in giro e nessuno chiede foto o li disturba. Nel 2016 avevamo una casa con la piscina coperta e avevamo anche un campo da tennis sul retro. Era davvero in pessimo stato, abbiamo deciso di rimetterlo un po’ posto perché volevamo restare in quella casa, lo abbiamo decorato con lo swoosh Nike. La ‘casa Nike’ è diventata la seconda casa dei Federer durante quell’edizione. Mirka (la moglie di Federer) e una delle tate sono andate a nuotare con i bambini e Roger ha giocato a tennis con loro sul nostro campo”.
“Dalla mia camera da letto, potevo vedere il campo da tennis”, continua Nakajima. “Così ho visto Roger dare le palle ai suoi figli. È stato quasi imbarazzante vedere Roger Federer, il più grande giocatore, giocare a tennis su uno dei peggiori campi da tennis che io avessi mai visto! Più tardi, mi ha detto che uno dei ragazzi gli ha detto: “Papà, puoi uscire dal campo così noi possiamo giocare?”. Gli ho chiesto: “Ehi, Rog, quand’è stata l’ultima volta che sei stato buttato da un campo?” Si è limitato a sorridere. Deve essere divertente stare in giro per i suoi figli”.
“Roger sarebbe stato sicuramente famoso anche da solo. Anche se fosse stato testimonial per qualsiasi altro marchio. Ma è diventato molto più grande grazie alla macchina di marketing di Nike. L’esposizione che Nike può fornire a un atleta è straordinaria. Ovviamente, devi avere successo in campo, cosa che ha avuto Roger”.
La partnership con Nike si espanse presto in nuovi territori. “Roger è entrato nella moda, incontrando Anna Wintour di Vogue, facendo servizi fotografici per GQ”, ha detto Nakajima. “Federer ha fatto di Wimbledon, il Santo Graal del tennis, la sua passerella. Ha camminato lì con un cardigan della vecchia scuola, un blazer bianco o pantaloni bianchi lunghi. Portava anche accessori abbinati. Era fantastico”.
Federer è diventato il tennista con più introiti extra campo di tutti i tempi, guadagnando oltre $ 100 milioni all’anno al suo picco attraverso contratti pubblicitari, secondo Forbes.
“Ha una grande commerciabilità”, continua Nakajima. “Ha un’immagine fortissima, superiore a qualsiasi altro tennista, per come gioca in campo e per come si è sempre comportato fuori. L’ho visto parlare quattro lingue in una singola intervista e cambiare lingua proprio così, in un attimo. Le persone tendono a gravitare verso qualcuno disposto a condividere se stesso. È in grado di attrarre qualsiasi pubblico. E la gente lo ascolta qualunque cosa Roger dica. È totalmente credibile”.
“Ho avuto il privilegio di incontrare tanti atleti di livello mondiale. È uno dei primi nella mia lista. Il punto di svolta resta la sua gentilezza come persona. Sì, ha molti più soldi e molto di più di tutto. Ma non è cambiato. Il denaro e la fama cambiano molto le persone. Il denaro cambiat il modo in cui si vedono le cose, in cui la gente agisce e parla con le persone. Roger non l’ha mai fatto, per questo è unico e la gente lo percepisce”.
Per tutti questi motivi e il suo successo in campo, quando Federer ha lasciato Nike nell’estate del 2018 dopo 24 anni, passando alla catena di vendita al dettaglio di abbigliamento giapponese Uniqlo con un contratto di 10 anni da 300 milioni di dollari, è stato uno shock per Nakajima.
“Non sarebbe mai dovuto succedere. Per noi lasciare andare qualcuno del genere è un’atrocità. Roger Federer è stato un uomo Nike per tutta la sua carriera. Proprio come Michael Jordan, LeBron James, Tiger Woods. È proprio lì con i più grandi atleti Nike di tutti i tempi. Sono ancora deluso. Ma è successo. Non è stata una mia decisione, non ero più lì”.
Infatti Nakajima ha lasciato Nike all’inizio del 2017 per avviare un’attività in proprio, fondando la società BaseLine Performance Finance, che lavora con atleti e organizzazioni sportive. Parlandone ora a freddo, dopo alcuni anni, così riflette l’ex direttore tennis di Nike: “Roger starà bene, sono felice per lui. Probabilmente avrei fatto la stessa cosa se fossi stato sulla stessa barca. Chi avrebbe potuto rifiutare un contratto da 30 milioni di dollari all’anno? Ma la situazione non sarebbe mai dovuta arrivare a quel punto. Nike sta ancora vendendo milioni e milioni di paia di Jordan. Quando è stata l’ultima volta che ha giocato Michael? Sono passati molti, molti anni. Avrebbero potuto fare la stessa cosa per Roger. Negli anni a venire avrebbero potuto creare scarpe con il logo RF e sarebbero andate a ruba”.
Cosa farà d’ora in poi lo svizzero? Nakajima ha le idee chiare: “Commentatore? Non riesco a immaginare una cosa del genere. Si, ho letto che c’è una possibilità per Wimbledon, ma sono sicuro che sta pensando anche ad altro. È un ragazzo così esperto e sveglio. Se sei un’azienda, chi non vorrebbe che qualcuno come Roger lavorasse con te? Penso che si espanderà in altre cose, investirà in vari settori e potrà sorprendere. Il suo nome vivrà per sempre come uno dei migliori atleti di tutti i tempi”.
Marco Mazzoni
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@ Armonica (#3429979)
Stai scherzando spero..
10 anni fa comprai dei pantaloncini Nike bianchi spendendo 60 euro, ovviamente con logo RF, e ci ho giocato soltanto 2 anni.. si deformarono orrendamente e diventarono gialli.
Da quel giorno mi promisi di non comprare più prodotti del genere. Gioco da 7-8 anni con 3 soli pantaloncini Artengo (Decathlon) da 10 euro che nonostante lavatrice + asciugatrice non si sono mossi di un millimetro.
Idem i calzini… la serie 900 è eccezionale, batte ogni altra marca.
io credo che parte di quei soldi che guadagna li utilizzi per aiutare parte di quel “miliardo di persone che faticano a mangiare e bere”
Aggiungerei che mi sembra una considerazione banale. Non perché non si possa moralmente criticare le disparità economiche tra gli individui ma prendere spunto da ciò per criticare un tennista che non si ama è ridicolo. Volendo infatti potremmo estendere la considerazione a moltissimi sportivi (stelle dell’NBA E NFL in testa) ma poi perché non allargarsi agli artisti della musica ad esempio dove grazie ad un solo pezzo di successo alcuni si arricchiscono grazie alle royalties per decenni?
Certo, sono guadagni assurdi ma l’indotto? Chi ci lavora dietro? Federer è appunto come Jordan, un nome che è un brand . Io spero solo faccia buon uso di questi soldi ma faccio un semplice esempio:se li investisse per costruire 300 immobili che filiera ci sarebbe dietro? O deve farlo per beneficenza? Beneficenza che per inteso mi auguro facciano tutti quelli che possono permetterselo, alcuni ovviamente più di altri.
Poi c’è anche chi va a letto col pantaloncino dell’Adidas, ma resta umile 😛
Comunque da un certo punto di vista capisco Nakajima, ci sono brand che fanno un tutt’uno col personaggio che li indossa e diventano “una cosa sola”, nel senso che anche chi lo veste diventa a sua volta un brand (vedi il logo personalizzato RF, per cui c’è stata pure qualche controversia legale, mi sembra)
Potevano imparare a giocare a tennis…
Obbiettivamente hanno prodotti di qualità, anche se il prezzo è eccessivo. Ma i Nike sono gli unici pantaloncini che non si deformano con l’uso.
“Senza Nike non sarebbe Federer.” Nakajima, detto questo, ha perso ogni credibilità.
Che NAUSEA a sentire parlare di MILIONI DI DOLLARI abbinati sempre alla stessa persona , anzi a due …la moglie! Ma quando una persona ha già 50 milioni di dollari che non userà mai nella sua vita deve spremersi per avere altri 900 milioni per cosa?…l’egoismo e la cupidigia dei media non hanno limite…vi rendete conto che ci sono un miliardo di persone che faticano a mangiare e bere ??!!
Pecunia no olet…..
bella battuta!
a che parte la corrida?
Ricordiamo però, per la differenza di livello nell’abbigliamento, Roger ha mantenuto le scarpe Nike anche negli ultimi anni
A quando Santo ?
La Nike mi fa letteralmente orrore.
E prometto a me stesso che piuttosto che entrare da Eataly, nella mia città, mi mangerò delle brioches :-/
Pub insopportabile!
ha pienamente ragione
senza la nike roger non sarebbe stato niente, e non avrebbe avuto la stessa popolarita’
A nakají, te stai dicendo che se non fosse stato per la Nike, Federer non sarebbe stato Grande quanto lo è tuttora? Ma mi faccia il piacere, io non ho tifato Roger proprio perché aveva Naichi come sponsor