Rovereto e il Trentino alla conquista del tennis (con le wild card assegnate)
La sede di Trentino Marketing ha ospitato la presentazione degli Internazionali di Tennis – Città di Rovereto: è l’esito di una fortunata sinergia tra la direzione tecnica, il circolo e le istituzioni che rappresentano una delle regioni più “sportive” d’Italia. Wild card a Zeppieri, Ferrari e Serafini.
“In Trentino non abbiamo mai sbagliato un evento. E ne abbiamo portati di livello mondiale. Per questo, quando mi hanno chiamato, non so quanti secondi ho impiegato a dire di sì”. Le parole di Roberto Failoni (Assessore Provinciale al Turismo e Sport di Trento), in chiusura della presentazione degli Internazionali di Tennis – Città di Rovereto (73.000€, Play-It) sintetizzano l’aria che si respira attorno a un torneo che vivrà la sua prima edizione dal 19 al 26 febbraio, presso il moderno e funzionale impianto del Circolo Tennis Rovereto. Aria di grande evento. E per i grandi eventi ci vogliono sedi adeguate: il primo atto ufficiale si è svolto a Trento, presso la sede di Trentino Marketing, l’ente che si occupa di promuovere le bellezze e le attività di una Regione all’avanguardia, sport compreso. Una sala gremita ha accolto le parole delle tante personalità coinvolte nella realizzazione di un evento inedito per questo territorio. Il primo a parlare è stato il “padrone di casa” Maurizio Rossini, amministratore delegato di Trentino Marketing, il quale ha sottolineato come l’azienda abbia accolto con entusiasmo lo stimolo delle istituzioni, ribadendo un concetto che da queste parti è molto sentito: “Vogliamo che il Trentino sia protagonista”. Nel suo intervento ha poi espresso due concetti cruciali per il presente e il futuro del torneo: la bellezza del circolo e le sue ambizioni. Perché si parte con un ATP Challenger 75, ma l’impianto roveretano può ambire a consolidarsi nel calendario internazionale e – perché no – crescere ancora. Ambizioni condivise da Giorgio Trentini, l’appassionato presidente del Circolo Tennis Rovereto, che nel suo intervento ha ringraziato tutte le persone che hanno reso possibile l’organizzazione di un evento così complesso, sottolineando quanto sia prezioso il lavoro dei volontari: “Che però hanno prestato il loro aiuto con il piglio dei professionisti”.
ROVERETO, CITTÀ DELLO SPORT
L’idea di portare il torneo a Rovereto è piuttosto recente: la direzione tecnica (Marco Fermi e Luca Del Federico) ha preso contatto con la realtà nel mese di novembre, trovando subito ampia disponibilità e la giusta dose di entusiasmo. “L’idea di fare qualcosa insieme si è subito concretizzata, e crediamo che questo torneo possa contribuire a rafforzare l’immagine del Trentino e ci possa identificare nel mondo” ha detto Marco Fermi, storico direttore dell’analogo torneo di Bergamo, nominalmente direttore di questo torneo, ma che ricoprirà il ruolo in perfetta simbiosi con Luca Del Federico (che dirige il torneo di Roseto degli Abruzzi, ed era presente alla conferenza). Come da consolidata tradizione dei tornei Challenger, si partirà domenica 19 febbraio con il primo turno delle qualificazioni, poi lunedì 20 si completerà il tabellone preliminare e si giocheranno i primi match del main draw. La finale è poi prevista per domenica 26 febbraio. Come detto, le istituzioni appoggiano incondizionatamente il torneo: tra queste c’è il Comune di Rovereto, rappresentato dal sindaco Francesco Valduga e dall’Assessore allo Sport Mario Bortot. “Tutto questo non nasce per caso – ha detto Valduga – ma da una tradizione secolare, non solo in termini di atleti ma anche di impianti di livello. Per questo devo fare i complimenti all’assessore per aver riqualificato in modo egregio l’impiantistica del nostro territorio. Ma non possiamo dimenticare che gli impianti vivono grazie alla quotidianità e all’impegno dei professionisti che, giorno dopo giorno, permettono lo sviluppo dello sport nel territorio, rafforzando il nostro senso di comunità”. In ambito tennistico, la figura di riferimento è il miglior tennista mai prodotto dal Trentino, quell’Andrea Stoppini che guida il team di maestri del CT Rovereto e sarà il testimonial del torneo: “Un po’ mi dispiace non poterlo giocare, perché durante la mia carriera non c’era un torneo di questo livello in Trentino – ha detto – ma allo stesso tempo sono entusiasta perché di sicuro sarà un successo, sia perché la lista dei giocatori è molto interessante, sia perché sono convinto che gli stessi apprezzeranno l’organizzazione: si tratta di un torneo indoor, ma abbiamo il grande vantaggio di radunare tutto in un unico circolo, tra campi di gioco e campi di allenamento. Capita che nei tornei indoor ci siano sedi molto distanti tra loro, mentre a Rovereto tutto questo non succede”.
WILD CARD A TRE GIOVANI AZZURRI
A proposito di campo di partecipazione, l’evento è stato l’occasione per annunciare le tre wild card per il tabellone principale. A darne notizia è stato Graziano Risi, consigliere nazionale FITP, il cui settore tecnico ha avuto in gestione la scelta dei nomi. A Gianluca Mager e Matteo Gigante (ammessi di diritto) si aggiungeranno Giulio Zeppieri, Gianmarco Ferrari e Marcello Serafini. Il primo, classe 2001 e n.166 ATP, è un giocatore di alto livello e già protagonista nel circuito Challenger. Soltanto sette mesi fa metteva in grande difficoltà Carlos Alcaraz al torneo ATP di Umago. Gli altri due sono nati rispettivamente nel 2000 e nel 2002 e stanno muovendo i primi passi nei tornei di questo livello. Il primo ha appena ottenuto la sua miglior classifica di sempre (n.398 ATP) ed è particolarmente talentuoso, mentre il secondo è numero 530 del mondo e qualche settimana fa si è laureato Campione d’Italia in Serie A1 con il Tennis Club Sinalunga, peraltro facendo squadra con Matteo Gigante. “Credo non sia mai successo che uno stesso circolo abbia organizzato due Campionati Italiani nello stesso anno – ha detto Risi – questo privilegio è spettato al CT Rovereto, ma non è stato un caso. La verità è che qui fanno le cose per bene e tutti, dai giocatori ai coach, erano molto soddisfatti di quello che avevano visto”. Sulle wild card, Risi ha poi ricordato che la FITP ha stanziato una cifra intorno al milione di euro per sostenere i tornei Challenger tramite la distribuzione degli inviti ai migliori giovani italiani, continuando ad alimentare il circolo virtuoso che ormai da anni sta vivendo il tennis italiano. Detto che il torneo si giocherà con palle Artengo, brand del marchio Decathlon che sta realizzando prodotti sempre più interessanti nel mondo del tennis professionistico, e che nell’occasione era rappresentata da Marco Zemiglian e Massimiliano Bonelli di Decathlon Italia. Il fermento è grande, poiché già nelle prossime ore sbarcheranno in Trentino i primi giocatori impegnati nel torneo, e prenderanno confidenza con i campi (sia di gioco che di allenamento) che sono stati rifatti per l’occasione. Gli ingredienti si sono messi tutti al loro posto, adesso la parola passa al campo. E saranno i tennisti a raccontarci le storie migliori.
Main Draw (cut off: 0 - Data entry list: 30/01/23 - Special Exempts: 0/0)
- 0. M. Poljicak
- 107. T. van Rijthoven
- 118. D. Stricker
- 125. J. Rodionov
- 137. J. Sels
- 144. D. Novak
- 196. K. Uchida
- 199. A. Escoffier
- 206. L. Tu
- 211. J. De Loore
- 218. E. Furness
- 222. P. Gojowczyk
- 227. L. Rosol
- 235. M. Gigante
- 236. M. Valkusz
- 238. G. Mager
- 247. I. Gakhov
- 248. M. Geerts
- 254. Z. Kolar
- 255. K. Zuk
- 259. J. Choinski
- 0. (WC) G. Zeppieri
- 0. (WC) G. Ferrari
- 0. (WC) M. Serafini
Alternates
- 1. M. Gengel (261)
- 2. G. Onclin (264)
- 3. F. Cristian J (267)
- 4. R. Collignon (268)
- 5. N. Sanchez Iz (271)
- 6. S. Diez (278)
- 7. B. Yunchaoket (283)
- 8. H. Mayot (287)
- 9. D. Added (293)
- 10. D. Masur (300)
- 11. L. Wessels (306)
- 12. E. Donskoy (308)
- 13. A. Moro Canas (312)
- 14. S. Travaglia (323)
- 15. R. Molleker (328)
- 16. A. Arnaboldi (333)
- 17. M. Janvier (338)
- 18. K. De Scheppe (339)
- 19. V. Sachko (345)
- 20. A. Weis (346)
- 21. G. Marco Moro (347)
- 22. Y. Chung (357)
- 23. J. Jahn (357)*pr
Main Draw (cut off: 0 - Data entry list: 31/01/23 - Special Exempts: 0/0)
- 264. G. Onclin
- 267. F. Cristian Jianu
- 268. R. Collignon
- 275. S. Rodriguez Taverna
- 283. B. Yunchaokete
- 292. L. Neumayer
- 293. D. Added
- 300. D. Masur
- 305. B. Zhukayev
- 306. L. Wessels
- 308. E. Donskoy
- 312. A. Moro Canas
- 321. V. Royer
- 323. S. Travaglia
- 333. A. Arnaboldi
- 345. V. Sachko
- 346. A. Weis
- 347. G. Marco Moroni
- 350. J. Ocleppo*pr
- 368. S. Parker
Alternates
- 1. C. Broom (376)
- 2. G. Oradini (381)
- 3. M. Copil (393)
- 4. M. Bourgue (427)
- 5. O. Prihodko (438)
- 6. O. Jose Gutie (440)
- 7. K. Friberg (441)
- 8. M. Topo (460)
- 9. S. Kopp (466)
- 10. F. Forti (467)
- 11. E. Dalla Vall (468)*pr
- 12. F. Arnaboldi (482)
- 13. R. Strombachs (486)
- 14. D. Pichler (500)
- 15. A. Setkic (519)
- 16. M. Chazal (523)
- 17. D. Merida (529)
- 18. M. Whitehouse (542)
- 19. L. Catarina (546)
- 20. D. Capecchi (553)
- 21. J. Paul (557)
- 22. M. Alcala Gur (569)
- 23. M. Martinez (577)
- 24. D. Jorda Sanc (581)
- 25. P. Heller (596)
- 26. A. Reymond (599)
- 27. F. Tabacco (602)
- 28. A. Metreveli (610)
è come dici, il tennis indoor deve essere giocato in strutture dove gioca la seria a di basket o pallavolo allora la struttura è ok altrimenti le condizioni sono complicate.
infatti il seeding è piuttosto deludente considerato che è l’unico challenger europeo della settimana.
Mi piaceva molto il gioco e lo stile di Andrea Stoppini. Lo incontrai una volta nel centro della mia città. Un volto simpatico e intelligente. Mi ricorda un po’il cantante Cesare Cremonini.
Non rimasi sorpreso quando batté il celeberrimo André Agassi.
Grande!
@ Albo (#3429413)
Oradini entra in quali senza wild card 😉
@ Tennisti Friulani (#3429418)
E prendere una stesa al 1 t. 😳 ,meglio quali forse
Infatti! Così porta via la possibilità ad un altro giovane di partecipare!
Grande Stoppo!
Citato da Agassi in Open
Magari quali
Zeppieri poteva iscriversi ! Come altri , in altri tornei .La programmazione così è abbastanza facile ,
@ renzopii (#3429179)
Zuppiera poteva iscriversi Wc sprecata jumbo Ferrari fuori forma bah
Si, l’impianto è completo, non bisogna spostarsi nei vari circoli distaccati in giro per la città per disputare il doppio o fare pratica (come succede a Bergamo o al recente torneo di Vilnius o in alcuni challenger francesi per citare casi analoghi), tuttavia è al di sotto degli standard internazionali per i tornei indoor, con strutture al limite di regolamento -penso all’altezza minima dei padiglioni, o alla loro forma curva del tetto che toglie spazio interno agli spettatori, al campo di gioco. L’augurio è che il supervisor dell’ATP venga ammaliato dalla struttura top, e top a livello internazionale, dei campi in terra rossa che si trovano nello stesso circolo e che si converta questo torneo da indoor a outdoor.
Niente wc ad Ordini? Non me lo aspettavo.