Musetti si racconta in Argentina: “Il rovescio a una mano è il colpo più elegante. È un momento storico per il tennis italiano, la gente lo segue moltissimo”
Lorenzo Musetti in quel di Buenos Aires ha rilasciato un’intervista al collega Sebastian Torok, pubblicata sulle colonne de La Nacion, nella quale si racconta e parla anche del bel momento che sta attraversando il tennis in Italia. Non a caso il titolo del media albiceleste parla di “Rinascimento” del tennis italiano e di “artista vintage” riferito a Musetti, giocatore che affascina moltissimo gli appassionati in Argentina grazie al suo tennis classico e con movenze eleganti. Riportiamo le parti salienti dell’intervista.
“Questa è la mia seconda volta in Argentina. La prima ero venuto per i Giochi Olimpici Giovanili, nel 2018. In termini di tennis, non fu il massimo perché persi al primo turno, ma ho comunque dei bei ricordi. Abbiamo molte cose in comune tra l’Argentina e l’Italia, c’è un forte legame, le radici, il calcio, il cibo, il modo di vivere i rapporti…”.
“Mio padre, Francesco, lavora nell’industria del marmo, mia madre, Sabrina, non ha mai lavorato nel settore; lo ha fatto come segretaria. In città tutto ruota intorno al marmo, ovviamente. È la più grande fonte di reddito. Abbiamo la fortuna di avere cave di marmo e siamo famosi in tutto il mondo per questo”.
Fanno notare a Lorenzo come i numeri in classifica dei migliori azzurri riprendono quelli degli anni ’70, con Panatta, Barazzutti e Bertolucci. Ex giocatori che il toscano rispetta moltissimo: “Ho molto, molto rispetto per Adriano (Panatta), per Corrado Barazzutti, che è stato il capitano della Coppa Davis. Quando sono entrato nella squadra Davis (2021), il capitano era già Filippo Volandri. Noi giovani dobbiamo guardare al passato e alla storia, è giusto che lo facciamo. Al momento stiamo scrivendo nuove pagine di storia nel tennis del nostro paese e siamo molto orgogliosi di ciò che sta accadendo, ma non possiamo dimenticare ciò che è accaduto”.
In Italia e Argentina, lo sport principale è il calcio, ma il tennis si è ritagliato un posto sempre crescente: “Assolutamente. Adesso ci sono tante persone che seguono il tennis, che si informano, che si documentano e che di tennis, per dirla in qualche modo, si cibano. Abbiamo Jannik (Sinner), Matteo (Berrettini), (Lorenzo) Sonego, Fabio (Fognini) e (Simone) Bolelli. E ci sono tanti altri giovani che sono fuori dalla Top 100 ma vicinissimi ad entrarci. È un momento storico per il tennis italiano e la gente lo sente e lo vive molto. Penso che quest’anno, a maggio, il torneo di Roma sarà incredibile. E il futuro sarà ancora migliore”.
Per Musetti il successo del tennis azzurro sta in una serie di eventi che si sono ben incastrati: “È una combinazione di fattori. Un pizzico di fortuna, come sempre. Ma penso che la parte più importante sia che la Federazione italiana aiuta molto i team privati dei giocatori e questo era qualcosa che, nella storia, non era stato possibile, perché non avevano molti soldi o perché avevano un’altra strategia di investimento. Nel mio caso, mi hanno aiutato da junior. Inoltre, avevamo la possibilità di crescere a casa nostra, non soffrire il distacco e andare di tanto in tanto al centro nazionale. Mi hanno dato un preparatore fisico, fondamentale per la mia crescita. Nel mio caso era a 40 minuti dal centro nazionale, più comodo che per altri, ma è stato un vantaggio per tutti. Era la combinazione ideale per vivere, crescere, studiare, potenziarsi…”.
“Il rovescio a mano è il colpo più elegante? Per me sì. Soprattutto quando lo si tira in lungo linea, amo quel colpo. Mi è sempre venuto in modo naturale. In seguito ho lavorato molto per perfezionarlo, ma sicuramente è il colpo più naturale che ho. A volte ho provato a farlo a due mani, ma non in modo serio. Mi è sempre piaciuto molto il rovescio di David Nalbandian, anche se a due mani. È stato uno dei migliori rovesci di sempre, poteva far quello che voleva. Ho avuto l’opportunità di incontrarlo e parlare con David quando stava allenando (Miomir) Kecmanovic, che è uno dei miei amici e ci siamo allenati molte volte insieme. Uno dei vantaggi del rovescio a una mano è l’aver più soluzioni, e quindi poter creare più opzioni di gioco. Il lato negativo è che devi avere una grande mobilità extra e una forza fisica molto importante, soprattutto sulla terra rossa, dove la palla rimbalza molto e molte volte devi colpire sopra la testa”.
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E pensare che Roddick, che aveva un rovescio non certo ottimo, chiamò per un periodo Connors se non erro, ovvero uno dei migliori rovesci birmani della, storia, per aiutarlo. Ma vuoi per il carattere poco propenso all’insegnamento, vuoi perché (opinione personale) il rovescio di Jimbo era personalissimo quanto il servizio di Roddick,non si ebbero i risultati sperati. Alcuni giocatori possono dare un apporto tecnico, altri caratteriale, altri un indirizzo tattico mentre alcuni poco o nulla ai campioni. Connors fra questi ma pure McEnroe sono troppo poco umili, sono giocatori istintivi con colpi frutto di talento e non tecnica. Ecco perché le voci di John all’angolo di Sinner ho sempre sperato fossero una boutade.
@ enzolabarbera1938@libero.it (#3429209)
500 in Spagna? Lei vaneggia: ce n’è solo uno, il prestigioso Torneo Godò a Barcellona che ha una storia che il 1.000 madrileno può solo sognare, e lo vinse AlcarazGarfia.
La prima che hai detto.
@ Tafanus (#3429358)
musetti a marzo ne fa 21, devi aggiungere un anno
Amava la patata (comprensibilissimo) e le fettuccine, che una volta vomitó anche in campo.
😀
Adesso ..per carita’..tutte le opinioni sono legittime e hanno la medesima dignita’ e diritto di ” cittadinanza”..
Ma con tutti quelli che potevi citare,mi citi Johnson.?????..dai..!!!!@@
Nalbadian. Giocatore dalla classe immensa, ma non supportato da un fisico ed una testa all’altezza. Nella sua carriera ha subito un infinità d’infortuni e svariati interventi chirurgici. Sicuramente da questo punto di vista non idoneo per restare al top. Quando si è ritirato ha inoltre confessato di aver molto sofferto il troppo stress creato dagli impegni del circuito maggiore. Forse troppo . Ogni tanto sclerava in campo, ma di brutto, come quando prese letteralmente a calci un giudice di linea. Ma quando stava bene era uno spettacolo vederlo giocare. Aveva una classe infinita, alla pari del miglior Federer che spesso ha battuto. Abile nel gioco da fondo e a rete. Proprio contro i big 3 tirava fuori il meglio di se. Era capace di colpi spettacolari spesso come Federer tirati con una naturalezza incredibile. Troppo bello per poter essere vero. Ed infatti a parte questi incredibili exploit ha vinto pochissimo, non uno slam, ed un solo 1000. Ma che mille! A a Madrid nel 2007 battendo in ordine Djokovic che era il numero 3, Nadal che era il numero 2 e Federer il numero 1 in finale. Si ripete nello stesso anno battendo di nuovo Federer e Nadal a Bercy giocando da marziano. Bella la frase di Nadal a proposito di quell’incontro dove Nalbadian gli rifilò un 6-1 6-2. “Ho incontrato tennisti fortissimi in carriera , ma non ho mai visto uno giocare in quel modo! ” Rapportato ad oggi mi ricorda un po’ Kyrgios anche lui talento incredibile, ma nel tennis, oltre al talento ci vuole ben altro.
Enzo vuol parlare di Tennis ma scrive cose improponibili, .ma d’ altronde lui e’cosi..incorreggibile..
A quegli idioti che si chiedono cosa abbia vinto in fondo Musetti, faccio un piccolo riepilogo:
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Musetti a 19 anni ha battuto:
Cilic 17, Berrettini 16, Hurckacz 11, Auger-Aliassime 9, Alcaraz 7, Ruud 4.
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Musetti a 18 anni ha battuto:
Hurckacz 19, Dimitrov 16, Goffin 13, Schwartzman 9.
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Musetti a 17 anni ha battuto:
Wawrinka 17
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Ora aspetto con ansia un analogo elenco (compilato dai denigratori di Musetti) che indichi con lo stesso dettaglio QUANTI e QUALI giocatori abbiano avuto, a parità d’età, i risultati di Musetti
Dopo Nicola Pietrangeli, please!
Il rovescio a due mani di Berrettini è un bancomat per gli avversari. Sei volte su dieci, quando gli tirano sull’angolino del rovescio. il punto è fatto.
Che si vinca o che si perda, preferisco guardare qualcuno che si sorprende sempre con qualche colpo meraviglioso e inaspettato. Quelli che giocano sempre allo stesso modo mi ricordano gli allenamenti al muro. Una goduria
Le considerazioni tecniche di Lorenzo sul suo rovescio sono proprio interessanti. Bisognerebbe fare più domande di questo tipo ai giocatori invece delle solite cose.
Yajjik Synner…
Ahah! Attenzione che poi dice di non accanirsi contro di lui che è un vecchietto!
Ahah!
Ci piaceva troppo la patata. E poi ebbe un periodo bruttissimo con quella azienda che rilevò per evitare che fallisse. Comunque non era uno che impazzisse per l’allenamento..
Come no, il buon Enzo per fare un dispetto è capace di scrivere Yannik SJNNER..
@ enzolabarbera1938@libero.it (#3429209)
Il 500 era in Germania, non in Spagna, ed è un torneo che, a dispetto del prize money, ha una storia pazzesca: solo Wimbledon, RG e USO sono nati prima; l’albo d’oro riporta quasi tutti i nomi del Gotha dello sport di cui scrivi (spesso a vanvera).
Da allora ha avuto un ‘discreto’ autunno con un paio di semifinali e un’altra vittoria e un quarto in un 1000; il tutto su superficie a lui ostica, dov’era chiamato a migliorarsi.
Quindi, è un grandissimo campione? Dipende dal metro degli opinionisti. È una promessa? Per me no, considerato cosa ha già fatto.
Rimanendo alla realtà incontrovertibile, è uno dei venti più forti giocatori al mondo di uno sport praticato da milionate di appassionati e commentato da decimilionate di sedicenti esperti, talvolta veri, talvolta provocatori, talvolta arroganti e ahimè persino maleducati quando partono accuse del tipo: “te non capisci niente di tennis” o “non sai scrivere in italiano”.
Nalbandian probabilmente con un altra testa avrebbe vinto diversi Slam, l’unico giocatore che ho visto giocare alla pari sui campi veloci al Federer 2002-2007.
Con la J, Enzo, con la J
Se solo si fosse allenato un pochino, mannaggia
Regola pricipale : vincere !
Se poi lo si fa con il farfallino, tanto meglio.
Il rovescio a una mano è il colpo di quelli con la puzza sotto il naso. Viva i rovesci a due mani marci di Johnson, Roddick e Berrettini
Forse perché Lorenzo è giovane, Stefanello era di un’altra generazione. Tra l’altro lo svedese, talvolta irriso da Galeazzi che gli preferiva Becker, lentamente maturò un certo piglio anche nel mostrare (sempre con la consueta eleganza sia chiaro) il pugnetto. Per me resta memorabile nella finale di Wimbledon 1990 con Boris il lob di rovescio nel quinto set indietreggiando e con Edberg che si piega su un ginocchio mostrando il pugno. Il tacchino freddo si stava scongelando.
Leggo sconcertato che ci sono molti gufi che non apprezzano i tennisti nostrani e che danno giudizi sommari e, direi, sin troppo polemici al limite dell’insulto. Credo che siano i soliti frustrati che dal tennis non hanno mai ricavato ciò che avrebbero voluto, “odiatori”social ignoranti e incompetenti.
@ Antonio (#3429099)
Cosa ha vinto di speciale per essere un grandissimo campione? Il 500 in Spagna, ma è stato una anno fa, da alllora? enzo
Ci dimentichiamo sempre un pó troppo di Edberg quando si parla di tennisti “belli” ed eleganti…a mio avviso
Sarò orbo ma tutto questo rinascimento del tennis italiano proprio non lo vedo. Per gustare qualche vittoria di prestigio abbiamo un solo tennista, Yannk Sinner, il reso è noia, come si dice oggi! enzo
@ Giorgione (#3429162)
Non era solo il rovescio, tutto il gioco di Nalbandian era sublime…quando voleva!(purtroppo raramente)
Uno che afferma che il rovescio di nalbandian è uno dei più belli, e micidiali, di sempre non può che essere un vero intenditore. Io sono bimane grazie a nalbandian, prima avevo un rovescio a una mano. E mai cambio fu più azzeccato. Bravo musetti
Ricordo quando qualcuno qui dentro negava, addirittura insultava per argomentare la propria posizione, che fossero attacchi di panico.
https://twitter.com/RelevantTennis/status/1625497985701543939?cxt=HHwWhoDUzcjz9o4tAAAA
Panatta era meraviglioso vederlo giocare. Uno dei più belli di sempre…
Grandissimo campione mai avuto un tennista italiano che regalasse tanto spettacolo