Alycia Parks: “Mi sono innamorata del tennis a 7 anni. Lì ho deciso, diventerò una professionista”
06/02/2023 11:38 
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Alycia Parks (foto Getty Images)
La giovane statunitense Alycia Parks ha impressionato al WTA 250 di Lione. Con un tennis potente, aggressivo, un gran servizio e un piglio da vera “fighter”, ha sconfitto la favorita di casa Carolina Garcia in finale, vincendo il suo primo titolo sul tour maggiore. Non solo ha sorpreso la quotata rivale a furia di Ace (15) ed accelerazioni imprendibili (28 vincenti complessivi), ma ha anche zittito il calore del pubblico di casa, tutto ovviamente schierato con Caroline, con una personalità piuttosto dirompente.
Grazie a questo successo, Parks ha una serie aperta di 15 vittorie consecutive indoor: successo al WTA 125 Andorra, titolo al WTA 125 Angers, e il fresco primo trofeo maggiore alzato al WTA 250 Lione. Una striscia nella quale ha battuto otto rivali nella top 100 (cinque delle quali a Lione), incluso forti avversarie del calibro di Garcia (n.5), Zhang (n.24), Martic (n.36). Risultati eccellenti, che l’hanno fatta decollare in pochissime settimane, attestandosi oggi nel nuovo ranking al n.51 (+28). Indoor il tennis di Alycia è a tratti irresistibile. La domanda che gli appassionati ora si fanno è: riuscirà a continuare con questa prepotenza tecnica anche nei tornei all’aperto? Il suo è un tennis ad alto rischio, che si esalta con condizioni di gioco rapide e “perfette”.
In attesa di vedere i suoi prossimi passi, andiamo a conoscere questa ragazza afroamericana, che sta scalando come un razzo la classifica WTA, attraverso alcuni estratti di un’intervista rilasciata qualche settimana fa ai media del suo paese.
“Da piccola ero molto brava a scuola, prendevo il massimo dei voti, e ogni volta che ricevevo una “A” i miei genitori mi portavano al negozio di giocattoli. Mi ci voleva un’ora per scegliere qualcosa! Tanto che mia madre alla fine mi diceva ‘sbrigati o scelgo qualcosa per te'”.
Il suo amore per il tennis è stato un colpo di fulmine. “Un giorno mia madre arrivò con due racchette da tennis e tre palline. Sapeva che a me e a mia sorella piaceva giocare all’aperto e avevamo un campo da tennis nel nostro quartiere. Ci ha portato lì e si mise a leggere, lasciando noi due a giocare a tennis. Io e mia sorella abbiamo passato tutto il pomeriggio a colpire la palla, sempre meglio. La mamma ha chiamato mio padre ad un certo punto, dicendo “Penso che siano abbastanza brave a tennis”. Ho subito capito che quello sport era bellissimo. Avevo sette anni, è stato amore a prima vista. Lì ho deciso che faceva per me, che avrei continuato a giocare e che sarei diventata una professionista”.
Parks non ha fatto molta attività giovanile, si è concentrata nel crescere fisicamente allenandosi prevalentemente con la sorella. “Non abbiamo fatto il percorso junior classico. Ho avuto sempre un po’ di problemi al ginocchio e mio padre voleva prevenire gli infortuni. Allenati e preparati per i professionisti, questo il suo programma, è quello che abbiamo fatto ed eccomi qui ora. Anche mia sorella ha giocato, ci siamo spinte a vicenda. Non ci siamo basati sulla concorrenza che c’era nei tornei di categoria perché eravamo sempre in competizione l’una con l’altra. Quando hai una sorella che vuoi sempre battere e viceversa, penso che ti metta in qualcosa di diverso”.
Sorprendente quest’affermazione di Alycia: “Quando sono sbarcata sul tour e tra i professionisti, il livello non è stata davvero una sorpresa. Ero pronta”.
Lo sport è sempre stato di casa in famiglia. Suo padre Michael è stato un ottimo giocatore di basket, diventando il suo allenatore. A dire di Alycia anche i consigli della madre sono stati fondamentali. “Quanto sarà facile arrivare in alto, chiedevo da giovane a mia mamma. Lei mi ha sempre risposto che non sarebbe stato per niente facile, e via via che sarei cresciuta sarebbe stato ancora più difficile. Se vuoi qualcosa, devi lavorare duro e mettere tutto te stessa per ottenerla, non ci sono alternative, mi ripeteva. È quel che ho sempre cercato di fare”.
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@ brizz (#3424751)
Hai scritto:
“Incitare il pubblico è segno di antisportività?”
________________________________________________
Certo che è antisportivo!!!
Specialmente se tutto il pubblico è quello della stessa città
della giocatrice che non perde occasione, con gesti plateali,
di incitare il pubblico ad ogni errore commesso dall’avversaria
per intimorirla!!!
Non chiedere scusa, non intimorisce nessuno!!!
E’ ben diverso!!!
Coraggio.
Incitare il pubblico è segno di antisportività?
Invece non chiedere scusa quando “rubi” un punto è normale? Coraggio
Il percorso fatto dalla Parks per quanto riguarda la fase Junior è molto simile a quanto fece Piatti con Sinner ed è l’esatto opposto di quello che fanno fare a Formia i responsabili federali…e i risultati si vedono…
@ Oh, Reilly? (#3423757)
Ed inoltre non sono un guerrafondaio! Tutt’altro! Però sono uno che non accetta le imposizioni altrui o l’altrui egemonia… Se fossi vissuto ai tempi di Stalin o di Mussolini (neanche nomino Hitler) molto probabilmente sarei morto giovane. Ti è più chiaro così?!?!?
@ Oh, Reilly? (#3423757)
Non so se ho capito bene…ci provo:chi è che ha attaccato la Russia? Mi risulta che i paesi baltici e la Polonia – al tempo – siano stati invasi dalla Russia (e non viceversa) e abbiano scelto loro la democrazia e di optare per l’Occidente senza che glielo abbia imposto nessuno.
In Ucraina l’80% della popolazione detesta (come minimo) la Russia e vuole un rapporto con l’Occidente, cioè gli ucraini e le minoranze non russe. E come mai i problemi in Ucraina e in Georgia sono nati quando sono stati eletti presidenti filooccidentali e prima no? Qualche domanda te la dovresti porre!… Il muro di Berlino non è certo stato costruito per non farsi invadere dai tedeschi occidentali.
Sull’Armenia non sei abbastanza documentato(non è una questione di minoranza russa) e quindi argomenti in modo impreciso.
… E un conto è fare affari(anche per necessità) con alcuni stati e un altro discorso è essere alleati stretti anche in campo militare.
E su certi rapporti con alcuni stati anch’io sono schifato(ma non posso fare granché a riguardo).
@ brizz (#3423788)
Se tu fai finta di non avere visto quello che io evidenzio nel comportamento dell’aeroplanino, anch’io non posso farci niente!!
Dire che Putin e’ intervenuto per “diffendere russofoni” e’ la menzogna piu’ schifosa di tutte.
Nemmeno Putin, bugiardo seriale, e’ mai arrivato a tanta spudoratezza.
Per Putin, lo ha ripetuto infinite volte, la Ukraina NON esiste e si era illuso che mandare i carri-armati a Kiev sarebbe andata liscia come in Crimea.
In Crimea i russi da difendere erano zero e idem a Kiev i russi da difendere erano zero.
In due settimane di manovre militari il buon Putin ha ucciso il doppio di Russi (almeno 20.000) di quanti ne erano morti in 10 anni nel Donbass.
Nel Donbass russi ammazzavano Ukraini e Ukraini ammazavano russi, con circa 1000 (mille) morti all’ anno equamente ripartiti tra i due fronti.
La trovo molto carina
ho scritto ben altre cose (motivandole) ma se estrapoli solo quello che ti fa comodo, non posso farci niente
Ok, ritiro il complimento che t’avevo fatto sulla Parks.
Evidentemente non hai la serenità di spirito per leggere le situazioni in campi diversi da quello sportivo, sicuramente non in quello politico.
Prima di ammassare tutti quei soldati cos’è successo?? Boh, nessuno lo sa. Ah, giusto Putin s’è alzato col piede storto.
La settimana prima di invadere l’Ucraina che richiesta ha fatto Putin a Zelensky?? Boh, e chi lo sa..
Poi perché Putin dovrebbe intervenire in uno stato estero come l’Armenia, non sono gli USA i garanti della democrazia mondiale? Oppure la Russia deve intervenire per difendere i russofoni in Armenia sì, ma in Ucraina no. Che tipo di politica bipolare sarebbe mai questa, dove si applica lo stesso principio a giorni alterni??
Se non vi fate domande è inutile che reiterate i discorsi dei politici occidentali, li ho già sentiti tutti e da decenni.
L’unico che ascolto con interesse per ora è Papa Francesco che ha detto che la Russia non doveva invadere, ma nemmeno l’Ucraina doveva provocarla, e che s’è rifiutato di andare a Kiev perchè…. non può andare pure a Mosca.
Quando vedi un religioso fare quello che uno Stato qualunque del mondo dovrebbe fare, sai che la diplomazia laica è arrivata al punto più basso della sua storia recente.
E che in Italia si ragioni in termini di posizioni militarmente superiori, in spregio alle vite umane che vengono perdute, non mi stupisce nemmeno un po’. Siamo il Paese dove il capo del governo durante le guerre mondiali disse “mi servono alcune migliaia di morti per sedermi al tavolo della pace”.
Solo io riesco a conciliare poco la frase “suo padre Michael è stato un ottimo giocatore di basket” con lo spalmarsi oltre la staccionata in doppio carpiato ? Speriamo per lei che abbia preso le capacita’ atletiche dalla madre
Saluti
@ Oh, Reilly? (#3423726)
Putin ha portato soldati in Bielorussia per mesi prima di invadere l’Ucraina, non una mattina alzandosi con il piede storto.
Ha fatto fare massacri in Siria, in Cecenia, in Georgia.
Sta abandonando gli armeni.
E non c’è bisogno di rifletere tanto per verificare quanto ho scrito.
siamo già al linciaggio di questa povera ragazza…ma fatevi una vita!
E che c’entra? Questa può essere la risposta alla domanda “dobbiamo attaccare la Russia?”, non certo alla domanda “perché l’Occidente sta difendendo l’Ucraina”.
Però svela il sentimento guerrafondaio di qualcuno e la voglia di “occidentalizzare” Stati esteri. Certi stati, perché se uno fosse serio sul discorso di esportazione della democrazia, avrebbe fatto almeno 10 guerre africane, dove la democrazia è più rara dell’acqua pubblica. E L’Italia ha stipulato nel 2022 diversi contratti sulle forniture di gas con nazioni non impostate su principi occidentali democratici come l’Algeria di oggi e la Libia di oggi e di ieri. Ah, giusto in quel caso non stiamo a guardare il pelo nell’uovo. Real politik a giorni alterni.
@ Oh, Reilly? (#3423726)
Poi si può fare anche l’elenco degli amici:cinesi, nordcoreani, birmani, iraniani, Al Assad, Bolsonaro, Maduro, Kadirov>gran bella compagnia!!!
@ Caronte (#3423650)
C’è un sacco di gente “simpatica” tra i/le tennisti/e!!! Non ho visto la partita, ma di sicuro per la Garcia non sono triste… Nonostante il tappeto srotolato anche quest’anno a Lione non le è andata bene.
@ Oh, Reilly? (#3423726)
I giornalisti ammazzati, gli oligarchi suicidati, gli avversari politici sparati e gli ex colleghi avvelenati saranno sicuramente d’accordo con te. Pure i polacchi, i cechi, gli slovacchi, gli ungheresi, i baltici, gli ucraini, i georgiani, i ceceni, gli armeni… Loro Putin lo conoscono direttamente e non hanno bisogno che glielo raccontino a differenza tua.
Ah, ecco, qualcuno che non si ferma al paleolitico sguardo, ma usa pure le orecchie e soprattutto il cervello per capire che succede.
Altrimenti è Putin che si alza col piede storto e decide che quel giorno gli va di attaccare la prima nazione sul mappamondo su cui punta il dito.. e 5 miliardi di persone credono a questo racconto..
@ Octagon (#3423613)
A dire il vero, la colpevole di tutta quella scena è stata la canadese, che affera et tira il police della americana.
Parks, pure essendo poco simpatica, vuole solo avere spiegazioni all’inizio. Poi…
Mortacci…
Questo video mi fa calare la simpatia che avevo per questa ragazza. Certo non possiamo neanche aspettarci che cambi atteggiamenti visto quel matto di padre che si ritrova!
A proposito, ma avete visto che capitombolo ha fatto il padre per entrare in campo? Cambia il dramma in farsa, ancora sto a ridere..
@ brizz (#3423653)
Hai scritto:
“Insomma quando si dice la sportività”
______________________________________
Per te la sportività è continuando
ad alzare le braccia per incitare il pubblico amico
mentre l’avversaria rimane in muto silenzio!!!
Bella considerazione di sportività!!!
Complimenti!!!
Ho capito che e’ antipatica..
Ma questa e’ fortissima davvero.
Probabilmente poi e non e’ sbagliato(con quello che succede sui campi tra tennisti che cercano di distrarsi in ogni modo e deconcentrare l’ avversario soprattutto quando e’ inesperto.tipo tiafoe con Sinner!)le e’ stato detto di non interagire con le avversarie e di tenere la concentrazione sempre..
Forse involontariamente, ma hai centrato il punto della differenza USA- Italia.
E non parlo della bellezza.
Durante il torneo di Lione quando scivolò, la Garcia gli ha chiesto se era tutto ok e lei neanche l’ha degnata di uno sguardo.
In un match precedente, fa punto grazie al nastro e non chiede scusa.
Insomma quando si dice la sportività
Finalmente la contraerea americana è riuscita ad abbattere l’arrogante aereoplanino francese!! 🙂
Antipatica come poche.
Però grande servizio.
@ brizz (#3423620)
Concordo, sembra essere molto fredda, antipatica, altezzosa
E brava Alicia, promette bene questa ragazza.
Anch’io a 8 anni decisi di diventare un professionista…..e mio padre disse….vai, corri a mungere le vacche e falla finita….
Poi va beh…io sono un po’ meno bello….
Da dire che era moto alta la probabilità di un punteggio come quello di ieri,un solo break tra 2 delle prime 4 per numero di aces, insieme a Rybakina e Sabalenka,ma ieri gran differenza tra le 2.
Grandi qualità fisiche e tennistiche già di alto livello ma atteggiamenti in campo discutibili
La Parks assunse agli onori (?) delle cronache nel 2019 con questa memorabile performance, con la notevole partecipazione del padre:
https://www.google.com/search?client=opera&q=sebov+parks+fight&sourceid=opera&ie=UTF-8&oe=UTF-8#fpstate=ive&vld=cid:ff05eab5,vid:uZHM51UemXM
Bravissima e bellissima