Da Tenerife: Il resoconto di giornata con il programma di domani. Dal ritiro al ritorno, Marcora brilla a Tenerife “non doveva ancora finire. Mi godo il momento”
Al Tenerife Challenger 2 è iniziata la rincorsa ai quarti di finale. Il primo giocatore ad aver staccato l’accesso tra i migliori otto del torneo è Roberto Marcora. Il tennista lombardo ha sorpreso l’argentino Santiago Rodriguez Taverna con il punteggio 1-6 7-5 6-3, ottenendo la seconda vittoria della sua stagione. Sui campi dell’Abama Tennis Academy, teatro del torneo ATP Challenger 75 organizzato da MEF Tennis Events, fa festa anche lo spagnolo Alejandro Moro Canas. Entrato in main draw da qualificato, il tennista iberico ha vinto 7-5 7-5 contro la quarta testa di serie Filip Misolic. Sfiora l’impresa Francesco Passaro che, dopo aver servito per il match nel set decisivo, si è arreso per 3-6 6-4 7-5 a Lloyd Harris.
La seconda vita di Marcora – Dopo aver ottenuto la prima vittoria della sua stagione, Roberto Marcora è riuscito a farsi strada ai quarti di finale del Tenerife Challenger 2. Il tennista di Busto Arsizio, che lo scorso anno aveva annunciato il ritiro, ha trovato un nuovo equilibrio nella seconda parte della sua carriera. “Questa mattina pensavo di avere un 20% di chance di vincere ed è per questo che sono davvero contento – ha raccontato l’azzurro dopo il 1-6 7-5 6-3 inflitto a Rodriguez Taverna -. Nel pomeriggio di ieri ho lavorato tanto con il fisioterapista perché avevo accusato dei fastidi dopo il match con Zekic, quindi devo ringraziare anche lui per i trattamenti. In campo dopo aver perso il primo set ho pensato solo a godermela e a fare del mio meglio per vincere”. In tabellone grazie al ranking protetto, attualmente Marcora è numero 683 del mondo. Seguito da Uros Vico nella trasferta sull’isola Canaria, Roberto ha trovato un nuovo modo di vivere il tennis: “Se ripenso ad un anno fa devo dire che ho passato un periodo duro che mi ha portato al ritiro. Poi ho capito che non era finita ed ora la vivo come una seconda chance. Sono in un posto magnifico, gioco a tennis e me la godo. Vediamo che succederà ai quarti di finale”. Nella giornata di venerdì per Marcora ci sarà Lloyd Harris, che ha superato la prima testa di serie Francesco Passaro.
Harris-Passaro, grande spettacolo all’Abama – Il big match di giornata tra Francesco Passaro e Lloyd Harris non ha deluso le attese. Sul campo centrale dell’Abama Tennis Academy la prima testa di serie del torneo e l’ex numero 31 ATP si sono dati grande battaglia. “Non so come io sia riuscito a vincere, ma forse ho avuto anche un po’ di fortuna nella rimonta finale – le parole a fine match del sudafricano che quando nel terzo si è trovato sotto 4-5 e servizio è riuscito a vincere tre giochi consecutivi chiudendo la sfida -. Sto provando a competere al massimo delle mie possibilità ed oggi è stata una bella partita. Sono molto contento di essere tornato nel circuito dopo il lungo periodo di stop per l’infortunio al polso. Qui a Tenerife mi sto trovando bene, proverò a vincere entrambi i tornei ma penso di partita in partita”. Un segnale di forza importante quello del tennista di Città del Capo, che al rientro nel circuito ha già giocato una finale al Challenger di Nonthaburi (Thailandia) e ha disputato il secondo turno agli Australian Open ottenendo una vittoria sul top 20 Lorenzo Musetti nel primo round.
Centre Court – Ora italiana: 12:00 (ora locale: 11:00 am)
1. [Q] Shintaro Mochizuki vs [2] Matteo Arnaldi
2. Riccardo Bonadio vs [7] Carlos Taberner
3. Oleksii Krutykh vs [Q] Valentin Royer (non prima ore: 16:00)
4. Raul Brancaccio / Franko Skugor OR Matteo Gigante / Francesco Passaro vs Riccardo Bonadio / Francesco Maestrelli
Court 3 – Ora italiana: 12:00 (ora locale: 11:00 am)
1. [PR] Roberto Marcora / Benoit Paire vs [2] Marco Bortolotti / Sergio Martos Gornes
2. [3] Raul Brancaccio vs [Q] Daniel Cox
3. [3] Luke Johnson / Sem Verbeek vs [Alt] Salvatore Caruso / Alessandro Giannessi
4. [Alt] Gianluca Mager / Stefano Travaglia vs [Alt] Christian Harrison / Shintaro Mochizuki
I risultati di mercoledì 1° febbraio
2° turno
Lloyd Harris b. Francesco Passaro (1) 3-6 6-4 7-5
Roberto Marcora (PR) b. Santiago Rodriguez Taverna 1-6 7-5 6-3
Alejandro Moro Cañas b. Filip Misolic (4) 7-5 7-5
TAG: Francesco Passaro, Roberto Marcora
È una seconda vita per Roberto e se becca spesso Musetti e Paire, sarà un successone.
Passaro ha giocato una buona partita ma deve fare il salto di qualità con la testa se vuole entrare stabilmente nei 100. Avrà le sue occasioni…
Quoto tutto!
@ espertodipallacorda (#3421452)
Purtroppo hai visto la parte peggiore. Il primo set è stato imperiale. Il secondo alla pari con Harris scatenato e Passaro che teneva botta. Poi ha perso la battuta maldestramente quando serviva per restare nel set
Nel terzo set ha fatto il break dopo un sostanziale equilibrio con entrambi bene alla battuta. Ha servito per il match e ……… disastro: è andato in confusione
Veramente peeccato
Ci sta, solo che un commento del genere vale zero se non accompagnato da una controproposta critica, cosa che la maggior parte di voi non ha ancora capito.
Purtroppo ho visto solo il finale di terzo set e sai che preferisco non commentare quando non vedo, se non con considerazioni generiche. Se è arrivato al terzo con Harris significa che sicuramente qualcosa di buono lo ha fatto… io purtroppo ho visto solo la parte peggiore e sinceramente mi sono anche un po’ arrabbiato, perché ho visto il Sudafricano molto scarico (probabilmente lo era un po’ anche Passaro), che faceva fatica ad accelerare e non serviva nemmeno chissà quanto bene, mentre ho avuto l’impressione che Passaro avrebbe potuto, come probabilmente ha anche fatto nel corso del match, prevalere spingendo da fondo e mandando Harris molto dietro la linea. Invece nei giochi che ho visto io (non solo nell’ultimo, anche in quello alla battuta precedente ad esempio) ha cercato una serie di modi per abbreviare lo scambio che evidentemente non padroneggia ancora, ma soprattutto, e questa è una cosa che insegnano anche agli amatori, finché si è in palla, e lui lo era, bisogna continuare a insistere con quanto fatto fin lì. Io non so se Passaro nei precedenti set abbia giocato solo smorzare e sortite a rete vincenti, so solo che alla fine non erano più schemi, bensì ultime spiagge e, ribadisco, contro un giocatore che non stava certo andando a gonfie vele.
Sono d’accordo, ho visto dei colpi da parte di Passaro che a Napoli non aveva. Si dimentica troppo spesso che il Nostro l’anno scorso di questi tempi speso non superava il primo turno ai Futures, il primo Challenger a cui si era qualificato fu ad Aprile quello di San Remo, quando arrivò in finale e rischiò di sconfiggere Rune. I provocatori che continuano a rilevare il fatto che non abbia raggiunto finali fuori italia dimenticano che questi sono i suoi primi tornei che disputa all’estero e, soprattutto, su una superficie assolutamente poco praticata. E nonostante questo è a 29 punti dalla top 100. Tanto per fare un paragone, sapete quanto aveva Berrettini quando entrò in top 100? Un mese più di lui. E Sonego? un anno mezzo…
Mai tanto imbarazzante quanto il tuo superficiale commento
Vero, lo sei
Purtroppo ha rovinato una partita costruita in modo eccellente, a tratti dominata, con un finale suicida. Hai ragione sull’analisi del fine partita e sul commento sull’immaturità tattica. Ma mi sarebbe piaciuto anche che sottolineassi tutto il buono che ha fatto fino al 5-4 del terzo set.
Analisi di una banalità disarmante.
Imbarazzante
In poche parole, giocando senza stress e ansia ( perché ufficialmente ritirato ) gioca meglio e ottiene risultati migliori. Questo la dice lunga su quanto sia importante l’aspetto mentale. Spesso molti atleti tra la n100 e la n200 giocano con l’ansia addosso perché devono difendere la posizione di classifica o inseguire un segno pari nelle spese e questo nervosismo dettato da situazioni delicate influisce sui risultati! Marcora qui ci insegna quanto è importante giocare sgravati da responsabilità
Vabbè harris fortunato si , ha trovato un passato imbarazzante
Nel match con Harris si può dire che Passaro abbia fatto di tutto per perdere. Tralasciando gli errori superficiali alla battuta per il match, negli ultimi cinque punti dell’ultimo game gioca quattro smorzate di rovescio una peggio dell’altra e conclude con una sortita a rete assolutamente velleitaria. Ciò dimostra due cose: che non è ancora maturo tatticamente e mentalmente e la paura né obnubila il giuoco.