CIO ammette gli atleti russi e bielorussi a Parigi 2024 sotto bandiera neutrale. Cosa farà Wimbledon?
È passato quasi un anno dall’inizio dell’invasione della Russia all’Ucraina e purtroppo la situazione non sembra destinata a svoltare a breve verso una tregua e un processo di pace. Anche il mondo dello sport è colpito da questa situazione. Dopo la scossa iniziale e le dure conseguenze per le squadre nazionali russe, escluse praticamente da ogni competizione internazionale, per gli sportivi individuali dei due paesi aggressori la situazione è in continua evoluzione.
È notizia recente la decisione del Comitato Olimpico Internazionale in merito ai prossimi giochi Olimpici di Parigi 2024: a meno di un cambiamento della situazione con l’avvio di processo di pace, Russia e Bielorussia non saranno ammesse a partecipare come nazioni ai giochi in Francia ma i loro atleti potranno prendervi parte sotto bandiera neutrale. Il CIO ha dichiarato la scorsa settimana di continuare il proprio percorso verso un’apertura agli atleti dei due paesi aggressori dell’Ucraina, cambiando così direzione rispetto a quanto deciso lo scorso marzo, quando aveva consigliato alle federazioni sportive internazionali di escludere gli atleti dalle loro competizioni. Il presidente del CIO Thomas Bach allora descrisse la raccomandazione come una misura per proteggere quegli atleti.
Adesso CIO afferma che tutti gli atleti debbano essere trattati allo stesso modo, indipendentemente dal passaporto in loro possesso, e ha dichiarato: “I governi non devono decidere quali atleti possono partecipare a quale competizione e quali no”.
Quest’affermazione è stata criticata dal governo britannico, uno dei più intransigenti in materia, tanto da aver spinto lo scorso anno affinché nessun atleta potesse competere ad un evento professionistico del Regno Unito. Da qua arrivò la scelta – criticata aspramente – della Federtennis britannica (LTA) di escludere ogni giocatore russo e bielorusso dai tornei di tennis nel paese, Wimbledon incluso. Mossa che provocò la ritorsione da parte di ATP e WTA, con la non assegnazione dei punti per il ranking ai giocatori partecipanti ai Championships 2022.
Dopo la svolta del CIO, che ha di fatto “aperto” agli atleti individuali di Russia e Bielorussia, che cosa farà il governo di Londra, e quindi Wimbledon? I media britannici parlano di una crescente pressione sui funzionari dell’AELTC per consentire ai giocatori russi e bielorussi di competere ai Championships di quest’anno, tanto che è diffusa l’opinione che il loro ritorno sia inevitabile.
Non è mai stata rivelata la cifra esatta, ma la LTA fu multata dagli organi che dirigono il tour tennistico maschile e femminile, con l’avvertimento di non seguire lo stesso percorso nel 2023, pena sanzioni ancor più gravi. Tuttavia la scelta non è dipesa tanto dalla federazione quanto dal governo nazionale.
John McEnroe si è unito al coro di coloro che vogliono una riapertura totale ai tennisti russi e bielorussi. “Ovviamente questa è una situazione orribile, la guerra si prolunga e le persone la affrontano in modi diversi”, afferma il campione newyorkese. “L’anno scorso non ero d’accordo sul fatto che Wimbledon non permettesse ai giocatori russi o bielorussi di giocare. A maggior ragione non sarei d’accordo se la misura venisse confermata anche quest’anno. Non so cosa faranno. È una situazione che nessuno vuole. Quindi si spera che qualcosa cambi, che si permetta ai giocatori di giocare. È normale che nel nostro sport alcuni dei migliori giocatori e giocatrici provengono da quei due paesi. Non dovrebbero essere puniti per qualcosa con cui non hanno nulla a che fare direttamente. Molti di loro si sono apertamente schierati contro la guerra”.
Dall’altro lato, continua la pressione del Presidente del comitato olimpico ucraino, Vadym Guttsait. “Per l’intera comunità sportiva ucraina, questa è una questione di principio”, ha scritto sulla sua pagina Facebook. “In questo, siamo supportati sia dal presidente del nostro stato che da tutta la società. Una parte delle Federazioni internazionali è indignata per gli sforzi del CIO per promuovere il ritorno di russi e bielorussi. Ci siamo rivolti e ci rivolgeremo a tutte le organizzazioni internazionali che possono influenzare la situazione e le cui opinioni possono essere ascoltate dai membri del CIO. La nostra posizione è invariata: finché c’è una guerra in Ucraina, gli atleti russi e bielorussi non dovrebbero essere nelle competizioni internazionali. Certamente, le nostre federazioni sportive nazionali devono rafforzare la comunicazione con le federazioni internazionali per mantenere in vigore il divieto. Sono attualmente in corso lavori su ulteriori possibili passi e primi passi per continuare le sanzioni e impedire a russi e bielorussi di partecipare a competizioni internazionali. Se non saremo ascoltati, non escludo la possibilità di boicottare le Olimpiadi 2024”, conclude Guttsait.
La situazione è molto complessa. Come abbiamo più volte scritto, quando politica e sport si confrontano con situazioni gravissime come una guerra sanguinosa trovare una soluzione è molto difficile. Lo sport dovrebbe essere veicolo di pace, confronto e unione tra i popoli. Purtroppo la storia non ha insegnato niente. Gli interessi e la stupidità passano sopra a ogni valore e al rispetto dall’umanità.
Marco Mazzoni
TAG: AELTC, CIO, guerra in ucraina, tennisti russi, Wimbledon 2023
È esattamente quello che ho scritto.
IL CIO è un comitato d’affari ma che vuoi che gliene importa di tutti i vostri discorsi. soldi, solo soldi.
Che commento qualunquista, immaginavo che mi tiravi fuori la storiella del “vorrei vedere se bambardassero la tua casa”, ma sorvoli volontariamente il succo del discorso. Te vuoi fare pagare le follie di un tiranno a chi non c’entra niente, si manifesta contrario e non può fare per bloccare questa insensata carneficina. Anche te che vuoi fare tanto il paladino della giustizia se fossi un cittadino russo staresti con la coda fra le gambe per salvarti la vita a te e ai tuoi famigliari.
Poi parli di ipocrisia a me….ma con che coraggio, dai su.
Perchè non lo chiedi ai Palestinesi? Perchè non lo chiedi agli Iraniani che sono obbligati a cantare l’inno quando giocano i Mondiali di Calcio? Perchè non lo chiedi alle decine di paesi invasi o bombradati da USA, Francia e dagli altri Paesi Occidentali.Perchè non lo chiedi ai Tibetani?
Se si vuole praticare la giustizia a livello mondiale, escludendo i paesi che abbiano compiuto dei misfatti, alla fine parteciperebbero paesi come Svezia, Norvegia, Danimarca, Finlandia, Islanda, Nuova Zelanda e pochi altri
Questa è solo una proposta.
Pioverebbero una valanga di boicottaggi, dai paesi nordici, all’australia e anche molti stati europei..
Senza contare che comunque, le squadre russe e bielorusse non possono comunque partecipare.
Decisione difficile, a mio parere alla fine non parteciperanno
Tu fai piangere invece. Per te è facile dire le solite frasi stucchevoli e ipocrite che lo sport deve unire e bla bla bla.
Mi piacerebbe sapere come la penseresti se i russi avessero bombardato la tua casa e sotto le macerie fossero rimasti i tuoi figli.
Facile fare i buonisti ipocriti quando le tragedie toccano gli altri vero?
@ Mario Blu (#3420172)
Chissà dove si fanno pagare i prize money i giocatori russi e bielorussi… Vuoi vedere che li depositano su conti negli Stati Uniti???
Ovviamente non per business, ma per buon cuore…
Ma sei serio? Ah no hai ragione, in irak invasero perché c’erano armi di distruzione di massa
Facile parlare e predicare alle due popolazioni di cambiare le cose, comodamente con il culo al caldo e senza un pensiero. Pensiero che può essere che ti trucidano la famiglia o che ti torturano. Vorrei vederti a te come aizzi il popolo a ribellarsi, fai ridere!
Vista la posizione del tennis negli ultimi 12 mesi la decisione non mi sorprende affatto.
Quindi il CIO legittima il divertimento dei russi durante la manifestazione che dovrebbe essere il simbolo della pace internazionale?
Legittima la partecipazione di sportivi non subordinandola a una posizione pubblica forte contro la propria nazione?
Da vomito.
Non sono d’accordo Musetti potrebbe giocare con la bandiera del Burkina Faso e lo tiferei comunque così come penso altri milioni di italiani. La sanzione che colpisce direttamente ul giocatore non facendolo ad scendere in campo è molto più pesante
Esatto. Mica sono le loro le case bombardate. Mica sono i loro parenti sotto le macerie.
Ipocrisia allo stato puro. La loro.
Si ce la potrei fare ma sai una cosa? Non ho voglia di sbattermi.
Perchè vedi caro andy, la rivoluzione francese l’hanno fatta i francesi mica i peruviani. Ceaucescu l’hanno rovesciato i rumeni mica i canadesi.
Mussolini fu catturato da partigiani italiani, no da quelli indiani.
Per cui, anche se ce la potrei tranquillamente fare, che se la vedano i russi e i bielorussi con le loro rogne.
@ SlamdogMillionaire (#3420167)
Ciao Slamdog, un po’ di tempo fa parlammo dell’argomento. Per risolvere il problema forse ci vorrebbe qualcuno tipo Garibaldi che andasse in Russia ad aizzare il popolo contro la dittatura, magari potresti andare tu, secondo me ce la puoi fare.Poi vorrei farti notare che gente come Rublev o soprattutto la Kasatkina che rischia ritorsioni per se e la sua famiglia, lei per me è una eroina.
Azz…
So’ problemi veri questi…
E l’ONU non interviene????????
Eccheccavolo
GIORGIA !!!!!!!!!!!!!!!
Io ho un punto di vista leggermente diverso.
L’esclusione non è fatta per PUNIRE i tennisti
Figuriamoci, Rublev scrive ovunque che vuole la pace…
L’esclusione è fatta per PUNIRE chi è connivente (magari obtorto collo) con la politica di quel paese, cioè i tifosi russi.
Più o meno come se dicessero “Vi piace guardare il tennis? Giocatevelo tra di voi, vediamo quanto vi divertite. Idem calcio, basket, volley, sci, curling..E se vi piace Al Bano non ve lo mandiamo più”
Dai, sono ua specie di sanzioni. (anche se personalmente mandargli Al Bano lo giudicherei una punizione)
Eccerto, è solo per il bene nostro che intervengono. Se non fossero condannati a questo ingrato compito potrebbero giocare (e vincere) tutti i tornei dello Slam. E invece no: costretti a intervenire perché il resto del mondo proprio non può starsene buono e tranquillo.
@ SlamdogMillionaire (#3420167)
Mi piacerebbe conoscere le sei persone che le hanno dato le quote negative. Che ne pensate se domani un altra nazione vi bombardono le vostre case?
Lascia perdere le lezioni di storia. Non sei in grado.
Non mi pare che gli americani si siamo mai messi a invadere e bombardare paesi in cui vi fosse una democrazia liberamente eletta.
Inoltre se adesso non ti ritrovi a vivere sotto al terzo o quarto Reich contornato da simpatiche leggi razziali è anche merito loro.
E io sono alto e biondo e non avrei problemi. Tu invece?
Pensa prima di voler dar lezioni a destra e a sinistra
Quoto
@ SlamdogMillionaire (#3420248)
Commento delirante
Sono due piani abbastanza diversi.
Alle Olimpiadi si rappresenta la propria nazione e si veste la maglia della nazionale, le cerimonie prevedono alzabandiera ed inni, il medagliere è per nazioni.
Consentire agli atleti di partecipare ma senza rappresentare la propria nazione è una sanzione comunque pesante per il paese interessato, non vedere la propria bandiera, non sentire il proprio inno è un vulnus, gli spettatori dei paesi coinvolti si sentiranno comunque penalizzati. Che poi questo serva o meno per il processo di pace è un altro discorso, ma li rende chiaramente “estranei” al resto del mondo, anche se i singoli atleti vincono le loro gare.
Nel tennis, quale sport professionistico individuale, la situazione è totalmente diversa: vero che i tennisti vengono ancora introdotti come “representing… “, però non portano i colori nazionali e, con la notevole e deprecabile eccezione del Roland Garros, non sono previsti inni ed alzabandiera.
Con ciò ne deriva che la mancata identificazione con la propria nazione nel tennis è una discriminazione molto lieve, praticamente impercettibile, assolutamente non paragonabile alla cancellazione dell’identità nazionale prevista alle Olimpiadi.
Gli atleti di tutti gli sport non devono pagare per le condotte scriteriate degli stati a cui conviene fare la guerra.
Come giustamente scrive Marco Mazzoni nell’articolo, lo sport deve unire!
Quindi Wimbledon se non si adegua deve continuare ad essere soltanto una ricca esibizione.
@ AB-Tennis (#3420272)
Ovviamente ero ironico
I parrucconi di Curch Road quest’anno faranno marcia indietro, con buona pace del senso del ridicolo.
Certo, gli americani fanno solo missioni di pace per salvare il mondo, senza alcun interesse personale…
@ jimmyyy (#3420242)
@ Dabos (#3420145)
@ SlamdogMillionaire (#3420248)
Ripeto, studia la storia degli ultimi 40 anni, che coraggio scrivere di ipocrisia
Battuta argutissima
@ Mario Blu (#3420172)
Permettere alla Russia di invadere l’Ucraina dal proprio territorio è una cosa di poco conto?… Aggiungo che non ha fatto solo quello:nessun aereo e partito dalla Bielorussia? Nessun missile è stato lanciato dai suoi territori? Nessun supporto logistico dato ai russi?
Quindi un ipotetico torneo svoltosi durante la seconda guerra mondiale doveva permettere la partecipazione di atleti tedeschi giusto? Mentre i loro connazionali si divertivano a spruzzare gas sulla gente i tennisti tedeschi dovevano poter giocare a tennis in giro per il mondo giusto?
Perchè lo sport deve unire giusto?
Ma quand’è che imparerete il significato della parola ipocrisia?
@ AB-Tennis (#3420205)
Si trattava di missioni di pace
@ SlamdogMillionaire (#3420167)
Tu vivi su Marte, studia la storia degli ultimi 40 anni
Se lo sportivo non ha supportato la guerra di invasione, dietro dichiarazione unitaria di tutto il comitato olimpico di netta condanna all’invasione,firmata da tutti i partecipanti, le porte DEVONO essere spalancate alle competizioni.
Lo sport non deve avere nulla a che vedere con la politica. Gli atleti russi e bielorussi non centrano nulla con la guerra. A questo punto avrebbero dovuto bloccare anche tutti gli americani durante la guerra in Iraq. Giusto per fare un esempio…
Due pesi e due misure! Evidentemente questa guerra sta diventando solo una scusa utilizzata da una certa classe politica alla quale il conflitto fa comodo…
Russi fuori dai coglioni.
L’ho già detto più di cento volte, quando farete lo stesso con gli ameriCANI e inglesi allora potreste avere anche ragione, ma fin quando non sarà così, sarà la sempre di moda ipocrisia di noi occidentali
@ Dabos (#3420145)
Quando i russi lasceranno in pace l ´Ucraina .Ma che gente siete.
Wimbledon si adegua e li fa giocare. Oppure si dimostra coerente e non accetta giocatori di Stati coinvolti nelle guerre. Ma in tal caso ne resterebbero ben pochi…
Gli Usa sono più direttamente coinvolti nel conflitto ( dal punto di vista degli armamenti si sono esposti per decine di miliardi di dollari) eppure permettono ai russi di partecipare ai loro mille e slam. Non si capisce questa follia tutta britannica. Poi vorrei capire perché la Bielorussia. Il loro leader è politicamente schierato con Putin ma fino a prova contraria la Bielorussia è stata fino ad ora un attore esterno. Ha concesso forse una porzione di territorio per permettere alla Russia di attaccare da Nord. Ma è stato solo all’inizio. Per il resto non hanno mai dato alla Russia ne armi ne tantomeno uomini. A parte un limitato supporto logistico iniziale sono sempre rimasti tecnicamente fuori dal conflitto? Non sono mai stati direttamente coinvolti. Quindi perché ogni volta di Russia e Bielorussia quando la guerra riguarda solo la Russia ?
Russi e bielorussi devono essere esclusi da tutto e da tutti. Devono capire che sono loro (loro inteso la popolazione russa e Bielorussia tutta) in primis che hanno il potere di far cambiare le cose. Ma se tanto per loro (stavolta inteso come atleti) non cambia niente e possono andare in giro a gareggiare come se niente fosse allora non avranno di certo la voglia di far cambiare le cose.
Piaccia o non piaccia lo sport non si pratica su Marte ma sempre su questa terra per cui non capisco sta storia che lo sport deva essere avulso da tutto quello che accade nel mondo.
Dovrebbero chiedere a Kenobi 😉
Faranno schifo. ….come l’anno scorso….in fondo, wimbledon non è diverso da un qualunque circolo italiano….fragole panna e circolismo. ..per non dire .. ..
Rischiamo di avere tornei in Amercia senza Djokovic, Indian Wells e Miami più Cincinnati e Gli Us Open.
Oltretutto Wimbledon senza atleti russi e bielorussi quindi di nuovo senza punti???
Mi chiedo quando torneremo ad avere una classica regolare per tutte e 52 le settimane.
Sono 3 anni che ormai è falsata, anche basta