Australian Open: Djokovic inarrestabile! Doma Tsitsipas in tre set, alza il decimo Norman Brookes trophy
Novak Djokovic si riprende tutto. Il campionissimo serbo vince la finale 2023 degli Australian Open sconfiggendo in tre set Stefanos Tsitsipas (6-3 7-6(4) 7-6(5) lo score), alza per la decima volta il Norman Brookes trophy (record assoluto), vince il suo 22esimo Slam (record assoluto, condiviso con Nadal), torna n.1 del mondo. Torna dove merita di stare: sul trono del più forte, lasciato lo scorso giugno a Medvedev dopo 373 settimane (non consecutive, ovviamente). Il torneo ha parlato chiaro: Novak è il miglior tennista al mondo, per distacco su tutta la concorrenza. Ha dominato il “suo” torneo lasciando solo un set per strada; ha dominato anche la finale, mostrando una netta superiorità tecnica, agonistica e mentale su Tsitsipas.
Il serbo è stato bravo a partire molto forte, ha servito in modo incredibile nel primo set (chiuso col 94% dei punti vinti con la prima in campo!) ed è stato terribilmente efficace in risposta. Non ha fatto molti punti diretti, ma ha risposto profondo, continuo, mettendo sotto pressione l’avversario e di fatto disarmandolo tecnicamente e, ancor più importante, mentalmente. Con i colpi di inizio gioco e con il suo pressing asfissiante, Novak ha portato il match sui binari che predilige: scambi a velocità alta ma non altissima, controllando ritmo e rotazioni, soprattutto allontanando Stefanos dalla riga fondo e così disinnescando la qualità del suo diritto in spinta ed impedendogli di offendere. L’ha costretto a rincorrere, a difendersi, ad accettare un gioco nel quale con i suoi limiti sul rovescio non ha via d’uscita. Il primo set è stato un dominio schiacciante del serbo.
Nel secondo set Djokovic è un po’ calato, troppo nervoso ha perso un metro di campo, mentre Tsitsipas è salito, riuscendo a prendere più spesso l’iniziativa col diritto. Però il greco non è riuscito mai ad essere pericoloso in risposta. Un tennis più rapido, a tratti anche più spettacolare, ma senza scossoni. Il parziale si è deciso al tiebreak, giocato malissimo da entrambi, con troppi errori gratuiti col diritto da parte del greco, errori terribili per tensione che ha pagato carissimo. Solo all’avvio del terzo set Stefanos è riuscito ad ottenere un break all’avvio, ma “Nole” si è riscattato immediatamente, riprendendo il suo ritmo e chiudendo il match di nuovo al tiebreak. Un tiebreak stavolta dominato con un allungo micidiale (5-0), a conferma che quando il momento è delicato, Djokovic sale in cattedra.
Una vittoria meritata, che ha messo in mostra per l’ennesima volta la straordinaria capacità di Novak di gestire i momenti delicati, di superare incertezze e tensione alzando il livello, trovando i colpi vincenti, trovando il modo di portare l’avversario a giocare male, a difendersi, a sbagliare. La qualità dei grandissimi campioni.
È corretto affermare che questa finale 2023 degli Australian Open è stata deludente. Non per colpa di Djokovic, che è stato efficace, a tratti perfetto (soprattutto nei momenti chiave), ma per demeriti di Tstisipas. Nella presentazione di ieri avevamo sottolineato come servisse un match quasi perfetto al greco per poter sperare di vincere, non c’è andato affatto vicino. I meriti di Novak sono importantissimi, per come ha servito bene, ha risposto con efficacia, ha alzato il livello quando era importante spingere, rincorrere e soffrire. Ma a Stefanos non è riuscito quasi niente di quel che avrebbe potuto aiutarlo a far match pari e sperare di vincere.
Tsitsipas è stato quasi nullo in risposta, ma anche troppo difensivo nello scambio. Solo in rare occasioni è riuscito a trovare una posizione avanzata, grazie a cui spingere e spostare il rivale dietro per aprirsi il campo. Troppo timido fin dall’avvio, forse divorato dalla tensione, ha accettato i ritmi del rivale, o semplicemente non ha avuto la forza per fare un passo avanti e rischiare l’affondo. In questo forse non l’ha aiutato la superficie: su terra ha più tempo per costruire i suoi schemi, e infatti nei due precedenti contro Novak a Parigi era stato assai più efficace e pericoloso. Oggi Stefanos è crollato nelle proprie incertezze. Non ha avuto la forza di prendersi il rischio, anticipando col diritto o provando una variazione col rovescio. Da sinistra, dove spesso Novak lo bloccava, Stefanos si è quasi sempre limitato a scambiare, senza trovare profondità, ma anche senza cercare il back, senza rischiare l’accelerazione lungo linea. L’ha provata solo nel terzo set, ricavando bei punti. Doveva provarci prima. Difficilissimo farlo, ma era l’unica strada per provare a cambiare l’inerzia di una partita che si è subito messa male. Grave che non abbia provato a cambiare alla metà del secondo set, quando Novak ha avuto una fase calante, troppo nervoso. Lì doveva rischiare in risposta, ma non c’è riuscito. Alla fine il match si è giocato sui colpi di inizio gioco e sulla posizione in campo. Djokovic ha tenuto in mano lo scambio, grazie a servizio e risposte, è stato troppo bravo ad imporre i suoi ritmi, angoli e rotazioni. Ha vinto in modo netto, limpido, confermando di essere il più forte nel torneo e al mondo.
Bravo, bravissimo Djokovic. Era il favorito dalla vigilia, ha disputato un Australian Open di sostanza, gestendo un problema fisico e vincendo con grande merito. Tsitsipas resta un grande giocatore, ma ancora con alcune lacune troppo importanti per superare un rivale tanto forte e completo. Il 2023 è appena iniziato, ma c’è giù un uomo da battere, un uomo solo al comando: Novak “Nole” Djokovic.
Marco Mazzoni
La cronaca della finale.
Djokovic vince il sorteggio, è lui ad alzare la prima palla della finale 2023 degli Australian Open. Nonostante un rovescio tirato fuori di metri (errori davvero inconsueto), Novak vince facilmente il primo game, colpendo anche il 60esimo Ace del torneo. Timido ingresso nel match per Tsitsipas, niente prima palla di servizio, scambia ai ritmi del rivale e così è la preda ideale per il ritmo dal fondo di “Nole”. 0-30 e 15-40, subito due palle break per il serbo. Si salva Stefanos, con un bel servizio e poi conducendo lo scambio col diritto, finalmente attivo e aggressivo. Anche Tsitsipas muove lo score, 1 pari. Scorrono molto più rapidi i game del 9 volte campione, è evidentemente più teso lo sfidante, alla finale “down under”. La pressione di Djokovic in risposta è micidiale, con un diritto carico e profondo sul 30 pari strappa un’altra palla break. E stavolta niente prima “in” per Stefanos… Doppio Fallo! BREAK Djokovic. Malissimo finora al servizio il greco, solo una prima in tutto il game, così il break è inevitabile. 3-1 e servizio Djokovic, sembra tutto troppo facile per lui finora, è in totale controllo dei ritmi di gioco, scambia alla sua velocità di crociera, con intensità e rotazioni, sbattendo il rivale due metri dietro a “remare”. Se questo non cambia, è una sicura condanna a morte sportiva per Tsitsipas. In soli 20 minuti, siamo già 4-1 Djokovic. Col secondo Ace del match il serbo sale 5-2, il greco non riesce ad invertire l’inerzia del match, soprattutto non riesce ad incidere in risposta. Comoda per “Nole” la chiusura del primo set servendo sul 5-3: prime in campo, profondità col diritto e affondo di rovescio. Con un servizio esterno sul primo set point, è 6-3 Djokovic in 36 minuti. Tutto in troppo facile per il campionissimo, ha servito con precisione (72% di prime in campo) ricavando il 94% dei punti. In pratica, nei suoi game non c’è mai stata lotta.
Secondo set, Tsitsipas inizia al servizio e vince un buon game, piuttosto aggressivo (anche un bel rovescio vincente lungo linea, novità nel match). Il problema del greco è in risposta, dove non riesce a fare niente. Finora Djokovic ha perso 5 punti in 6 turni di battuta. Finalmente anche Stefanos vince un turno di battuta a zero, sembra salire il suo rendimento generale, più aggressivo, più pronto a spingere la palla e prendersi il rischio per non crollare nella ragnatela del rivale, almeno nei suoi game. 2-1 Tsitsipas. Nel quarto game per la prima volta Djokovic concede qualcosa, due errori col rovescio. 15-30 lo score, una novità. Micidiale Novak: piedi in campo, colpo dopo colpo sposta l’avversario, avanza e chiude con uno smash non facile. Complicato il turno di battuta per Stefanos sul 2 pari, cerca di aggredire, ma sbaglia e commette anche un doppio fallo. Si va ai vantaggi ma porta a casa un game importantissimo per restare avanti, 3-2. Segnali di maggiore vivacità di “Stef”, ma il problema resta incidere in risposta, trovare una posizione più avanzata per incidere e non rincorrere ai ritmi dell’avversario. Infatti Novak continua a veleggiare col vento in poppa nei suoi game. Sul 3 pari arriva un game finalmente intenso e spettacolare, con il greco avanti sulla rete e il serbo costretto a rincorrere. Sbaglia una volée facile sulla rete Tsitsipas, ma prendendosi qualche rischio (finalmente) col rovescio prende possesso dello scambio e chiude. 4-3 avanti Tsitsipas. Nervoso Djokovic al cambio campo, sente che l’avversario è più attivo e intraprendente in questa fase. Il nervosismo costa un paio di errori in scambio a “Nole”, 15-30. Stavolta la prima palla non lo assiste… ma un nastro beffarlo lo aiuta complicando lo schema del greco. 4 pari, adesso c’è partita, la profondità dei colpi di Tsitsipas è cresciuta, come la sua aggressività in campo. Con un ottimo turno di battuta siamo 5-4 Tsitsipas, ora la pressione tutta sul serbo. E la sente… per la terza volta di fila si ritrova sotto 15-30, è a due punti dal set Stef! Scambia a troppo dietro il greco, e finisce per sbagliare per primo col diritto. Attenzione! Sul 30 pari Novak sbaglia un comodo rovescio lungo linea in avanzamento, a campo aperto. È Set Point Tsitsipas!!! Seconda di servizio… se la gioca con grande attenzione “Nole”, profondo, carico e con poco rischio, “Stef” non riesce ad avanzare la posizione e il serbo trova uno spiraglio per l’affondo vincente. Troppo passivo qua Tsitsipas, era il momento per prendersi il rischio. Furibondo Djokovic dopo aver vinto il punto del vantaggio, è terribilmente nervoso. Riesce a vincere un delicato decimo game, 5 pari. Nonostante il set point mal giocato (troppo passivo), è più sciolto il greco in questa fase, altro game a zero e avanti 6-5. Il secondo set si decide al tiebreak. Inizia male Tsitsipas, sbagliando un diritto in spinta centrale, col quale non avrebbe fatto il punto. Un classico unforced che manda avanti il serbo. Con coraggio Stefanos trova uno splendido rovescio lungo linea e corre avanti a chiudere, 1 pari. Gran punto. Con un altro grave errore col diritto, sempre dal centro, Novak torna avanti 3-1. Il terzo errore col diritto, stavolta in rete, condanna all’1-4 il greco. La tensione al momento decisivo ha rovinato il set a TsiTsi, proprio nella fase in cui sembrava più in controllo del gioco. Djokovic a sua volta regala, rovescio e poi doppio fallo, bruttissimo tiebreak per entrambi. 4 pari. Il quarto errore col diritto di Tsitsipas (stavolta in spinta), gli costa il 4-5 e servizio “Nole”. Un rovescio lungo porta lo score 6-4, due Set Point Djokovic, il primo alla battuta. Prima esterna, la risposta bloccata è in rete. 7 punti a 4 Djokovic, due set a zero. Un tiebreak brutto, solo errori, divorato dalla tensione per entrambi. Tsitsipas ha gettato alle ortiche una grande chance di vincere il set, poiché sembrava più attivo in campo, aveva in mano il tempo di gioco, con “Nole” troppo nervoso. Ora la rimonta per il greco è un Everest.
Terzo set, serve Djokovic, ma tira il fiato dopo la tanta tensione del secondo parziale. 0-30. Con una rara eccellente risposta di rovescio, Stefanos si procura due palle break sul 15-40. Con un errore di rovescio in avanzamento sulla seconda, PB, ecco il primo BREAK a favore di Tsitsipas in tutto il match. 1-0 e servizio per il greco. Con un errore a campo aperto Stefanos concede sul 30 pari la palla del contro break, ma la cancella con un ottimo schema offensivo. Dopo l’eccessiva tensione del secondo set, con tantissimi errori, la qualità dei colpi d’impenna improvvisamente. Ora è Novak a trovare un vincente di rovescio splendido, la Second palla break. Bravissimo Djokovic, apre a tutta il campo e forza l’errore del rivale. Contro BREAK, 1 pari e quindi avanti 2-1. Il parziale scorre sui turni di servizio, entrambi cercano qualche variazione in più (le prime smorzate del match, tra l’altro). Fa il pugno Stefanos sul punto del 3 pari, continua a credere nella difficilissima rimonta. Il gioco scorre molto rapido, veloce, solo le briciole per chi risponde. Serve per restare nel match sotto 4-5 Tsitsipas. Con un errore di rovescio (provocato dalla profondità di palla di “Nole”) lo score è 30 pari, a due punti dalla vittoria il serbo. Non si scompone stavolta il greco, serve bene, fa correre il diritto e impatta 5 pari. Non si rompe l’equilibrio, è di nuovo tiebreak. Come un “black mamma”, Novak sul secondo punto trova una risposta splendida, vincente. Stefanos è incerto, sbaglia un diritto banale dal centro a campo aperto, per il 3-0 Djokovic. Chirurgico, nei momenti chiave “Nole” si prende il punto, mette pressione all’avversario, scava il solco decisivo. Con un diritto in contro piede, vola 4-0 e poi 5-0 con un attacco che provoca l’errore di rovescio del greco. Djokovic in questa fase ha vinto 20 punti di fila al servizio. Quando il momento è top, lui gioca al top. Trova finalmente un punto Tsitsipas, forza un errore di rovescio in back del rivale, si gira 5-1. Vince un gran punto (finalmente!) Tsitsipas, recupera un mini-break sul 5-3. Con un diritto vincente a chiudere un forcing “bestiale”, ecco il 6-3 e TRE CHAMPIONSHIP POINT DJOKOVIC!!! Larga la risposta sul primo, 6-4. Bel diritto vincente di Stef, 5-6. Il terzo se lo gioca al servizio Novak. Diritto sula riga. HA VINTO! 22 SLAM PER DJOKOVIC!!! BRAVISSIMO, applausi per questo immenso campione. Fa il segno della testa, ma la superiorità del serbo è stata completa. Ha vinto con più tennis, più testa, più gambe, più cuore. Torna a vincere il torneo che l’anno scorso non ha potuto giocare. Torna in vetta al mondo del tennis. Applausi, è il più forte. Tsitsipas perde la sua seconda finale Slam, ancora contro Djokovic. È un grande tennista il greco, ma ha ancora troppe lacune per battere un rivale così completo. Vola a festeggiare in tribuna Novak, sommerso dagli abbracci del suo team. Goditi il successo, campione.
(3) S. Tsitsipas vs (4) N. Djokovic
TAG: Australian Open 2023, Novak Djokovic, Stefanos Tsitsipas
Anch’io la penso come quelli che non stanno a guardare più di tanto i numeri e le statistiche, alcune delle quali fanno pure sorridere, ma prediligono le sensazioni e le emozioni che alcuni atleti riescono a trasmettere di più e altri di meno!
E sotto tale aspetto il tennista che mi ha trasmesso più di tutti è Federer, nonostante non possa ritenersi il tennista più forte per le ragioni che sono state ampiamente sciorinate. Lo dico non da suo tifoso, bensì da suo ammiratore !
Analogo discorso potrebbe farsi nel pugilato, laddove per me Cassius Clay è tuttora colui il quale ha fatto diventare questo sport un’arte, nonostante non possa ritenersi il peso massimo più forte di tutti in quanto nelle statistiche è stato surclassato da molti altri pugili della sua categoria, magari pure dimenticati!
grazie che ha 3 US OPEN ….e una volta è stato squalificato agli ottavi con il titolo a portata di mano e quell’altra quella del grande slam arrivato cotto come un peperone per programmazione sbagliata e l’anno scorso manco ci è andato…ci credo solo 3
Caro Marcauro…
Jannik ci sorprenderà..
Io me lo sento dentro..
Dalla prima volta che l’ho visto giocare e non avevo mai sentito parlare di lui….
@ Annie (#3419966)
È proprio vero
@ PPF (#3419692)
Eh va be’, mi sono fatta prendere dall’entusiasmo!!! Ma consentimi un po’ di sfogo, anche per noi sostenitori di Nole, per quanto non nuovi alle vittorie, una soddisfazione così, dopo la naturale tensione e le note vicissitudini, rimarrà memorabile
e che centra questo….Nole ha perso il grande slam perchè sfinito da una programmazione sbagliata ,in Australia Nole ha sempre batostato Nadal e se c’era l’anno scorso… Nadal se lo sognava di vincere contro la testa di serie nr.1
Sono sostanzialmente 5 gli anni al vertice, non 2 e neppure 3.Non dimentichiamo che parliamo di un’epoca diversa, quella dove Clerc,Higueras, Vilas o Pecci sapevano dire la loro su certe superfici, e non dimentichiamo Gerulaitis. C’erano superfici diverse, c’erano tornei non ufficiali che erano anche più importanti (WCT di Dallas), c’era un calendario che relegava ai margini gli AO (se lo vincono Vilas e ed un discreto sudafricano come Kriek o Teacher(per non parlare di Edmondson) capiamo che era un’altra epoca ma dove di forti ce n’erano tantissimitantissimi e soprattutto in grado di insidiare i top in certi appuntamenti.
@ Luce nella notte (#3419815)
“quel Medvedev terribile che POI ha [sic] New York ha randellato per bene Nole”
errata corrige:
“quel Medvedev terribile che PRIMA a New York ebbe randellato per bene Nole”
L’errore sul verbo avere è di pigrizia, comunque poco emendabile.
Ma quello sulla successione cronologica dei tornei è imperdonabile se si vuol fare un discorso “serio” riguardo ai tre tennisti in questione.
La tua strampalata (e strampalata è un eufemismo) teoria avrebbe forse senso se Djokovic avesse vinto 10 AO, 10 US open, 1 RG e 1 W.
Ma sai quanti us open ha vinto? 3. Cioè meno di Nadal.
La verità è che è forte in tutte le superfici. Punto.
Senza nadal avrebbe 6-7 RG minimo perché dopo lo spagnolo è cmq il più forte anche su quella superficie.
Prima te ne farai una ragione e meglio vivrai questa cosa.
Nessuna al coperto semplicemente perché un impianto coperto in grado di ospitare primi turni con 64 incontri di singolare maschile + 64 di singolare femminile (e poi ci sono anche i doppi e gli incontri giovanili, tra disabili, tra vecchie glorie) non esiste.
E poi perché non è che la nomea di un torneo la si faccia per decreto: questi 4 tornei hanno impiegato circa un secolo a crearsela.
@ lupusbrown (#3419687)
Bisogna sapere distinguere:
A parte le assenze di AlcarazGarfia e Chirios, tutti i più forti c’erano, qualcuno un po’ acciaccato (Giocovic stesso?), qualche altro ancora più acciaccato (NadalParera?), ma c’erano tutti. Chi si è fatto eliminare anzitempo (Berrettini, Fritz…) reciti il “mea culpa”, chi eliminò i favoriti e chi a sua volta eliminò costoro si faccia i complimenti allo specchio.
La sensazione-convinzione, mia e non solo, è che Djokovic avrebbe comunque battuto tutti, tanto disarmante è apparsa la sua superiorità,
Altro discorso, purtroppo, è la constatazione di come anche in campo maschile giocare noiosamente sembri ormai essere diventato necessario per emergere ed al fine prevalere.
Anche chi, come Musetti (Forza Lorenzo! E…Forza Mattia!), avrebbe il talento per giocare divertendo-si vede costretto a mortificarsi per rendere il proprio gioco più redditizio.
Giocovic stesso che, nel desolante attuale panorama desertico di bombardieri, pure emergerebbe come un gigante per estro e fantasia di soluzioni conclusive, non vedendosi costretto dai piatti (non nel senso di Piatti…o forse sì…chiedere a Sinner) avversari che incontra ad estrarre i suoi conigli dal cilindro, si è limitato a praticare il ritrito schema di “attacchi” stando a fondo campo; schema inventato da Borg-Connors, perfezionato da Agassi e portato dal Serbo vicino all’imbattibilità perfetta.
In questo senso, purtroppo, sì: è stata una delle edizioni più brutte che io abbia visto di questo torneo; forse la più brutta.
Ma non è che per il futuro, in questo e negli altri tornei, sia lecito aspettarsi di meglio.
Anzi…proprio il contrario.
Io non scambio niente. Parlo di FATTI. Direi lo stesso di Nadal se ci fossero due slam su terra. Non è questione di essere più completo, è questione che lui predilige quella superficie (o il suo gioco lì riesce meglio), quindi parte avvantaggiato, e non ci sono discussioni a riguardo. Valutarlo per il numero di Slam quindi è una cagata assoluta, cosi come lo sarebbe stato per Nadal se ci fossero stati due slam su terra (e ribadisco, con 2 slam su terra sarebbe oltre i 30 slam vinti e ciaone djokovic e federer). Io non capisco cosa ci sia di cosi difficile da capire in un concetto così banale. Ci sono 4 superfici nel tennis, perchè 2 su cemento e nessuna indoor? (e quando si chiudono i tetti tutti che PIANGONO?) Mi pare che se si voglia utilizzare dei parametri bisogna almeno oggettivizzarli il più possibile. E’ lo stesso motivo per cui nadal non ha mai vinto le finals. E questo non vuol dire togliere meriti a djokovic, che resta grandissimo… Ma parliamo per paradossi: se fossero stati 4 slam su terra quanti ne avrebbe vinti il sino a ieri goat federer? 4 o 5 e leccarsi le dita… Se fossero stato tutti su cemento quanti ne avrebbe vinti djokovic? Una trentina, almeno, e nadal forse una 10ina…
Quindi è inutile che menate il can per l’aia, il vantaggio c’è ed è evidente, quindi l’analisi sugli slam va semplicemente messa da parte.
Sempre restando che il discorso goat non esiste in nessuno sport, se non per giornalisti e tifosi infoiati, e con un cervello un po’ annebbiato dall’euforia.
@ Brufen (#3419747)
Questo episodio, che in sè fa ridere ben poco ma che è insaporito per il nostro sollazzo dalla sua battuta finale, è l’esatta fotografia dell’abisso di inumanitá in cui scivolammo fino a pochi mesi fa, in cui alcune parti del mondo – ad esempio gli S.U.A.- sono ancora in pieno, in cui tutto il mondo può tornare a sprofondare da un momento all’altro perché purtroppo la coscienza della maggioranza riguardo ai propri ed altrui Diritti ed alla necessità di lottare, anche soffrendo, per difenderli è tuttora perfettamente rappresentata dalle parole di Zizipas.
Zizipas riguardo al quale, per inciso, avrei proprio curiosità di verificare se si sia fatto iniettare e cosa, eventualmente, si sia fatto iniettare.
Voglio divertirmi anch’io col gioco del GOAT…
ROD LAVER…
11 SLAM VINTI con 7 anni di inibizione agli Slam per l’ipocrisia del professionismo.
Due volte Grande Slam, uno in era pre Open ed uno in era Open, in un periodo infarcito di campioni come non mai…
INEGUAGLIABILE!!!
Quanto ai tre “alieni”, per me quello che lascerà la traccia più indelebile è lo svizzero, ovvero l’artista immenso dai numeri pressoché uguali ai due gladiatori immensi ma che in tema di emozioni è secondo forse solo al Goat Laver.
Cmq sia viva il tennis!…
Certo non sul Fair play, nemmeno una parola di complimenti a Nole dopo lo slam, cosa che a parti invertite è SEMPRE avvenuta, finali incluse.
Li posso capire comunque, dopo una vita di certezze in cui sono stati incensati come divinità, che arrivi qualcuno che li scaraventi giù entrambi e mostri che c’è una gerarchia diversa non deve essere piacevole.
Mi è rimasto il 3 nella tastiera. Volevo scrivere 2 o 3 anni.
Su quello siamo d’accordissimo.
C’è una certa differenza però fra chi, agli sgoccioli della carriera e con il titolo di GOAT tutto da giocare, rinuncia a svariati slam e M1000, e chi si dichiara scettico ma cede “per andare al ristorante”.
A ciascuno il proprio concetto di libertà.
Poche, e confuse.
Ovvio un accidente: Nadal ha stroncato in una finale capolavoro proprio quel Medvedev terribile che poi ha New York ha randellato per bene Nole, facendolo piangere come una fontana.
Come non giudico le scelte di Nole,non giudico le scelte di tsitsipas.per me ognuno è libero di scegliere, almeno sul proprio corpo.
@ Pier (#3419363)
Impeccabile
@ PingPong (#3419401)
Discorso assurdo, scambi il merito tutto suo di essere il più completo, con un fantomatico vantaggio datogli dall’esterno…
@ PingPong (#3419401)
Discorso assurdo, scambi il merito tutto suo di essere il più completo con un fantomatico vantaggio datogli dall’esterno…
Dal Corriere della Sera del 21 Settembre 2021:
TSITSIPAS EX NO-VAX CAMBIA IDEA: “MI VACCINERO’, VOGLIO ANDARE NEI RISTORANTI”
C’e’ chi ha il coraggio di vivere le proprie convinzioni, e chi si piega per uno spritz. Ma piu’ che altro, con tutti quei piatti e vassoi che c’ha in casa Tsitsi, il ristorante lo può aprire lui.
@ Luce nella notte (#3419469)
A parte che Novak quell anno che perse da Medvedev veniva da 3 Slam vinti ed è stato tradito dalla tensione, cmq in Australia aveva vinto, poi con Medvedev ha vinto Bercy, Atp cup e quest’anno pure Atp finals, obiettivamente aveva molte più chance di vincere, in Australia poi si sente a suo agio
I numeri questi sconosciuti. Mac divenne n. 1 la prima volta il 3 marzo 1980 e l’ultima volta il 18 settembre 1985.si alternò con i 3 grandi, Borg-Connors-Lendl, al numero 1 dove vi restò per 1017 settimane di cui 170 consecutive… E si sarebbe sciolto dopo 2 anni… Se ti sente rispolvera la Maxply per un uso non consono (uso già suggerito ad un’anziana socia londinese).
Ho grande stima per nadal.non ho simpatia per chi recita il de profundis per questi immensi campioni. Nadal è un campione immenso. Il più grande di tutti i tempi sulla terra.
Nota di colore:
Esattamente vent’anni fa, nel Gennaio 2003, il quindicenne serbo Novak Djokovic muove i suoi primi passi nel tennis dei grandi. La sua carriera “pro” inizia con due sconfitte al primo turno in un paio di futures tedeschi, rispettivamente contro Alex Radulescu e Markus Bayer, senza vincere un set.
Nei seguenti 6 mesi, Djokovic alterna allenamento e tornei juniores, raggiungendo un quarto di finale al Bonfiglio (perso dal Messicano Flores) e un terzo turno al Roland Garros (perso dallo Spagnolo Gimeno Traver). A inizio Giugno, a sedici anni appena compiuti, Nole ci riprova nel futures di casa, ma perde ancora al primo turno, questa volta da Manuel Jorquera. L’Italo-Argentino, classificato allora al numero 796 del ranking, passera’ alla storia come il giocatore dalla classifica peggiore ad aver mai battuto il Serbo. Il quale la settimana seguente, sempre a Belgrado, al quarto tentativo riesce finalmente a vincere il suo primo match a livello pro, prevalendo dopo una durissima battaglia sul connazionale Darko Madjarovski.
Il resto, come si suol dire, e’ storia.
Mai lette così tante corbellerie come in queste righe
Come lui non c’è nessuno…e c’è poco altro da dire e onestamente da riconoscere.
Firmato: un non tifoso di Djokovic
Nole è il migliore. Lo dicono i numeri. Non ci sono dubbi.
nadal oggi non è paragonabile a nole dai siamo seri. In agiunta se non fa punti da qui alla terra rischia di arrivare al rolando con testa di serie 10 12 con tutto quello che ne conviene, ossia rischiare di prendere da subito giocatori forti, mica come in passato dove al massimo si trovava semi e finale da giocare. Per me nadal ha finito la carriera l’anno scorso. si trascina e si fa solo male con tutte ste infiltrazioni.
appunto bisogna essere onesti…roger non ne arlimo nessuno da quando è arrivato nole terminator al ritiro ha vinto 4 slam, due quando nole ha avuto l’unico periodo down della carriera murray si era rotto idem del potro e wawrinka stava solo dietro alla figa….nadal ha vinto tanto su terra sfruttando un vuoto assoluto sulla rossa. nole i suoi slam li ha vinti contro nadal e roger sopratutto. federer i primi 14 li ha vinti contro hewitt philippousis baghdatis roddick. federr ha sfruttato forse il periodo più gramo degli ultimi 40 anni in termini di talento tennistico. per me i primi 90 sono insuperabili con top ten mostruosi tutti. un muster a 25 anni oggi sulla rossa non avrebbe rivali. lo stesso per dire becker o sticj su erba.
E lo dici a me? Nel 2015 dopo il Rolando ero talmente emozionato che per poco non mi prendevo gli shorts di Stan.
Per il nostro movimento circoltennistico, ossia per gli avventori del bridge e dello spritz nei circoli, ci si può consolare con zelenskj a Sanremo. ..buona visione
E che palle
penso lo slam più scarso che ricordi. paul e kachanov in semi. unamsnada di scarsoni ai quarti.
detto che il livello da anni è bassissimo, berrettini ne è l’emblema onesto mestierante che ha fatto una finale slam con un colpo e mezzo, djokovic ha davanti altri 2 3 anni da numero uno , fisicamente sembra un 20 enne anzimeglio, vincerà alemno altri 3 4 slam e una decina di mille. nadal sta non alla frutta , ha già pagto il conto)). la sua palla non va più e fisicamente sta a pezzi.
non è numero 1 all time ma numero 1 finchè non arriva un altro ( se arriverà )
E lo conferma un nadaliano. Nole è il più grande di tutti i tempi. roger sia è fermato a 20, rafa è appaiato a 22 ma nole è più forte. onore al serbo, numero 1 all time.
Un signore che ha perso quasi tutte le partite contro italiani non eccelsi n° Uno al mondo??? Andiamo… Siamo seri…
@ Fighter 90 (#3419575)
Infatti! Ma il punto è che non ci rendiamo conto di quello che ha fatto nell’ultimo anno, dopo gli accadimenti dell’Australian open ( che ben conosciamo).. Tutto quello che ha tollerato e superato, per poi trasformarlo in nuova energia per i successivi trionfi ( per altro ,consecutivi) , fino a riprendersi ciò che gli era stato sottratto, ha , a dir poco, dell’incredibile! È roba dell’altro mondo ! Purtroppo , si comprenderà solo in futuro , la grandezza di questo enorme , forse ineguagliabile, campione!!
Perchè Nole ha vinto tanto e vincerà ancora per un paio di anni?
1) madre natura gli ha dato un fisico particolare: molto elastico, che riparte immediatamente dopo essersi fermato per colpire, resistente, forte, poco soggetto a infortuni.
2) una testa particolare, caparbio nella volontà di affinare la tecnica e di migliorare i colpi (mi ricordo il dritto e il servizio agli esordi), fresco nelle decisione tattiche anche quando lo scontro si fa torrido
3) Stile di vita monastico: non beve, non fuma, va a letto presto, dieta supercontrollata senza nessun eccesso (ha mangiato un quadratino di cioccolata dopo aver vinto lo slam di FM), ha una cura ossessiva del suo fisico,
4)curiosità anche per altri sport: gli piace sapere cosa fanno e come si allenano i grandi protagonisti di altre discipline.
Tutto ciò non è fortuna ma un cocktail micidiale per essere il numero uno
certi commenti sono da luci nella notte spente….ma non ti senti in imbarazzo a scrivere ste cavolate?
Infatti Djokovic è così dominante sul duro dello Slam newyorchese che ha vinto la bellezza di 3 volte, Federer 5, e pure Nadal con 4 titoli lo superano. Pensa che è così storicamente difficile vincerlo che è lo slam con il numero più basso di titoli vinti nel maschile e nel femminile.
@ dino (#3419486)
Non e’ esatto, quando ha vinto AO nel 2008, ne aveva 20 e non 21. Compie gli anni a maggio.
si vero soprattutto nel 2 set poi si è ripreso un pochino
vero ha sorpreso anche il sottoscritto credo avessi ragione quando dicevi che è 2 spanne sopra gli altri
ieri avevi ragione devo ammettere che oggi Nole sentiva il match più di quanto pensassi
In base ai tuoi gusti..
Quello che abbiamo visto negli ultimi 15 anni dice ben altro..
Djokovic ha dimostrato di essere superiore sia a Nadal che a Federer in tutto e per tutto..
Mah, io trovo del tutto inutile sentenziare su chi sia il più grande tennista tra i 3. È ovvio che non esiste una definizione esatta di “grandezza” che metta tutti d’accordo. Il tennis , così come lo sport in generale non è fatto solo di numeri, ma di passione, di tocco, di emozioni ecc… Per me Federer è il tennis, ma per qualcun altro è Nole o Rafa, ed è giusto che sia così. Se però parliamo del più forte, da un punto vista proprio di dominio, continuità e completezza, obiettivamente Djokovic è il più forte di tutti. Ma più forte non vuol dire necessariamente il più grande
situazione SLAM
NOLE 22
NADAL 21 + 1 ( in collaborazione con Morrison che scavalca pateticamente il giudice dello Stato di Victoria )
è ovvio che se Nole avesse giocato da testa di serie nr.1 l’hanno scorso non ce n’era per nessuno avevi mica dubbi su questo
Nadal e Federer saranno stati anche un altra cosa..ma i numeri parlano chiaro , ad oggi Nole il più grande di tutti, e poi che altri record lo attendono , lo dice un federeriano ..andate nei forum di calcio a sfogare le vostre frustrazioni
@ Annie (#3419497)
Grande Annie!
Not too bad, not too bad
Non è così. Lui stesso ha detto che per certi aspetti si sente più forte adesso che 10 anni fa
si stava parlando di Nole soprattutto nel 2 set molto affaticato oggi cmq non era più del 65%
eh dai su ancora con sto grande slam ….lo sai almeno che negli States non è cambiato nulla?
@ Sudtyrol (#3419445)
Beh, la mancata partecipazione al R.G. 2023 di Nadal implicherebbe per questi la ovvia decisione di ritirarsi, ma il suo infortunio a Melbourne di circa 10 giorni addietro richiedeva un tempo di recupero di 6-8 settimane e pertanto non dovrebbero esserci problemi per il G.S. parigino che inizierà tra 4 mesi. E io mi auguro che lui ci sia.
@ Gianluca (#3419496)
Djokovic oggi ha fatto molti errori gratuiti?
Basta vedere quanti ne ha fatti lui e quanti Tsitsipas!
Un numero minuscolo di errori del serbo rispetto a quelli del greco che ha perso in 3 set, nonostante abbia concluso il mach con molti, ma molti più vincenti del serbo !
E proprio nel fatto di commettere pochissimi errori gratuiti che sta uno dei principali punti di forza dell’asso serbo.
Hai ragione. Non è che diciamo un eresia che uno Tsitsipas o un Medvedev o un Ruud o uno Zverev non valgono un dito del piede di quello che valevano, Djokovic, Nadal o Federer all’apice della loro forma. Confido però nei giovani. Alcaraz ad esempio a me piace, vedremo più in là, per il resto ancora poco o nulla.
Vedi tantissimi anni fa chiesero a Laver chi fosse stato il più forte. Rod, esponente del circoltennis,disse che la sfida a questo titolo tra lui e Rosewall fosse ad appannaggio di… Hoad. Un altro signore di cui non ti cito il nome (se conosci questo sport lo saprai benissimo) rispose che se avesse dovuto mettere in gioco la propria vita, e questa fosse determinata da un match di tennis, si sarebbe affidato a Pancho Gonzalez.
Io nel mio commento parlo di emozioni: per te il migliore è il recordman? È un parametro. Per me Bolt non è il più forte, preferisco Owens o Lewis ad esempio. Ma le emozioni sono altro: Lendl ha vinto più titoli di Mac? Ben per lui ma io ho amato il secondo senza denigrare il primo.Il rovescio di Nole è il migliore? Probabile ma io mi alzavo in piedi con quello di Edberg, non con il suo.
Per me lo sport è arte e come nell’arte mi interessa poco chi vende più opere o quanto vengono valutate per determinare chi io dovrei preferire in assoluto.E lungi da me cercare di convincere che io sia nel giusto perché non esiste un “giusto”.
P.s. non tocco l’argomento goat, per me inutile perché è come dire : chi è stato il più grande pugile di tutti i tempi?
Il goat …. termine secondo me usato a sproposito per questi fuoriclasse. Ma uno o due Slam in più, di uno o dell’altro fa poi tutta questa differenza? Solo nel tennis si sentono queste cose. Prendiamo altri sport. Chi è stato il goat tra Ali, Tyson o Rocky Marciano? Forse Tyson perché è un stato un paio di anni campione del mondo dei massimi più di degli altri due? O nel calcio, il goat era Pelé rispetto a Maradona perché in carriera (ed è vero) ha segnato più goal dell’argentino? Ma facciamola finita con questi paragoni con queste statistiche assurde, che per questi fuoriclasse valgono il nulla. Piuttosto godiamoceli questi campioni e celebriamoli tutti, sperando che per il bene di questo sport, ne nascano altri altrettanto, perché no, bravi come loro.
Australian Open 2021: Djokovic – Medvedev 3-0.
Beh, è quasi divertente leggere i commenti di chi, per simpatie personali, attribuisce a questo o quello dei 3 big pregi che rientrano nei propri legittimi gusti..quello che stona è l’affannoso bisogno di trasformare queste personali propensioni emozionali in valutazioni assolute che niente c’entrano col valore reale di chi anche oggi si è affermato nel primo Slam stagionale, che si è aggiunto ad altri 9 in questa sede, ad altri 2 sulla terra, ad altri 7 sull’erba, ad altri 3 su altro cemento..chissà quanti vincenti ha fatto Nole anche “solo” per portare a casa queste bazzecole, quanti rovesci micidiali lungolinea, incrociati stretti, in contropiede, sulle righe, nell’ultimo angolino, smorzati o alzati a “pallonetto”, con quel suono netto e cristallino che mi affascina sopra tutto..o dritti in accelerazione, potenti o rallentati, difensivi o offensivi, altrettanto variati a mettere in difficoltà l’avversario o a fare quei tanti bei punti diretti che hanno costituito le 154 partite vinte..ma non genericamente vinte,su giocatori qualunque, vinte anche su campioni come Roger e Rafa…eppure qualcuno non ha provato nessuna emozione, nessuna scossa, nessuna reazione a tutto questo, è rimasto imperterrito, distaccato, quasi annoiato, anche quando i colpi geniali e le difese estreme di Nole hanno reso innocui, impotenti i colpi di chi pure ha macinato vittorie e dettato legge per anni, adesso raggiunto e superato nella “capacità di vincere”..e non è la nostra emozione che conta, le nostre sono parole condizionate da tanti fattori di varia natura che si perdono nell’anonimato, conta quella del grande Nole che un anno fa era relegato nell’hotel dei migranti e oggi ha sollevato per la decima volta il suo trofeo preferito e ha raggiunto ad oggi il traguardo più importante del record Slam, per ora in condivisione, ma intanto c’è arrivato..
@ antonio (#3419491)
E di vittorie finals e grande slam virtuale 4 di fila e doppio golden master
Il livello del tennis attuale è basso basso. Djokovic è a dir tanto al 50% di quando era al top tipo 2011. Fa una marea di errori gratuiti e vince sempre in 3
Pe peeee, pe pe pe peeee…Brigitte Bardò Bardòòò….eeeeh, meu amigo Charlieeee…!!!! ❤️❤️❤️
22 slam, per ora…
record di anni da numero 1..
record di settimane al numero 1
record di master 1000
in testa agli scontri diretti con gli altri 2 fenomeni
e non sembra finita…
sei già il goat…..
e perche’ se e’ piu’ bravo non e’ colpa sua
Djokovic ha vinto gli A.O. nel 2008 all’età di 21 anni. Ma il
suo reale “avvento” risale al 2011 ) 24 anni.
Dal 2011 al 2022 i numeri dei “tre” sono questi :
Federer : 2 Wimbledon – 2 A.O.
Nadal : 9 R.G. – 2 Wimbledon – 1 US open – 1 A.O.
Djokovic: 7 Wimbledon – 8 A.O. – 3 US open – 2 R.G.
Si evince che Nadal ha surclassato gli altri due sulla terra
ma, per quanto riguarda il resto, non c’è stata partita.
In riferimento all’articolo io credo che più di quello che ha fatto, Tsitsipas non lo poteva fare. Il merito della risposta poco efficiente del greco sta tutta nel servizio di Djokovic. Uno dei più micidiali di sempre (classifica ATP) per precisione. Al contrario, il servizio del greco è stato disinnescato dalle fenomenali doti difensive del serbo. Diciamolo pure, Tsitsipas non ha proprio nel repertorio, armi che possano mettere in difficoltà Djokovic. 10 vittorie di Nole sugli ultimi 10 match disputati non sono un caso. Nole quest’anno riproverà secondo me a conquistare il Grand slam, anche se sulla terra rossa, dovrà penare contro gli spagnoli. L’irriducibile Nadal e soprattutto Alcaraz.
io ho detto 3 a 0
Nadal ha battuto in finale un fantastico Medvedev e ci ha messo 5 ore e una capacita’ tattica sovrumana (centinaia / migliaia di palle in back, senza mai perdere fiducia, finche’ Medvedev e’ crollato).
Djokovic non ha vinto con Medvedev (come Nadal) e si e’ preso una ranfellata che pianto come una fontana…
Facile dire a vanvera se c’ era Djokovic vinceva, facile scrivere che la terra e’ piatta, che i vaccini non servono, ecc. ecc.
Credo tu non abbia capito nulla.Dovrei stupirmi?
basterebbe la foto per capire di che atleta stiamo parlando the goat senza se e senza ma
Nole aveva il triplo di motivazioni rispetto il greco
Ribadisco: Federer e Nadal sono un’altra cosa. A buon intenditor poche parole
Complimenti,mi piace il garbo e la parzialità con cui commentate,anch’io non riesco ad appassionarmi al gesto di Djokovic,la prima volta che lo vidi giocare era sul Pietrangeli contro Soderling,giocava ancora con la Wilson,se mi avessero detto che avrebbe vinto così tanto non ci avrei mai creduto. Ahimè….ho sbagliato,fa parte di quei giocatori che visti da fuori sembrano abbordabili,ma che quando sei in campo ti fanno neri. È un gran campione! Io sono rimasto abbagliato da Federer,sin dalla prima ora e non voglio scivolare sul commento di chi sia il più grande di tutti i tempi,perché purtroppo in futuro arriverà qualcuno che ridimensionerà tutti.I record son fatti per essere battuti e tutti ce ne faremo una ragione. Sono curioso di vedere il RG con i due big in campo, sperando che non si incrocino prima della finale. Concordo sui Led Zeppelin. Buon tennis a tutti
@ Michele (#3419275)
Riguardo Alcaraz sono ovviamente d’accordo, su Medvedev per niente…ha fatto un ciclo di prestazioni mostruose contro tutti.
Si. Solo con loro la partita era aperta. Giocatori di altra categoria. Fossero nati in epoche diverse, sarebbe stato uno stillicidio.
Nadal non tornera’ più numero 1 e quest’anno non vincera’ il RG (se mai lo giocherà).
Praticamente stai facendo a pezzi il tennis come sport…ma ci sta visto che in Italia vige il circoltennis….
Allora deve essere vero che le nuotatrici con stile migliore della pellegrini sono comunque più forti, ok bubka saltava più alto ma mio nonno col razzo andava meglio, Bolt si veloce ma pistorius altro pianeta. .
Ecc. Ecc…