Australian Open: Sinner rimonta due set a Tsitsipas ma cede al quinto. Amara conclusione di una splendida partita
22/01/2023 13:28 
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Jannik Sinner
L’Australian Open 2023 in casa Italia si chiude agli ottavi di finale con un’altra sconfitta amara. Un boccone per nulla facile da mandar giù, la terza battuta d’arresto al quinto per un nostro giocatore dopo Musetti e Berrettini, anche se forse, stavolta, il “classico” e maldetto bicchiere è più mezzo pieno che mezzo vuoto. Jannik Sinner non c’e l’ha fatta a completare con una vittoria la seconda rimonta consecutiva da due set sotto, sconfitto negli ottavi di finale da un eccellente Stefanos Tsitsipas, 6-4 6-4 3-6 4-6 6-3 in 4 ore esatte di gioco. Una sconfitta amara per Jannik, ma a differenza dello scorso anno dove proprio vs. Tsitsipas subì una lezione durissima (e fu anche la miccia che innescò la clamorosa separazione da Riccardo Piatti), stavolta l’altoatesino dopo esser andato sotto non ha mollato affatto, è riuscito ad alzare il livello e l’intensità mostrando che razza di giocatore sia, e che sul piano atletico è migliorato in modo esponenziale. Ha rimontato uno Tsitsipas fortissimo ma un po’ calato sul piano fisico, imponendo la sua intensità e schemi sempre più offensivi. Alla fine del quarto set sembra che avesse la partita in pugno, con il greco solo aggrappato alla sua prima palla di servizio, e sempre in difficoltà nello scambio, soprattutto sul rovescio. Purtroppo nel quinto set l’azzurro ha iniziato a servire per secondo e ha sentito tantissimo la pressione nei propri game. Servendo sotto 1-2, si è salvato da 0-40, portandosi due pari, ma nel sesto gioco, di nuovo sotto 0-40 per troppi errori e scelte tattiche sbagliate, ha ceduto il turno di servizio che si è rivelato decisivo.
Un Sinner battuto, come lo scorso anno ancora da Tsitsipas, ma con una prestazione nettamente superiore a quella modesta dello scorso anno. Jannik ha mostrato di essere maturato e migliorato rispetto ad un anno fa. Altra grinta e resilienza, incredibile come sia riuscito ad incassare i momenti difficili e ricominciare a spingere e rischiare. Però ha perso… perché l’altro fondamentalmente ha giocato in modo impeccabile nel quinto set, sostenuto da una prima di servizio praticamente sempre in campo, e perché ha retto meglio la pressione giocando alla grande nei momenti decisivi. Sinner al contrario ma è mancato in alcune fasi che si sono rivelate decisive. Inoltre un dato statistico è la miglior foto del match: ha trasformato solo 4 palle break su 26, un dato davvero pessimo. Bravo Stefanos col servizio in varie chance da difendere, ma altre Sinner non l’ha giocate con la sicurezza e scioltezza necessarie.
È corretto sottolineare i meriti di Tsitsipas, che nei primi due set è stato superiore. Stefanos ha governato i ritmi di gioco con servizio e diritto, ha risposto meglio di Sinner ed è stato velocissimo ad arrivare sulla palla e variare continuamente, in modo da non dare ritmo all’azzurro. Dopo il calo evidente nel terzo e quarto set, dove è andato costantemente in difficoltà sotto il forcing superiore di Jannik, nel quinto ha ritrovato lucidità, energie e il servizio, andando a spingere e prendersi il campo già dalla risposta nei due game che hanno spaccato l’incontro a suo favore. Invece purtroppo nel quinto set Sinner non è riuscito ad essere incisivo in risposta, e questo l’ha pagato a caro prezzo.
Il “bicchiere mezzo pieno”, anche amarissimo da mandar giù, lo possiamo ritrovare per la reazione leonina e furibonda iniziata nel terzo set e continuata per tutto il quarto. Con le spalle al muro Jannik non ha mollato niente, anzi è stato bravissimo a crescere nella spinta approfittando di una minore velocità del rivale nell’arrivare sulla palla. È riuscito a spostare la partita sui binari del ritmo, della progressione, ha allontanato Stef dalla riga di fondo, si è aperto il campo e ha iniziato a lavorare bene la palla anche con la smorzata, che ha spesso tagliato le gambe al greco. È finalmente riuscito ad inchiodare il rivale a sinistra ed infilarlo a destra. Purtroppo nel quinto set, quando Jannik sembrava in controllo e più fresco fisicamente, ha avvertito la tensione. Ha sbagliato alcuni colpi non difficili e ha commesso alcune scelte tattiche errate, affrettando i tempi in alcune, troppo conservative in altre. Il break nel sesto game è stato decisivo, ma è corretto ammettere che Tsitsipas ha meritato la vittoria nel quinto set, servendo in modo incredibile (praticamente solo prime palle) e ritrovando quella velocità che gli permesso di riprendere il comando del gioco col diritto.
Sinner ha mostrato in campo quanto sia cresciuto rispetto al 2022, ma anche i limiti che ancora non gli permettono di fare quel salto di qualità necessario a battere in uno Slam uno dei migliori. Migliorato al servizio, un po’ in risposta ma non a sufficienza; un tennis che sta diventando più aggressivo ma che alla fine continua a dare il suo meglio quando si aggrappa a quel ritmo e progressione che resta oggi il suo punto di forza. Serve la massima lucidità e freddezza nel fare le scelte migliori nelle fasi delicate, oggi non c’è stata. Fisicamente invece i passi in avanti sono concreti.
È una grande delusione per come si era messa la partita, alla fine del quarto set c’era la sensazione che davvero ce la potesse fare. Purtroppo il tennis è una maratona, in tutti i sensi. Jannik sta completando il suo gioco, il suo fisico, una mentalità vincente. Questa sconfitta possiamo inquadrarla in questo percorso di crescita come una vagonata di esperienza. Fiele che speriamo gli servirà per continuare a spingere e crescere. Certamente, vedendo il tabellone di questi Australian Open, era bello sognare qualcosa di grandissimo…. che purtroppo rimane ancora discretamente ardito e lontano.
Marco Mazzoni
La cronaca
Sinner inizia alla battuta. Si vede subito uno Tsitsipas molto aggressivo alla risposta: palla profonda e via a comandare il gioco col diritto spostando l’azzurro. Un errore col diritto sul 15-30 costa a Jannik due palle break immediate da difendere. Il terzo diritto out (stavolta lungo linea da sinistra) costa a Sinner il BREAK. Chiaro il piano tattico del greco: rispondere alto, carico e soprattutto profondo per allontanare l’altoatesino dalla riga di fondo. Nei primi ha funzionato. Anche Jannik in risposta scatta molto aggressivo: tiene ai i ritmi dal centro del campo e forza gli errori di Stefanos che si ritrova sotto 0-30 e poi 0-40 col primo doppio fallo, provocato dalla posizione molto avanzata di “Jan” in risposta. Tre palle del contro break. Cancella le prime due con due diritti vincenti imprendibile all’uscita dal servizio. Con una seconda con un kick estremo “Stef” provoca l’errore in risposta. Sinner si procura una quarta PB con una bordata di diritto cross spettacolare, ma il greco si difende ancora col diritto stretto. 2-o Tsitsipas. Con un turno di servizio ottimo, Sinner muove lo score nel set, 2-1. Il set avanza spedito sui turni di battuta, Jannik ha trovato un buon ritmo nei suoi game, ma non riesce ad incidere in risposta, ad allontanare Stefanos dalla riga di fondo e nemmeno inchiodare il rivale sul rovescio, visto che il greco è molto molto rapido a correre e girarsi per colpire col diritto inside out. Però la prima palla di “Jan” esterna da sinistra è perfetta. Sul 4-3 ecco una scossa nel set. Tsitsipas commette un doppio fallo sul 15 pari, quindi Sinner trova una risposta di rovescio in allungo clamorosa, sulla riga, vincente. 15-40 e due palle break per Jannik. Si difende sulla prima Stefanos, slice perfetto esterno; FANTASTICO Jannik! Passa da difesa ad attacco con un diritto in corsa cross bellissimo, TsiTsi perde l’equilibrio nel recupero e Jan ne approfitta trovando un vincente di rovescio incrociato in anticipo. Contro BREAK, 4 pari, bravissimo l’azzurro ad approfittare della chance. Il livello di gioco di spettacolo in campo si è impennato all’improvviso. il greco si butta avanti, l’azzurro “sgomma” e lo passa. La palla corre velocissima, si esplora ogni angolo, splendido contrasto di stile tra la spinta di Jan e l’offensività di Stef. Purtroppo sul 30 pari un nastro beffardo porta in corridoio un diritto di Sinner, c’è una palla break per Tsitsipas. La prima è out… Non la gioca bene Sinner: cerca di inchiodare Stefanos sul rovescio, ma il tentativo di forzare col diritto lungo linea finisce lungo di poco. BREAK Tsitsipas, di nuovo avanti, 5-4, serve per il primo set. Con una game eccellente col diritto, Tsitsipas chiude 6-4 il primo set. Un buon set, ma Stefanos si è dimostrato più offensivo, più efficace, e bravo a variare continuamente altezza e traiettorie. Una mancanza di ritmo che l’azzurro ha pagato con troppi errori.
Secondo Set, Sinner al servizio. Con un turno solido si porta 1-0. Anche Tsitsipas parte forte, il diritto è super aggressivo e molto profondo, 1 pari. Il terzo game è fatale all’azzurro. Dal 30-15, prima sbaglia un diritto lungo linea in ritardo, finendo in corridoio; quindi senza prima di servizio spedisce un diritto d’attacco di poco largo, colpito con troppa fretta ma poco anticipo. Subisce il BREAK sul 30-40, bravo Tsitsipas a trovare un buon lungo linea, ma è stato avvantaggiato da un colpo cross poco profondo e poco angolato, tirato tutto da sinistra con troppo campo libero da difendere. Quando ti sposti così lateralmente, devi trovare o tanto angolo o tanta profondità e velocità, altrimenti… Tsitsipas serve avanti 2-1, il set (e il match) si fanno maledettamente in salita. La sensazione, in questo momento, è che il pressing di Sinner non riesca a tenere fermo il greco, a fare danni al suo schema: aggressivo e variare. Uno schema che, finora, ha portato Stefanos a condurre il gioco e purtroppo il punteggio. Cerca una reazione Jannik, si butta avanti dalla risposta, via a rete sulla seconda e la volée è eccellente. 15-30. Sbaglia poi un diritto cross a campo aperto, colpo tirato ancora con fretta e poco equilibrio. Era una chance splendida per volare 15-40, sprecata. La palla del contro break arriva lo stesso, sul 30-40 (in rete un rovescio di Stef). Ecco il BREAK per Sinner! Si butta avanti Tsitsipas, ma l’attacco è corto, Jannik passa e chiama l’applauso del pubblico. 2 pari, bella reazione dell’azzurro, tornato in parità nel set con forza. PUNTAZO di Sinner! Sul 30-15 si scambia a velocità altissima, Jannik trova un diritto lungo linea vincente praticamente in spaccata, di puro polso, fantastico! 3-2 Sinner, con una splendida smorzata. Nel quinto game si è giocato a ritmi molto alti e continui, e si è vista la qualità di Jannik con questo tipo di gioco. Ottimo Sinner al servizio in questa fase, con un paio di Ace nel game si porta 4-3. Tennis di grande qualità complessiva in questa fase del match. Sul 4-4 il greco sale in cattedra in risposta: provoca l’errore di Sinner, poi si prende il punto dopo un lungo scambio sulla diagonale destra, quindi si butta a rete e chiude in modo perentorio. 0-40, tre palle break delicatissime da difendere per l’azzurro. Con un passante di diritto splendido (attacco un po’ corto di Jannik) e quattro punti dominati in risposta, c’è un BREAK dolorosissimo Sinner. Come nel primo set, nel nono game il greco ha alzato il livello e va a servire per il secondo parziale sul 5-4. Jannik si prende il primo punto con una risposta sulla riga di rovescio, ma poi il nastro devia larga una risposta di rovescio. Sul 30 pari Sinner riesce a comandare lo scambio di ritmo e trova un vincente col diritto dal centro. 30-40, palla del contro break! Con una prima esterna molto precisa la cancella il greco. Con un Ace al T, quarto Ace del match, c’è il primo Set Point per Tsitsipas. Lungo il diritto, stavolta ha avuto fretta Stefanos. Un diritto in rete sul secondo set point, chiude il parziale 6-4 per Tsitsipas. Anche stavolta un break nel nono gioco ha deciso il set per il greco. Meglio Jannik in questo secondo set, ma le armi di Tsitsipas si dimostrano più efficaci di quelle di Sinner.
Terzo set, Sinner scatta alla battuta. Stef trova un rovescio lungo linea clamoroso, si va ai vantaggi. A fatica, Jannik vince il primo game. Fa il pugno, sembra ancora determinato in campo, ci crede nonostante i due set da recuperare. Stefanos incappa in un brutto game di servizio, un paio di errori banali gli costano il 15-40. Non le gioca bene Jannik, soprattutto la seconda, un errore banale col rovescio di scambio. Errore grave sulla pala break. Tsitsipas stecca un rovescio cross e concede una terza palla break. Ancora col rovescio, di scambio, senza nemmeno rischiare per prendere il punto, Jannik sbaglia. Le PB diventano 4, con un diritto cross violento da destra (2 su 11 finora nel match sulle PB). Col servizio si salva ancora il greco. 1 pari, chance sprecate da Jannik su colpi non difficili. Anche nel quarto game Sinner ha la palla break ai vantaggi, un po’ più falloso il greco, forse un filo calato nella velocità dei piedi. Ingenuo Jannik… Stefanos si butta a rete, l’azzurro arriva bene sulla palla ma, col lungo linea aperto, gioca cross e il rivale chiude. Non demorde Sinner, spinge tanto e si procura ancora una palla break, la 14esima nel match. Che classe Tsitsipas, si scambi e trova un’accelerazione di rovescio lungo linea bellissima, sulla riga. Ma ancora, troppo attendista l’azzurro, fin dalla risposta di rovescio troppo docile. Ma non demorde l’azzurro, con un bel passante lungo linea strappa la terza PB del game. Stavolta l’azzurro comanda col rovescio, allontana dal campo il rivale e trova una smorzata vincente. BREAK Sinner, finalmente, per la prima volta nel match, è avanti nello score con un break, 3-1 e servizio. Scatta in piedi il suo angolo, pugno alzato, può fare corsa di testa in un set. Arriva immediata la reazione di Tsitsipas, alza di nuovo la velocità dei suoi colpi, Sinner sul 30 pari cerca un back che non arriva nemmeno a rete. 30-40, palla del contro break. Rischia la smorzata l’azzurro, e funziona. Annulla una palla break (aveva ceduto le prime 4). Lotta e si porta 4-1 Sinner. Sul 5-2 la velocità di palla di Jannik fa male, è assai più consistente di quella del greco, che ha calato intensità nel suo tennis. Si porta 0-30 l’azzurro, a due punti dal set. Con una risposta vincente di rovescio sul 15-30 (Tsitsipas totalmente fermo), arrivano due Set Point per Sinner. Out il passante dell’azzurro sul primo (non impossibile); in rete un diritto di scambio sulla seconda. Arriva il terzo Set Point con un bel passante, ma con la prima palla il greco si salva di nuovo. 5-3 Sinner, serve per il terzo set. Due Ace, 40-0 e altri tre Set Point. Terzo Ace di fila! Chiusura autorevole, 6-3 Sinner. Un set meritatissimo, ha condotto il gioco, ha mostrato un’intensità maggiore e superiorità fisica, mentre il greco è un po’ calato. Nonostante troppe chance non sfruttate Jannik ha vinto un set che lo riporta in partita.
Quarto set, Tsitsipas scatta alla battuta. Qualche errore di Jannik, Stefanos avanti 1-0. Più attento al servizio l’azzurro, piedi molto vicini alla riga di fondo, grande spinta e via. A zero (il secondo turno di fila) si porta 1 pari. Nel terzo game il greco è evidentemente meno intenso, meno rapido a cercare la palla e scaricare velocità e profondità nello scambio. Cerca anche una pessima palla corta, si va ai vantaggi. Sbraccia malamente col diritto cross Stef, ecco la palla break per Sinner. Niente prima palla in campo… Sinner risponde da molto dietro, cerca un S&V Tsitsipas ma la risposta muore in rete cercando il lungo linea. Da difesa ad attacco, eccellente Jannik nello scambio, gran tocco e la palla corta dopo aver spostato il rivale è vincente. Seconda palla break per l’azzurro. ECCO IL BREAK! Corre a rete a riprendere la palla corta non ottima del rivale e strappa il servizio a Stefanos. 2-1 e servizio Sinner, netta la differenza di intensità fisica in questa fase del match a favore dell’azzurro. L’inerzia del match è TOTALMENTE ribaltata a favore dell’azzurro. Tsitsipas ora gioca più corto e perde campo sotto gli affondi di Jannik. Il greco non ha più l’energia per anticipare e variare ogni colpo, è costretto ad “accettare” il ritmo e intensità di Sinner, che su questo tipo di tennis è fortissimo. Con una prima palla esterna perfetta e poi un gran forcing siamo 3-1, ha consolidato il vantaggio. TsiTsi è in crisi anche nel quinto game, crolla 15-40, due chance per il doppio allungo per l’azzurro. Con un Ace (solo un millimetro di riga) e poi un’altra prima esterna, si salva il greco. Sinner impone un ritmo folle, arriva la terza palla break. Ancora tutto avanti il greco, cancella anche questa. Resta aggrappato al set con le unghie Stef, 2-3. Vola Jannik nel suo game, 4-2 e poi punge in risposta, domina il campo in difesa e contrattacca per lo 0-30. Risposta profonda e Stefanos carica mala col diritto, 0-40, tre palle break! Bene Tsitsipas col diritto, sotto massima pressione, 30-40. Ace esterno, alza il pugno verso il suo angolo. Con altre tre chance annullate, siamo 4-3 Sinner. 26 le Palle Break ottenute da Jannik, solo 4 trasformate. Per fortuna al servizio ora quasi non si gioca, il ritmo imposto dall’azzurro è terrificante e il greco non lo regge più, sbaglia dopo 3 o 4 colpi. 5-3 Sinner, che serve per chiudere il set sul 5-4. Inizia male l’azzurro, un errore in scambio banale. Si riscatta con un Ace, il nono del match. Altro Ace! 30-15. Poi doppio fallo, di un pelo… 30 pari. Momento critico. Entra invece la prima da destra, 40-30 e primo Set Point! Altra prima, SET SINNER! 6-4, un unico break, tante chance sprecate, ma anche un livello di gioco salito e una fisicità nettamente superiore al rivale. Si va al quinto set, con l’inerzia tutta dalla parte dell’azzurro.
Quinto set, Tsitsipas serve per primo, piccolo grande vantaggio. Inizia con un pessimo errore Jannik, uno smash facilissimo in rete. Stefanos ringrazia e serve bene, 1-0 avanti. Solo nella finale di Roland Garros 2021 il greco ha perso da due set di vantaggio, mentre Sinner solo in questo torneo, al turno precedente vs. Fucsovics, ha rimontato da due set sotto. Sinner serve bene e gioca con frequenza la palla corta, perché il greco risponde molto dietro e non la legge. A zero l’azzurro si porta 1 pari. Sinner spreca una chance sul 30 pari, sulla seconda di servizio ha rischiato una bordata che però esce. TsiTsi con una prima esterna eccellente si porta 2-1. Il greco sembra disperatamente aggrappato alla sua prima di battuta, negli scambi tende a pagare, meno sicuro con le gambe e rapido nell’arrivare sulla palla, soprattutto sul rovescio, ora più corto e spesso facile preda del forcing di Jannik. Come nel secondo game, Jannik inizia con un erroraccio il primo punto, altro smash non difficile. Doppio fallo!?!? Attenzione, due terribili regali dell’azzurro e 0-30. Si alza in piedi Cahill, cerca di incitare Jannik nel primo momento difficile dell’ultima ora e mezza di match, da quando ha preso il vantaggio nel terzo set. Comando Sinner lo scambio, ma il diritto d’attacco dal centro è lungo!!! Mentalmente ha pagato il primo errore, e ora, con tre regali, è sotto 0-40, 3 palle break, le prime dal quinto gioco del terzo set. Salva la prima, rovescio di risposta out di Stefanos. Con grinta vince uno scambio lunghissimo, con la palla che gli resta miracolosamente in campo. 30-40. Prima palla in campo, e 40 pari! Con 5 punti di fila, Jannik regge mentalmente e impatta 2 pari. Granitico in questa fase, si è ripreso dopo essersi complicato la vita da solo. Il match è una battaglia, fisica e di nervi. Ritrova un buon turno di battuta Tsitsipas, 3-2. Sesto game, di nuovo in difficoltà Sinner. Inizia male con un errore; non gli entra la prima di servizio ed è costretto a rincorrere sotto i diritti di uno Stef ora di nuovo rapido coi piedi. 0-30. Un diritto scaraventato malamente da destra fuori un metro, gli costa un altro 0-40 dopo quello del turno di servizio precedente. Altre tre palle break da annullare. Bene sulla prima, diritto in contro piede vincente, 15-40. Ace! 30-40. Ne resta una… Sbaglia Sinner per primo nello scambio, il BREAK per Tsitsipas arriva. Sinner aveva la chance di incidere col rovescio, ma tirato un colpo corto, interlocutorio, sul quale Stefanos si è girato col diritto e ha spinto. Brutto game, troppi errori, pagati a prezzo carissimo. 4-2 Tsitsipas, serve avanti, e serve bene. Con un Ace si porta 40-0 e chiude il game a 15. Ingiocabile con la prima, bravo Tsitsipas a consolidare il vantaggio e portarsi 5-2. Dopo aver dimostrato una freddezza e solidità clamorose, nel quinto set Sinner si è irrigidito. Continua a spingere e crederci, con potenza resta in scia sul 3-5, ma ora è il greco a servire per il match. Spinge col servizio, spinge col diritto TsiTsi, mentre la risposta di Sinner non passa la rete. 30-0, a due punti dal match. Troppo bravo Stefanos a giocare praticamente sempre la prima palla (21 prime in campo su 23 servite nel quinto). Con un’accelerazione straordinaria, Tsitsipas si porta 40-15, due Match Point. Diritto vincente in contro piede. Game Set Match. Bella stratta di mano tra i due. Bravissimo il greco a ritrovare intensità e numeri nel quinto set, dopo un calo evidente nel terzo e quarto. Sinner esce dal campo sconfitto, ma con una prestazione nettamente superiore a quella dello scorso anno. È mancato in alcune fasi importanti, e non puoi non sfruttare così tante chance, ben 22 palle break non sfruttate, mentre Tsitsipas 5 su 11.
(3) S. Tsitsipas 
vs (15) J. Sinner 
TAG: Australian Open 2023, Jannik Sinner, Stefanos Tsitsipas
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@ Detuqueridapresencia (#3414726)
Ora che ho smaltito, ti quoto. Infatti ho commentato in tal senso in un altro 3d.
I punti non si contano ma si pesano. Tuttavia Sinner ha fatto più vincentì meno errori gratuiti, ha avuto percentuali migliori come punti sia al servizio che in risposta, ha avuto palle break in 11 turni di servizio di Tsisipas Vs 7. Tsisipas ha dovuto giocare 34 punti in più sul servizio dove come è evidente ha sofferto tantissimo. Mettiamola così è come se nel basket tiri meglio da due, da tre fai più rimbalzi e poi perdi perché metti pochissimi tiri liberi…
Quello che a me da fastidio è il pensare che un incontro agli ottavi sia per alcuni la vera finale. La vera finale è quella che è. Questi. Tifosetti. Mi irritano lo ammetto. Ma li capisco, fanno il loro mestiere
Non ho potuto vedere la partita purtroppo, però, guardando i dati, è stato poco cinico nei momenti importanti a giudicare il numero elevato di PB fallite…
Io non ho nessuna bile verso nessuno. Il senso di quello che ho scritto è che non è la prima volta che lui arriva vicino o vicinissimo alla vittoria contro uno dei fortissimi, Alcaraz escluso, sia nelle 2/3 che nelle 3/5, me ne ricordo anche 4 o 5 di partite così “quasi vinte”, ma poi alla fine non le vince mai. Da qui mi è venuta in mente quella frase
“It was a long match, guys, I feel like I spent an entire century in this court playing tennis,” said Tsitsipas to the crowd in his on-court interview. “It felt so long. What a great night… I’m really excited to be sharing moments like this on the court, especially in Australia
Jannik ha dunque spinto Tsitsipas a dare il 100% e di piu per vincere. E’ stata talemten da dura da essergli sembrato di stare in campo un secolo.
Da queste parole deve ripartire Jannik. L’anno scorso meritava tutte le critiche che ha ricevuto, perche si era arreso in 3 set senza quasi opporre resistenza. Si era fatto travolgere in modo davvero netto.
Ma stavolta non si puo’ dire che non ci abbia provato. Il greco ha dovuto tirare fuori il massimo e di piu.
Altra considerazione: E’ vero, adesso Tstitsipas e’ 5-1 su Jannik, ma di questi solo 2 match sono stati giocati su cemento outdoor mentre non si sono ancora mai affrontati su cemento indoor che e’ la supercicie di jannik…
E lo stesso Tsitsipas, se dobbiamo parlare di bestie nere: fino a qualche mese fa era 1-7 con Medvedev…poi il greco, sfruttando anche il calo del russo, che non e’ piu ai livelli del 2021, ha cominciato a invertire la tendenza…ma la situazione di avere una bestia nera nel circuito, l’ha provata pure Tsitsipas con Medvedev, e l’hanno provata quasi tutti con i big3 in carriera 😀
@ Emma_Woodhouse (#3414521)
Ho avuto lo stesso pensiero dalla stessa partita. Io da profano penserei a qualche esperto di yoga o simili x imparare ad estraniarsi dal punteggio e giocare ‘in ‘automatico
Il problema che vedo è solo uno: Sinner gioca a braccio sciolto e fa grandi cose se non è sotto pressione ed ha una sua versione pessima in momenti decisivi contro big con numerosi unforced e nervosismo. Un Rune (e naturalmente anche Alcaraz) invece quando gioca bene da lui le pressioni al favorito e quindi vince e non ha paura dei big! Il dare il meglio del suo gioco nei momenti importanti contro avversari che intimoriscono fa tutta la differenza del mondo con chi ha davvero mentalità vincente se sta giocando alla grande e non scioglie quando conta! Berrettini e Sinner giocano alla grande ma hanno una versione B perdente (possono cedere all’inizio cedendo set o alla fine ma che cedano è sicuro) quando più conta e l’altro gli fa paura (può essere Djokovic, Nadal, Federer Tsitsipas etc. che nei grandi tonei sono per loro mostri sacri)!
Per ora 0. Poi basta essere convinti. Sono tre anni he te ne fai una ragione. Io credo sia giusto avere aspettative,ci mancherebbe,ma il tifo non da buoni consigli. Calma..il ragazzo crescerà,ma non è un fenomeno.
Ho appena letto questo tuo pronunciamento Non ti dico quale operazione sto compiendo Speriamo bene!!!
@ sander (#3414599)
Concordo in toto. È come se ancora non riuscisse a fare quel passaggio per diventare ‘grande’, riuscendo a battere i giocatori (top) anagraficamente più grandi di lui.
@ Gianluca (#3414458)
Per citarne uno, l’anno scorso ha sconfitto Alcaraz in finale, andando vicino a ripetersi all’interno di uno slam che alla fine ha vinto lo spagnolo (di fatto la loro è stata una finale anticipata). Dove non sarebbe al livello dei migliori? Se questo per te è essere oggettivi stai messo male male
Caro Marcauro, ne sono convinta anche io… Ho postato un’ora fa un mio commento dove affermò le tue stesse sicurezze ma non me lo hanno pubblicato…
“Oggi Tsitsipas contro Korda sarebbe andato a casa…” Sei proprio sicuro? Beh se si incontrano in semifinale giocatici tutto su Korda Se sei così sicuro Oggi Korda poteva tranquillamente uscire con Hurkacz Che non è proprio un fenomeno La realtà è che Jannik se l’è giocata contro uno dei due grandi favoriti del torneo Bastava qualche errore in meno Ma questo è il tennis Bravo il ragazzo greco
Io penso ad AO di un anno fa
Poi ripenso ad AO di oggi
E credo che AO del prossimo anno sarà diverso perché i progressi sono evidenti a tutti (a parte un manipolo di leoni da sofà)
complimenti a Tsitsipas e a Sinner grazie lo stesso per avercela messa tutta e per una prestazione più che convincente.
incontro spettacolare e intenso giocato sostanziamente alla pari.
dispiace per il set finale in cui Jannik ha pagato forse per un pizzico di energia in meno rispetto all’avversario che ha sfoderato tutta la sua forza dei giorni migliori al servizio
@ AriforJannik (#3414669)
Tutto giusto, pero Tsitsi
Non dimenticha il tennis nei prossimi 5-6 anni, e nel fratempo crescono anche gli altri.
In ogni casi Jannik rimane con i migliori
Oggi il nostro campioncino ha giocato alla grande e non ha niente NULLA da rgimproverarsi…manca un pochino di esperienza e lucidità…ma aveva davanti un giocatore di tre anni più vecchio e che è fortissimo ( e nonostante ciò non ha ancora vinto uno Slam e ha vinto solo si fa per dire due master mille su terra). Jannik sta facendo passi da gigante e ha fatto bene a lasciare Piatti…tre pochissimo coglierà e noi con lui i frutti di questo duro lavoro…ci ripagherà con l’auto interessi !!!
Che Sinner sia un gran bel giocatore è indiscutibile. Fisicamente al top, solido sui colpi da fondo, a volte con pressing martellante ed asfissiante. Giocatore serio, mai fuori dagli schemi, atleta e professionista esemplare.
Oggi purtroppo non è mai andato vicino alla vittoria, come è spesso accaduto in passato contro Tsitsi.
Sotto di due set a zero nettamente, in difficoltà sul dritto e con brutti errori nei games importanti di battuta, ha reagito bene, ma approfittando di un calo vistoso del greco, che ha davvero sbagliato tanto, e che è apparso in condizioni fisiche non ottimali.
Nel quinto set, 33 punti del greco contro 21 di Sinner, divario impietoso. Senza considerare che già Sinner nel 4 games del quinto si è salvato per miracolo. Oltre ai dati su % prime, gestione palle break.
I mumeri degli head to head sono duri, Sinner è giovane ed avrà tutto il tempo dalla sua parte.
Mancano secondo me degli aspetti importanti dal lato mentale, killer instint, freddezza, spregiudicatezza, serenità, che difficilmente potranno sensibilmente migliorare.
Oltre che variazioni, rotazioni, discese a rete, anche in controtempo, serve and volley, slices che non sono nelle sue corde.
Molto migliorate invece, prima e seconda di servizio, % di prime e numero di aces.
In sintesi, ho avuto la sensazione che Sinner partite come queste, difficilmente le vincerà.
Nonostante la bella mentalità, il bel gioco a tratti, e la grandissima reazione.
@ grandepaci (#3414501)
A parte rune in tutti hanno vinto un 250
Hai centrato il punto, non tanto per l’importanza della scelta perchè la predisposizione attuale energetica di jannik era quella della sconfitta ma sulla motivazione della scelta.
Faccio una domanda. Perchè secondo voi Jannik ha vinto il sorteggio e ha scelto di servire? Di prassi conviene fare sempre servire l’avversario a freddo. Perchè secondo voi ha scelto così? Io una risposta ce l’ho.
@ il capitano (#3414590)
Hai ragione, oggi ha dovuto sfacchinare 4 ore…gli rimangono sulle gambe nei prossimi match
@ WIMBLEDON 2022 numero 7 (#3414487)
I pugneti.fano parte dells preparazione memtale, per disturbare
l’avversssario, metendoli il pugno davanti la facia.
Ari…manca poco ma ancora non ci siamo…ma sono straconvinto che al massimo tra due anni arriverà uno Slam e molti master mille… non dimenticare che aveva davanti il n. 3 del mondo!!! Che ha tre anni più di lui…Tsitsipas tre anni fa perdeva regolarmente dai più forti di lui…se nel resto della stagione giocherà sempre così io credo che già questo anno arriverà almeno un master 1000 e almeno una semifinale slam…lacosa importante è che il suo fisico è più forte e anche la sua testa…manca poco Ari…te lo garantisco!!! Molto poco….
Mi ero già autocensurato perché non sono commenti che abitualmente scrivo ma siccome hai fatto in tempo a rispondermi, mi scuso pubblicamente per la mia scortesia. Soni solo sportivamente amareggiato. So bene che i guai sono altri .Poi ho i miei guai come tutti, più di alcuni,ma meno di altri ma ciò non mi esime comunque dall’essere educato anche se si commenta una partita di tennis.
Non so quante palline decisive sono uscite per meno di mezzo centimetro..
Al contrario a Stefanos sempre dentro di niente.
e il nastro sempre contrario a lui e favorevole al greco ..
E questo succede da sempre . Ma dovrà girare. Mannaggia!!! Dovrà girare!!!
Comunque, spedizione Italiana sostanzialmente negativa. Molto deludenti le sconfitte di Nardi al primo turno delle quali e quelle di Musetti e Berrettini al primo turno dell’MD. Bene Sinner, poteva fare qualcosa in piu’, ma ci fa ben sperare. Benissimo Bellucci, complimenti. Gli altri, più o meno, secondo aspettative attuali.In generale vorrei più agonismo, forza, concentrazione e sfrontatezza.
@ Superbrat (#3414628)
Quello che mi chiedo io è….. Ma il controllo dell’ansia nei punti chiave si può imparare? O è una cosa innata.
Speriamo nel caso di Sinner che si possa imparare….
@ Palmeria (#3414639)
Quattro quinti pieno, che è più di tre quarti, perché all’ unità manca un quinto, che è più piccolo di un quarto, così manca di meno al tutto pieno. Così ragionavano i grandi matematici greci(TSI Tsipas confermerebbe). Già quest’anno vedremo di più. Grande Jannik, sei il migliore che abbiamo mai avuto!!!
Io avrei detto l’esatto contrario: se Sinner avesse pescato uno degli altri 14, (escludendo Djokovic),avrebbe vinto !
Un po meglio 2/9..
con piatti il ragazzo migliorava costantemente…ora l’impressione e’ che non faccia piu’ progressi.
Sinner mi sembra un Korda più scarso (stessa facilita’ di colpire da fondo ma enormemente più classe e più carte pel cieco-unitense). Oggi Tsitsipas contro Korda sarebbe andato a casa incassando un bel 3azero. Quinto set davvero di basso livello pel sud tirolese. Bene il terzo e quarto con un Tsitsipas assente e non appena ha accelerato nel secondo ha ottenuto facilmente il set. Insomma tra Sinner e Tsitsipas 2 galassie di differenza. Non poteva andare diversamente.
Tre anni in più e circa 200 partite in più. Alla fine ha vinto di esperienza e aiutato tanto dal servizio con il 90%. Jannik poteva reggere con il servizio ma ha avuto fretta nello scambio e ha fatto troppi errori. Avere tante palle break
è positivo, vuol dire che ha risposto bene e costretto Tsisipas a giocare tantissimi punti sul servizio dove, a parte il quinto, ha sofferto tantissimo. È mancata un pò di freddezza ma va bene, la crescita continua…
Tuttavia anche i due primi set sono stati equilibrati decisi dalle palle break mi sembra che Tsisipas le ha sfruttate al 100% mentre Jannik poco più del 10%.
Anche per me è così… Vorrei piangere. . ma, caro First, hai visto Jannik rientrare negli spogliatoi?? Camminava come fosse il più triste essere umano del pianeta… E allora, forza tutti… Tiriamoci su!!!! Il suo e nostro giorno arriverà… Presto …
lasciamo che consolidi i miglioramenti al servizio e la prossima
volta non ci sarà bisogno di arrivare la quinto, vincerà prima
Ma non è solo quello, ha tanti aspetti in cui può migliorare e
l’umiltà e la tenacia per mettersi in discussione e lavorare
Tre anni in più e circa 200 partite in più. Alla fine ha vinto di esperienza e aiutato tanto dal servizio con il 90%. Jannik poteva reggere con il servizio ma ha avuto fretta nello scambio e ha fatto troppi errori. Avere tante palle break
è positivo, vuol dire che ha risposto bene e costretto Tsisipas a giocare tantissimi punti sul servizio dove, a parte il quinto, ha sofferto tantissimo. È mancata un pò di freddezza ma va bene, la crescita continua…
Come dice zio Beppe di Cantù: mavadavial…..
Stra-quoto!!! Bravo, bellissimo messaggio. E coraggioso, scritto in mezzo a questo mare di commenti di gente che è contenta anche se Jannik ha perso. Vedono tutti miglioramenti (ha giocato meglio del solito ma l’impegno era grosso conl n. 3 del mondo), ma ha cannato 26 palle break, roba da guinnes dei primati. Ne avesse fatta sua qualcuna (anche solo un terzo, diciamo, forse al quinto non ci sarebbe neanche dovuto arrivare, la faceva sua prima. “Vagnozzi va bene per i nostri atleti di secondo piano che vogliono entrare nei 100 ma non lo vedo all’altezza di allenare qualcuno che ha le ambizioni di Jannik” è la frase del giorno. Grande!
Candidati tu
@ Hellas-First (#3414587)
Vai a cagare ad Atene per favore
Praticamente oggi c’è stata la finale anticipata
Ci ho creduto, devo essere sincera, ci avevo creduto… Perché si, avevo visto Tsitsipas ricominciare a servire bene ma pensavo che Jannik avrebbe potuto vincerla comunque..
e invece è mancato ancora qualcosa, qualcosa in i fatto di freddezza.
sicuramente si è trovato a sbagliare quello smash e vecchi fantasmi gli sono venuti incontro.
gliel’ho visto negli occhi, aveva l’espressione un po’ smarrita aveva perso la la tigre.
sì lo so, lo capisco che è più facile essere aggressivi quando non hai nulla da perdere, lo capisco …
ma è un aspetto del gioco che può migliorare, che si può allenare.
chi dice che il killer instinct non può essere allenato, secondo me sbaglia: è successo a molti altri giocatori che in età giovanile avevano presentato incertezza nel chiudere punti o partite ma che poi avevano risolto il problema con l’aiuto dei tecnici giusti .
Anche Tsitsipas si è dimostratoj molto più esperta e fermo nel carattere, rispetto a qualche anno fa, quando sbroccava molto facilmente, tirava via racchette, pallate ecc.
invece in questa partita è rimasto concentrato, è rimasto sul pezzo, ha recuperato tutte le energie che gli erano rimaste ed è riuscita ad averla vinta..
C’è chi scrive: smettete di dire che è giovane!!!
ma perché dobbiamo smettere di scriverlo: è la verità!
Jannik è giovane..
ci potranno essere stati o ci potranno essere nel futuro giocatori più forti e più precoci di lui, già pronti a vincere tutto a 21 anni o addirittura prima…
ma ci sono stati per la maggior parte giocatori che hanno cominciato a vincere cose importanti a 23 e 24 anni. lo stesso Stefanos, che in questo momento non so con precisione se abbia 24 o 25 anni o 23, non lo so..
Però ancora non ha vinto uno Slam, no, non l’ha vinto.
Quindi non è giusto dire che Jannilk non lo vincerà mai perché lui le possibilità le ha, eccome!
non è giusto dire che quello che non ha ora non lo potrà mai avere perché il tennis da sempre è uno sport che è continuamente allenabile e migliorabile.
Guardate i grandi giocatori:il Nole di oggi non è il Nole di quando aveva 25 anni o solo 21 e mezzo come il nostro ragazzo….
lo so, tutti desideravamo che lui vincesse oggi e tutti abbiamo creduto ad un certo punto che lo avrebbe fatto, ci sarebbe riuscito, io in primis. Perché sì, io ci avevo creduto…
ma non gli è riuscito, ancora qualcosa è mancato e vorrà dire che dovremo aspettare il prossimo slam..
il prossimo sarà il Roland Garros, sicuramente non la sua superficie preferita…
ma se non sarà quest’anno sarà l’anno prossimo..
anche Vagnozzi ha detto in una delle sue ultime interviste che manca ancora qualcosa a Jannik, nei termini della sua forma fisica e mentale e della sua completezza tecnica.
Ma se facciamo un confronto, un paragone con la partita degli Australian Open contro Tsitsipas dell’anno scorso, noi vediamo delle immense differenze, vediamo una crescita di Jannik a tutto tondo, su tutto quanto: sul servizio, la palla corta, la discesa a rete.
quei punti che ha fatto oggi con le palle corte e le vollees, l’anno scorso non li aveva acquisiti perché quelle tecniche proprio non le sapeva eseguire.
ribadisco che la colpa di ciò non era di Vagnozzi, che allora ancora non era il suo allenatore.
La colpa era di Piatti che non gliel’aveva insegnate quando avrebbe dovuto farlo.
Quindi dall’ anno scorso a questanno c’è stata una crescita esponenziale e quando Jannik lui imparerà a gestire tutti quei colpi di fine game, che oggi ne ha mandati fuori una marea, sì, fuori di un dito, mezzo dito, un millimetro ma fuori…
Jannik li ha sbagliate perché ha spinto troppo: deve imparare a spingere meno, in quei frangenti.
ma in quel momento lui è là, è là da solo, con una racchetta in mano a mandare quella accidenti di pallina dentro quelle righe…
Ma gli viene da fare così, è il suo istinto e non è una cosa facile da cambiare, soprattutto quando ti stai giocando qualcosa di così importante.
imparerà perché si stancherà di mandare le palline breack o match sul nastro o fuori di un centimetro… si stancherà.
e riguardandosi, insieme al suo staff, vedrà qual è l’errore, ché è così lampante e smetterà di farlo.
per il resto, Jannik è già un fortissimo giocatore, è già un campione e noi in Italia non abbiamo mai avuto un giocatore così..
quindi bravo Jannik che eri sotto due set a zero e sei salito due pari!
bravo, Jannik bravo, che hai rivoltato tutta la tua vita e tutta la tecnica del tuo gioco per diventare un giocatore più completo.
dimostri un coraggio da leone ed un valore morale applicato allo sport notevolissimo!
grazie Jannik per queste bellissime esperienze che ci doni per queste bellissime ore che passiamo davanti alla televisione a guardarti giocare a tennis, vincere o perdere importa fino ad un certo punto…
la pallina è tonda …
è un vecchio detto ma realistico.
anche oggi va bene, ha perso…
la prossima volta vincerà…
Grande Dancas
Sottoscrivo
Non vi preoccupate,ancora è molto giovane per crescere…..Come dicevano di Balotelli molto tempo fa….Non ricordate?
Se Tsitsi avesse giocato contro Nole non avrebbe messo 24 prime su 26….la differenza è tutta lí…quel tarlo che si insinua nella mente dell’avversario impedendogli di giocare al meglio i punti decisivi.
Sanguinano i breakpoint…troppa fatica… l’impressione da dare è che se arrivi a breakpoint sei fritto.
Per hè Jannik è una roccia e si dice”vabbè, successo nulla, sotto col prossimo” ma l’avversario si dice “vabbè,tanto li salvo sempre, non è nulla”….
Ultissimansa ANSA: Oggi è fuggito un aiuto-figurante dal circo Togni
Eccolo! Trovato!
Purtroppo è così.
Quando a 18 anni esplodi come astro nascente del tennis,il mondo intero inizia ad osservare ogni tua mossa, ogni tuo piccolo passo per diventare “grande”. Incominci a fare risultati nei piccoli tornei, poi in quelli grandi e l’asticella si alza sempre di più.
Poi però decidi di cambiare allenatore per smuovere le acque e vieni travolto da un anno di infortuni.
E così ti ritrovi a Gennaio nel primo slam del nuovo anno, dove devi affrontare il n.3 del mondo e sei chiamato a dare delle risposte definitive contro la tua bestia nera.
Inizia la partita , vieni travolto da Tsitsipas che gioca un tennis d’anticipo e muscolare perfetto e ti ritrovi sotto di 2 set.Ma no, non può finire così, non un’altra volta !!
Allora prendi coraggio e incominci a macinare tennis e ti ritrovi al 5 set. Qui,il greco ritrova la solidità dei primi 2 set e tu che hai tanto speso per rimettere in piedi la partita cedi un break e ne esci sconfitto.
Ce la farò oppure no a diventare “grande” anche io? Questo è il pensiero che inonda la testa di un Sinner claudicante che attraversa il tunnel a fine match.
Deve essere pesantissimo psicologicamnete tutto questo.
Io sono sicuro non solo che diventerà “grande”, ma “grandissimo”.
Ogni boccone amaro ingoiato fino ad ora non farà altro che rendere più dolce la vittoria.
Chiedo solo a tutti voi ( ed anche a me stesso) di pazientare tanto quel momento arriverà. Anzi godiamoci il viaggio prima di raggiungere la meta.
Ripeto.
Troppe occasioni perse ti rimangono nella testa.
Molti continuano a parlare del servizio, ma se vediamo i numeri oggi Jannik non ha servito peggio del greco. Ma ha giocato male i punti importanti. Nel quinto set ha sbagliato tantissimi colpi a chiudere.
Le disaminae tecniche che piacciono tanto qui dentro vogliono dire poco. Rune ad esempio non ha nulla più di Sinner a livello tecnico. Ma vince di più. Un po per fortuna, un po perché ha quella che i napoletani chiamano cazzimma. I nostri, jannik incluso l, non c’è l’ hanno.
Le aspettative erano altre. Ormai vicino a i 22 anni ha vinto una beta sega. Poi se le aspettative son quellle degli ottavi allo slam va benissimo così. E dietro stanno venendo fuori ogni mese nuovo talenti.
Anche stavolta la prima di servizio ha fatto la differenza
O sono troppo giovani.
Partita, quella di oggi, veramente difficile da decifrare. Mi pare giusto vedere il bicchiere mezzo pieno: Jannik ha rivaleggiato – dominando anche per lunghi tratti – contro uno dei migliori, tecnicamente, fisicamente e tatticamente. Anche il risultato dei primi due set mi è sembrato leggermente bugiardo, perché la partita era in sostanziale equilibrio. Rispetto all’anno scorso, mi sembra che siano stati compiuti passi da gigante. L’anno prossimo, forse già quest’anno, Jannik sarà in grado di competere per vincere queste partite, e quindi uno Slam. Come del resto lo affermava ripetutamente e perentoriamente il commentatore inglese del mio streaming.
E tuttavia, è doveroso soffermarsi anche sul bicchiere mezzo vuoto. In una partita che avrebbe meritato di vincere (fermo restando che anche il Greco, che ha fatto una signora partita, meritava), è mancato nei frangenti più decisivi, che hanno rotto l’equilibrio a favore di Tsitsipas. Le statistiche sui break point sono una sentenza, ma anche una fotografia corretta di quanto è successo oggi: in alcune circostanze, ha giocato bene il Greco, ma in altre, è stato Sinner a peccare. Credo che gli manchino ancora un po’ di freddezza e di lucidità nei momenti tipici: a volte forza i ritmi quando non dovrebbe, altre volte invece è troppo attendista. È stato tradito, quest’oggi, proprio dalla “testa”, che pure a suo dire è uno dei suoi punti forti. Il 5° set ha espresso un concetto inequivocabile: Tsitsipas è salito in cattedra, servendo praticamente solo prime, mentre Jannik è calato proprio al servizio, dopo avere battuto per quattro set incredibilmente bene. Questa flessione non può essere fisica; più probabile che abbia retto male la pressione.
In definitiva, in una partita fondamentalmente equilibrata e dall’esito incerto, è stata decisiva l’esperienza. Prima o poi – speriamo il più presto possibile -, queste partite Sinner non le perderà più. E allora ne vedremo delle belle !
Complimenti a Jannik e al suo staff. Sono convinto che siamo sulla buona strada. Complimenti anche a Tsitsipas,che è stato mostruoso nell’ultimo set, e ha fatto una prestazione non banale.
Onore al vincitore sempre. Ha vinto il greco meritatamente.
Detto questo, vi dirò, la delusione non mi ha travolto come l’anno scorso. Speravo in un partita combattuta è così è stato.
Se si confronta l’incontro dell’anno scorso con questo qua mi viene da dire che Sinner è cambiato. Nel gioco e nella resistenza 3 su 5 ha fatto dei passi enormi, tutte le variazioni apportate dal nuovo team stanno diventando automatismi a tratti eseguiti splendidamente. Ho scritto qualcosa all’inizio del match poi non ho scritto e non ho letto. Non so cosa sia stato scritto.
Difficile sapere anche se con Piatti avrebbe fatto meglio o peggio ma questo Sinner mi piace. E’ lì, i passi da fare a livello di gioco non sono tanti.
Discorso diverso è l’aspetto mentale e il killer instinct nei momenti chiave. Li c’è da fare. Le palle break non sfruttate erano una valanga che se avesse avuto la freddezza giusta povero Tsitsipas.
Ma vi chiedo, calcisticamente parlando, è meglio una squadra che crea tante occasioni da gol e ha difficoltà di concretizzare o una squadra che crea poco e concretizza le occasioni?
Io preferisco chi crea molto perché alla distanza i risultati arrivano chi crea poco rischia sempre il pareggio o la sconfitta. Nel breve termine può succedere di tutto, ma nel lungo termine chi crea tanto prevarrà se lavora (e Sinner lavora e tanto) sull’aspetto della concretizzazione. E l’esperienza fa la sua parte.
Certo, il tennis non è il calcio e tutto è più difficile perché nei match individuali sei solo con te stesso ecc…ecc…
Il Tsitsipas di oggi non l’ho visto devastante anche grazie alla crescita di Sinner. Però il greco un 8 oggi gli va dato tutto, ma Sinner era lì, e per l’avversario affrontato e per il risultato merita un 7,5. Forza ragazzo, ora non buttarti giù come con i quarti giocati con Alcaraz, sei uscito a testa alta e da domani testa china e pedalare. Io sono strafelice della sua prova.
Forza ragazzo, forza….manca pochissimo!
Non ne aveva più ma, per sua fortuna, ne ha ritrovata una. Il servizio. E scusa se è poco.
Per te, invece, uno specialista.
Mah, io sono convinta che Jannik ha sicuramente il tennis per battere Tsitsi sul veloce, e quel poco del terzo set che per ora sono riuscita a vedere ha confermato questa mia convinzione: più potenza, più capacità di fintare il tiro e spiazzare l’avversario, più visione di gioco e versatilità nel mettere la palla nell’angolo giusto del campo..tutto questo ovviamente prende consistenza in un contesto di certezze mentali e di capacità di crescere in convinzione quando la vittoria si avvicina, non di vederla come uno spettro che si profila e ti spaventa, e purtroppo le esitazioni dei primi due set, lo splendido gioco di Jannik quando ormai tutto sembrava compromesso, e gli errori del quinto e “decisivo” set pongono domande in questo senso: il tennis di Jannik c’è e va benissimo, serve sgomberare la mente dai pensieri negativi, divertirsi di più, svincolare dagli obblighi la giovane età con quel po’ di incoscienza e leggerezza che gli si deve permettere, anzi, incentivare, perché con un po’ di positività in più Jannik è davvero vicino a traguardi importanti.
Italy…tra due anni saranno solo gioie te lo giuro
I big sono big proprio perchè è difficile batterli. Salvo non si tratti di un Nadal convalescente, un Nole fermato per tre mesi dalle assurdità dello scorso anno o uno Zverev mandato a dormire alle 4 di mattina.
Concordo in pieno e ne sono certo anche io tra due anni massimo sarà tra i primi 3 al mondo e fioccheranno trofei molto molto importanti
Credo che ci sarà da divertirsi in futuro.
Gli slam italiani arriveranno anche con Jannick.
Sinner e Musetti non saranno i dominatori dell’ universo ma neanche alcaraz Tsitsipas Auger Rune ecc. ecc.
Conto a oggi almeno 16 tennisti che possono vincere uno slam.
Finita l’ egemonia dei 3/ 4 sarà
Battaglia !e indecisione dagli ottavi in su ogni torneo slam .
Non tutti gli anni si vincera’ ma 1 ogni tanto!
E Sinner alzerà il trofeo non solo una volta secondo me come spero musetti e berrettini ad oggi.
Pure io
@ Cogi53 (#3414605)
Non gioca da solo e non è solo lui che vorrebbe vincere uno slam
Concordo in pieno
@ Pace e bene a tutti (#3414494)
Mi sento d’accordo, è cresciuto in tutti i settori rispetto all’era Piatti, è vario e disinvolto anche a rete, gli manca la continuità nel servizio che lo aiuti imporre la sua personalità di gioco. Se devo guardare da un’ottica imparziale, e per quello che conta nell’era dei robot, direi che ha un gioco bello e divertente. Ancora qualche strato e ci siamo, diventerà più marpione e più continuo
, sarà un grosso problema per tutti
Se cercavamo riscontri sul fatto di avere un tennista in grado di regalarci uno Slam, oggi l’abbiamo avuta: sì, lo abbiamo.
Ed il nostro unico Slam in era open Panatta lo vinse a 26 anni. Sinner ha 21 anni e mezzo…direi che non c’è bisogno di aggiungere altro.
Ah… un’ultima cosa, per i soliti tanto critici ed impazienti: la Francia, la quale tennisti di livello direi ne ha sempre avuti, in 55 anni di era Open quanti Slam ha vinto? Uno, con Noah, decenni fa.
Con Nole il Greco andra’ sotto ancora una volta. Se ci arriva in finale.
A differenza della sconfitta con alcaraz, oggi vedo il bicchiere mezzo pieno
Grandissimo
La chiave di volta del match e’ stata il provvidenziale ritrovamento della solidità al servizio da parte di Tsitsi fin dall’inizio del set decisivo,al quale servizio e’riuscito ad ancorarsi magistralmente unendolo a rinnovate energie fisiche dovute a turni di servizio appunto, poco o per nulla impegnativi che gli hanno restituito la massima fiducia nel momento cruciale: così ha potuto vincere alla fine il match in modo legittimo: questo va detto perche’bisogna
comunque sia accettare la sconfitta che rimanere obiettivi nel commentare,senno’si rischia di essere solo tifosi che non vanno oltre il.loro naso.
Detto cio’ ,dal canto suo, invece Jannik, subiva contestualmente un calo verticale fino a crollare,ma la bontà e qualita’della sua performance di oggi non va messa in discussione,perché nel 2º e nel 3set,pur avendo sprecato un po’,e ‘ vero, e’ riuscito a concretizzare le occasioni e a essere sufficientemente pragmatico per portare a casa 2 set in cui aveva senz’altro meritato;il.punto saliente e’che nel 5 set non ha avuto neppure una palla- break e qui sta la natura della sconfitta.
Il bilancio finale del torneo e del livello espresso resta buono:riuscira’comunque a contenere lo scarto coi punti in uscita,rimanendo nei Top 20 e forse alla posizione attuale al n16 del Ranking Atp ( nella live ufficiosa adesso e in quella ufficiale tra 8gg) e questo non e’una cosa trascurabile;la,stagione e’appena cominciata e mantenendo questa condizione,giocando con continuità,trovera’ le settimane giuste dove fara’senz’altro bene.
Per i grandi traguardi,la data e'( o dovrebbe essere,nulla e’sicuro,non dimentichiamolo)solo rimandata.
Forza Jan!!
😀 lapidario
Va bene la bravura di Tsitsi nel 5 set ma Jannik che ha combinato? NON VA BENE…era lui in vantaggio PSICO-FISICO! VORREI sentire una spiegazione da lui
Aspettando che Van Assche arrivi a fare la metà di quello che ha fatto Sinner, stiamo pacifici e sereni che ne hai ancora da mangiare di soupe d’oignon e camambert prima di poter alzare la crestina… 🙂
Qualche errorino nei momenti decisivi, purtroppo, ma ho visto un netto miglioramento di Jannik. La strada è quella giusta, Stefanos era anche fisicamente più stanco, è riuscito a vincere sbagliando un pó meno, e servendo meglio al quinto. Tuttavia, per me, Jannik ha fatto una grande partita, bravissimo.
Io sono tra quelli che pensano che dalle sconfitte il più delle volte non si impara nulla, e non sopporta chi mette il disco che suona il solito refrain del mi servirà per il futuro e bla bla bla. Oggi però non riesco ad essere così negativo, perché il livello mostrato in generale in questa partita da Sinner è il migliore che gli abbia mai visto raggiungere. Il livello tecnico ormai c’è per Slam! Quello che manca ancora è il livello di mantenimento della concentrazione e del controllo dell’ansia nella gestione dei punti che possono cambiare l’incontro. Nella marea di palle break non sfruttate, circa una decina sono stati errori non forzati di Sinner! Davvero troppi per vincere partite di questo livello. Con il suo team deve analizzare cosa lo porta a non tenere la concentrazione e lavorarci sodo! Questa partita mi da più motivi di speranza che di delusione, ripeto il livello tecnico c’è, il lavoro è in corso ma fa nella giusta direzione.
Non devi contare sugli errori dell’ avversario per vincere,Sinner nel quinto ha servito col braccino, 2 volte 0/40,sconfitta inevitabile
Secondo me non c’è nulla da recriminare sul quinto set dopo 2 set incredibili (19 palle break dal terzo in poi ad uno dei migliori servizi del circuito, serve aggiungere altro?): anche riducendo gli errori, errori che arrivano naturalmente con la stanchezza, avrebbe dovuto fronteggiare il 90% di prime. Non c’era più nulla da fare se non congratularsi con l’avversario: credo sia una delle migliori statistiche di sempre.
Il discorso da affrontare è il secondo break del primo set appena dopo il controbreak. Quello non può esistere.
Per quanto mi riguarda qualcuno ha i paraocchi,Sinner e lo stesso Titsipas non vinceranno mai uno Slam….per quanto mi riguarda tutti e due hanno lacune enormi, difficili da colmare…. Titsipas dal lato del rovescio,Sinner senza un piano B……ha più chance Lechca giocatore completo e più giovane
No,se un giocatore ,ha un rilassamento mentale dopo aver recuperato due set,non è un campione. Io credo che il greco sia più forte e pronto,per il momento. Sinner non ho idea di dove possa arrivare. Sicuramente farà ottime cose. Poi se vincerà gli Slam o almeno qualche mille. Ce ne sono di giocatori forti.certo che questa è la superficie più consona a sinner e meno tsitsipas ,che per il momento però è superiore anche qui. Questi sono dati di fatto acclarato . Risultati alla mano.
sicuramente con il fenomenale JJ Wolf o con Nishioka (che oggi ha scelto il ciclismo invece del tennis) avrebbe perso in 3 set veloci veloci, con quelli usciti nelle qualificazioni magari avrebbe perso solo al quinto…
…e i troll sempre il modo de rompe li cojoni
…e i troll sempre il modo de rompe li cojoni
jannik questo tipo di partite non le perde più sta crescendo e deve essere contento della prestazione
ottimo sinner, sono contento della prestazione. va bene così, proseguiamo con impegno e fatica. quest’anno si rientra nei 10. forza e coraggio.
@ Max Evans (#3414418)
In particolare, a chi ti riferisci…….
Rivedendo le statistiche con calma si vede indubbiamente un progresso di Jannik e più che lavorare sul campo (quelli attuali sarebbero stati sufficienti) credo che ci sia da lavorare sulla testa. Nel set decisivo ha servito per 2 volte da 0-40 ed era impossibile che il greco non riuscisse a convertire almeno 1 palla-break. Sembrava che il ragazzo avesse paura di vincere, mentre 2 anni fa affrontava i match-point avversari con grande spregiudicatezza. Forse crescendo sente maggiormente la responsabilità di mantenere la classifica e le aspettative dei tifosi, anche se temo che le sconfitte di Wimbledon e UsOpen abbiano lasciato un tatuaggio sulla sua pelle. Jannik è giovane ed avrà tempo e modo per riscattarsi, ma quella di oggi era una potenziale propulsione che l’avrebbe lanciato forse anche in finale. Peccato!!!
Sconfitta dolororosa, ma giusta. Poco da dire. Nei momenti che contano il greco era più presente. Lui ha concesso 26 palle break in 4 set. Poi però nell’ultimo nulla. Ha portato a casa la partita quando contava di più. Sinner ancora problemi con i top. Ma sicuramente meglio dello scorso anno. Bravi ad entrambi per la bella partita, complimenti a Tsitsipas per aver gestito al meglio quando contava.
Certo carissimo ce l’ho fin da quando era a Bergamo in versione benzinaio. Sono un pò amareggiato speravo in cuor mio che vincesse il sentimento.
Sono triste, non per la sconfitta in se, ma per il ragazzo, per come si deve sentire in questo momento. Mi chiedo anche: ogni tanto un po’ di fortuna che lo aiuti….non dico tanto, ma se non altro non trovare un avversario che serve 24 prime su 26 nel set decisivo….mi basterebbe quello 🙁
È normale che al quinto set ha ceduto perché dopo aver recuperato due set doveva prendere fiato e l’altro ne ha approfittato.
Comunque a pensarci bene non possiamo lamentarci,ieri davamo Jannik già spacciato e invece ha combattuto come un leone fino alla fine.
Io mi sono divertito e quindi lo ringrazio e mi complimento con lui.Voi dite quello che volete.
E comunque una cosa è sicura:
continuerò a guardare questo slam sapendo chi tifare: sicuramente Nole nonostante la sua gamba non al 100% e poi tiferò tutti i tennisti che saranno opposti al greco perché è un tennista non proprio corretto
Sempre uguale a Camila, ha approfittato di un evidente calo fisico del greco che pure in telecronaca continuavano a sottolineare.
Inutile girarci attorno, dopo 2 anni già ad alti livelli continua a mancare lo step successivo, sembra si sia già arenato.
Questa partita ci ha consegnato un Sinner più forte.
Un Sinner più forte fisicamente e tecnicamente, La coppia Cahill Vagnozzi sta “legando” il suo gioco da fondo e a rete. IL giocatore rispetto al match dell’anno scorso con Tsitsipas ha maggiori consapevolezze. Sia contro Fucsovic che contro il Greco ha fatto vedere cosa vuol dire lavorare ai fianchi i giocatori. sembrava un carrarmato che lentamente demolisce i suoi avversari. Il problema è però uno solo, il più importante, l’aspetto mentale.
Sull’aspetto mentale vedo Jannik pari pari a quello dell’anno scorso.
Contro i top parte con troppa tensione, poi recupera il set, poi sul 4-4 va di nuovo in pressione e poi perde il set. E’ quasi una forma di rispetto verso il Top, un green pass che è stato dato al Greco per andare avanti e condurre le danze. Così primo e secondo set andati in copia. Poi quando Jannik non aveva più niente da perdere ha cominciato a giocare “a braccio sciolto” e ha fatto vedere come sa giocare quando non è sotto pressione. Il Greco era frastornato. Jannik con strapotere fisico tecnico vince terzo e quarto, poi si va al quinto e la pressione risale, il corpo e il braccio si irrigidiscono mentre dall’altra parte il greco gioca da Top che non accusa la pressione ma anzi da il meglio nei mometi importanti. E così Jannik sovrastrato per l’ennesima volta dalla tensione perde il match. Non a caso è andato su due game al servizio 0-40 con errori grossolani, da lì come al solito si è messo a giocare “alla disperata” il primo 0-40 è riuscito a recuperarlo, il secondo no, troppa grazia Sant’Antonio. Da li il Greco che ha una testa da campione perchè non sente la pressione nei momenti importanti, non ha più concesso niente al servizio e Jannik non ha potuto fare altro che andare a salutare a rete chi sa gestire le emozioni nel match. Purtroppo Jannik questa caratteristica ha dimostarto innumerevoli volte di non averla, quanto meno ancora. Con Fucsovic puoi ribaltarla perchè sei 1 categoria e mezza superiore, con Tsitsipas perdi.
Purtroppo vedo nello staff di Sinner la volontà di crescere sull’aspetto fisico, tattico, tecnico ma di aspetto mentale nisban non se ne parla, come fosse una brutta cosa.
Ergo possiamo concludere che finchè il nostro Jannik non accetterà, accoglierà, metabolizzerà e lavorerà sulle sue problematiche mentali non ne esce e darà sempre un grande vantaggio ai suoi avversari. Possiamo vedere Rune e Alcaraz che non hanno questi problemi e per vincere i grandi tornei l’aspetto mentale è ovviamente fondamentale, più del gioco a rete più o meno migliorato.
Dispiace molto perchè è dai challenger che Jannik ha questi problemi. Ci sono lavori precisi che possono essere fatti per gestire meglio le emozioni e creare un’energia vincente.
Se lui e il suo staff continueranno a mettere la testa sotto la sabbia ne continueranno a pagare le conseguenze come stanno già facendo adesso. Da evidenziare come tutti i nostri 4 moschettieri hanno perso per carenze di testa nei loro match. Un vero peccato.
So che ci sono i pasdaran avvocati difensori di una credenza, quella che va bene così madama la marchesa, siamo i più belli e i più forti.
Se avete visto il post partita con Tim Henman e Matz Wilander hanno sottolineato anche loro le stesse cose. Chi ha occhi per vedere non può dire diversamente.
come ho fatto con Berrettini rilascio un copia e incolla di un post che avevo scritto dopo il match che Jannik aveva perso con Aliassime l’anno scorso che poi avevo reincollato dopo la sconfitta agli Us Open Americani con Alcaraz, per fare capire che gli anni e i mesi passano ma il problema resta ma soprattutto rimarrà ancora se non ci si lavorerà perchè in questi casi bisogna lavorare sulle parti interne del giocatore, è un lavoro complesso che quando si partirà a fare sarà sempre troppo tardi.
Quindi in definitiva S.O.S mental coach con le palle cercasi.
Ripropongo il mio post scritto dopo il match perso poco tempo fa con Auger Aliassime. Credo che sia ancora più attuale.
Prima premetto che Jannik è cresciuto tecnicamente tatticamente e fisicamente enormemente ma deve risolvere due aspetti fondamentali per ppotere ambire ad essere un giocatore vincente e non “di piazzamento”, la propensione mentale al servizio e la cinicità quando deve chiudere l’incontro.
Post successivo al match perso con Aliassime
Scritto da maci
Credo che debba tornare a lavorare un po’ di più sulla concentrazione. A parte questa partita buttata al vento ho notato che è da un po’ di tempo che ha difficoltà a chiudere le partite, tenendo sempre in vita gli avversari che siano TOP 100 o non…..con la conseguenza che rischia di perdere anche quando domina la partita…
sander
E’ corretto quanto dici. Questo riconduce al significato di “forza mentale”. E’ troppo semplicistico dire che un giocatore è più o meno forte mentalmente, vanno approfondite le dinamiche mentali nell’arco del match e in riferimento agli avversari incontrati.
Come prima considerazione dobbiamo tenere presente che Jannik vince la stragrande maggioranza dei match non perchè ha una forza mentale superiore al suo avversario di turno ma perchè è superiore dal punto di vista tecnico fisico tattico. A lui basta una forza mentale pari al suo avversario per vincere il 90% dei suoi match.
Reputo Jannik molto forte mentalmente nelle fasi del game dove deve recuperare, quando deve fronteggiare una palla break, in questi casi è spesso molto deciso e forte e gestisce molto bene il punto.
Situazione diversa quando jannik si trova magari in vantaggio di un set e di un break. In questa situazione di punteggio Jannik spesso toglie il piede dall’acceleratore e si complica la vita, quando lo fa con un numero 50 del mondo poi riesce a rimediare visto il gap tecnico, quando gioca con un suo pari valore se non chiude quando può l’inerzia del match può cambiare facilmente e il match può sfuggirgli dalle mani in breve tempo. Credo quindi che rispetto a un normale punto all’interno del match, come dicevo prima, Jannik sia superlativo nei momenti dove deve recuperare nel punteggio oppure quando si trova gomito a gomito per il rush finale con avversari comunque di valore inferiore. Invece quando “può chiudere” spesso si incarta e si complica la vita. Ricordo anche nei challenger tre anni fa e in varie partite negli ultimi due anni la tendenza di Jannik di sperperare diverse palle break. Il problema in quella fase di punteggio non è che l’avversario diventa improvvisamente Diabolik ma è Jannik che spesso si irrigidisce e non gioca sempre al meglio il punto. Quello che bisogna analizzare è cosa succede nella psiche del giocatore quando si trova in quel momento, è da valutare lo “stato mentale” e compararlo con lo stato mentale che ha quando invece affronta una palla break o un normale punto nell’arco del match.
Vagnozzi è un allenatore che sa dare tranquillità, su questo aspetto in particolare però credo ci voglia l’apporto dettagliato di un mental coach.
Jannik ha dichiarato che non ha chiuso il match “quando doveva”. E’ sempre sbagliato ricondursi solamente al verbo “dovere”. Mentalmente è molto più
rilassante e produttivo dirsi che “ci si deve provare al meglio” delle proprie possibilità. Abbinare il verbo “maschile” del dovere a quello femminile del potere è molto più positivo mentalmente. Jannik sul primo match point a favore ha sbagliato una palla che al 99% non si sbaglia mai, non è un caso che lo ha fatto sul match point.Se avesse avuto la giusta predisposizione mentale quel colpo non lo avrebbe mai sbagliato.
Facendo un esempio riferito ai tennisti top Alcaraz è uno che quando ha un match point o una palla break non vede l’ora di spaccare la pallina, non vedo remore mentali in lui. Nadal è sempre stato spietato in quei momenti, Novak non ti fa respirare e ti mette all’angolo.
Comparando i due giovani, Alcaraz e Sinner credo che la differenza sia nel fatto che lo spagnolo ha mediamente una fame di vittoria che Jannik non ha così marcata. Jannik è una persona serena, felice di giocare a tennis, lo sport che ama, odia perdere questo si ma non ha così tanta fame di vittoria, forse in parte perchè nel suo mood mentale quello che al momento veramente conta è quello di migliorare e crescere.
Credo che questo aspetto, se sanato,sarà lo snodo cruciale che potrà portare Jannik a diventare un top 3 un top assoluto.
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La differenza l ha fatta la ENORME TENUTA MENTALE che Jannik ancora non ha. Uno pensa ” questo qui mollera’ prima o dopo”. Col cazzo. Molli prima tu . Passo e chiudo
Fatevene una ragione, Sinner è forte, punto.
Sinner si farà, ma non ora.
L’anno scorso aveva annunciato l’inizio di un cantiere biennale, per i suoi muscoli ed il suo gioco. Sta avanzando, piano piano, e continuerà a crescere.
Tuttavia, ci sono delle qualità chiave, che non si lavorano, si acquisiscono col tempo. Per esempio, la capacità di mantenere un livello di servizio costantemente, senza cali. La capacità di non commettere errori non forzati nei tie break. Lo sfruttamento delle palle break.
Insomma, tutto ciò che distingue Djokovic dal resto del mondo. E Sinner ha la forza mentale e la capacità tecnica per acquisire queste qualità. Ma non nel breve.
Credo che il miglior Sinner lo vedremo dai 25-26 anni in poi. Mia opinione personale. Nel frattempo, in giornata o periodo di grazia, può vincere tornei importanti e battere chiunque sul singolo match. Ma dominare, trasmettere sicurezza invece di fragilità, è un’altra storia.
Mhmmmm …..che rabbiaaaa !!!
Tifo sinner!
Voglio sinner!!
Arrivare al quinto e perdere….fa male altro che!!!
Tanto tsitsi.. arriva in finale e perde!!! Ma non basta a consolarmi.. uffaaaaa !!
Mi riferivo a Dancas, per quanto riguarda Giambi ti dico di avere fede, con questo Sinner arriveranno i tempi d’oro!!
Comunque il greco non lo vincerà questo slam.
Pienamente in accordo con quanto scrivi!!! Alla prossima……
Vedo tante cose positive nonostante la sconfitta… e il perdurare di alcune cose negative.
COSE POSITIVE
– Jannik finalmente gioca alla pari e a tratti in modo superiore con uno che è indiscutibilmente uno dei migliori giocatori del mondo;
– Il servizio è finalmente degno, ovviamente considerando che dall’altro lato c’era uno fortissimo in risposta… ma servendo così Jannik le partite di ordinaria amministrazione le porterà a casa senza più faticare, cosa estremamente importante per andare fino in fondo nei tornei;
– la smorzata, questa sconosciuta, adesso la domina sia nella scelta dei tempi che nell’esecuzione. Secondo me, è un’arma tattica di non poco conto per uno come lui, che spinge gli avversari allontanandoli dalla linea di fondo.
Insomma: è sulla buona strada!
COSE NEGATIVE:
A parte l’ovvia constatazione che ha perso, pur potendo vincere, e che quindi non potrà risalire la china, ma rimarrà al 16º posto di ranking (e giusto perché qualcuno, come Matteo, ha fatto peggio di lui), la cosa più negativa è stata il perdurare di una certa tendenza a non leggere in tempo le partite in chiave tattica. Oggi, quando si è accorto che le cose non funzionavano, era già sotto di due set a zero. Eppure, le precedenti tre partite con Tsitsipas dovevano averlo reso edotto di alcune caratteristiche di questo avversario, fortissimo col dritto, se ti metti a palleggiare lui aumenta il ritmo, trova sempre più profondità e ti manda fuori giri. D’altra parte, Stefanos col rovescio si difende soltanto, certo meglio di un Berrettini (e nel girarsi sul dritto è molto più rapido di Matteo). Con uno così non si può palleggiare a lungo sulle diagonali e questo Carlitos e Holger che pure sono più giovani sembrano averlo capito subito (e infatti Stefanos se lo sono messo letteralmente in saccoccia negli ultimi cinque incontri!).
Jannik deve invece perdere due set per ricordarsene e magari quelle smorzate, quelle risposte aggressive e quei cambi di ritmo gli riuscivano proprio perché avendo già perso i primi due parziali, si sentiva sciolto e decontratto come chi non ha più nulla da perdere. Tutto il contrario di quando era in vantaggio e con palla break… in quel caso tendeva a subire l’iniziativa di Stefanos, che con pieno merito gliene ha sventate più di venti.
Ma Jannik ce la farà, come già detto è sulla strada buona e questa sconfitta non è uguale a quella di un anno fa. Forse nelle modalità sarà più dolorosa, ma la partita nel suo complesso conferma che il suo livello è cresciuto e non tarderà a manifestarsi.