Murray: “Le partite lunghe possono capitare e sono spettacolari, ma finire alle 4 di mattina è un male per lo sport”
Andy Murray non ce l’ha fatta. L’Highlander scozzese dopo due maratone pazzesche ha ceduto in quattro set a Roberto Bautista Agut, abbandonando il sogno di poter continuare la sua strada nel torneo nel quale ha raggiunto 5 finali, purtroppo tutte perse. In sole 3 partite Andy è stato in campo quasi 14 ore, quasi il tempo impiegato da qualche vincitore di Wimbledon in un intero torneo…
Dopo la sconfitta odierna, Murray si è presentato alla stampa stanco ma molto fermo nelle sue convinzioni. Prima del torneo aveva dichiarato di sentirsi bene, che il lavoro con Lendl stava proseguendo bene e che il suo tennis stava tornando ad ottimo livello. Ha smentito anche i più scettici. Sia nella vittoria contro Berrettini che nella epica maratona con Kokkinakis si è rivista quella qualità difensiva straordinaria che gli ha consentito di essere uno dei migliori della sua epoca, “infestata” dagli altri Big3. Nella press conference ha parlato delle sue condizioni, di come ha preparato il match dopo l’incredibile partita vs. Kokkinakis (5 ore e 45 minuti, terminata alle 4 di mattina), e anche sulla spinosa questione dei match che finiscono a notte fonda. Per il due volte campione di Wimbledon, i match maratona non sono un problema, anzi, regalano spettacolo; finire così tardi una partita invece no, non va bene per nessun giocatore e per la stessa disciplina.
“Non è possibile stabilire quanto la fatica del secondo turno mi abbia penalizzato oggi, ma certamente non ha aiutato. Dopo la partita con Kokkinakis ho dormito solo dalle 6 alle 9 del mattino, non proprio quello di cui avrei avuto bisogno (ride). Sono dovuto venire al torneo perché avevo circa sette o otto vesciche che dovevano essere scoppiate per rimuovere il liquido all’interno, era necessario venire qua e farle curare. Quindi sono tornato in albergo e ho dormito ancora un paio d’ore. Poi mi sono allenato per 15 minuti e ho fatto un bagno di ghiaccio, e quindi la seduta col fisioterapista. Non mi sentivo bene. Le mie gambe stavano bene, per lo sforzo fatto non erano male, ma la parte bassa della schiena mi faceva molto male. Questo ha influito sul mio servizio, è stato davvero la parte peggiore del mio gioco oggi. Non potevo flettermi per servire. Non riuscivo a caricare il servizio. Negli scambi andava bene, la cosa peggiore era il servizio e si è visto”.
Le sue sensazioni sono un mix di soddisfazione ma anche rimpianto: “Ho sentimenti contrastanti. Penso di aver lasciato tutto quello che avevo in questo torneo. Ne sono orgoglioso. Non puoi controllare il risultato di tutto ciò che fai, l’unica cosa che puoi controllare è lo sforzo che metti nelle cose e ho dato tutto quello che avevo in ognuna delle tre partite. Tuttavia sono anche deluso perché ho lavorato molto quest’anno e ho giocato a un livello che mi avrebbe permesso di andare avanti nel torneo, molto. Oggi, per esempio, nonostante le circostanze e tutto il resto, ho gareggiato bene contro il n.20 al mondo. Credo che avrei potuto fare molta più strada”.
Il suo pensiero sui match “notturni”, troppo lunghi: “In uno Slam le partite lunghe possono capitare e regalano spettacolo. In termini di velocità i campi non sono male, il problema sono le palle che dopo un paio di game diventano lentissime. Se parlate con i preparatori, sono sicuro che vi diranno che il sonno è la cosa più importante per un atleta quando si tratta di recuperare. È il fattore numero uno. Finire alle 4 del mattino non va bene, né per il giocatore né per lo sport, oserei dire. Penso che ci siano cose che possono essere fatte per cambiare questo.”
Ecco la ricetta di Andy per risolvere il problema: la ricetta di US Open. “Agli US Open c’è il sistema migliore. Si giocano solo due partite nella sessione diurna. Ciò significa che non ci sono partite che iniziano così tardi e questo consente alle persone di vedere i migliori giocatori sui campi esterni con biglietti più economici, il che è fantastico anche per loro. Si potrebbe iniziare la sessione notturna alle 6 o alle 6:30, sono un paio di ore in più che possono fare la differenza per i tennisti“.
Come sempre Murray parla chiaro, dando un punto di vista interessante sulle situazioni e sul tennis in generale. Un atleta formidabile che è stato un piacere rivedere e così buon livello. Il suo connubio con Ivan Lendl ha sempre portato grandi risultati. Oggi, sulla soglia dei 36 anni, sembra ardito considerarlo ancora da corsa per uno Slam. Ma vista la sua grande passione per lo sport e determinazione, chissà che al prossimo Wimbledon, se arriverà in salute, non possa essere una mina vagante pericolosissima per tutti…
Marco Mazzoni
TAG: Andy Murray, Australian Open 2023, Marco Mazzoni
Anche i baristi delle discoteche finiscono alle 4 del mattino, ma non guadagnano 2 milioni ma se va bene 2 MILA euro al mese. Povero Murray!!!
Quoto. Anche da spettatore che paga il biglietto non è il massimo se il match finisce a quelle ore. E l’atleta avrebbe tempo per recuperare
Si ma in questi casi o è voluto o rientra proprio nelle caratteristiche della gara. Tipo la 24 ore di le mans per intenderci. Giocare di notte a tennis non ha nessun senso
@ Asni (#3413211)
Mmmmmhhhh, se lui e Djokovic si mettono a capo del branco, se poi si affianca Nadal ancor meglio, ed organizzano un sciopero per far cambiare ‘sta cosa secondo me chi organizza a più miti consigli verrebbe.
Lo faranno mai? Dubito fortemente anch’io. Ma allora probabilmente chi organizza ha il coltello dalla parte del manico, perché danno un fracasso di soldi, anche pubblicitari, a chi gioca e sta zitto. Ma rimane facoltativo giocare e star zitto: è una scelta personale.
Murray ha giocato, perché in solitudine non si può fermare la giostra che gira, ma non è stato zitto. E chissà che ci sia chi lo ascolta anche tra gli altri funamboli del circo.
Si tratta di farsi seguire e sostenere ed io lo sostengo.
@ Allende (#3413132)
Per un Tom no di sicuro, per una pletora di Tom è quasi certo.
E arriveranno, stanno aumentando, sono tra noi!
Basta aspettare, neanche poi tanto a lungo, che saremo sempre meno ad apprezzare l’epica di un lungo ed incerto incontro di tennis, ed allora anche quest’ulteriore nefandezza sarà cosa fatta..
@ Tom (#3413126)
Mi sa che di quel che ha dichiarato Murray ci ha capito poco.
Se invece è una sua propria dichiarazione ne prendo atto, ma penso che abbia ragione Murray.
Adorabile Scozzese!
Chissà se ha ancora la Polo, se la guida andora…
Grande Andy, spero continuerai e riuscirai a fare almeno un’altra finale.
Se oggi ci fosse stato un Bonzi Wolf qualunque passavi e poi ti riposavi, peccato
A questo punto anche le regate in solitaria attorno al mondo….
Ovviamente non parlavo di Murray..
Mollalo quello lì, la saccenza fatta persona…pace e bene anche a lui comunque
Ci ha ragione cazzarola, che da noi sarebbe tardo pomeriggio.
Ragionamento anche corretto, ma non e’ detto che avrebbe vinto con il buon Roberti’ se avesse avuto un recupero maggiore.
Ricordiamo che Murray veniva da 3 sconfitte consecutive contro il buon Roberti’., di cui le ultime 2 nel 2022 con legnate prese.
Ha ragione Punto!
Partite del genere sono un danno per tutti. Per il tennista che vince, per gli spettatori a casa e sul posto, per l’andamento regolare del torneo. È vero che non capita così spesso, ma non dovrebbe capitare mai. Ogni rimedio per evitare orari da discotecaro sia “benedetto”!
@ Allende (#3413132)
E’ un blog per commentare e io posso dire la mia, con il cuore in pace dei leoni da tastiera come te.
P.S: quanto cambieranno le regole degli slam, pensa a me
I rally si svolgono anche di notte. Ci ho personalmente lavorato.
Fa il tennista, non l’ingegnere nucleare: non si è inventato nulla.
Il motivo per cui inseriscono più partite del dovuto sui 2 campi principali è semplicemente la possibilità di vendere più biglietti e sorprattutto biglietti più costosi. Quindi la soluzione non c’è, non rinunceranno mai alle maggiori entrate.
Ma infatti lui e thanasi dovevano insistere per spostare il match all’indomani, la regola di Wimbledon delle 23 poteva sembrare antiquata ma aveva una sua validità.
Ma poi mi chiedo ma il pubblico resta tranquillo fino all’alba ad assistere a un match iniziato ore prima? Mah
Non esiste ma non esiste proprio.
100% d’accordo con il grande Andy.
Interessante statistica grazie ricordavo il famoso Fognini Nadal finita alle 2 nel 2015 e quindi probabilmente la memoria mi ingannava
Ieri ho letto un articolo lunghissimo e piuttosto noioso su un’altra testata che, con migliaia di parole, spiegava perché la situazione non è modificabile. Murray in 4 parole ma molta esperienza in più, ci spiega che la soluzione esiste già.
Questa è stata la terza partita finita più tardi di sempre, la prima fu Zverev-Brooksby terminata alle 4.55 ad Acapulco.
2022 Acapulco 1R – Zverev def. Brooksby – 36 76 62 – 4:54 AM
2008 Australian Open 3R – Hewitt def. Baghdatis – 46 75 75 67 64 – 4:34 AM
2023 Australian Open 2R – Murray def. Kokkinakis – 46 67 76 63 75 – 4:05 AM
2019 Davis Cup – Querrey/Sock def. Bolelli/Fognini – 76 67 64 – 4:04 AM
2007 Australian Open 1R – Seppi def. Reynolds – 61 67 67 76 63 – 3:34 AM
2006 Tokyo 3R – Becker def. Novak – 36 63 76 – 3:24 AM
2015 Rio de Janeiro QF – Nadal def. Cuevas – 46 75 60 – 3:18 AM
2018 Washington 3R – Murray def. Copil – 67 63 76 – 3:02 AM
Quindi no.
Ma gli U.S. open mi risulta che abbiano una serie storica di partite finite all’alba
In effetti le dichiarazioni di Murray sono sacrosante. Una partita di tennis non dovrebbe durare oltre la mezzanotte. Al massimo l’una. Farle arrivare a così notte fonda, è atroce anche per gli spettatori.
Andy dimostra di essere anche una persona intelligente, perché non si è limitato a esporre il problema, ha presentato pure delle soluzioni.
Il punto è quanto gli organizzatori saranno saggi, ossia se lo ascolteranno o meno. Questa è la classica circostanza in cui comanda il “Dio denaro”, però se gli organizzatori non sono stolti, farebbero bene ad evitare il ripetersi di simili errori, altrimenti rischiano un forte calo di pubblico!
Sono perfettamente d’accordo con lui: bisogna cercare di scongiurare il più possibile le ore piccole. Il corpo ne risente. Comunque solo complimenti a questo Murray: non credo ci sia bisogno di dire che se il livello è questo può tranquillamente puntare a qualche titolo ATP quest’anno.
Puoi non guardarle. Il tuo discorso mi sembra assurdo. Gli Slam hanno sempre 5 set. Li cambieranno per te? Probabile
No, no le partite serali devono essere di più, e magari anche più tardi, in Australia e U.S.A. …. così in Italia le vediamo più facilmente.
Altrimenti siamo noi a non rendere più sul lavoro, causa nottatacce…….
Un Murray bullonato e rattoppato ha compiuto un mezzo miracolo sportivo nel superare Berrettini e l’australiano.
Quei suoi pallonetti contro Kokkinakis, mi hanno ricordato quelli celeberrimi di Jimbo Connors vs Haarhuis (punto votato come il più spettacolare di sempre negli US OPEN).
Solito problema degli slam, le partite possono durare 2 ore come 5.
E, sinceramente, anche io che adoro guardare il tennis dopo 3 ore perdo la passione e l’eccitazione iniziale.
Senza contare che mi sento un po’ in colpa a stare tutta la giornata in casa a guardare una partita in tv…
Veramente molto spesso non si sa nemmeno quando iniziano. E talvolta nemmeno se iniziano
Volevo dire, in poche parole, che basta organizzarsi e queste cose si eviterebbero
Si organizzassero in modo che l’ultimo match, in caso di uomini, non cominci oltre le 9 e mezza! Chd bisogno c’
Sono d’accordo, non si può finire alle 4 o 5 del mattino, non si recupera bene e non è giusto per tutti quelli che lavorano nel torneo o per il pubblico di casa… ma che orari sono? Facciano qualcosa per evitare di arrivare a queste assurdità sportive. I tennisti sono già molto soggetti a infortuni e non c’è bisogno di aggravare la situazione con pratiche poco salutari come le maratone notturne.
Colpa tua Andy, che nel corso degli anni ti sei tramutato in un tignoso difensore che prolunga gli scambi! Scherzo: ovviamente Murray ha ragione, ma una delle cose belle del tennis è che ancora, le partite, si sa quando cominciano ma non quando finiscono. Anche se arriverà prima o poi un concreto tentativo di accorciarne e controllarne la durata, per i comodi di tv e pubblicità.
Embè! Ditemi in quale altro sport si gioca alle 4 di notte. Non esiste