Korda: “Cerco di essere solo positivo, questo sta cambiando il mio gioco” (con analisi del suo tennis)
Sebastian Korda è uno dei giocatori più “caldi” di quest’inizio 2023. Il 22enne nato a Bradenton ha giocato un eccellente torneo al 250 di Adelaide, battendo uno dopo l’altro Murray, Bautista Agut (n.21 ATP), Jannik Sinner (n.15), il nipponico Nishioka (anche lui in grande spolvero) ed è arrivato ad un passo dal superare in finale Novak Djokovic. Questo momento estremamente positivo sta continuando all’Australian Open, dove oggi “Sebi” si è reso autore dell’upset di uno devi favoriti per il titolo, Daniil Medvedev, finalista lo scorso anno. Un Daniil con evidenti problemi da un po’ di tempo, ma sempre giocatore pronto alla lotta e con un tennis particolare che può metter chiunque in difficoltà, soprattutto rivali meno esperti.
“Figlio d’arte” di una famiglia sportiva come poche, il giovane Sebastian non solo sta cavalcando un momento di forma eccellente. Il suo tennis di estrema eleganza e pulizia all’impatto sta diventando sempre più continuo, consistente e vincente. Vederlo impattare la palla è un’esperienza rara e bellissima per chi ama la tecnica di gioco. Aperture corte, raccolte, sempre in grande equilibrio, e via con uno swing mai strappato e preciso come un rasoio dentro alla palla, colpita con una pulizia e velocità clamorose grazie ad un timing da maestro. Un tennis da virtuoso, quando la sua palla scivola nell’aria è una sinfonia. Un giocatore per nulla scontato, un vero architetto della disciplina per come sente il ritmo e piega le sue traiettorie verso le righe.
Tutto molto bello, nel senso pieno del termine, ma finora nel gioco di Korda jr. mancava un elemento decisivo a potersi sedere con i grandi nei massimi appuntamenti: consistenza. È sempre stato finora più bello che efficace, più elegante che forte. Soprattutto nelle fasi dure del match, quando è necessario anche “vincere sporco” per dirla alla Brad Gilbert, tendeva a scomparire. Attenzione: non scappare, non è uno che fugge dalla lotta, visto che ha giocato e perso tante partite al terzo set sprecando occasioni; ma la tensione finiva per disinnescare l’arma che rende il suo tennis non solo bello ma anche pericoloso: la fluidità e facilità di impatto. Korda è per sua natura un colpitore, un po’ come è stato in tempi recenti Tomas Berdych (ma con meno potenza del ceko). Per rendere al meglio ha bisogno dei colpi di inizio gioco, ma soprattutto ha necessità di sentire la palla ed aggredirla in anticipo e scioltezza. Anticipo perché non ha potenza muscolare, quindi genera velocità con il tempo di impatto; e scioltezza perché il suo modo di colpire e giocare non può prescindere dalla fluidità e della libertà di esecuzione. Uno schema tanto semplice sulla carta quanto difficile da attuare, perché devi arrivare benissimo sulla palla, e devi colpirla senza tensioni eccessive. Mica facile…
Mica facile per un ragazzo che ancora ha bisogno di formare il carattere alla lotta, di interiorizzare sicurezze che lo facciano restare focalizzato e positivo anche nei momenti difficili. Focus e positività, queste sono esattamente le due chiavi che lo stesso Sebastian ha sottolineato alla stampa dopo la splendida vittoria su Medvedev. Ecco qua le sue parole su questo tema, molto molto importante per il suo tennis (e in generale per i giovani in crescita sul tour).
“Medvedev poteva rimontare? Sì, c’è stata una fase delicata, ma ho lavorato molto duramente per avere zero pensieri negativi. In tutto questo 2023 non ho avuto brutti pensieri, indipendentemente dal fatto che aspettassi di scendere in campo, mangiando o facendo qualsiasi cosa. Questa è una delle cose più importanti. Ho un nuovo motto, che è: “L’energia è più positiva che negativa”. Se diventi negativo, questo può portarti fuori strada. Ho perso il servizio? OK. Prossimo punto. Non importa. Per continuare a fare le mie cose”.
Una vera rivoluzione per uno che invece si arrovellava dopo ogni errore e affrontava il punto seguente con troppi pensieri sugli errori appena commessi. In questo è stato decisivo l’impatto del nuovo coach Radek Stepanek, ma anche di una “vecchia volpe”…. Confessa infatti Sebastian: “Mia madre cerca sempre di avere un buon atteggiamento. Cerco di portarlo a un livello superiore e lo faccio sempre. Con i miei due nuovi allenatori, Martin e Radek Stepanek, lavoriamo anche su questo. Per questo motivo, direi che adesso questo sta influenzando molto il mio gioco. Andre (Agassi)? Sì, mi ha inviato un messaggio. Stava andando a letto, giustamente. È una delle persone più speciali della mia vita. Abbiamo iniziato a parlare durante il Covid nel 2020 ed è stato parte della mia ascesa come giocatore e come persona. Trascorriamo molto tempo insieme. È molto speciale”. Infatti Sebastian passa spesso del tempo con Andre e anche Steffi Graf, con i quali parla di tennis (e palleggia forgiando anche schemi) e di vita. “Andre e Steffi sono un’ispirazione. Non solo come tennisti, sono persone straordinarie da cui puoi solo imparare con grande umiltà”.
È presto per sparare un pronostico per questo sorprendente e “caotico” Australian Open. Con un Djokovic non al meglio, non è detto che il serbo riesca a mettere le mani sulla decima coppa. Ci sono tanti statunitensi in forma, ci sono settori del tabelloni che vedranno delle sorprese andare avanti, magari addirittura a giocarsi il titolo. Se Korda arrivasse in finale, beh, sarebbe certamente una sorpresa ma non in assoluto, perché il suo tennis è già da campione. Mancava la giusta dose di fiducia, di grinta abbinata a lucidità. Se il figlio di Petr ha compiuto questo passo verso una maggior serenità, positività e autostima, e quindi focus nei momenti chiave, lo vedremo spesso con i grandi nei grandi tornei. Poi la famiglia Korda di coppe “down under” ne sa qualcosa…
Marco Mazzoni
TAG: analisi tecnica, Andre Agassi, Marco Mazzoni, Radek Stepanek, Sebastian Korda
Rublev, Sinner e Rune tra gli ultimi arrivati sono giocatori da pressione a fondo campo. Ma se li metti a rete o gli dici di fare un dropshot, lasciamo stare. Korda è diverso e molto più tecnico, gioca di anticipo e di precisione. Chi invece sa fare entrambe le cose escludendo i big three è Alcaraz. Un ragazzo che sa coniugare eccellenti doti tecniche accompagnate da un gioco velocissimo, con palle che schizzano a velocità impressionanti. Non è una caso che lo scorso anno a soli 19 anni ha vinto due master 1000 ed uno slam battendo chiunque. Un vero fenomeno. Ho solo qualche dubbio sulla sua tenuta fisica. A soli 19 anni disertare le Atp finals ed uno Slam per problemi di salute un po’ preoccupa.
Giocatore completo e molto tecnico. Anche elegante nelle movenze e come porta i colpi. Non è assolutamente un picchiatore alla Sinner,ma basa il suo gioco sulle geometrie e sulla precisione un po’ alla Djokovic. Gli manca ancora un servizio alla pari dei migliori e un po’ di sagacia tattica, ma quando le avrà è sicuramente in grado di vincere qualcosa d’importante
Invece Musetti deve avere fretta? Miglioradi anno in anno e ha solo 20 anni. Tu sbagli lá fretta dei tifosi fanatici con la voglia dei giocatori,che fanno il loro percorso. Lo stesso vale per sinner.
@ Carlo (#3412655)
Guarda io preferisco ancora Sinner.
È più potente e si muove anche meglio..
Se medvedev era pericolo per nole, korda che sta giocando un tennis perfetto da top10 e’ un ostacolo molto piu’ preoccupante. Bel gioco, efficace ed elegante, colmando tanti gap che aveva negli anni precenti. Molto giovane quindi il suo br e’ difficile da prevedere ma promette davvero bene
Korda non ha fretta….non vuole arrivare 10 prendendo scorciatoie…vuole arrivare 1 con i suoi tempi…potenzialmente è più forte dei ns 3 italiani..di Hurzack e di altri che bazzicano nelle prime 15 posizioni…
Chi era quell’utente che quo sul sito si era autodefinito il peggior pronosticatore della storia. Quello che aveva detto che Becker sarebbe stato una meteora ecc. Beh, lui ha pronosticato Korda vincitore degli AO! Vuoi vedere che…
Ancora non mi capacito di come non sia entrato tra i primi 10 uno con quel talento. I suoi picchi sono da top 3 facile, ovviamente ancora latita sul piano fisico e della continuità, ma non c’è un solo torneo che non potrebbe vincere in carriera.
certamente tira forte, ma quando gioca spensierato tatticamente è moolto meglio di un rublev per esempio
E dove è scritto nel pezzo scusa che Korda sia un picchiatore? Korda gioca infatti di velocità, di geometria e per questo è diverso da tanti vanno di forza.
L’analisi è ottima, ma a mio avviso manca una cosa: potrebbe sempre soffrire chi gli cambia tanto i ritmi, tipo un Fognini doc o uno che ha un tennis simile. Però Medvedev è riuscito a disinnescarlo e molto bene
Sebastian Korda ha eliminato l’avversario potenzialmente più pericoloso per Nole. In teoria il “Djoker”, se risolve il problema alla gamba sinistra, non dovrebbe avere avversari. In realtà i giocatori che hanno eliminato i rivali maggiormente in grado di impensierire il fuoriclasse serbo, ci sono riusciti soprattutto per meriti propri.
Questa edizione degli AO sta veramente regalando belle sorprese e grande suspence.
Sono in disaccordo sul fatto che sia uno dei picchiatori, io lo reputo uno dei metronomi, uno di quelli che ha bisogno di ritmo, per il resto sono d’accordo
Io lo vidi in un torneo, non ricordo quale e con quali avversari , circa un anno, un anno e mezzo fa. Rimasi molto impressionato per il suo tennis, la sua calma (forse apparente) e compostezza in campo. Pensai che sarebbe arrivato in alto. Poi trascorse un po di tornei da quasi anonimo, come se si fosse perso. Ed eccolo qua, ritrovato e in forma. Tennista straordinario che è da prendere come esempio anche per il suo comportamento in campo. Mi auguro di vederlo per molto tempo dove merita: tra i primi 10 al mondo.
ma poi oggi ha giocato con una serenità e una disinvoltura incredibile.
È un giocatore che mi è sempre piaciuto molto. Tennis completo con pochi fronzoli, tanta eleganza e poca forza bruta. Assomiglia un po’ a Bublik, meno fantasioso ma molto più centrato ed equilibrato nel suo stile di gioco.