Matteo Berrettini dopo la sconfitta contro Andy Murray: “quando il tetto è chiuso, le condizioni siano più lente”
Matteo Berrettini : “alla fine è stata davvero una bella partita, soprattutto gli ultimi tre set. Solo che non sono molto contento del modo in cui sono sceso in campo. È stato un po’ diverso da quello che mi aspettavo. Faceva freddo. Non era caldo come pensavo. Ero pronto per un diverso tipo di condizione. Due minuti prima, tutto è cambiato. Devo dire che Andy ha gestito meglio la situazione. Ma la cosa buona è che ho ribaltato la partita con poco tennis. Non credo di aver giocato molto bene oggi. Adesso è davvero difficile parlare della partita. Poteva essere tutta un’altra storia solamente con un colpo andato diversamente. L’anno scorso ho vinto 7-6 al quinto. Quest’anno ho perso 7-6 al quinto. È solo tennis.
Murray ha giocato decisamente meglio. Si muoveva molto bene, colpiva meglio la palla. Faceva tutto meglio in generale. Ha servito davvero bene. Non è un segreto, sta tornando uno dei migliori nel circuito. Sapevo che sarebbe stato un primo turno difficile; lui ama giocare questo tipo di partite. È un grande campione. L’ho detto tante volte. Personalmente è stato fantastico giocare con quell’atmosfera contro di lui. Un gran match che purtroppo non è andato bene per me.
“Non so come si sente lui ovviamente . Io mi sento stanco. Sento di non aver perso perché ero stanco. In realtà mi sono sentito davvero bene alla fine del quinto. Un po’ pesante sulle gambe ma non è stato questo il motivo per cui ho perso. È impressionante quello che è riuscito a fare dopo tanti interventi chirurgici, dopo tutti i chilometri che ha corso nella sua carriera. È impressionante. A dimostrazione di quanto ama il gioco, quanto ama questo tipo di partite. Personalmente non mi sono allenato molto nell’ultima fase pre-stagionale. Stavo ancora affrontando alcuni infortuni. Mi sono detto ‘Vediamo se sono pronto per cinque set’. E lo sono stato quindi sono felice per questo.”
“Me l’hanno detto due minuti prima che il tetto sarebbe stato chiuso. In realtà, ero pronto a scendere in campo e me l’hanno detto. È stata una grossa modifica, e ovviamente vale anche per Andy. Come ho detto prima, penso che l’abbia gestita meglio. Personalmente penso che quando il tetto è chiuso, le condizioni siano più lente. La mia tensione è scesa durante la partita. Ecco perché stavo mettendo over-grip, over-grip, perché ho cambiato tutta la mia tensione. L’inizio è stato umido, poi è diventato un po’ più secco. Questo è quello che facciamo, dobbiamo adattarci alle condizioni. L’unica cosa è che mi sono riscaldato all’aperto. La temperatura era piuttosto alta e la palla volava; era diverso. In Italia comunque diciamo che si sta parlando del nulla. Ho avuto un match point, ho sbagliato il colpo: questo è il riassunto della partita.”
LA CONFERENZA STAMPA DI MATTEO BERRETTINI
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Apprezzo davvero la tua ricerca sulle statistiche ma poniamo che Muster nel 1995 abbia disputato 65 match(con 14 finali ci può stare) ed abbia giocato 170 set(c’erano diversi match 3/5), con 335 ace di quanti ace parliamo a set? 2. A me non sembra granché in un’epoca di grandissimi battitori grazie anche alla rapidità delle superfici su cui lui, appunto, era in difficoltà anche per un servizio meno incisivo.