Australian Open: amara sconfitta per Musetti, cede contro Harris al super tiebreak del quinto dopo aver rimontato due set
Il cuore non basta a Lorenzo Musetti. Il toscano, neo top20 ATP, esce al primo turno dell’Australian Open 2023, sconfitto al super tiebreak del quinto set dal sudafricano Lloyd Harris, 6-4 6-1 6-7 2-6 7-6 (10) lo score conclusivo dopo quasi quattro ore di tennis intenso e di buona qualità. Si chiude così mestamente una trasferta australiana segnata dal problema alla spalla subito in United Cup. Musetti era stato bravo ad alzare il livello sotto di due set, facendo valere la qualità dei suoi colpi ed una maggior freschezza, mentre Harris sembrava via via scemare in forza e intensità, e alla fine anche precisione. Il match si è deciso nel quinto set: Harris ritrova vigore, velocità di piedi e intensità. Si porta avanti di un break ma Musetti lo riprende sul 4 pari. Qua l’equilibrio regge fino al super tiebreak, giocato meglio dal sudafricano, praticamente perfetto con col servizio e molto rapido ed efficace nei suoi attacchi. Al contrario un po’ di fretta per Musetti, un paio di punti in cui ha sbagliato i tempi dell’attacco, errori che gli sono stati fatali. Una partita molto complessa, nella quale l’azzurro è stato bravo a superare un pessimo inizio, salire di livello e “montare sopra” al rivale, per qualità e varietà di gioco ed anche per intensità, Purtroppo nel quinto non è riuscito a scappare via per primo. Peccato per la palla break avuta e non trasformata sul 2 pari: era probabilmente il momento di mettere la testa avanti e scappare via. Purtroppo, non ce l’ha fatta. Come non è riuscito a replicare l’eccellente tiebreak del terzo set. Bravissimo Harris, ma gli errori col diritto nei primi punti del “decider” hanno messo le ali al gioco offensivo del rivale. Errori, purtroppo, gravi.
Brucia perdere così, al super tiebreak, dopo aver dominato (sette punti a zero!) il tiebreak del terzo set; dopo aver ripreso una partita che pareva ormai persa; dopo aver rimontato un break nel set decisivo. Una sconfitta amarissima da digerire, che lascia rimpianti, aspetti tecnico tattici da migliorare ma anche una nota positiva.
Alla fine l’esperienza di Musetti negli Slam è ancora relativa. Nel recente passato l’azzurro brillava con fiammate intense di qualità sopraffina, ma la sua durata al massimo livello e soprattutto tenuta alla lunga distanza erano modeste. In quest’aspetto Lorenzo sta dimostrando di essere molto cresciuto. Oggi dopo l’inizio a bassi regimi e con braccio trattenuto, è riuscito a sbloccarsi, ha trovato una posizione in campo più avanzata ed ha iniziato a governare i ritmi dello scambio a velocità e angoli superiori a quelli molto “basic” di Harris, sostanzioso lottatore ma con precisi limiti tecnici e con un gioco ben preciso e “prevedibile”. Lorenzo ha tenuto fisicamente e mentalmente sino alla fine, anche in quel quinto set nel quale non sfruttato la chance, è andato sotto ed è stato pronto a riprendersi il break. Per forza fisica, lucidità e presenza, la partita è stata tutto sommato buona.
Purtroppo le note positive si fermano qua. Dal punto di vista tecnico il suo tennis è decollato solo da metà del terzo set. Non puoi lasciare i primi due parziali ad un rivale di buona qualità e forte fisicamente come Harris, ma anche alla stragrande maggioranza degli avversari. L’ingresso nel match di “Muso” è stato difficile, e non solo per gli 8 punti ceduti di fila all’avvio che gli sono costati il primo set. Lorenzo ha iniziato trattenuto, come se non sentisse bene la palla, o avesse timore a spingerla a tutta affinché non gli scappasse via. Harris ha giocato due set con pochissima pressione, ha servito bene, ha spinto, ha comando col diritto senza grandi patemi. Dal terzo set Lorenzo è fisicamente entrato in partita, il diritto ha iniziato a funzionare, il servizio è cresciuto, come l’aggressività in risposta. Soprattutto ha iniziato a non subire i ritmi del rivale ma imporli, perché ha trovato finalmente una posizione più avanzata e ha iniziato a lavorare col back di rovescio e col diritto cross più lavorato. C’ha messo due set per capire come arginare il rivale, anche grazie ad un primo calo nell’intensità di Harris. In questo Musetti deve assolutamente crescere, perché rimediare ad un inizio così titubante è sempre complicato, anche sulla lunga distanza. Inoltre Lorenzo ha gestito male i primi punti del super tiebreak: un po’ di fretta, qualche scelta azzardata (ahi, la palla corta…), in un momento così topico ok variare, ma forse sarebbe stato più logico affidarsi a quel che nel terzo e quarto set aveva funzionato benissimo, come il back lento cross e poi via accelerazione in contro piede, invece di esplorare altro.
È una sconfitta che ci priva del nostro talento e pure della splendida prospettiva di un super derby contro Sinner. Jannik per fortuna è stato esplosivo nel suo esordio. Nessuna voglia di confrontare i due azzurri, sono troppo diversi e avevano di fronte rivali completamente differenti, ma certamente un Musetti più pronto a scattare veloce dai blocchi oggi sarebbe stato necessario.
Marco Mazzoni
La cronaca
Musetti inizia il match al servizio, subendo un break immediato a zero. Avvio lento per Lorenzo, nessun aiuto dal servizio e incerto nello scambio, mentre Harris è attento rispondendo ben dietro, tenendo da fondo in sicurezza e buttandosi avanti alla prima palla più corta dell’azzurro. Serve bene invece il sudafricano, tiene a zero il suo primo game. Pessimo parziale di 8 punti a 0 per Musetti. Con un lungo scambio, finalmente il toscano vince il suo primo punto del match, entra in partita e vince il suo game a zero. Complicato per Harris il secondo turno di servizio. Ai vantaggi, Lorenzo trova uno splendido passante di rovescio (incerta la volée di Lloyd), e prima palla break. Con un Ace (secondo del game) Harris si salva e quindi si porta avanti 3-1. Anche Musetti è in difficoltà nel quinto game. Due errori gratuiti col diritto, nello scambio è troppo falloso. Un terzo errore sempre col diritto gli costa un pericoloso 15-40. Finalmente una bella prima da destra, chiusa con lo smash in avanzamento, per cancellare la prima chance; con rovescio potente sulla riga si salva di nuovo, e con due Ace (i primi del suo match) resta in scia 2-3. Inizio complicato per Lorenzo, è costretto a lavorare ogni scambio, con Harris molto consistente e continuo nella spinta. Il set avanza sui turni di servizio senza scosse. Harris serve per il primo set sul 5-4. Eccellente turno di battuta: Ace, servizio potente seguito da un diritto vincente, attacco preciso. Chiude al secondo set point, un lob comodo con Musetti attaccato a rete. 6-4 Harris, un set meritato, eccellente il suo rendimento alla battuta (72% di prime in campo con oltre l’80% di punti convertiti). Musetti troppo falloso col diritto e “timido” nel prendere l’iniziativa, ha pagato il pessimo inizio, come se non avesse un buon feeling con la palla.
Secondo set, Musetti alla battuta. Di nuovo, come nel primo set, è in difficoltà. Harris è aggressivo col diritto, alla prima palla di scambio più corta spinge e si butta avanti, è in eccellente condizione fisica. Un tentativo di palla corta dell’azzurro è maldestro, 0-30. Si scuote Lorenzo, aggressivo col diritto finalmente coi piedi quasi in campo. Ma sul 30 pari la prima non entra, Lloyd cambia ritmo col rovescio lungo linea, spinge col diritto e butta Musetti metri dietro a remare, prendendosi la palla break. Con brutto rovescio di scambio sparato in rete (scarico con le gambe nella spinta), Lorenzo subisce un BREAK doloroso, di nuovo subito sotto, costretto a rincorrere. Harris è potente e presente in campo, Musetti appare un po’ dimesso, poco sciolto, come se la palla gli scappasse via dalle corde e fosse timoroso nello spingerla a tutta. Il sudafricano consolida il vantaggio, 2-0. Serve sotto 1-3 l’azzurro, inizia male con una volée lunga, quindi subisce un diritto potente (in corsa) del rivale, 0-30. Lorenzo non riesce a contenere non solo la battuta ma anche il diritto in corsa di Harris, veloce e in anticipo. Un altro rovescio largo costa il doppio break a Musetti, sotto 1-4. Harris con il terzo break del set si aggiudica anche il secondo parziale con un netto 6-1. Pessimo l’ultimo game dell’azzurro, ha sparacchiato via, poco reattivo. Nel set Musetti non è riuscito a contenere la vivacità e spinta del rivale, davvero in ottima condizione; ma davvero modesta la pressione di Lorenzo finora, in ogni settore di gioco è dominato dal rivale.
Terzo set, Harris serve per primo. Finalmente Musetti trova un buon game di servizio, interrompendo una striscia negativa di 5 cinque game persi (in parziale di 8 giochi a 1). Sull’1 pari Lorenzo in risposta tiene, soffre, fa colpire tante palle al rivale, che sbaglia. Ai vantaggi c’è una palla break per l’azzurro. Ace al centro, si salva da campione Harris. 2-1 Harris. Quando sembrava aver alzato i ritmi e livello, Musetti incappa in un brutto turno di battuta. Torna più conservativo, scambia ad una velocità che non porta problemi al rivale. Con una pessima palla corta in corridoio e quindi un errore concede una palla break a Harris. Il sudafricano scambia comodo al centro, è Musetti a sbagliare malamente un rovescio lungo linea, per il BREAK che manda avanti Harris 3-1 e servizio. Il match sembra ormai compromesso, perché Lloyd serve bene e gioca quasi col pilota automatico. Cerca una reazione l’azzurro trovando una delle sbracciate splendide di rovescio delle sue, ma è troppo poco, un lampo in una giornata grigia. 4-1 Harris, a due game dal successo. Un po’ di fretta per Lloyd nel settimo game, con due ottimi slice di rovescio (il secondo passante, millimetrico), Lorenzo trova due palle per il contro break sul 15-40. Ottima prima palla da destra, a cancellare la prima chance; Harris rischia un attacco troppo garibaldino sulla seconda, subendo il passante di Musetti che finalmente strappa un turno di battuta al rivale nel match. Urla Lorenzo, dà un segnale di presenza in campo. Un BREAK che lo rimetta in vita nel match, al servizio sotto 4-3. Ancora il back di rovescio, arma usata pochissimo finora, lo aiuta a spezzare il ritmo all’avversario. Rimonta completata: 4 pari. Con un turno di servizio laborioso Harris si porta 5-4, Lorenzo ora serve per restare nel match. Un rovescio in scambio errato costa a Musetti un pericolosissimo 15-30, a due punti dal match Harris. Con coraggio l’azzurro si prende un rischio, e ancor più sul 30 pari, comanda lo scambio, avanza e chiude con rovescio stretto bellissimo ed efficace. Con 3 punti eccellenti, Lorenzo si porta 5 pari. Si va al tiebreak. Inizia benissimo Musetti, su di una seconda palla grande risposta e via in campo con un’accelerazione di rovescio magnifica. 1-0 e poi 2-0. Un’altra risposta sbagliata dal sudafricano porta l’azzurro 3-0. Giudica male la palla Harris, erroraccio che lo condanna al 4-0. Musetti ora è “on fire”, rimette con la punta della racchetta una volée bassissima, con un passante incredibile che gli vale il 5-0. Ace! 6-0, sei set point! Altra prima al centro, tiebreak dominato 7 punti a 0! Incredibile impennata di qualità di Musetti, che vince il terzo set 7-6. Bravo l’azzurro a non crollare dopo il break subito e crescere negli scambi, con Harris invece progressivamente aggrappato al servizio e meno efficace da fondo.
Quarto set, scatta Musetti alla battuta. Game complicato, affronta e salva una palla break ai vantaggi, con coraggio grazie a un bel diritto vincente dall’angolo sinistro. 1-0 Musetti, attento con la prima di servizio (tirata non al massimo) nei punti decisivi. Harris vince a zero il suo primo game, ala battaglia si accende sul 2-1 per Lorenzo. Lloyd sbaglia col diritto, è meno rapido coi piedi a cercare la palla rispetto all’avvio. L’azzurro si procura una palle break sul 30-40, molto aggressivo già dalla risposta, ma non riesce a trasformarla. Trasforma invece la seconda chance, con un robusto passante di rovescio. BREAK Musetti, avanti 3-1 e servizio. Harris è più lento, spinge meno con le gambe e la palla, colpita di solo braccio, vola via. Perde il primo 15 del game, ma ritrova efficacia col diritto ed è assai più reattivo del rivale ora. Consolida il vantaggio, 4-1 Musetti. L’inerzia del match è completamente girata, ormai è l’azzurro a condurre gli scambi e imporre la sua velocità. È sereno Lorenzo, serve con precisione, comanda le operazioni e si porta 5-2. Harris serve per allungare il set, si va ai vantaggi e Lorenzo ha un set point (maldestra palla corta di Harris). Si salva Lloyd con un rovescio cross perfetto. Si lotta nel game, Musetti risponde molto aggressivo, vuole chiuderla qua. Ci riesce alla seconda palla break (e set point), grazie all’ennesimo errore gratuito col diritto del sudafricano. 6-2 Musetti, si va al quinto. Il match sembra totalmente nelle mani del toscano, stanco e forse con un inizio di crampi Harris.
Quinto set, Musetti inizia al servizio, altro piccolo vantaggio. Con un solido turno di battuta, è avanti 1-0. Harris regge, si aggrappa con le unghie al proprio servizio, ma nel quarto game è Lorenzo a fare la voce grossa. Con un’accelerazione splendida si porta 15-40 in risposta, due palle break per l’allungo. La cancella Lloyd, con grinta (e col servizio), ancora soffrendo in un game di 14 punti, impatta sul 2 pari. Arriva all’improvviso un momento di difficoltà per Musetti. Un errore, una bella difesa di Lloyd e lo score è 0-30. Harris è tornato su fisicamente, ora regge e spinge di più, anche bello profondo. Lorenzo non sfonda e sbaglia col diritto. 15-40, due delicatissime palle break per il sudafricano. Se la gioca benissimo Harris: inchioda Musetti a sinistra, scende a rete e chiude al secondo colpo. Quando il match pareva avviato dalla parte dell’azzurro, ecco un improvviso e doloroso BREAK subito da Musetti. 3-2 e servizio Harris. Forte dell’insperato vantaggio, ora Lloyd ha ritrovato efficacia col diritto, spinge e forte e poi rallenta con un cross stretto. Con un gran servizio, è 4-2 Harris. Musetti ha la chance per riaprire il match nell’ottavo game. L’azzurro trova prima un bel passante stretto di rovescio, per il 15-30, quindi Lloyd spedisce in corridoio un diritto cross d’attacco, giocato con troppa fretta. 15-40, due palle del contro break! Ecco la scambio più lungo del match, succede di tutto tra righe colpite e “stecche”. Sbaglia Harris alla fine, stremato. BREAK Musetti, 4 pari. Il match torna in equilibrio, che gambe e che grinta l’azzurro! Si porta avanti 5-4, ora è il sudafricano con le spalle al muro, ma tiene bene, mostrando ancora una buona efficienza fisica. L’equilibrio non si spezza, il match si decide al super tiebreak (secondo in carriera per l’azzurro, primissimo per il sudafricano).
Super Tiebreak
Inizia Musetti alla battuta, costruisce bene ma l’attacco è appena fuori. 1-0 e servizio Harris. Ora è Lloyd a sbagliare di poco nello scambio. 1 pari. Ancora un errore di Musetti col diritto nel colpo di approccio, chiude poco il polso e la palla gli scappa via. 2-1 Harris. Rischia la palla corsa Lorenzo, ma ancora una volta non riesce a vincere il punto (lungo il lob seguente), oggi la smorzata non ha funzionato. 3-1 Harris. Buono l’attacco e smash di Lorenzo, 3-2 Harris e poi si gira 4-2, ottimo attacco del sudafricano, molto vivace adesso con le gambe dopo due set in cui pareva già al limite. Non sbaglia più niente Lloyd, attacca pure in contro tempo e trova un tocco efficace, 5-2. Sembra aver accusato il colpo Lorenzo, sbaglia malamente un diritto lungo linea, con fretta, cercando un rischio eccessivo. 6-2 Harris. Con smash simil-gancio, in massimo allungo, Musetti trova il punto del 6-3. Con un altro diritto pesante e carico di spin, il sudafricano trova il pinto del 7-3. Un punto per uno in spinta, 8-4. Un grave errore in spinta costa a Musetti il 9-4, e 5 match point per Harris. Diritto vincente dal centro. Bellissimo punto, esulta per una grande vittoria, ottenuta soffrendo tantissimo e ritrovando energia nel quinto set quando tutto pareva ormai nelle mani dell’azzurro. Una sconfitta amara, che conferma quanto Musetti sia cresciuto per tenere un alto livello così buono per tanto tempo, ma alla fine ha ceduto. Perfetto al tiebreak decisivo Harris.
(17) L. Musetti vs L. Harris
TAG: Australian Open 2023, Lloyd Harris, Lorenzo Musetti
Tre anni in meno ,solo per correttezza
Mah… comunque non capisco tutta questa convinzione che Musetti sia un terraiolo incredibile non la capisco… negli ultimi mesi ha dimostrato di essere molto di più. Ora perché ha avuto una giornata storta, condizionata fortemente dal malessere del coach, è di nuovo una pippa. Sono certo che su cemento farà grandi cose… deve solo accorciare di qualche 3 cm l’apertura del dritto e poi deve migliorare la risposta sul prima, cercando di non andare sempre in chop
@ Quel pomeriggio di un giorno da cani_alte sfere della moda (#3408753)
Preferisco il gorgon-zolam
(…quante parole vuote di significato!)
@ Bruno Radolini (#3408714)
Beh, alla luce di questo fatto, che ignoravo totalmente, il mio severo giudizio sulle prime due partite praticamente regalate non può che attenuarsi fino a quasi assolvere Musetti.
😮
Soprattutto alla prima palla, tremebonda, spesso schiacciata in rete…
@ enzolabarbera1938@libero.it (#3408675)
Enzo…Enzo…di che sogni parla?
Uno, pure ben piazzato fisicamente, si chiama Berrettini ed ha una SF a Melbourne, una FINALE a Church Rd., una SF a Flushing Meadows…ce n’è a pacchi di giocatori con questi risultati nel mondo, vero?
Orsù, Enzo….
@ Detuqueridapresencia (#3408647)
Ma perché (s)cadere in queste becere diatribe?
Allora quante semifinali maggiori ha fatto Musetti, foss’anche al Roland Garros invece che a Wimbledon?
Non è questo il modo di osservare questi due fenomeni -perché tali sono- della racchetta.
Meglio rilevare che Musetti ha due anni di meno e quindi si può sperare migliori ancora più di quanto potrà fare Sciupo.
Non è detto che succeda, ma lo si spera ardentemente.
Forza Lorenzo!
magari anche quando avrà anche 24 anni come Shapovalov…
Shapovalov è stato numero 10 1 settimnana a Settembre 2020 ed 8 settimane fra Luglio ed Agosto 2021
@ Losvizzero (#3408636)
dai…non diciamo scempiaggini! Problemi fisici: sarebbe stato meglio? Davverodavvero?
@ You can’t be serious, YOU CANNOT BE SERIOUS!!!!! (#3408594)
50 anni?
Un colpo solo: eiaculatio precox. Poi basta!
veramente era partito già con una fesseria…
ma gli dai ancora retta?
tutto giusto, ma Musetti è 19…
@ il capitano (#3408529)
Beh, quello vuol dir poco…
Io preferisco ricordare Parigi Bercy, Sofia e Rotterdam per stimolare un po’ di ottimismo, sulla superficie: sono segnali molto più convincenti e molto più vicini.
Neanche ci metto Napoli, perché un torneo con quelle condizioni ambientali mai si era visto (e spero mai più).
Da quando “ossimoro” Antonio continua a ripeterlo a Musetti va sempre di sfiga…
@ Smiccio (#3408494)
Auspicabile ? In chessenso ? [cit. Verdone]
Nel senso di pronosticabile?
@ simposio (#3408489)
Con parole meno brutali, sull’incontro di oggi ho la stessa opinione.
Ma in generale, in passato, la prima ha provato a funzionargli meglio. Oggi probabilmente era troppo carico, alla fin fine di nervosismo. E questo complica non poco la faccenda.
Riguardo alla Fogninizzazione dei tempi di accensione (che poi si potrebbe anche dire alla Panterizzazione, perché anche Seppi non è che si accendesse al primo tentativo)…oh, speriamo proprio di no: sarebbe un gravissimo problema; finora non visto, speriamo resti pressoché un unicum.
Anche Cecchinato ha fatto SF al RG …. Eppure…..
Comunque a fine anno tireremo le somme
Meglio un percorso lungo ma regolare verso la vetta che uno troppo rapido che non riesci a reggere …. Intanto un trofeo alzato in un 500 battendo Alcaraz vale più di una SF a Wimbledon. Anche Cecchinato ha fatto SF al RG eppure …
Detto ciò concordo che un h2h possa riuscire a dare spettacolo
@ Detuqueridapresencia (#3408647)
Quando Musetti sarà entrato in top ten e raggiunto SF a Wimbledon ne riparliamo. Intanto Shapovalov ha passato il turno. Spero che possano sfidarsi presto, sarebbe sicuramente un match spettacolare.
@ Givaldo Barbosa (#3408648)
Certo, Harris è uno dei peggiori sorteggi immaginabili,in certe superfici, e tanto per rimanere tra i sudafricani, che dire del vecchio Kevin Anderson già finalista a Wimbledon, e del più fresco Cameron Norrie, e per cambiare un po’ paese di origine, dell’attempato John Isner, per non nominare il giovine Taylor Fritz, e per cambiare paese…ovunque troviamo giocatori che magari paiono non avere classe ma sono presenti in campo e hanno potenza e un buon servizio , ma non continuiamo, non scomodiamo l’aritmetica transfinite di Giorg Cantore, il giovin signore potrebbe rimanerne turbato, gli proponeremo il tutto al suo risveglio, tra sei o sette anni quando sarà un avversario per tutti temibile, all’ottantesimo posto del ranking, ma una buccia di banana su cui è facile scivolare. Non voglio fare pubblicità a prodotti di alcun tipo, ma una bella scorta di Alprazolam nel borsone la vedrei bene…
Shapovalov è stato per più di un anno a ridosso della top ten in cui è anche transitato per un anno, ha fatto una SF a Wimbledon, l’anno scorso ha battuto Nadal a Roma, non è un 500 rispetto ad un 250 a fare la differenza. Vedremo a fine anno chi è più avanti in classifica 😉
Vado al sodo, i tuoi siparietti sono ripetitivi e stucchevoli
Accipicchia, non deve essere per nulla piacevole e qualcosa ne sa anche un Grande portiere della nazionale di calcio.
Auguri !
Musetti
Non so di cosa siano convinti in molti.
So che quello di cui sei convinto tu (Musetti #26) è sbagliato
Musetti è #17 al mondo.
E so che le partite in cui ha vinto chi sta dietro nel ranking sono tante. Ed è il bello del tennis questo. Se no sarebbe inutile scendere in campo.
Scrivi in quali colpi Lorenzo e superiore…o dove la tua mente suprema pensa che ci sia superiorità…
Fisico…in altezza Sinner gli rende cm..
Tecnica…analizzando i colpi in sé ( che alla fine non serve a niente) Musetti e sopra solo vicino la rete,tutto il resto rovescio,dritto,servizio,potenza,risposta al servizio non c e storia!
Per finire a livello mentale,Jannik ha una forza di pensiero da fuoriclasse già assoluta mentre Lorenzo pur grande lottatore ancora deve maturare….
Ora quello che non capisco aldilà delle differenze tecniche perché c e l’hai tanto con Jannik,a me per esempio Berrettini non lo sopporto perché ha un gioco monotono con servizio e dritto e massimo 2/3 scambi,ma quando vedi giocare Jannik sai che hai sempre possibilita di vittoria a prescindere dall avversario che ha di fronte..quello che non trovi negl altri..e non e poco….
Grande!
A me, me pare ‘na STRUN….
Che poi con khachanov ha perso per crampi dopo che lo stava asfaltato e con Shapovalov, giocando il giorno dopo il torneo vinto. Giusto per la cronaca…
Il malessere del suo coach penso che l’abbia notevolmente condizionato in negativo.
Chi se ne importa del risultato, ora è importante che Simone Tartarini guarisca al più presto. Auguri di cuore!
Pare che l’attacco di panico Tartarini fosse inizialmente stato preso per infarto e disposto il ricovero di urgenza. Certo entrare in campo con il pensiero non ha favorito la concentrazione di Lorenzo. Però con la sua classe queste partite le deve riprendere e chiudere
Simone Tartarini, tecnico del tennista toscano, ha avuto un forte attacco di panico poco prima della partita ed è stato ricoverato in ospedale. In un primo momento, da alcune fonti vicine al classe 2002 del Bel Paese, si era pensato anche a un infarto. Fortunatamente le sue condizioni non destano preoccupazione, ma in questo modo si spiega lo stato poco sereno di Musetti e ovviamente l’assenza dello stesso Tartarini nel box riservato al coach.
Santa pazienza, anche i tecnici cominciano a perdere i colpi?
Cribbio, che sfiga…(politically correct?)
Eh sì..
La classifica ha un valore relativo
proprio per questo Musetti lo vedi al n.26
Deve essersi svalutato il ranking per l’inflazione
Ho letto di un attacco di panico di Simone Tartarini che non gli ha consentito di essere sugli spalti: è vero. Nel caso tanti auguri a Simone
Peccato, eri partito bene con uno dei primi ragionamenti logici della tua vita su livetennis. Poi non hai resistito a scrivere le consuete corbellerie.
Sono d’accordo con chi sottolinea alcuni passaggi a vuoto durante il quinto, che un campione più fatto e finito non avrebbe concesso, e che hanno propiziato il ‘rientro’ di Harris. Lo si è visto anche dal linguaggio del corpo. D’altronde costringere mente e fisico a restare feroci fino in fondo non dev’essere facile, se ci riescono in pochi pochi
@ enzolabarbera1938@libero.it (#3408675)
Ti do ragione, i sogni son belli, ma qui stiamo commentando un uscita al primo turno per il secondo anno consecutivo. Meglio svegliarsi e fare un bagno di realtà. Vedremo cosa saprà dimostrare in futuro ma i fatti nudi e crudi son questi.
parto dalla tua ultima frase “giocatori specialisti che tra un po’ batterà costantemente”. Io spero che tu abbia ragione, ma quando ti ricapita uno specialista che è fuori da 8 mesi, che ha sì giocato un paio di challenger, con avversari mediamente scarsi, visto che più o meno i primi 250 stavano già in Australia, e che alla lunga avrebbe dovuto pagare lo scotto di una partita molto lunga (anche perchè stava in Thailandia e quindi ha avuto anche una discreta trasferta last minute) ? Io pure non l’ho vista ma quando leggo (se è vero) che ha giocato sui teloni mi chiedo dove sta il miglioramento almeno a livello tattico. Intanto non puoi fare 5 giochi in 2 set con uno al rientro per quanto portato su hard, a meno che non sia Federer o Rafa o Nole. Poi quando l’inerzia è girata e vai 2 set pari ti aspetti che azzanni la partita, faccia sentire la crescita di personalità che comunque c’è stata nella seconda parte del 2022, invece nulla. Oggi grande delusione (anche se in sede di pronostico avevo scritto che dipendeva più da Harris che da Musetti), poi certo Lorenzo il suo massimo lo esprimerà sulla terra, però insomma oggi aveva un’ottima occasione con un giocatore ancora in rodaggio che non sono affatto sicuro che tra un anno, nelle stesse condizioni, riuscirà a battere.
Non ho visto la partita e quindi non posso parlare della prestazione…posso solo dire che quando c’è stato il sorteggio ho letto molti commenti di un possibile terzo turno con Sinner, ma ho subito pensato che per il Muso per quanto si poteva pensare era capitato un sorteggio rognoso, perché il sud africano prima dell’infortunio era salito parecchio in classifica e ricordo anche un paio di scalpi niente male, cmq notavo che aveva ben recuperato raggiungendo una finale challenger e poi i giocatori con le caratteristiche di Harris sono quelli che danno più fastidio a Musetti…per me cmq il bicchiere è mezzo pieno perché al di là della sconfitta ha dimostrato di poter giocare tranquillamente alla pari con giocatori specialisti della superficie che tra un po batterà costantemente…
@ Antonio (#3408601)
che poi musetti sia superiore a sinner sotto l’aspetto mentale è una delle più grandi c*****e che abbia mai letto da quando sono sul forum. E l’autore sei sempre tu ahahaha