Nadal critico con le palle degli Australian Open: “Sono di peggiore qualità, non prendono le rotazioni. Davis? Il formato ideale non esiste”
Nella classica press conference pre torneo, il campione in carica Rafael Nadal ha duramente criticato le palle adottate per l’edizione 2023. A suo dire sono assai peggiorate rispetto all’anno scorso. Il collega Mick Dickson ha assistito ieri ad una lunga sessione di allenamento del campione di Maiorca sulla Rod Laver Arena, raccontando poi che Rafa ha avuto diversi problemi a trovare costanza nella spinta col diritto, finendo spesso molto corto e poi molto lungo. Tanto che Nadal, frustrato dalla situazione, ha scaraventato a terra la propria racchetta. Un’atteggiamento assolutamente inusuale per Rafa.
“Le condizioni di quest’anno? No, non sono diverse, la velocità del campo non credo sia una grande differenza. La palla, sì” afferma Nadal nella conferenza stampa. “Non lo so. Dicono che è la stessa di sempre, ma trovo la palla è di qualità peggiore, senza dubbio. Ormai non ha più senso parlarne. È quello che abbiamo. Dobbiamo giocarci. Penso che sia una palla che non prende la stessa rotazione del solito. Dopo un paio di colpi, la palla perde pressione. È più difficile colpire con la rotazione giusta. Penso che sia più facile giocare quando colpisci in modo più piatto. Ma ho bisogno di conviverci. Penso di essermi allenato abbastanza con la palla per essere pronto”.
Parole piuttosto forti per un campione come lui, davvero critico con le condizioni per lui poco favorevoli, visto che il poter conferire un fortissimo effetto alla palla è da sempre uno dei punti di forza, forse il maggiore di tutti insieme alla forza difensiva.
Scontata la domanda a Rafa sulla clamorosa questione Coppa Davis. La risposta di Nadal è piuttosto articolata, con l’idea che un formato ideale non possa esistere, essendo i tennisti sportivi individuali focalizzati sulla propria stagione.
“Quale formato per la Davis? Non lo so. Nessuna idea. Il tempo, il calendario, la prospettiva dei giocatori sono cambiati nel corso degli anni. Non credo che esista un formato perfetto per la Coppa Davis. Questo è il mio punto di vista. Negli ultimi due anni abbiamo criticato molto il nuovo formato perché non siamo in grado di giocare in casa o questa o l’altra cosa. Vero. Ma non possiamo dimenticare che quando la Coppa Davis si svolgeva con il vecchio formato, molti dei migliori giocatori non giocavano spesso. Alla fine sembra sempre che le cose passate siano migliori delle cose nuove. A volte si, altre volte non sono affatto. In questo caso, la novità, la nuova formula era perfetta. No, senza dubbio non era perfetta. Il vecchio formato adattato alle nuove generazioni e ai nuovi orari e ai nuovi calendari, ovviamente no. Se vedi i migliori giocatori giocare molto spesso nel vecchio formato, non me lo ricordo. Ritengo che quello fosse uno dei problemi più importanti che dovevamo risolvere col nuovo formato. Poi abbiamo sperimentato il nuovo formato, che sembra non essere perfetto. I giocatori si lamentano. Ma i giocatori si lamentano sempre di qualsiasi formato che verrà proposto, quindi… Non so quale sia la situazione perfetta perché alla fine tutti sanno cosa succede: siamo in un tour individuale. Siamo uno sport molto individuale. Ciò che funziona per il n. 50 probabilmente non funziona per il n. 5. Ciò che funziona per il n. 10 non funziona per il n. 25. Ciò che funziona per il n. 120 ovviamente non funziona per il n. 80. Tutte le diverse opinioni rendono impossibile un formato perfetto. Questa è la mia esperienza. Alla fine abbiamo bisogno di un formato e dobbiamo giocare con quel formato. Dobbiamo essere nel formato meno negativo possibile per consentire ai migliori giocatori di giocare. È così che la concorrenza diventa sempre più grande”.
TAG: Australian Open 2023, Coppa Davis, Rafael Nadal
Ridi ridi ……. vediamo chi ride ultimo ………
:-))
Quindi nel 1982 e non nel 1987. Cinque anni prima.
Mi sfugge il nesso.
@ Armonica (#3407313)
Purtroppo hai ragione. E proprio per questo che tornerei all’antico. Gioca chi ama la Davis perché è un onore difendere i colori della propria bandiera. Io amo il Fogna anche per questo. Lui avrebbe dovuto nascere 40 anni fa.
Fogna uguale.. Mai rotta una
Che palle Rafa.
La palla più pesante prende meno lo spin e salta meno… Da quando in qua un tennista pensa alle palline che possano favorire gli altri 127 partecipanti? È al proprio gioco che pensa e ognuno ha le sue preferenze.
@ Sottile (#3407278)
COME NO E CHE GLI ITALIANI VINCANO UNO SLAM AH AH
Niente arrotino?
Chiamerà a rete e mostrerà il supponente ditino anche a Draper ? 🙂
È un mito.. ha cominciato a lavorarci gli avversari prima ancora di iniziare il primo 15
Purtroppo non c’è più spazio per la vecchia Davis. I calendari sono zeppi di tornei, esibizioni, punti e soldi. Non c’è più posto per partite per la gloria in patria e romanticismo. Da anni, prima dello stravolgimento, i giocatori lamentavano di dover fare un viaggio di 2 ore per la partita di Davis, e la settimana dopo andavano in Antartide a giocare un’esibizione lautamente retribuita.
Sta costruendo l’Impresa! Contro tutto e tutti, anche le palline che lo favoriscono…
Lui non rompe la palle, le fa girare!
Le aveva criticare anche l’anno scorso. Personalmente non ci vedo alcuna intenzione malevola, e la ritengo una critica abbastanza inutile. Mi domando se la tiri fuori da sé o se risponda ad una domanda mirata.
Al contrario, lui preferisce palline leggere. Il perché dovresti capirlo da te.
Il formato perfetto per la ex Davis ?
L’ archivio.
Si smetta, per rispetto storico, di chiamare “Davis” le nuove pagliacciate.
United Cup e’ un’ altra pagliacciata.
Lo spazio nei calendari per qualcosa di minimamente serio non c’ e’ piu’ da vari decenni e ancor meno ci sara’ in futuro.
4 Tornei Gran Slam
11 Master 1000
Serie di esibizioni/pagliacciate multimilionarie (Rod Laver Cup, ecc.) riempiono all’ inverosimile un calendario che gia’ cosi’ scoppia.
La “Mille Miglia” non c’ e’ piu’.
La Coppa Davis non c’ e’ piu’.
Ricordiamo che Nadal (come Djokovic), aveva snobbato anche l’ultima Pique’ Cup.
Ci sono concrete possibilità che quest’anno Nadal esca già al primo turno con l’albionico
Non solo: si lamenta di palline pesanti….QUANDO SA BENISSIMO CHE PER LUI È UN VANTAGGIO….. PIÙ DIFFICILE SPOSTARLO, FARLO CORRERE!
Nadal non è nuovo alla pre-tattica quando si tratta di difendere un titolo. In particolare, non è nuovo a queste uscite contro le palline del torneo, altre volte se ne è lamentato, ad esempio prima dei Roland Garros. Cosa dalla quale i suoi sostenitori hanno sempre dedotto un’intenzione malevola degli organizzatori di sfavorirlo (per la famosa invidia gallica verso i tennisti spagnoli e/o per rendere quel torneo più incerto e competitivo).
Nulla di nuovo sotto il sole, insomma, tranne il fatto che stavolta se la prende con le palline dell’AO (ma è comprensibile, dato che si trova a dover difendere proprio qui 2.000 punti importantissimi, essendo i suoi obiettivi concentrati nella prima metà dell’anno)
Nadal prendi le mie di palle! Roteano da sole…
Sembra quei giocatori del circolo che.. il campo, il vento, le feste di compleanno, i bambini che gridano, le macchine con il motore acceso, i gabbiani i pappagalli (qui a Roma è pieno)…
Se ci si lamentava per la lunghezza dei match forse il formato ideale è semplicemente il vecchio portato al 2 su 3 come set! Doppio con punteggio classico e tie normale a 7 in mezzo nella prima giornata (il tempo c’è dato che non si giocano cinque set mai) dopo i due singolari e decisivo un singolare se non matura il 3-0. A limite il doppio potrebbe essere messo all’inizio della seconda giornata per renderlo decisivo e riempire comunque il palinsesto con il punto decisivo del 3-0 e non rendere vuota la seconda giornata nei netti 3-0 sempre possibili. Mi pare una innovazione elementare ed indolore! Anche far giocare 4 o 5 giocatori per misurare i movimenti tennistici mi pare cervellotico ed impraticabile perchè bastano un paio di infortuni per dover chiamare le seste linee con vantaggio eccessivo dei paesoni con decine di top 100! Cambiare tutto ha significato in sostanza equiparare la Davis alla Next Gen (manifestazione senza storia e neo nata) ed è questa l’assurdità più vistosa.
In partita o in allenamento non ha mai distrutto una racchetta.
Al massimo, l’ha sbattuta per terra.
Poi la leggenda narra che negli spogliatoi di Buenos Aires, nel 2005, dopo la sconfitta con Gaudio 6-0 0-6 1-6, Nadal abbia distrutto tutte le racchette dalla rabbia…..
Gli girano le palle che non gli girano le palle?
Ma possibile che ogni volta Nadal dice qualcosa dovete sempre criticare? Avete presente il preconcetto? La critica a priori? Siete tutti dei Federerini? Ma Basta! non se ne puo’ piu’… Abbiate solo che rispetto per un Grande dello sport, per un professionista che ha ottenuto i piu grandi risultati pur dovendo convivere con una serie infinita di problemi fisici e operazioni(ricorderei anche Del Potro) mentre altri per banali problemi meniscali e poco piu’sono passati per martiri! E vogliamo ricordare che al momento ha vinto piu’ Slam di tutti( su terra, erba, cemento!) da destro che gioca da mancino…basterebbe solo questo ad identicare il vero unico Goat.
Gombloddo.
Ma veramente eh. Ricordo una sua intervista in cui disse di non averne mai distrutta una perchè a un certo punto si era reso conto che era il modo sbagliato di sfogare la rabbia.
Effettivamente Nadal non ha torto, le palle degli incontri delle qualificazioni che ho seguito non erano così veloci in top rispetto a quelle flat. Stavo aspettando di vedere i top players prima di esprimermi.
Sulla Davis mi sembra un discorso doppiamente inutile. Primo perché lo spagnolo s’è già dato indisponibile, e forse ha chiuso per sempre con la Davis.
Secondo perché ogni formato rende scontento qualcuno, i top players, gli organizzatori, il pubblico. I primi vogliono soldi e punti, i secondi vogliono spettacolo garantito, i tifosi vogliono andare in gruppo al palazzetto sotto casa a gridare battendosi il petto. Difficile trovare un formato condiviso in questo bailamme che è la Coppa Davis.
EL CAMPEON NON HA MAI FATTO NULLA DI SIMILE A QUELLO CHE HA COMBINATO IL DOPATO ORA GLI AUSTRALIANI SPITTANANO SE’ STESSI E LE DECISIONI LEGALI PRECEDENTI CON IL COLMO CHE CHI FISCHIA GIUSTAMENTE UN DISONESTO VIENE CACCIATO VIA MENTRE COMPORTARSI DA DELINQUENTE CON ATTEGGIAMENTI SCHIFOSI SBATTENDO O LANCIANDO TRA IL PUBBLICO LE RACCHETTE NON HA NESSUNA IMPORTANZA ACCONDISCENDENZA VERSO UN VIRUS LETALE PER IL MIO AMATO SPORT BEH VOI TUTTI VIERITAYE QUESTO SE’ VOLETE QUESTO SCHIFO COMPLIMENTI.
TROVO SCONCERTANTE I VOSTRI COMMENTI DIFENDERE UN CRIMINALE E OFFENDERE UN SIGNORE FORSE VOI TUTTI VI MERITATE LO SCHIFO VHE AVETE DAVANTI NON C’E’ PIU’ NESSUNA CAPACITA’ DI GIUDIZIO.
Sulla Davis ha ragione
Che “palle”co ste palle! Poi, magari,arriva pure in finale..
1) Nadal, come suo costume, sulla Davis non si pronuncia…
2) Italy, il denaro è diventato il leader di tutti gli sport,(povero De Coubertin), altrimenti non ci spieghiamo perché si và a giocare nei paesi arabi:nei nostri sogni vediamo tenniste e tennisti che si rifiutano di giocarci alzando la bandiera dei diritti umani,( ricordando sempre che questi atleti non sono proprio dei poveracci)….
Una volta tanto hai ragione
Non concordo questa volta. La Davis classica era spesso disertata dai giocatori, alcuni per il singolo match altri per l’intera stagione ed una manifestazione non si regge solo sulla tradizione ma soprattutto sull’appeal dei protagonisti e servono i migliori (che, per inciso, spesso per andare vogliono essere remunerati, non dimentichiamolo, altro che giocare per la maglia).
Quindi, visto il calendario davvero sarebbe da valutare l’idea di una Davis a cadenza biennale (almeno) per far sì che non solo i tennisti possano organizzarsi ma per favorire l’attesa, il “finalmente si gioca” che, negli ultimi anni, era più diventato un “che palle anche la Davis nel weekend” (Per i tennisti, non gli appassionati).
Le sue ultime, insolite dichiarazioni sul suo stato di forma, molto buono a suo dire, mi avevano lasciato spiazzato. Dov’era finito il classico maniavantismo del maiorchino? Dopo questa notizia sulle palline sento che è tornato tutto a posto.
Saper “invecchiare bene” è un’arte, speriamo che Nadal si riveli un’artista, ma al momento le premesse sono bruttine, non un filo di umorismo riguardo l’inevitabile passare del tempo, si oscilla tra la negazione e la rimozione dell’evidenza, adesso anche le palline. Forza Rafa, sarà una prova dura ma ti auguro un’uscita di scena degna della tua carriera
@ Luchador (#3407137)
Ma non è la Davis, neppure lontanamente.
La vera notizia è l’aver scagliato a terra la racchetta. Nervosismo.
Dai mi mancava la lamentela pre torneo di nadal….una volta il campo un altra le palline poi ordine di gioco poi il tempo poi il tetto…..20 anni che rompi le palle fai basta
Che Nadal non si scagli apertamente contro la Kosmos dopo che la Spagna sia letteralmente stata omaggiata della prima edizione ci può stare.
Sulle palline aspetto di sentire l’opinione di qualche altro tennista col feticcio del topspin estremo.
Dite a Mauro di fare le palline come vuole Nadal e fornirle gratis a Melbourne.
Maniavantismo stucchevole
Segno che non è più sicuro di sé e che teme la scoppola albionica
@ ItalyFirst (#3407126)
La Davis organizzata come ai vecchi tempi richiede parecchie date nel calendario, in concomitanza con i tornei. Bisogna vedere se c’è l’intenzione di sovrapporre le date e se quei mercenari dei giocatori ( che si svendono di solito in Arabia e in sudamerica per ricche esibizioni ) sarebbero disposta a giocarla a discapito dei tornei.
Fatta stile Piquet, per quanto discutibile il format, la concludi nel giro di pochi giorni.
Il discorso non fa una piega. Ridateci la coppa Davis!!!!
Nadal ?
E che palle… ! 🙂
Dal tabellone pilotato pro Djokovic, alla sostituzione delle palle da gioco per favorire il serbo, al divieto di fischiare contro Nole quando gioca (quest’ultima però è vera). Caro MAURO niente bandierine spagnole quest’anno sul tuo gelato preferito, la banana split.
Faccio le veci di Italyfirst: si può dire che a Nadal girano le pal… ah no.
Al di là del discorso delle palline, riguardo al commento sulla Davis, il format perfetto esiste ed ha funzionato per 100 anni. Quando si capirà che la Davis si gioca per l’onore e la gloria della propria nazione e non solo per soldi, avremo risolto il problema di quale format utilizzare. Le federazioni devono organizzare la Davis alla maniera classica. Punto. Chi giocherà per amore della propria nazione sarà ricompensato dall’amore e dalla stima dei tifosi, chi non vorrà o potrà giocarla, amen. Le federazioni non devono avere il profitto come guida nelle proprie scelte, ma la promozione del tennis nel proprio Paese. Giocheranno le seconde linee? E chissenefrega! Giocheranno col cuore e diventeranno tennisti più forti perché la Davis ti forma. Discorso fuori dal tempo? Forse, ma se i tempi li detta sempre il denaro, allora andiamo avanti con la Kosmiche tavanate alla Piqué.
Non sanno più cosa fare X farsi perdonare da DJOKOVIC dopo il trattamento del 2022.
Prima il tabellone pilotato ed ora le palline. .
LOL. Mette gia le mani avanti perché sa di rischiare grosso già con Draper.