Lorenzo Musetti nella foto - Foto Getty Images
Gli USA hanno vinto la prima edizione della United Cup. Nella notte italiana Trevisan ha ceduto in due set a Pegula, Musetti si è ritirato dopo aver perso il primo set contro Tiafoe e Matteo Berrettini ha perso con due tiebreak con Taylor Fritz.
Nella notte italiana Martina Trevisan, n.27 WTA, ha ceduto 64 62, in un’ora e mezza esatta di gioco, a Jessica Pegula, n.3 del ranking, un risultato forse un po’ troppo severo per quanto fatto vedere in campo dall’azzurra almeno nel primo set.
Sfortunato Lorenzo Musetti. Il 20enne di Carrara, n.23 ATP, è stato costretto a lasciare via libera a Frances Tiafoe, n.19 del ranking, ritirandosi dopo appena mezz’ora di partita e dopo aver perso il primo set per 6-2 per un problema alla spalla destra.
Matteo Berrettini, n.16 ATP – che in questa United Cup ha battuto Monteiro e due top ten come Ruud ed Hurkacz, cedendo solo a Tsitsipas – è stato superato da Taylor Fritz, n.9 del ranking con il risultato di 76 (4) 76 (6).
Berrettini ha avuto sempre difficoltà alla battuta, nove palle break annullate e nessuna palla break conquistata, ma è stato bravo a portare almeno le frazioni al tiebreak pur perdendo entrambi i parziali.
Ben 15 gli Ace scoccati dal numero 9 ATP, che ha raccolto addirittura l’87% di punti quando ha servito la prima. 7 gli ACE di Matteo, che con la prima ha avuto anch’egli ottime percentuali di resa, annullando come dicevamo 9 palle break su 9.
A punteggio acquisito Lucia Bronzetti, n.54 WTA, tè stata battuta 63 62, in un’ora e 13 minuti, da Madison Keys, n.11 WTA.
United Cup (Australia), cemento – Finale
03:00 Italia – USA 0-4
United Cup (Australia), cemento – Finale
Ken Rosewall Arena – Ora italiana: 03:00 (ora locale: 1:00 pm)
1. [3] Jessica Pegula vs [5] Martina Trevisan
ATP United Cup
Jessica Pegula [3]
6
6
Martina Trevisan [5]
4
2
Vincitore: Pegula
Servizio
Svolgimento
Set 2
M. Trevisan
15-0
15-15
30-15
30-30
40-30
40-40
40-A
5-2 → 6-2
J. Pegula
0-15
0-30
15-30
30-30
30-40
5-1 → 5-2
M. Trevisan
15-0
15-15
30-15
30-30
30-40
40-40
40-A
3-0 → 4-0
M. Trevisan
0-15
0-30
15-30
30-30
30-40
40-40
40-A
1-0 → 2-0
Servizio
Svolgimento
Set 1
M. Trevisan
0-15
0-30
15-30
30-30
30-40
5-4 → 6-4
M. Trevisan
15-0
30-0
30-15
30-30
40-30
4-3 → 4-4
J. Pegula
15-0
15-15
df
15-30
30-30
30-40
4-2 → 4-3
M. Trevisan
15-0
30-0
40-0
40-15
40-30
40-40
A-40
40-40
40-A
40-40
40-A
3-2 → 4-2
J. Pegula
0-15
15-15
15-30
15-40
df
3-1 → 3-2
M. Trevisan
15-0
30-0
40-0
40-15
40-30
40-40
A-40
3-0 → 3-1
M. Trevisan
15-0
30-0
30-15
30-30
40-30
40-40
40-A
1-0 → 2-0
J. Pegula
15-0
ace
15-15
15-30
30-30
ace
40-30
0-0 → 1-0
2. [3] Frances Tiafoe vs [5] Lorenzo Musetti
ATP United Cup
Frances Tiafoe [3]
15
6
0
Lorenzo Musetti [5]
• 0
2
0
Vincitore: Tiafoe
Servizio
Svolgimento
Set 2
Servizio
Svolgimento
Set 1
F. Tiafoe
0-15
df
0-30
15-30
30-30
40-30
ace
ace
5-2 → 6-2
F. Tiafoe
15-0
30-0
40-0
40-15
40-30
2-1 → 3-1
L. Musetti
15-0
30-0
30-15
30-30
30-40
1-1 → 2-1
F. Tiafoe
0-15
0-30
0-40
15-40
30-40
40-40
A-40
ace
40-40
A-40
0-1 → 1-1
3. [3] Taylor Fritz vs [5] Matteo Berrettini (non prima ore: 07:30)
ATP United Cup
Taylor Fritz [3]
7
7
Matteo Berrettini [5]
6
6
Vincitore: Fritz
Servizio
Svolgimento
Set 2
Tiebreak
0-0*
0*-1
1*-1
1-2*
2-2*
2*-3
3*-3
4-3*
5-3*
5*-4
5*-5
6-5*
6-6*
7*-6
6-6 → 7-6
M. Berrettini
15-0
15-15
15-30
30-30
40-30
ace
40-40
A-40
5-5 → 5-6
M. Berrettini
15-0
30-0
30-15
40-15
ace
4-4 → 4-5
M. Berrettini
15-0
15-15
15-30
15-40
30-40
40-40
40-A
40-40
ace
A-40
ace
40-40
A-40
40-40
A-40
3-3 → 3-4
T. Fritz
15-0
ace
30-0
30-15
30-30
40-30
40-40
A-40
ace
2-3 → 3-3
M. Berrettini
15-0
30-0
ace
30-15
30-30
df
40-30
ace
2-2 → 2-3
T. Fritz
15-0
15-15
30-15
ace
40-15
1-2 → 2-2
M. Berrettini
0-15
15-15
15-30
15-40
30-40
40-40
A-40
1-1 → 1-2
T. Fritz
15-0
30-0
40-0
40-15
40-30
40-40
A-40
ace
40-40
A-40
ace
0-1 → 1-1
Servizio
Svolgimento
Set 1
Tiebreak
0*-0
1-0*
ace
2-0*
df
3*-0
3*-1
4-1*
4-2*
5*-2
5*-3
6-3*
6-4*
6-6 → 7-6
M. Berrettini
0-15
15-15
15-30
30-30
40-30
6-5 → 6-6
T. Fritz
15-0
ace
30-0
40-0
ace
ace
5-5 → 6-5
M. Berrettini
15-0
15-15
30-15
40-15
40-30
5-4 → 5-5
T. Fritz
15-0
30-0
30-15
30-30
df
40-30
4-4 → 5-4
M. Berrettini
15-0
15-15
15-30
15-40
30-40
40-40
A-40
ace
2-1 → 2-2
T. Fritz
15-0
15-15
30-15
ace
40-15
40-30
40-40
A-40
1-1 → 2-1
M. Berrettini
15-0
15-15
15-30
15-40
30-40
40-40
A-40
1-0 → 1-1
T. Fritz
0-15
15-15
ace
30-15
ace
30-30
df
40-30
ace
40-40
A-40
ace
0-0 → 1-0
4. [3] Madison Keys vs [5] Lucia Bronzetti
ATP United Cup
Madison Keys [3]
6
6
Lucia Bronzetti [5]
3
2
Vincitore: Keys
Servizio
Svolgimento
Set 2
M. Keys
0-15
15-15
ace
30-15
ace
30-30
40-30
4-1 → 5-1
M. Keys
0-15
0-30
15-30
15-40
30-40
40-40
A-40
2-1 → 3-1
L. Bronzetti
15-0
30-0
30-15
df
30-30
30-40
40-40
40-A
40-40
40-A
40-40
40-A
40-40
40-A
1-1 → 2-1
M. Keys
0-15
0-30
15-30
30-30
30-40
1-0 → 1-1
Servizio
Svolgimento
Set 1
M. Keys
0-15
0-30
15-30
30-30
40-30
ace
5-3 → 6-3
M. Keys
15-0
ace
15-15
15-30
30-30
30-40
5-1 → 5-2
L. Bronzetti
0-15
15-15
15-30
30-30
40-30
40-40
40-A
4-1 → 5-1
L. Bronzetti
0-15
15-15
15-30
15-40
df
2-1 → 3-1
M. Keys
15-0
15-15
15-30
df
30-30
30-40
40-40
40-A
40-40
40-A
2-0 → 2-1
M. Keys
0-15
df
15-15
15-30
30-30
30-40
40-40
A-40
ace
0-0 → 1-0
5. [3] Jessica Pegula / Taylor Fritz vs [5] Martina Trevisan / Matteo Berrettini
Il match deve ancora iniziare
Matteo Berrettini, benchè quest’anno compia 27 anni, è arrivato al top da meno di 4 anni, e particolare non proprio da trascurare, ha giocato dal 2019 solo 23 incontri con top 10, così distribuiti:
2019 11 5 v 6 p
2020 0
2021 8 1 v 7 p
2022 4 4 p
Che nel solo 2019, cioè nell’anno in cui è arrivato al top partendo dalla 54esima posizione, abbia disputato quasi lo stesso numero di match contro top 10 disputati nei tre anni successivi (il 2020 l’attività, per quanto ridotta a 6 mesi, ha comunque visto la disputa di 3 Slam su 4 e di 3 Masters, oltre che delle Finals) dovrebbe fare un po’ pensare sulla regolarità del percorso del nostro negli ultimi 3 anni: che come sappiamo tutti, non c’è stata.
Nelle prime due settimane del 2023 ha giocato lo stesso numero di partite contro top 10 del 2022, e la metà di tutto il 2021.
Altro particolare interessante:
nel 2019 degli 11 incontri disputati contro top 10 7 sono stati disputati con tre tennisti, 2 Khachanov, 3 Thiem, 2 Federer, con un bilancio 4 v 3 s
nel 2021 5 su 8 con due soli: 3 Djokovic e 2 Tsitsipas, tutti persi
nel 2022 2 su 4 con uno solo Ruud, entrambi persi.
Mi scuso per questo, che potrebbe apparire stucchevole, profluvio di numeri, ma mi serve per fare una considerazione: non è che ogni valutazione su i numeri dellla performance di Berrettini contro i primi 10 sia viziata da frequenze troppo basse, e, non può essere che un caso, sempre con gli stessi?
Mi sentirò un po’ meglio quando potrò seguire commenti privi dei soliti luoghi comuni. Sino a quel momento sarò in guerra… contro i luoghi comuni.
Se uno mi dice che non gli piace Berrettini per questa o quella ragione, io non eccepisco, anzi potrei trovarmi d’accordo. Se invece si dice che è scarso con i top ten dopo averne battuto due in tre giorni mi arrabbio, a prescindere dal fatto che apprezzi il suo gioco o no. Se qualcuno scrive che perde nei tie breaks giocati contro un top 10, vado a vedere le statistiche che dimostrano che contro questi tennisti ne ha vinti in carriera il 60%.
Questi sono fatti, non opinioni.
Le statistiche ATP dimostrano tutta la difficoltà di Matteo contro i migliori. Nella classifica dei migliori sotto pressione c’è un netto scarto tra la sua posizione, come carriera, negli incontri con tutti i giocatori del tour rispetto ai primi 20, ancor di più in relazione ai primi 10. Matteo sente troppo la pressione soprattutto quando è in vantaggio o ha concrete possibilità di chiudere partite importanti (mi piacerebbe sapere contro i primi 20 quante ne ha vinte al servizio e quante in risposta, per esempio).
certo le partite da vincere erano al mashile e giocarxi tutto sul doppi,ma va bene già essere riusciti andare in finale ,certo n0abbiamo già perse due con questa,pero non era maschile e femminile gl’incontri ,certo per musetti non ci voleva l’infortuneo.
Secondo il sito atp tour (https://www.atptour.com/en/stats/leaderboard?boardType=pressure&timeFrame=Career&surface=all&versusRank=Top20&formerNo1=false) Berrettini in carriera ha vinto il 60% dei TB contro un top 10 ed il 61,3% contro i top 20.
I numeri non mentono.
Eccellente commento
Va be’, dai, hai dato del “frustrati” sotto traccia, un po’ nel mucchio, ora dovresti sentirti un po’ meglio.
Domani di nuovo.
Monfils è uno che sente molto la pressione, non lo sai?
Pensavo sapessi spolliciare solo.
Ti rispondo facilmente, con Rublev era già avanti 2 set a zero, è ovvio che la pressione c’era molto meno. Con Djoko non a caso al Rolando ha vinto il terzo, ti ricordi il discorso Shapovalov della disperazione? Mentre nel primo di Wimbledon se ti ricordi era arrivato al tie facendo un recupero miracoloso e mentalmente il tie era tutto dalla sua parte. Nel 2018 non era un Medvedev top, quello dell’anno scorso ha vinto il secondo, ricordi sempre modalità disperazione come es. Shapovalov?
Ti ringrazio di questa tua ricerca cosi mi hai dato modo di completare la mia disamina e di averli usati tutti per benino e di farti nuovamente cercare di capire che le tue “certezze contro” lasciano il tempo che trovano. Consiglio, impara a spolliciare meno e a dare meno sentenze, sarebbe positivo per te.
Restano comunque le sconfitte contro i big e la fatica bestiale nel chiudere le partite importanti con servizio che si ritrova (non è mica Volandri). La partita con Monfils me la ricordo bene e non so quante occasioni ha sprecato prima di chiudere. Con Alcaraz era in vantaggio di due set e si è spento. Matteo lotta, si impegna, ha un grandissimo potenziale che quasi mai esprime appieno contro grandissimi avversari e in contesti assoluti, ci arriva spesso vicino ma poi fino ad adesso è sempre crollato spesso con errori abbastanza clamorosi(e non dico contro Nole che ci sta). Io adoro Matteo ma non posso che essere d’accordo con Sander. Non è che siccome è italiano non si possono sottolinearne le lacune caratteriali come spesso si sono sottolineate le problematiche tecniche.
@ sander (#3403295)
Più in generale non si capisce come uno con quel servizio inciampi quasi sempre quando lo ha a disposizione per chiudere: la costante è che serve non in maniera implacabile in momenti decisivi contro i migliori e più emozionanti mentre per recuperare se sotto e quasi brekkato recupera con la battuta anche dieci volte! Un fatto eminentemente psicologico perchè la capacità di fare ace c’è sempre ma viene distribuita solo difensivamente per mettere una pezza all’Italiana e non aggressivamente per vincere contro i migliori nei momenti della verità! Troppo bravo ragazzo?
Hai ragione.
Dimenticavo la splendida vittoria di Martina
Tra tutti e due fate discorsi rancorosi…cerca scuse quando perde…ma cosa t’inventi ..poco patriottico????? Ma rileggi prima di inviare il commento se c’è uno attaccato alla bandiera è Musetti, è da quando ha dodici anni che gioca per la nazionale …piuttosto guarda oltre se cerchi patriottismo…questo mio commento è comprensibile ?
@ sander (#3403295)
Analisi logica e da considerare seriamente dallo staff di Matteo.
Q 100%
Certo che eravamo sfavoriti con la Grecia! L’unica speranza sembrava essere una vittoria di Berrettini su Tsitsipas, NESSUNO avrebbe scommesso un Euro su quella di Trevisan su Sakkari.
Io mi sveglio e mi diverto. Un tempo, non remoto, guardavo nei grandi tornei “gli altri” mentre ora “i nostri”.
Certo, si soffre, ne hanno sempre una ma ci sono e per “gli altri” incontrare un italiano non è più un bye e vedrai, se con Berrettini abbiamo sfiorato lo Slam si può arrivare ancora oltre.
@ sander (#3403295)
Allo US Open del 2019, contro Monfils, vinse 7-6 al quinto dopo oltre 4 ore di battaglia, in un match dalla dinamica simile a quello di oggi contro Alcaraz: avanti due set a uno, perse il quarto e sembrava sul punto di capitolare ma arrivò al tiebreak e lo vinse 7-5. E vinse un tie-break anche negli ottavi contro Rublev, quello del terzo set (8-6). Perfino contro Djokovic, che lo ha battuto in tre Slam nel 2021, Berrettini ha vinto il tie-break del terzo set nella finale di Wimbledon (7-4) e quello del primo set nel loro scontro al Roland Garros (7-5). E con il numero due del mondo, Daniil Medvedev? Anche contro il russo due tie-break vinti sui due disputati, uno a Indian Wells 2018 (8-6) e uno nell’ATP Cup di quest’anno (7-5)
[CITAZIONE COPIATA E INCOLLATA DA UN ARTICOLO DI UBALDO SCANAGATTA]
Morale egregio signor Sander: quando si vuole validare una teoria con dati statistici bisogna fare in modo di controllare di averli usati TUTTI e PER BENINO, i suddetti dati statistici.
Perchè altrimenti qualcuno fa un controllo (io ci ho messo 15 secondi, con un pochino di tempo in più ne avrei scovati altri) e la teoria crolla miseramente (o quantomeno si depotenzia assai)
@ walden (#3403376)
Oggi hai deciso di farmi rotolare dalle risate …. E’ già la seconda ahahahah
Caro walden, bisogna considerare i giocatori oltre i numeri: credo che nessuno consideri Ruud un vero numero 3 e Hubi era già stato sconfitto più volte da Berretto, quindi pressione relativamente ridotta rispetto ad affrontare Tsitsipas mai battuto. Poi è l’andamento stesso dei match che palesa questo problema di Matteo che come gioco c’è quasi sempre, se in salute, fa partita spesso pari ma poi perde (quasi) sempre con certi giocatori (con i soliti Nole, Rafa, Stefanos, Danilii, Sascha, il vecchio Roger è 1/15!). Se fosse inferiore di gioco, fosse un giocatore da seconda fascia prenderebbe sempre 64 63 e a casa, ma non è così, ha le sue chanche e se le gioca quasi sempre male sul più bello, Hubi che non è certo giocatore superiore a Berretto ogni tanto i giocatori succitati li batte perché come scritto da Sander più sotto ha un equilibrio, una consapevolezza superiore nei momenti topici. In poche parole è sempre lì ad un passo dell’impresa ma per compierla deve trovare una chiave mentale che fin ad adesso col suo mental coach non sembra aver trovato e non è detto che sia fattibile purtroppo.
@ walden (#3403382)
Mi fa piacere che il mio post ti è sembrato appropriato, chi mastica di tennis per averlo giocato a lungo, non puó non essere d’accordo. Bisogna essere dotati sopratutto di testa. La paura di perdere “ammollisce” le gambe più della fatica. enzo
@ Renato (#3403338)
Ahahahahahahahahahahah anch’io!!!
@ walden (#3403384)
Caro Walden, ti sconsiglio di replicare al No Way. Si nutre di zizzania. È il mio troll personale.
Saluti
ineccepibile
Ma come si fa a dire che Berrettini non vince con i top quando ha battuto il numero 3 (con il quale aveva perso gli ultimi tre incontri) ed il numero 10? Ma riuscimo ad andare oltre le proprie personali frustrazioni? Berrettini ha incontrato nell’ordine il numero 3 il numero 10 il numero 4 ed il numero 9 al mondo. Ha perso contro il numero 4 una partita combattuta ma che non era decisiva, e con il numero 9 una partita a risultato praticamente deciso, mi sembra ovvio che nelle ultime 2 non abbia troppo forzato, non vuole saltarsi o arrivare malconcio all’ennesimo SLAM. Ma possibile che non venga in mente a nessun altro?
vedere bene no è essere menagramo….
si però mentalmente….dotati
patriottici si, scemi no
So OA il reportage sulla condizione del Muso:
…Simone Tartarini, che in maniera molto chiara ha detto: “Ha sentito dolore dal terzo game nella zona superiore della spalla destra. Ora vedremo nei prossimi giorni gli sviluppi“.
Domani rmn e quindi, in trepida attesa, attendo il vaticinio del cerusico radiologo sulla situazione del poeta del rovescio ad una mano.
da ora sarà Enzo “500” La Barbera…
dobbiamo farcene una ragione….
L’impressione è che vedendo quello capitato a Sinner e Musetti non abbia voluto confermare il proverbiale “non c’è due senza tre”
Tutto condivisibile a parte la Grecia che ci vedeva sconfitti.
Scherzi ovviamente.
La Grecia non ha seconde linee e Tsitsipas da solo poteva portare (e ha portato da gran campione qual è) un punto…
Complimenti ai nostri portacolori. Io mi sono divertito, e arrivare secondi è stato un vero capolavoro. Per vincere, allo stato attuale, ci sarebbe voluto un miracolo.
@ Raffaele (#3403185)
Pensavo il secondo fosse meglio del terzo, del quarto e così via …non devo aver capito nulla in quarant’anni da ‘sportivo’…
Like, LOL
Ma sti c***** di infortuni sempre prima degli slam poi. Non se ne può più
La gauff è ogni dove ha battuto la Bronzetti e nello stesso istante vinto il torneo di Auckland
D’accordo con te, a Berrettini manca ancora un pezzettino e, secondo me, è la precisione della prima alla T che aumenterebbe la difficoltà degli avversari in risposta. Sulla resa nei tb, in effetti, sembra meno decisiva che in passato. Non so dire da cosa possa dipendere ma su questa superficie diventa importante, spesso la differenza tra un set vinto e uno perso. In ogni caso i due match persi sono stati giocati alla pari con due tra i top ten più in forma.
@ LunaDiamante (#3403193)
@ LunaDiamante (#3403193)
Nessuno puó sistamarglielo, è un difetto legato al fisico poco scattante di Berrettini. Enzo
United Cup esibizione quasi ridicola. Zero set vinti però c’è ancora il doppio più inutile della storia (se lo giocano) per tirare su il morale
Avevo previsto che gli americani fossero favoriti, ma non mi sarei aspettato una simile batosta! Certo, l’infortunio di Musetti ha inciso, però era comunque sotto nel punteggio!
Andrà meglio il prossimo anno!
Probabilmente qualche utente non ha visto l’episodio,e se anche l’avesse visto non ha compreso la presa per i fondelli. Tant’è che Berrettini gli fa segno con l’indice” no,così non si fa”. Aggiungerei che qualcuno non ha mai visto le partite di Tiafoe, specialmente quando è sotto nel punteggio.I tifosi di Sinner ricordano bene!
Pensa dal 3 in giù….
Tutto come sempre…anche stavolta nessun titulo…quanto durerà ancora???
Gauff, avendo il dono dell’ubiquità, ha vinto sia la finale di Auckland, sia il quarto match della finale della United Cup con Bronzetti…..
Io ero un uno degli scettici di fronte a questo nuovo torneo. Non mi sono poi tanto ricreduto, ma è evidente che quando ci sono punti in palio e una formula convincente, quella della davis classica, saltano fuori anche partite interessanti, in mezzo ad altre obiettivamente imbarazzanti, con tutto il rispetto per alcuni protagonisti.
Anche chi ha destrutturato la Davis dovrebbe capire che per restituirle importanza per prima cosa occorrerebbe motivare i tennisti mettendo tanti punti atp in palio, e non solo quattrini visto che i migliori ne hanno già abbastanza, per seconda cosa trovargli una migliore collocazione nel calendario, visto che a fine stagione tanti sono alla frutta, e per terza ritornare al formato dei tre incontri su cinque, formato Davis classica.
Ci associamo anche noi,bella manifestazione perché dando punti, gli atleti sono spronati a gareggiare fino all’ultima partita, anche quando non serve ai fini del passaggio di turno della squadra.
Berrettini in questo torneo ha giocato alla pari con 4 fra i più forti giocatori al mondo. Tanta roba.
Mi fa piacere che Matteo Berrettini abbia recuperato una ottima condizione in relativamente breve tempo dopo averlo visto poco tempo fa in Davis quando ha giocato da “indisponibile” senza una minima condizione per competere nell’evento della Davis.
Questo torneo australiano ci riporta quindi un Berrettini in condizione che denota però problemi che avevo segnalato già da tempo in vecchi post. Berrettini conduce molto bene l’approccio mentale durante il set mentre quando arriva a giocare il tie break contro giocatore di livello si perde e lo perde quasi automaticamente. Se andate a vedere i risultati di Berrettini sul sito Atp vedrete che Matteo usualmente vince i Tie con i giocatori più bassi in classifica e perde quasi matematicamente con quelli superiori in classifica.
Il problema non è che quando gli altri atleti top giocano con lui nel Tie diventano nembo kid ma in questi casi è quasi sempre Matteo che scende di livello facendo degli errori che durante il set non commette quasi mai.
E allora qual è il motivo? Vedendo la serialità degli errori, tutti indicativamente della stessa matrice è evidente uno stato di pressione e di tensione che raggiunge livelli troppo alti che lo portano a non gestire il colpo finale nel migliore dei modi. Vedo Matteo in questi frangenti “tirare alla cieca” un la va o la spacca che non è collegato con un giusto equilibrio tra anima e mente, una mente che sente troppa tensione e porta Matteo a non giocare il colpo definitivo in “modo ragionato” con la giusta spiritualità che un tennista di questo livello ha bisogno di portare per arrivare a trasferire all’attrezzo il giusto “balance psichico” per colpire la palla nel migliore dei modi e ottenere il punto.
Ricordo una marea di match persi in questo modo al Tie-break con un Matteo che ha sempre fatti errori non da lui nel momento decisivo. Un Overpressure che in termini più semplice a Genova chiamiamo “andare in mussa il cervello”, non so a Roma come si dice ma la sostanza è questa.
Per uscirne è necessario che Matteo analizzi le emozioni negative che ha provato in questi momenti. Ha dichiarato recentemente di lavorare con il suo mental coach per gestire meglio la pressione. Lui ovviamente essendo una persona che non si nasconde, uno vero, ne è consapevole di questo limite. A un mio allievo che avesse questo problema darei queste indicazioni. Quando senti questa tensione oltre a respirare, cercare di rilassarti devi essere consapevole che quando tiri il colpo importante del tie devi essere li mettendoci tutto l’equilibrio e attenzione possibile senza tirare il “colpo liberatorio” che in psicologia equivale alla “fuga dalla tensione” ma consapevole che dovrai fare doppia fatica mentale, colpire la palla con ragione e spiritualità che equivale al giusto equilibrio anima mente corpo spirito che portano a rendere al meglio nella competizione. Uno come Djokovic in questi momenti va in uno stato di equilibrio elevatissimo ed è per questo che nei momenti più importanti lui emerge e gli altri perdono, vedi anche oggi contro Korda.
A suffragare questi contenuti sono ahinoi vari match che Matteo ha giocato e che andando a vedere i vari Tiebreak potrete facilmente vedere tutti gli errori dovuti a un over pressure che lo hanno portato a perdere contro i Top.
la differenza tra lui è un top 3-4-5 è questa, la gestione della pressione mentale.
Trovate qui sotto i vari match dove Matteo ha perso il tie
Oggi contro Fritz due Tie giocati male con errori banali nei momenti decisivi.
Un tie ieri con Tsitispas
7-6 con Musetti a Napoli
7-6 con Baena a Milano (Baena non è un top ma la pressione del giocare in Italia probabilmente lo ha caricato troppo)
Coric in Davis a Bologna 7-6
contro Ruud agli Us Open
contro Murray agli us open
contro Tiafoe 2 tie
contro Ruud a Gstaad quando sembrava avesse il match in pugno
contro Zverev a Torino alle Nitto temo che l’infortunio sia dovuto alla troppa tensione nel tie
contro Alcaraz
contro Hurcatz a wimbledon 21
contro Norrie su erba
altro match con Tsitsipas con tie perso
con Ruud nel 20 a Roma ha perso 7-6 al terzo buttando il match alle ortiche
In Davis 19 con Fritz e Shapovalov Tie persi malamente.
Da notare che con Shapo aveva perso il primo tie, vinto il secondo e perso il terzo. Non è un caso infatti sappiamo tutti che chi è sotto un set a zero e gioca un tie può giocare il set un pò più con la forza della disperazione e sentire meno la presisone però poi nel tie del terzo la tensione riaumenta e ha portato nuovi errori che Matteo nell’ordinarietà del set non farebbe mai.
Poi ci sono stati tie vinti con giocatori inferiori come ad esempio i due match con Travaglia, tutti e due vinti per 7-6 7-6 ma qui il netto divario di spessore tecnico ha ovviamente fatto la differenza
Si il ripescaggio non è belllo anche se ci ha favorito. Manifestazione. Divertente. A me è piaciuta.
Redazione, mi sa che Bronzetti non ha perso da Gauff 😉
Ma aldilà di tutto, c’è qualche utente serio che ha notizie sulla salute di questi due ragazzi?
Io spero che un giorno ci sveglieremo con un giocatore italiano talmente forte che non ci faccia star male ad ogni punto. Per ora non ce l’abbiamo, ed anche Sinner, che sembrava l’unico che poteva aspirare ad avere queste caratteristiche, purtroppo invece ci causa acidità di stomaco ad ogni incontro. Dopo decenni ora vogliamo un fenomeno, anche nato a pochi metri dal confine!
Bella fra,allegria
Quindi la sconfitta è tutta colpa della Trevisan, che con l sue fantastiche partite infine ha ceduto con un punteggio onorevole e un bel gioco alla favoritissima Pegula???
Per la cronaca: la Pegula ha battuto Martina 12/6, ma nel corso degli ultimi mesi aveva battuto altre giocatrici importanti con punteggi ben più netti:
Pegula b. Trevisan 12/6
Pegula b. Sakkari, Kvitova, Stephens, Siniakova 12/5
Pegula b. Stephens 12/4
Pegula b. Paolini 12/3
Mi riassocio al commento.
A me va benissimo!!!
Con VOLANDRI in panca?????
Ahahah…esperti ! …Bronzetti perde il 4 incontro contro la Gauff…. redazione cucu
Ma la Gauff non era ad Auckland?
Berretto mi ha deluso! Ha calato le braghe malamente nei due finali di Set!!
LEGNATA??? Direi MEGALEGNATA
con gauff?
@ LunaDiamante (#3403193)
@ LunaDiamante (#3403193)
Nessuno .. evidentemente c’è qualche meccanismo nella testa che impedisce l’apprendimento .. ricordatevi che è’ il gicoatore che fa l’allenatore. Guardate Sonego. Dal punto di vista tecnico autodidatta puro.. e ha reso il suo allenatore un fenomeno ..
A furia di dire giovani berrettini va per i 27 e sinner per i 22
@ me-cir te no (#3403120)
Si fosse giocata su terra battuta sarebbe stata un’altra storia
Impietosa analisi ma è la situazione reale. I nostri ragazzi sono fragili perché “preparati” male. Quel ‘rovescio da salesiani’ di Matteo (che qui in tanti dicono sia migliorato…bho) oggi ha procurato a Fritz una valanga di punti…eppure nessuno sa sistemarglielo…
Insopportabile
@ Bruno Radolini (#3403183)
“Cedimento rotuleo da sollucchero”
Ahhhahhhhhhaaa
Saluti
Niente, i nostri sempre contenti di essere arrivati due …..
Le nostre tenniste non valgono la classifica meno che mai sul veloce. È un miracolo che siamo arrivati in finale. Diverso è per la squadra maschile che in Davis può sperare nei prossimi anni di vincere
2 posto è il peggior risultato!
Mi permetto di far notare che, prima dell’incontro, allo scambio di saluti tra le due squadre sotto rete, Tiafoe ha abbracciato il Berretta (insegnami a fare il provolone?), mentre la Pegula ha avuto un cedimento rotuleo da sollucchero. E si è sposata da poco.
Sarà che Berrerra è fuori dai dieci nel rank ATP, ma in quello di broccolatore seriale dà distanze siderali al secondo.
Non so se i numeri dicono questo, ma ultimamente l’impressione è questa e non credo sia il servizio. Prima non avendo nulla da perdere era incerto nel chiudere al servizio solo con i grandissimi o negli eventi veramente top, ora che si deve (ri)confermare non è intimamente sicuro di sè anche con avversari più o meno alla sua portata. Altro che libri sulla sua forza mentale: bravissimo e cocciuto a recuperare dopo gli infortuni ma negli incontri importanti siamo lontani da performance mentali adeguate al suo vero potenziale che sono convinto sia altissimo, a livello di vincere 1000 e slam.
Quel gran genio del mio amico
Lui saprebbe cosa fare
Lui saprebbe come aggiustare
Con un cacciavite in mano fa miracoli
Ti regolerebbe il minimo
Alzandolo un po’
E non picchieresti in testa
Così forte, no
E potresti ripartire
Certamente non volare, ma viaggiare
Sì, viaggiare
Evitando le buche più dure
Senza per questo cadere nelle tue paure
Gentilmente senza fumo con amore
Dolcemente viaggiare
Rallentando per poi accelerare
Con un ritmo fluente di vita nel cuore
Gentilmente senza strappi al motore
Ciao Enzo! Le tue panzane mi fanno sempre sorridere: almeno tu mi fai divertire a differenza di altri
Se avevamo una chance, ce l’avevamo giocando alla pari gli scontri diretti sui singolari maschili. Purtroppo senza nulla togliere alla straordinaria impresa di Martina contro Sakkari, era troppo chiederle di fare un altro capolavoro contro la Pegula sul cemento.
Dispiace per Musetti che speriamo recuperi in tempo per l’Australian Open; rammarico Berrettini a cui bastava veramente poco per far piombare l’inerzia della partita dalla sua parte: mi riferisco alla scarsa quantità di ace (merito anche a Fritz che rispondeva quasi sempre benissimo) e in generale a un rendimento sulla prima di servizio non in linea con quello a cui ci ha sempre abituati. Sugli scambi medio-lunghi aveva quasi sempre la meglio il nostro: peccato! ma comunque manifestazione super positiva; perdere con gli USA ci poteva anche stare.
Ah ah ah, Mauro!
Col tuo refrain!
Per me è invece una benedizione.
Ora testa agli Australian Open, altro che ‘sta robetta (United che? Già…era predittivo. United States of America!)
Infatti aveva detto che camminava male.
Il tennista moderno cammina a testa in giù.
Ti incornicio!
Non era indoor. C’era solo un telone aperto ai lati.
O forse per salvaguardare la spalla in vista di AO. Poco patriottico ma comprensibile.
Vincente la collocazione in calendario e la dotazione di punti ATP/WTA. Molto molto meglio della soporifera ATP Cup.
@ Gogi (#3403070)
Tipo il Queen’s?
Medvedev (incomprensibile ritiro contro Nole), Alcaraz, Nishioka e si potrebbe continuare.
@ Giovanni (#3403086)
Ma infatti guarda,ne parlavo ieri con Matteo e gli ho suggerito,visti gli evidenti limiti,di aprirsi una pizzeria da asporto così dal dare finalmente un senso alla sua vita professionale, dopotutto chi non ha fatto nella propria vita almeno 2 semi e 1 finale slam…
Complimenti alla squadra italiana! Peccato arrivare secondi, ma non si poteva pretendere di più… Con un Berrettini così, forse si poteva vincere anche la Davis, senza nulla togliere a un grande Sonego, che riuscì a battere tennisti del calibro di Shapovalov e Tiafoe.
Bravissima la Trevisan in semifinale, a livello femminile purtroppo siamo un po’ indietro rispetto alle migliori…continuate così!!
Squadrone Statunitense imbattibile da chiunque. Fritz in questo momento vale qualcosa in più della sua classifica, é uno che si impappina solo contro i mostri sacri, per il resto é solidissimo . Dispiace non aver visto un vero scontro fra i migliori numeri due maschi della competizione, speriamo Musetti si ripenda pienamente per gli AO. Poi gli US anche grazie alla miglior coppia femminile del torneo hanno perso solo due partite su piú di venti.
Noi se ci pensate bene abbiamo giá fatto un gran risultato arrivando in finale, dato che comunque eravamo inferiori sia agli US che alla Polonia, e anche se avessimo incrociato la Croazia saremmo stati sfavoriti in tre incontri su cinque, cosí come lo eravamo con la Grecia, ma l’abbiamo ribaltata grazie a una bella sorpresa (il doppio a risultato acquisito non lo calcolo).
Meravigliosi quindi ad arrivare secondi contropronostico, bravissimi a lasciare le briciole alla Norvegia, cosa determinante per il ripescaggio, mitici in semifinale e massimo rispetto per chi ha giocato e sta giocando oggi.
E benissimo che hanno inventato una manifestazione divertente sia per i giocatori che per noi, nonostante le mie personali aspettative fossero molto basse…contento di essermi sbagliato. Magari l’anno prossimo mi piacerebbe togliessero i ripescaggi aggiungendo 6 squadre e una città: aumenterebbero gli incontri ma non il numero dei giorni della manifestazione.
Non voglio essere polemico ma io il gap con i top non l’ho visto, almeno con questi top. Ne ha battuti due e con altri due ha perso sul filo di lana, avrebbe anche potuto vincere, soprattutto con Tsitsipas (e con Fritz, oggi, ha giocato alla pari pur essendo reduce dalla maratona di tre ore di ieri col greco). Sull’erba, poi, questi top li abbatte come birilli.
Non si sa
Grazie per la bella giornata di ieri, che ci ha regalato tanta emozioni, ci riproveremo il prossimo anno, grazie ancora a tutta la squadra….❤️
@ Alexpivi (#3403053)
Già capito ..
Ma si è fatto male davvero o come Sinner?
Quasi quasi meglio questa competizione che la buffonata ultra milionaria della Laver Cup. Gli italiani? Le donne hanno dato tutto e raccolto quello che era nelle loro possibilità. Gli uomini molto bene. Visto un bel Berrettini ma con il solito difetto: il gap con i top. Qualche ace in più e qualche orrore in meno. Spero la salute regga quest’anno almeno fino a Wimbledon dove potrebbe finalmente togliersi quell’unica grande soddisfazione possibile…lo slam! Musetti? Anche lui di cristallo….ahimè!
E’ solo un menagramo
Quando si dice “portare male”…
Anche a me non sembra ‘falsamente simpatico’, anzi….però qui si discute del fatto che ‘finto’ il 5…..
Risultato sicuramente prevedibile. A trevisan non si poteva chiedere un altro miracolo. Da Matteo mi aspettavo qualcosa in più, ma fritz è in gran forma da mesi, sconfitta che ci può stare e in generale berrettini ha sempre sofferto l americano.
Chi mi preoccupa è invece musetti. Anche per lui infortunio. Speriamo sia stato un ritiro precauzionale, ma Lorenzo è un altro abbastanza fragile e quando si ritira difficilmente è roba da recupero immediato. Speriamo bene…
Per Berrettini purtroppo, mentre prima arrivare al tiebreak, voleva dire quasi sicuramente vincere il set, ora, dal 2021, non vince più, o quasi, un tiebreak.
Non so da cosa dipende, mi sembra meno devastante al servizio, non so se dovuto a problemi fisici o altro.
Negli scambi mi sembra invece giocare meglio.
ma non perdete tempo a rispondere a sti commenti idioti..
Tennisti italiani troppo fragili, troppi infortuni preparazione atletica insufficiente e inadeguata
Berrettini tanto cuore rovescio da salesiani, battuta latitante, troppi errori pacchiani gratuiti, accettiamo la realtà è il massimo che può fare non illudiamoci.
Donne poco competitive
È già un miracolo aver raggiunto una finale.