Kyrgios: “Dopo che i giornalisti e i media insistono sul fatto che sono un male per il tennis e fanno di me un cattivo, sarò il protagonista del primo episodio della serie Netflix”
29/12/2022 11:26 
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Nick Kyrgios nella foto - Foto GETTY IMAGES
Nick Kyrgios, 27 anni, è uno dei protagonisti del primo gruppo di episodi della serie “Break Point” di Netflix, che ritrae il dietro le quinte del circuito mondiale, e non ha perso tempo prima di vantarsi di questo fatto. L’australiano risponde alle critiche che dicono che è un male per il tennis.
“Dopo che i giornalisti e i media hanno insistito sul fatto che sono un male per il tennis e hanno fatto di me un cattivo, sarò il protagonista del primo episodio della serie Netflix. Ho intenzione di far crescere il tennis e cercare di riportare questo sport sempre più in alto. In sostanza darò soldi a tutti coloro che sono coinvolti nel tennis, che in questo momento sembrano darmi contro.
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Qualcuno gli spieghi che Netflix è un ricettacolo di boiate che ragiona sulla quantità e non qualità
Sul podio dei tre migliori talenti naturali espressi nel nuovo millennio. Pel gradino più alto, inutile perdere tempo. L’altro se lo contende col mancino rossoacerato.
Stavo per scriverlo anch’io. Qualsiasi persona controversa oramai può contare su Netflix. Del resto, il pubblico ha ciò che il pubblico vuole
Nick non si rassegna all’evidenza che molte realtà hanno due facce: puoi essere maleducato (male), ma destare la curiosità di molte persone (bene). Puoi attirare molte persone verso il tennis con le tue “performance” (bene), ma questo può far fare tanti soldi a persone del tennis circus che tu detesti (male). Come dire, puoi sviluppare un farmaco che curi molte persone (bene), ma che fa fare un sacco di soldi a chi ci investe cinicamente (male). A Nick questo elemento non piace, non solo non riesce a venirci a patti, lo manda proprio “fuori”
Netflix ormai è come una Multiservizi che raccoglie spazzatura da tutti i campi e la diffonde via etere.
Sto partendo alla ricerca della fossa comune in cui hanno sepolto un po’ di congiuntivi e condizionali.