Connors contro la ITIA sulle sanzioni per chi promuove il betting: “Vogliamo tornare al medioevo?”
Jimmy Connors è uno degli ex campioni meno loquaci con la stampa dopo aver appeso la racchetta al chiodo nei primi anni ’90, ma le poche volte che si esprime su temi importanti tende ad andare contro corrente, prendendo posizioni a dir poco “forti”. Ultimo caso le sue parole in difesa di Mardy Fish e Bob Brian, relative al tema delle scommesse.
La ITIA (International Tennis Integrity Agency) all’inizio della scorsa settimana ha sospeso e multato (10.000$) il capitano di Coppa Davis degli Stati Uniti Mardy Fish e l’ex specialista di doppio Bob Bryan per aver promosso una società di gioco d’azzardo sui social media. Sebbene nessuno dei due sia un tennista in attività, entrambi fanno parte della squadra di allenatori della squadra statunitense, il che li rende soggetti alle regole della ITIA. L’ITIA proibisce a tutte le “persone in attività” – definizione che include oltre ai giocatori il personale di supporto, quindi coach, staff, preparatori, ecc – di “promuovere, facilitare o incoraggiare il gioco d’azzardo sul tennis”.
Nella dichiarazione della ITIA si apprende che “I due personaggi coinvolti hanno collaborato pienamente all’indagine ITIA e hanno rimosso immediatamente i post. Le sospensioni non entreranno in vigore se non si verifica un’ulteriore violazione nel quadrimestre, iniziato l’11 novembre 2022. Fish e Bryan hanno anche concordato di collaborare con l’ITIA per assistere con iniziative di educazione e prevenzione per evidenziare l’importanza dell’integrità nel gioco”.
Questi i fatti. Commentando l’accaduto, Jimmy Connors si è schierato apertamente con Fish e Bryan, con una presa di posizione netta a favore delle scommesse. “Jimbo” ritiene che il tennis non debba scoraggiare il gioco d’azzardo e dovrebbe abbracciare i potenziali guadagni derivanti dall’instaurazione di rapporti commerciali con le scommesse sportive. Ha anche rivelato di esser stato uno scommettitore abituale e molto attivo.
“Ditemi quale sia l’aspetto negativo. Vogliono tornare al medioevo?”, afferma Connors in una nota riportata da tennis365. “Le scommesse portano le persone ad essere più coinvolte e le fa interessare di più, su cosa stia succedendo con i giocatori, chi è il migliore, come competono e così via”.
“Il tennis è stata la mia vita, ma l’emozione di essere un fan del basket o del baseball o del football e fissare delle scommesse e quindi essere più coinvolto è grande. Voglio guardare il tennis, ma cosa mi renderà più coinvolto e più partecipe?” aggiunge Connors.
L’ex campione USA ha anche affermato di aver perso molti soldi scommettendo assiduamente ma che oggi, grazie all’aiuto della moglie, ha perso questa mania. Nonostante tutto e l’esperienza personale non proprio positiva, continua a ritenere che scommesse e sport pro debbano andare di pari passo.
È una dichiarazione davvero particolare, ancor più per aver vissuto sulla propria pelle una fase da scommettitore compulsivo. Il rapporto tra tennis e scommesse è da sempre molto dibattuto. Il betting può risultare pericoloso quando va a toccare zone oscure in cui l’illegalità entra nella competizione.
TAG: betting, Bob Bryan, Jimmy Connors, Mardy Fish, Tennis e scommesse
Già lo apprezzavo poco quand’era in attività, poi così, adesso, anche meno.
che personaggiucolo Mardy Fish…fossi nel presidente di una Federazione non gli farei nemmeno tirare le righe dei campi… uno sfacelo come capitano e come gestione della sua immagine dopo la fine della sua non indimenticabile carriera..ora è andato anche a ungere Bob Bryan…
Ci sono nel calcio interi campionati che hanno per main sponsor un allibratore, allora annulliamo tutte quelle leghe, anche di pallamano oltretutto
Che scopi immondi dietro l’ITIA. Proteggere un mondo che a livello etico fa vomitare i porci. Pertanto ogni volta che qualcuno vende incontri cercando di gabbare i fuffanti legalizzati io stappo una bottiglia di Cartize.
La cosa assurda è che le case da gioco sponsorizzano il tennis con una vagonata di milioni e poi si impippano in queste quisquilie.
Se c’è una cosa che non sopporto è quando in contesti abitualmente assurdi, ma non si sa bene perchè accettati, ogni tanto uno viene preso come capro espiatorio ed oggettivamente messo alla gogna….ahhhh ma c’è il regolamento…ahhhh ma non bisogna farlo….sono tutti ma-a-aa-aaatti!
Diciamo che connors e l’intelligenza sono 2 cose che non vanno assieme. Se uno scommette sul tennis, non si appassiona al tennis, vuole solo conoscere il risultato. Se il giorno dopo scommette sullhockey, non gliene fregherà nulla del tennis. Le scommesse vanno regolamentate, secondo me scoraggiate come s’è fatto con il fumo di sigaretta. Ci sono persone, e non sono poche visto l’enorme numero di sale giochi, che buttano via lo stipendio o la pensione in simili attività, non perché vogliono, ma appunto perché non riescono ad assecondare la propria volontà.
Ricapitolando, io Mardy Fish sono allenatore della squadra USA.
Scommetto che i miei perdano senza nemmeno vincere un set, perche’ li’ vedo un po giu’…
Prima che scendano in campo gli dico: ” ragazzi, tanto siete giu’ e perdete; cercate di non vincere neanche un set cosi’ guadagno circa 50.000… per fare un esempio.
Mr. Connors: tutto OK ?
è un’altra prova che al grande jimbo non manca certamente il coraggio con affermazioni controcorrente rispetto al senso comune, lo stesso che esprimeva con un gioco aggressivo da fondo campo,assolutamente rivoluzionario per quel tempo, colpendo sempre piatto cercando angoli con la palla sempre radente sul nastro.
Meno male che sono legali.Se non ci fossero non salterebbero fuori match fissati o anomalie .Quindi anche senza scommesse legali , la gente opterebbe per quelle illegali purtroppo.Ha ragione Connors.
Connors fa bene a parlare poco, dovrebbe parlare ancora meno se non capisce le implicazioni che possono sorgere tra chi scommette e chi gioca se quest’ultimo è addentrato nel mondo delle scommesse.
ma che discorso è? non distingui un’azione umana dalla sua forma patologica? non distingui un sommelier da un alcolista? non distingui un appassionato di motori da chi fa le gare per strada?
https://www.theguardian.com/society/2022/nov/20/gambling-addiction-tennis-bet365-online-betting-hannah-jane-parkinson Sì, facciamo appassionare le persone in questo modo
Per chi difende le scommesse, faccio solo un nome: Pantani….
🙁
il tabù delle scommesse è una roba da medioevo, ha ragione da vendere.
Esiste un regolamento chiarissimo che è stato ignorato. Mica si vuole vietare le scommesse. Quando non avranno più niente a che fare con il mondo del tennis attivamente, potranno promuovere quel che gli pare, anche gli asini a scuola.
Ma perché allora non lo rendono illegale?? Forse perché ci mangiano tutti con queste scommesse. Ipocrisia
Basta con questo tabù scommesse,che siano libere per tutti,anche per gli sportivi.