Haggerty (ITF): “Il nuovo formato della Davis funziona, l’abbiamo stabilizzato ascoltando i giocatori”
C’è grande soddisfazione tra ITF e Kosmos dopo la chiusura delle finali di Coppa Davis 2022. Il Presidente dell’ITF David Haggerty ha parlato dopo la vittoria del Canada a Malaga, dicendosi felice per come l’evento si sia svolto nella stagione, con un’evoluzione a suo dire molto interessante.
“Insieme a Kosmos, siamo riusciti a stabilizzare il formato della Coppa Davis. Funziona per i fan, per i giocatori e per il tennis. Abbiamo pensato che il format precedente creasse confusione per i giocatori. Li abbiamo ascoltati ed è per questo che abbiamo apportato dei cambiamenti. La Coppa Davis continua ad avere un ruolo unico nel tennis. Siamo lieti di lavorare insieme all’ATP a partire da gennaio. C’è stata una vera evoluzione nei 122 anni di storia della competizione”.
Uno dei temi più interessanti della prossima collaborazione con l’ATP, è quella di introdurre punti per il ranking di singolare anche per gli incontri disputati in Davis. Molti sono favorevoli, altri contrari. Ecco il parere di Haggerty: “Visto l’accordo in essere con l’ATP c’è questa possibilità. Quello che abbiamo visto in passato è che quando giochi per la tua nazione non guardi i punti in classifica. È qualcosa che non interessa ai tennisti. È un discorso che potremmo avere in qualsiasi momento in futuro, ma entrambi pensiamo che non sia necessario”.
Enric Rojas, CEO di Kosmos (partner dell’ITF nell’organizzazione della Davis), si è detto estremamente soddisfatto per l’affluenza di pubblico, in crescita rispetto alla precedente edizione, e del formato, che intende mantenere così anche in futuro. “È stato un grande successo di pubblico, più di 113.000 persone hanno partecipato agli incontri disputati nelle diverse sedi della fase a gironi e 63.000 qui a Malaga. L’anno scorso ne abbiamo avuti 105.000 in totale, quindi c’è stata una crescita importante. Un altro elemento importante è che il 21% delle persone che sono venute al Martín Carpena arrivano da fuori dalla Spagna e il 55% fuori dall’Andalusia. Non conosciamo ancora i dati sull’audience della Finale qui a Malaga. Tutti gli elementi stanno andando nella giusta direzione. Il nuovo formato credo debba rimanere così, non mi aspetto cambiamenti nel prossimo futuro”.
TAG: Coppa Davis, Davis Cup 2022, Davis/FedCup, Kosmos
Sono abbastanza vecchio da ricordare sportivi con i cosiddetti
I nomi? Tommy Smith e John Carlos
questi milionari? Blablano come direbbe Briatore..
Per come la vedo io basterebbe fare ottavi e quarti di finale la prima settimana (quella dove ora ci sono i gironi) e semifinale e finale la seconda settimana. Incontri in 3 giorni a turno con 4 singolari e il doppio nella giornata di mezzo
Giusto per ricordare a chi fa finta di non capire la Coppa Davis era finita per una serie di ragioni così ovvie che non ricorderò ritenendole note a chiunque segua il tennis con attenzione, abbia compiuto i 18 anni ed abbia voglia di ragionarci sopra.
Gli “anni alterni” non sono una idea geniale. Che dovrebbero fare??? Cancellare alcuni tornei storici, acquisiti, un anno si e uno no, per far posto a questa caricatura di Davis???. Mi spiace, ma il tuo suggerimento è una toppa peggio del buso
Ridateci la vecchia Coppa Davis, andava benissimo com’era
Nessuna Coppa Davis. O almeno abbiano il pudore di non chiamare questa roba “Coppa Davis”,
Rinunciare ai soldini ahahahah ma hai visto ai mondiali di calcio? Nessuno tra quei milionari ha avuto il coraggio di indossare la fascia…ahahahah rinunciare ai soldini ahaha
…più semplicemente NON ANDREBBERO ASSEGNATE.hai presente cosa possa significare la parola MERITOCRAZIA?
Questo Haggerty è il classico pallone gonfiato e portaborse di chi lo paga per guadagnarsi la propria fetta di torta..si è forse dimenticato dell’ eliminazione dei Galarneau, Diez & Co capitanati dal geniale Dancevic al primo turno?almeno Musetti e Sinner in Slovacchia hanno mangiato pane duro e sono riusciti a digerisco!quelle vittorie vs Gombos in trasferta hanno fatto bene ad entrambi!
La formula della Pique in tre set e giocata freneticamente in pochi giorni è totalmente demenziale.
…il tuo commento rispecchia esattamente il mio pensiero,inclusa l’osservazione all’utente(sempre più ex)capitano…
PS: la cosa più incredibile è che ti quota pure…
…SEMPRE PIU’ W LA COERENZA!!!
A questo criminalotto che dall’alto del suo stipendio se la ride sotto quei baffi di *erd* andrebbe rinfrescata non tanto la memoria storica (saremmo già un passo avanti e sicuramente sarebbe pretendere troppo per uno che è uscito dalla GW School of BUSINESS….nulla è casuale) ma dei concetti culturali di base a lui totalmente estranei. A lui ed eventualmente a tutti quei giocatori che difettano dei più elementari riferimenti storico cronologici che forse, FORSE, potrebbero agevolarli nella comprensione di cosa possa significare ammazzare una delle competizioni più affascinanti della storia non del tennis, ma dello sport. Ignavi.
hanno resuscitato una competizione ormai morta, destinata a fare la fine degli assoluti nazionali.
i punti chiave sono: partite a due set su superficie veloce, 2 singoli e un doppio che può facilmente essere decisivo rendendo adrenalinica l’attesa del match, un incontro internazione dietro l’altro in modo da tenere alta l’attenzione del pubblico che aveva seguito il giorno prima la qualificazione della propria nazionale magari per una manciata di punti nel doppio decisivo.
tenere alta l’attenzione, creare una curiosità, coinvolegere emotivamente lo spettatore è il succo di questo fortunato rilancio.
per i nostalgici del tennis della vecchia formula, prova a dire quante partite di finale di Davis hanno guardado negli ultimi 10 anni.
L’usurpatore ( per non pensare a male) dell’Itf. Distrutta la caratteristica della Davis di portare i campioni a giocare in sedi e Paesi diversi dai soliti del circuito ed allargare l’interesse sul tennis al di fuori del circuito degli appassionati. Tristissima la finalità in due incontri da due set velocissimi di ieri. Sarebbe interessante conoscere il bilancio finale e cosa ne pensano gli investitori di Kosmos di questo flop annunciato da 3 anni.
la Davis non potrà mai più essere quella che era perchè il calendario dei tornei si sono infittiti a dismisura cosa che una volta non esisteva…non c’e’ più spazio per questa competizione ed è diventata un formato tabloid…avessero almeno la dignità di non chiamarla più coppa Davis ( appunto perchè era altra roba ) ma torneo mondiale per nazioni
Ah non stabilito, proprio stabilizzato
@ carl (#3391530)
scusa ma la wild card a chi la dovevano dare? alle barbados di Darian King?
Non è così, Capitano.
I commenti, non miei da che io commentai solo la “speranza” di poter assistere al confronto Sciupo-Muso, come fosse una spettacolare esibizione a sè stante (speranza erroneamente (?) alimentata da una previsione redazionale) sono il termometro dell’interesse che questa baracconata ha suscitato nel popolo con racchette e palline in testa:
per la semifinale c’erano più di 500 commenti, che sono un numero che normalmente si vede solo riguardo alle fasi finali dei Tornei Maggiori, magari, per di più, solo se vi sia la presenza di connazionali in campo.
Leggo da tante parti (incluse, sommesse e tra le righe, alcune affermazioni redazionali) che questa non sia la vera Coppa Davis, che sarebbe più onesto ribattezzarla diversamente, che rimpiangiamo le epiche gesta avvenute fino al 2018 (per me fino al 2017, infausta data dell’abbandono delle V partite ad oltranza), e così via di seguito…
poi leggo leggo le stesse firme in calce a pezzi e commenti dove ci si straccia le vesti dalla rabbia per l “‘occasione persa”, per l’insipienza presunta del C.T., per il povero Fognini che mai più potrà sperare di vincere “la Davis” […] e mi chiedo dove stia la coerenza.
Se veramente si vuole marcare la differenza (e l’improponibilitá) di questa coppetta il solo modo è ignorarla e farla fallire nell’indifferenza.
Ma i segnali percepibili quest’anno vanno in tutt’altra direzione e fra non molti anni a sparire saremo noi che ricordiamo cosa fosse la Coppa Davis (e non è certo un caso che chi ne detiene i diritti di immagini si guardi bene da riproporle, per non alimentare la nostalgia).
Secondo me, con l’edizione di quest’anno Piqué e la sua mistificante compagnia hanno capito di avercela fatta, di aver vinta la scommessa, ed in futuro non molleranno certo la preda.
Io continuerò ad ignorarla, se non per qualche singolo incontro di richiamo (con lo stesso interesse che mi spinse a guardare le esibizionistiche gesta di Federer e Nadal quali “coppia di doppio”), ma già so che sarò in compagnia sempre più risicata.
valore dell’attuale formato praticamente NULLO.
I giocatori saranno piu’ contenti perche hanno meno impegni e meno trasferte.
Ma un conto e’ giocare con Canada al Foro su terra con 14.000 persone a tifare….(oppure giocare a Montreal sul veloce…) ed un conto e’ campo neutro…
Nessun VALORE sportivo/patriottico simile alla vecchia Coppa Davis
La scelta obbligata (i giocatori non sentono giustamente ragioni sia per motivi economici che di programmazione) è tra questa Coppa Davis o nessuna Coppa Davis.
E’ da quando ero bambino, ossia da quasi 50 anni che sento dire che la Davis è morta. Non sono particolarmente soddisfatto dell’attuale formato della Davis Cup. Nondimeno segnalo che il precedente, che andava avanti con poche variazioni da alcuni decenni, era assolutamente inadeguato: si partiva, nel caso di partecipazione ai playuot, già a Dicembre, poi c’erano tre turni collocati a Febbraio, dopo gli AO, ad Aprile, prima dello swing sulla terra, ed a Settembre, dopo gli USO. Ed a Novembre la finale. In totale 4 settimane, di cui 3 in coincidenza di tornei, che creavano problemi anche ai tennisti non di primissimo piano. Inoltre il meccanismo del’alternanza di incontri in casa e fuori casa portava a situazioni assurde, di paesi modesti, che approfittando del fattore campo e del fatto di giocare due o tre ties di seguito in casa, potevano accedere, comè capito qualche anno fa al Khazakistan, alle fasi finali. Mi chiedo a chi possa piacere lo spettacolo indegno offerto in occasione del tie dell’Italia ad Astana, o quello di tanti anni fa a Maceiò. Credo che ogni campionato mondiale a squadre (come la Davis è, il primo di tutti gli sport), debba utilizzare formule più vicine a quelle degli altri sport, pur nella sua diversità.
Poi possiamo migliorare, tornando ad esempio ai 4 singolari, mettendo magari il doppio come spareggio alla fine della seconda giornata, si avrebbero così tempi più brevi. Facendo disputare le Finals con solo 4 teams, quindi con una pausa maggiore fra un tie e l’altro. E non disputandola tutti gli anni nello stesso paese, magari cambiando ogni due.
Si possono trovare miglioramenti, eviterei di tornare ad un antico che, per quanto pieno di fascino, rischia di decretarne la fine.
…però ovviamente se l’avessero vinta gli italici eroi o se la vinceranno il prossimo anno sarai il primo a festeggiarla(come si evince dai tuoi commenti)…
…la cosa che riconosco(candidamente),che mi da veramente noia è proprio questa ipocrisia,che sta continuando ad affossare ogni giorno che passa,sempre più il nostro sport!!!
PS: la coerenza,questa sconosciuta!!!
Come ho già scritto altrove, l’unico top 20 a non partecipare deliberatamente alle Finals è stato Nadal. Alcaraz, Zverev, Sinner erano infortunati, Medvedev, Rublev e Khachanov esclusi per ragioni politiche, Ruud, Djokovic, Tsitsipas, Hurkacz, Rune, Norrie perchè appartenenti a paesi non partecipanti alle finals, addirittura alcuni di essi come Ruud, Tsitsipas e Rune non fanno parte neanche del World Group. Qundi il fatto che molti dei top 10 non abbiano partecipato alle Fonals dipende da fatti contingenti.
@ boiazza (#3391545)
MMH anche se l’ha combinata grossa schierando Matteo non credo proprio che ciò avvenga.
Mardy fish ad esempio potrebbe avere il buon gusto di farlo
si è dimesso Volandri?
A mio modesto parere penso che abbiano voluto modernizzare una competizione snaturandola e rendendola un occasione per guadagnare soldi. Hanno tolto il vero interesse a questa competizione dubito che ci si stato l’assenso dei giocatori,anche se provenienti da una stagione molto impegnativa ,con la volontà di terminarla il prima possibile Il format va cambiato trovando anche una via di mezzo fra il vecchio format e quello nuovo, ad esempio due singolari in più non 3 su 5 , ma due set su tre e il doppio.
La Davis dovrebbe ritornare ad essere quello che era, la tradizione che si perpetua nel tempo, amata da chi il tennis lo ama veramente, sia che si tratti dei giocatori che degli spettatori.
E chi non la vuol giocare o guardare, peggio per lui. Sarebbe bello che ogni tanto si rinunciasse ai soldini per privilegiare altri aspetti non economici. Come no…
Bastava partire dai quarti invece che dagli ottavi come si faceva in Fed Cup (altra manifestazione morta e defunta) e magari giocarla ad anni alterni, lasciando il resto completamente invariato. Tanto le settimane in calendario sempre 3 sono…
Fidati, sta benissimo purtroppo.
Questi per i soldi venderebbero pure loro madre. Hanno la faccia come il cu.. cuscino.
E’ fantastico David!
…l’altro genio del male(per il nostro sport),è soddisfatto di questa mostruosità creata insieme a piquè e & Co.,che non è altro che la fine della meritocrazia (anche nella ormai defunta DAVIS),che aveva contraddistinto il nostro sport fino all’arrivo suo e del don Abbondio italico,basti pensare a chi ha vinto la manifestazione e a chi andranno le WC nel 2023…
…MEDITATE GENTE,MEDITATE!!!
La rovina della Davis è stata l’introduzione dei gironi in sostituzione degli ottavi di finale a eliminazione diretta.
I gironi hanno prodotto una moltiplicazione di partite, molte delle quali inutili.
Per compensare questa moltiplicazione di partite hanno pensato bene di giocare gli incontri su due singolari e un doppio invece che 4 singolari e un doppio, snaturando completamente la competizione.
Il risultato è che ci sono decine di partite pressoché inutili e poi si decide tutto in match di doppi spesso raffazzonati
Ci ricorderemmo di “Bette Davis eyes” cantata da Kim Carnes, più di questa competizione.
il format è totalmente sbagliato…e’ proprio un altro sport.
Si gioca 2 su 3 invece che 3 su 5
Si giocano 2 singolari invece di 4
Il fattore campo non esiste più.
Il doppio spesso non si gioca neanche ( le parole di Hewitt in questo senso sono sacrosante)
E intanto Spagna e Italia sono pure esentate dai preliminari.. proprio loro, chissà perche???
L’obiettivo è sempre uno soltanto, aumentare il pubblico dei paganti. Per questo prossimamente cambieranno ledimensioni della pallina, aumentandole, così si vedrà meglio da lontano e potranno disputare le partite negli stadi
Secondo me ogni anno si dovrebbe cambiare sede e continente
ma a kosmos non interessa lo sviluppo del tennis ma solo gli incassi e in Spagna e Italia sono garantiti.. vergognatevi
@ ItalyFirst (#3391524)
abbiamo ascoltato i giocatori???
chiamate la neuro
È uno dei pochi che si azzarda ad affermare una cosa del genere. Lui, secondo me, ha bisogno di essere stabilizzato in attesa dell’intervento dell’elisoccorso…
Il Presidente della ATP è Gaudenzi veramente…
Baggianate! Ormai la davis è morta, rip. Prova ne sia che moltissimi dei top non hanno giocato le finali.