Tsitsipas: “Diventare n.1? Non ho fretta, un giorno sono sicuro che lo diventerò”
La sconfitta patita ieri sera da Novak Djokovic lascia Stefanos Tsitsipas ancora in corsa per qualificarsi per le semifinali delle ATP Finals, ma cancella il sogno di chiudere la stagione come n.1 del ranking ATP. Il greco infatti teoricamente avrebbe potuto essere il miglior tennista nel ranking di fine 2022 vincendo il Master di Torino imbattuto. Stefanos ha disputato una buona partita contro il serbo, ma il responso del campo è stato chiaro: Novak è parso superiore ed ha meritato il successo. Dopo la partita, Tsitsipas ha parlato alla stampa, soffermandosi sul torneo e sul proprio sogno di diventare n.1 mondo, obiettivo a suo dire possibile in futuro.
“Se avessi vinto tutte e 5 le partite questa settimana avrei meritato la posizione di n.1, ma in realtà non è qualcosa che avevo in mente. Mi ha entusiasmato avere la possibilità matematica di raggiungere qualcosa che, per me, è un sogno e un obiettivo a lungo termine. Non ho fretta di arrivarci, credo davvero che un giorno sarò il n.1. Quello che devo fare è concentrarmi sul mio tennis, sulla mia crescita come giocatore e non ossessionarmi su quest’obiettivo perché arrivarci sarà solo la conseguenza di un lavoro ben fatto. Posso essere felice senza essere il numero 1, anche se ovviamente, se lo diventerò, lo sarò ancora di più” confessa il greco.
Relativamente alle condizioni del torneo di quest’anno, che secondo Medvedev sono le più veloci dell’intera stagione, ecco il pensiero di Stefanos. “Non si può negare che il campo e le condizioni siano molto veloci, ma penso che questo possa giovare al mio gioco. Il servizio e il primo colpo successivo sono decisivi e questo mi sta bene. La sconfitta contro Novak? Il problema è stato un brutto avvio, è difficile rimanere agganciati alla partita quando sei già in svantaggio dopo pochi punti. Non sono contento di quello che ho fatto nel primo set e la mia sensazione è che nel secondo avevo trovato il ritmo giusto. Tutto si è deciso in pochi punti in cui il fattore fortuna è decisivo, e purtroppo la partita mi è sfuggita di mano”.
“La sensazione che si prova in un torneo come questo è che non ci si può rilassare un attimo” continua Tsitsipas,” tutti i partecipanti sono arrivati convinti di poter vincere. Dà molto prestigio essere qua, fare parte del meglio del meglio, oltre alla spinta in classifica che può darti vincere le partite qui. È chiaro che iniziare con una vittoria è importante, ma mi concentrerò sul vedere le cose con ottimismo. Questa sconfitta mi farà partire ancora più motivato nei prossimi due incontri e la cosa principale è che mi sto godendo molto la competizione. In questo momento, la mia massima priorità è provare quella sensazione, indipendentemente dal fatto che vinca o perda”.
Tsitsipas ha vinto le ATP Finals nel 2019 a Londra, un ricordo indelebile. “Giocai con un’ottima mentalità competitiva quella settimana, sto cercando di recuperarla adesso. I bei ricordi e il modo in cui sono arrivato a quel grande successo mi aiuteranno. Penso che allora quel che mi era riuscito meglio fu la gestione emotiva dei momenti difficili e della pressione. La cosa fondamentale è adattarsi al ritmo del rivale e riuscire a seguirlo in ogni momento. Se lo faccio, non importa quanto sia brutta la mia giornata, so di poter lottare e vincere”.
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Neanche noi abbiamo fretta che diventi n1. Prenditela pure con calma tsitsi
Chiunque porti un suo allievo preso a 5 anni a vincere 21 milioni di dollari e a fare finale slam e a vincere un master è un super coach
Commento provocatorio, ma c’ è un fondo di verità.
Il rovescio è un colpo impostato male. Gomito troppo alto in apertura, ciò toglie stabilità al colpo e genera il notevole numero di stecche.
Oltretutto lo limita nella gestione del rovescio in back, che, a causa di questo difetto, non accompagna mai con il corpo, restando troppo indietro ed effettuando solo il movimento con la testa della racchetta dall’ alto verso il basso.
Gli avversari ormai conoscono a menadito questi difetti e infieriscono sempre lì.
E’ un peccato, perchè sarebbe stato semplice correggere questo difetto e il greco poteva diventare(al netto di alcuni limiti caratteriali), un giocatore molto bello da vedere e anche vincente.
Con quel rovescio lì, la prima posizione mondiale se la può scordare.
Sinceramente non la pendo come lui.
A steccare rovesci n1 lo sei già
Sono d’accordo con l’analisi. Ma i fab4 sono esistiti in ambito musicale. Ne tennis i fab sono 3!
Con un pò di fortuna pure Barazzutti poteva vincere con Borg…una bella distorsione alla caviglia…
Già ma lui vive nella città dei balocchi…bisognerebbe diventare uomini. E il problema non è neanche avere un padre allenatore, anche Ruud è allenato dal padre ma è proprio il rapporto da figlio viziato…
Secondo me è un pochino sfortunato, soprattutto contro il serbo. Prima o poi la fortuna girerà dalla sua parte
Deve dirlo altrimenti la mamma gli mena (anche se penso che già lo faccia…) 😆
Non vincera´mai uno Slam, se per una serie di astruse coincidenze, dovesse diventare numero 1 non lo so, gli manca la fame e diversi giovani hanno molto piu´potenziale di lui.
Purtroppo con quel rovescio non potrà mai essere numero 1…..
Sicuro, stefanos?
Un buon inizio sarebbe quello di levarti di torno papi e mami e prendere un coach vero
Sempre acuto e misurato nelle dichiarazioni il nostro filosofo! Subito dopo aver perso per la trecentosessantesima volta di fila da un quarantenne, si dichiara certo di diventare il numero 1. Mitico.
secondo me mai lo sarà
anche quando smetterannn nadal Djoko ecc ci saranno altri superiori a lui, Medvedev Zverev Alcaraz Rune ecc
Titsipas cucù la Vittoria non c’e più…
Intanto comincerà sorpassando Rafa a Gennaio, poi una buona stagione sulla terra. un pochino di fortuna che francamente gli manca e può farcela
Testa, rovescio, risposta. Ecco i 3 motivi per cui non sarai mai numero uno.
Un giorno lo diventerà? E quando?
Comunque rimango sempre dell’idea che il vero indiscusso numero 1 al mondo é il signor Nole Djokovic. Avrà anche perso con Rune una partita buttata via a Bercy, ma tra lui e gli altri, Alcaraz compreso, c’è un mare di distanza. Senza greenpass, Novax, pandemie, guerre e carestie varie ancora sarebbe lui in cima al vertice.
Con quel rovescio non sarà affatto semplice.
Se è diventato n 1 quel scarsone di Merdevev oppure quel cavernicolo si Carlitos , perchè no, è possibilissimo
Certo, le scenette da coaching ottenuto in diretta dagli spalti prima che fosse esso sdoganato oppure le fughe tattiche al WC durante il match sono da numero uno, ma quelle di John Mc Enroe piuttosto che da Jimmy Connors erano congegnate meglio 🙂
Ma numero 1 senza vincere slam? Quest’anno è stata una situazione particolare tra Wimbledon e transizione dai fab3 alle nuove leve abbiamo un numero 1 con meno di 7mila punti ma di solito ce ne sono voluti 9-10mila per la vetta e tutti quei punti non li fai vincendo tornei minori e un mille a stagione. Io azzarderei che, complice l’avanzata dei nuovi next gen, non lo diventerà mai. Né lui né Zverev
Diventare n 1? Sicuramente di antipatia e sicumera lo e’ gia’…..L’ho visto con i miei occhi negare gli autografi ai bambini a Montecarlo, nonostante lui e il padre si sforzino nel tentativo di fare i filosofi…., tralasciando quel bel personaggino della mamma che spicca per dolcezza , umilta’ e simpatia…..
Con una programmazione credo paterna di fargli fare una caterva di Atp 250, dove gli è capitato poi magari dopo aver usufruito di un bye di perdere con atleti some Safouillin, il dover far sempre da volano al non eccelso fratello Petros in doppio, per carità grandi prestazioni a Montecarlo alternate a débacles come avvenuto contro Krainjovic ad Amburgo nel 2021 dove era strafavorito… Molti sono ottimi tennisti pochissimi sono i numeri uno, e personalmente non lo vedo tale… Ieri sera Nole , l’ultimo dei Fab four nel senso del più integro fra i tre ancora in attività, ha dimostrato di essergli con tranquillità superiore ancora a fine ’22…
Non lo so, stefanos, continui a perdere da djokovic, sei già stato sorpassato da alcaraz e rune,felix e ruud sembrano migliorare ancora…
L’importante però è crederci
Che modesto!
A Stefanò prima de fa er gradasso bisogna vince quarcosa!
Me dispiace solo che Danilone nun t’abbia menato come n’fabbro!
Annamo va!