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ATP Finals 2022: un’edizione equilibrata (o forse no…)
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
Nadal, Ruud, Auger-Aliassime e Fritz nel gruppo verde. Tsitsipas, Medvedev, Rublev e Djokovic in quello rosso. Questi i “magnifici otto” delle ATP Finals 2022, al via oggi al Pala Alpitour di Torino, seconda edizione del Master di fine stagione in Italia. L’anno scorso andò in scena un’ottima edizione, storica per molti versi, soprattutto per il nostro tennis che riuscì a portare in campo due azzurri, lo sfortunatissimo Matteo Berrettini e il subentrante Jannik Sinner, bravo a regalare spettacolo contro Hurkacz e Medvedev. Quest’anno di azzurro ci sarà solo il campo di gioco, troppi gli intoppi e difficoltà per i nostri in stagione. E siamo anche onesti: è bellissimo abituarsi a vincere e primeggiare, speriamo tutti che il 2023 possa essere l’anno “buono” per alzare finalmente uno Slam al maschile dopo oltre 40 anni da Panatta ’76 a Parigi, ma l’aver vissuto le gesta di 2 italiani alle Finals è stata una splendida eccezione, non la regola. Speriamo lo possa diventare.
Tornando all’edizione che sta per scattare con Ruud vs. Auger-Aliassime nella sessione pomeridiana, che torneo sarà? I vari protagonisti sono assai cauti. Nessuno si sbilancia, anche per il fatto che molti dei protagonisti al via arrivano in questo finale di stagione così così, o almeno con qualche dubbio sulla propria condizione. “Tutti possono vincere, mai come quest’anno” afferma Medvedev. Ha ragione? Sì, perché nessuno parte battuto, e quando arrivi tra i migliori otto vuol dire che qualcosa di importante in stagione l’hai assolutamente combinato. Tuttavia, andando ad analizzare come i vari protagonisti si presentano al via a Torino, si può tracciare un’ipotesi plausibile di che quel andremo a vedere, aspettando le conferme (o smentite) del campo, e la sensazione è che di equilibrio, in realtà, ce ne sarà assai di meno di quel che i protagonisti dicono.
Auger-Aliassime è il n.3 del gruppo verde, ma è assolutamente il più “lanciato” e in forma dei quattro protagonisti. La sua striscia incredibile di vittorie in quest’autunno ha scritto una piccola pagina di storia, ha spazzato via dalla sua “bio” quell’alone di perdente nelle finali e l’ha issato con pieno merito tra i migliori del mondo. Migliorato al servizio, più continuo e incisivo in risposta, Felix è diventato un tennista tosto e completo, con un gioco non così brillante ma terribilmente lineare ed efficace. Pochi punti deboli, tanta sostanza e intensità. A-la-Nadal, il mantra che Zio Toni è riuscito ad inculcare nel classe 2000 canadese. È forse azzardato dire che dominerà il gruppo, ma è certamente più in forma di Ruud e di Nadal. Contro il norvegese parte nettamente favorito; contro Rafa sarà da valutare come il suo tennis pulito impatterà le palle arrotate e complesse del fortissimo rivale. Potrebbe pagare lo scotto dell’esordio, ma sembra ormai maturo e pronto a vincere anche in un torneo del genere.
Ruud è calato vistosamente dopo mesi e mesi grandissime prestazioni. Un martello. Classico che sia arrivato a novembre con le pile scariche dopo cotanta sostanza. Ha dimostrato più volte di essere competitivo contro i grandi, ma faccio fatica vederlo vincente nel torneo, e pure nel girone. Possibile che si giochi un successo contro Fritz, l’altro esordiente nel torneo del girone verde. Fritz non ha niente da perdere, un grande servizio ma anche precisi limiti caratteriali che l’hanno fatto crollare più volte in grandi occasioni. Gli auguriamo di tirare fuori gli artigli e sorprendere, ma è plausibile che si giocherà con Ruud l’unica possibile partita da vincere nel gruppo.
Nadal… è Nadal. Campionissimo, immortale, anche nel mettere le mani avanti. Vero che questo torneo non l’ha mai vinto, per vari motivi. Vero che non ci arriva ovviamente in forma, ma prima di darlo per morto è sempre bene pensarci mille volte. Indoor gli altri hanno più chance di batterlo, le sue arrotate fanno meno male. Il fisico non è più quello dei bei tempi, ma la testa lo accompagnerà sino all’ultima palla della sua carriera. Possibile che arrivi primo o secondo nel girone, e in semifinale si vedrà il suo destino. Se troverà Medvedev o Djokovic, allora il suo torneo potrebbe finire lì.
Nel gruppo rosso c’è un trio in piena corsa e un “vaso di coccio”. Rublev è evidentemente l’anello debole, difficilmente vincerà un match. Nell’anno che sta terminando è tra le delusioni stagionali, non tanto per i risultati ma per la netta difficoltà di evolvere e completare il suo gioco. Ormai tutti hanno capito come scardinare il suo pressing, troppo monocorde e mono dimensionale per essere davvero vincente. Sembra difficile vederlo battere Medvedev, Tsitsipas o addirittura un Djokovic tanto silente quanto fortissimo. Già, Djokovic.
Novak è rientrato in autunno e ha vinto subito. Convincendo. È arrivato ad un passo dal terminare imbattuto il suo rientro sul tour, rimontato da un Rune indomabile a Parigi. Bravissimo Holger, un vero martello in condizioni psicofisiche strepitose, ma non capita tutti i giorni che “Nole” conceda il fianco alla rimonta. La sensazione è che Djokovic, a meno di problemi fisici, sia il più forte in gara e il favorito del torneo. Non sarebbe affatto un sorpresa vederlo in finale contro Medvedev, tanto che la sfida tra i due nel girone potrebbe essere decisiva per capire chi lo chiuderà da n.1 e chi da n.2. Tsitsipas permettendo.
Il greco indoor gioca bene, potrebbe essere il fattore che scombina i pronostici. Se imbrocca una grande giornata al servizio, riuscirà a difendere il lato sinistro e chiudere molti punti di volo dopo un sostanzioso attacco col diritto, Stef potrebbe battere sia Novak che Daniil, o almeno uno dei due e quindi essere totalmente in gara per la semifinale. Daniil indoor è fortissimo, ma quest’anno ha sofferto più volte dei cali mentali e fisici che gli sono costati carissimo. Come non ricordare la finale degli Australian Open, “gentilmente” rimessa in discussione e quindi persa grazie a un indomabile Nadal ma anche con tanta, tantissima complicità del russo, perso dentro i meandri della sua psiche complessa e tendente all’auto distruzione. Se Daniil trova ritmo al servizio, potrebbe far calare il sipario sul gruppo, e sul torneo.
Il gruppo rosso è indubbiamente il più tosto e competitivo. Potrebbe essere decisivo il passare da n.1 o n.2, per i soliti complicati incroci di questo evento. Le combinazioni sul tavolo sono tante, e complesse. Tsitsipas vs. Djokovic e Djokovic vs. Medvedev saranno le partite chiave. A meno che il “Djoker” non cali l’asso, giochi al suo massimo e metta tutti d’accordo. Buone Finals a tutti.
Marco Mazzoni
TAG: Andrey Rublev, ATP Finals 2022, Casper Ruud, Djokovic, Felix Auger Aliassime, Medevedev, Nadal, Stefanos Tsitsipas, Taylor Fritz
ci segneremo questi pronostici…
@ ItalyFirst (#3383684)
Aaahhh, allora intendevi “il numero”, ma come l’hai detta tu! Ovviamente scherzo, ma avrai capito che come mi si tocca Nole, mi traformo in Angry Bird!!
Ma sì dai, sono bravi ragazzi. Sono certo che qualunque sia il risultato del match di Rafa non faranno nessun commento. Anche perché il risultato forse lo scopriranno sul finire della Domenica Sportiva. Mica seguono questa ricca esibizione/pagliacciata. Sono veri uomini!
Mi riferisco al fatto che non è lui il numero uno ufficiale. Questo intendo quando dico che i numeri dicono altro. Cosa altro potrebbero dire? Lo sanno anche i muri quello che ha vinto Nole.
@ MAURO (#3383360)
PIENAMENTE D’ACCORDO MA VORREI CHE DIMOSTRASSE A TUTTI STI GUFI CHE SE’ AVRSSE VOLUTO IN QUESTI 17 ANNI AVREBBE TRANQUILLAMENTE VINTO QUESTA FARSA PERCHE’ LE TOTALI NON PARTECIPAZIONI DIMOSTRANO PROPRIO QUESTO MA COME GIUSTAMENTE DICI CIO’ NON INFICIA PER NIENTE LA SUA GRANDEZZA IL TENNIS E’ BEN ALTRO QUESTO SHOW APPARTIENE HAI PAPERON DE PAPERONI DEL TENNIS.
Madonna come gliel’avete tirata ad Auger 😆
Tu si che ne capisci
Auger, ad oggi, e’ seriamente competitivo solo in 250 e 500. Fine. Quando il gioco si e’ fatto veramente duro e’ sempre sparito dai radar, quasi per abbandono. Naturalmente il tutto con le dovute proporzioni visto che parlare di “fallimenti” nei grandi appuntamenti significa nel suo caso non andare oltre i quarti/semi nei 1000 o slam. Ad ogni modo, pur non avendo alcuna stima di lui, devo riconoscere che il grande favorito del torneo rimane Djokovic. A mani basse proprio
I due gironi sono enormemente sbilanciati: nel verde quattro giocatori piuttosto a composti, nel rosso i “casinisti”: molto più intrigante il secondo. Ma meno educativo.
@ ItalyFirst (#3383222)
I freddi numeri dicono altro? E cosa dicono, visto che Nole ha il numero più alto di vittorie fra Slam (21), master 1000 (38) e Finals (5) e numero di settimane come n.1 (373), per non parlare degli H2H con i due rivali Roger e Rafa..più di così, cosa devono dire i numeri, mi sembra già una narrazione epica, comunque vadano queste Finals.
Della serie
Le mani avanti prima che me le metta dietro
Tra l’altro Jimbo parla di noi “incompetenti” ma poi crede che le Finals non diano punti. Le basi proprio….. ma noi siamo persone ospitali appunto anche con chi ha la tastiera incrostata e il tasto maiuscole incagliato
Avete ragione. Il tennis è altro. Se andate su Sky la, rubrica “l’uomo della domenica” ha per protagonista Roger Federer. Ecco.. Altro tennis appunto.
A tra una settimana ragazzi!
Torneo che impiega i migliori 8 in classifica definito pagliacciata lascia a bocca aperta. Ma perché non andate al forum dietro mondiali in Qatar , hanno bisogno di espertoni
Mi sa che sei tu il portasfiga di Nadal, la palla al piede, la zavorra che lo porta nell’abisso della sconfitta 😆 😆
Da quando lo stai urlando ai 4 venti, con quel maiuscolo, gli hai portato un anno con le piaghe d’Egitto e ancora un pochino e se continui riescirai ad anticipare pure il suo ritiro. 😆 😆
Gli servirebbe un esorcista per liberarsi di un adulatore maniacale, che lo sta distruggendo. 😆 😆 😆
Non è un esibizione, ci sono molti punti in palio. Le esibizioni , vedi NextGen non sanno punti atp
Ecco. Mi aspettavo una settimana senza commenti di Mauro e Jimbo visto che è un torneo inutile che non merita di essere seguito e già trovo dei messaggi di Jimbo.
Hanno proprio bisogno di compagnia… E noi siamo persone ospitali.
medvedev favorito per mix di età ed esperienza
Che sia difficile da pronosticare, lo concordo, che sarà equilibrato ne dubito.
La condizione sarà determinante. Il fatto che non sappiamo come si presentano Djokovic, Medvedev e Tsitsipas (i nomi che se in condizione possono vincere) non implica che ci potrà essere lotta.
Possibile, come accade spesso, che quelli più in condizione poi vincano nettamente i loro match.
Caro Jimbo, a me se vinca o perda questa pagliacciata, non fa’ne’ caldo e ne’ freddo.
BRAVO TOTO’ FAVORITI COME LO HAI SCRITTO PERFETTO IN ORDINE POLE POSITION HAI MESSO DAVANTI A TUTTI PROPRIO EL CAMPEON E DOPO TSITSI BRAVO AH AH
Per come si è presentato a Parigi servirebbe un mezzo miracolo
BRAVO TO
Nadal mette sempre le mani avanti, è uno dei suoi modi di essere umile. Anche se dovesse affrontare un 4.3 FIT direbbe che è il peggior avversario che gli potesse capitare, e lo piallerebbe 6-0 6-0 senza fargli nessuno sconto. I trolloni ci vanno a nozze nel dire che cerca scuse già prima di aver perso. Ma per non restare delusi non c’è niente di meglio che volare basso e aspettarsi il peggio. Bisogna sempre prendere con le pinze le sue dichiarazioni. Forse in questo momento è più credibile che in altre occasioni.
EL CAMPEON VINCE QUESTA MONTATISSIMA ESIBIZIONE N.1 STRAMERITATO ORA E PER SEMPRE.I PRONOSTICI DEGLI INCOMPETENTI FANNO MOLTO BENE AL CAMPEON LO MOTIVANO MAGGIORMENTE VEDASI QUEST’ANNO VAMOS ASSOLUTO
Nadal non l’ha mai vinto sto torneo e lo vince proprio ora
Penso che il serbo sia il naturale favorito del torneo. Arriva a Torino più fresco degli altri perché ha giocato di meno, motivato più degli altri perché è Nole prima di tutto e perché vuole dimostrare al mondo che è lui il vero numero uno, sebbene i freddi numeri dicano altro. Rivale più accreditato: se fosse il Felix del periodo fiorentino, avrei detto lui, ma forse ora è meno esplosivo di allora e a Bercy è parso meno performante. Allora dico Daniil, che in queste condizioni, come in altre del resto, è sempre “brutto” a vedersi, ma dannatamente forte.
Per me l’outsider potrebbe essere Tsitsi, ma molto outsider. Non penso che Nadal possa vincere. Non ci è mai riuscito e non sembra al top della condizione.
E il doppio, con la demenziale ammazza-climax regola del no-ad, ed il terzo set a 10 punti, che è praticamente un terno al lotto. Come uccidere una specialità e non far nulla per resuscitarla.
Sappiamo almeno chi sono i tre che non lo vinceranno: Ruud, Fritz e Rublev. Gli altri, nell’ordine, Djokovic, Medvedev, Aliassime, Nadal e Tsitsipas. Vinca il migliore.
Analisi molto interessante e che condivido solo in parte.
Vero che il gruppo rosso è più competitivo, che Ruud è probabilmente indietro e che bisogna tenere d’occhio Aliassime.
Credo che Nadal, per lo storico nel torneo e le attuali condizioni, non abbia molte chance.
Nel girone verde potrebbero passare Aliassime e Fritz.
Nel rosso non sono d’accordo sul fatto che Rublev sia vittima sacrificale.
Teniamo presente che alle Next Gen, che hanno lo stesso formato, la finale l’hanno giocata due giocatori del gruppo da tutti accreditato come molto più debole.
Ancora più che in altri tornei sarà importante crescere all’interno del torneo per arrivare al massimo al momento delle semifinali