Toni Nadal: “Rafa è un esempio di come si può migliorare. Giocherà ancora due anni”
Toni Nadal in un evento a Caceres (Spagna) ha parlato dei suoi metodi di allenamento ed esperienza maturata insieme al nipote Rafa in molti anni ricchi grandi successi sul tour professionistico. Oggi Toni si occupa dei giovani e dell’organizzazione presso la nota Accademia a Maiorca, e segue ancora Felix Auger Aliassime, seppur part time. Nell’interessante chiacchierata, ha anche rivelato quel che a suo dire resta a Rafa da giocare. “Gli restano ancora un paio di annate”, afferma il coach.
“Quello che ho fatto sul campo da tennis è lo stesso che avrei coltivato anche fuori. Credo nella fatica, nel lavoro, nella meritocrazia, credo che le persone guadagnino le cose con il sudore della fronte, nel caso di Rafael con il sudore di tutto il corpo, ed è quello che abbiamo fatto insieme” racconta Toni.
Secondo Toni “Non è possibile programmare di essere il numero uno, poiché non dipende solo da noi ma è possibile lavorare al proprio massimo per superarsi. Alla fine, superare gli altri non è sempre fattibile, superare se stessi è la grande sfida, è ciò a cui Rafael era obbligato più o meno fin da piccolissimo. Lo ha capito, e nella vita la cosa fondamentale è migliorare sopra infrangendo ogni limite È un esempio di come si possa sempre migliorare”.
Riguardo all’importanza della preparazione mentale, Toni Nadal ha sottolineato che nel tennis, come nella vita, dalle sconfitte si impara moltissimo, è importante “rafforzare il carattere affinché questo influisca il meno possibile sulla prestazione. Dovremmo chiederci ogni volta se siamo un po’ più deboli di fronte alle difficoltà. Mi dispiace per chi ha problemi, è importante stare bene, ma dobbiamo anche abituarci al fatto che le cose non vadano necessariamente bene o come volevamo”.
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Forse Toni parla un italiano più comprensibile.
Perché chiedi di merende a scuola? te ne ha regalata una a te??
Un caro saluto
Ti ha rubato la merenda a scuola?
Fino a pochi mesi fa per i celeberrimi problemi al piede rischiava di non poter nemmeno camminare, adesso vuole giocare altri due anni.
Mah…..
Zio Toni, allenatore immenso, capace di plasmare un fenomeno assoluto e, recentemente, di ravvivare e consolidare il talento di un giovane che sembrava essersi un po’ perso, deve ringraziare, coi suoi metodi atti a forgiare il carattere e la combattività, il fatto di non essere allenatore delle ginnaste italiane.
Altrimenti sarebbe già sotto processo; per ora, in un primo momento, mediatico, in attesa di quello penale…
@ JIMBO (#3381903)
Quell’altro quale?
Ce ne sono due: se ci si riferisce al mio beniamino svizzero posso anche essere d’accordo, ma riferita al Serbo è un’affermazione destituita di ogni fondamento.
Ma perché il coach di Aliassime perla di Rafa? Ah.. non è il coach di Aliassime..
SIGNORI EL CAMPEON È ORA E SEMPRE IL VERO UOMO. LUI HA ABOLITO PER DECRETO LA SCONFITTA.(Jimbo)
E questa è la dura verità.
Mmm… Ma CHE LEGNATE abbiamo preso noi due da piccoli??? (Mauro).
In effetti Djokovic ha messo poca intensità durante la sua carriera…
Certo, anch’io sono libero di esprimere il mio, no?
Un saluto.
Quindi, nel 2024 potrebbe diventare da BILEGGENDARIO A TRILEGGENDARIO.
VAMOSSSSSSS
@ gbuttit (#3381967)
Vabbè, contento lui, sarà sempre più difficile per i due immortali, la concorrenza giovane è sempre più ampia e molto agguerrita…come è giusto che sia…certo dopo i 1000 di carrogno, rugne, norris e ciorich, veramente mi fa una rabbia non essere riusciti a vincerne ancora uno coi nostri italicissimi eroi…
@ Oh, Reilly? (#3381932)
E quindi?
Non è libero di esprimere un pensiero, anche se questo è ripetuto?
Nel 2024 ci sono due roland garros, quello consueto e quello olimpico, l’obiettivo finale penso sia quello… nel 2024 penso preparerà solo quello.
Il vero zio di Nadal…. Vincenzo Salemme
Rafa Nadal oggi : “ogni anno che gioco è un regalo”
Ricomincia col solito discorso prima di ogni torneo… stessa frase anche prima di Bercy, ma direi anche , vado a memoria, prima della maggior parte dei tornei del 2022 che ha disputato. Il picco l’ha raggiunto durante il RG che poi ha vinto, quando diceva “forse è l’ultima volta che gioco allo Chatrier”.
Esatto. Un vero esempio per tutti.
È divertente vedere giocare un Kirgios, un Fognini, un Paire.
Ma questi sono mai arrivati al loro limite?
Io non credo. Sono giocatori pieni di talento ma, i fuoriclasse sono altri.
Quadra ammesso che sia solo “del suo” mi lascia perplessa questo volere tanto una cosa da arrivare a “abusare” del proprio fisico. Io ammiro enormemente Rafa per la sua etica del lavoro ma queste sue forzature, questo procrastinare forzatamente la fine della carriera tennistica la pagherà pesantemente. Nel prossimo futuro il fisico gli presenterà un conto SALATISSIMO. È vero che sono eventualmente fatti suoi ma non mi sento di affermare che un’accanimento su se stessi sia da esempio per i giovani.
no no no. Fermi tutti. Non è esempio proprio di nulla. La vittoria ad ogni costo non è un esempio virtuoso. Sacrificare il proprio corpo e la propria salute mentale (i molteplici tic nervosi e i rituali compulsivi consolidati negli anni lo stanno a dimostrare) non sono comportamenti sponsorizzabili in una società “normale”. Onore al guerriero Nadal si, capace di superare, con ogni mezzo, i propri limiti, ma guai a proporlo come esempio virtuoso da emulare.
Ma se Rafa ha detto che non riesce più a lottare come prima, come dovrebbe reggere fino ai 38? Probabilmente vuole chiudere nel 2023, ha già dato tutto quello che poteva e molto oltre.
SIGNORI ORA E PER SEMPRE DALLE PAROLE DELLO ZIO TONI SI COMPRENDE L’INTENSITA’ DI QUESTO CAMPEON,ESATTAMENTE L’OPPOSTO DI QUELL’ALTRO.
Affascina di Nadal che da tutto, è bello vedere dare il 100%, dove si può arrivare poi si vede