Iga Swiatek critica l’organizzazione delle WTA Finals e fa l’esempio delle ATP Finals
Le ultime due edizioni delle WTA Finals sono state organizzate in grandi difficoltà dopo che il circuito femminile si è trasferito dalla Cina. Le finals si tenevano a Shenzhen, nel 2020 non si sono tenute a causa del Covid-19, la scorsa stagione si sono spostate a Guadalajara e quest’anno a Fort Worth, con due edizioni che hanno finito per non avere l’impatto che hanno altri grandi eventi. Come le ATP Finals, ad esempio, come ha sottolineato Iga Swiatek.
“Non ho mai visto le WTA Finals al meglio in termini di organizzazione e senza fretta. Mi piacerebbe che la WTA trovasse nuovamente una sede fissa per il prossimo anno e che tutto fosse fatto bene come prima, che le cose fossero come le ATP Finals”, ha confessato al Times.
Swiatek capisce perché la situazione è cambiata ma si rammarica ugualmente. “Capisco quello che è successo e so che dal punto di vista commerciale deve essere difficile gestire questo evento. Ma se l’ATP può farlo, possiamo farlo anche noi. È triste che la WTA sia stata così punita dalla pandemia e dall’impossibilità di avere un luogo dove giocare costantemente e organizzare tutto in maniera perfetta. D’altra parte, l’ATP ne è un esempio perfetto, in quanto è riuscita a mantenere tutto invariato e persino ad aumentare il montepremi”, ha ribattuto.
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@ ilpallettaro (#3382362)
mamma mia ! così parlò dio onnipotente,ma non le sorge il dubbio di essere un pò troppo saccente?
@ ilpallettaro (#3382362)
Perché tu sai di cosa parli? Appena apri bocca dici sciocchezze. Abbiamo già dimenticato le previsioni su Arnaldi, Passaro e Musetti? Detto ciò, gli sponsor ci sono, e non vedo tu come possa saperne in più di me su questo tema. Il circuito? Se I tornei vanno già bene dal basso, ovvero i 250, che non sono combined, allora tutto il resto può andare bene. La presenza di pubblico vuol dire maggiore incasso, maggiore visibilità vuol dire più sponsor. Hai mai sentito parlare di organizzazione dei tornei? Esiste un motivo per cui gli eventi vengono organizzati con largo anticipo e non all’ultimo minuto. Ma essendo tu un dirigente, un esperto tennista, ed un veggente lasciamo a te in mano le sorti della WTA. Forse arriverebbe il veramente il fallimento del tour.
Quotone, anzi quotissimo.
Non vedo dove stia il problema, il pubblico era scarso perché il Texsas non è un grande appassionato di tennis, preferiscono altri sport. Per quanto riguarda Iga, ci può stare di non vincere sempre, quest’anno ha già vinto tanto, 8 tornei nella stessa stagione compresi 2 slam e 37 vittorie consecutive non si vedeva da tempi remoti. Iga ha tanti ammiratori ma anche tanti detrattori, ma è normale, ha fatto passare in secondo piano anche giocatrici di spessore, è questo è rimasto indigesto ai fans di altre giocatrici. Ma è un fatto che è sempre successo, anche con grandi giocatrici del passato. Se non arriverà a breve un’altra fuoriclasse, nei prossimi anni si prospetta un altro dominio della polacca.
@ tinapica (#3382162)
Non ho scritto, se leggi bene, che il tennis femminile faccia gli stessi ascolti e lo stesso pubblico del tennis maschile. Sto però dicendo che queste critiche così aspre e continue sono alquanto ingiuste in quanto se avessimo avuto anche solo una campionessa, non sarebbero mai esistiti con tutta probabilità. E da qui a dire come scrive qualcuno che la WTA vive solo grazie ai combined è una sciocchezza, e l’ho dimostrato. Ed è ancora peggiore che facciano passare lo scempio di queste Finals come la normalità, quando l’anno passato a Guadalajara era pieno o quasi. L’articolo fa riferimento alle Finals, e chi sa usare la logica ed è in grado di capire i testi(non banale per molti) comprende che la Swiatek ha perfettamente centrato il punto. Ma gli utenti dei commenti 3 e 4 non potrebbero mai arrivare a tanto…
@ Pier (#3382083)
Esatto, i secondi non sono veri appassionati, ma interessati ai successi esclusivamente degli italiani. Io se sono appassionato ad uno sport lo seguo sempre, indipendentemente dalla presenza di un italiano forte. Ma come mi hai involontariamente rimarcato tu, nella cultura italiana sportiva(non di tutti) lo sport non è il protagonista. Mentre in molte altre zone si guarda il gioco in sé, e non la nazionalita del giocatore. Il calcio è un caso a parte, li gioca la nazionale che ci rappresenta, è un po’ come la coppa Davis. Per me questo non è un problema, fino a quando non si arriva a critiche dovute, nel complesso, all assenza di italiane forti che portano a disprezzare la qualità, quando forse fino a poco tempo fa in generale era ben peggiore, ma avendo noi avuto tenniste che stavano in alto in classifica, allora la qualità era elevata.
non sai di cosa parli.
non sai cos’è un circuito, non sai chi organizza i tornei, non conosci il concetto di “licenza”, non hai nessuna idea di sponsorizzazione, di copertura tv.
pensi che un circuito stia in piedi perché ci sono 100 spettatori su una tribuna …
@ Mexico (#3381820)
La sua è l’antica e sempre verde scoperta dell’acqua calda.
Ma che gli stadi dei Tornei Maggiori si riempiano per gli incontri dei rispettivi tabelloni femminili è una gran bufala:
nelle finali c’è tanta gente (con qualche buco sugli spalti che per le finali maschili mai c’è) perché comunque è un evento di eco mondiale (che meglio riverbera tra le sponde dei tabelloni maschili…) ma nei primissimi turni, sui campi minori, dove si vede realmente dove la passione conduca la massa, agli incontri femminili presenzia sì e no la metà della gente che assiste ai contemporanei incontri maschili;
spesso si tratta di persone che non hanno trovato posto per un incontro maschile e pur di sfruttare il biglietto pagato “si adeguano”.
Non so per Wimbledon (chè l’emittente che ha i diritti di trasmissione fa vedere solo una misera selezione dei 128 incontri di primo turno, dei 64 di secondo e dei 32 di terzo; poi, dal IV turno in poi, ci si sposta sui campi recintati), ma per gli altri 3 tornei basta sfruttare la possibilità, data dall’app, di guardare ogni campo e si constata come alla fine di ogni incontro maschile le tribune si svuotino per poi riempirsi a metà per il successivo incontro femminile.
Ed io appartengo al tipo di pubblico che va a cercarsi, magari anche il giorno dopo, anche gli incontri con Victoria Golubic, Diane Parry o (una volta…) Monica Niculescu e Su-Wei Hsieh protagoniste, per cui ne scrivo con cognizione di causa.
@ Luca1984 (#3381859)
Così, tanto per far andare, per l’ennesima volta, il tennis femminile al rimorchio di quello maschile…
Sig.na Iga, si convinca: anche prima, quando aveva una sede fissa ed era organizzata con debita calma, di questa vostra esibizione di fine stagione al gran pubblico del tennis mondiale importava giusto il giusto. Cioè poco.
Mah. Tutti seguivano lo sci con Tomba e la Compagnoni e poi per lungo tempo questo sport passò in secondo piano. È salire sul carro? No. È appassionarsi. Accadde con la valanga azzurra, con Valentino Rossi. Non c’entra nulla il carro ma ci sono appassionati di lungo corso e “curiosi” ed i secondi sono molto più dei primi. Non c’è nulla di anomalo: per la finale dei Mondiali si riempiono le piazze si ma delle Nazioni finaliste, mi sembra normale.
La curling è più carino, anche perchè lo vedo ogni 2-4 anni
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Tutti buoni a criticare quando si perde… lo avrebbe fatto se avesse vinto? Quien sabe…
Poteva anche mandare un segnale più forte non partecipando alle wta finals e giocando la Billie jean cup.
Però punti facili (ricordo che le finals per i punti sono abbastanza ridicole, danno punti anche a chi perde tutte le partite, vedi Pegula che ha avuto 375 punti perdendo sempre) e montepremi facevano comodo.
Per dirla in musica “same as it ever was” (talking heads, e non è un caso). Bravo, bel commento.
Ma che cosa cambia ad Iga se in Texas il palazzetto fosse semivuoto? Non le andava l’armadietto degli spogliatoi? Lei potrebbe sempre dire di aver battuto nel round robin facilmente chi poi avesse vinto il Master, ovvero la Caroline: ribaltare il concetto spesso fa bene alla propria psiche e fa miglior snague, poi la Usta statunitenseè sempre stata più propensa al circuito ITF che alla Wta, intesa come Academy del tennis, tutto lì
@ PingPong (#3381788)
Condivisibile in parte: come scritto da un altro utente le finals con Serena, Sharapova, Kvitova,ecc…avevano un grosso appeal. Oggi sinceramente tolte la Swiatek e la classe cristallina della Jabeur (che vale sempre il prezzo del biglietto) non c’è questo grande interesse attorno al circuito WTA, tant’è che gli introiti maggiori provengono dai combined per traino dell’ATP.
Se la Osaka torna ad essere una protagonista potrebbe esserci un po’ più di pepe: ma finché alle Finals ci saranno Gauff, Sakkari, Kasatkina o Pegula non c’è da lamentarsi se nessuno segue il tennis femminile (anche se poi c’è da dire che se ci sono arrivate l’han meritato).
Anch’io penso che a questo punto si dovrebbe pensare ad un evento combined in stile master 1000/slam, ci sarebbe una razionalizzazione dei costi e probabilmente un aumento dei ricavi.
È una follia.
Ridurre il campo per le donne? Ma hai mai visto il tennis femminile? La rete più bassa per il Volley, il canestro ribassato nel basket o la riduzione di campo e porte nel calcio hanno ed avrebbero senso, ma la “riduzione ” per principio no. Altrimenti abbassiamo rete e riduciamo anche il tavolo da ping pong così giocano sul tavolino del soggiorno…
Che seguo solo quando ci sono le olimpiadi ma che trovo assai affascinante. Il tennis, anche quello femminile, mi appassiona.
Ma quante accuse e cattiverie nei confronti di Iga; che si lamenta dei soldi, che non riesce a giocare sul cemento, che si lamenta perché ha perso ecc? Cazzo, queste finali sono state guardate da una manciata di persone, quindi dobbiamo piuttosto rispettare chi dice coraggiosamente la verità alla WTA.
Era impensabile di non leggere commenti insulsi, ma poi leggi il nome degli auguri e tutto è più chiaro. Ma se il circuito femminile fosse fallito, come mai in tutte le finali slam lo stadio è pieno? Come mai in tornei non combined come Ostrava, Tallinn ecc. c’è stata una grande partecipazione di pubblico, mentre in tornei combined spesso non c’è mai nessuno(guarda caso in USA e Roma)? Come mai nelle Finals di Shenzhen e di Guadalajara dell’anno scorso gli stadi erano pieni in finale e quest’anno no? La WTA deve scegliere un luogo in largo anticipo ma soprattutto deve cercarne uno dove c’è cultura sportiva. Per questo è necessario lasciare fuori Stati Uniti e Italia, dove soprattutto in quest ultima non si guarda mai allo sport in sé ma alla convenienza. Abbiamo giocatori forti del maschile? Allora si guarda quello. Quando però c’erano Errani, Pennetta, Schiavone il tennis femminile era bellissimo e il tennis maschile esisteva solo grazie ai top 3. Vedrete che se tra qualche anno dovesse arrivare una giocatrice italiana molto forte il tennis femminile sarebbe di nuovo ad alto livello ed spettacolare. Il 90% degli italiani salgono sul carro del vincitore ma appena questo si ferma scendono tutti in cerca di un altro carro, come se nulla fosse accaduto.
A me stupisce molto che, al netto del minor interesse che possono suscitare la maggior parte delle tenniste attuali, la WTA non sembra provarci proprio a valorizzarsi o farsi pubblicità. Già solo il fatto che le Finals siano finite di martedì, poche ore prima dell’inizio della Billie Jean King Cup, la dice lunga su come il calendario sembri/sia buttato lì a caso. E poi, santo cielo, ma almeno provare a creare interesse parlando anche delle tenniste più giovani per prepararsi ai prossimi anni. Hanno preso, ad esempio, le varie Osaka, Swiatek, Raducanu come se fossero cadute più o meno dal cielo e poi che ci sia chi è riuscita a rimanere a grandi livelli e chi meno sembra fare lo stesso.
Al di là dell’enorme interesse che ha portato sul tennis maschile avere soprattutto Federer, Nadal e Djokovic, con lo stratagemma delle Next Gen Finals (format abbastanza orrendo ma non è questo il punto) l’ATP negli ultimi anni ha anche valorizzato le nuove leve, che (a parte gli sfortunati Chung e Donaldson e le due WC Quinzi e Caruana delle prime edizioni) stanno tutti avendo carriere degne, top 10 o addirittura vittorie di Slam, e preparato il pubblico partendo da un primo periodo in cui si parlava continuamente di next gen, next gen in maniera anche esagerata.
La WTA potrebbe tentare anche qualcosa di simile per presentare di più le proprie giocatrici e farle abituare a certi contesti.
la verità è che il tennis femminile ha lo stesso appeal del curling
La verità è che la Swiatek sul cemento può assolutamente perdere, per il resto a Laguna Bay di Singapore o in Messico lo scorso anno non so che svarioni ci fossero eventualmente in organizzazione: sull’organizzazione messicana che era quella precedente a questa di Fort Worth in Texas solitamente si possono esprimere dubbi, vedasi diversi mondiali di calcio tenutisi nel paese centroamericano con molti problemi di orari, terreni di gioco e segnale tv, però pochi giorni fa va detto che mentre a Napoli in Atp tutto filava male a Guadalajara in Wta era tutto in ordine, poi avere la sede fissa ogni 12 mesi per chi é abituata a girare il mondo tutto l’anno sa tanto di richiesta da “torna a casa Lessie”
Iga è molto intelligente e sa quello che dice a differenza di molti che scrivono qui e la criticano a prescindere senza aver neanche capito cosa abbia detto
Il focus del discorso di Iga (ed il suo malcelato rosicamento) sta tutto nelle sue ultime tre parole.
Diversamente, non si comprenderebbe il senso dell’uscita.
La soluzione sarebbe un combined anche nelle finals o cmq una sede vicino torino, tipo la germania o milano invece di andare in america
Diceva Rino Tommasi che il tennis femminile sarebbe diventato più interessante di quello maschile perché più “lento”, ha avuto torto perché le donne sono state fagocitate da quello maschile,fatto di forza muscolare. Il problema è che l’altezza media delle ragazze raggiungerà a malapena il metro e settanta,le forze sono quelle che sono a meno di diventare come Serena( un fisico deformato a causa dei muscoli sviluppati, vedere Serena al primo Wimbledon e com’è adesso)e il campo ha le misure del circuito maschile dove l’altezza media è uno e ottanta. Avere un po’ di coraggio e ridurre le dimensioni dei campi quando giocano le donne. Penso alla nostra Cocciaretto 1,63 di altezza, poco più alta della rete… Per non parlare di altri problemi di resa dovuti al ciclo etc ..
La swiatek deve capire che le donne non hanno il seguito degli uomini e che se ci fosse un po’ di competizione seria, lei avrebbe vinto meno della metà di quel che ha vinto.
Uno che ha capito il problema
È esattamente come dicono alcuni utenti, la WTA negli ultimi anni vive solo di parassitismo sugli eventi ATP, quali che siano i motivi (principalmente il minor interesse per il tennis femminile che c’è attualmente). Se un domani l’ATP e l’ITF decidessero di sospendere tutti gli eventi combined, la WTA sparirebbe. Perché nessuna città si accapiglia per ospitare in sede fissa un torneo che a importanza viene dietro solo gli slam?
Non ha capito che questi eventi non ci sono per volontà divina, ma solo se vengono sponsorizzati. Le Finals dovrebbero rappresentare il top della stagione, se il top della stagione è vedere gauff, sakkari o Kasatkina chiaramente uno i soldi non ce li mette. Ci fosse stata una partita Williams Sharapova sarei andato di corsa.
Sicuramente non ha molto senso stabilire la sede a settembre, ma il problema resta che la WTA al momento non ha tenniste che si distinguano per carisma, per qualità anche extra tennistiche.
Non credo che per esempio le finals del 2014 (con Williams, Sharapova, Kvitova, Halep, Bouchard, Radwanska, Ivanovic e Wozniacki) ne avrebbero risentito sia a livello di pubblico che a livello di immagine
@ Pennettafan (#3381745)
😀 😀 😀
Avesse vinto, il testo dell’intervista post Finale sarebbe stato:
“ringrazio l’organizzazione che ha saputo regaire al precipitare degli eventi (covid, guerra, ecc.) trovando una sede prestigiosa dandoci modo di esprimere al meglio il nostro tennis ecc. ecc.”
😀 😀 😀
In effetti è anche una questione di mercato.
Per vedere un torneo maschile paherei una certa cifra.
Per vedere il femminile non pagherei la stessa cifra.
Poi dipende da evento ad evento, ma statisticamente penso che sia così.
Il mercato c’è e può decidere alcune cose.
Da quello che ho capito in sintesi la serietà dell’evento che è un po’ effettivamente compromessa da:
– cambio di sede ogni anno
– sono due anni che stabiliscono la sede solo a settembre
Incassa la sconfitta e torna a casa
la wta è un circuito fallito, sta in piedi solo grazie agli eventi combined. e non è colpa degli organizzatori, semplicemente al pubblico vedere il tennis femminile non interessa.
L’ATP ha un seguito diverso a differenza dalla WTA. Non è misogino ritenere una cosa simile ma una semplice constatazione.
Vorrei sapere cosa ha da criticare…