Rune: prima possibile, primo fra tutti
07/11/2022 12:40 
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Holger Rune nella foto - Foto Getty Images
Non sappiamo se Rune alla fine di questo Master 1000 Parigi-Bercy piangerà come nella finale ATP di Sofia vinta da Hüsler o se sventolerà il suo pugno contro l’avversario come fa, accanto al coach Patrick Mouratoglou, anche l’inseparabile mamma manager Aneke, verso cui va costantemente il suo sguardo in cerca di approvazione o per chiedere sostegno. A Parigi-Bercy, qualche giorno fa, lo svizzero Stan Wrawrinka, che è cresciuto in campagna in una fattoria, sperimentando la fatica e le difficoltà della vita, lo ha indirettamente ‘bollato’, quando, alla fine della partita, gli ha consigliato, sussurrandoglielo all’orecchio, di smettere di fare il bambino in campo.
Ci ha pensato la mamma a difenderlo, confermando, con la sua tutela, l’acerbità dell’adolescente. È giovane, il diciannovenne danese Holger Rune, rispetto al trentacinquenne Novak Djokovic. Ma dal punto di vista atletico Nole non sembra accusare stress: dopo 36 minuti chiude a 6-3 il primo set.
Dopo questo, tuttavia, nel secondo set Rune si riprende. Non ostenta più il piglio arrogante ed esultante a cui ci ha abituati. Tuttavia il linguaggio del corpo continua ad esprimere ruvidezza, anche dovuta all’età: la camminata dinoccolata, il modo di sollevare il pubblico saltellando e sbracciando. Pacato ed elegante Djokovic; pieno di tic nervosi, irrequieto il ragazzo, talvolta precipitoso, ma sicuramente preparatissimo, brillante e talentuoso. E come potrebbe non esserlo? Cresciuto a latte e tennis dalla madre che è stata anche sua allenatrice di tennis, a 12 anni Rune ha cominciato ad avere i primi riconoscimenti sportivi, bruciando sempre le tappe, scegliendo precocemente di misurarsi coi professionisti. Distintosi molto presto per un ego smisurato, una voglia di superare i suoi coetanei, di dominare, già a 16 è stato seguito da un mental coach con un’esperienza acquisita nelle Forze Speciali Danesi, che ha contribuito a rendere solida la sua forza mentale.
Sul campo oggi non si affrontano solo Nole e Rune, ma il tennis alla vecchia maniera, descritto da David Foster Wallace come “esperienza religiosa” e l’evoluzione del tennis in potenza e muscoli, rappresentato dalla nuova generazione di talenti come Rune e Alcaraz. Noi della generazione più vicina a Djokovic seguiamo col fiato sospeso e il cuore in gola la partita, tremando nei momenti interminabili delle palle break, soprattutto nel terzo set. Ad un certo punto ci sembra addirittura che Nole, campione che non mollerebbe mai, voglia fare un regalo al ragazzo che per qualche verso gli ricorda se stesso da giovane. Forse per quell’affermazione che non sarà soddisfatto finché non diverrà il numero 1 del mondo. Non ci stupiremmo di vedere, un domani, Nole coach di Rune…
Fatto sta che Rune, alla fine, rimonta e vince il plurititolato campione, correndo subito dal suo coach e dalla mamma, da abbracciare e da cui farsi lungamente abbracciare. Con questa vittoria Rune entra tra i primi 10 del mondo, come programmato, anzi anticipando forse i suoi stessi programmi. Ha dato davvero il massimo in pochissimo tempo, ha affrontato con fredda determinazione una straordinaria scalata del ranking. Continuerà a correre verso l’alto, a stupirci bruciando i suoi record.
Però dovrà forse aspettare di crescere ancora un po’, il giovanissimo, prima di capire che il bello del tennis non è l’ossessione di completare la lista di vittorie, proclamando spavaldamente il proprio primato (gli dei puniscono la hybris).
Il bello del tennis è sportività, eleganza, stile, grande rispetto dell’avversario, equilibrio, tensione verso la suprema Armonia. Lo sanno bene “Quelli che…”
Gisella Bellantone
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Esatto.
Rune é molto giovane , ma di se può dire tre cose: 1) é stato umile in Primavera a fare il pendolare fra Sanremo e Montecarlo senza disdegnare il torneo italiano immensamente meno ricco di quello monegasco, ha avuto sfortuna a farsi un anno di qualificazioni giocate ovunque per colpa dei ranking protetti a beneficio di quasi ex atleti, ha avuto fortuna con l’infortunio di Alcaraz…
Be, se su questo sito qualcuno ha straparlato di McEnroe coach di Sinner, ci sta anche che si parli di Federer coach di Musetti, in attesa di Sampras coach di Nardi.
Non voglio parlare di Rune, oggi. Ci sono i nuovi “cercatori di miti” all’opera.
Voglio invece fare i miei complimenti alla redattrice Gisella Bellantone, che riesce ad esercitarsi (e ad esercitare molti suoi colleghi redattori, e molti nostri colleghi sproloquiatori) nella difficile arte di evitare troppi superlativi assoluti, e di esercitare il difficile mestiere che, se svolto bene, comporta anche la modestia del “dubitare”.
Complimenti vivissimi, con la speranza di leggere più spesso la voce della moderazione.
Bell’articolo, Rune ancora ha tanta strada da fare è vero, ma come hai detto si iniziano già a vedere i miglioramenti!
Io sono contento così mai qualche anno fa ci saremo aspettati tre talentuosi italiani a questo livello e vi posso garantire da agonista ex che non è facile per niente arrivare ai loro livelli forza Azzurri
@ grandepaci (#3379526)
Vediamo quanto dura.
Ma basta davvero un mille per giudicare positivamente o negativamente un giocatore? O un punto vinto in più o meno?
…seguo il danese da quando era uno junior (lo vidi live anche al RG nel 2019)e ti assicuro che è sempre stato fastidioso nei suoi atteggiamenti,basti vedere come si pone nei confronti del suo box durante i match anche attualmente,Nadal anche da ragazzino non si è mai sognato di comportarsi in modo simile in campo e fuori,mentre sono pienamente d’accordo con te sulla cattiveria agonistica che li accomuna…
PS:stai vedendo quanti sono gli argentini (oltre agli altri peones sud americani) e gli italici eroi nei 300?
…osservazione che condivido in pieno,l’arma in più che ha(a differenza di Ruud) è proprio l’anticipo che è l’arma migliore,oltre alle armi basi,(servizio e dritto e lungolinea di rovescio) per spaccare i Nadal e Djokovic da fondo…
PS: la cosa che mi diverte di più è sentire dire anche a persone che stimo come pasta kid che ha una buona mano,(finalmente se ne accorto),a lui mi piacerebbe ricordargli che la mano educata non la alleni,se hai una mano quadra,puoi allenarti anche 24h al giorno per 365 giorni all’anno,sempre quella rimane!!!
…lo scorso anno (anche su questo forum),di questi tempi venivo deriso perchè parlavo di Rune,di Cressy oltre ai panda olandesi(fortemente penalizzati dalle follie del don Abbondio italico),è bello vedere a distanza di neanche dodici mesi che in molti siano già saliti sul carro del danese…
PS: prossimamente mi aspetto che in molti saliranno anche sui carri di Shelton e degli altri panda sparsi in giro per il circuito minore!!!
Il tennis di Rune non sarebbe un tennis muscolare?? dai per cortesia…
Somiglia un po’ a Djokovic, questo è vero, ma 1) anche il tennis di Djokovic è un tennis molto fisico, basato più sull’ elasticità che sulla forza, ma essenzialmente è un tennis fisico, 2) Il modo di portare il colpi di Rune è molto basato sulla forza, come per Alcaraz, lo spagnolo lavora un poì di pù la palla, mentra il danese colpisce più piatto, ma il concetto è molto simile.
Chi gioca di ritmo, con quell’ intensità, è un muscolare, non può essere altrimenti.
Non lo so, sia Alcaraz che Rune esprimono un tennis, secondo i miei personalissimi gusti, troppo muscolare. A vederli giocare si percepisce lo sforzo dal divano di casa… e impressiona vedere come riescano a tenere su questi ritmi per ore, giorni, settimane.. ha dell’incredibile.. ma la scienza e la tecnologia applicate allo sport ci hanno già abituato a certi exploit. Tuttavia la vera meraviglia sarà quando si palesera’ ai nostri occhi un nuovo Roger.. Ecco la mia speranza, da appassionato, è che prima o poi succeda.
Li su nei 30 si stanno mischiando molto le carte. Quasi impossibile dire a priori chi sono i migliori 5 !!!!!
@ walden (#3379639)
su alcaraz posso essere d’accordo ma non su rune.
il danese, a differenza dello spagnolo gioca d’anticipo, ti toglie il tempo per ragionare.
l’ha fatto con nole figurati se non lo fa con lorenzo che necessita di tempo per le sue aperture vincenti.
Ruud mentalmente è fortissimo ma gioca troppo dietro rispetto al danese e il suo rovescio non è mai un colpo teso, per forza lorenzo riusciva ad entrarci
Mi pare che a 19 anni abbia vinto il RG, e non si è fermata lì…
SI WALDEN MA SAI COME SI DICE I CIMITERI SONO PIENI DI SE E MA
Vero, il suo gioco è molto simile a quello di Djokovic. È già un ottimo difensore e gioca sull’intensità e gli angoli come fa in maniera magistrale il serbo. Alcaraz invece, ha dei lampi di genio ed un tipo di gioco che spesso ricordano Federer, meno naturale ma ugualmente spettacolare. Comunque entrambi già fortissimi. Ecco se proprio vogliamo fare un paragone anche con Nadal direi che gli somigliano in parte, ma solo per la precocità. Nadal è veramente unico nel suo gioco, trovagli un erede è molto molto difficile.
io ho visto la partita di Musetti con Ruud, che è pur sempre al momento il n° 4, e quella con Djokovic, ed ho visto Musetti sbagliare colpi che con Ruud erano stati vincenti. Ho visto, soprattutto nel primo set, Musetti non riuscire a rispondere sulla seconda di servizio, cosa che con Rune era riuscita, e molte altre cose che indicano che Musetti, così come capitò con FAA, vive queste partite come una specie di Giudizio di Dio. Se Musetti gioca come contro Ruud, quando non aveva niente da perdere, Musetti batte sia Alcaraz (è già successo) che Rune…
infatti la Swiatek ha perso…
quindi di un tennis di stile ed eleganza…
Allo stato attuale Rune è di un altra categoria come pure Alcaraz rispetto a Musetti. Però se devo scegliere chi farà meglio tra i nostri italiani nel futuro, scelgo proprio Musetti. Sia per una migliore tenuta a livello fisico rispetto a Sinner e Berrettini, che come completezza e qualità nel gioco. Ma per arrivare a vincere un 1000 o uno slam, come già hanno fatto i suoi più giovani rivali deve ancora crescere molto. Miglioramenti evidenti quest’anno ci sono stati, sia nel diritto che nel servizio, se riesce a migliorarsi ancora, soprattutto in risposta, può diventare veramente competitivo.
Rune ed Alcaraz sono forti atleticamente e fisicamente e tutto quello che hanno vinto lo hanno fatto meritatamente battendo i migliori. Non sono sfrontati ma semplicemente già consapevoli della loro forza. È il nuovo che avanza, il tanto atteso ricambio generazionale che prima o poi per condizione anagrafica dei big 3 doveva pur accadere.
come è stato detto, wallace si riferiva a federer, i famosi momenti federer. e poi, francamente, tutto quel tennis muscolare da parte di rune non lo vedo proprio per nulla. anzi, il danese è figlio del serbo in tutto e per tutto.
Potrebbe non arrivare mai, ma io continua ad apprezzare jannik per la persona che è. Il tennis non è mai stato sport nazionale e probabilmente mai lo sarà…
Ma credo che sia successo anche in passato a giovanotti esuberanti di essere ripresi da qualche collega un po’ piu’ anziano e dentro questo ci vedo anche un po’ di frustrazione dello svizzero in questo caso come in passato di altri Campioni, io penso semplicemente che il ragazzo queste doti le ha innate e mi sembra molto cattivo sportivamente,mi ricorda un po’ il giovane Rafa che non aveva paura di nessuno e con una grande voglia di vincere che lo faceva apparire anche antipatico o maleducato,poi magari a distanza di anni ci si accorge che era solo un grande Campione che voleva vincere,quindi credo che sia presto per dare giudizi negativi sul comportamento del Danese.
Swiatek nel Tennis femminile, Alcaraz e Rune nel Tennis maschile hanno applicato il detto VENI VIDI VICI.
In Italia gli allenatori applicano il detto TRA 150 PARTITE…che poi diventano 200, 300, 400… E poi mi raccomando: instillare sempre paura e la regina di tutte le virtù: la prudenza!
E credo che accostarlo a Nole lo stia facendo rivoltare nella tomba…
Mi ha davvero sorpreso. Ha avuto una crescita, negli ultimi 2 mesi spaventosa.
Io sono molto contento di Sinner e Musetti. E non mi piace fare paragoni.
Pero, vedete la differenza. Alcaraz ha gia la maturita’per battere Tsitsipas, Zverev, Medevedev, Djokovic….e Rune sembra avere la stessa sfacciataggine, forza e personalita’ dello spagnolo.
I nostri purtroppo, sono ancora mentalmente deboli e soffrono nei momenti importanti.
Secondo me, il nostro giocatore piu forte, e quello che ha piu possibilita’ di vincere uno slam, rimane Matteo Berrettini, al momento il n1 al mondo su erba. Nole comincia a sentire il peso degli anni. E Matteo su erba, perde solo da Nole e Roger nel loro pick
Ma chi paragona rune a musetti ( e a me musetti piace un sacco) ma non nota che vista la finale di ieri ci sono almeno 2 categorie di differenza col danese? nole ha vinto con musetti senza mai dare l’80% , mentre dando il 100% e piu’ , se avete visto l’incredibile finale di ieri ha perso col danese, ma di cosa parliamo, andate a guardare il calcio tifosi
Mah e doppio mah. Come diceva quel tale, a pensar male si fa peccato ma qualche volta ci si azzecca. Ma possibile che Nole, quel Nole che ha asfaltato Musetti, che è stato cinico al tb col greco, non sia riuscito a finalizzare il vantaggio che aveva nel terzo set? Ma soprattutto che non abbia vinto nessuno dei 6? 7? (ho perso il conto) vantaggi per portarsi sul 6 pari al terzo? Mia moglie che non segue lo sport, sbirciando l’abbraccio finale dei due, mi fa: ma si usa così? sembrano padre e figlio. Ecco, appunto.
Quando vuoi fare vedere di aver letto Wallace ma non hai finito di leggere neanche il titolo….
Djokovic un giorno diventerà coach di Rune? bene, mi accontenterei di Federer per Musetti…
Nole ha dimostrato che anche un supercampione deve essere allenato mentalmente per certe sfide.
Finchè lo ha macinato nessun problema, ma nella garra si è sciolto facendo degli errori degni di un n. 50 qualsiasi.
Bravo Rune a portarlo al suo limite attuale, ma certo il Djokovic che rimonte due matchpoint a Federer è di un’altra pasta.
Questo per dire che non é certo un caso che Rune abbia vinto questo torneo facendo questa sfilza di vittorie e non è un caso che Nole ci abbia perso e non è nemmeno un caso che un top come Zizù ci sia arrivato solo vicino ed invece Rune abbia vinto.
No, Wallace si riferiva a federer.
In un mese è arrivato in finale di tutti i 4 tornei a cui ha partecipato e ne ha vinti 2. Mentalmente è il migliore di tutti i giovani assistito da un fisico forte, possiamo dire che ai prossimi slam farà un’ottima figura.
Stavo per scrivere la stessa cosa.
Chissà che giri nella tomba, povero DFW…
Lui intanto il suo 1000 l’ha vinto. Noi aspettiamo dal 2019.
C’è da dire che il ragazzo, dalla tiratina d’orecchie del saggio Wawrinka in poi, sembra essersi ridimensionato parecchio in quanto a spavalderia. Non lo ringrazierà mai abbastanza…uno scatto di maturità si è notato, sia tennisticamente sia mentalmente. La sua performance di ieri è stata formidabile, ha interpretato superbamente la finale contro un Re, ha saputo soffrire ed aspettare. Ha rischiato più di Nole e più di lui ha raccolto.
Tutto molto bello; ma il tennis alla vecchia maniera, autentica esperienza religiosa, sarebbe quello di Djokovic???
Bell articolo! Grazie