Musetti vs. Djokovic, impresa impossibile?
Alle 19.30 l’Italia tennistica si fermerà per seguire in prime time televisivo (Sky, o TennisTv) una sfida stellare. Da brividi. Il campione in carica del Masters 1000 di Parigi Bercy Novak Djokovic affronta nei quarti di finale Lorenzo Musetti, per la prima volta sbarcato tra i migliori otto di un torneo della massima categoria ATP. Un match intrigante, attesissimo, uno di quelli che non vorresti perderti per niente al mondo, che attendi tutto l’anno per goderti un grande spettacolo sportivo, ma anche utilissimo per valutare la crescita del nostro talento. Nelle ultime settimane Musetti è letteralmente esploso: ha confermato match dopo match, vittoria dopo vittoria, torneo dopo torneo, di aver incastrato alla perfezione i tanti pezzi del suo enorme bagaglio tecnico, migliorato in alcuni aspetti chiave, a formare un quadro tennistico degno degli Uffizi della disciplina. Una bellezza per stile, completezza, ma oggi anche terribilmente efficace.
Elegante, stiloso nel suo essere modernamente retrò, un passo verso il futuro della tecnica classica amata da tanti “puristi” del gioco, ma anche tanta, tantissima sostanza. Lorenzo quest’autunno è passato dall’essere un giocatore divino ma ancora a tratti incostante e inconsistente ad agonista coi fiocchi, uno che resta lì per tutto il match, concentrato, pronto alla pugna dando sfogo alle sue capacità sterminate, con le quale riesce a reggere in difesa e passare all’attacco. Non più quel ragazzo a tratti timoroso, che cadeva all’indietro “sui teloni” perché non anticipava mai, aveva un diritto troppo lavorato e necessitava di tempo. Quell’attendismo, quel colpo di troppo prima di cercare il cambio di ritmo, quel servizio ballerino e quella risposta modesta non ci sono più. Il Musetti delle ultime settimane ha confermato di esser diventato un Top Player. Migliorato al servizio, più rapido, efficace e costante col diritto, pronto a prendersi il punto anche già dal primo colpo grazie a tempi di gioco rapidi, una posizione in campo più avanzata, un tennis ordinato ed efficace. Il suo braccio è prontissimo a regalare magie, colpi estemporanei di una bellezza assoluta, ma queste soluzioni ardite sono le perle all’interno di un piano tattico più chiaro, netto, efficace. Una meraviglia vederlo creare tennis, trovare angoli splendidi, difendersi con due gambe super e un braccio che gli consente qualsiasi cosa.
Lorenzo è cresciuto. È esploso. Sta diventando un tennista fortissimo, ha vinto molto e battuto ottimi giocatori. Stasera la faccenda sarà un tantino complicata perché al di là della rete ci sarà semplicemente il più forte. Con buona pace di Alcaraz, oggi n.1, se Djokovic è in forma, resta il tennista più forte dell’epoca moderna. Ancor più in condizioni indoor e in questo torneo, dove ha vinto già 6 volte, ha numeri stratosferici ed è pure il campione in carica.
Quindi oggi Musetti perderà? È la ipotesi più probabile. I confronti diretti dicono 2-0 per il “Djoker”. Ma Lorenzo deve scendere in campo sicuro di potersela giocare. Non avrà niente da perdere e ha alcune armi tecniche a suo favore che possono mettere in difficoltà il campionissimo serbo. L’ha dimostrato già nel 2021, quando a Roland Garros si issò addirittura due set avanti, prima di subire la rimonta di Novak (e ritirarsi quando ormai il match era andato). Tuttavia in quell’occasione si giocava sulla terra, Djokovic non lo conosceva affatto. Il “rosso” può essere un fattore pro-Musetti, perché le sue continue variazioni e cambi di ritmo possono far male a chiunque, anche al tennista più elastico e reattivo al mondo.
Se Djokovic risponderà come nelle sue giornate migliori e riuscirà a inchiodare l’azzurro nello scambio a media velocità, le possibilità di vittoria di Lorenzo saranno prossime allo zero. In quelle condizioni, quasi nessuno riesce a battere Djokovic, perché ai suoi ritmi è capace di stritolarti palla dopo palla. Musetti dovrà giocare un match coraggioso, ma senza esagerare nel voler tirare tutto, perché anche esagerare nella spinta, prendendosi enormi rischi e quindi commettendo errori, finisce per fare il gioco del fortissimo rivale.
Cosa potrà fare quindi Musetti? Intanto dovrà servire benissimo. La sua miglior partita alla battuta, come numero di prime palle e come piazzamento, vario e continuo. È condizione indispensabile. La storia dei confronti diretti tra Djokovic e Federer (“scomodo” il campionissimo svizzero perché, passatemi il paragone, aveva un tennis creativo a-la-Musetti e non la se giocava contro “Nole” di fisico) racconta che solo quando Roger ha servito 2 due prime su 3 è riuscito a vincere. Ogni volta che è sceso sotto questa percentuale, ha perso. Questo vale un po’ per tutti, eccetto coloro che provano a battere il serbo sul piano della corsa e della potenza (Nadal, altri). Inoltre Musetti dovrà cercare di non entrare nei ritmi di gioco del rivale. Come? Cambi di ritmo. Continui, ma ragionati. Non quegli “sciagurati” tentativi di S&V che ieri gli sono costati il primo set contro Ruud. Deve cercare di attuare il più possibile quello schema che sta perfezionando e gli sta regalando punti importantissimi: prima palla esterna da destra, e via diritto dal centro in anticipo sulla destra. In quella situazione Djokovic può farti il punto col lungo linea, ma se va sull’incrociato Lorenzo deve anticipare e cercare un altro diritto, stavolta più corto e stretto, ancora verso destra. Questo schema, difficilissimo, se funziona sposta in diagonale-avanti Djokovic, condizione che non ama affatto. E poi la sorpresa: ogni tanto, anticipo e via, botta di diritto lungo linea, per variare. Col rovescio dovrà cercare di lavorare benissimo col back, per non consentire al rivale di sparare i suoi rovesci col pilota automatico ed evitare così di essere costretto a rincorrere. Anche l’uso della palla corta sarà fondamentale, sempre nell’ottica di cercare variazioni e mai il ritmo. Djokovic è migliorato tantissimo al servizio, la risposta di Musetti dovrà funzionare a dovere, mai corta e difensiva. In fin dei conti, per provare a vincere, tutto dovrà funzionare al 100%, e forse neanche basterà… perché se Novak gioca al top, non lo batti o serve un vero miracolo per riuscirci.
Vedremo che razza di partita sarà, ci auguriamo un grande spettacolo e che Musetti riesca a giocare il suo tennis. Niente timori, testa e cuore provando a pennellare i suoi colpi lontano da tensioni eccessive. Non serve strafare, l’importante è dare il proprio meglio divertendosi. Quando Lorenzo sente scorrere dentro di se il suo tennis arriva a picchi di rendimento eccezionali. Sarà un banco di prova importante per testare i suoi passi in avanti e la sua capacità di reagire in modo positivo ai momenti di difficoltà che sicuramente arriveranno. Novak ha detto nella press conference di ieri sera di aver accusato qualche fastidio fisico nel primo set, ma non deve affatto sperare di trovarsi un rivale non al meglio. Il Lorenzo di quest’autunno ha tutto quel che serve per giocarsela anche contro un “mostro” di bravura e consistenza come Djokovic. Queste sono “Le” partite non più da sognare, ma da giocare e vivere.
Marco Mazzoni
TAG: Lorenzo Musetti, Marco Mazzoni, Masters 1000 Parigi Bercy 2022, Novak Djokovic
Quando hanno distribuito l’arguzia te eri assente, come per la sportività d’altronde…
Commento assurdo. Proprio tu che professi di ammirare Nadal e Alcatraz, i due atleti piu’ palesemente “enhanced” della storia dello sport, fai simili illazioni? Sin palabras.
Informati. Domani non gioca.
Si, impresa impossibile.
Quei 3 o 4 lasciateli stare giocano ad un altro sport…. Non fate paragoni impossibili li massacrate sti ragazzi ci daranno grandi soddisfazioni ma non scomodate i 3 più forti di sempre….
dopo il primo 15 si è capito che non ci sarebbe stata partita, totalmente paralizzato nelle gambe. E’ soggetto a attacchi di panico, la questione va presa molto seriamente per evitare quello che è successo a giocatori come soderling.
Mah
Si,impresa impossibile e improponibile
Christ. Non sta giocando proprio.
Off topic: gioca il serale o il pomeridiano Alcaraz domani?
Io porterei un po’ più di rispetto per uno degli utenti più esperti di questo forum…..
Musetti oggi è ampiamente sfavorito, per le caratteristiche, per la determinazione, per l’esperienza dell’avversario e per l’avversario in sé.
Detto questo, a fari spenti ci sono tutte le condizioni per tirare il botto
La caciara è il sale della vita, il forum è un sito di proiezioni future dove i desideri si spera si avverino, detto questo, non vedo perdente Musetti. Il ragazzo ha tutte le qualità per vincere una partita al meglio dei tre set. Ma come sempre il tennis lo si gioca in due e nei piatti della bilancia chi più mette più pesa. Detto questo mi rendo conto di non aver detto nulla di originale, ma pure questa è l’anima del forum.;-)
In effetti, capitano, non hai mica tutti i torti.
🙂
Il toscano sta attraversando un periodo di forma tale che nessuna impresa gli è preclusa, anzi a mio modesto avviso se la giocano alla pari il serbo infatti ha sempre sofferto giocatori capaci di variare effetti e profondità , caratteristiche tipiche del carrarino, inoltre la palla dell’ex numero 1 non essendo particolarmente pesante permetterà di trovare quegli angoli soprattutto nel dritto che insieme al servizio , gli hanno permesso un grande salto di qualità. Infine , come già dimostrato in passato , affrontare un top player gli dara le giuste motivazioni per esprimersi al suo massimo livello.
Dovrà soprattutto tenere duro nella fase iniziale del match perche credo che il serbo partirà fortissimo per togliere qualunque illusione di vittoria al toscano spingendolo verso una rassegnata resa
Musetti anche giocasse al
Massimo delle sue possibilità, per ora può vincere solo se Djokovic ha una giornataccia. Ma è impressionante la sua crescita. Se migliora il prossimo anno anche solo di un quarto sarà quasi imbattibile.
Musetti è migliorato molto in risposta e nel servizio che impostato ora con i piedi distanti è aumentato in velocità. E’ probabile che Nole giocherà aggressivo proprio sul servizio di Musetti per togliere rapidità al diritto. Se non lo fa o non ci riesce e Musetti fa punti è spacciato. (sperem)
Si. “il mio fisio è Italiano, il mio manager è italiano, sono di fatto circondato da italiani. Fra l’altro sto cercando di ottenere il passaporto italiano, se puoi darmi una mano…” (rivolgendosi al cronista, italiano, che gli ha fatto la domanda)
Se il cronista fosse stato veramente un mito, avrebbe potuto rispondergli “potevi dircelo una quindicina d’anni fa”
Ovviamente sta scherzando, ma forse neanche troppo vista l’aria che tira fra Serbia, NATO, guerra ecc…
E ti pare poco?? Per vincere il torneo ci sono comunque avversari temibilissimi o Rune che viene da due finali consecutive o Alcaraz o Aliassime i tre più imbattibili degli ultimi mesi. Lorenzo per quanto in forma è inferiore a tutti e 3, bisogna essere onesti. Poi certo la palla è rotonda ma non è affatto un percorso in discesa dopo Nole
@ Tafanus (#3377148)
Capisco quello dici. In effetti un giornalista esperto dovrebbe sempre mantenere i piedi per terra e un certo equilibro.
Vabbè io non conosco da tempo Mazzoni, scrivo in questo blog di recente rispetto a te. Ma in questo articolo in linea generale mi trova d’accordo.
Considera che comunque non siamo in una testata giornalistica importante e forse un pò di articoli “pompati” zeppi di superlativi assoluti e sensazionalismi ci stanno. In questo mondo globale si vive di click.
Serve mettere un pò di pepe. E tutto sommato tiene vivo un ambiente di pazzi del tennis come noi e ci fa confrontare a volte in modo pacato, a volte acceso ma ci tiene impegnati in una piazza virtuale abbastanza distensiva.
Ha perso per finta? Nole non era infortunato, ha giocato e ha perso. Punto. Dobbiamo sondare la mente di tutti quelli che perdono per scovare le motivazioni recondite?
@ MARMAS (#3377088)
si ma siamo in un quarto master1000 nn in un primo turno slam .. si suppone che tra gli 8 nn ci siano proprio scarsoni ..
a quesua quota mettere uno scellino su musetti nn mi pare una follia ..
in una dichiarazione di qualche ora fa a eurosport Djoko ha fatto i complimenti al Muso e che è certo che avrà un futuro brillante. sul match non si è voluto sbottonare, dicendo solo che con Lorenzo si sono allenati insieme tante volte e che conosce bene il suo gioco
Magari perchè il tennis di singolare maschile negli slams di gioca al meglio dei tre set, diventa irrilevante chi abbia vinto i primi due. Talvolta, può addirittura trasformarsi in un elemento di critica, tipo: perchè un giovinetto di vent’anni, avanti di sue set, riesce sulla distanza a farsi fregare da uno che gli paga 15 anni di differenza d’età?
non sono convinto che djoker sia tanto favorito, intanto bisogna vedere
come stà , anche io ieri l’ho visto un po così così, poi musetti non ha nullu da perdere, quindi credo non sentirà tanta pressione, certo ci vorrà il miglior musetti ma x me è un 60% – 40% x nole…sarà determinante x musetti il servizio e anticipare i colpi…vedremo 😉