WTA Finals 2022 – Fort Worth: I risultati con il dettaglio del Day 4. Iga Swiatek vincente e in semifinale. Prima vittoria alle Finals per Daria Kasatkina (Video)

@ Silvio74 (#3377192)

Io direi per netta superiorità della polacca rispetto alle avversarie.

@ Silvio74 (#3377192)

Jazda!!

@ Silvio74 (#3377192)

Kasatkina e Gauff scarsone, cosa tocca leggere..vai a seguire il curling o qualche altro sport, perché di tennis ne capisci davvero poco, per non dire niente!

Scritto da pablox
Ma la kasatkina non era un scarsona che era capitata lì per caso mentre la Gauff è la nuova Serena, vincerà 125 slam?

Tra due scarsone come la Kasatkina e la Gauff una delle due doveva pur vincere. Il livello tecnico di queste WTA Finals è a dir poco insulso, si salvano solo la Swiatek ( numero 1 per manifesta inferiorità delle avversarie ) e la Jabeur ( la Musetti in gonnella che dipinge tennis )

Vendetta – Iga su Caroline, che all’ultimo scontro diretto l’aveva battuta, ma obiettivamente é meno forte della polacca

Scritto da pablox
Ma la kasatkina non era un scarsona che era capitata lì per caso mentre la Gauff è la nuova Serena, vincerà 125 slam?

Se è top ten scarsa non è ma contro Garcia credo soccomberà.

Partita incredibile di Swiatek, un ciclone, Garcia dominata in lungo è in largo, e meno male che doveva essere l’avversaria piu temibile per Iga.. Ma per piacere!!
Temo un dominio nel prossimo decennio, a meno che compaia improvvisamente un altro fenomeno, parlo di giocatrici tipo Hingis, Justine Henin o Sharapova.

Se neanche Garcia è riuscita a impensierire Swiatek, direi che la polacca ha già il trofeo in mano.

Mi fa rabbia a pensare, vedendo dove è arrivata la Pegula, alla carriera che sta facendo Timea Babos, che sta sprofondando nella via del ritiro. Non sono riusciti ad aggiustare le lacune psicologiche e metaboliche. Mentre a Jessie, che è quasi sua coetanea, le hanno fatto fare questo salto di qualità fisico oltre che tecnico.
Neanche in doppio riesce più a qualificarsi, e ce l’ha fatta la Dabrowski, sua avversaria storica ai tempi delle gare juniores.

la risposta in appoggio di garcia è una gioia per gli occhi

Ma la kasatkina non era un scarsona che era capitata lì per caso mentre la Gauff è la nuova Serena, vincerà 125 slam?

Una serena nel suo prime dava bagel a tutte

Gauff & Pegula in formissima, non ne hanno vinta una, tra singoli e doppi

Finals degne di un k125….

@ Octagon (#3376436)

La discriminante è se si gioca all’italiana o a eliminazione diretta. Nei playoff della pallavolo c’è l’eliminazione diretta.

@ Octagon (#3376436)

Non è così semplice però a fronte di partita finita 7-6 7-6 e un’altra finita 6-7 6-0 6-0, diresti veramente che merita più punti/soldi la seconda sconfitta rispetto alla prima?

Mi sono già parzialmente sbilanciato dicendo che la Kasatkina vista contro Swiatek può centrare la semi.

Scritto da Octagon
Per il particolare meccanismo di queste finals anche JPEG, nonostante le due sconfitte subite, ha teoricamente la possibilità di qualificarsi per la fase successiva, se riuscisse a battere la Sabalenka in due set e la Sakkari facesse altrettanto contro la Jabeur.
Il meccanismo è un po’ farraginoso e contrasta con la tradizione del tennis, per cui alla prima sconfitta si è irrimediabilmente fuori gioco; però io salvo il concetto che una vittoria (o sconfitta) in due set non è la stessa cosa di una vittoria (o sconfitta) in tre.
Anche nei normali tornei assegnare prize money e punti modulati in base allo score finale avrebbe un suo senso.
Questo è già da tempo un punto fermo nella pallavolo, dove vincere un incontro 3 set a zero non è la stessa cosa che vincerlo 3 a 2, ma la pallavolo è sempre stata avanti rispetto al tennis nell’adozione di modifiche regolamentari volte a migliorare la popolarità del gioco, a partire da quando si ebbe il coraggio di abolire l’atavico e penalizzante concetto di “cambio palla”.
Certo che è più facile introdurre cambiamenti tecnici in uno sport come la pallavolo dove esiste un solo ente di governo votato solo all’aspetto sportivo, mentre nel tennis c’è una commistione di interessi da parte di enti pubblici e privati apparentemente interessati solo ai loro guadagni.

La Radwanska vinse le wta finals dopo le prime 2 sconfitte.

La riproposizione della foto ufficiale del campo delle partecipanti mi provoca grande dolore ed irritazione. Non per il soggetto e le protagoniste, a cui va tutta la mia stima, ma per la pessima qualità tecnica dell’immagine, dalla distorsione ottica che fa apparire la Kasatkina gigantesca e la Garcia con un torace abnorme, alla illuminazione che fa sparire la Gauff sullo sfondo, fino alla composizione con una specie di cassa mortuaria a sorreggere l’urna cineraria del trofeo.
Fa rabbia pensare che lo straordinario progresso tecnico che ci mette a disposizione strumenti fantastici, corpi macchina digitali sofisticatissimi, obbiettivi ultraperfetti (e costosi come un appartamento!) venga umiliata dalla totale mancanza di professionalità degli operatori umani.

Per il particolare meccanismo di queste finals anche JPEG, nonostante le due sconfitte subite, ha teoricamente la possibilità di qualificarsi per la fase successiva, se riuscisse a battere la Sabalenka in due set e la Sakkari facesse altrettanto contro la Jabeur.

Il meccanismo è un po’ farraginoso e contrasta con la tradizione del tennis, per cui alla prima sconfitta si è irrimediabilmente fuori gioco; però io salvo il concetto che una vittoria (o sconfitta) in due set non è la stessa cosa di una vittoria (o sconfitta) in tre.
Anche nei normali tornei assegnare prize money e punti modulati in base allo score finale avrebbe un suo senso.

Questo è già da tempo un punto fermo nella pallavolo, dove vincere un incontro 3 set a zero non è la stessa cosa che vincerlo 3 a 2, ma la pallavolo è sempre stata avanti rispetto al tennis nell’adozione di modifiche regolamentari volte a migliorare la popolarità del gioco, a partire da quando si ebbe il coraggio di abolire l’atavico e penalizzante concetto di “cambio palla”.

Certo che è più facile introdurre cambiamenti tecnici in uno sport come la pallavolo dove esiste un solo ente di governo votato solo all’aspetto sportivo, mentre nel tennis c’è una commistione di interessi da parte di enti pubblici e privati apparentemente interessati solo ai loro guadagni.