Da Parigi Bercy: Parlano Jannik Sinner e Lorenzo Musetti
01/11/2022 00:15 
39 commenti
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Lorenzo Musetti nella foto
Jannik Sinner: “Oggi c’ho provato ma sinceramente avevo poche energie. Ad un certo punto ho sentito un dolore alla mano, nel secondo/terzo game, ma non sono delle scuse. Oggi non c’è stata partita; non è l’ideale finire l’anno così
Ora mi prendo dei giorni off e credo che la cosa più importante sia ricaricare le batterie, fare altre cose, perché comunque quest’anno è stato lungo e difficile per me. Quando stavo giocando bene mi è successo qualcosa sempre in mezzo ai grandi tornei, poi quando hai un problema fisico non mi migliori tanto perché devi lavorare per riprenderti. Quindi non c’è stato tantissimo lavoro però alla fine, ad esempio anche nella partita con Medvedev ho messo degli slice di dritto che magari un anno fa non sarei riuscito a fare. Ho cambiato un po’ il mio gioco in un modo che lo scorso anno non facevo. Dei miglioramenti ci sono stati.
Il prossimo anno credo che possa essere importante per me. Vorrei cambiare qualcosa sul servizio perché comunque avremo tempo per lavorarci; un mese e mezzo per cambiare delle cose tecniche e tattiche.
Con Matteo Berrettini ancora non ci siamo sentiti, ma lui sa che noi ci teniamo tanto. In Coppa Davis proviamo quest’anno di far bene e di esser pronti, ma prima fisicamente dobbiamo stare bene, poi sono sicuro che l’anno prossimo andrà diversamente”.
Lorenzo Musetti: “Oggi sicuramente sono stato bravo innanzitutto a brekkarlo subito quando non ha messo tantissime prime, sono stato bravo ad entrare in campo propositivo e aggressivo. Quella è una cosa che mi soddisfa parecchio. Poi si al servizio ho concesso solo due palle break, quindi molte cose positive con questo colpo. È un campo sul cui sicuramente faccio ancora fatica perché non rispecchia a pieno il mio tennis ma con questo servizio devo dire che faccio meno fatica durante gli scambi e mi tolgo tanti sassolini dalle scarpe. Una vittoria che conta parecchio soprattutto in un finale di stagione così ricco e stancante.
i campi sono abbastanza veloci, la palla scivola parecchio quindi tende a rimanere molto bassa e oggi per come ho servito ha aiutato più me che Marin.
Basilashvili è un tennista da prendere sempre con le pinze perché può fare il torneo della vita o può buttarti via la partita. Un avversario che sicuramente mi creerà dei problemi, e cercherò di rimanere lì con questo atteggiamento e vedremo chi avrà la meglio”.
Sinner
Zverev
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Fritz
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Non posso credere a tutti i commenti negativi su Sinner. Il ragazzo è in una fase di trasformazione tecnica e fisica ed ha avuto una stagione complicata. Ha una classe e testa da campione, deve trovare continuità di allenamento e gioco. Averne di campioni così…..
Questi qui parlano di Sinner o come di un veterano a fine carriera o come di un atleta segnato da un destino ormai scritto e immodificabile. Quoto in pieno quanto evidenziato da Walden, rafforzando il concetto che uno sportivo dal talento di Sinner, a soli 21 anni, ha la possibiltà di non precludersi alcun obiettivo, compreso quello di diventare un/il dominatore del circuito.
In bocca al lupo Jannik!
Leggo commenti nei quali Huesler viene considerato un “giocatorino”, ossia un tennista leggero e privo di temperamento.
Mi congratulo con questi presunti “tecnici” che non sono in grado di riconoscere nel giocatore svizzero la presenza di colpi invidiabili quali il servizio, molto spesso il rovescio, e i colpi al volo.
Un piacevole gioco aggressivo unito ad un temperamento calmo che raramente gli fa perdere il controllo del colpo.
Con tutto ciò è evidente che un Sinner non sfiduciato e in ottima forma lo può battere senza grandi difficoltà, ma da qui a considerare Huesler un “giocatorino” ce ne corre assai…
Un finale di stagione deludente per Sinner, figlio anche e soprattutto come da lui stesso sottolineato di un anno “sfigato” dal punto di vista fisico. Un torneo si e uno no un problema fisico, tra i più disparati e impensabili. Aggiungiamoci il cambio tecnico in corsa, che ha sicuramente aggiunto dei pezzi ma anche tolto certezze, per non parlare del servizio cambiato a ripetizione e mai con risultati convincenti. Anno di transizione con più ombre che luci – dove è mancato anche nei momenti migliori quello spunto per portare casa match che potevano cambiare la stagione, uno su tutti il quarto di finale agli US Open con Alcaraz.
Detto questo, sa lui per primo che deve lavorare tanto per recuperare il terreno perduto e consolidare il suo gioco. Certo se quest’anno ci stava scambiare risultati e certezze per la ricerca di un arricchimento del gioco, il prossimo dovrà essere quello della quadratura del cerchio, almeno dal punto di vista tecnico/tattico e riprendere il filo che si è perso in questo finale di stagione.
La sua volontà e la sua testa sono di buon auspicio, speriamo sia supportato dal fisico.
Prematuro parlare di scelte sbagliate o altro. FAA ci ha messo 3 anni a quadrare il suo cerchio e forse ora ha raggiunto la consapevolezza giusta.
I percorsi non sono sempre lineari e veloci.
Seguo e mi rodo per Sinner dagli inizi. Ho visto un giocatore potente, rude ma efficace, sciolto e sereno, diventare man mano preda di timori ed alla continua ricerca di rassicurazioni e sostegni esterni. Troppa attenzione alle soluzioni complicate, diversi colpi che sembrano giocati durante un corso base, pieni di attenzione per la forma ma avulsi dal proprio stile di gioco, inutili, proposti rigidamente e che spesso per direzione e momento diventano dannosi (volée e schiacciata quasi sempre dov’è l’avversario).Con tensione e poca lucidità. Il servizio? Lascio agli esperti lunghe disamine ma con questo non va da nessuna parte, a certi livelli. Lo guardavo con piacere, ora mi rende nervoso e comincio ad annoiarmi a prescindere dal risultato, sembra uno psicodramma in continua ricerca di una soluzione.
Come sempre spero nel futuro, ma non più così entusiasmante come sembrava.
cogiti poco, ma ci dai dentro con il rum…
Su sinner erano riposte troppe aspettative. Il suo fisico e la sua tecnica,non possono permettergli di essere un dominatore del circuito. Ma un ottimo campione quello si .tutto sta in ciò che ci aspettiamo da lui. Lui è un ragazzo serio,saprà adattarsi e regalarsi grandi soddisfazioni.
Per conto mio Sinner ha raggiunto j suoi limiti, notevoli, ma non da campione, e fatica a mantenerli. Li ha raggiunti quando era “affamato”. Adesso,con il conto in banca milionario,gli viene molto piú difficile, tentazioni e distrazioni per un ragazzo ricco sono tante. Come disse Oscar Wilde: A tutto resisto, meno che alle tentazioni enzo
Che Jannik non sia finito in “buone” (o più semplicemente “sagge”) mani, lo si capisce anche da questa inutile figuraccia di Bercy: non credo avesse “bisogno” del misero gettone-di-presenza del primo turno, mentre se non stava bene allora rischiava o una ricaduta o di farsi male altrove (tipico risultato dello stress in un fisico non perfettamente equilibrato). Nulla di personale contro Vagnozzi ma a chi non viene il dubbio del “flop” quando un pilota di rally prova a correre in F1? Vagnozzi è in grado di “controllare” un top (giovanissimo) come Sinner? La “chiave” per il vero upgrade del campioncino passava ANZITUTTO dal servizio, nei fatti (e nelle statistiche) solo peggiorato. Ahi noi!
@ Smiccio (#3374535)
Perdonami, quale rivincita mentale? Non ha superato il round of 16..non mi pare in gran forma.. È stato umiliato da medvedev ed i giocatoro che ha battuto sono tutti fuori a top 50..
@ Nerone (#3374545)
Non sei l’unico. Diciamo che catastrofisti e disfattisti sono una minoranza chiassosa (le teste di legno fan sempre del chiasso)
La maggioranza dei tifosi sono persone equilibrate, vedono i limiti dei propri beniamini, fanno critiche costruttive, fanno ragionamenti olistici, guardano a lungo termine e non ragionano sull’ultomo 15 o set o match. E soprattutto hanno fiducia nei propri beniamini. Se poi falliranno anche a lungo termine, amen.
Chi è che abbandona la nave che (anche solo apparentemente) affonda: gli schettini e gli squittini. Noi rimaniamo a bordo
Forza ragazzi/e!!!
Non è che è peggiorato al servizio: serve come sempre, cioè male
Sino a tre mesi fa tutti volevano che Musetti mollasse Tartarini…
Dopo che per qualche mese si erano chetati, tornano i tormnetoni sul ritorno a Piatti. E’ proprio vero che la gente quando non sa spiegarne l’origine, attribuisce il tuono all’ira di Zeus, o se sta male si rivolge al Santo di turno.
Il cambiamento tecnico di Sinner, che, a mio parere ha influito sul risultato dell’anno, nel bene e nel male, più della salute (la salute è una variabile, in parte, esogena: se metti male un piede e stai fermo tre settimane può dipendere in parte dalla cattiva preparazione, ma almeno al 50% dalla sfiga), dispiegherà i suoi effetti nel lungo termine. Chi attribuisce il miglioramento di FAA all’apporto di Toni Nadal dimentica che la collaborazione è iniziata da metà dello scorso anno, Sinner e Vagnozzi hanno iniziato a fine Febbraio di quest’anno, dopo gli AO, quindi da meno di nove mesi, e soprattutto a stagione iniziata. E solo dopo quasi un anno e mezzo di lavoro ha portato il Canadese a questi superbi risultati, ma dopo 6 mesi di risultati altalenanti.
Nel caso di Sinner abbiamo avuto problemi fisici, ma, che torno a ribadire, senza volerli sottovalutare, non li ritengo il problema principale.
Questa pausa, speriamo dopo la Davis, dove mi auguro sia lui che Berrettini possano portare il loro apporto (Musetti/Sonego come singolaristi, con il doppio al momento non al top, offrono poche garanzie con chiunque), servirà a chiarisi le idee. Per ora registriamo quanto segue:
quest’anno finirà probabilmente in 15/16 esima posizione, contro l’11 dello scorso, migliorata con i punti delle Finals, dove era entrato da 10°(per il mancato conteggio dell’ultimo torneo, Stoccolma) grazie alle rinunce di Nadal e, in corso di torneo, di Berettini;
se osserviamo le statistiche sul sito del’ATP, che ovviamente danno una dimensione oggettiva dei risultati (al di la del ” mi piaceva quando aveva 16 anni e giocava così, bene”, etc. etc.) Sinner è 32° per il punteggio complessivo sulla battuta dal 35° dello scorso anno, ed è migliorato anche sulla risposta e nei momenti di pressione;
il fatto che abbia vinto meno tornei viene controbilanciato dai migliori rislultati nei Masters e negli SLAM, dovuta solo in parte alla migliore posizione in classifica. Ha 3 vittorie contro i top ten a fronte di 9 sconfitte, che corrisponde sostanzialmente alla media degli scorsi anni.
I finali di stagione di quest’anno e dello scorso sono molto simili, l’anno scorso perse la primo turno a Parigi (in realtà era il secondo, ma era la prima partita che giocava, avendo saltato il primo turno) e Stoccolma, quest’anno il primo turno a Parigi; poi disputò delle buone Finals, con la testa libera battè Hurkacz e diede del filo da torcere a Medvedev;
l’ansia è l’altro problema sorto nella seconda parte dell’anno, causa principale delle sconfitte con Auger a Cincinnati e con Rune a Sofia, e che si è manifestata anche con Medvedev a Vienna. Anche su quest’aspetto dovrà lavorare molto.
in compenso non c’è bisogno di far notare gli evidenti sforzi, in parte coronati dal successo, per mofificare il proprio gioco. Questa scelta, piuttosto che, come capita a quasi tutti i tennisti, cercare di migliorare i colpi più deboli, è sicuramente coraggiosa ma più difficile da conseguire. Da qui i risulati contraddittori.
In sostanza un anno dal quale ci si sarebbe potuto aspettare di più, un risultato che, però, ragionando razionalmente, sarebbe stato impossibile raggiungere, visto i due pesanti condizionamneti: cambio di guida ed infortuni.
I soliti catastrofisti dell’ultima partita …
Ricordatevi che ha fatto un USO molto positivo perdendo ai quarti con l’assatanato futuro vincitore del torneo e sprecando un match point appena un mese e mezzo fa
Al netto della delusione odierna, si fa una scala delle priorità che sono:
1) problemi fisici continui che gli impediscono di giocare serenamente
2) il servizioooooo
Lo slice di Sinner non ha creato nessuna difficoltà a Medvedev perché é a campana. Si chieda Sinner se é capace di giocare lo slice di Berrettini altrimenti rinunci. Un colpo ti deve aiutare , non metterti in difficoltà. E soprattutto ritorni da Piatti perché Vagnozzi gli ha creato un caos tattico in testa.
Non sono pessimista su Sinner. Deve stare bene. I colpi li ha migliorati e la scelta è fatta.
Su Musetti: grande crescita nel finale di stagione.
Potrebbe essere stato un errore ma certo non perché chi ha scelto non ha vinto nulla. Perlomeno Nadal e FAA qualcosa hanno vinto
Vorrei sapere tutti i disfattisti su Jannik cosa dicevano di Auger-Aliassime un anno fa.
Poi ovviamente i problemi ci sono, e tanti, ma e’ stata una stagione chiaramente di transizione – e’ mancato l’exploit ma ha vinto tante partite. Pure lo Jannik che tirava comodini aveva tante, tante lacune nel suo gioco.
I problemi sono chiaramente due:
– la tenuta fisica
– il servizio
La prima si puo migliorare, sul secondo purtroppo nutro dei dubbi, se fosse cosi facile avere un servizio alla Ivanisevic, sarebbero in tanti ad averlo. Temo questo sara’ sempre un suo punto debole.
In ogni caso, pure in questa annata un po’ cosi, ha fatto un grande Wimbledon e un ottimo US Open (piu i quarti AO e ottavi RG) – non male . Certo, se avesse vinto quella maledetta partita contro Alcaraz…
2022 inizia la stagione e si dovrebbe fare la preparazione fisica JANNIK sceglie il COVID poi si fa venire dei dolori addominali vesciche al piede e altri acciacchi che gli permettono di ritirarsi da vari tornei(vedi la semifinale regalata a Cerundolo e 300 punti persi) vince ugualmente un 250 disputa buone partite e finisce la stagione con 2410 punti (solo con i 300 punti della possibile semifinale sarebbe nella top10,per me la stagione è più che positiva visti anche i continui cambiamenti che ha dovuto adattate al suo gioco,poi leggo i commenti e non riesco a capire come si possa dire cose così assurde senza tenere conto di tutto quello che gli è successo, SINNER SPERO IN UN 2023 SENZSA MALANNI AUGURI
Io tutto sto pessimismo su Jannik non lo vedo, quando è stato in forma è stato il giocatore che ha più messo in difficoltà Djoko a Wimbledon e Alcaraz negli US. Deve sistemare il servizio quello assolutamente, ma più che altro capire come gestirsi meglio fisicamente per non avere tutti questi infortuni. Per me il 2023 può vincere sicuramente un torneo importante. Lore invece con una programmazione accurata e se non ci si mettono sfighe di mezzo in primavera per me ha tutte le possibilità die entrare nei 10. E se arriva in forma e non dovesse esserci Il Mostro di Parigi, al RG, non sarà il favorito ma può essere già un Outsider
Campione non è ancora. Lo sarà se vince almeno uno slam e sta nei primi dieci a lungo. L’anno decisivo sarà il prossimo, vedremo se è nelle sue corde o no. Per ora io il salto di qualità non l’ho visto. Sicuramente ha raggiunto i livelli di un buon giocatore ma campione no dai. Stiamo con i piedi per terra amico.
La mia domanda è: se sai di essere in condizioni pessime, perché presentarsi ai tornei? Un giocatore di un certo calibro dovrebbe iniziare a presentarsi solo se al top e se ritiene di avere chance di vittoria o simili. Jannik quest’anno è stato sfortunato, ma gran parte della sfortuna ritengo sia dovuta ad una scellerata gestione della sfortuna stessa. Sono dell’idea che non abbia gestito bene nessuno dei mille acciacchi avuti quest’anno, sempre troppa fretta di tornare e provare a vincere nonostante lui stesso sapesse di non avere la condizione per farlo. Questo è conseguenza di una eccessiva ossessione penso, anche Piatti ha sempre detto che Jannik fosse un po’ impaziente. Jannik, se ci senti, prenditi il tuo tempo, a volte lavorare fuori dai tornei è più importante che partecipare ad ogni singolo torneo senza avere chance. A mio parere Vienna e Parigi non erano da giocare, così come in precedenza non lo erano Miami e altri mille tornei giocati in condizioni fisiche insufficienti. Prenditi tempo per lavorare sulla condizione atletica e fisica, e quando sarai in grado di scendere in campo con ambizioni di titolo saremo pronti a tifare per te.
Troppo pessimismo su Jannik
Deve trovare la prima palla e ritrovare fiducia, dopo un periodo sfortunato nel quale, però, ha fatto anche partite bellissime
Ora ha un periodo per farea sintesi tra il suo gioco potente e le variazioni che ha studiato e, io me ne sento certo, già dall’Austria farà un enorme salto in avanti
Tanti tennisti giovani il secondo anno importante lo patiscono un poco, solo per fare il nome del momento FAA a un certo punto sembrava quasi essersi perso
Jannik ha tutto per entrare nel gotha e ci entrerà
Temo un po’ per la prossima partita di Lorenzo. Il suo avversario si è preso una bella rivincita mentale nelle scorse settimane e queste cose fanno molto bene al morale. Ti può far giocare a tennis come non mai e lui è uno che quando c’è, tira davvero delle fucilate. In campana Lorè!
Jannik deve solo rimanere sano e migliorare la percentuale di prime, ultimamente è improponibile.
Visto dal vivo è impressionante quanto avanti si lanci la palla, sembra un tennista che debba fare serve&volley che poi rimane a fondo….c’è da lavorarci.
Penso anche che Piatti volesse preservarlo da questi guai fisici, temendone la struttura fisica non ancora formata e che chiedesse tempo e che questi discorsi a giustificazione di sconfitte inaspettate fossero inevitabili per come ha rivoluzionato il suo team quest’anno.
Jannik è un campione, si riprenderà.
Analisi onesta di Jannik, è cotto, per diversi motivi, dalle sue parole si capisce l’importanza di un 2023 fondomentale per tutti i nostri “alfieri”, ma specie per lui. Sotto con il tantissimo lavoro da fare ora, forza Jannik!
Jannik ha ben riassunto i problemi che lo hanno perseguitato nel corso dell’anno. Premesso che L’azzurro è e rimane un top player e non uno scappato dal tennis club, è lecito domandarsi come fare per uscire da questa terra di nessuno in cui Jannik si è un po’ perso. Siccome credo che le case si costruiscano dalle fondamenta e non dal tetto, la risposta a questa domanda la fornisce il genietto carrarino nella sua intervista:” Con questo colpo (il servizio) faccio meno fatica negli scambi”. Bella cosa lo slice di dritto, non lo nego, ma al limite quello ti aiuta a vincere uno scambio, mentre il servizio ti aiuta a vincere la partita. Già l’ho scritto ieri: il nostro campione, perché lo ribadisco Jannik è e rimane un campione, deve per prima cosa recuperare l’efficienza fisica e poi dedicare ogni energia alla ricerca del servizio “perfetto”. Le tattiche, le variazioni, le proiezioni a rete verranno più semplici perché potrà giocare più tranquillo sui propri turni di battuta per concentrarsi su quelli dell’avversario. Ciò detto, ora e sempre forza Jannik!
Ormai è chiaro: il prossimo n.1 d’Italia sarà Lorenzo Musetti che ha tutti: servizio, dritto ed un tovedvio fantastico. Il povero Sinner, ex-messia predestinato, deve solo ringraziare se stesso o chi lo ha convinto a mollare Piatti: il più grande errore che potesse fare! Per poi scegliere uno che non ha mai vinto niente in carriera e che lo ha decisamente rovinato.
Grande Il Muso
Sto seguendo Jannik da sempre e posso dire con delusione che a parte gli infortuni è andato sempre peggio come gioco intendo. Francamente sono molto deluso ed amareggiato.
Quel giocatorino, come lo chiami, ha battuto pure quel Musetti che tanti considerano Divino ormai e troppo più forte di Jannik in questo momento.. ah, è l’unico anche che, ultimamente, ha strappato un set a FAA.. cavolo, dev’essere proprio un “giocatorino”.. anche per te la formula è “torna a trollare” un’altra volta
Sig. Luis lei ha ragione al 100%.
Si puo’ tranquillamente mollare tutto SAPENDO DOVE ANDARE.
Una gestione 2022 errata tecnicamente (non si puo’ pensare di lavorare con un giocatore alla Lendl come se fosse alla McEnroe) incredibili PEGGIORAMENTI al servizio (lo sanno anche i sassi che e’ il colpo piu’ importante…) trascurato per mettersi a fare CASINO con presunti colpi a rete… uniti alla pessima incapace prevenzione infortuni, il tutto con danni pesantissimi da recuperare…
forse fanno pensare che il Sinner ha SBAGLIATO a mollare tutto alla cieca.
Adesso ce la fara’ a ritornare dove era arrivato a 20 anni ?
Non e’ scontato e non sara’ per nulla facile: i danni di una annata FARSESCA e sciagurata come il 2022 peseranno tantissimo.
Rimetti la tuta gialla da benzinaio e torna a tirare comodini! Tutto questo snaturare il gioco ti ha mandato in tilt. Cambiare va bene, snaturare no. Per ambire ai piani altissimi va sistemata questa maledetta prima palla.
Eh Jannik che magone che mi fai passare.
Pure il dolore alla mano! non si fa mancare un malanno ed ora ha bisogno di prendere pure dei giorni off (per andare a sciare).In due mesi ha fatto una sola partita persa in modo vergognoso con un giocatorino dotato solo di un gran servizio.Il Sinner visto a Roma tre anni fa(con Tsitsipas) batte il Sinner di oggi 6-1/ 6-1 ; non c’è crescita anzi l’involuzione è costante.Vorrei proprio sapere quale genio gli ha suggerito il cambio di direzione tecnica da Piatti con il team attuale attuale.Il contratto con Nike lo deve solo ai risultati raggiunti con Piatti.Si è fatto del male da solo
Uno scende, l’altro sale…
Jannik non adagiarti su tutti quei soldi stai perdendo smalto mi stai deludendo parecchio!
Sacrosante parole!
Forza Lorenzo!