Masters 1000 Parigi Bercy: Chiude male l’anno Jannik Sinner. L’azzurro perde in due rapidi set da Huesler
Brutta prestazione di Jannik Sinner che esce di scena al primo turno nel torneo Masters 1000 di Parigi Bercy.
L’azzurro è stato eliminato dallo svizzero Marc-Andrea Huesler classe 1996 e n.61 del mondo con il risultato di 62 63 in 1 ora e 09 minuti di partita.
Primo set: Jannik già nel primo gioco cedeva il turno di battuta.
Nel sesto gioco il tennista italiano, dal 15-40, mancava due palle del controbreak con l’azzurro che non era reattivo in entrambe le occasioni.
Sul 2 a 4 Sinner perdeva ancora una volta il servizio (a 30), con l’azzurro che commetteva sulla pallabreak un pasticcio con la smorzata: lo svizzero ringraziava e pochi minuti dopo portava a casa il parziale per 6 a 2.
Secondo set: Nel secondo game Jannik mancava una palla break (ace dell’elvetico).
Sul 2 pari, 30 pari, Sinner commetteva un doppio fallo e poi nel punto successivo commetteva un errore di diritto regalando in questo modo il break all’elvetico.
Sinner sempre fuori dalla partita sul 3 a 5 chiudeva la pessima prova perdendo per la quarta volta nel match il servizio e uscendo di scena dal torneo per 6 a 3.
6 ACES 2
0 DOUBLE FAULTS 4
29/46 (63%) FIRST SERVE 21/50 (42%)
22/29 (76%) 1ST SERVE POINTS WON 14/21 (67%)
12/17 (71%) 2ND SERVE POINTS WON 13/29 (45%)
3/3 (100%) BREAK POINTS SAVED 1/5 (20%)
8 SERVICE GAMES PLAYED 9
7/21 (33%) 1ST SERVE RETURN POINTS WON 7/29 (24%)
16/29 (55%) 2ND SERVE RETURN POINTS WON 5/17 (29%)
4/5 (80%) BREAK POINTS CONVERTED 0/3 (0%)
9 RETURN GAMES PLAYED 8
13/14 (93%) NET POINTS WON 7/12 (58%)
20 WINNERS 15
3 UNFORCED ERRORS 10
34/46 (74%) SERVICE POINTS WON 27/50 (54%)
23/50 (46%) RETURN POINTS WON 12/46 (26%)
57/96 (59%) TOTAL POINTS WON 39/96 (41%)
217km/h MAX SPEED 207 km/h
192 km/h 1ST SERVE AVERAGE SPEED 193 km/h
159 km/h 2ND SERVE AVERAGE SPEED 162 km/h
TAG: Jannik Sinner, Masters 1000 Parigi Bercy, Masters 1000 Parigi Bercy 2022
Il problema e’ che quello che sapeva fare non riesce più a farlo bene.
E’ normale perche’ nella sua mente c’e’ solo l’attenzione a migliorare i suoi punti deboli e pensa troppo quando gioca, e’ in confusione.
Bisognava assolutamente migliorare i suoi punti forti, cosi’ ha perso rapidita’di esecuzione.
Non pagherà un tubo perchè l’anno scorso negli ultimi tornei sul CEMENTO indoor fu eliminato al primo turno, a Vienna fu eliminato in semifinale e questa volta ai quarti: e veniva da tre settimane di stop per infortunio. Mi fa anche ridere il fatto che Sinner trarrebbe vantaggio da una superficie perchè gli altri sono cotti… non si capisce perchè lui invece sarebbe un fiore.
Detto di queste due fesserie, prendo seriamente la prima frase: peggioramento di testa e costanza in campo. Se vediamo la statistica su la performance nei sotto pressione, Sinner è globalmete migliorato rispetto allo scorso anno (https://www.atptour.com/en/stats/leaderboard?boardType=pressure&timeFrame=52Week&surface=all&versusRank=all&formerNo1=false). Per quanto riguarda la costanza, è evidente che il cambiamento di staff sta apportando dei cambiamenti nel modo di guiocare, e quindi è evidente che la costanza ne risente.
Come ho già scritto, sarà il tempo (che non sono i 9 mesi con cui ha cominciato a lavorare con Vagnozzi ed i 4 con Cahill, Auger Aliassime è da più di un anno che lavoro con Toni Nadal) a dirgli se avrà avuto ragione.
@ Vincent (#3374656)
Evidentemente Sinner non si accontenta di migliorare quello che sa già fare (e per il quale è stato a lungo crocifisso come giocatore monocorde) ma punta a migliorare il suo bagaglio. Il tempo dirà se avrà avuto ragione o torto
C’è una cosa che mi ha colpito molto nell’intervista a Sinner del dopo partita, e precisamente nel punto in cui ha detto, più o meno, a proposito del match disastroso, “comunque ho fatto un dritto slice”, quasi a significare che nonostante la nertissima sconfitta contro un giocatore di medio livello ha aggiunto una variazione inedita. Al di là del patetico, ciò che per me questa dichiarazione rivela è il pallino delle variazioni, ormai entrato nel profondo della test e giunto al suo paradossale diapason. In un match in cui sono scesi tragicamente di potenza e qualità tutti i fondamentali continua a giustificarsi con la nuova versione di gioco concertata con il suo entourage. Esattamente un anno fa, prima e durante le Finals, giocava a un livello immensamente superiore. Qui non si tratta solo di infortuni, ma di una strategia (se così vogliamo chiamarla) da kamikaze. Spero in una folgorazione sulla via di Damasco e che il nostro torni indietro per andare avanti. Si fosse avvicinato per esempio a Muratoglu (che allena Rune) o a qualcuno che avesse continuato a lavorare sui punti forti del suo stile sarebbe tutta un’altra storia. Preghiamo San Gennaro che ci faccia rivedere il campione Jannik Sinner!
Spesso non ho condiviso quello che hai scritto, ma stavolta devo dire che ho l’impressione che in quello che dici ci sono molte cose sulle quali lo stesso Jannik dovrebbe meditare molto bene.
Diciamoci la verità, siamo tutti stupiti nell’aver visto uno Jannik così spento, così falloso, così fuori dalla partita, troppo brutto per essere vero. Credo sia stata, in assoluto, la partita più brutta che abbia mai visto fare a Jannik. Se si guarda indietro, a quelle partite emozionanti dove in dritto viaggiava in anticipo a velocità straordinarie, a quei rovesci lungolinea o anche incrociati imprendibili, e mi fermo qui per non tediarvi troppo, ci sarebbe davvero da chiedersi cosa sia successo. Mi viene da pensare semplicemente che non sia a posto fisicamente, ma anche tecnicamente qualcosa è peggiorato, forse conseguenza della carenza fisica. Ad esempio, ho visto alcuni dritti quasi steccati, quando la peculiarità di Sinner è sempre stata quella di far scoppiare la palla, tale era la precisione al centro racchetta con cui colpiva, inoltre, lui colpiva sempre in anticipo in avanzamento, adesso si ha l’impressione che colpisca dal basso verso l’alto, come farebbe Nadal, cioè con più rotazione della palla. Non penso che sia cosa buona per lui, abituato a colpire più piatto. Spero davvero ritrovi il suo gioco, più semplice, meno articolato, cioè più adatto alle sue caratteristiche, anziché incaponirsi con soluzioni a lui poco consone. Forza ragazzo, facci emozionare ancora, poiché, come si sa, chi lascia la via vecchia per la nuova, sa ciò che perde, ma non sa ciò che trova.
Papa’piatti lo aspetta a braccia aperte…
Che ci sia stata involuzione durante l’anno, soprattutto di testa e costanza in campo, è criminale negarlo.
Non voglio incolpare Vagnozzi o il suo team di questo, perché a mio dire hanno fatto un errore cento volte più grave: l’indoor sintetico dovrebbe essere una superficie che avvantaggia Sinner, è un periodo in cui molti arrivano scarichi e pensando a dove svernare prima della prossima stagione. Questi erano tornei dove Sinner doveva arrivare al top di forma a mettere in cascina punti che gli sarebbero durati tutto il 2023. Questa giornata insignificante Jannik forse non se ne rende conto ma la pagherà per tutto il prossimo anno…
Ecco, sono gia’ un po’ piu’ d’ accordo anche io…
Con il fisico che cresceva il problema infortuni e snche il problema veschiche erano stati tenuti sotto controllo fino al 2021.
Quest’ anno a crescita terminata era molto piu’ facile tenersi lontani dagli infortuni.
Quando si gestisce male (voglio essere gentile…) un campione oltre a sbagliare di brutto il modo e la direzione del lavoro (impostato come se fosse un giocatore alla McEnroe, che improvvisamente deve buttarsi a rete, palle corte e giocate di tocco… DIMENTICANDOSI DEL SERVIZIO) si riesce a fallire completamente anche nella prevenzione infortuni e guai fisici (alimentazione e preparazione atletica).
Speriamo che possa tornare a 22 anni dove era gia’ arrivato a 20, ma sara’ dura, durissima.
@ Krik Krok (#3374458)
Anche io la penso come te sul fattore testa. È fragile, dà l’impressione di essere forte e freddo ma invece, soprattutto quando è sotto con il punteggio, fatica a trovare energie mentali che lo riportino su. Per un anno ha goduto dell’effetto sorpresa, ma ora la musica è cambiata. Pensavamo di avere il nuovo Djokovic italiano ma abbiamo sì e no un nuovo Schwartzmann…
Non si è ancora ripreso dalla disastrosa sconfitta con Alcaraz agli U.S. Open !
hahaahahah commenti ridicoli senza fondamento del tuttologo Krik Krok Krak. Ma perche’ stai sempre a postare contro Sinner?
@ Freddy (#3374210)
Assolutamente vero…se non fosse italiano sarebbe costantemente(e giustamente) sbertucciato dai nostri espertoni tifosi.
@ dateccitrungelliti (#3374410)
Giusto, perche Musetti la tecnica la possiede, mentre Sinner e Matteo devono anchora lavorrare per controlare i fondamentali.
Quindi Musetti deve mantenere il livelo, incrementare la velocita e precisione.
Matteo e Jannik possiedono vellocita, senza alcuni elementi di tecnica essenziale, e per cio devono ritornare alle primarie lezioni,
( rovescio, srrvizio, ed in primis controllo dei colpi, per raggiungere unna precisione
ottimale )malgrado i grossi risultati ottenuti fin orra.
Condivido e condivide anche Jannik che, magari non lo sai, ha detto le stesse cose in conferenza stampa. Se poi, non tu, ma qualcuno vuol gettare la croce addosso a uno che in una stagione deludente ha il 76% di vittorie (meglio hanno fatto se non erro 4/5) e solo per un infortunio non ha raggiunto i quarti in tutte e quattro gli slam….continuiamo casi facciamoci del male…
Sinner deve ritrovare la strada maestra per ritrovare i risultati che l’hanno portato nella top ten !!!
Come diceva il mitico Ginettaccio ( Gino Bartali ) : é tutto sbagliato, é tutto da rifare !!!
Sinner ha perso quella spavalderia che aveva due anni fa .Sembra impaurito. Ciò influisce
sul fisico . Ha sbagliato a lasciare Piatti. Vagnozzi non è adatto per seguire un top player . Cahill e ‘ troppo lontano e non incide più di tanto . Fenomeni assoluti non si vedono all’ ‘ orizzonte… può ancora dire la sua …ma deve cambiare coach …….Auger , docet
È inutile insistere il Servizio non c’è la proprio nelle corde. Basta vedere la figuraccia dei tre smash buttati a rete a Vienna. Pure la Giorgi non ha il servizio e ormai, a 31 anni,non lo ha mai migliorato. Temo che per Sinner sarà la stessa cosa. E poi c’è la sua storia. Non è una torre come pensate. Si scoraggia facilmente. Da bambino sugli Sci era un fenomeno, ma da ragazzino quando non vinceva più ha mollato tutto e si è dato al Tennis. Qui da giovanotto ha fatto faville, ma appena scoperto che non riesce a progredire sta crollando. Non vuole perdere, ma perde e più lavora per non perdere più perde. Mi sa che fra uno due anni lo vedremo cambiare sport scontento di non poter diventare un campione. L’ ORGOGLIO è una brutta bestia.
Musetti non giochera’ le next gen.
Sinner come la Juventus di Allegri. Speriamo ne approfitti di queste settimane di pausa per cambiare radicalmente il suo staff. Alla fine quale è stato il valore aggiunto portato da Cahill?
INVOLUTO
Speriamo…un pò di strameritate vacanze, almeno 15 giorni senza neanche portarsi a presso i racchettoni da spiaggia. Poi tanto lavoro atletico e si riparte per la nuova stagione. Spero sia lo stesso per Berrettini. In davis ci mandiamo il nuovo fenomeno del tennis italiano e a scelta uno dei leoni da tastiera che infestano il sito….
Sul servizio siamo tutti d’ accordo, ma per migliorare c’è essenzialmente bisogno di fare due cose: allenarsi e giocare.
Se sei sempre rotto non puoi fare ne l’ una ne l’ altra.
Prima di tutto deve risolvere i suoi problemi fisici. Poi si vedrà se riuscirà a migliorare.
E se queste occasioni perse usciranno dalla sua testa o lo accompagneranno per il resto della sua carriera.
@ Alex77 (#3374425)
Berrettini e Sinner un queste condizioni sono solo un peso.
Non si convocano per fare gruppo:
Stesso discorso per il doppio Bolelli Fognini che è fuori condizione.
I miei convocati sarebbero Musetti e Nardi per il singolo e Sonego Valvassori doppio. Quinto uomo a scelta tra i vari giovani
“… variazioni al gioco che andavano apportate senza cambiare le sue caratteristiche…”
TOH ! Qualcuno che ragiona.
A fine 2021 la situazione era semplicemente stellare e bastava un alunno delle scuole elementari per capire che per Sinner era indispensabile , imprescindibile , addirittura UNICA COSA DA FARE NEL 2022… continuare a migliorare il servizio… NELLA TOP10 CI ERA GIA’ ARRIVATO
Bisigna aggiungere che di punto in bianco mollare tutto va benissimo e si puo’ fare tranquillamente… SAPENDO DOVE ANDARE.
Mouratoglu… zio Nadal…
Insomma: qualcuno in grado di accompagnare un giovanissimo TOP10 mondiale.
La gestione FARSESCA di questo distruttivo 2022, in mani a dir poco dilettantesche, lascia danni difficilissimi da recuperare.
In conferenza stampa ha detto che alla Davis tengono tanto tutti ( penso parlasse anche di Berrettini e il gruppo in generale), ma che sia importante per lui recuperare fisicamente per la prossima stagione.. boh, forfait in arrivo?
@ Freddy (#3374210)
Quinzi 2.0
Ma ve li ricordate i famosi “lavandini” che tirava Sinner impietrendo gli avversari? No eh? Infatti. I tentativi di perfezionare il suo gioco (servizio, variazioni, gioco a rete) hanno snaturato il suo talento. Di qui l’involuzione. Auspico per Jannik un percorso alla Augier Alassime, che fino all’anno scorso non ne chiappava una e quest’anno in pochi mesi è esploso in modo impressionante
musetti è il n°1 italiano, concordo, forse nel ranking dovrà penare ancora prima di raggiungere e superare i bravi (ma sfortunati) jannik e matteo, ma lorenzo ha un gioco che migliora costantemente su tutti i fronti, perché lui ha il talento cristallino di natura, quello che hanno in pochi nel circuito.
a inizio stagione prendeva le bordate dai fucilieri, poi ha di seguito eliminato berretto a napoli e cilic a bercy… niente male per uno che 1 anno fa non aveva risposta.
e poi lorenzo, oltre ai suoi mille pregi evidenti, ne ha uno che in pochissimi hanno, ha il piano B C D E F G H I ecc. se non funziona il diritto si va di rovescio, sennò palle corte, servizi in kick, se c’è da correre si corre, se c’è da giocare di fino si strabilia gli occhi dei tifosi, se c’è da mettere le prime, si mettono le prime.
lo fanno in 3 in tutto il circuito.
È un anno che scrivo che il potenziale migliore che il tennis ha è musetti, il più completo ed il più bello, tennisticamente parlando, da vedere. Scrissi che se avesse sistemato testa in primis e servizio, ne avremmo viste delle belle. Scrissi che berrettini con quel fisico non sarebbe andato da nessuna parte, idem sinner.Fui spernacchiato dai vari panatta del forum, I dispensatori di polllicioni rossi. Ma il tempo è sempre un galantuomo e prima o poi arriveranno le scuse. Saluti
A furia di voler cambiare si è snaturato. Il servizio è l emblema della confusione tecnica in cui è finito.
ma non lo vedete che gioca da infortunato? Non si regge in piedi.
@ Vincent (#3374376)
Concordo. Non puoi farti indicare la strada da chi ti ha portato a questo punto. Se le aspettative non corrispondono alle decisioni prese, bisogna compiere altre scelte.
@ Vincent (#3374376)
Nessuna involuzione, Jannik ha problemi fisici che purtroppo non si sa quando passeranno, il circuito ATP è massacrante e spietato , più che di forma di deve parlare di condizione fisica.
Seguo Jannik dal Bonfiglio del ’18 e da suo convinto (e irriducibile) estimatore mi permetto di dire quella che è la mia impressione.
A parte il servizio, attualmente mi sembra non cerchi più di imporre il proprio gioco aggressivo e potente imponendo il ritmo degli scambi: oggi gli ho visto cercare un rovescio incrociato mozzarella anzichè, come avrebbe fatto una volta, un lungolinea a 150 km/h.
Ma la cosa che più mi ha depresso è stato vederlo sbagliare continuamente le scelte tattiche: manda l’avversario a rispondere in tribuna e poi, invece di chiudere il punto con tutto il campo a disposizione per scegliere dove tirare, alla fine tira sulla racchetta dell’avversario anche se questi si è già spostato all’altro angolo del campo e, ovviamente, viene uccellato. E questo si ripete da ormai un paio di mesi.
Per come la vedo io, dovrebbe saltare la Davis (anche se lui ci tiene molto), fare un 20 giorni di vacanza al suo meraviglioso paese mangiando le prelibatezze che prepara Hans-Peter, sperando che venga la neve e possa farsi delle belle sciate, magari con la Vonn, e poi tornare a lavorare con la racchetta in mano e con la mente sgombra da cattivi ricordi.
@ Bjorn borg (#3374257)
Stesso parere, la a stagione di Sinner si è conclusa a NY, poi non si è più ripreso.
Non avevo dubbi che Sinner oggi avrebbe perso. Solo i fenomeni sono al 100 per cento tutto l’anno e Sinner, al momento, fenomeno ancora non lo è. E non è in buon momento di forma. In queste condizioni, si perde con un Huesler che, invece, in condizione lo è. Non è il caso di allarmarsi. Al momento, considerata la forma attuale, Musetti è di gra lunga il numero uno italiano.
Cosa dire del nostro Jannik.
Partiamo dal presupposto che oggi non ha messo la dovuta forza mentale,la partita l’aveva persa probabilmente prima di cominciare e il break subito all’inizio è un chiaro segno su come doveva indirizzarsi la partita.
Il nostro Jannik in questo momento non è competitivo, per il semplice motivo che si vede lontano un miglio che non ha voglia di competere.
Mi sembra mentalmente stanco, probabilmente frustrato da quel giorno dei quarti degli Us Open contro Alcaraz.
Quella partita probabilmente oltre a non averla metabolizzata lo ha mentalmente turbato perchè lo ha colpito sui suoi punti deboli, sulle sue ferite. Credo lui sia consapevole che quella partita Jannik gliel’ha consegnato con un cadeaux quando servendo per il match si è irrigidito, non ha gestito correttamente le emozioni e tutto è andato un pò in vacca. Credo che mentalmente sia rimasto li, quindi in questo momento non ha senso competere.
Forse la Coppa Davis potrebbe rivitalizzarlo ma probabilmente non è questa la strada giusta perchè Jannik non c’è fisicamente, non c’è di testa, non c’è tatticamente e non c’è tecnicamente.
La mancanza di focus in questo match è sicuramnete frutto di allenamenti non al top nel senso che se tu esprimi poca grinta e determinazione in campo con confusione tattica, lentezza nei movimenti e problemi tecnici vuol dire che la predisposizione mentale anche in allenamento non è quella giusta.
Jannik si è fermato mentalmente da quel match in Usa. Questo stop mentale non deve essere visto come una cosa catastrofica ma come una “questione da approfondire”. Questo significa che non serve stare li ad allenarsi 5 ore a fare servizi quando la tua parte sia inconscia che direi anche conscia è rivolta da un’altra parte.
Il nostro caro Jannik ha bisogno di una sola cosa adesso, scavarsi interiormente e analizzare serenamento quello che gli è successo quel giorno negli Usa e come sta reagendo, che risposte sta dando.
Sapevo di un mental coach che ogni tanto lo segue o seguiva con sedute on line. Diciamo che un ragazzo professionista come Jannik prima del supercoach ha bisogno di un mental coach. E’ una figura basilare per tutti i professionisti soprattutto per lui.
C’è bisogno di un mental coach che gli faccia rielaborare qul match con Alcaraz, che gli faccia riprovare, capire e approfondire le emozioni che ha vissuto nei momenti prima di quando è andato a servire per il match. Quelle emozioni negative che lo irrigidiscono che Jannik sa bene, ha provato in molte altre occasioni. Quella situazione però per lui è stata gigantesca e lo ha portato in frustrazione. la frustazione di chi non si è sentito mentalmente all’altezza. Il carico da novanta è che Jannik dentro di lui sa che quella vittoria avrebbe presentato una nuova dimensione per lui e che probabilmente avrebbe potuto vincere quello slam. Tutto un altro scenario insomma.
Detto questo, il bravo mental coach con cui Jannik dovrebbe parlare dovrebbe fargli rivedere tutto il film del suo persorso fino ad adesso portandolo all’accettazione di quella brutta sconfitta in terra americana, all’accettazione dei tanti infortuni, accettando anche il fatto che a volte la strada è più irta di ostacoli di quello che si pensava. Jannik ha bisogno di capire che accettando le avversità, le sue fragilità durante certi match, compierà un primo passo per diventare una persona più forte e consapevole. Il punto debole di Jannik nella sua storia fino ad adesso è sempre stato quando in vantaggio di un break si è irrigidito per l’aspettativa e il “dover vincere quel match”. La classica sindrome dell’ultimo km.
E li che un buon mental coach deve lavorare. E li che il mental coach deve fargli capire che quello che ha fatto Jannik in questi anni di carriera è tanto e che le aspetattive sul fatto che “doveva” fare ancora di più a lui non devono interessare. Quello che ha fatto e che sta facendo va bene così, è perfetto così e sono tutti elementi che se visti nell’ottica giusta sono un’inesauribile fonte di crescita.
Il menatl coach dovrebbe far capire a Jannik che nel tennis non è giusto che ci sia un’aspetattiva esagerata, non si deve vincere ma si “deve provare” a vincere altrimenti se quando vai a servire pensi alle aspetattive tue e di tutti, pensi che ormai devi vincere per forza quella diventa la strada migliore per la sconfitta.
Il Deve è un verbo totalmente maschile, impositivo che porta un senso di costrizione. Se uniamo il deve al potere ovvero “devo provarci” unisco al maschile la possibilità che è un verbo femminile. L’unione di questi due verbi porta alla crescita della volontà, il creare qualcosa da li nasce l’anima e lo spiorito positivo. jannik ha bisogno di capirte questo per togliesi di dosso tutte quelle troppe responsabilità che sia lui che i suoi tifosi lo hanno fisiologicamente caricato di una zavorra troppo pesante. E quando si arriva ad avere una zavorra troppo pesante poi ci si ferma, coem il nostro Jannik sta facendo adesso.
In questo momento Jannik non ha ancora accettato le avversità che ha avuto recentemente che si sono scontrate con le sue aspetattive.
La medicina caro jannik è l’accettazione, l’accogliere e rendersi consapevole delle proprie attuali fragilità. tutto questo è un primo fondamentale atto per ripartire nel migliore dei modi.
Tutto questo significherà tornare in piena condizione di umiltà che è il tratto fondamentale per potere ritornare a divertirsi in campo, ad allenarsi con grinta e veemenza e ritornare li a servire per il match in un altro match importante e poi affrontare quei momenti con la crescita mentale che quelle esperienze negative una volta metabolizzate ti hanno portato.
Quindi al nostro caro jannik non serve in questo momento ne colpire di ditto, ne di rovescio, ne servire ma serve un sereno e sano lavoro su se stesso.
Per quanto rigiarda il suo ambiente, le persone che gli stanno vicino il prossimo anno mi piacerebbe potere vedere anche i genitori di Jannik in qualche torneo. Per un ragazzo della sua età che è andato via da casa da piccolo che quando telefonava a casa dopo una brutta sconfitta aveva la madre che non poteva stare ad ascoltarlo perchè doveva lavorare, per tutte queste cose sarebbe importante il segno di vicinanza anche fisica da parte dei sui genitori.
Chi ha studiato bioenergetica, psicoterapia sa benissimo che certe rigidità fisiche e mentali sono dovute a vecchie ferite avute fino dall’infanzia. Addirittura l’aspetto fisico esprime le ferite avute e le conseguenze problematiche che ad esempio la bioenergetica può in vari modi aiutare a risolvere. Quindi i vari problemi fisici avuti da Jannik possono anch’essi avere una matrice mentale. Il suo fisico poco elastico tendente alla rigidità evidenza alcuni aspetti che hanno un’origine ben precisa e su cui ci si può comunque lavorare.
Dopo tutto questo pistolotto mi sento di ringraziare Jannik per tutte le volte che ci hai tenuto davanti alla Tv e tutte le emozioni che ci hai dato fino ad adesso. In bocca al lupo per tutto e porta sempre davanti la tua bellissima anima caro Jannik!
Evvai Sinner,andiamo.Anzi no ……
Partita altamente deprimente, che conferma un’involuzione tecnica e mentale. È ovviamente un’impressione personale, che tuttavia ho sempre avuto da quando il suo gioco straordinariamente potente e offensivo da fondocampo è stato corretto in nome di quelle maledette variazioni che andavano apportate senza pressioni e soprattutto senza cambiare le sue caratteristiche generali di gioco che lo avevano condotto, diciannovenne, a risultati eccezionali. Da allora è stato tutto un saliscendi, con alcune impennate notevolissime ma nella direzione di un imbarazzo tattico logorante che ha finito per annichilirlo. Oggi era il triste fantasma di sé stesso, pareva aver paura di spingere anche in soluzioni facilissime. Nemmeno un punto alla sua altezza e la sensazione che non vedesse l’ora di tornare negli spogliatoi. Speriamo sempre in futuri miracoli, ma per il momento raschiamo il fondo. Fortissimi dubbi su cattivi consiglieri e coach (soprattutto sul primo della nuova serie,
) lontanissimo dall’essere all’altezza. Assistere a un Sinner così è stato sportivamente molto doloroso; fa quasi venire rabbia.
Un autunno anomalo per Jannik, come il nostro a livello metereologico direi.Ci ha abituato a grandi prestazioni nei due anni precedenti, ma quest’anno è stato avaro di risultati, ma anche di prestazioni.Dopo usopen ha faticato in davis, con una vittoria e una sconfitta. Poi semifinale a Sofia, con sconfitta con Rune.Vienna sconfitta da Medvedev…e fino qua ci sta tutto…ma ha smarrito la garra, non ho visto nelle ultime uscite lo Jannik che adoro…oggi è stata una prestazione molto sottotono.Sembra bloccato a livello psicologico, perché per quanto riguarda il gioco non si discute.Spero riesca a ricaricare le batterie, cancellare i pensieri che lo bloccano e soprattutto che la prossima stagione sia meno complicata a livello di infortuni.Ora spero di vederlo in davis a fine novembre, altrimenti aspetterò inizio anno nuovo fiducioso di averlo in forma e con la giusta cattiveria agonistica…forza Jannik..il mio piccolo campione!!
Per come la vedo io il problema è negli ultimi tempi di natura mentale:i risultati non sono quelli che vorrebbe,si carica di tensione e sbaglia anche cose semplici. Lo stesso servizio quando è in fiducia funziona bene ma peggiora nei momenti cruciali dell’incontro.
Tipico italiano che si dimentica tutto, la delusione è tanta per il finale da stagione con praticamente 0 punti da settembre in poi ma il matchpoint contro Alcaraz e il 5o set con Djokovic sono segnali di convincente evoluzione negli slam, 3 quarti di finali ed un ottavo (senza infortunio chissà) erano auspicabili per quest’anno dati gli 0 quarti dello scorso anno, l’unico problema pare essere il fisico
Oggi è sceso in campo un cartonato di Sinner. Sintesi 2022, luci e ombre: 2 dei 5 match più belli e di livello dell’intero anno Slam sono suoi, lo dice l’ATP non il nonno. A me pare che sia concentratissimo sugli Slam, lo dicono anche i risultati complessivi. Però, anno complessivamente sfigato e un paio di batoste che speriamo non gli diventino un’ossessione (Tsitsi agli AO ma soprattutto il confronto tra il match con Medvedev delle finals 21 e quello di settimana scorsa).
Anche i big 3 hanno avuto periodi neri dove sembravano finiti…nessuno e’ escluso da questi momenti. Vediamo se e’ un problema fisico, che ci sia e’ ovvio, oppure una involuzione tecnica, agli A.O. capiremo qualcosa in più. Non andiamo oltre con commenti apocalittici.
Sinner lo vedo ancora ragazzino, si esalta giustamente quando vince ma si abbatte troppo quando perde. Deve trovare un punto di equilibrio, questo arriva maturando e per lui non è facile ora gestire i propri stati d’animo. A volte mi sembra in balia degli eventi, insicuro, ma è giovane può migliorare. Per ora è ancora immaturo.
Non doveva giocare Parigi, come più volte suggerito. Ora bisogna resettare e prendere la giusta via. Se lo conosco, già in Coppa Davis potrebbe dare una grande prestazione. Non sempre si può vincere…
Un anno di una involuzione spaventosa. Abituiamoci ad avere a che fare con giocatore un po’ più su dell’ordinario. Pochi picchi e tante delusioni
Vagnozzi sta rovinando completamente il ragazzo che non ha piú certezze ed é in confusione totale. Se Sinner non vuole perdersi completatamente ha una sola scelta logica: tornare da Piatti.
Sinner ormai è vecchio e finito
È ora di ritirarsi.
Aspettate l ´anno prossimo Sinner entrera´sui top 5
Contrito, buio in volto e poco brillante. Penso che oggi tutto voleva tranne che giocare una partita di tennis. L’avevo detto che probabilmente sarebbe stato un incontro difficile e così è stato. Da una parte quasi meglio chiuderla velocemente. Non vorrei che la partita con il russo l’altro giorno e l’incapacità di reggerne il gioco siano stati motivo di forte sconforto come dire “ce la metto tutta ma forse a certi livelli non ci arriverò mai” oppure “questo maledetto servizio che non entra mai”. Se così fosse gli auguro di ritrovare serenità in questo periodo di stop. Leccarsi le ferite e riprendere fiducia pian piano con la Davis e se fosse necessario gli suggerirei di passare il testimone ad un più fresco ed in palla Musetti e pensare a recuperare soprattutto psicologicamente.
Caro Mauriz…un po’ di involuzione c’e’..purtroppo e ‘innegabile.. detto cio’, non può essere un problema di natura tecnica in via definitiva,( semmai transitoria)quanto invece piuttosto aun problema connesso a una fiducia che e’venuta a mancare,fiducia che ha lasciato il passo a una sorta di disorientamento oltreche’ai malanni fisici ricorrenti.
Lo Jannik vincente ,superperformante,capace di scalare la classifica ed entrare in Top Ten nello spazio di 2 anni,era un giocatore essenzialmente legato al gioco da fondo,in cui era quasi sempre lui a comandare lo scambio facendo molto leva sul gioco d anticipo con cui riusciva magistralmente ad aprirsi quegli angoli e quelle accelerazioni che in pochi scambi( generalmente 4/ 5 al massimo(lo portavano alla definizione del punto.
Le nuove scelte introdotte col nuovo progetto lo hanno portato a scambiare di più,ma nel contempo a scendere molto di più a rete x finalizzare il punto,con risultati alterni e altalenanti.
A mio avviso,Jannik deve tornare ” all antico”,perchéquello e’ il gioco a cui e’l vocato,quello che e’ realmente nelle” sue corde “( in tutti sensi parlando di tennis )perché questo gioco d anticipo e queste accelerazioni devastanti non si vedono più o quantomeno non con la frequenza e la costanza di prima.
Jannik deve ritrovarsi,non può avere disimparato a giocare ..le doti sono notevoli..deve ritrovare il suo gioco,quel canovaccio che l ha portato dov e’ora.
Il resto,quello che si legge sono polemiche sterili da bar… .