Da Bergamo: La doppia ambizione di Andrea Vavassori (con il programma di domani)
Reduce da un’ottima stagione, Andrea Vavassori ha fissato obiettivi importanti: i top-100 in singolare e ATP Finals in doppio. Oggi si giocherà il main draw a Bergamo con il suo affascinante serve and volley. “Ho raggiunto la maturità necessaria per sostenere un gioco così complicato”. Impresa Oradini, lunedì gran serata con Van Rijthoven-Stricker.
C’è voluta un po’ di pazienza, ma le parole del papà-coach Davide si sono rivelate corrette: Andrea Vavassori ha raggiunto la maturità tecnica e fisica a 27 anni, magari in ritardo rispetto ad altri, ma ha apparecchiato il tavolo per una seconda parte di carriera decisamente golosa. Il 2022 è stato il suo anno migliore, sia in singolare che in doppio. Già, perché Andrea ha intenzione di svolgere ancora entrambe le specialità, peraltro con grandi ambizioni. Se in doppio è uno dei migliori specialisti (è n.54 ATP), è altrettanto affascinante il suo percorso in singolare, laddove è un panda del serve and volley, stile di gioco ormai in via d’estinzione per ragioni troppo lunghe da spiegare in questa sede. Vavassori è uno dei pochi ad adottarlo sistematicamente, e ha dimostrato di poter essere efficace. Quest’anno è entrato tra i top-200, si è qualificato a Wimbledon (“Un’emozione pazzesca”) e ha giocato due finali Challenger, a San Benedetto del Tronto e a Cordenons. Adesso punta a chiudere bene la stagione, magari piazzando un buon risultato al Trofeo Perrel-Faip di Bergamo (45.730€, Slam Court). Impegnato nelle qualificazioni, ha vinto piuttosto agevolmente (6-1 6-1) contro Leonardo Borrelli, bergamasco classe 2005, tesserato per il Tennis Club Città dei Mille. Soltanto 24 ore prima, aveva perso in semifinale a Ortisei. Trovare un avversario poco esperto è stato il modo migliore per adattarsi alle nuove condizioni di gioco. “Non è facile cambiare così in fretta, fortunatamente ho il sostegno di mio padre e mio fratello – dice Vavassori – vengo da un mese molto impegnativo, in cui ho dovuto affrontare diverse situazioni: dopo la terra rossa di Parma sono andato a Firenze e Napoli, poi da Napoli sono andato direttamente a Ortisei, dove con l’altura era tutto diverso. Anche qui mi devo adattare, ma queste esperienze fanno crescere mentalmente, portano ad avere l’atteggiamento giusto. Ho raggiunto una maturità tale che ho la motivazione giusta per giocare in condizioni sempre diverse”.
LA DUREZZA DEL SERVE AND VOLLEY
Vavassori è un personaggio molto positivo: l’estro del suo tennis si ritrova in una personalità aperta e vivace, sublimata da una parlantina sciolta. A Bergamo giocherà il doppio con il fratello Matteo, ma le sue ambizioni sono elevatissime. “Non è semplice portare avanti entrambe le discipline, inoltre quest’anno ho avuto un problema al gomito che mi ha tenuto fermo per tutto il mese di marzo. Per fortuna ho trovato le persone giuste che mi hanno permesso di giocare senza problemi per sei mesi di fila – dice il piemontese – spesso vado avanti nei tornei, in singolo o in doppio, e non ho mai tempo di recuperare”. Gli chiediamo se ci sono giocatori ai quali è possibile ispirarsi. “Pierre-Hugues Herbert ha avuto una carriera pazzesca in entrambe le specialità, Dodig ha fatto bene per tanti anni, in passato c’è stato Stepanek. Io non voglio mettere da parte il singolare, mi sento competitivo e quest’anno ho fatto belle cose. Diciamo che il 2023 sarà un anno impegnativo, ho grandi ambizioni in entrambe le specialità: voglio i top-100 ATP in singolo, mentre in doppio punto a giocare le ATP Finals entro due anni”. Dura, ma la prospettiva di giocare a Torino, a due passi da casa, è esaltante. E sarebbe ancora più bello farlo con un torinese DOC, quel Lorenzo Sonego con cui ha vinto il suo unico titolo ATP in carriera (Cagliari 2021). Per arrivare al Masters è necessario avere un compagno fisso: Vavassori ne è consapevole. “Ne stiamo discutendo, questi giorni saranno importanti. Dipende soprattutto dal team di Sonego, noi siamo sicuri di intraprendere il percorso, ma mi rendo conto che per uno del suo livello, numero 50 in singolare, non è semplice impegnarsi al 100% in entrambe le specialità. Certo, abbiamo ancora tanti anni per provarci, ma sarebbe bello ritrovarci e giocare insieme in Australia. Se non sarà possibile, cercherò qualcun altro”. Sonego-Vavassori, tra l’altro, potrebbe essere una soluzione interessante in chiave Coppa Davis, visto che gli attuali titolari (Bolelli-Fognini) hanno 72 anni in due. “Giocare in Davis mi piacerebbe molto, fin da piccolo mi sono sempre piaciuti gli sport di squadra. Spero che questo sogno si realizzi nei prossimi anni”. E chissà che non possa togliersi qualche gioia anche in singolare, laddove gioca un tennis tanto brillante quanto faticoso. Perché scendere a rete su ogni palla è molto più dura di quanto possa sembrare a occhio nudo: “Chi vede gli scambi corti può pensare che sia facile, invece è molto dispendioso, soprattutto sui campi veloci. Devi stare sempre basso, reattivo, giocare tanti smash, essere esplosivo… negli ultimi due anni ho lavorato bene con il mio preparatore atletico Marco Sesia, e abbiamo potenziato molto le gambe. È un gioco difficile, chi lo adotta raggiunge la maturità tennistica un po’ più tardi. Mio padre mi diceva che con l’esperienza avrei intuito certi dettagli come la posizione a rete e la copertura del lungolinea… aveva ragione, adesso ho una maturità diversa”. Proverà a metterla in mostra al Pala Intred: intanto dovrà superare le qualificazioni, poi potrà eventualmente sognare in grande.
ORADINI ANNULLA DUE MATCHPOINT
Il resto della prima giornata ha sorriso agli ex finalisti del torneo, che hanno vinto piuttosto agevolmente i loro impegni. Tuttavia, uno tra Cem Ilkel e lllya Marchenko è destinato a uscire già nelle qualificazioni, perchè si troveranno uno contro l’altro nella mattinata di lunedì. Avanza Jason Kubler, numero 101 ATP, costretto a giocare il tabellone preliminare perchè non si era iscritto in tempo, mentre l’impresa del giorno l’ha firmata Giovanni Oradini: con un match pieno di grinta, ha contenuto un inizio difficile e ha superato il quotato serbo Hamad Medjedovic presso la palestra Italcementi, non prima di aver annullato due matchpoint nel tie-break del secondo set. È finita 3-6 7-6 6-4 e adesso si giocherà l’accesso in tabellone contro Altug Celikbilek, emerso da un match combattutissimo contro Kenny De Schepper. Dieci match in programma nella giornata di lunedì: dopo la mattinata dedicata alla chiusura delle qualificazioni, il tabellone principale scatterà alle 16 e in serata ci sarà il piatto forte del match tra Tim Van Rijthoven e Dominic Stricker, giocatori di enorme talento, che nella nuova classifica ATP saranno rispettivamente numero 115 e 116. Sfida da non perdere: forse è un peccato che il sorteggio li abbia messi contro già al primo turno.
PalaIntred – Ora italiana: 10:00 (ora locale: 10:00 am)
1. [1/WC] Jason Kubler vs Alibek Kachmazov
2. [5] Andrea Vavassori vs Valentin Royer
3. [4/WC] Francesco Maestrelli OR Evgeny Karlovskiy vs Marius Copil OR [8] Oleksii Krutykh
4. [Alt] Dimitar Kuzmanov vs Vit Kopriva (non prima ore: 16:00)
5. Jozef Kovalik vs [2] Nuno Borges
6. [5/WC] Tim van Rijthoven vs Dominic Stricker (non prima ore: 20:00)
Italcementi – Ora italiana: 10:00 (ora locale: 10:00 am)
1. Cem Ilkel vs Illya Marchenko
2. [6] Altug Celikbilek vs Giovanni Oradini
3. [3] Antoine Bellier vs Henri Squire OR [10] Otto Virtanen
4. Yannick Hanfmann vs Zsombor Piros (non prima ore: 19:00)
TAG: Challenger Bergamo, Challenger Bergamo 2022
2 commenti
Grande Wave, ma non potrebbe giocare il doppio sempre con Dustin Brown? Pazzarello il tedesco ma sempre bello da vedere!!!
Grande Wave!!! Sono pazzo di lui !!!
La coppia con Sonego funziona, li ho visti giocare un paio di settimane fa Napoli. Tranquillamente alla pari con Dodig/Krajicek (attualmente n. 8 della rece e vincitori di Napoli e Basilea), è vero ci hanno perso sia a Firenze che a Napoli ma eravamo davvero li li….
Secondo me Vavassori deve fare gli AO al max con Sonego, perchè è qualcosa che si sentono di fare e la coppia effettivamebte si completa.
Se vanno bene può puntare alla race insieme, se non dovesse andare bene trovare subito un altro compagno per lasciare “libero” Sonego.
Per il singolare Wave potrebbe essere il nostro Cressy…il serve and volley oggi giorno è tosto ma è sempre un bel vedere.