Nikoloz Basilashvili assolto dalle accuse di violenza dell’ex moglie
Da due anni Nikoloz Basilasvhili è sotto processo per le accuse di violenza domestica mosse dalla sua ex moglie, che lo ha accusato di averla aggredita anche davanti al figlio. Tuttavia, il tribunale di Tbilisi ha ritenuto l’attuale numero 93 del ranking ATP non colpevole da tutte le accuse mosse da Neli Dorokashvili.
La modella ha dichiarato in tribunale di essere stata sistematicamente maltrattata, sia verbalmente che fisicamente, con Basilashvili che è arrivato persino a controllare i suoi social media, i suoi account e a limitarla per quanto riguarda i lavori che poteva svolgere. Basilashvili ha sempre negato tutte le accuse e ora anche la giustizia gli ha dato ragione.
“Siamo giunti a una vera e propria conclusione della storia. Tutte le false accuse sono state complicate da gestire e sono molto felice che ora sia tutto finito. Ora voglio ristabilire il rapporto con mio figlio”, ha dichiarato Basilashvili.
TAG: Nikoloz Basilashvili
Semplice perché la gente non vuole GIUSTIZIA, desidera solo trovare il capro espiatorio! Così è molto più semplice!
Cercare la soluzione più giusta e più corretta, comporta sforzo e fatica, cosa che si fa molto malvolentieri. Questo malvolentieri diventa un rifiuto netto (salvo casi particolari) se si tratta di rimettere in discussione il proprio sistema di valori. L’umanità ha fatto grande fatica a riconoscere l’illegittimità della violenza sulle donne e a riconoscere che hanno giustamente la stessa dignità degli uomini. Di conseguenza ammettere che forse oggi siamo arrivati all’estremo opposto e che il punto di equilibrio è stato superato da un pezzo, può essere troppo doloroso per molti!
Assolutamente verissimo quanto hai scritto! Purtroppo questa è la conseguenza dell’idealizzazione e della denominazione per partito preso!
Dura veritas sed veritas!!!!
Visto il tuo nickname ti facevo più incline al sarcasmo… Oh Georgia…
Sperando che tu stia scherzando, sperando in una freddura……altrimenti è grave.
Certo, come la gogna mediatica dell’accusato non è certo il corretto prologo della vicenda. E tra accusato e accusatore, chi ne paga sempre le conseguenze (dirette e indirette) è l’accusato. E anche una giusta assoluzione non estingue i danni irreversibili che ha subito: distruzione del rapporto coi figli, perdita del lavoro, danni reputazionali, tracolli economici, messa a richio della salute.
Sempre dopo Ray Charles!
Accerartare la verità di un fatto o di una serie di fatto in Tribunale è un’operazione difficilissima. Troppe variabili, magistrati, avvocati, testimoni, rapporti tra giudici e avvocati e tra testimoni e parti, interessi economici e disponibilità economiche per approntare la difesa. Ancora più difficile è esprimere giudizi senza conoscere gli atti di causa e le motivazioni della sentenza.Detto questo le sentenze vanno sempre rispettate (perché non potrebbe essere altrimenti) ma nella consapevolezza che non possono esprimere verità assolute ed oggettive. Per questo la gogna mediatica dell’accusatore processualmente sconfitta non è certo il corretto epilogo della vicenda
Ecco un ideologo… Si riferisce alla violenza che le donne non subiscono ma che denunciano.
Perché quando i giudici condannano gli si crede e quando assolvono no? Facciamo una cosa, aboliamo i tribunali e passiamo subito alla forca
Spero il verdetto rispecchi la verità (perché spero sempre che la Giustizia abbia ragione) e se la verità è che è innocente spero possa giocare con tranquillità e mente libera.
Tempo fa era pure il georgiano più famoso al mondo.
@ Ace (#3366434)
Uno od una che va al processo senza prove non ci dovrebbe neanche andare.
Se non conoscete il mondo avvocatizio, non commentate.
In un processo civile o penale l’onere dell’accusa è sempre sulle spalle di chi accusa, sarebbe folle presentarsi senza prove concrete.
Livello simp: 100%. Si riferisce alle donne che calunniano i loro uomini.
Ma perché così poca fiducia nella giustizia? Ci sono giudici e magistrati che fanno il loro lavoro.
Alla terza. A quella delle donne che denunciano ad cazzum soprattutto se il denunciato ha quattrini.
E se i fatti di cui era accusato fossero fondati, ma grazie ai migliori avvocati e assenza di prove sia riuscito a scamparla? Non possiamo saperlo. Se invece è stato calunniato, la legge dovrebbe perseguire la sua ex con una pena esemplare.
Purtroppo ci sono tanti avvocati nonché tante associazioni che invitano le.donne a denunciare i propri compagni al solo scopo di ottenere le migliori condizioni possibili per la separazione. È una piaga diffusissima che lede non solo gli uomini ma anche i figli, nonché le donne che davvero subiscono abusi e violenze. Purtroppo le calunnie non possono nemmeno essere denunciate perché i giudici le vedono come un modo per deligittimare le accuse e dunque sono antiproducenti. Quando infine un processo finisce con una assoluzione, di solito è passato tanto tempo (anni, almeno in Italia) e diventa inutile denunciare le calunnie perché tanto il reato va in prescrizione. È il mondo che abbiamo voluto, quello della distruzione del genere maschile a priori e del politicamente corretto a tutti i costi, il mondo delle ideologie anteposte al reale, a vantaggio delle vittime autodichiarate tali e di chi ci lucra sopra. Con buona pace delle vittime vere, uomini o donne che siano.
a quale piaga ti riferisci, a quella delle donne che subiscono violenza o a quelle delle donne che denunciano la violenza e non riesco a dimostrarlo in tribunale?
In realtà giustizia non è stata assolutamente fatta. Se questa signora si è inventata tutto, comunque gli ha creato grandissimi danni che hanno inciso sulla sua serenità e sui suoi risultati tennistici, oltre a danneggiarne l’immagine.
A mio parere dovrebbero esserci leggi e pene assolutamente più severe per questo tipo di reati e anche i mass media dovrebbero impegnarsi a sensibilizzare le persone su questa piaga che è purtroppo assai più diffusa di quanto si creda.
E’ per questo che stava giocando di merda ultimamente?
In questi casi se si è accertato che le accuse erano false dovrebbe arrivare una pesante sanzione per chi ha denunciato sia per distogliere la giustizia da cause ben più rilevanti sia per aver diffamato una figura pubblica. Non se ne può uscire così facilmente