US Open: Sinner non sfrutta un match point, cede ad Alcaraz dopo 5 ore e 15 minuti. Una battaglia epica
Perdere così fa male, molto male, ma stanotte a New York è andata in scena una partita epica, storica, che resterà impressa a lungo nella memoria degli appassionati. Jannik Sinner non sfrutta un match point nel quarto set e cede al quinto a Carlo Alcaraz nei quarti di finale degli US Open. 6-3 6-7 6-7 7-5 6-3 in 5 ore e 15 minuti di partita. Una partita eccezionale per intensità e qualità media di gioco. Tanti errori, ma anche fasi tecniche esaltanti, con i due giovani campioni che hanno dato tutto in campo, dal punto di vista fisico e mentale, superando momenti difficili e generando un braccio di ferro brutale, per uno spettacolo di alto livello. Sinner non è riuscito a mettere la prima in campo esterna sul match point, quel colpo che tantissimo gli ha dato nel corso del match, aprendogli il campo alla botta aggressiva col diritto. Ma una partita così lunga, dura e complessa, girata più volte dalla parte di Jannik e poi da quella di Carlos, è difficile da racchiudere in poche righe. L’unica certezza è che dopo Wimbledon e Umag, questo è stato il terzo capitolo di una rivalità che ci farà compagnia per anni e anni a venire, regalando agli appassionati emozioni e spettacolo. Un grande applauso a tutti e due i giocatori. Resta il rammarico per Sinner, arrivato davvero a un passo, un maledetto 15, dalla semifinale a NY. Alcaraz si era rivelato al grande pubblico proprio lo scorso anno a Flushing Meadows, va in semifinale da favorito contro la sorpresa Tiafoe, e forse vero favorito per il titolo. Grande spettacolo a New York, anche se a noi italiani resta un sapore amaro in bocca.
All’avvio del match Sinner ha problemi a ingranare col servizio, tanto che concede un break immediato con tre doppi falli. Strappa il contro break al quarto gioco, impattato sul 2 pari, quindi si salva alla battuta in un complicatissimo gioco con tanti doppi falli. Alcaraz mette la freccia, con un doppio break chiude il primo set 6-3
Nel secondo set Jannik si porta in vantaggio con un break al terzo gioco, cresce al servizio e nel rendimento complessivo del suo tennis, ma chiamato a chiudere il set sul 5-4 cede il turno di battuta. La tensione è alta, Alcaraz spinge, tanto che l’iberico si procura ben 4 palle break e set point, ma Sinner li annulla portando il set al tiebreak. Si gioca punto su punto, l’azzurro se lo aggiudica al rush finale per 9 punti a 7 al secondo set point a suo favore.
Anche il terzo set è molto lottato, con varie palle break concesse da entrambi i giocatori. Stavolta è Alcaraz a portarsi in vantaggio per 3-2 e quindi 4-2. Sinner trova il contro break nell’ottavo game per il 4 pari. Arrivano altri due break, ma l’equilibrio non si rompe e si va ancora al tiebreak, dove Sinner domina con un clamoroso “cappotto”. È avanti 2 set a 1.
Nel quarto set Alcaraz perde immediatamente il turno di battuta, Sinner vola avanti 2-0 e 3-1, ma si fa riprendere sul 3 pari, con un game perso a zero. Il match cambia di nuovo rotta: ora è Jannik a prendersi il break, anche lui a zero, e volare avanti 4-3 e servizio. Stavolta “Jan” non trema, si porta avanti 5-3 a un passo dal match. Alcaraz stavolta non trema, a zero vince il suo turno di servizio restando in scia sul 5-4. L’altoatesino serve per il match sul 5-4. È l’1.45 a NY, 4 ore e 11 minuti di gioco di una battaglia feroce e ricca di tanto nervosismo. Inizia con un bel servizio e via avanti col diritto pesante lungo linea, chiuso con lo smash. Poi sbaglia un rovescio cross, giocato con troppa fretta. 15 pari. Con un doppio fallo in rete Sinner scivola 15-30 (è l’undicesimo del match). Rimedia con un Ace esterno imprendibile, che coraggio dopo il doppio fallo. 30 pari, Jannik è a due punti della semifinale. Nello scambio l’azzurro paga col diritto, un po’ corto, Alcaraz entra a tutta ed è l’azzurro a sbagliare. 30-40 e palla break per lo spagnolo. ACE! Che classe Sinner. Con un diritto FENOMENALE incrociato Sinner strappa il match point dopo 4 ore e 15 minuti! Stavolta la prima non entra, sbaglia col rovescio su di una risposta aggressiva di Carlos. Col secondo doppio fallo del game concede una palla break l’azzurro. Sbaglia un diritto al volo (non impossibile) dopo un servizio angolato, siamo 5 pari, tutto da rifare. Ora è Alcaraz a servire bene e giocare sciolto, si porta 6-5 e spinge in risposta. Jannik è titubante, inizia col doppio fallo e sbaglia in scambio. Due set point Alcaraz. Risposta aggressiva e via a rete. 7-5 Alcaraz, si va al quinto set. Dopo il match point non trasformato, l’azzurro ha vinto solo un punto.
Quinto set, Alcaraz inizia al servizio e gioca più sciolto dell’azzurro, che pare invece rigido sulle gambe, sicuramente stanco e più bloccato dalla tensione della chance per la vittoria non sfruttata. Riesce a vincere un primo game di battuta complicato, 1 pari. Nel quinto game Alcaraz incappa in un brutto turno di servizio, subisce un break di Jannik alla seconda chance. Il vantaggi di Sinner dura poco, in un duro sesto game cede il turno di battuta per il 3 pari. La lotta è feroce, siamo oltre le 5 ore di gioco. Sul 4-3 Alcaraz, Sinner sbaglia due palle in scambio. Ai vantaggi annulla la prima palla break, ma con un errore di rovescio cede alla seconda, per il 5-3. Ore è Alcaraz a servire per il match, dopo 5 ore e 10 minuti, sul 5-3. Nonostante la fatica, il tennis è di intensità e discreta qualità, nonostante la tensione alle stelle. Sinner fa il pugno al suo angolo sull’errore di diritto di Carlos, per il 15 pari. Ace esterno, il quarto del suo match, per il 30-15, a due punti alla semifinale il mucciano. Non cede niente “Jan”, con un forcing brutale col diritto si prende il punto del 30 pari. Con una risposta lunga, Sinner concede il match point per lo spagnolo, il primo a sua favore. Con un Ace al corpo Carlos vince. 5 ore e 15 minuti. Una battaglia pazzesca, applausi scroscianti di tutto l’Ashe nella notte di New York. Una sconfitta amarissima per Sinner, con un match point non sfruttato, ma resta una partita epica, memorabile. Affronta Tiafoe per la finale di US Open. Si è scritta un’altra pagina della rivalità che segnerà il decennio.
J. Sinner – C. Alcaraz
8 ACES 5
11 DOUBLE FAULTS 5
117/213 (55%) FIRST SERVE % IN 110/169 (65%)
75/117 (64%) WIN % ON 1ST SERVE 69/110 (63%)
43/96 (45%) WIN % ON 2ND SERVE 35/59 (59%)
42/64 (66%) NET POINTS WON 23/36 (64%)
7/16 (44%) BREAK POINTS WON 11/26 (42%)
65/169 (38%) RECEIVING POINTS WON 95/213 (45%)
61 WINNERS 58
63 UNFORCED ERRORS 38
183 TOTAL POINTS WON 199
15700.9 ft DISTANCE COVERED 15692.9 ft
41.1 ft DISTANCE COVERED/PT. 41.1 f
TAG: Carlos Alcaraz, Jannik Sinner, Us Open 2022
@ Giorgio il mitico (#3335483)
Come a WIMBLEDON 3 a 1 per Sinner ❓ 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆 😆
Perché Nole a 19 anni come giocava? Che livello aveva ?
Che poi a dirla tutta.
Se ci fosse stato Nole sti due ragazzini li avrebbe messi in coda.
Il livello espresso dai teen rispetto al livello a cui siamo stati abituati è veramente ancora “acerbo”.
È sono stato buono.
Eccome… unica consolazione pensare a quanto gli sia bruciato ad Alcaraz a Wimbledon
Ore 21.23 del giorno 8 settembre 2022: fa ancora male.
Condivido, se pensiamo che Jannik poi ha margini incredibili di miglioramento…Imprescindibile però se si vuole puntare a vincere Slam, avere una prima di servizio costante e che ti salvi dalle situazioni difficili; è vero che anche Alcaraz deve migliorare sul fondamentale, fa pensare che Jannik abbia quasi vinto il match praticamente senza mai mettere la prima, spesso sui suoi turni di battuta era come se si partisse da 0-30.
Le chiacchiere stanno a zero!
Sinner è arrivato a match point con una percentuale di prima di servizio quantomeno discutibile.
Andiamo andiamo.
In prospettiva per me non ci sarà storia.
L’ altoatesino conferma tutte le sue incertezze quando si tratta di chiudere o il set o addirittura il match in questi frangenti infatti spesso commette gratuiti clamorosi mentre al contrario quando si tratta di inseguire di rimontare riesce a ritrovare lucidità e precisione da segnalare certi progressi sottorete in generale nel gioco di tocco onore al giovane spagnolo che non si scopre certo oggi ha la stoffa del grande fuoriclasse
Nel 2023 ci rifaremo con gli interessi
@ marcauro (#3335294)
Magari.
@ Detuqueridapresencia (#3335278)
Il campione tira fuori la grande gara quando conta e non nei 250 !
Beati voi che sapete già tutto.
Anche quello che accadrà.
A fenomeni…
Jannik Jannik quant suonn agg pers p tte!
Però spettacolo! Sto ancora scioccato da quello ho visto
Comunque il fatto che vi stiate scannando sul forum per decidere chi sia il più forte è al quanto ridicola.
Sono ai primi anni di carriera il più forte si decide a fine carriera.
Peccato perchè dopo la sconfitta di Nadal e Medvedev……
E’ un po’ di tempo però che non riesce a chiudere le partite nei tempi giusti e contro un top ten significa perdere…
Fa molto ma molto male… sono d’accordo con te…ma sono sicuro che il prossimo anno le cose andranno diversamente…lo dico adesso…nel 2023 due slam su quattro saranno tricolori…segnatelo..
Concordo con quanto dici tranne che la percentuale di prime palle al 61% è bassa. Tenere una media superiore al 65-70% di prime palle è statisticamente impossibile. E dico media ovviamente non singola partita. Quante ne tramuti in punti vincenti fa tutta la differenza. Inoltre quante seconde palle porti a casa pure fa tutta la differenza.
Questa volta fa davvero male, ragazzi…
Lascia perdere….. Tanti commentatori da bar sport e pochi veramente competenti…..
Sì, chi vive sperando…
Che discorsi…se fa’un ace sul match ball o Alcaraz la butta fuori,vince in 4 set e tutti sarebbero wui a stralodarlo,e’ un inezia.Berrettini e’stato ” battuto”,anzi ha fatto un miracolo ad arrivare nei quarti.
Per valoti,quesra era la vera finale.E certo che a me,italiano,dispiace e molto.
Bellissima partita! È scontato dirlo, ma meritavano entrambi la vittoria !
Antonio, perchè dici le cose non vere? E’ così facile da verificare, basta andare sul sito di ATP. Alcaraz tra 2020-2021 ha partecipato ben 26 tornei di ATP. 2 challenger nel 2021.
a proposito: che rapporto hai con Piatti?
Alcaraz
2020:
febbraio: ATP Rio 500 – perso al 2° turno contro Coria;
settembre: Rolland Garros – perso il 1° quali contro Vukic;
2021:
febbraio: ATP Melbourne 250 – perso al 3° turno
Australia Open- perso al 2° turno
ATP Montpellie 250- perso al 1° turno di quali
marzo: ATP Acapulco 500 – perso al 1° turno
Master 1000 Miam – perso al 1° turno
aprile: ATP Marbella 250 – perso al semi finale
ATP Barcelona 500 – perso al 1° turno contro Tiafoe
ATP Estoril 250 – perso al 1° turno
maggio: Master 1000 Madri – perso al 2° turno
Rolland Garros – perso al 2° turno
giugno: Wimbledon – perso al 2° turno
luglio: ATP Umago 250 -vinto
ATP Kitzbuhel 250 – perso al 1° turno
agosto: Mater 1000 cincinnati
ATP 250 Winston-Salem
US Open
ottobre: master 1000 indian welles
ATP Vienna 500
novembre: master 1000 parigi
E io che ne ho 64 cosa dovrei dire? 🙂 🙂 ..non chiedetemelo, Pietrangeli non l’ho visto giocare 🙂
Sinner non vincerà mai qualcosa di importante perche non sa vincere le partite che contano, si dovrà accontentare dei 250, 500 ma non oltre
Concordo…penso anch’io che avesse ormai poca benzina. D’altra parte in termini di minuti giocati veniva da un torneo molto più duro di quello di Carlos, che al momento, sicuramente, dal punto di vista fisico ha qualcosa in più (non sto parlando delle dimensioni dei muscoli, che pare sia la cosa che colpisce di più)
@ Wayne (#3335203)
Alternare serie (brevi) di grandi battute con sonni profondi (nel contesto di grandi battute) significa che quel fondamentale non è ancora assimilato a dovere ( sempre nel mondo dei professionisti top 5).
Auguro a Sinner di fare un balzo in avanti su questo fondamentale.
Alcaraz ? Superatleta, grandissimo scatto, un vero “felino” ma se per vincere con quelli buoni devi fare 5 set di 4-5 ore fino a quado resisterà ?
A 20 anni corrono più o meno tutti anche per i 20 anni ! Poi ? Evviva le farmacie.
Leggo paragoni con la sconfitta patita da Jannik da Auger Aliassime, ma sono state due situazioni totalmente differenti: da una parte gara dominata, occasione persa e calo evidente (anche mentale, di convinzione) nel terzo set, dall’altra (stamane) una partita decisa da pochi dettagli, nella quale nessuno dei due tennisti ha mai preso il largo.
Poi bisogna decidersi: quando Jannik annulla un delicato break point con un ace sul 5-4 è un campione, mentalmente solido ed è premiato dal servizio…due minuti (ed un doppio fallo) dopo è invece un “choker”, ed il servizio è la causa della sconfitta?
Ma daaaaaaai!
Per quel che ho visto io, le cause della sconfitta sono due:
– l’aver incontrato un grandissimo giocatore, predestinato, probabile n. 1 più giovane della storia;
– essere calato fisicamente (ma mai mentalmente) sul più bello (e qui magari poteva evitare di lasciare qualche set per strada nei turni precedenti).
Infatti,epicamente triste e’la tua breve disamina.
Sono tre anni che sento questa boiata che Sinner ancora è in fase di crescita. Quando la finisce la crescita? A 60 anni? Tra l’altro lo so benissimo che l’età conta fino a un certo punto e infatti ho detto che Alcaraz è nettamente superiore ma AL MOMENTO. Sinner ha tutte le carte in regola per superarlo ma ci deve lavorare e tanto e non fare come voi che dite “ma si, sono alla pari, si divideranno gli slam futuri”. Come se vincere uno Slam possa piovere dal cielo per grazia divina. Le palle di concretizzare i match point devi avere altrimenti gli slam non li vinci.
Entrambi li ho visti troppo palleggiosi e con battuta incostante
:Tiafoe ha un tabellone da sfruttare con i 20 aces che si porta da casa!